ilTorinese

Al Museo di Zara: Il mestiere delle arti in Italia. Capolavori da Palazzo Madama

Narodni Muzej Zadar – Museo Nazionale di Zara

 

2 marzo –  21 maggio 2023

 

Cartella stampa al link: https://bit.ly/mostraZara

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino presenta, dal 2 marzo al 21 maggio 2023, al Narodni Muzej Zadar, il Museo Nazionale di Zara, la mostra Il mestiere delle arti in Italia. Capolavori da Palazzo Madama.

L’esposizione, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura Zagabria, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Zagabria, è dedicata all’eccellenza dello stile italiano, unanimemente ammirato nel mondo, e al suo affondare le proprie radici in secoli di affinamento di ideazione e tecniche in ogni campo delle arti suntuarie, al servizio delle corti e in funzione dei commerci.

La mostra, appositamente progettata per gli spazi e in dialogo con le collezioni del Museo Nazionale di Zara, presenta un centinaio di opere dei Musei Civici di Torino, prevalentemente conservate a Palazzo Madama, espressione delle botteghe e manifatture di tutta Italia dal tardo Medioevo al Settecento, a testimoniarne estesamente la maestria e genialità. Nello specifico sono documentati i vetri di Murano, i rami smaltati veneziani, i bronzetti rinascimentali di area veneta, i ferri cesellati di produzione lombarda, la maiolica centro-italiana, la porcellana di Doccia, Vezzi, Cozzi e Napoli, i tessuti e i merletti, l’ebanisteria, il microintaglio in legno e avorio, le legature decorate.

Palazzo Madama, nato come museo di arti applicate all’industria e inaugurato il 4 giugno 1863, conserva una delle collezioni di arti decorative più importanti d’Europa, concepita in un periodo di forti mutamenti, quando l’esigenza primaria era di raccogliere e di tutelare le memorie patrie e i ritrovamenti archeologici che si andavano susseguendo sul territorio cittadino in costante espansione. Al contempo si sviluppò rapidamente una sezione particolare, quella della Storia del lavoro, che, sull’esempio di un grande museo come il South Kensington di Londra (ora Victoria and Albert Museum), intendeva illustrare la storia delle arti applicate a beneficio degli artisti e degli artigiani che erano invitati a ispirarsi ai manufatti del passato. La presenza a Torino del Regio Museo Industriale Italiano, fondato nel 1862, che assolveva al compito di documentare la storia dell’industria e forniva non solo approfondimenti su materie prime e macchinari, ma disponeva anche di laboratori e aule didattiche, fece sì che il Museo Civico potesse configurare le sue raccolte in senso marcatamente storico-artistico. Queste caratteristiche si accentuarono man mano che si andavano precisando gli ambiti delle collezioni: le sezioni archeologica e preistorica furono via via dismesse, cedute ad altre istituzioni cittadine in cambio di opere di arte decorativa più pertinenti al carattere del museo.

È questa la cornice in cui si è elaborata la scelta di opere da proporre a Zara, secondando precipuamente quanto compiuto per il Museo Civico di Torino da Emanuele Taparelli d’Azeglio (1879-1890), figlio di Roberto, primo direttore della Pinacoteca Sabauda e nipote del più celebre Massimo, pittore, scrittore e politico. D’Azeglio aveva svolto la carriera diplomatica nelle grandi capitali europee (Monaco, Vienna, l’Aja, Bruxelles, San Pietroburgo) e si era poi trasferito a Londra nel 1848. Qui era stato testimone della prima Esposizione universale allestita al Crystal Palace nel 1851 e della nascita della National Gallery e del Victoria and Albert Museum. È nel contesto internazionale del mercato d’arte londinese che aveva preso forma la sua passione collezionistica, di particolare rilevanza per la collezione di maioliche e porcellane italiane e per quella dei vetri dorati e dipinti, la prima donata al museo nel 1874, la seconda depositata nel 1877 e donata poi per lascito testamentario nel 1890.  Rientrato a Torino ed eletto direttore, promosse la crescita delle raccolte di arte decorativa sull’esempio dei grandi musei inglesi, con particolare attenzione alle ceramiche e ai tessuti. Da qui si è principiato per individuare i nuclei storici e narrativi da predisporre nell’allestimento al museo di Zara, concepito in sale che illustrino ciascuna un materiale e le sue declinazioni artistiche, così da offrire un compiuto quadro dell’abilità e intelligenza di artigiani e artisti italiani, offrendo al pubblico la possibilità di comprendere appieno l’avvio della stagione rinascimentale dagli esiti medievali e la deflagrazione del barocco a livello europeo.

