ilTorinese

Cantiere del sottopasso Lingotto, proseguono i lavori

Proseguono i lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo del sottopasso Lingotto che prevedono, fino al loro completamento, la chiusura alternata delle due semicarreggiate per consentire, da una parte, l’avanzamento dei cantieri e, dall’altra, di ridurre almeno parzialmente il disagio per chi si muove in quel tratto di città.Dal 1 giugno, nell’ambito del terzo lotto di interventi, verranno avviati anche i lavori di rinforzo strutturale dell’impalcato di via Ventimiglia e delle gallerie verso corso Unità d’Italia, dopo i lavori già avviati sugli impalcati di via Nizza e di via Genova.

I cantieri attivi all’interno del sottopasso derivano dai vari finanziamenti disponibili a bilancio di anno in anno e che conseguentemente impongono tempistiche differenziate: nonostante tali sfasamenti temporali si sta comunque cercando di impostare l’organizzazione dei cantieri in modo da ridurre, per quanto possibile, i disagi al traffico.

Tenuto conto dell’attuale cantierizzazione, per consentire sia l’esecuzione dei nuovi lavori previsti al di sotto di via Ventimiglia, sia l’anticipo dei lavori previsti sullo svincolo nord di via Nizza, il transito nel sottopasso continuerà a essere possibile solo in direzione corso Unità d’Italia (semicarreggiata Sud), mentre proseguirà, sino al 4 settembre, la chiusura della semicarreggiata Nord.

Dichiarazione dei redditi e verifiche, cosa c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

I controlli sulla dichiarazione dei redditi e sui dati che vi sono contenuti sono una delle attività che l’Agenzia delle Entrate svolge regolarmente. Fondamentalmente sono due le tipologie di verifiche, che vengono effettuate normalmente: una di tipo formale e una di tipo documentale. Queste due diverse modalità di controllo hanno un unico obiettivo, quello di appurare l’esatta indicazione dei redditi e delle ritenute inserite all’interno della dichiarazione dei redditi.

Cercare di ottimizzare il carico fiscale e di risparmiare sulle tasse da pagare ogni anno è un obiettivo che si pongono tutti i contribuenti. Cercare di risparmiare sulla spesa fiscale risulta importante nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi.

È necessario, però, prestare la dovuta attenzione nel momento in cui si presenta il Modello 730 o il Modello Redditi Persone Fisiche. Sono molti gli errori che possono essere commessi, anche in assoluta buona fede nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi. In generale gli errori che si possono compiere rientrano in due differenti categorie: mancata indicazione di redditi Irpef o ritenute fiscali; non corretta indicazione degli oneri deducibili o detraibili.

Questo è il motivo per il quale ogni anno l’Agenzia delle Entrate, ogni anno, provvede ad effettuare dei controlli sulla regolarità della dichiarazione dei redditi presentata dai contribuenti. Queste verifiche hanno delle tempistiche diverse e, di conseguenza, determinano degli adempimenti di tipo diverso da parte dei contribuenti.

Il DPR n. 600/73 permette all’Agenzia delle Entrate di effettuare due tipi di controlli sulla dichiarazione dei redditi presentata dai contribuenti: il controllo formale, così come previsto dall’articolo 36 bis del DPR n. 600/73; il controllo documentale, così come prevede l’articolo 36 ter del DPR n 600/73.

I due tipi di controllo non risultano essere alternativi tra di loro: il contribuente, in tempi diversi, può essere sottoposto ad entrambi. I due diversi tipi di controlli hanno, infatti, degli obiettivi diversi tra loro. Il controllo formale viene effettuato su tutte le dichiarazioni dei redditi presentati ed avviene in maniera automatizzata. Il controllo documentale risulta essere particolarmente più complesso e prende di mira, ogni anno, solo alcuni contribuenti: quelli che, secondo i parametri dell’Agenzia delle Entrate, sono a rischio di evasione fiscale.

