ilTorinese

Al via Estate of Mind 2025, cinema all’aperto, musica live, attività culturali  all’Imbarchino

Prende il via “Estate of Mind 2025”, la programmazione di eventi estivi dell’Imbarchino,  che è inserita nel programma culturale “Torino che spettacolo! Che Bella Estate”, progetto della Città di Torino in collaborazione con la Fondazione per la Cultura di Torino.

Dal 6 luglio al 10 agosto prossimi tornerà, infatti, la rassegna di proiezioni cinematografiche all’aperto Imbarkino, sei proiezioni ogni domenica sera alle 21, selezionate dal curatore  Davide Oberto per un viaggio nel cuore della contemporaneità tra visioni utopiche e distopiche, sotto le stelle, seduti sul prato dell’Imbarchino.

Anche nell’estate dell’Imbarchino sarà protagonista la musica,  con la rassegna di musica live Mixer che, in omaggio allo storico programma di Giovanni Minoli, risulta capace di unire sonorità non convenzionali, underground e alternative, coinvolgendo sottoculture musicali non solo torinesi.
L’attività culturale dell’Imbarchino è progettata da Banda Larga APS, concessionaria dello spazio insieme a Amici dell’Imbarchino e AEGEE Torino, insieme all’Associazione Culturale  Zampanò, Seeyousound International Music Film Festival, che la mia voce sia un seme e con il sostegno di Va Lentino srl Società Benefit, Circoscrizione 8, Fondazione per la Cultura Torino e Città di Torino.

Due gli appuntamenti dedicati alla musica elettronica, il 28 giugno e il 26 luglio, con l’etichetta “Gang of Ducks”, che porterà ospiti europei a suonare sul grande prato e nella sala Remi dell’Imbarchino. Tra le attività in calendario troveranno molto spazio alcuni momenti dedicati allo yoga, al movimento e al benessere. La musica continuerà  anche ad agosto  con Soundaze, quattro talenti di Radio Banda Larga affiancheranno 8 DJ e selector nel ruolo di tutor. La musica sarà  accompagnata dalle voci della community di RBL, per quattro venerdì di agosto, il 2, il 9, il 16 e il 23 agosto, dalle 17 alle 21.30.

Saranno presenti anche proposte riguardanti il movimento e la comunità: Mossa esplorerà e racconterà pratiche comunitarie legate all’esperienza del movimento e dell’ascolto a 360 gradi in tre appuntamenti il 3 luglio, il 21 agosto e il 18 settembre, dalle 18 alle 20.
Tra le attività dell’Imbarchino trovano spazio anche movimento e yoga, con l’appuntamento settimanale Wake Up! Sul prato, curato da Pure Love Yoga Studio e Gabriele Concas, tutte le domeniche, escluso il mese di agosto, fino a settembre.

“Anche il programma di quest’anno – ha spiegato Lorenzo Ricca, Presidente Associazione Amici dell’Imbarchino – è pensato per coinvolgere i tanti pubblici che vivono il parco e l’Imbarchino durante l’estate, nella convinzione che la cultura nelle sue diverse espressioni possa creare connessione, occasioni di incontro, divertimento e riflessione condivisa”.