Dal primo ambiente che tratta la storia dell’avorio – dalle rotte commerciali, usi e tecniche nel Medioevo ai centri di produzione, dunque gli avori romanici in Italia meridionale per giungere alla bottega degli Embriachi a Venezia fino agli avori torniti del Rinascimento e al virtuosismo asimmetrico barocco – si affrontano poi i temi della tarsia, della microscultura e dei mobili intarsiati accompagnati dalle vicende inerenti gemmecammei e paste vitree tra Medioevo e Neoclassicismo. Il medesimo asse temporale con cui si presentano le legature e si va ad approfondire la storia delle maioliche. A partire dalla “protomaiolica” delle regioni meridionali e la “maiolica arcaica” di quelle centro-settentrionali si giunge a esemplificare quanto compiuto nel Quattrocento nei centri della Toscana, dell’Emilia-Romagna, delle Marche e dell’Umbria, quando i ceramisti italiani innovarono la tradizione islamica facendo uso di motivi decorativi ispirati al repertorio gotico e rinascimentale e altri derivanti dalle porcellane cinesi, e ampliando la tavolozza dei colori. Per poi sottolineare la novità della nascita dell’istoriato, ovvero la colorata pittura di storie sopra la superficie bianca della ceramica. Da qui si passa alla porcellana, narrando le vicende della fabbrica Vezzi di Venezia e Ginori di Doccia, trattando infine il grande tema del ricamo e dei tessuti, a sottolineare quanto nel Medioevo in Europa il ricamo fosse considerato tra le arti più preziose e illustrando tra Quattro e Cinquecento la specializzazione nel ricamo in seta e oro delle maestranze insediate a Venezia, nella Milano degli Sforza, a Genova, Roma, Napoli, Palermo, ove le corti signorili e prelatizie e la ricca aristocrazia commerciale favorirono con la propria committenza la produzione artistica e suntuaria. L’esposizione si conclude con la presentazione di alcuni tessuti scelti dalle raccolte di velluti, che coprono sette secoli di storia, di cui un significativo e splendido nucleo fu già alla Esposizione di Tessuti e Merletti organizzata a Roma nel 1887.

“La storica amicizia fra Italia e Croazia – sottolinea Pierfrancesco SaccoAmbasciatore d’Italia in Croazia –  ha solide e vaste basi nella cultura dei due popoli, particolarmente evidenti a Zara e in altre città croate. Le opere di Palazzo Madama che saranno esposte nel magnifico Palazzo del Rettore di Zara saranno altrettanti messaggeri di bellezza, di saper fare italiano e di rinnovata integrazione fra i due stati e i due popoli nella comune patria europea.”

“La mostra in programma presso il Palazzo del Rettore del Museo Nazionale di Zara espone al pubblico una selezione della più raffinata produzione delle arti applicate in Italia, attraverso i secoli, in uno storico e importante museo croato – afferma Gian Luca BorgheseDirettore dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria – l’evento dunque sottolinea la prossimità tra due popoli stretti in una cultura comune e condivisa, che persegue la conciliazione dell’utile con il bello. Agli occhi del pubblico si offre uno specchio del passato ma anche spunti e idee per i mestieri delle arti che hanno un grande avvenire in paesi di antica tradizione come i nostri”.

“È una grande emozione poter presentare, in un museo tanto prestigioso e carico di storia quale quello di Zara, alcuni dei capolavori di una tra le raccolte di arti decorative più importanti d’Europa” dichiara il curatore della mostra Giovanni Carlo Federico Villa, che prosegue “Palazzo Madama, con i suoi duemila anni di vita perno di Torino capitale, accoglie negli ambienti romani e medievali, barocchi e risorgimentali preziose oreficerie, avori, vetri dorati e dipinti, tessuti, maioliche e porcellane che rappresentano l’essenza stessa dell’arte non solo occidentale, quelle arti applicate che sono memoria, identità e proiezione di ogni cultura. E siamo profondamente grati a Sua Eccellenza l’Ambasciatore d’Italia a Zagabria, Pierfrancesco Sacco, e al direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria, Gian Luca Borghese, di aver offerto alla Città di Torino e al suo Museo Civico questa straordinaria opportunità di dialogo in uno dei cuori del Mediterraneo, epicentro del millenario incontro di genti e sapienze artistiche”.

La mostra e il catalogo sono a cura della direzione e conservatoria di Palazzo Madamal’organizzazione è di Glocal Project Consultingil progetto allestitivo di Emilio Alberti e Mauro Zocchetta.

Curiosità dal mondo del calcio. Accadde oggi

Un accadde oggi curioso!

La titolazione degli stadi porta a pensare e scrivere varie considerazioni e produce cultura calcistica, fondamentale per tutti i tifosi amanti del pallone che rotola.
Oggi,due marzo 1980, lo stadio San Siro di Milano viene intitolato a Giuseppe Meazza.Casualmente è il giorno del derby milanese vinto dall’Inter per 1-0.Il grande Giuseppe Meazza aveva legato la sua carriera all’Inter.Assieme a Valentino Mazzola, indimenticabile capitano del leggendario Grande Torino, è considerato il più grande giocatore italiano di tutti i tempi: ha vinto due mondiali (nel ’34 e nel ’38) e per tre volte è stato capocannoniere del campionato. L’Inter quell’anno ha celebrato lo stadio,a lui intitolato, vincendo il dodicesimo scudetto della sua storia.