A disciplinare il controllo documentale è l’articolo 36 ter del DPR n. 600/73. Questo è, a tutti gli effetti, un tipo di controllo obbligatorio a cui vengono sottoposte le dichiarazioni dei redditi di alcuni contribuenti: a questa particolare attenzione vengono sottoposte quelle a maggiore rischio di evasione fiscale.

L’Agenzia delle Entrate, attraverso questo particolare tipo di controllo, va a verificare la documentazione presentata, sulla quale si poggia la dichiarazione dei redditi. Il contribuente, in questo caso, è chiamato a presentare – di persona o per via telematica – all’Agenzia delle Entrate la documentazione della dichiarazione dei redditi.

Attraverso questa comunicazione, in estrema sintesi, viene chiesto al contribuente di esibire – entro 30 giorni – la documentazione su cui si poggia la dichiarazione. Nel caso in cui non venga data risposta alla richiesta, viene emesso un avviso bonario con sanzioni del 30% della maggiore imposta dovuta.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Diritto alla salute, odg in Comune per le persone transgender

Dopo un lungo ed approfondito dibattito e l’apprezzamento espresso dall’assessore Jacopo Rosatelli in Aula, il Consiglio comunale ha approvato, con 25 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto, un ordine del giorno riguardante il contrasto della discriminazione nel diritto alla salute per le persone transgender.

Il documento, presentato dalla consigliera dei Moderati, Ivana Garione, impegna il Sindaco e la Giunta comunale a farsi parte attiva presso la Regione Piemonte affinché nella programmazione regionale delle attività di formazione obbligatoria delle professioni mediche e sanitarie venga inserito il tema della tutela della salute dei transgender.

Per farlo, l’ordine del giorno chiede di procedere all’acquisizione di competenze specifiche sugli aspetti legati all’identità di genere delle persone assistite e sul perseguimento di un rapporto relazionale efficace anche attraverso l’uso di una terminologia appropriata.

Nel presentare il testo, dopo avere posto l’accento sulle criticità provocate dalla mancanza di programmazione e dal definanziamento, Garione ha spiegato che i dati presentati l’anno scorso con uno Studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, hanno fanno emergere la difficoltà di accedere ai servizi sanitari delle persone transgender a causa della percezione di discriminazione provata in ragione della propria identità.

La consigliera ha poi fatto notare come, nella formazione del personaleesiste una difficoltà di approccio che vede ancora troppi professionisti sociosanitari lontani dall’essere consapevoli delle varie identità di genere e della necessità di acquisire specifiche competenze che la tutela della salute della popolazione transgender richiede.

Nostalgia marketing. Il potere emozionale del passato

Quel desiderio che proviamo di rivivere eventi, luoghi ed emozioni appartenuti al passato e´  diventato fonte di ispirazione di efficaci strategie di marketing. La nostalgia e´ un sentimento potente che ci riconduce indietro nel tempo, crea il “dolore del ritorno”, ma  allo stesso tempo riporta alla mente momenti felici della nostra vita che vorremmo  rivivere. Luoghi, amici, situazioni, profumi si tramutano in immagini che innescano la voglia di ripercorrere il tempo in senso contrario.

Il Nostalgia Marketing nasce con l’obiettivo di far rivivere gusti, oggetti o anche film del passato. Carlo Meo, il primo che ne ha dato una definizione,  afferma che “il fatto di scavare nel passato per recuperare prodotti e ricordi dell’immaginario collettivo è una strategia sempre esistita”; anche se spesso il termine nostalgia riveste una connotazione negativa legata al rimpianto e alla sofferenza per l’impossibilita´ tornare indietro, le scienze di analisi di mercato riescono, con la complicita´di sapienti azioni di comunicazione, a ricavarne il lato positivo e sfruttarlo per potenziare l’effetto emozionale di un brand. Il passato talvolta ci manca, rappresenta un conforto, la certezza legata a valori e ad una qualita´ della vita  che sembrano sparite, un punto fermo rivestito di affetto che ci spinge a  dire “si stava meglio prima”. Il periodo che piu´ ci influenza ed imprime nella nostra memoria ricordi indelebili che si trasformano in nostalgia e´quello della infanzia e della adolescenza, le esperienze fatte durante quegli anni della nostra vita, infatti, sono fissate in maniera indelebile nella nostra mente e condizionano la direzione che prendera´ la nostra vita anche in fatto di gusti e preferenze.

