ilTorinese

Mastri birrai on the Road a Ciriè

Ciriè – 3° Festival della birra artigianale piemontese 

Continua l’emozionante viaggio dei Mastri birrai on the Road che il prossimo fine settimana, 18-19-20-21 Maggio, saranno a dar lustro ad un comune importantissimo della città metropolitana di Torino: stiamo parlando di Ciriè, bandiera dell’Alto Canavese e perla di ingresso delle Valli di Lanzo. 

La carovana dei Sapori lascia il segno al suo passaggio, entrando nel cuore di migliaia di amanti dell’enogastronomia di livello. Un pubblico maturo e meravigliosamente ricettivo a questo tipo di manifestazione, in cui il gradimento per la ‘Street Culture’ portata nelle piazze, sta crescendo sempre più ad ogni appuntamento.

I fooders, i birrifici e microbirrifici artigianali, così come le località selezionate, sono scelte accuratamente dall’organizzazione, che punta a garantire solo il meglio alla propria community. E i followers Sapori dal Mondo ringraziano; d‘altro canto avere una ‘fan base’ di golosi in movimento, pronti a tutto per soddisfare a dovere il palato, è l’ingrediente principale di un evento di successo come questo. 

Info utili 

 • Dove: Corso Martiri della Libertà, Ciriè (TO) 

 • Quando: 18-19-20-21 Maggio 2023 

 • Ingresso gratuito 

 • Evento Facebook: https://fb.me/e/2ClsQ2cpW  

Costo dell’energia e difficoltà nel reperire personale frenano le imprese in Piemonte

 INDAGINE CONGIUNTURALE 2° TRIMESTRE 2023

 

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa emergere la dinamica più pessimistica nel periodo, calando dal -5,55% al -8,16%

 

Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Piemonte): “Permangono  questioni che rappresentano una zavorra per le nostre aziende, come la continua difficoltà di reperimento del personale, le incertezze sull’evoluzione dei prezzi dell’energia e tutte le problematiche legate ai problemi idrici che hanno iniziato a manifestarsi e che peggioreranno a breve con l’arrivo dell’estate

Le previsioni circa l’andamento occupazionale rimangono stabili rispetto al precedente trimestre, con una leggera flessione verso il basso dal -2,02% al -2,09%.

Nonostante una leggera dinamica migliorativa nell’ipotesi di assunzione di apprendisti, il saldo rimane ampiamente negativo e passa da -18,82% a -17,36%.

Guardando alle previsioni di produzione totale vi è un’analoga variazione, con il dato che da -5,88% passa a -5,73%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini fa invece emergere la dinamica più pessimistica nel periodo, calando dal -5,55% al -8,16%.

Le previsioni di carnet ordini sufficienti per meno di 1 mese passano da 34,96% al 34,20%; quelle di carnet da uno a tre mesi aumentano dal 41,01% al 43,75%; quelle di carnet superiore ai tre mesi diminuiscono dal 24,03% al 22,05%.

Le proiezioni di investimenti per ampliamenti calano dal 10,23% all’8,51%; quelle per sostituzioni diminuiscono dal 16,36% al 13,37%; infine, gli intervistati che non hanno programmato investimenti aumentano notevolmente, passando dal 73,41% al 78,13%.

Per quanto riguarda le previsioni di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni, il miglioramento nella proiezione è quasi nullo, con il saldo che passa dal -30,93% al

-30,91%.

Infine, le stime di regolarità negli incassi aumentano leggermente dal 68,07% al 68,58%, le previsioni di ritardi negli incassi diminuiscono dal 31,09% al 31,08%, mentre le previsioni di anticipi negli incassi permangono vicine allo 0% del campione, passando dallo 0,84% allo 0,35%.

“Il secondo bimestre dell’anno – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ha registrato valori che, seppur negativi, mostrano un miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Se consideriamo infatti che solo un anno fa era esplosa una crisi energetica con pochi precedenti nella storia recente, questa prima parte del 2023 deve ora rappresentare un punto di partenza per riuscire a capitalizzare i grandi sacrifici e sforzi messi in campo nel passato più recente”.

“Dopo anni in cui gli sforzi delle imprese sono stati orientati a combattere e resistere alla catastrofica situazione generata dalla pandemia prima e dal caro energia poi – continua Felici – finalmente si inizia a pensare a misure più di lungo periodo e non contingenti, come giustamente sottolineato dai rappresentanti del nostro sistema alla presentazione del Documento di Economia e Finanza in sede di Audizione presso le Commissioni congiunte Bilancio di Camera e Senato. Certo, su tutto continua ad essere prioritario un impegno profuso per accrescere la fiducia di imprese e famiglie, sostenendo gli investimenti delle imprese e accelerando il processo di innovazione e snellimento della burocrazia italiana”.