Mara Martellotta

Il Tesoro di Marengo

Lucio Vero, Settimio Severo o Marco Aurelio? Quale imperatore fu trovato nei pressi di Marengo? Si è infatti molto discusso tra gli studiosi per dare un nome a quel busto di epoca romana e oggi l’ipotesi più probabile è che sia quello di Lucio Vero (161-169 d.C.). Ma che bella storia. Da una cascina, nell’alessandrino, saltò fuori un giorno, all’improvviso, il busto a grandezza naturale dell’imperatore Lucio Vero e, insieme all’illustre personaggio, un tesoro di oggetti d’argento d’età romana risalenti al II-III secolo dopo Cristo.
Un ritrovamento eccezionale. È noto come il Tesoro di Marengo conservato nel Museo di Antichità di Torino, ai Musei Reali, dal 1936. Venne trovato in modo del tutto casuale, da un giorno all’altro, in una cascina alle porte di Alessandria nel 1928 durante alcuni lavori agricoli presso un casolare lungo la strada Alessandria-Tortona, nei pressi di Marengo, sul terreno dove la cavalleria di Napoleone sconfisse gli austriaci il 14 giugno 1800, uno dei suoi più famosi trionfi militari. È un vero e proprio tesoro di età romana imperiale, nascosto nel casale dopo il furto compiuto in un tempietto privato o in un santuario. Sono 31 i reperti che lo compongono, alcuni dorati, altri decorati a sbalzo. Non si tratta di semplice vasellame da tavola ma un’insieme di argenterie antiche che fanno riferimento a simboli del potere imperiale e militare. Oltre al busto dell’imperatore Lucio Vero, che regnò insieme al fratello d’adozione Marco Aurelio dal 161 fino alla sua morte nel 169 dopo Cristo, sono state trovate fasce decorative con simboli del potere imperiale e soprattutto gli argenti e altri oggetti decorati in lamina d’argento, taluni con resti di doratura, tra cui una tabella con dedica alla dea della fortuna Melior, un calice a forma di capitello, una fascia con spighe di grano, una lamina con Eracle e Apollo, una testa femminile di divinità, un piccolo capolavoro in argento con un’acconciatura stile antica Grecia e un medaglione con busto femminile.
Il pezzo più importante è però il busto di un giovane eroico Lucio Vero, che secondo le fonti storiche, accentuava il biondo dei suoi folti capelli con pagliuzze d’oro. Quasi tutti i pezzi erano un po’ schiacciati e deformati e, in qualche caso, bruciati. Sottoposto a due restauri, negli anni Trenta e Ottanta, il Tesoro di Marengo è oggi conservato nel Museo di Antichità di Torino. Tra i numerosi pezzi esposti si ammirano anche una corazza ornata da una testa di Medusa stilizzata e vari esempi di decorazioni vegetali come un elegante vaso a forma di capitello corinzio decorato da foglie di acanto e di loto, un frammento di coppa con foglie di quercia e di ghiande e una ghirlanda di spighe ornata di nastri.     Filippo Re

Fine Vita, AVS e SE: “Sempre a fianco della Coscioni”

Come sempre, saremo al fianco della Associazione Coscioni, che da oggi e fino al 17 luglio raccoglie le firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per dare finalmente all’Italia una legge sull’eutanasia legale, per poter scegliere liberamente come e quando porre fine alla propria vita, in presenza di malattie irreversibili e sofferenze insopportabili.
In Piemonte ben undicimila cittadini avevano sottoscritto la proposta di legge regionale, che nella precedente legislatura la destra non aveva nemmeno avuto il coraggio di discutere: la legge nazionale rimane la priorità, ma noi siamo pronte a fare la nostra parte perché in Piemonte si possa morire con dignità, come sta accendendo già in Toscana ed Emilia-Romagna. Lo faremo fuori e dentro le istituzioni, come in occasione del nostro ordine del giorno sul deposito del testamento biologico nelle strutture sanitarie che è stato approvato negli scorsi mesi.
Il diritto all’autodeterminazione deve valere fino alla fine, come ci insegnano tanti esponenti dell’associazione Coscioni che rischiano in prima persona condanne penali per fare sì che la dignità umana prevalga su leggi ingiuste che una classe politica indifferente alle sofferenze di tante persone e dei loro affetti non ha ancora avuto il coraggio di cambiare.
Potete firmare online o nei banchetti in tutto il territorio: vi aspettiamo lì, seguite la pagina e il sito dell’associazione Coscioni per trovare il più vicino a voi.
AVS – SE

Virus sinciziale, la delibera regionale

Nel corso del 2024, il Piemonte è stata una delle prime Regioni ad attivare una campagna di immunizzazione basata sull’impiego di un nuovo anticorpo monoclonale per contrastate l’infezione causata dal virus respiratorio sinciziale (RSV) nei bambini sotto l’anno di età, che negli anni precedenti aveva visto un progressivo aumento dei passaggi in pronto soccorso e dei ricoveri.

L’ immunizzazione si è concentrata sia sui bambini nati a partire dal mese di gennaio 2024, sia su quelli nati durante il periodo epidemico (ottobre 2024-marzo 2025), tutto ciò grazie al supporto dei Servizi vaccinali delle ASL, dei Pediatri di Libera scelta e dei punti nascita delle ASR della Regione.

