ilTorinese

Manutenzione mercato Racconigi. Lavori per 1 milione e 515mila euro

Prosegue l’impegno dell’Amministrazione per la riqualificazione dei mercati cittadini. La Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al Commercio Paolo Chiavarino, ha approvato il progetto esecutivo e il cronoprogramma finanziario per la realizzazione della manutenzione straordinaria del mercato Racconigi, per un importo complessivo dei lavori di euro 1.515.000 (IVA compresa).

 

Gli operatori commerciali interessati dall’intervento sono 302, tutti i giorni, nel tratto tra corso Peschiera e via Chianocco oltre a ulteriori 75 banchi extralimentari, solo il sabato, tra corso Peschiera e via Monginevro, per un totale di 377 banchi.

Sono previste opere manutentive finalizzate alla realizzazione di interventi di controllo e rifacimento dell’impiantistica esistente, di parte della pavimentazione in asfalto e delle aiuole degli alberi.

Alcuni interventi saranno comuni e altri specifici per ciascuno dei cinque tratti funzionali in cui è possibile suddividere il mercato.

In alcuni casi il crescere delle radici degli alberi ha determinato un disallineamento delle griglie di protezione che impedisce di riposizionarle in piano con il livello del mercato (in modo da non rappresentare oggetto d’inciampo per gli operatori e per il pubblico): in questi casi le griglie saranno rimodellate seguendo l’andamento delle radici e utilizzando un materiale idoneo a evitare che diventino un ricettacolo di sporcizia.

Poiché la pavimentazione si presenta in discreto stato di conservazione, per evitare lavorazioni invasive con un impatto importante sull’attività commerciale, il progetto ha previsto un trattamento con resine antiscivolo che permetteranno di restituire uniformità e impatto visivo piacevole.

La spesa complessiva per i lavori è finanziata per 1.500.000 euro con fondi provenienti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito del ‘Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – PINQuA’ individuato all’interno del PNRR nell’ambito di Next Generation EU e per 15.000 euro con fondi della Città.

I lavori inizieranno presumibilmente a fine anno per terminare nell’estate del 2025.

foto ©Michele D’Ottavio

“Ladro di nuvole”, Antonio Carena ovvero “Il fenomeno della quintessenza”

Nelle sale di Palazzo Lomellini di Carmagnola, dal 1° settembre al 29 ottobre

Antonio Carena amava definirsi “ladro di nuvole”, racchiudendo porzioni di cielo dentro la sua arte. In occasione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, le sale di Palazzo Lomellini ospitano dal 1° settembre (inaugurazione alle ore 18) al 29 ottobre la retrospettiva dell’arista, dal titolo “Antonio Carena, il fenomeno della quintessenza”, la prima dopo la sua morte, organizzata dalla Casa Museo di Rivoli, in collaborazione con la Città di Carmagnola. La mostra, curata da Nicolò Balocco, nipote dall’artista, ha come obiettivo quello di raccontare la storia del pittore, esplorando le diverse fasi della sua carriera artistica.

Le cinquanta opere esposte coprono infatti un ampio arco temporale, partendo dai primi anni accademici presso la scuola di Enrico Paulucci, alla prima mostra personale del 1955, curata da Albino Galvano, che ha segnato un importante momento di riconoscimento per Carena. Viene esplorato in seguito l’incontro con il critico Tapiè e le sue opere informali che lo portano ad essere selezionato per la mostra “Arte Nuova” al Circolo dei Lettori di Torino, insieme ad altri 71 artisti internazionali. Un approfondimento è dedicato alla sua amicizia con Lucio Fontana e ai suoi famosi cieli sparsi in tutta Europa, incluso l’uso creativo di una Fiat 500 come tela ambulante, nonché i suoi murales e l’happening del 1971 con i Cartelli Bianchi, in collaborazione con la Galleria Il Fauno.

Antonio Carena è noto per la sua affinità con l’elemento del cielo e per la sua capacità di catturare l’essenza delle nuvole nelle sue opere. Una delle sue citazioni più famose “Tra me e il cielo la distanza la decido io”, è stata una delle sue citazioni più famose, che metteva altresì a fuoco tutta le simpatia del suo carattere. In poche e semplici parole esprimeva la sua volontà di stabilire una connessione personale e creativa con il cielo, come se potesse decidere autonomamente la distanza e la relazione tra se stesso e l’infinito sopra di lui.

Antonio Carena, il fenomeno della quintessenza”, retrospettiva 1946-2009, mostra a cura di Nicolò Balocco. Orari di apertura mostra: 1-10 settembre dal lunedì al venerdì 20.30-23; sabato e domenica 15.30-18.30 e 20.30-23; 11 settembre/29 ottobre giovedì, venerdì e sabato 15.30-18.30; domenica 10.30-12.30 e 15.30-18.30.