Enzo Grassano

Genovese (Circ.7): i bimbi con disabilità giocheranno nei parchi

CIRCOSCRIZIONE 7 SEMPRE PIU’ INCLUSIVA
 
Genovese (SE): I bambini imparano dalle esperienze che vivono e dall’ambiente in cui sono immersi. Spetta a noi fare in modo che questi siano il più possibile inclusivi, equi e giusti. 
 
A oggi, in Italia, meno del 5% dei parchi ludici cittadini sono da ritenersi “parchi giochi inclusivi”, ovvero parchi nei quali siano allestite strutture gioco pensate per i bambini e le bambine con forme di disabilità motorie, cognitive e sensoriali. Per fortuna, la sensibilizzazione sta crescendo e qualcosa, anche sul territorio della Circoscrizione 7, sta cambiando.
 
Durante il Consiglio di lunedì 27 febbraio, infatti, la Circoscrizione 7 ha votato all’unanimità la mozione “Parchi giochi inclusivi per garantire il diritto al gioco a tutte le bambine e i bambini“, presentata dalla capogruppo di Sinistra EcologistaIlaria Genovese.
La mozione richiede la riqualificazione di un parco giochi già esistente prevedendo l’implementazione di strutture gioco adatte a tutte e tutti, di una pavimentazione antitrauma e di apposite passerelle e rampe laddove necessarie. Inoltre, l’atto prevede un lavoro di mappatura per valutare l’accessibilità e l’inclusività degli arredi già esistenti nelle aree gioco, in collaborazione con la società civile e le associazioni territoriali che si occupano di inclusione sociale e disabilità, e la collocazione di apposita segnaletica informativa collocata in prossimità dell’ingresso dei parchi inclusivi, al fine di diffonderne l’esistenza e il valore sociale e culturale.
“Le bambine e i bambini non alzano muri, non vedono barriere. Perché creargliele noi, allora?”, afferma la consigliera Genovese. “Un parco giochi inclusivo – spiega – è un luogo in cui bambini con abilità e capacità diverse possono giocare insieme, interagire tra loro e utilizzare insieme i giochi installati nel parco, diminuendo di fatto le distanze che possono crearsi di fronte alle diversità”.
“I bambini imparano dalle esperienze che vivono e dall’ambiente in cui sono immersi. Spetta a noi fare in modo che questi siano il più possibile inclusiviequi giusti“, conclude la capogruppo di Sinistra Ecologista in Circoscrizione 7.
(foto archivio)

Commissione REGI Parlamento europeo in visita ai territori ucraini

Panza (Lega): ringrazio per sostegno a mia iniziativa, importante prendere visione.

Bruxelles – “Sono lieto che nella riunione dei Coordinatori della Commissione REGI (Commissione per lo sviluppo regionale) del 27 febbraio si sia ufficializzata la mia richiesta di una missione ufficiale della nostra commissione parlamentare in Ucraina nel secondo semestre di quest’anno – dichiara l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza Coordinatore per il Gruppo ID nella commissione REGI – .

Sono molto soddisfatto della reazione positiva che ha visto in primis il sostegno del Presidente di Commissione Younous Omarjee che mi ha fortemente sostenuto e ha voluto la realizzazione di questa missione, coinvolgendo, senza esclusione, tutti i gruppi politici.

Credo sia doveroso per la nostra Commissione recarsi nel luogo di questo drammatico conflitto – prosegue Panza – per constatare personalmente la realtà dei fatti, anche in virtù del ruolo che ha avuto la Politica di Coesione per il sostegno ai rifugiati e per le necessità che ci saranno per il futuro, nonché per la ricostruzione del Paese nel quale l’Europa dovrà svolgere un ruolo centrale, non solo con le proprie risorse ma anche con le proprie imprese. Non di meno ritengo importante questa visita in sostegno al popolo ucraino in un’ottica di perseguimento della pace e della cessazione di questo conflitto”.

Così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza Coordinatore per il Gruppo ID nella commissione REGI.

Amicizia, passioni e umanità. Non solo fantascienza nei romanzi di Ilaria Pernigotti

Informazione promozionale

“La figlia dei due mondi” e “Onore e fedeltà”

 

  • Ciao Ilaria,  parlaci un po’ di te

Mi chiamo Ilaria Pernigotti ho 31 anni e abito a Santa Giustina in provincia di Belluno, le mie origini però non sono bellunesi, bensì di Vicenza città, quasi centro città.

Nel 2021 ho scritto il romanzo “La figlia dei due mondi” mio romanzo d’esordio, nato sotto l’influsso della passione per Star Trek. La saga creata da Gene Roddenberry mi ha aperto un mondo e mi ha talmente affascinato da portarmi a scrivere il mio primo romanzo di fantascienza.