Permangono ovviamente delle questioni che rappresentano una zavorra per le nostre aziende, come la continua difficoltà di reperimento del personale, le incertezze sull’evoluzione dei prezzi dell’energia e tutte le problematiche legate ai problemi idrici che hanno iniziato a manifestarsi e che peggioreranno a breve con l’arrivo dell’estate. Pertanto – conclude Felici – è necessario intervenire con fermezza sulle problematiche che stanno rallentando l’attuazione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, perché la continua posticipazione degli interventi abbassa significativamente l’impatto del Piano nell’immediato e nel prossimo futuro. Confartigianato Imprese Piemonte continuerà a lavorare quotidianamente per far sì che le istanze delle nostre imprese non rimangano inascoltate”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la seconda indagine trimestrale 2023 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

 

Chieri cambia con la rigenerazione urbana

PROGETTI  FINANZIATI CON IL PNRR

COINVOLTI ANCHE GLI STUDENTI DELLE SCUOLE SUPERIORI

Approvati i progetti di fattibilità dell’area Scotti e dell’area Tabasso

A breve i bandi di gara di Città Metropolitana per le imprese edili

Un concorso di idee rivolto alle scuole superiori per la realizzazione di un logo

Il 6 giugno presentazione alla cittadinanza

 

 

Mercoledì 10 maggio la Giunta comunale ha approvato due delibere molto importanti per la Chieri del futuro. Si tratta dell’approvazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica relativi all’area dell’ex caserma Scotti e a una parte significativa dell’area dell’ex cotonificio Tabasso.

A breve la Città Metropolitana di Torino procederà alle gare di appalto rivolte alle imprese edili che potranno proporsi anche in raggruppamento temporaneo di imprese e professionisti.

Verranno così avviati i cantieri di due dei quattro progetti finanziati anche grazie ai fondi del PNRR. Infatti, sono già in corso di realizzazione gli interventi relativi al progetto PINQUA e a breve sarà terminato il PATCH-ParcoTessileCHierese.

I due progetti si inseriscono in un programma anche di politiche di partecipazione sociale, incentivando l’occupazione e l’imprenditorialità locale, con il coinvolgimento e il dialogo costante con la cittadinanza e tutti i soggetti interessati. Si tratta di aree di grande interesse perché facilmente raggiungibili in termini di tempo e di infrastrutture. Dal centro di  Torino e da Asti, ad esempio, si arriva in auto in circa trenta minuti.

«Il filo rosso che unisce gli interventi targati PNRR a Chieri, per un valore di circa 20 milioni di euro, è quello della “rigenerazione urbana – spiegano il Sindaco Alessandro SICCHIERO e l’assessora all’Edilizia, Rigenerazione della Città e Lavori pubblici Flavia BIANCHI – Pianificare la città riappropriandoci e rivivendo nuovamente gli spazi, con evidenti miglioramenti nella qualità della vita, con ricaduta nella sfera sociale, economica e ambientale e senza ulteriore consumo di suolo. La rigenerazione non è una semplice ristrutturazione. L’obiettivo è rendere la città più sostenibile e più a misura d’uomo, soprattutto considerando che gli spazi in oggetto sono ubicati in zone centrali della città, consegnando alle future generazioni una Chieri più inclusiva e più vivace».

 

Per questo motivo il «viaggio» di rigenerazione urbana è incominciato con un concorso di idee per la realizzazione del logo, e del relativo naming, che accomuni i quattro progetti di rigenerazione urbana. Al concorso hanno preso parte gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di Chieri (Monti, Pascal e Vittone). «Affidare agli studenti la realizzazione del logo – dichiara l’assessora alla Comunicazione e all’Istruzione Antonella Giordano – ci è sembrato il modo migliore per informare e rendere partecipi i giovani di questi importanti progetti che sarà loro compito animare e rigenerare concretamente con le loro idee e il loro impegno».

Gli elaborati saranno valutati a fine maggio da una Commissione formata da autorevoli esperti di design, marketing, comunicazione e urbanistica.