«Sulla base degli ottimi risultati ottenuti, sia come riduzione degli accessi in Pronto Soccorso sia come riduzione dei ricoveri ospedalieri causati dal virus respiratorio sinciziale – ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi -, la Regione Piemonte ha previsto di attivare anche per la stagione 2025-2026 una campagna di immunizzazione contro l’RSV con le medesime modalità dell’anno precedente, approvando l’acquisto di 30 mila nuove dosi di anticorpo monoclonale. Un segnale concreto verso la prevenzione dei più fragili».

Mondiale per Club: Inter bene, Juve travolta

 

L’Inter batte 2-0 il River Plate e vola agli ottavi del Mondiale per Club. Decisivi i gol di Pio Esposito e Bastoni in una gara solida e ben gestita dai nerazzurri.
Serata da dimenticare invece per la Juventus, sconfitta 5-2 dal Manchester City. Troppo forti gli inglesi per i bianconeri, che non intacca la qualificazione agli ottavi ma il morale si. Inutili le reti di Vlahović e Koopmeiners
L’Inter convince, la Juve delude: destini opposti per le italiane.
Agli ottavi Inter contro Fluminense e Juventus contro, probabilmente,il Real Madrid

Enzo Grassano

Donna trovata senza vita nel Torinese, il marito annegato. Ipotesi di omicidio – suicidio

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Una donna di 54 anni è stata trovata senza vita nel pomeriggio di oggi in un’abitazione di Rivalta, nel Torinese. Il compagno, di un anno più anziano, è stato trovato annegato questa mattina nel lago di Avigliana. Secondo alcuni testimoni si sarebbe suicidato.

A fare la tragica scoperta sarebbe stato il fratello dell’uomo. Dopo essere stato rintracciato dai carabinieri e informato della morte del fratello, si è recato nell’abitazione della coppia per avvisare la donna. Una volta arrivato, l’ha trovata priva di vita.

Detenuto muore soffocato nel carcere di Torino

Il SAPPE – Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria – esprime profondo cordoglio per la tragica morte di un detenuto italiano di 56 anni, avvenuta questa mattina all’interno della casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino.

Secondo quanto ricostruito, intorno alle ore 11:40 l’uomo ha accusato un grave malessere mentre si trovava nella rotonda del reparto, mostrando evidenti difficoltà respiratorie. Nonostante il tempestivo intervento del personale di Polizia Penitenziaria, che ha prontamente tentato la manovra di Heimlich, e l’ausilio del personale sanitario interno e successivamente del 118, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato purtroppo vano. Il detenuto è deceduto dopo circa 40 minuti di manovre salvavita.

Il SAPPe sottolinea ancora una volta la necessità di garantire una formazione continua e specifica per il personale penitenziario, soprattutto in materia di primo soccorso, e di rafforzare la presenza di presidi sanitari adeguati all’interno degli istituti di pena.

“Ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che colpisce il sistema penitenziario italiano – dichiara il Segretario per il Piemonte del SAPPE Vicente Santilli –. Il personale ha agito con prontezza e professionalità, ma non sempre questo basta. Servono investimenti concreti in formazione, dotazioni sanitarie e risorse umane per evitare che simili episodi si ripetano.”

Affranto anche Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “E’ una notizia sconvolgente. Nonostante tutti gli sforzi degli Agenti e dei sanitari, purtroppo l’uomo è deceduto. Questo mi induce a invitare i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria regionale e nazionale a mettere la formazione e l’aggiornamento professionale dei Baschi Azzurri tra le priorità di intervento per il Corpo”.