Ingresso libero; www.comune.carmagnola.to.it o www.palazzolomellini.com

Oltre alla retrospettiva di Antonio Carena, a Carmagnola, durante la Fiera Nazionale del Peperone, si potranno visitare le mostre “Uno per uno”, la personale di Giuseppe Migliore, che realizza quadri a mosaico con più soggetti, realizzando opere uniche nel loro genere (Chiesa San Rocco, via Valobra, 1-10 settembre ore 9-13 e 15-20, a cura del Comitato Riapriamo San Rocco). “Un tesoro nascosto”, il ricordo di Piero Solavaggione nelle case dei suoi concittadini: la mostra dell’artista carmagnolese dalla pittura immediata che ricorda i “fauves” rimanendo fedele nel tempo a una figurazione dallo stile impressionista (Chiesa di San Giovanni Decollato, piazza Garavella, dal 2 al 10 settembre, inaugurazione sabato 2 settembre alle 16, a cura della Confraternita di San Giovanni Decollato. Orari di apertura: 2 settembre, 20.30-22.30; domenica 3 e 10, 10-22.30; da lunedì 4 a venerdì 8, 20.30-22.30; sabato 9, 10-12.30, 14.30-19.30, 20.30-22.30).

Uno sguardo particolare sulla personale di Lara Molinari, la disegnatrice della Walt Disney, alla Saletta d’Arte Celeghini, via Valobra 141, dal 2 al 23 settembre, con inaugurazione sabato 2 alle ore 17 (orario: 9-12 e 15-19; apertura serale Fiera 21-23; chiuso il lunedì). Nata a Milano nel 1970, muove giovanissima i primi passi nel mondo del fumetto. Come cartoonist per la Walt Disney Italia ha all’attivo storie, fumetti e copertine per il settimanale Topolino, illustrazioni per videogiochi Playstation e collaborazioni con Disney Channel con albi tradotti e pubblicati in ambito europeo. Collabora con Diego della Palma e con la Lindt, è ritrattista in varie trasmissioni televisive. Nel 2005, sull’onda del successo del “Codice da Vinci” di Dan Brown illustra la parodia “Zio Paperone e il Codice Metsys”. Attualmente si dedica allo studio di soggetti romantici naïf di matrice fumettistica, affiancati a opere dal fascino informale, opere in esposizione della Saletta in occasione della mostra. 35 acrilici e pastelli su carta da osservare e ammirare in tutta la loro allegra fantasia. Ha scritto di lei Carlo Chendi: “Il linguaggio cromatico dei suoi quadri trasmette una luce che comunica sensazioni di grande semplicità, di lirico ottimismo, di buoni sentimenti. E anche attraverso le immagini, in genere bambini e piccoli animali – uccelli, gatti, simpatici cagnolini – il messaggio che trasmette è di poetica tenerezza, l’immagine di un mondo come vorremmo che fosse: quello della gioia, della luce e del colore.” Ricreando un mondo dei sogni su cui è piacevole affacciarsi.

Alle mostre si aggiungono le tante proposte culturali dei musei della città a cura dell’Assessorato alla Cultura in collaborazione con l’associazione Museinsieme. All’Ecomuseo della Canapa nei weekend della Fiera sono in programma gli “Assaggi di Canapa”, degustazioni guidate di prodotti locali a base di canapa al termine della visita al museo. La canapa è una produzione carmagnolese di grande rilievo che regalò addirittura alla città l’appellativo di “Impero della canapa” (via Crissolo 20, Borgo San Bernardo, 2-3 e 9-10 settembre ore 15-18, costo: 6 euro). Al Museo Tipografico Rondani, “Giochi d’inchiostro”, laboratorio estemporaneo di stampa artigianale per adulti e bambini: carta, rulli e inchiostri diventano gli strumenti per sperimentare diverse tecniche di stampa e creare una personale opera artigianale (via Santorre di Santarosa 12, 2-3 e 9-10 settembre ore 15-18, offerta libera per l’attività). Per la Giornata Europea della Cultura Ebraica, domenica 10 settembre è in programma una visita guidata gratuita alla Sinagoga (via Bertini 8, ore 10-19). Visita guidata gratuita anche all’Antica Cereria (via San Bernardino 9, domenica 4 e 11, ore 10-12 e 14-19). Apertura serale, infine, del Museo Civico Navale, nei giorni della Fiera (piazza Mazzini 1, 1-10 settembre, ore 20.30-23).

e. rb.

Nelle immagini, le nuvole di Antonio Carena; di Lara Molinari, “Una gita con un carico di amici”, pastello e acrilico su carta a mano, 2020.