Martedì 6 giugno, in Sala Conceria, al mattino si svolgerà la cerimonia di premiazione del concorso di idee, mentre nel pomeriggio è previsto un momento di presentazione dei progetti alla cittadinanza, alle associazioni, ai commercianti, agli imprenditori e a tutti gli stakeholder interessati alla loro realizzazione

Inoltre, venerdì 23 giugno PATCH-ParcoTessileCHierese ospiterà una delle 15 tappe nazionali della Campagna verso il Congresso Nazionale di Legambiente. Un grande riconoscimento al valore del progetto,  premiato anche dalla Compagnia di San Paolo, e alla scelta che l’Amministrazione ha fatto di trasformare in area verde un importantissimo sito nel cuore di Chieri che in passato invece era destinato a insediamenti edilizi.

 

AREA SCOTTI

La Caserma intitolata ad Emiliano Scotti è stata sede di depositi militari dal 1942 alla fine degli anni Novanta e usufruiva di uno speciale collegamento ferroviario tra la stazione di Chieri e i depositi.

Il progetto prevede di trasformarla in un “polo della socialità”, sede delle associazioni chieresi, immerso nel verde, in un vero e proprio parco in un’area centrale della città, facilmente raggiungibile da Torino grazie al SFM1. Il progetto riguarda il sociale ma anche l’intrattenimento (sarà realizzata una sala polifunzionale) e la ristorazione che sarà gestita da un soggetto del Terzo settore. L’intervento previsto è finalizzato anche alla riqualificazione energetica, rendendo autonomo il complesso, con la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura dell’edificio.

L’importo totale del progetto, redatto dallo Studio MGA4 Mauro Bellora Giuliana Morisano Architetti Associati, ammonta a 5 milioni e 500mila euro di contributo ministeriale e 400mila euro di risorse comunali.

AREA TABASSO

L’ex Cotonifico Tabasso rappresenta un tassello importante per la storia della città di Chieri. Situata immediatamente in prossimità del centro storico, l’area ha ospitato uno dei maggiori stabilimenti produttivi del territorio, il cotonificio artigianale “Tabasso”, fondato da Felice Tabasso nel 1872. Negli anni di maggior sviluppo aveva superato i 300 addetti. Anche dal punto di vista architettonico ha rappresentato un pregevole esempio di architettura industriale con raffinate soluzioni di impiego del calcestruzzo armato. Il complesso si estende per un’area complessiva di circa 30.000 m2 su un terreno a forte pendenza, composto da diversi manufatti risalenti a epoche differenti. Attorno agli anni Ottanta l’azienda subì una lenta contrazione della produzione che portò al fallimento del cotonificio Tabasso S.p.a. nel 1995. Nel 1999 il Comune di Chieri acquistò il complesso

L’area ospita attualmente uno spazio culturale e di servizio di riferimento per la città, con la Biblioteca Nicolò e Paola Francone e l’Archivio Storico, gli Uffici delle Poste, il Centro per l’Impiego, il Punto Rete, il Caffè Letterario e spazi dati in uso ad alcune associazioni chieresi (Fondazione di Comunità Chierese, Associazione Area Bene Comune, Banca del Tempo, Amici della Biblioteca, Unitre, Compagnia della Chiocciola, Centro antiviolenza, Orchestra e Coro Musica Manens). Oggi, accanto agli edifici già trasformati, rimangono ancora vasti spazi, alcuni dei quali vengono già utilizzati per eventi socio-culturali e di intrattenimento.

Il progetto di recupero dell’ampia parte ancora in disuso è stato redatto dallo Studio di Architettura Artom e Zanotti. Per la dimensione e le caratteristiche si configura come un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana di ampio respiro, che permette di sfruttare al meglio le potenzialità dell’area e di attirare anche investimenti privati

Gli interventi interesseranno l’intero polo ex industriale, ma in tempi diversi.

Si realizzeranno subito spazi espositivi per attività culturali, spazi sociali e per l’integrazione giovanile, spazi per coworking, foresteria, punto di esposizione e degustazione di prodotti dell’enogastronomia del territorio.

Gli interventi successivi, per i quali si cercheranno finanziamenti, prevedono spazi per eventi di intrattenimento e cultura con auditorium e sale, sedi per attività innovative e per la formazione con presenza anche di attività commerciali. Sul tetto a shed originale si prevede un ampio sviluppo di impianti fotovoltaici.

Al momento la Città si è aggiudicata un contributo PNRR di 7.900.000  euro a cui si aggiungono 2.100.000 euro di risorse comunali.