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

28 anni dopo – Drammatico, horror. Regia di Danny Boyle, con Aaron Taylor-Johnson, Ralph Fiennes, Jodie Comer e Jack O’Connell. Terzo appuntamento con la saga iniziata nel 2002 con “28 giorni dopo” e continuata nel 2007 con “28 settimane dopo”. L’infezione del virus della rabbia non è scomparsa del tutto ma una piccola comunità continua a vivere isolata su di un’isola, protetta dall’alta marea. Allorché uno di loro abbandonerà l’isola per spingersi in una missione sulla terraferma, scoprirà meraviglie e orrori che hanno contagiato e sconvolto gli infetti e gli stessi sopravvissuti in Gran Bretagna. Durata 115 minuti. (Massaua, Ideal, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Come fratelli – Commedia drammatica. Regia di Antonio Padovan, con Francesco Centorame, Pierpaolo Spollon, Roberto Citran e Giuseppe Battiston. Al centro della storia due amiche, alle quali il destino prima regala la gioia di rimanere incinta contemporaneamente, per poi spazzarle via in un tragico incidente.

Due mariti incapaci di affrontare la doppia sfida, essere padri e vedovi, decidono di allearsi, e darsi una mano a vicenda nel crescere i figli. Contro ogni pronostico nasce una nuova famiglia, anomala certo, ma che funziona alla grande, e che è destinata a venire sconvolta quando un’altra donna entra nell’equazione delle loro vite. Durata 90 minuti. (Reposi, Romano sala 1, Uci Lingotto)

Elio – Animazione. Regia di Adrian Molina, Madeline Sharafian e Domee Shi, con le voci di Alessandra Mastronardi, Adriano Giannini, Lucio Corsi e Neri Marcorè. Il piccolo Elio è divenuto orfano in tenerissima età e, considerando la propria solitudine nonostante la presenza e l’affetto della zia Olga, maggiore dell’aviazione americana, coltiva il desiderio di essere portato dagli alieni ai confini dell’universo. Quando un giorno riuscirà a inviare un messaggio al lontano Comuniverso, un’organizzazione che agisce per la ricerca delle menti più prestigiose del cosmo mentre al tempo stesso vuole togliere il comando al collerico Lord Grigon. Una volta prelevato dalla terra, Elio troverà nel pacifico Glordon, il figlio di Grigon, il suo migliore amico. Durato 99 minuti. (Massaua, Ideal, Lux sala 1, Reposi sala 4, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

F1 – Drammatico. Regia di Joseph Kosinski, con Brad Pitt e Javier Bardem. La leggenda delle corse automobilistiche Sonny Hayes viene convinto a uscire dal ritiro per guidare un team di Formula 1 in difficoltà e fare da mentore a un giovane pilota promettente, mentre insegue un’altra possibilità di gloria. Durata 90 minuti. Massaua, Eliseo Grande, Greenwich Village sala 1 anche V.O., Ideal, Lux sala 2, Reposi sala 3, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Spece Beinasco, Uci Moncalieri anche V.O.)

Fino alle montagne – Drammatico. Regia di Sophie Deraspe, con Antoine Duval e Solène Rigot. Mathias, giovane agente pubblicitario di Montréal, decide di lasciare la sua frenetica vita di città per seguire il desiderio di riconnettersi con la natura e diventare pastore nel sud della Francia. Arrivato in Provenza senza alcuna esperienza, Mathias si scontra presto con la dura realtà del mondo pastorale, che lo costringe a mettere in discussione la sua visione romantica della professione. L’incontro con Elise, una giovane impiegata che sceglie di lasciare il lavoro per seguire il ragazzo, porta una nuova luce nel percorso formativo di Mathias, che riacquista così fiducia in se stesso e nel proprio obiettivo. I due, dopo aver ottenuto l’affidamento di un gregge di pecore, partono per la transumanza, compiendo un viaggio negli incantevoli paesaggi montuosi delle Alpi di Provenza, dove si confronteranno con sfide e incontri che li condurranno verso un nuovo stile di vita in montagna. Durata 113 minuti. (Romano sala 3)