La Pareidolia, vedere oggetti e forme con la fantasia visiva

Nuvole a forma di animali, rocce che creano un profilo umano o il muso di una automobile che ci sorride.

A chi non e’ capitato di scorgere nel cielo un cane fatto di vapore d’acqua condensato o di ricevere un sorriso dal cofano di una macchina? Quante volte i rubinetti hanno creato un’espressione buffa o le finestre e i portonI di un palazzo prendono le sembianze di un volto spiritoso? La pareidolia e’ un fenomeno che si attiva attraverso i circuiti celebrali che regolano l’elaborazione visiva e probabilmente lo abbiamo ereditato dai nostri antenati che moltissimo tempo fa, per poter sopravvivere, dovevano riconoscere i predatori mimetizzati nella natura.

Anche alcuni artisti molto famosi si sono deliziati a ritrarre nei loro dipinti immagini nelle nubi o nella vegetazione, un esempio e’ quello di Andrea Mantegna che nella sua opera del 1502 “Trionfo della virtu’” ha raffigurato dei volti nelle nuvole oppure Giotto che ha ritratto il viso di un demone in un affresco dedicato alla morte di San Francesco nella Basilica di Assisi.

Leonardo Da Vinci ne ha parlato nel suo trattato di pittura: “Se riguarderai in alcuni muri imbrattati di varie macchie vi potrai vedere diverse battaglie e atti pronti di figure, strane arie di volti e abiti e infinite cose” e Arciboldo con la frutta e la verdura ha creato veri e propri volti umani facendone un vero e proprio stile mentre Salvador Dali’ ha dato vita a suggestive e mistiche illusioni ottiche.

Vediamo quello che vogliamo vedere, cio’ che la nostra esperienza ed il nostro vissuto ci suggeriscono che le neuroscienze chiamano “circonvoluzione fusiforme”, un giro celebrale che ci predispone al riconoscimento facciale anche quando questo oggettivamente non esiste. Sembra che questa abilita’ visiva raggiunga il suo massimo intorno ai 30 anni, che decresca andando avanti con l’eta’ e che dipenda dalla sensibilita’ personale, dalle convinzioni e dallo stato emotivo. Le credenze hanno una grande influenza su questa particolare ed interessante visualizzazione di immagini e producono una maggiore propensione alla loro formazione, un esempio puo’ essere quello della visualizzazione con frequenza del volto di Gesu’ o della Madonna.

Finche’ rimane un fenomeno sporadico e ludico questa attitudine ha una connotazione positiva e divertente, diverso e’ il caso in cui queste suggestioni diventano regolari incidendo fortemente sulla percezione della realta’. Ci sono persone, infatti, altamente sensibili che visualizzano immagini di oggetti o di figure umane praticamente ovunque e questa errata impressione dell’ambiente circostante puo’ alterarne la relazione e a volte causare persino incidenti, in questi casi, ovviamente, e’ necessario un trattamento medico-psicologico.

Tornando alla versione divertente e sana della pareidolia, questa puo’ essere un vero e proprio esercizio creativo tant’e’ che a Chichibu, in Giappone, vicino a Tokyo e’ stato realizzato un museo, il Chinsekikan, la galleria delle pietre curiose, che ospita 1700 sassi che hanno le sembianze di volti umani anche famosi come quella di Elvis Presley.

MARIA LA BARBERA

Ultima notturna all’ippodromo di Vinovo

Due, come gli appuntamenti con il trotto all’Ippodromo di Vinovo questa settimana. Ma anche 66, come i cavalli in pista mercoledì 30 agosto dalle 20, per l’ultima delle Notturne estive. E poi 25, come i protagonisti del Gran Premio Avvocato Carlo Marangoni, anche in versione Filly che come tutti gli appuntamnenti di primo piano ha anche il patrocinio della Città Metropolitana di Torino. Sarà il clou della riunione in programma domenica 3 settembre quando le corse torneranno nella loro collocazione pomeridiana. Sarà il terzo Gran Premio dell’anno sul turf torinese e ancora una volta accanto ai grandi trottatori italiani ci sarà molto contorno d’eccezione per il pubblico.

Andando in stretto ordine temporale, mercoledì 30 ci aspettano sette corse. Al centro del programma serale i tre anni, protagonisti del premio Vercelli. Favori per Alessandro Gocciadoro, che verrà a provare l’anello torinese in vista di domenica con Ehlert, reduce da due ottimi successi. Ma sarà battaglia vera con Elenoire Roc, allieva di Santo Mollo, ed Extra Wind presentata dal binomio Barelli – Gubellini mentre Every Time Winner, alfiere di Mauro Baroncini ritroverà la guida di Andrea Farolfi. Inoltre Andrea Guzzinati alle guide di Eric Di Girifalco.