 

PATCH-PArcoTessileCHierese

PA.T.CH., acronimo che in italiano significa “pezza”, è un parco urbano, un’area verde di 10mila metri quadrati, con spazi attrezzati per il gioco e lo sport, che collegherà il Parco dell’area Caselli con il Parco Tepice del Pellegrino. Il sito ospitava in passato l’edificio della ex scuola Angelo Mosso.  Il progetto del PATCH-PArcoTessileCHierese, opera degli architetti Marco Maccagno e Cristina Cassavia, riqualifica a parco pubblico un’area degradata e va ad eliminare un vuoto urbano. Il nome rievoca anche la memoria storica del luogo richiamando l’importanza della città di Chieri per l’arte del tessile, nota a livello europeo fin dal Medioevo soprattutto grazie alla produzione del fustagno e alla coltivazione dell’Isactis tinctoria L., meglio conosciuta come Gualdo, le cui foglie imprimevano alle stoffe la particolare colorazione azzurra tipica del jeans.

L’investimento complessivo è di 850.000 euro di cui 320.000  sono stati finanziati dalla Compagnia di San Paolo.

 

PINQUA

È un progetto del Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale. Il macro-progetto prevede:

– la riqualificazione delle facciate del complesso di Via Monti con artwork, del piano pilotis e dell’area verde e sportiva di Via Monti, il tutto allo scopo di rafforzare l’inclusione sociale dei residenti;

– la riqualificazione degli spazi esterni di alcune scuole della città e l’implementazione delle dotazioni digitali e informatiche (Oscar Levi, Quarini, Borgo Venezia, Cucciolo);

– il recupero di un’area comunale oggi a gerbido, per realizzare un giardino, “bidirezionale”, a disposizione delle scuole di Borgo Venezia durante l’orario scolastico, e fruibile da bimbi e ragazzi del quartiere nel resto della giornata;

– la Ciclabile di Via Lombroso e il recupero della palazzina ex Veterinari (di interesse storico, sia sotto il profilo architettonico  sia sotto quello sociale) dove verrà realizzata la cosiddetta Casa Ponte alla Cittadella del Volontariato, ovvero una “casa” per sostenere ed accompagnare il percorso di autonomia di persone disabili dalla propria famiglia di origine.

La rilevanza strategica del progetto consiste nel mettere a sistema le diverse progettualità della zona: sociale, urbanistica, culturale, scolastica.

Basket. Al via i Playoff di Serie A2!

Si alza il sipario sui Playoff di Serie A2: per la Reale Mutua Torino l’avversaria dei quarti di finale è l’Urania Milano, che affronterà in una serie al meglio delle cinque partite. Gara 1 è in programma lunedì 15 maggio, con palla a due alle 20.30, al Pala Gianni Asti di Torino.

 

GLI AVVERSARI – La squadra milanese, allenata da coach Davide Villa, ha chiuso la stagione regolare al decimo posto nella classifica di Serie A2. Nelle due partite giocate in campionato 1-1 il risultato: vittoria per la Reale Mutua nella gara di andata a Milano, mentre fu l’Urania ad imporsi nella gara del Pala Gianni Asti.

Miglior realizzatore dell’Urania è Giddy Potts, che in campionato ha viaggiato a 15.8 punti di media con il 36%da tre punti.

Il roster completo: https://bit.ly/3pvAS9U

 

DICHIARAZIONI – 

Franco Ciani (Allenatore): “Ci attende una serie difficile quanto interessante. Le due serie centrali, tra cui la nostra, sono quelle di maggior interesse per equilibrio. Con Milano in regular season abbiamo dato vita a due partite strane dove in entrambi gli incontri la squadra che ha vinto non era quella che aveva controllato per gran parte dei 40 minuti. Sarà quindi una serie estremamente interessante, combattuta, tra due squadre che giocano in modo diverso. Ci aspettiamo alta intensità, alto ritmo e in generale un bello spettacolo per il pubblico”.

 

INFO UTILI – Si gioca lunedì 15 maggio, con palla a due alle ore 20.30, agli ordini dei signori Andrea Masi, Gian Lorenzo Miniati e Daniele Yang Yao.

L’incontro sarà raccontato con aggiornamenti in tempo reale sui profili Facebook (www.facebook.com/BasketTorinoOfficial) e Instagram (@basket_torino) di Basket Torino. La gara sarà in diretta su LNP Pass.