  • Di cosa parla “La figlia dei due mondi”?

La figlia dei due mondi” narra la storia di Lea da quand’è ancora una bambina a quando diventa adolescente. Fin dal principio il lettore si renderà conto del carattere di Lea: esuberante e allegro. Lea a soli cinque anni rimarrà orfana e quando gli zii la porteranno sul pianeta alieno chiamato Keid, Lea mostrerà un altro aspetto del suo carattere, ovvero, la determinazione. Carattere forte e determinato quello di Lea, carattere forte e determinato quello dello zio Keras. I due si scontreranno spesso nel corso del romanzo ed entrambi avranno sostenitori e oppositori. Lea diventerà per il lettore una ragazzina a cui voler bene e identificarsi, al contrario Keras verrà visto come rigido e talvolta crudele. Lea d’altronde incarna il futuro e la voglia di rinnovamento che esso porta. Keras la tradizione, le convenzioni sociali e quindi rappresenta il passato che non evolve e spesso si fa giudice e giuria.

  • Quando è ambientato?

È ambientato a partire dal 2233 sia sulla Terra che su Keid

  • Dove si trova Keid?

Keid astronomicamente esiste veramente e si trova nella costellazione di 40 Eridani a 16,5 anni luce dalla Terra. Se a leggere questa frase vi si è “accesa una lampadina” allora vuol dire che siete appassionati di Star Trek quanto lo sono io!

  • Chi sono i protagonisti?

Lea ragazzina mezzosangue metà umana e metà keidiana, poi ci sono i due genitori Leila e Kelas, lo zio Keras e sua moglie Artemisia, i fratelli acquisiti Keelan e Ashtar. Diventerà protagonista in seguito anche l’amico d’infanzia Filippo.

  • Che avventure troviamo nel romanzo?

Innanzitutto le avventure riguardano l’infanzia e l’adolescenza di Lea. Lea coinvolgerà Ashtar nelle sue fughe, esplorazioni, conoscenze perché vuole risvegliare la parte umana di Ashtar. Ashtar come Lea è metà umano e metà keidiano. Ashtar che però a differenza di Lea è nato e cresciuto su Keid si sente totalmente keidiano. Lea questo non lo accetta e… Buona lettura del libro!

  • Che valori esprime?

I valori di: libertà, autodeterminazione, forza di volontà, intraprendenza, rispetto. Questi i più importanti.

  • Che cosa ha ispirato il romanzo?

Sicuramente a fare d’ispirazione è stato Star Trek e in particolar modo la “Serie Classica” uscita dal ‘66 al ‘69. La figura di Sarek è stata d’ispirazione a Keras (prova a leggere uno dei due nomi al contrario…), Amanda ha fatto d’ispirazione per Artemisia e Spock ad Ashtar.

Star Wars ha ispirato lo “sguscio” e poi qualche lettore ci ha visto riferimenti a Harry Potter.

  • Ma con riferimenti così precisi non c’è stato il rischio di creare doppioni?

No, perché il lavoro che è stato svolto insieme alla editor di “Scrittura Creativa by Michele Renzullo”, Charlotte Errighi, è stato così approfondito che anche chi non ha mai visto Star Trek può apprezzarne la trama. Il romanzo  si poggia su basi proprie senza bisogno di rinforzi o riferimenti esterni marcati. Accenni, camei ma non copiature o forzature. La trama scorre veloce e questo lo dicono i lettori.

  • La figlia dei due mondi” è autoconclusivo?

No, e quasi come un gioco del destino, esattamente un anno dopo il 16 ottobre 2022 è uscito anche il sequel de “La figlia dei due mondi” ovvero “Onore & Fedeltà”.

  • Di cosa parla “Onore & Fedeltà”?

Narra di una Lea ormai adulta che ha realizzato i suoi sogni non senza difficoltà. Ora presta servizio su una grande astronave e con lei c’è l’amico d’infanzia Filippo che l’aiuta e supporta. Nel sequel emergono nuovi aspetti del carattere di Lea, come ad esempio il forte senso di responsabilità e del dovere. È una Lea che a tratti pare fredda e distaccata, ma lo sarà veramente? Lascio ai lettori la risposta.

  • Quando è ambientato?

È ambientato sulla Terra e su due diverse astronavi. Siamo intorno al 2250 circa.

  • Chi sono i protagonisti?

I protagonisti sono principalmente Lea e Filippo.

  • Che avventure ci sono?

Le avventure abbondano sia sulla Terra che a bordo dei due vascelli, ma sicuramente l’avventura più folle e interessante è nella Terra del XVI secolo. Ci sarà anche un tradimento inaspettato.

  • Che valori esprime?

Troviamo in parte i valori del primo libro, con l’aggiunta dei valori che fanno da titolo al romanzo: l’onore e la fedeltà.