Notevole anche la corsa per i due anni: al via nove cavalli tutti ancora senza un successo. Piacciono Fil Ek, che a Treviso si era mosso bene prima di sbagliare, e First Love Bar. La prova più affollata della serata è la gentlemen con i tre anni. In ordine sparso, Matteo Zaccherini con Electra Slm, ma anche Elora Di Poggio con Michele Bechis insieme a Evarussa Jet con Filippo Monti e Enjoy Dream con Marco Castaldo.

Una riunione ideale per lanciare il ricco programma di domenica 3 settembre, quella del ritorno a Vinovo dopo un anno di assenza (scambio con il GP Nazionale) del Gran Premio Avvocato Carlo Marangoni. Una prova generale per tutti i tre anni che puntano sul Derby romano. Non per nulla saranno 13 in maschi al via sulla distanza del doppio km nella prova principale (Gruppo 1), e 12 sul miglio nelle femmine (Gruppo 2), con una dotazione complessiva di 220mila euro.

Entrambe corse apertissime ma in quella Open, Memorial Fabio Jegher, spiccano due nomi. Uno è quello di East Asia, unica femmina al via con il 6, che Mauro Baroncini affida come sempre ad Andrea Farolfi ed è reduce del successo nel Città di Napoli a inizio luglio. L’altro è quello di Edy Girifalco Gio, allenato dai Gocciadoro e ancora una volta con l’idolo di casa Santo Mollo che l’ha già portato al successo in diverse corse importanti, compreso il Nazionale. Ci sarà anche Andrea Guzzinati con Ettore Trebì.

Molto più complicata la Filly. Baroncini presenta Electra D’Esi (con Edoardo Baldi) che ha vinto il Nazionale Filly di inizio giugno ma è ferma da allora. I Gocciadoro schiereranno Eleonor Di Poggio con Giampaolo Minnucci in pole position, Eva Kant Giò con Antonio Simioli, Ete Jet con Alessandro Gocciadoro e infine con l’ultimo numero Eleonora Grif con Massimiliano Castaldo. Marco Smorgon, infine, porterà in pista Esedomani che allena personalmente.

Ma accanto ai due Gran Premi e alle altre corse in programma, molto spazio per l’intrattenimento: per tutto il pomeriggio un coinvolgente spettacolo di magia, animazione per adulti e per i bambini, ma anche la visita guidata delle Scuderie con un pulmino espressamente dedicato. Torneranno pure le carrozze storiche con Adamo Martin, che grande successo hanno riscosso in tutte le ultime occasioni, ed è prevista l’esposizione pittorica di Giada Gaiotto.

Nel pomeriggio e fino a mezzanotte, anche la musica d’autore grazie al Rockabilly e Dj Set con Lonny Swing e Hep Sam. In più aperti per tutto il giorno e sempre fino a mezzanotte il ristorante “La Scuderia” con affaccio panoramico sulla pista e e gli altri punti di ristorazione all’interno dell’impianto.

In entrambe le occasioni come al solito ingresso libero e gratuito per tutti.

Merlo e Maurino: Euro 5, bene il Governo. A rischio tutta la seconda cintura torinese

 

“L’intervento del Governo sulla possibilità di utilizzare, o meno, gli euro 5 in città rischia di mettere in ginocchio tutta la seconda cintura torinese. Al di là di chi fa una sterile e ridicola polemica politica ed elettorale contro la Regione Piemonte, è indubbio che per tutte le persone che non abitano nella prima cintura torinese – dove è possibile, con meno problemi, recarsi a Torino con i mezzi pubblici – le difficoltà si moltiplicano e si aggravano in modo esponenziale per tutti gli altri. Per non parlare dei Comuni montani, di tutti i Comuni montani della provincia di Torino. E questo perchè una misura che penalizza, come un fulmine a ciel sereno, intere comunità e migliaia e migliaia di persone non può essere pianificata ed escogitata senza prevedere alcuna misura alternativa o realisticamente percorribile.

E un intervento del Governo, al riguardo, non può che essere salutato positivamente. Perchè sarebbe dettato dalla logica del buonsenso, della responsabilità e, soprattutto, per accogliere le esigenze e le istanze di decine di migliaia di persone che rischierebbero di trovarsi in gravissime difficoltà da un giorno all’altro”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Mauro Maurino, Vice Sindaco Pragelato.

La droga viaggiava sul monopattino

Un cittadino italiano di 21 anni è stato arrestato dagli agenti del Commissariato di P.S. Madonna di Campagna poiché gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato, transitando in via Fossata in direzione di Piazza Ghirlandaio, notano un giovane a bordo di un monopattino e lo fermano per un controllo, a seguito del quale il ventunenne viene trovato in possesso di sostanza stupefacente. Nello specifico, nel borsello che l’uomo aveva legato al polso, gli agenti rinvengono diversi involucri contenete sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana, pronte per la vendita e, negli slip indossati dall’uomo, una busta sottovuoto di plastica trasparente contenente diversi grammi di marijuana.

Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, presso l’abitazione di residenza del giovane nel quartiere Madonna di Campagna, gli agenti rinvengono, all’interno di un borsello, 34 ovuli di MDMA, 10 grammi di hashish e infiorescenze di marijuana. Nell’appartamento anche un coltello utilizzato per tagliare l’hashish, materiale per il confezionamento delle dosi e due bilancini di precisione. Gli agenti trovano anche 41 ricariche svapo per sigarette elettroniche contenenti principio attivo THC nella misura superiore all’85, illegale sul territorio nazionale.

L’accurata perquisizione effettuata dagli agenti del Commissariato consente, inoltre, di rinvenire, nella scatola di un trapano riposta nella scarpiera all’ingresso, ben 5 panetti integri di hashish, per un peso prossimo al mezzo chilo, con impresso il fotogramma di un rapper con una bottiglia in mano mentre prepara un cocktail.

Alla luce dei fatti, il ventunenne viene tratto in arresto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagata, sino alla sentenza definitiva.

La Città investe sull’edilizia scolastica

14 milioni e 300 mila euro per progetti di riqualificazione ed efficientamento

 

Approvati dalla Giunta Comunale, su proposta di Carlotta Salerno, assessora all’Istruzione, i progetti di riqualificazione ed efficientamento di edifici scolastici per un ammontare di 14 milioni e 300mila euro. Si tratta di una parte di interventi di manutenzione straordinaria che la Città realizzerà con i fondi del Pnrr in 98 scuole primarie e secondarie di primo grado per circa 25 milioni di euro.

I lavori consentiranno di conservare gli edifici assicurandone il funzionamento e il miglioramento degli standard prestazionali e garantendone l’idoneità e la fruibilità.

In particolare sono stati licenziati i progetti esecutivi di manutenzione straordinaria di alcuni edifici scolastici nella zona Est, Ovest e Sud, inseriti nel Piano Integrato Urbano – PIU – che ristabiliranno migliori condizioni igienico – sanitarie e di sicurezza.

Nell’area Est gli interventi riguarderanno la sostituzione parziale dei serramenti esterni, il rifacimento della copertura, gli adeguamenti antincendio e degli impianti EVAC, il rifacimento di alcune sale igieniche, il ripristino di intonaci delle facciate esterne e il recupero delle aree esterne per un importo pari a 2.248.800. Nella zona Ovest saranno effettuati interventi per la sostituzione parziale dei serramenti esterni e interni REI, il rifacimento della copertura, di alcune sale igieniche e dell’intonaco delle facciate esterne, il recupero delle recinzioni esterne e il ripristino delle palestre per un totale di 3.409.480 euro. In alcuni edifici scolastici nel quadrante Sud è prevista la sostituzione parziale dei serramenti esterni, il rifacimento della copertura, di alcune sale igieniche e dell’impianto EVAC, la messa in sicurezza di porzioni di intonaci delle facciate esterne, la revisioni di cancelli e recinzioni, il recupero delle aree esterne e delle palestre. La spesa complessiva è di 5.489.200 euro.

Fanno parte del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – PINQUA – i lavori di efficientamento energetico negli edifici scolastici di via Mameli 18, a Porta Palazzo, e di via Bardonecchia 34-36. Nel primo le opere riqualificheranno il fabbricato e miglioreranno la qualità del decoro urbano e le prestazioni energetiche. Saranno ripristinate le finiture, le decorazioni ed è prevista la tinteggiatura delle facciate esterne. I serramenti esterni saranno sostituiti e sarà realizzato il rifacimento di impermeabilizzazione e pavimentazione del terrazzo esterno e dell’impianto elettrico oltre alla sistemazione della sala igienica al piano terra. Infine verrà sistemata una parte delle aree esterne. Il costo dell’intervento ammonta a 897mila euro.

Gli interventi che interessano il complesso scolastico di via Bardonecchia 34-36 apporteranno un miglioramento delle prestazioni energetiche della struttura attraverso l’isolamento a cappotto esterno delle pareti disperdenti e della copertura, la sostituzione di tutti gli infissi e la sistemazione di parte dell’area esterna verde per un importo complessivo di 2.341.890.