Giacomo. A scuola di teatro / “Facce da scuola” 5

COSA SUCCEDE(VA) IN CITTA’

Quarant’anni fa, a Vallette…I “migliori” anni della mia scuola

 

Gianni Milani

La soddisfazione fu enorme. Ricordo che mi ritrovai Giacomo, ragazzotto sotto i vent’anni, fra i tecnici del Teatro “Araldo” di via Chiomonte, allora uno dei pochi a Torino specializzati in matinée per i ragazzi delle elementari e delle medie. Giacomo era stato qualche anno prima mio alunno alla “Levi” insieme al fratello gemello Carletto. Entrambi assai poco attratti dallo studio, furono fra i miei più appassionati e accesi “discepoli” e sostenitori nella pratica (rigorosamente in aula) dell’arte teatrale. Talmente appassionati e “presi” dalla novità del recitare a scuola da diventare poi, Giacomo, un abile tecnico teatrale e Carletto – mi suggerì Giacomo – addirittura attore, non prima d’aver frequentato un apposito corso di recitazione, in una nota compagnia dialettale della città. Oggi non so se loro vite continuino a viaggiare sui binari dell’arte scenica. Ma che grande soddisfazione constatare che la mia cocciutaggine nel portare il teatro fra i banchi (erano anni in cui venivi preso per “fumato” se ci provavi) aveva prodotto frutti concreti e ben visibili sotto gli occhi di tutti! Quella mattina d’inverno, Giacomo m’accolse con una mia “prima” in arrivo dalla “Pascoli” di piazza Bernini – corso Ferrucci (oggi sede dell’“Ufficio Pio” della “Compagnia di San Paolo”) dove mi ero trasferito nell’89, per avvicinarmi a casa e per provare il brivido, dopo tredici anni in prima linea alle Vallette, di una scuola “bene” e di gran blasone, già “Educatorio Duchessa Isabella” fino agli Anni immediatamente successivi al secondo conflitto mondiale. Giacomo mi abbracciò . Ha visto professò… il suo teatro mi ha portato fin qui. Oggi faccio questo di lavoro, non guadagno un granché ma sono contento. E’ questa la mia vita, la mia grande passione! Lo presi sotto braccio, mentre ci accompagnava alle prime file, scavalcando con scuse quanto meno improbabili altre classi arrivate prima della mia. E a tutti i suoi colleghi mi presentava. E’ il mio professore delle medie, è lui che ha iniziato ad avvicinarmi al teatro e se oggi sono qui lo devo proprio a lui. Lo avrei baciato! Ci vediamo dopo, professò, adesso vado a controllare i volumi e le luci! Inutile dire del successo che quell’inaspettato incontro  mi procurò agli occhi dei miei alunni. Tutti potenziali attori. Anche alla “Pascoli” infatti avevo introdotto da qualche anno i laboratori teatrali. In piazza Bernini avevamo anche un salone (grande libidine!) adibito alle prove, dove il mitico collega di “Tecniche”, Pippo Leocata – oggi pittore di buona fama – aveva anche costruito un vero e proprio palcoscenico, un vero lusso, su cui si erano organizzate le prime recite. Che poi, fatti più esperti, trasferimmo – io e lo sparuto gruppetto dei colleghi un po’ pazzi e visionari del “tempo pieno” – addirittura al vicino parrocchiale “Teatro Esedra” di via Duchessa Jolanda, in faccia alla piazza Benefica. Ero convinto, e lo sono ancora, che il Teatro facesse bene alla scuola. Che servisse a sbloccare situazioni altrimenti insostenibili. E che offrisse ai ragazzi, in particolare a quelli più problematici sotto vari aspetti, importanti opportunità di realizzazione. Tanto più in scuole  particolarmente “a rischio”, come quelle delle Vallette. A fine anno scolastico era ormai diventata prassi consolidata – e particolarmente attesa da alunni e genitori – la recita