Il mondo attuale, con tutti i suoi indiscutibili confort e innovazioni, talvolta crea confusione sia per la molteplicita´deglistimoli che produce, a volte difficili da comprendere e gestire, ma anche per il senso di instabilita´ che infonde a causa di crisi economico-sociali e  di eventi imprevedibili come la pandemia che  ha lasciato un grande senso di vulnerabilita´ e precarieta´.

Aggrapparsi al passato rappresenta un’ancora, l’illusione di poterlo rivivere e´una modalita´ di ormeggio che offre una consistente sensazione di sicurezza.

Qualche esempio di Nostalgia Marketing, detta anche “strappalacrime” o retro´?

Il recupero della macchina fotografica Polaroid che con la sua stampa istantanea produce emozioni e ricrea una un passato capace di competere con le moderne tecnologie e poi importanti brand come Coca Cola, Casio o H&M che periodicamente mettono sul mercato oggetti dal sapore vintage, Netflix che produce serie di grande successo come Strange Things ambientata negli anni ’80.

Questi revival studiati con grande attenzione sono in grado di mettere in atto dei bias cognitivi, distorsioni della mente, per cui i ricordi positivi prevalgono su quelli negativi, un fenomeno psicologico chiamato anche “retrospettiva rosea”, e rappresentano un investimento sicuro considerato il grande successo che riscuotono, una sorta di vincere facile del marketing.

Il futuro è un mondo di brand e prodotti che recuperano il meglio del passato combinandolo con le nuove esigenze di consumo.

Lavazza rinasce in via San Tommaso a Torino

Rinasce, nello spazio dove Luigi Lavazza fondò una drogheria nell’Ottocento, un ristorante con ‘coffee experience’  firmato Lavazza

 

Nel luogo in cui Luigi Lavazza aveva aperto, in via San Tommaso 10, un’antica drogheria, in cui vendeva generi coloniali, caffè, spezie, olio, sapone, oggi Lavazza ha riaperto una nuova realtà. Dopo un  totale restyling ne è  nato un “ristorante con coffe experience”, il San Tommaso 10, senza dimenticare la tradizione degli avi.

Nel cuore della vecchia Torino, nella contrada dei Guardinfanti, dove venivano realizzare le intelaiature a campana per i vestiti delle nobildonne, è nato un nuovo ristorante che ha come spirito l’omaggio a Torino.

Il fil rouge che unisce le sue sale è quello dello spirito architettonico torinese. Una sala richiama la cupola del Guarini della Sindone, una seconda sala la Mole Antonelliana, una terza la basilica di Superga dell’architetto Juvarra.

A guidare un “esercito” di 13 persone  è  lo chef Gabriele Eusebi, classe 1989, formatosi in importanti ristoranti italiani e esteri, tra cui Mugaritz di Errenteria nei Paesi Baschi e Moreno Cedroni, rientrato a Torino nel 2018 per stare a fianco di Federico Zanasi nel nuovo ristorante della Nuvola Lavazza.

Eusebi è  molto appassionato di letteratura e di erbe, tanto da aver scritto, durante la pandemia, un libro dal titolo ‘Selvario’, in cui accosta le piante del suo territorio ai gusti degli scrittori che ama, come Calvino e Camilleri, Hemingway e Murakami.