Fuori – Drammatico. Regia di Mario Martone, con Valeria Golino, Matilda De Angelis, Elodie, Corrado Fortuna e Stefano Dionisi. Goliarda finisce in carcere per un furto di gioielli, cinque giorni di carcere, ma a Rebibbia l’incontro con alcune giovani detenute diventa per lei un’esperienza di rinascita. Una volta uscite di prigione, in una torrida estate romana, le donne continuano a frequentarsi. In questo tempo che sembra sospeso, Goliarda stringe una relazione profonda e decisiva per la sua vita, un legame autentico e trascinante che nessuno, lì fuori, riuscirà a comprendere. Questo film racconta un momento della vita di Goliarda Sapienza, scrittrice, una storia di amicizia, di amore e di libertà. Unico film italiano in concorso a Cannes, è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani con la seguente motivazione: “Abbandonando qualsiasi ambizione biografica per raccontare l’estate di due amiche che si sono incontrate in carcere e decidono di lasciarsi andare alla deriva, Mario Martone trova non solo l’approccio giusto per raccontare un personaggio complesso come Goliarda Sapienza, ma anche la chiave per arricchire di sfumature il suo approccio realista, rimescolando i piani temporali e disallineando le immagini mentali. Grazie anche alla straordinaria prova delle sue attrici.” Durata 117 minuti. (Eliseo, Nazionale sala 2)

Il maestro e Margherita – Drammatico. Regia di Michael Locksin con August Diehl e Yulia Snigir. Negli anni Trenta, nella grigia e repressiva Mosca staliniana, un giovane scrittore finisce travolto dallo scandalo: la sua pièce teatrale, colpevole di rappresentare Cristo con troppa umanità, viene censurata e stroncata dalla critica. Emarginato e disperato, trova conforto nell’incontro con Margherita, una donna bellissima e sposata con cui nasce un amore travolgente e proibito. Spinto da questa passione, lo scrittore dà vita a un nuovo romanzo: una Mosca visitata dal diavolo, Woland, un enigmatico personaggio accompagnato da un seguito di figure grottesche e irresistibili. Con ironia e crudeltà, Woland spariglia le carte della realtà, seminando il caos e offrendo vendetta a chi è stato ingiustamente punito. Ma mentre giustizia e amore sembrano finalmente a portata di mano, i confini tra realtà e immaginazione si dissolvono, confondendo il mondo con la pagina scritta. Durata 157 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Nirvana e Ombrerosse, Romano sala 2)

Mission Impossible – The Final Reckoning – Azione. Regia di Christopher McQuarrie, con Tom Cruise, Hayley Atwell, Vanessa Kirby, Hannah Waddingham e Ving Rhames. Ultima tappa del lungo percorso iniziato nel 1996 da Ethan Hunt e le sue mirabolanti imprese. L’eroe con l’intero suo gruppo è impegnato ad affrontare una nuova pericolosa minaccia: sarà suo compito scoprire due chiavi che possono sbloccare un sistema di intelligenza artificiale, in grado di far esplodere disastri e distruzioni a livello mondiale, entrando in circuiti bancari come gettando nel caos migliaia di chilometri di reti elettriche. Dovranno superare la sfida che gli tende Daniel, misterioso individuo chiuso nel passato di Ethan, anch’egli alla ricerca delle due chiavi. L’impresa sarà quella di impossessarsi del codice sorgente da un sottomarino affondato. Durata 165 minuti. (Massaua, Lux sala 1, The Space Beinasco)

Scomode verità – Commedia drammatica. Regia di Mike Leigh, con Marianne Jean Baptiste. Pansy, una casalinga schiacciata dalle sue paure e in conflitto costante con il marito e il figlio, si richiude sempre più in se stessa. Sarà il confronto con la sorella Chantelle, più solare e indipendente, a riaprire vecchie ferite, ma anche a offrirle una possibilità di rinascita. Durata 97 minuti. (Nazionale sala 4)

Spirit World – La festa delle lanterne – Fantasy, drammatico. Regia di Eric Khoo, con Catherine Deneuve. Obon è la festa giapponese delle lanterne: una breve finestra nel tempo durante la quale i morti fanno visita ai vivi, in estate. Lo racconta un vecchio giapponese, amante della musica, a Claire Emery, leggendaria cantante francese che ha appena tenuto un concerto sold out a Tohyo e che adesso, in un bar, ha bevuto troppo sakè.