di classe o di classi parallele con alunni-attori selezionati all’uopo. Si sceglievano preferibilmente testi per ragazzi, ma anche altri più impegnativi ( un certo numero di “dialettali”, riattati al caso) o tratti dalla letteratura per adolescenti come il “Gian Burrasca” di Vamba che, riproposto un paio di volte, ottenne un successo sempre strepitoso. Lettura e commento in gruppo. Poi la distribuzione delle parti. Le prove. Lunghe. Sfiancanti. Quasi sempre “deludenti”. E poi uno scoppio di abilità e bravure e talenti che regalavano in teatro emozioni e risultati da farti piangere dalla contentezza. La realizzazione scenica contemplava il momento della recitazione, ma una parte importantissima avevano anche la musica e, in certi casi, la danza. Per non dire degli effetti più propriamente tecnici (come l’utilizzo delle luci alternate e dosate a seconda delle scene) in cui una grossa mano mi diedero alcune colleghe e colleghi, come la Maria Luisa Martina (“Musica”) e il Giampiero Mazzarella, per gli amici Gianmazza, (“Educazione Fisica”), grandi compagni e supporter importanti negli anni della “Pascoli”. Ricordo le serate tendenti alle notti passate nella casa-mansarda, magicamente incollata sui tetti della piazza Benefica, del Gianmazza a registrare le musiche e le canzoni che avrebbero fatto da “colonna  sonora” ai vari spettacoli. Notti sudate (si era sempre a fine maggio-primi di giugno), notti di note esaltanti, spesso sul filo di un amarcord del tutto personale e di un lavoro fatto di cuore e di anima, fra grappini abbondanti e mici (i due magnifici del Mazza, madre e figlio) che ti ballonzolavano e saltavano intorno sornioni e indagatori, fino a che si arrivava alla definitiva incisione dei nastri-cassette (altri tempi!) che avrebbero poi accompagnato lo spettacolo, non senza riferimenti precisi alle storie portate in scena. Serate indimenticabili. Esperienze forti. Trasmesse quasi sempre ai ragazzi. E conficcate come frecce d’amore nei loro cuori. Me lo ricordava il “nostro” Giacomo dell’Araldo. Credo che oggi sia pratica abbastanza costante programmare nelle scuole (anche per mantenerle in piedi e vive) laboratori teatrali. Si continui. I ragazzi, soprattutto gli adolescenti, sono “naturalmente” attori e sul palcoscenico si scopre che proprio i più timidi, con quella vocina che dietro il banco o alla cattedra si sente appena appena, diventano giganti della recitazione e ti fanno rabbrividire, fuori e dentro, regalandoti sensazioni che ti restano appiccicate per la vita. Quella mattina, finito lo spettacolo all’Araldo, Giacomo mi aspettò all’uscita. Mi abbracciò, mi parve di sentirgli un po’ di magone che andava su e giù in gola. Grazie, mi disse ancora. Ma grazie a te, caro Giacomo… e grazie a te Carletto e grazie a te Simone e grazie a te Vittorio… e grazie e grazie e grazie. Ritornammo a  scuola. Io e i miei “primini”. Ancora presi dallo spettacolo appena visto, negli occhi le luci e le ombre, i “gesti” le movenze e gli sguardi degli attori; nelle orecchie i suoni delle voci, i canti le musiche i rumori di scena. Il calpestio dei piedi sulle assi del palcoscenico. Ci sedemmo. In aula, dov’era tradizionale prassi commentare e “recensire” quanto visto. Aspettavo le prime reazioni. Un vocione si fece strada dall’ultimo banco. Alessandro –  amabile “mastino” che superava tutti in altezza di varie spanne e quasi nessuno nello studio – urlò quasi professò domani si prova? Grande Alessandro! La tua domanda-desiderio suonò meglio di ogni commento.