Quando lo “stile” contava in politica

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Ogniqualvolta si parla della Democrazia Cristiana e, soprattutto, dei leader e degli statisti
democristiani, non manca quasi mai un riferimento al cosiddetto “stile” che caratterizzava quelle
donne e quegli uomini. Per carità, nessuna inclinazione moralistica e nessuna presunzione di
“superiorità” morale od intellettuale rispetto ad altre esperienze politiche e culturali. Quella è una
deriva che storicamente è riconducibile al campo della sinistra politica e ai suoi eredi. Non a caso,
si tratta di una prassi valida e praticata, ieri come oggi, nei confronti di qualunque avversario che
puntualmente diventa un nemico perchè si contrappone alla “verità” e alla ricetta politica,
culturale e programmatica sostenuta e propugnata dalla sinistra e dal partito che la interpreta.

Ma, al di là di un fatto che ormai non fa neanche più notizia, quello che merita di essere
sottolineato e richiamato è che lo “stile” politico e il “comportamento” istituzionale dei
democristiani sono due elementi che vengono da ormai molto tempo esaltati e adottati quasi
come un modello, anche dagli storici detrattori di quella straordinaria esperienza politica, culturale
e di governo. Un modo di essere in politica che, di norma, rifuggiva quasi sempre dagli
schiamazzi e dalla polemica facile; dal colpire deliberatamente e frontalmente gli avversari che
non erano mai nemici; dal perseguire una deliberata e violenta radicalizzazione della lotta politica
e, in ultimo, dal trasformare la politica in una clava per delegittimare o ridicolizzare gli avversari. Lo
zaino dei democristiani conteneva altri ingredienti: la cultura della mediazione, la ricerca della
sintesi, la preparazione e la competenza come precondizione decisivi per essere in politica, il
rigoroso rispetto politico dell’avversario anche quando costoro si esercitavano in operazioni
volgari di distruzione e di delegittimazione dei democristiani e il loro modo di fare politica e, dulcis
in fundo, un profilo di forte e trasparente correttezza istituzionale.

Certo, c’erano alti e bassi come in tutti i consessi umani e sociali. Ma lo “stile” politico e il
“comportamento” istituzionale dei leader e degli statisti democratici cristiani continuano ad essere
dei modelli a cui ispirarsi, anche e soprattutto in una stagione politica caratterizzata da una
profonda crisi della politica stessa e da una balbettante ed incerta postura istituzionale dei vari
leader contemporanei e di entrambi i campi. E cioè, tanto della sinistra radicale e massimalista
della Schlein quanto della destra sovranista e nazionalista, salvo rare eccezioni.

Ecco perchè, e senza alcuna regressione nostalgica, forse è arrivato anche il momento di
recuperare le migliori risorse di un passato che è stato politicamente criminalizzato ma che, come
quasi sempre capita, più trascorre il tempo e più ci si accorge della originalità e della modernità di
quella esperienza. Nel caso specifico, del profilo e della consistenza di quella classe dirigente.
Appunto, di quello “stile” politico e di quel “comportamento” istituzionale. È appena sufficiente,
del resto, scorrere anche se rapidamente, il percorso politico, umano e di governo di quelle donne
e di quegli uomini per rendersene conto. Senza piaggeria e senza alcuna tentazione agiografica
ma solo e soltanto per essere onesti intellettualmente con quella feconda, qualificata e inimitabile
classe dirigente politica e di governo.

Industria: in Piemonte ordini adeguati e fatturati stabili o in crescita

OSSERVATORIO MECSPE PIEMONTE

Primo quadrimestre. Cresce l’attenzione per le tematiche ESG e proseguono gli investimenti in innovazione e formazione.

AI: per il 60% degli imprenditori un’opportunità

 

Nel I trimestre 2023, l’industria manifatturiera piemontese ha registrato ben 34.265 imprese attive (6° posto in Italia per numerosità), rappresentando il 9% delle aziende totali nella regione.

Torino e Cuneo sono le province con il numero più alto di imprese.

 

MECSPE dà appuntamento alla Nuova Fiera del Levante di Bari dal 23 al 25 novembre per orientare le aziende verso pratiche efficienti.

 

Secondo l’Osservatorio MECSPE[2] sull’industria manifatturiera realizzato in occasione della prossima fiera di riferimento per la filiera organizzata da Senaf (Bari, 23-25 nov. ’23), il I quadrimestre 2023 in Piemonte è stato segnato sicuramente dalla difficoltà di reperimento delle risorse umane (per il 59%) e delle materie prime (50%), oltre che dall’aumento dell’inflazione (47%) e dei tassi di interesse (32%), mentre per quanto riguarda l’andamento, per quasi otto imprese su dieci i fatturati restano stabili o in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e per il 72% il portafoglio ordini è considerato adeguato.

Un dato importante se si considera il tessuto produttivo piemontese: nel I trimestre 2023, l’industria manifatturiera nel territorio ha registrato ben 34.265 imprese attive (6° posto in Italia per numerosità), rappresentando il 9% delle aziende totali nella regione. Un dato, quest’ultimo, in linea con la media nazionale. A livello provinciale, il numero più alto di imprese manifatturiere si registra a Torino (16.999), seguita da Cuneo (4.998), Alessandria (3.550), Novara (2.907), Asti (1.698), Biella (1.615), Vercelli (1.322), e, fanalino di coda, Verbania (1.176) [3].