Direttore di sala è Manuel de Castro  e la sommelier Alice Terzolo. I piatti storici sono legati alla tradizione del territorio. Per la carne il ristorante si rifornisce da una nota macelleria di Boves, in provincia di Cuneo, alcuni formaggi provengono dalla Romagna,  altri sono ingredienti che hanno accompagnato Eusebi durante i suoi numerosi viaggi. La lasagna riprende una tradizione marchigiana. Il vitello tonnato, proposto come secondo piatto, viene cotto alla brace e aromatizzato ai capperi, con la tipica salsa tonnata.

Non mancano le verdure, le erbe spontanee e le spezie, una tipica passione dello chef.

Le spezie sono utilizzate nel brodo vegetale, che accompagna i plin con i tre arrosti,  ma di verdure, e nei drink di benvenuto, realizzato con alkerme (una ricetta di Eusebio), cui viene aggiunto il vermouth di Mulassano, simbolo di Torino. Tra i dessert figura la crema di gianduja di Guido Gobino, la torre di profiteroles e,alla fine, non può mancare il caffè, degustato nello spazio disegnato dai Lavazza Coffee designer.

MARA MARTELLOTTA

“Inter Action”, fotografia e scultura attraversate da un unico fil rouge

Nella mostra dedicata allo scultore Enzo Sciavolino e alla sua compagna fotografa Elsa Mezzano , in programma allo spazio Open Ada di Torre Pellice

 

La fotografia si sposa con la scultura nella mostra bipersonale intitolata “Inter Action”, “Tornare a scolpire il mare” di Enzo Sciavolino e “Lo sguardo di Elsa” di Elsa Mezzano, che si terrà nello spazio culturale Open Ada di Torre Pellice.

Inaugurazione sabato 10 giugno; la mostra rimarrà aperta fino a domenica 6 agosto prossimo.

L’esposizione ‘InterAction’ comprende il nucleo di opere “Tornare a scolpire il mare” di Enzo Sciavolino e le opere fotografiche di Elsa Mezzano.

Si tratta di un incontro tra due artisti che sono insieme nella vita professionale e privata da quasi sessanta anni e che sono stati capaci di influenzare reciprocamente il loro linguaggio espressivo.

Lo storicizzato scultore siciliano e la nota fotografa piemontese espongono nello stesso spazio per la prima volta, in un connubio espositivo che racconta la loro produzione artistica e reciproca ispirazione creativa.

Presso la Galleria Open Ada convivono al piano superiore 24 fotografie b/n della Mezzano sviluppate su carta pregiata e in camera oscura dall’autrice, di formato 60×80 oltre a una grande immagine su tela, esposta precedentemente alla Biennale di Venezia del ’78. Al piano terreno campeggiano una ventina di opere di Sciavolino , tra arazzi stampati su tela, grandi medaglioni pendenti in plexiglass, mobili scultura in legno, testine e incisioni.

Chi come Elsa Mezzano ha, sin da giovane, attraversato le esperienze artistico performative intorno alla danza e ha mostrato attenzione nei confronti di vicende di Paesi dal punto di vista sociale e politico molto complessi, come l’Iraq ( tema sul quale è stata curata una mostra nel 2007, a Pecetto Torinese), ha un occhio allenato nei confronti della gestualità e plasticità del corpo che si piega, muore e a volte rinasce, come nelle opere scultoree di Enzo Sciavolino. Questo è un prodromo importante per capire il taglio di questa artista, che da oltre cinquanta anni coltiva la sua autonomia di click, ed esercita autorevolezza in questo settore, tramite il suo sguardo estremamente sensibile.

Essere partner artistica e di vita dell’artista siciliano rappresenta una cifra distintiva che nulla le ha tolto, semmai aggiunto.

Si è presa cura in modo meticoloso ed esigente della presenza scenica di opere tridimensionali e ha approfondito le dinamiche di relazione e di composizione corale degli allestimenti.

Sviluppando lo spazio d’indagine, ha valorizzato il suo cammino individuale e ha saputo tradurre temi e istanze di militanza condivisa.