Gianni Milani  

I Concerti Candlelight, intimi e suggestivi

Concerti Candlelight, intimi e suggestivi appuntamenti che reinterpretano autori e brani che hanno fatto e fanno la storia della musica, proseguono nella città di Torino a Maggio con un calendario di nuovi incontri.

concerti Candlelight sono una serie di concerti musicali originali creati da Fever nati col fine di rendere la cultura e la musica classica più accessibile. Migliaia di persone in tutto il mondo hanno potuto godere di questi spettacoli di musica dal vivo, suonati da musicisti locali, in diversi luoghi mozzafiato, illuminati da migliaia di candele.

Nati come una serie di concerti di musica classica, i concerti a lume di candela riproducono le opere dei più grandi compositori come Vivaldi, Mozart e Chopin. Ora, la lista sempre crescente di programmi include una vasta gamma di temi e generi, tra cui omaggi ad artisti contemporanei come Queen, ABBA, Coldplay e Ed Sheeran, oltre a spettacoli dedicati al K-Pop, colonne sonore di film e molti altri.

I concerti Candlelight sono infatti presenti in più di 100 città in tutto il mondo, con oltre 3 milioni di spettatori ad oggi.

 

 

L’agenda

 

Candlelight Open Air: Tributo ai Queen

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 15 maggio e 20 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Pop Open Air: Michael Jackson, Beatles, Elvis e altri

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 16 maggio alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Rock Open Air: Nirvana, Metallica, Rolling Stones ed altri

Dove: Castello di Collegno

Date e orari: 17 maggio e 21 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €30

 

Candlelight Reale: Tributo ai Coldplay a Stupinigi

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 19 maggio e 3 giugno alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

Candlelight Reale: omaggio a Vasco Rossi al pianoforte

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 20 maggio alle 20:30

Prezzo: a partire da €32

 

Candlelight Reale: Ennio Morricone e colonne sonore

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 20 maggio alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

 

Candlelight Reale: Tributo a Dalla, Baglioni e Zucchero a Stupinigi

Dove: Palazzina di Caccia Di Stupinigi

Date e orari: 21 maggio alle 20:30 e alle 22:30

Prezzo: a partire da €32

L’Associazione QUBI inaugura il garden, un’area pubblica sostenibile e partecipata

Sabato 27 maggio l’Associazione Culturale QUBI’, animata da scopi sociali, sostenibili e inclusivi, inaugura il suo garden, uno spazio urbano partecipato, condiviso e pubblico.

Risale al 2021 il patto di collaborazione con la Circoscrizione 7 della Città di Torino finalizzata alla cura e manutenzione di questo giardino 3.0 destinato alla collettività. Il progetto nasce dal tentativo di creare un’appendice verde aperta a tutti, curata, innovativa e volta all’aggregazione, ritagliata in uno spazio residuale della città, utile a sensibilizzare la cittadinanza su comportamenti a basso impatto ambientale e nuove forme di coltivazione che contribuiscono alla resilienza del territorio.

L’apertura di quest’area pubblica sostenibile e partecipata sarà animata con iniziative, attività, corsi ed eventi culturali che ne celebrano lo spirito, gratuiti e ad accesso libero per famiglie e bambini, che si alterneranno durante tutta la giornata.

A partire dalle 11 tutti potranno partecipare ai laboratori diffusi approfittando della scoperta delle erbe aromatiche dell’orto con cui si confezionerà il sale aromatico, passando poi alla tavola per scoprirle come le migliori alleate in cucina per piatti gustosi e leggeri realizzati col recupero creativo di cibo in ottica zero spreco. Restando a contatto con la natura sarà quindi possibile offrire il proprio contributo alla crescita del nuovo orto urbano del Borgo Rossini. Completano il programma della giornata il laboratorio creativo di arteterapia, per mettere in moto la creatività canalizzando le emozioni attraverso i colori ottenuti dagli scarti alimentari a cura dell’Associazione Amaran.To, attività ludico-sportive gestite dal Centro Polisportivo Massari sport, l’apicultura seguita da Beesù, un aperitivo con musica e infine una sessione di stand up comedy. In più, disseminati per la città per dare vita a una caccia al tesoro fotografica, saranno distribuiti in stile guerrilla marketing adesivi con un QRCode che riporta al programma della giornata, accompagnati da ognuna delle 5 frasi della strofa tratta dalla canzone “Terra” degli Eugenio in via di Gioia:

“Terra, perché un posto più bello non c’era
Pronto a tutto per riaverti, anche a fare la guerra
Ma che dico, non sono il tipo
Tu così naturale, perfetta e essenziale
Non cerchi clamore, sei musica senza parole”.

Chi riuscirà a completarla collezionando tutte le foto degli stickers che la compongono si aggiudicherà una ricompensa che sarà svelata il 13 maggio stesso. Partecipare è l’occasione giusta per scoprire che QUBì non è la dose di un ingrediente ma un polmone attivo da cui si ossigenano idee sostenibili e la quota di responsabilità che possiamo applicare tutti sia al rispetto dell’ambiente che alla passione per il buon cibo.

 

Dettaglio programma delle attività

Ore 11-13 

laboratorio di erbe aromatiche: un orto ricco di profumi, sapori e colori attende di essere coltivato con l’aiuto di tutti
attività di orticoltura: dalla cura del terreno alla tavola, alcuni modi semplici per utilizzare i frutti dell’orto in cucina
laboratorio creativo di arteterapia: strumento terapeutico che aiuta a mettere in moto la creatività e a canalizzare le emozioni insegna a realizzare acquerelli green con gli scarti alimentari da cui possono nascere splendide opere d’arte a cura dell’Associazione Amaran.To http://www.amarantoat.com/

Ore 15-17 attività sportive per tutti a cura del Centro Polisportivo Massari http://www.centropolisportivomassari.it/

 

Ore 16-17 Costruzione del bee hotel al Qubì Garden e racconti in bicicletta a cura di Beesù https://beesu.it/