  • La storia si conclude con questo libro?

Sì, le avventure di Lea si concludono con questo romanzo e per il momento non ho altri progetti letterari. Diciamo che sono in attesa d’ispirazione.

  • Star Trek è presente anche in “Onore & Fedeltà”?

Sì, ma non a livello di personaggi, bensì a livello tecnologico (mai con riferimenti diretti, comunque) e nella struttura della trama. Ho preso come riferimento le stagioni di “The Next Generation”, in quanto in questa serie è dato molto spazio alla vita quotidiana e ai rapporti sociali fra i vari membri dell’equipaggio.

  • Quindi nel romanzo troveremo momenti di vita quotidiana?

Sì esatto, Lea e Filippo potremo conoscerli meglio, proprio dal racconto delle loro passioni e di come le svilupperanno. Alcuni elementi s’indovinano già solo dando uno sguardo al retro della copertina, che come per “La figlia dei due mondi” è una specie di “caccia all’indizio”.

  • Ci puoi spiegare meglio questa “caccia all’indizio” e dirci chi ha realizzato la copertina?

Rispondo innanzitutto col dire chi ha realizzato la copertina. È stato l’illustratore Marco Russo di “Marco Russo Art”. Io con lui mi sono trovata benissimo fin da “La figlia dei due mondi”. Entrambe le copertine sono state prima disegnate e dipinte a mano e poi portate in digitale. Marco è stato eccellente nel seguire le mie indicazioni e di ideare una copertina che contenesse gli oggetti e i simboli più caratterizzanti del romanzo. L’idea geniale è stata quella d’inserirli nella copertina come elementi casuali, in realtà non lo sono, ma solo il lettore più attento, nel momento in cui ha finito di leggere il libro, può cogliere questi dettagli.

In “Onore & Fedeltà” questa “caccia all’indizio” è meno marcata in quanto nel retro della copertina gli oggetti e i simboli sono tutti ben esposti.

  • Ci spiegheresti chi è T’Ile che Sarek?

Ti rispondo citando quanto scritto nella sezione “chi sono” del blog www.ildiarioditile.com : “Mi chiamo T’Ile il mio nome si pronuncia Tile. Tutto attaccato e non “Tu Ile” in quanto “Tu” lo si pronuncia solo nel caso in cui il nome sia seguito da consonante es. T’Pau —> Tu Pau. Sono una vulcaniana un po’ particolare, dato che sono anche metà umana e provo emozioni umane. Sono nata a Venezia in data 22/08/2241 alle ore 11:22.”

  • Interessante, ma il resto del nome?

È presto detto. “Cha” è un patronimico e significa “figlia di” e “Sarek” il nome di suo padre. T’Ile cha Sarek = T’Ile figlia di Sarek e dato che quest’ultimo è esattamente l’ambasciatore vulcaniano di Star Trek, T’Ile è la sorellastra di Spock.

  • Sorellastra e non sorella?

Esatto! T’Ile come Lea è stata adottata quando aveva solamente cinque anni da Sarek, in quanto i suoi genitori Salek e Leila Livingston morirono in un incidente con una navetta lasciandola orfana. Salek era il fratello minore di Sarek.

  • Pazzesco! Ma quindi “La figlia dei due mondi” è un romanzo autobiografico?

Forse lo sarebbe, se T’Ile esistesse veramente e non fosse un personaggio di fantasia, inventato dalla sottoscritta Ilaria Pernigotti per darsi delle illustri origini vulcaniane. Quando creai il personaggio di T’Ile, usai l’abbreviazione del mio nome “Ile” e ci aggiunsi come per la maggior parte dei nomi vulcaniani il “T” apostrofato. Da T’Ile nacque Lea e da Lea i due romanzi “La figlia dei due mondi” e “Onore & Fedeltà”

  • Ora li voglio andare a leggere! Dove li trovo?

Su Amazon e nei maggiori Store online, sia in cartaceo che e-book. Se invece si preferisce acquistare le copie in un negozio fisico, solo a Santa Giustina (Belluno) presso “CartoLandia” e il negozio “Naftalina Vintage 2015” si troveranno le copie dei due libri.

  • Siamo al termine della nostra intervista e ti chiedo se hai vinto dei premi con questi due romanzi…

Ho partecipato a dei concorsi, ma al momento solo con “La figlia dei due mondi”. Al concorso internazionale “Romanzi e Generi” prima edizione del 2022, “La figlia dei due mondi” si è aggiudicato il premio finalista, arrivando terzo nella sua categoria.

  • Complimenti! Dove ti possiamo seguire sui social?

Come “T’Ile & Ilaria” su: Facebook, Instagram, Waveful, TikTok.

Su Telegram ho due canali: “Il mondo di T’Ile & Spock” e “Il diario personale di T’Ile”.

Infine c’è il già citato blog www.ildiarioditile.com dove avere informazioni sugli eventi a cui partecipo, leggere articoli e tanto altro.

