Protocollo d’intesa tra l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino e l’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Torino: insieme per l’orientamento al lavoro e la legalità
È con l’orgoglio dell’appartenenza che l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino e l’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Torino hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa che formalizza la collaborazione tra le due realtà per lo sviluppo di progetti sulla tematica dell’orientamento al lavoro e dei principi di etica e legalità del lavoro.
La presidente dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino, Luisella Fassino, e il presidente dell’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Torino, Claudio Larocca, hanno espresso tutta la loro soddisfazione per questo importante accordo, che rappresenta un passo storico per la categoria dei consulenti del lavoro torinesi.
“Questo Protocollo, che si inserisce in un momento di crisi delle vocazioni verso le libere professioni da parte dei giovani, permetterà di migliorare lo scambio di idee e consolidare collaborazioni infra- generazionali per sviluppare iniziative mirate all’orientamento al lavoro, e alla legalità, – ha dichiarato la presidente Fassino – Questi temi sono fondamentali per l’attrazione e le crescita dei giovani verso una professione che dispiega il suo importante ruolo sociale verso le imprese, le persone e le istituzioni”
Il presidente Larocca ha aggiunto: “Per noi, giovani Consulenti del Lavoro, questa sottoscrizione rappresenta un grande onore e un’opportunità unica di crescita e formazione. Siamo certi che insieme all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino potremo portare avanti progetti innovativi e utili per i cittadini e per il mondo del lavoro”.
Il Protocollo d’intesa prevede la realizzazione di iniziative formative e informative per i giovani e le imprese sui temi dell’orientamento al lavoro e della legalità, nonché la promozione di attività di networking e di scambio di buone pratiche tra professionisti del settore.
L’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino e l’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Torino si impegnano a lavorare insieme con passione e dedizione per promuovere i valori etici e professionali della categoria e per sostenere il progresso e lo sviluppo della nostra società.Grazie
Giorgio Merlo, “Il Centro dopo il populismo”
In libreria dal 24 febbraio
Prefazione di Elena Bonetti
Esponente di spicco del cattolicesimo politico e
sociale del nostro paese, Giorgio Merlo evidenzia in
modo plastico la necessità, nel sistema politico
italiano, di riscoprire la categoria del Centro e, nello
specifico, l’importanza di rideclinare una concreta e
credibile “politica di centro”. E questo perché dopo la
stagione del populismo dominata dal verbo grillino, la
politica deve ritornare protagonista. E, con la politica, i
suoi istituti più rappresentativi. Ovvero, i partiti
popolari e democratici, le rispettive culture politiche e,
soprattutto, una classe dirigente autorevole,
competente e realmente rappresentativa a livello
sociale e culturale. Insomma, tasselli di un mosaico che
sono stati letteralmente spazzati dopo l’irrompere del
populismo antipolitico, qualunquista e demagogico.
La riscoperta della politica, però, richiede anche e
soprattutto la necessità di superare definitivamente
quel “bipolarismo selvaggio” che ha dominato in
modo incontrastato la dialettica democratica del
nostro paese in questi ultimi anni.
Una contrapposizione che, fatta salva la democrazia dell’alternanza tra i vari schieramenti politici,
rischia di corrodere lo stesso tessuto della nostra democrazia, esposta alla continua e permanente
delegittimazione dell’avversario politico se non addirittura del nemico. Ora, riscoprire la “cultura
di centro” nel nostro paese non significa compiere una operazione nostalgica o, peggio ancora, di
natura puramente conservatrice o consociativa. Al contrario, come emerge chiaramente dal libro,
si tratta di introdurre nel concreto confronto politico quegli elementi che storicamente hanno
caratterizzato le stagioni migliori della democrazia italiana. E cioè, dalla cultura di governo alla
cultura della mediazione, dal senso dello Stato al rispetto degli avversari politici, dal ruolo dei corpi
intermedi alla valorizzazione del pluralismo, dall’autorevolezza della classe dirigente politica ed
amministrativa al valore della competenza, dalla rappresentanza di interessi sociali e culturali
all’importanza della ricetta riformista.
Insomma, elementi decisivi che storicamente contraddistinguono la “buona politica” e che il
nostro paese ha sperimentato in molte fasi della sua storia democratica. Del passato recente e
meno recente. E, come spiega l’autore nel libro, la cultura più titolata per declinare una vera ed
autentica “politica di centro” nel nostro paese resta quella riconducibile alla tradizione del
cattolicesimo politico e sociale. E questo non solo perché in Italia quando si parla o si evoca il
Centro si pensa subito all’impegno politico dei cattolici ma anche, e soprattutto, perché non
possono essere l’attuale destra e sinistra a svolgere adeguatamente quel ruolo politico, culturale e
di governo.
Purché, come ripete l’autore, i cattolici popolari e sociali escano dall’attuale irrilevanza politica
ed organizzativa e ritrovino, al più presto, la voglia e le ragioni per ritornare protagonisti nello
scenario pubblico italiano. Come lo sono stati i grandi “maestri” e “testimoni” del passato. Una
storia, cioè, che non si può ridurre a giocare un ruolo puramente ornamentale e marginale nella
cittadella politica italiana. Per la qualità della democrazia e la credibilità delle nostre istituzioni.
GIORGIO MERLO è giornalista professionista.