 

Sulla base dei dati emersi dall’Osservatorio si rende necessario per le imprese diventare sempre più efficienti in modo da ottimizzare i costi, essere sostenibili economicamente e competitive a livello globale. Sicuramente l’innovazione è uno degli aspetti principali per trasformare le aziende e renderle più moderne, ma per una crescita strutturale del settore questo è solo un tassello. Sarà necessario proseguire anche sulla crescita delle risorse, tema oggi molto sentito dalle imprese, e sulla creazione di una cultura green che metta al centro le persone e la società in ottica ESG. Innovazione, formazione e sostenibilità sono esattamente i tre pilastri portanti di MECSPE, che torna per la seconda volta a Bari come punto di riferimento per il settore manifatturiero del Centro e Sud Italia.

L’industria si conferma pilastro dell’economia italiana e gli imprenditori hanno capito l’importanza di continuare a investire in innovazione e nella crescita delle risorse con una formazione adeguata  dichiara Maruska Sabato, Project Manager di MECSPE – Soprattutto in questa fase dove si stanno affacciando nuove tecnologie come l’AI che potrebbero rivoluzionare il settore, ma che richiedono competenze specifiche e difficili da reperire sul mercato. Oggi MECSPE ha un compito importante: accompagnare gli imprenditori durante questo percorso di trasformazione digitale mettendo a loro disposizione non solo la parte espositiva, che resta importante, ma tutte le connessioni che si creano in fiera grazie alla presenza di associazioni di settore, aziende ed esperti. Una piattaforma completa dove le aziende possono scoprire le ultime soluzioni, toccarle con mano, condividere esperienze e apprendere le novità del settore”

Ritornando ai tre pilastri per le aziende, a che punto siamo in Piemonte sul fronte dell’innovazione e della digitalizzazione, fattore che più di tutti ha un impatto diretto sulle imprese in termini di efficienza? Quali sono i trend emergenti? Oltre sette aziende su dieci ritengono di aver avuto nel I quadrimestre una crescita digitale da media ad alta e tante iniziano a essere “attratte” dalle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, che potrebbero “cambiare” sensibilmente il settore: per sette imprenditori su dieci l’AI avrà un impatto positivo (solo per il 6% sarà negativo), il 20% già la utilizza, il 17% la introdurrà prossimamente e il 37% si sta già informando.

Le imprese piemontesi ci credono e investono in innovazione, ed è per questo che MECSPE ha previsto un programma ricco di iniziative dedicate per promuovere i vantaggi di una cultura digitale e agevolare l’implementazione nei processi aziendali e produttivi.

Un esempio è il Villaggio AIDAM – Associazione Italiana di Automazione Meccanica, un’area tecnologica e innovativa che rappresenta il comparto della meccatronica italiana, un’eccellenza a livello mondiale. “L’industria manifatturiera in Italia è sicuramente ai primi posti europei per tecnologia ed innovazione. Un risultato a cui ha senza dubbio contribuito l’automazione industriale, insieme alla personalizzazione delle soluzioni che solo le aziende italiane riescono a creare – afferma Michele Merola, Presidente AIDAM – Il piano Industria 4.0, oggi chiamato Transizione 4.0, ha rivoluzionato il nostro paese e il modo di produrre. Si trattava di un processo già in atto in numerose aziende italiane e il piano ha solo accelerato questa trasformazione grazie alla quale le aziende hanno compreso i vantaggi della digitalizzazione. Le sfide non sono finite, il nostro comparto, che serve praticamente tutto il mondo e le più svariate filiere, sta continuando ad innovare per mantenere l’eccellenza che ci viene riconosciuta come brand Italia”.

Accanto al Villaggio AIDAM, spazio anche alle giovani imprese -che rappresentano un indice di dinamicità del tessuto imprenditoriale del Paese- con l’iniziativa StartUp Factory: un’area su misura per favorire il networking tra startup innovative e tecnologiche e piccole, medie, grandi imprese.

L’attenzione crescente verso la digitalizzazione, quindi, porta con sé la necessità di acquisire nuove competenze e formare le risorse umane. Cosa fanno oggi le imprese piemontesi per far crescere il bagaglio di competenze interne? Tra le azioni che hanno adottato o adotteranno, oltre due aziende su tre investono in corsi di aggiornamento e formazione per il personale già presente e più di tre su dieci stanno puntando sui giovani stringendo accordi con ITS, IFTS e università. Il tema dei giovani è infatti molto sentito dagli imprenditori, in quanto da un lato rispecchia un nuovo modello di industria più in linea con le aspettative della Gen Z, dall’altro è un bacino interessante da cui attingere risorse in parte già formate, come nel caso degli ITS.