  • Grazie per aver letto fino a qui e alla prossima!

Lunga Vita e Prosperità da parte di T’Ile e Ilaria

Auto contro monopattino Donna finisce in ospedale

Nuovo incidente che vede coinvolto un monopattino sulle strade delle città piemontesi. Questa volta è successo  a Biella dove lo scontro è avvenuto con una vettura. I rilievi del caso sono stati effettuati dai Carabinieri. Sul posto il 118 che ha portato  la donna alla guida del monopattino in ospedale per gli accertamenti medici.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Si urina addosso per non farsi perquisire dalla polizia Nascondeva hashish negli slip

Martedì gli agenti della polizia di Stato di Novara hanno visto  tre giovani che, accortisi della pattuglia, hanno tentato di fuggire. I poliziotti li hanno fermati  e li hanno portati in questura per un controllo. Uno dei tre ragazzi ha tentato di evitare la perquisizione  urinandosi addosso. Gli agenti hanno trovato una ventina  di involucri di hashish nella biancheria intima del giovane.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Migliora il clima di fiducia delle imprese torinesi del terziario

L’ORIZZONTE ECONOMICO DELLA PROVINCIA DI TORINO

Lo stato di salute delle imprese al IV trimestre 2022 e

le previsioni per il I trimestre 2023

IL TERZIARIO TORINESE TRA TENUTA E VOGLIA DI CAMBIAMENTO

IN DECISO MIGLIORAMENTO IL CLIMA DI FIDUCIA COMPLESSIVO DELLE IMPRESE DEL TERZIARIO DELLA PROVINCIA DI TORINO. CRESCONO LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE NELL’ANDAMENTO DELLA PROPRIA ATTIVITÀ ECONOMICA NEI PRIMI TRE MESI DELL’ANNO. MIGLIORANO ANCHE LE ATTESE CON RIFERIMENTO AI RICAVI.

ALBERGHI E SERVIZI ALLE IMPRESE I SETTORI PIÙ PERFORMANTI. BOOM DEI PAGAMENTI DIGITALI, CRESCONO LE RATEIZZAZIONI. AUMENTANO LE CONSEGNE A DOMICILIO, GLI ACQUISTI ON LINE E ATTRAVERSO I SOCIAL.

TRA LE IMPRESE CHE CHIEDONO CREDITO AL SISTEMA BANCARIO, OLTRE IL 20% LO CHIEDE PER FARE INVESTIMENTI.

Migliora decisamente l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino circa l’andamento dell’economia italiana: per il 50% resterà uguale e per il 17% migliorerà. La previsione a marzo 2023 mostra l’indicatore in leggera diminuzione.

Migliora l’indicatore dei ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Torino. L’aspettativa delle imprese per i primi tre mesi dell’anno indica un ulteriore miglioramento.

Aumentano le imprese che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi; il 20% per investimenti.

Il 64% circa delle imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio rilevano cambiamenti significativi nelle abitudini dei consumatori. Nello specifico, il 46,6% delle imprese ha notato una riduzione degli acquisti, il 39,9% una riduzione del volume di spesa e il 30,0% una riduzione della qualità dei prodotti acquistati.

I servizi più richiesti dai consumatori negli ultimi tre anni son state le consegne a domicilio, prenotazioni/acquisti online e l’utilizzo dei social come mezzo di contatto diretto con l’impresa.

Questi i principali risultati della ricerca sulle imprese del terziario della provincia di Torino, realizzata da Confcommercio Torino in collaborazione con Format Research.

«Il 2022 si è concluso con un trimestre finale moderatamente positivo e il 2023 sta confermando che le imprese hanno la volontà di superare le difficoltà attuali– sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa –. Nonostante le complessità, gli imprenditori stanno dimostrando una maggiore fiducia e alcuni tornano ad investire. Ascom è al loro fianco: siamo in prima linea nel decifrare lo scenario e nel proporre percorsi di sviluppo innovativi per supportare le imprese nella loro evoluzione, con un’attenzione particolare ai giovani imprenditori under 35, che spesso faticano ad accedere agli strumenti e ai progetti a loro dedicati. L’integrazione tra il patrimonio di esperienza delle attività storiche e le nuove proposte per affrontare con successo il mercato è la chiave per dare gambe solide alla corsa del ricambio generazionale in atto. Ma non possiamo essere da soli in questa impresa: è necessario che le istituzioni facciano la loro parte sburocratizzando, agevolando e sostenendo anche materialmente».

«I dati del nostro osservatorio evidenziano un tema che è tornato di attualità: l’accesso al credito, la cui domanda è aumentata rispetto al trimestre precedente, registra una nuova difficoltà di erogazione da parte degli Istituti bancari. Cresce infatti il numero delle richieste non accolte o accolte in misura inferiore. Segnaliamo questa criticità – afferma il direttore di Ascom Confcommercio Torino Carlo Alberto Carpignano– perché rischia di soffocare l’intenzione delle imprese di riprendere ad investire, se è vero che oltre un quinto delle richieste di credito sono finalizzate appunto ad investimenti. Si rischia di limitare una ripartenza vera».