Elsa Mezzano è una fotografa dallo sguardo molteplice, capace di scomporre un discorso sempre nuovo, che non recita e non ripete l’evidenza, ma rivisita l’opera altrui, arricchendola di significati ulteriori per lo spettatore. È stata capace di portare alla luce, con epicita’ data dai pastelli o con l’acutezza delle tempere, quel desiderio riposto oltre l’umano sentire, seguendo le orme di un grande fotografo quale Henri Cartiere Bresson.

La forza prorompente dei bronzi figurativi di Sciavolino, la restituzione storica, sotto forma di scultura (fusione o, più recentemente taglio su legno) di eventi-accadimenti di intenso impatto sociale e anche umano, si accompagna alla rappresentazione di personaggi politici, storici e intellettuali che hanno fortemente influenzato la storia d’Italia, unitamente alle creature allegoriche e surreali cui è sempre stato profondamente legato hanno fatto del suo lavoro artistico l’affermazione dei valori esistenziali in cui Sciavolinoha creduto profondamente fino ad oggi.

La sua produzione più recente si intitola Scolpire il mare e riassume molto bene i suoi mondi colorati e apparentemente giocosi, stilletando in guanti bianchi le forti grida verso una società sempre più sorda ai drammi della contemporaneità. Il suo linguaggio, tra calembour di medaglioni sospesi, incisioni allegoriche e armadietti familiari, si carica di oggettivazioni in parte rassicuranti e vicine all’immaginario dei bambini un mare-culla a dondolo, un cassetto pieno di onde, una finestra box per cavallo per poi conferire una stoccata interiore attraverso il simbolismo di denuncia che tali oggi rappresentano.

Mara Martellotta

Davide Bardo neo presidente dei Giovani Agricoltori di Torino

Passaporti in tempi eterni, la Città di Torino chiede un “cambio di passo”

Nella seduta di ieri, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità (33 voti favorevoli su 33 consigliere e consiglieri presenti) un ordine del giorno proposto da Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) che impegna sindaco e giunta comunale a farsi portavoce presso il Governo della necessità di intervenire per “ristabilire il diritto dei torinesi a ottenere il passaporto in tempi ragionevoli, andando così a risolvere una grave situazione che crea rabbia, malessere e frustrazione tra i cittadini e ne limita nei fatti la libertà di movimento”.

Ci sono state aperture straordinarie degli uffici della Questura – ha spiegato Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) – ma la situazione non si è ancora normalizzata e i tempi di attesa per il rilascio del passaporto sono ancora molto lunghi. Ci auguriamo quindi si intervenga per avere tempistiche adeguate a un Paese civilizzato come il nostro.

Per Nadia Conticelli (PD) è opportuno intervenire, per agevolare anche lavoratori e studenti che si recano in Inghilterra. Anche Elena Apollonio (Alleanza dei Democratici – DemoS), Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) e l’assessore alle Anagrafi Francesco Tresso hanno espresso parere favorevole alla proposta.

Amare il calore degli anziani

LIBERAMENTE Di Monica Chiusano

Non osserviamo gli anziani solo con tenerezza dolente. Inerpichiamoci sulla scala dei valori del tempo che gli hanno cresciuti, provando a ricostruire il loro vissuto e ciò che ancora devono combattere, spesso da soli e senza troppe risorse …
Loro hanno le ossa estremamente fragili e la pelle troppo sottile per riuscire a tenere quell’espressione forte e determinata di un tempo, dopo una vita vissuta che oggi non gli dà troppe speranze, se non farsi amare da chi non chiede loro qualcosa ma che  solo sa offrirgli, nell’amabile e tenera  consapevolezza di ritrovare quel calore infinito che non ha supponenza né bisogno di vendersi.
Impariamo ad amare come loro: a prescindere!

Intrecciare parole e immagini, esce “Rivoluzioni”

In concomitanza con la presentazione nello spazio della Biblioteca de Il Circolo dei Lettori di Torino – 30 maggio ore 18 – esce in libreria il primo volume, “Rivoluzioni” della collana “Intrecciare parole e immagini” edito da Sanpino.