Ore 18-17.30 presentazione del progetto Qubì garden

Ore 18.30 Aperitivo con musica

Ore 19-20.00 Letture e Stand up comedy

 

 

Infermieri, professione insostituibile

Giornata Internazionale dell’Infermiere 2023,

Presidio Nursing Up alle Molinette di Torino

 

“In Piemonte mancano 6mila infermieri, chiediamo alla Regione un segnale di svolta: si parta con assunzioni reali e in tempi brevissimi”

Il Nursing Up, sindacato degli infermieri e delle professioni sanitarie, in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere 2023 ha installato un banchetto di presidio nel cortile dell’Ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, per sottolineare ancora una volta la centralità insostituibile, nel sistema sanitario moderno, di una professione che negli ultimi anni si è molto evoluta. Quella di venerdì era la giornata di celebrazione di una professione straordinaria, fondamentale negli ospedali, insostituibile in tutti i presidi in cui si eroga un servizio legato alla salute ai cittadini, che è la vera spina dorsale della sanità.

Eppure, ancora una volta, gli infermieri nella nostra Regione, si trovano ad affrontare enormi difficoltà lavorative legate alla carenza ormai pluriennale di personale, che impone turni massacranti e migliaia di ore di straordinario spesso non rispettando nemmeno una corretta turnazione dei riposi.

Oggi in Piemonte mancano almeno 6000 infermieri per avere un organico almeno sufficiente a coprire in modo corretto tutti i servizi erogati.

Eppure, delle mille assunzioni di nuovo personale promesse da tempo, non si è visto nulla.

Il presidio del Nursing Up alle Molinette ha lo scopo di sottolineare proprio questo: da un lato l’unicità e l’importanza della professione dell’infermiere, su cui poggia il sistema sanitario pubblico, e dall’altro la continua e preoccupante mancanza di personale.

Il Segretario regionale Nursing Up del Piemonte, Claudio Delli Carri, presente al presidio, spiega: “Abbiamo segnalazioni da ogni Asl e Aso della nostra regione di necessità urgente di personale nuovo, giovane e con contratti a tempo indeterminato. Per questo ancora una volta, proprio oggi, nella giornata che celebra la nostra splendida professione, lanciamo un accorato appello alla Regione, all’Assessore alla Sanità e al Presidente del Piemonte, affinché mettano in campo ogni azione possibile per procedere celermente al reclutamento di nuovo personale. Ci si deve rendere conto che la nostra richiesta è urgente, che le assunzioni sono necessarie, ne va della sicurezza dei lavoratori, della qualità del servizio erogato e della salute dei colleghi che non possono più continuate a lavorare oltre l’orario dovuto. Vogliamo che il 12 maggio oltre a essere una giornata di festa sia anche una giornata di svolta, in cui finalmente ci arrivino segnali chiari da parte di chi governa che la Sanità pubblica della nostra regione sarà tutelata. Il primo passo sono le assunzioni”.

Juve inarrestabile! Juventus-Cremonese 2-0

Fagioli Bremer
35esima giornata serie A

Bianconeri in forma strepitosa.La Juve di Max Allegri corre a perdifiato verso la zona Champions League.Sconfogge la Cremonese 2-0 e difende il secondo posto solitario a quota 69 punti. All’Allianz Stadium nel primo tempo sono i bianconeri a fare la partita ma i grigiorossi chiudono tutti varchi e Pogba lascia il campo per un problema decisamente un’annata no. Nella ripresa Fagioli (55′) sblocca la partita con un bel gol,tiro preciso all’incrocio e Bremer (79′) chiude la gara con la classica rete di testa sugli sviluppi di calcio d’angolo.

Enzo Grassano

Che bel Toro! Verona-Torino 0-1

Vlasic
35esima giornata serie A.

Il Toro formato trasferta non tradisce mai.
Altra vittoria importante ed ottavo posto in classifica.Se il rendimento granata in casa fosse uguale a quello in trasferta avremmo un Toro quarto in classifica ma al momento bisogna accontentarsi.
3 punti pesanti a Verona per gli uomini di Juric che disputano un’ottima gara senza sbavature inguaiando il Verona in zona retrocessione.Il Toro è maturato e non lascia nulla d’intentato per raggiungere l’obiettivo, probabile,della qualificazione in Conference League.
Vlasic segna un bel gol dimostrando d’esser tornato il giocatore decisivo prima del mondiale in Qatar.
Domenica prossima,in casa al Grande Torino,sfida diretta per l’ottavo posto contro la Fiorentina:un’altra gara da non fallire.

Enzo Grassano