IL TESSUTO IMPRENDITORIALE

Le imprese attive (extra agricole) nella provincia di Torino sono oltre 168 mila. Le imprese del terziario costituiscono il 70% del totale delle imprese della provincia.

Il numero delle imprese del terziario nuove iscritte nella provincia di Torino nel 2022 è diminuito rispetto al 2021. Parallelamente sono aumentate le cessazioni di impresa.

CLIMA DI FIDUCIA

Migliora decisamente l’indicatore relativo alla fiducia delle imprese del terziario della provincia di Torino circa l’andamento dell’economia italiana: per l’ultimo trimestre del 2022 l’indicatore segna 42, contro 23 del trimestre precedente. Più fiduciosi il food, mentre il commercio no food segnala uno scostamento verso il basso. Le più fiduciose sono le realtà più piccole. La previsione a marzo 2023 mostra l’indicatore in leggera diminuzione, a 39.

Migliora la fiducia circa l’andamento economico della propria impresa nell’ultimo trimestre dell’anno: l’indicatore è pari a 47, superiore alla media italiana di 45. Il dato di previsione sembra destinato ad aumentare fino a 50 in vista di marzo.

CONGIUNTURA ECONOMICA

Migliora l’indicatore dei ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Torino, che raggiunge quota 46 contro 40 del trimestre precedente. L’aspettativa delle imprese per i primi tre mesi dell’anno indica un ulteriore miglioramento fino a 53, contro una media nazionale prevista di 48 Il traino è legato al commercio food, mentre il no food e la ristorazione presentano un andamento meno vivace.

OCCUPAZIONE

Resta stabile la situazione occupazionale delle imprese del terziario di Torino nel quarto trimestre dell’anno. La previsione in vista della fine dell’anno sembra confermare la stabilità dell’indicatore. Per l’86% degli intervistati l’occupazione è stabile rispetto al trimestre precedente e il 7% segnala un miglioramento. Trainano il commercio food, traporti e logistica e i servizi alle imprese.

LIQUIDITÀ E CREDITO

Aumentano le imprese che hanno chiesto credito negli ultimi tre mesi. È però in calo la percentuale delle imprese che riceve dal sistema bancario il credito del quale ha bisogno.

Il 67,0% delle imprese ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 22,0% per effettuare investimenti e l’11,0% per la ristrutturazione del debito. La richiesta di credito per «fare investimenti» è un segnale di fiducia verso il futuro.

I giudizi degli imprenditori del terziario della provincia di Torino circa i costi ai quali il credito viene concesso (tassi di interesse) sono peggiorati rispetto al trimestre precedente: il credito costa di più.

NUOVE TENDENZE DI CONSUMO

Il 64% circa delle imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio rilevano cambiamenti significativi nelle abitudini dei consumatori.

Bar e ristoranti registrano più frequentemente un cambiamento nelle abitudini e nei comportamenti d’acquisto dei consumatori nell’ultimo periodo rispetto gli anni precedenti.

Anche la frequenza degli acquisti sta cambiando. In particolare il 23,5% delle imprese sostiene che questa sia diminuita negli ultimi tre anni. Solo l’8,3% afferma che è aumentata.

I metodi di pagamento preferiti dai consumatori negli ultimi tre anni sono stati i pagamenti digitali, è così per l’81% delle imprese intervistate. Pagamenti tradizionali e rateali sono intorno al 9%.

I servizi più richiesti dai consumatori negli ultimi tre anni son state le consegne a domicilio, prenotazioni/acquisti online e l’utilizzo dei social network come canale di comunicazione diretto tra consumatore e impresa.

Il sentiment delle imprese. Le imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio di Torino guardano a questi cambiamenti con un certo ottimismo.

L’INDAGINE COMPLETA È DISPONIBILE SUL SITO ASCOM TORINO

WWW.ASCOMTORINO.IT

Nota metodologica – L’Osservatorio sull’andamento delle imprese del terziario della provincia di Torino è basato su un’indagine continuativa a cadenza trimestrale effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia (800 interviste in totale). Intervallo di confidenza 95% (Errore +3,5). L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati), nel periodo 26 settembre 2022 – 12 ottobre 2022. www.agcom.it www.formatresearch.com

Metropolitana, riaperta la fermata Paradiso

I lavori sono ancora in corso, ma lo stato di avanzamento consente la riapertura in sicurezza. Lungo le banchine sono posizionate tettoie temporanee a protezione della clientela. Il provvedimento si rende necessario fino al completo ripristino della infrastruttura.

Segnaliamo che le scale mobili che collegano atrio e banchina non saranno utilizzabili perché non è possibile posizionare le protezioni anche su questi impianti. Sono sempre disponibili gli ascensori.