E qui comincia il viaggio tra questo e altri mondi, tra i vivi e i morti, tra le stagioni e le emozioni, tra la città e il mare, tra le canzoni che Claire ha cantato e i film che un giovane regista in crisi creativa ha realizzato. Durata 90 minuti. (Massimo V.O., Nazionale sala 3)

La trama fenicia – Commedia drammatica. Regia di Wes Anderson, con Benicio del Toro, Mia Threapleton, Michael Cera, Tom Hanks, Scarlett Johansson, Charlotte Gainsbourg e Bill Murray. Sopravvissuto a un incidente aereo per la sesta volta in tutta la sua vita, il magnate internazionale Zsa-Zsa Korda tenta di ricucire i rapporti con sua figlia Liesl, nel frattempo diventata suora, che non vede da troppo tempo. Durata 102 minuti. (Eliseo, Fratelli Marx sala Chico V.O., Nazionale sala 4 V.O.)

Tre amiche – Commedia drammatica. Regia di Emmanuel Mouret, con India Hair, Camille Cottin e Sara Forestier. Joan non è più innamorata di Victor e si sente disonesta con lui. Alice, la sua migliore amica, la rassicura: lei stessa non prova alcuna passione per Eric eppure il loro rapporto va a meraviglia. Lei non sa che lui ha una relazione con Rebecca, la loro comune amica… Quando Joan decide finalmente di lasciare Victor e lui scompare, le vite dei tre amici e le loro storie vengono sconvolte. Durata 117 minuti. (Massimo V.O., Nazionale sala 1)

Tutto in un’estate – Commedia drammatica. Regia di Louise Courvoisier, con Clément Faveau. Totone, diciottenne, trascorre la maggior parte del suo tempo a bere birra e a far festa con il suo gruppo di amici nella regione del Giura. Ma la realtà bussa alla sua porta: dovrà prendersi cura della sorellina di sette anni e trovare un modo per guadagnarsi da vivere. Decide così di mettersi a produrre il miglior formaggio Comté della regione, quello che gli permetterebbe di vincere la medaglia d’oro al concorso agricolo e 30.000 euro. Durata 90 minuti. (Classico, Fratelli Marx sala Chico e Groucho, Due Giardini sala Nirvana)

Tutto l’amore che serve – Drammatico. Regia di Anne-Sophie Bailly, con Julie Froger e Laure Calamay. La storia di Mona, sessantenne e madre single, che vive a Créteil, non lontano da Parigi, con il figlio Joel, affetto da un lieve ritardo mentale che pur tuttavia ha trovato un’occupazione in un centro di assistenza per disabili. Un giorno il ragazzo confessa alla madre di essersi innamorato di una collega, Océane, anch’essa con disabilità, e che la ragazza è rimasta incinta: Mona è messa di fronte a un fatto che non si sente davvero di accettare. Ma Mona ha anche paura di rimanere sola nel piccolo alloggio di periferia. Durata Durata 95 minuti. (Centrale V.O., Due Giardini sala Ombrerosse, Fratelli Marx sala Groucho)

Quante imprese piemontesi usano l’intelligenza artificiale?

Lo studio di Confartigianato 

Il 22,7% delle imprese piemontesi con addetti utilizza l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi aziendali, realizzare prodotti migliori e offrire servizi più adeguati, quindi per sicurezza informatica, relazioni con clienti e fornitori, videosorveglianza, elaborazione immagini, gestione robot, analisi dati e sistemi previsionali, automazione di processo e trattamento linguaggio macchina.

Delle 11.724 realtà che sfruttano questa nuova tecnologia, 2.663 sono artigiane con dipendenti.

A livello territoriale, a Torino 6.301 imprese utilizzano l’intelligenza artificiale, di cui 1.274 sono artigiane (20,2%).

E’ questo ciò che emerge dallo studio “I pionieri dell’IA” realizzato dell’Ufficio Studi di Confartigianato che ha analizzato i dati di UnionCamere, Ministero del Lavoro, Sistema Excelsior e Istat.

Lo studio evidenzia inoltre che le applicazioni più diffuse nelle MPI artigiane riguardano la gestione economico-finanziaria (46%), il marketing e l’e-commerce (34,8%) seguite a distanza da gestione dei clienti con il 18,8%, gestione dei servizi e della produzione con il 18,5% e la sicurezza informatica (18,3%).