È stato amministratore comunale e provinciale a Torino dal
1985 al 1996. Parlamentare del Ppi, dell’Ulivo e del Pd dal 1996 al 2013, è stato Vicepresidente della
Commissione Vigilanza Rai. Ha ricoperto vari incarichi locali e nazionali nella DC, nel Ppi, nella Margherita e
nel Pd. Attualmente è Sindaco di Pragelato e Consigliere Nazionale ANCI. È autore di numerosi volumi tra
cui: Settegiorni, una rivista anticonformista; Renzi e la classe dirigente; La sinistra sociale. Storia,
testimonianze, eredità; Cattolici senza partito; Sandro Fontana, l’anticonformista Popolare; Politica,
competenza e classe dirigente; Franco Marini, il Popolare. Collabora con varie testate e riviste nazionali per
riaffermare la presenza politica e culturale dei cattolici democratici e del popolarismo di ispirazione
cristiana.
Collana: Il crogiolo
Formato: 15×21
Pagine: 160
Prezzo: € 16,00
Uccide la moglie e il cane e si toglie la vita
Un uomo di 66 anni e una donna di 65, sono stati trovati dalla figlia della coppia morti in casa colpiti da un’arma da fuoco. La tragedia è avvenuta a Lumellogno nel Novarese. Secondo la ricostruzione il marito ha sparato alla moglie nel letto e poi ha ucciso anche il cane prima di togliersi la vita. La polizia ha trovato sul tavolo farmaci e denaro contante.
La festa della donna in Consiglio regionale è stata festeggiata tra insulti, umiliazioni e dileggio nei riguardi delle Consigliere dei partiti di minoranza.
Durante le prime determinazioni della proposta di legge di modifica dello Statuto della Regione in settima commissione consiliare, il Presidente del gruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Bongioanni, prima se ne è andato mentre la Presidente Frediani gli stava rivolgendo delle domande, poi ha apostrofato la presidente Disabato con le parole “Fatti furba”, fino a minacciare di querela la Vice Presidente Canalis.
Insomma, a Fratelli d’Italia sembra che gli interventi delle colleghe di sesso femminile creino fastidio e giustifichino maleducazione ed esternazioni ingiuriose.
Chissà cosa ne pensa la Presidente Meloni, che sostiene di aver promosso un modello di potere femminile.
A giudicare dalla seduta odierna questo modello non è stato interiorizzato dai rappresentanti del suo partito.
Monica Canalis
Sarah Disabato
Francesca Frediani
Silvana Accossato
GIOVEDÌ 9 MARZO ALLE ORE 17,30 presso la sede di Via Maria Vittoria 35h a Torino
Salgono a 47 le persone denunciate per le devastazioni di sabato a Torino. 27 sono quelle fermate nelle fasi prima della manifestazione, quando è stato sequestrato materiale esplodente e maschere antigas, martelli, piedi di porco, bombe carta, bastoni, fumogeni, coltelli e petardi. Altri sedici anarchici sono stati identificati dopo avere scaricato da un furgone scudi in plexiglass con maniglie e bastoni. I sedici sono stati denunciati per porto di oggetti atti a offendere.
È stato firmato il contratto collettivo specifico dei lavoratori Iveco, CnhI, Ferrari e Stellantis. Prossimo step all’assemblea dei delegati a Roma lunedì 13 e successivamente nelle assemblee di fabbrica.
La crescita delle retribuzioni base è dell’11% in due anni, pari a oltre 207 euro mensili sulla media.
Il premio di risultato verrà tassato al 5% e non a tassazione corrente.
Per Stellantis è stato anche introdotto un premio legato alla redditività aggiungendo al premio precedente circa 200 euro l’anno.
Giovedì 9 marzo
Parla con me incontrerà giovedì 9 marzo prossimo, durante la trasmissione condotta da Simona Riccio “Parlami di spreco” parte del celebre cast del film “Non morirò di fame”, un’opera che ha saputo toccare corde emotive profonde, suscitando un grande interesse sui social e nelle sale cinematografiche dove è stato proiettato.
“Non morirò di fame” è un film che racconta la storia di Pier, interpretato dall’attore torinese Michele di Mauro, ex chef stellato che vive ai margini della società, ma ritroverà il suo amore per la cucina attraverso un viaggio nel recupero alimentare, elaborando ricette con ingredienti salvati dallo spreco.
Parla con me ha partecipato all’anteprima e ne ha parlato sui canali social del brand e della founder Simona Riccio, suscitando ampio interesse in quanto nel film non si parla solo di spreco alimentare, ma di rapporti umani e di amicizie vere, che la trasmissione pone al centro.
“La puntata del 9 marzo – ha dichiarato Simona Riccio –rappresenta un’occasione unica per stimolare una riflessione sui temi della lotta agli sprechi alimentari e dell’agricoltura sostenibile. Insieme possiamo fare la differenza e promuovere un mondo più giusto.
Il film è stato realizzato dal regista Umberto Spinazzola, prodotto e distribuito da La Sarraz Pictures, RAI Cinema e Megafun Production.
Del film si è parlato nella puntata precedente con il coinvolgimento di Giuliana Malaguti, responsabile Comunicazione del Banco Alimentare, Linda Senfett, responsabile della Sosta di Sant’Egidio, che saranno nuovamente ospiti live, e Paola Bortolani, food blogger. A sorpresa nella puntata precedente vi è stato l’intervento di Michele di Mauro.
La puntata, ideata e condotta da Simona Riccio, Social Media Marketing Manager, specialista del mercato agroalimentare, avrà come testimonial l’onorevole Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge 166/16 Antispreco e Vicepresidente della Commissione Agricoltura della Camera.
Verrà mandata in onda Live sulla pagina Linkedin e sul canale You Tube di “Parla con me”, sul profilo Linkedin Top Voice e Facebook di Simona Riccio.
MARA MARTELLOTTA