Dialogo tra chi scrive e chi fotografa – Ivo Saglietti e Domenico Quirico

A Cura di Tiziana Bonomo

Pagine 125

Fotografie di Ivo Saglietti : 30 interne più la copertina

Testi Domenico Quirico, Ivo Saglietti, Tiziana Bonomo

Prezzo 20 euro

EVENTO

Dove Il Circolo dei Lettori

Quando martedì 30 maggio 2023 ore 18

Info +39 011 8904401 Circolo dei Lettori – +39 335 7815940 ArtPhotò

Sanpino Edizioni è lieta di presentare una nuova collana editoriale: Intrecciare parole e immagini raccogliendo i contenuti degli incontri che Tiziana Bonomo ha ideato e organizzato con alcuni dei fotografi più talentuosi in dialogo con il giornalista Domenico Quirico. Sono nati intensi e suggestivi scambi con personalità diverse, ma accomunati dall’attenzione verso alcune tematiche: la testimonianza in prima linea, la sensibilità, il dubbio, la ricerca. Il primo numero della collana “Intrecciare parole e immagini” ha come protagonista il celebre fotoreporter Ivo Saglietti sul tema delle “Rivoluzioni”. Cosa si può capire dalle rivoluzioni, cosa si può scrivere e fotografare che rimanga memoria e non si perda nel tempo? Guardare le foto di Saglietti e leggere le parole di Quirico è fare un salto nell’umanità che combatte senza esitazione, è afferrare la fatica e il dolore di un destino avverso. Neri intensi, ombre lunghe, colpi di luce è il linguaggio che entrambi utilizzano per lasciarci commuovere, per stupirci anche quando tutto sembra ormai non stupirci più.

CHI SONO

IVO SAGLIETTI Si dedica alla fotografia di reportage, documentando le realtà sociali e politiche più critiche in diverse aree del mondo. Ha pubblicato ed esibito il suo lavoro in tutto il mondo e nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto molti prestigiosi riconoscimenti, tra i quali: tre volte il World Press Photo e il premio Chatwin Occhio Assoluto. Ivo Saglietti appartiene a quella “nobile schiera” di fotografi per i quali è importante partecipare emotivamente alla realtà stabilendo con le persone che ritrae un rapporto umano. Ciò che gli preme raccontare è l’uomo e il suo destino. Dal 2000 è membro associato dell’agenzia fotogiornalistica Zeitenspiegel Reportagen.

DOMENICO QUIRICO È giornalista del quotidiano “La Stampa” dai primi anni ’80. Inviato di guerra, corrispondente da Parigi, ha narrato guerre, rivoluzioni, migrazioni degli ultimi tre decenni confermandosi come una delle più grandi voci del giornalismo italiano militante. Autore di numerosi libri, ha ricevuto prestigiosi premi giornalistici come il “Montanelli” e il “Terzani”. La sua parola vola sopra montagne di fatti, pensieri, mondi diversi, tocca creste alte e si deposita per creare un’eco chiara, distinta dentro di noi. 

TIZIANA BONOMO Nata a Torino, ha lavorato a lungo nel marketing e nella comunicazione di grandi aziende internazionali. Negli ultimi anni ha fondato ArtPhotò con cui promuove e sperimenta progetti legati alla fotografia di documentazione e impegno sociale. Autrice del libro Il fascino dell’imperfezione. Dialoghi con Domenico Quirico (Jaca Book, 2021). 

SANPINO EDIZIONI eS nasce con l’obiettivo di provocare pensieri ed emozioni con particolare attenzione alla cultura contemporanea e ai segni dei tempi. Intende riproporli con una produzione di alta qualità. Per questo motivo dedica una cura particolare alla selezione degli autori, alla ricerca di testi adatti ad un pubblico ampio per una vasta divulgazione e al “packaging” delle idee in una elegante veste editoriale corredata da immagini originali. Diffondere buone idee con stile: questo il nostro focus. — Cristina Florio — Edizioni Sanpino