I settori maggiormente interessati sono le attività di servizi, le costruzioni, il manifatturiero, il trasporto e magazzinaggio; a seguire i servizi alle imprese, la gestione di rifiuti e acqua, alloggio e ristorazione, informazione e comunicazione.

“Questi dati dimostrano come il tessuto imprenditoriale torinese e piemontese non sia solo reattivo, ma anche coraggioso nell’innovareafferma Dino De Santis Presidente di Confartigianato Imprese Torino – un segnale che parla di futuro, innovazione e capacità di adattamento del nostro saper fare, La cosiddetta “intelligenza artigiana” si rivela un fattore strategico per affrontare la transizione digitale, senza perdere l’anima del nostro lavoro: creatività, manualità e legame con il territorio. Il nostro compito è quello di accompagnare le imprese affinché non restino indietro, ma

bisogna aver ben chiaro che l’IA non sostituisce l’uomo, lo potenzia: la sfida è saperla governare”.

L’analisi, al contrario, dimostra anche come rimanga alta la quota di imprese che dichiara di non sapere come introdurre l’IA nei propri processi: ben il 69,5%.

Dall’analisi emerge anche che le imprese piemontesi hanno previsto l’entrata di oltre 48mila lavoratori con elevate competenze digitali avanzate pari al 13,0% del totale delle entrate annuali. Di questi, oltre 27mila addetti sono difficili da trovare, con una percentuale equivalente del 56,5%.

Confartigianato  ha voluto anche indagare sulle motivazioni che portano ancora troppe realtà a non usare tecnologie legate all’IA.

Dall’analisi dell’Ufficio Studi emerge infatti come il 69,9% delle imprese (7 su 10) non sappia come introdurre soluzioni di IA nei processi produttivi o di servizio mentre il 15,6% pensa che il proprio business aziendale non possa beneficiare dell’uso delle tecnologie legate all’IA.

“I dati ci dicono che si deve agire su diversi fronti – conclude De Santis– il primo è sicuramente la formazione attraverso un maggior impegno in fase di orientamento e dei rapporti con le istituzioni formative per arrivare ad avere figure e competenze adeguate alle necessità delle imprese. Emerge inoltre, la necessità di aumentare le conoscenze delle imprese sulle applicazioni dell’IA con investimenti mirati”.

A livello nazionale due terzi (66%) degli imprenditori e lavoratori autonomi italiani hanno un’opinione positiva sull’utilizzo di intelligenza artificiale (IA) e robot nei luoghi di lavoro.

In Italia nel 2024 sono 181.652 imprese con dipendenti le pioniere che hanno adottato tecnologie legate all’IA, pari all’11,4% delle imprese con dipendenti, con una maggiore diffusione nei Servizi (12,6%) rispetto al Manifatturiero (8,8%) e alle Costruzioni (7,7%).

Le regioni leader per pionieri dell’IA sono Lombardia con 32.080 imprese (17,7% del totale), Lazio con 17.669 imprese, Campania con 17.221 imprese, Veneto con 15.507 imprese ed Emilia-Romagna con 13.649 imprese. Sono 177.887 le Micro e Piccole Imprese (MPI), utilizzatrici di IA mentre 34.997 sono le imprese artigiane. Le imprese artigiane pioniere dell’IA sono il 19,3% delle imprese utilizzatrici di IA, con una maggiore incidenza nelle Marche con 27,5%, Veneto con 24,0%, Sardegna con 23,4%, Provincia Autonoma di Bolzano con 23,3% ed Emilia-Romagna e Toscana, entrambe con 23,1%.

Maggiore uso dell’IA per cybersicurezza e management.

Il 13,1% delle imprese ha già assunto o intende assumere personale per la gestione delle tecnologie IA. Le imprese prevedono l’entrata di 686mila lavoratori con elevata richiesta di competenze digitali avanzate, che includono l’intelligenza artificiale, oltre a cloud computing, Industrial Internet

of Things (IIoT), data analytics e big data, realtà virtuale e aumentata e blockchain, pari al 12,4% del totale delle entrate. La carenza di competenze digitali avanzate rappresenta un ulteriore vincolo alla diffusione dell’IA: il 53,5% dei profili richiesti è di difficile reperimento, in particolare in Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Toscana.