Per le persone con disabilità visiva che devono scendere alla stazione Paradiso, consigliamo di salire in testa al treno se viaggiano in direzione Fermi e in coda al treno se viaggiano in direzione Bengasi.

Per Moncalieri è tempo di “Premi”

Sul palco del “Teatro Superga” di Nichelino, i vincitori del 43° Premio Letterario Internazionale “Città di Moncalieri”

Sabato 4 marzo, ore 20

Nichelino (Torino)

Due prestigiosi “Premi” in una serata. L’appuntamento è per sabato 4 marzo, ore 20, al “Teatro Superga” di via Superga 44, a Nichelino, dove il “Circolo Culturale Saturnio”di Moncalieri, organizzatore del 43° Premio Letterario Internazionale “Città di Moncalieri”, presenterà i poeti, vincitori della “Sezione Silloge Edita”, ed i cantautori finalisti della quarta edizione del “Premio Gianmaria Testa” per le canzoni inedite, realizzata in collaborazione con “Produzioni Fuorivia”. La serata, condotta da Girolamo Angione, avrà inizio con la premiazione dei vincitori della “Sezione Silloge Edita”, ovvero la pordenonese (residente a Trieste e a Milano) Mary Barbara Tolusso con “Apolide” (Mondadori) e il milanese, scrittore e poeta (dal ricco palmarès) Marco Balzano con “Nature Umane” (Einaudi). Leggerà i versi delle poesie l’attrice Patrizia Scianca.


Subito dopo, i poeti lasceranno il posto al quarto “Premio Gianmaria Testa”, dedicato al “più francese dei cantautori italiani” (nato a Cavallermaggiore – Cuneo, il 17 ottobre del ’58 e scomparso a Alba, il 30 marzo del 2016) ricordato a sette anni esatti dalla sua scomparsa, in un’edizione da record che ha contato più di 170 brani giunti da tutta Italia, fra cui sono stati selezionati i cinque finalisti che, durante la serata, oltre ad eseguire il proprio brano, offriranno una personale interpretazione di un brano del grande artista – ferroviere, mestiere che Gianmaria Testa ha continuato a svolgere fino al 2007, prima come capostazione allo scalo ferroviario principale di Cuneo, poi come coordinatore del traffico ferroviario della linea. Nomi di assoluto prestigio del panorama musicale italiano, quelli della giuria chiamata a giudicare i nuovi talenti: Eugenio Bennato, presidente, Paola Farinetti, produttrice e moglie di Gianmaria Testa, Stefano Senardi, ex discografico e tuttora consulente musicale, Enzo Vizzone, discografico, Paolo Lucà, direttore del “FolkClub”, Patrizio Trampetti, musicista e cantautore e Gloria Campaner, pianista concertista.

I nomi dei finalisti sono: Domenico Imperato da Milano col brano “Sorrida”, Valerio Sgarra da Forio d’Ischia (NA) col brano “Controtempo”, Corimè da Marsala (Tp) col brano “La scelta”, Cane Sulla Luna da Narni (Terni) col brano “Come gli altri” e Chiara Effe da Torino col brano “Undici”. Tra questi sarà proclamato il vincitore assoluto dell’edizione 2022/2023 e sarà anche riconosciuto un premio per la migliore esibizione live della serata. Ad impreziosire l’evento interverrà come ospite d’onore Neri Marcorè ( insieme a Domenico Mariorenzi al pianoforte e chitarra e a Stefano Chiabrera al violoncello) che in questi anni si è particolarmente distinto per aver portato molta parte del repertorio musicale di Gianmaria Testa sui palcoscenici italiani e internazionali oltre ad aver raccontato il grande musicista piemontese proprio portando in scena l’anno scorso i passi del suo ultimo libro “Da questa parte del mare”edito nel 2016 da “Einaudi”. Libro da cui sono tratti alcuni bellissimi versi, in bilico fra poesia e musica, riportati in calce al “Premio”: “Levigare le parole / fino alla trasparenza / fino al limite sottile /di fragilità e di rischio/ per sentirle finalmente suonare/ al tocco delle dita / o tagliarvisi le labbra /o raccoglierne i cocci muti / e riprovare”.

Concluderà la serata Eugenio Bennato, uno tra i massimi esponenti della scuola di cantautori napoletani, che si esibirà dal vivo, insieme a Ezio Lambiase alla chitarra.

L’iniziativa è realizzata con il contributo della Regione Piemonte, della Città di Moncalieri e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città Metropolitana di Torinoe della Città di Cavallermaggiore.

L’ingresso alla serata è gratuito, ma è obbligatorio prenotare, scrivendo una mail a staff@produzionifuorivia.it entro il venerdì 3 marzo.

Per info: tel. 389/8303466 o saturnio@saturnio.it

g. m.

Nelle foto:

–       Gianmaria Testa

–       Eugenio Bennato

–       Neri Marcoré