Per affrontare questa sfida, MECSPE e l’ITS A. Cuccovillo Meccatronica Puglia porteranno in fiera per la seconda volta la Piazza Formazione 4.0, un punto d’incontro tra gli studenti e le aziende partner che metterà in luce l’importanza del legame tra imprese e formazione.

Oltre all’innovazione e alla formazione, il tema che più di tutti sta crescendo, almeno sul fronte della sensibilità, è quello della sostenibilità. E qui si apre un capitolo importante: se le grandi aziende hanno una cultura green più sentita, anche per una questione di “obblighi”, qual è la fotografia tra le PMI? Su questo, secondo l’Osservatorio MECSPE, in Piemonte ci sono dei piccoli miglioramenti: il livello di conoscenza dei criteri ESG sale al 50% del campione (13 p.p. in più dell’ultima rilevazione) e il 31% ritiene abbastanza o molto green la propria azienda.

Ma la strada è ancora lunga e sarà necessario sensibilizzare gli imprenditori sui vantaggi diretti e indiretti di una cultura green più marcata, che si riflette positivamente su tutte le aree aziendali.

Un ruolo colto appieno da MECSPE grazie a tante iniziative come il Percorso Ecofriendly – io faccio di più, un percorso reale e virtuale tra gli espositori che si distinguono per pratiche aziendali green e sostenibili.

Ma la novità più importante su questo fronte per l’edizione barese è rappresentata dal Cuore Mostra “Transizione energetica & sostenibilità nell’industria manifatturiera: dai trasporti alle imprese”, l’area più strategica della fiera che si svilupperà su tre focus: mobilità, industria manifatturiera e filiera dell’idrogeno.

Attraverso tavole rotonde, speech e momenti di confronto arricchiti da best practice e case history di successo, gli esperti di tecnologia e di mercato illustreranno le sfide che il comparto automotive e le aziende dovranno affrontare in ottica del 2035, il possibile impatto della mobilità sostenibile sulla filiera, e quali misure e soluzioni dovranno adottare le aziende.

 

Infine, non mancheranno gli storici appuntamenti di rilievo, come il Villaggio Confartigianato e il Villaggio ASCOMUT – Associazione Italiana Macchine Tecnologie e Utensili, oltre alla partecipazione di CNA Produzione e Confindustria Bari BAT e al supporto del Comune di Bari e della Regione Puglia.

Provincia

Num. Imprese attive Attività manifatturiere – I trim 2023

% Num. Imprese attive Attività manifatturiere – I trim 2023 / Num. Imprese attive tutti i settori

TO

16.999

VC

1.322

NO

2.907

CN

4.998

AT

1.698

AL

3.550

BI

1.615

VB

1.176

TOTALE PIEMONTE

34.265

9,0%

Fonte: elaborazione MECSPE su base dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese relativi all’andamento del I trimestre del 2023.

Traforo Monte Bianco, Piemonte e Francia al lavoro per soluzioni condivise

Urgente le seconda canna al Bianco per superare fragilità degli attraversamenti transalpini
Ieri il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha avuto un colloquio telefonico con Emily Rini, la presidente della società Società italiana per il Traforo del Monte Bianco. Al centro del confronto la prevista chiusura del tunnel del Monte Bianco a partire dalla prossima settimana e le ricadute attese in Piemonte alla luce della chiusura del tunnel del Frejus ai mezzi pesanti, oltre che della linea ferroviaria, a causa della frana di domenica sera in Maurienne, in Francia. «Le notizie odierne, che prospettano l’allungamento dei tempi di ripristino della frana in Francia, e quindi della completa riapertura del Frejus, meritano particolare attenzione alla luce della prevista chiusura del tunnel del Monte Bianco – spiega il presidente della Regione Alberto Cirio* – Per questo ho avuto un confronto con la presidente Rini: la frana in Francia e le ricadute sulla circolazione in Piemonte confermano ciò che il Piemonte sostiene da tempo, ovvero la necessità, non più rinviabile, di realizzare la seconda canna del Monte Bianco – prosegue Cirio – Della questione si sta occupando anche il ministro Tajani che porrà il tema alla sua omologa francese in occasione di un incontro già previsto giovedì a Toledo».
«Stiamo monitorando la situazione insieme alla parte francese per trovare una soluzione, alla luce degli ultimi eventi – aggiunge la presidente Emily Rini – Quello che è accaduto in questi giorni dimostra la fragilità del sistema degli attraversamenti transfrontalieri e l’urgente necessità di trovare soluzioni condivise».