ilTorinese

Climax La festa del Kontiki

 

A Torino da 2 anni è nato il Kontiki, spazio aggregativo per tematiche ambientali, sociali e culturali. Prima sede in Italia dei Fridays for Future, progetto coraggioso di un gruppo di ragazzi3 entusiasti, sensibili alla causa della crisi climatica e non solo. Tante iniziative sociali dai talk sul clima ai diritti delle persone spesso violati. Completamente autogestito. Sono tutti volontari. Per il secondo anno consecutivo dal 26 al 29 giugno  si svolge Climax un Festival con talk ( con tanti argomenti d’attualità) come energia, spazi pubblici, tanta musica, teatro,cucina (rigorosamente vegana). Il Kontiki è in via Cigliano 7 Torino. Per il programma potete consultare Instagram e Facebook.

Pier Luigi Fuggetta

Camere ardenti, approvati emendamenti di Sergio Bartoli 

“Una scelta di civiltà per i piemontesi che risiedono lontani dai servizi”

Approvati gli emendamenti alla Legge di Riordino presentati da Sergio Bartoli (Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale) che permettono l’allestimento di camere ardenti nelle RSA del territorio, previo accordo con il direttore della struttura, nel caso anche di decesso in casa, se non è possibile comporre la salma sul luogo dove è avvenuto il trapasso e qualora non esistano alternative facilmente raggiungibili, come per esempio le case del commiato. In pratica, l’emendamento supera il divieto dello spostamento delle spoglie con la cassa aperta.

“Grazie all’approvazione di questi emendamenti – spiega Sergio Bartoli -, interveniamo su un punto significativo per gli Enti Locali di regioni montane o comunque lontane dai centri più grandi e con maggiori servizi. Diamo la facoltà alle famiglie di allestire la camera ardente per il famigliare defunto nella casa di riposo in cui è stato ospitato o, nel caso in cui il decesso sia avvenuto in casa, di trasferire la salma in una RSA, previa disponibilità di locali adeguati e con l’autorizzazione del direttore. E’ una scelta di civiltà per tutti i residenti di comuni dai quali non è agevole raggiungere case del commiato o strutture funerarie attrezzate”.

Conclude Bartoli: “Tutti gli emendamenti che ho presentato e che sono stati approvati sono a costo zero, rispondono a esigenze concrete dei territori e promuovono il dialogo tra le istituzioni”.

I capitali privati investano di più su Torino. Incontro promosso da Giachino

Sabato 28 Giugno ore 11 , piazza Savoia , Dehor Caffè PETIT FLEUR

 
 
“I CAPITALI PRIVATI INVESTANO DI PIÙ SU TORINO e A TORINO. PERCHÉ HA RAGIONE IL  CARDINALE REPOLE?”
 
 
Ne parlano: 
 
Mino GIACHINO 
 
Giorgio MERLO
 
Mauro CARMAGNOLA 
 
 
Modera Marco BARDESONO Vice Direttore di Torino Cronaca
 
 
Per informazioni 335.6063313

Fdi, Urne cinerarie, approvato emendamento della consigliera Antonetto

Per garantire continuità nell’affido

Una proposta concreta per semplificare la vita dei cittadini e rispondere a un’esigenza sempre più diffusa: la consigliera regionale Paola Antonetto, eletta nelle fila di Fratelli d’Italia, ha presentato un emendamento alla legge regionale sulla polizia mortuaria che consente il subentro nell’affido delle urne cinerarie in caso di decesso o impedimento dell’affidatario originario.

L’emendamento, presentato nell’ambito della discussione sulla “Legge annuale di riordino dell’ordinamento regionale 2025”, permette che l’urna possa essere affidata a un coniuge, un convivente o un familiare entro il primo grado (anche collaterale), previa comunicazione al Comune, evitando così situazioni di incertezza o disagio.

La normativa attuale non prevede la possibilità di un passaggio formale dell’affido – spiega la consigliera Antonettoe questo può generare difficoltà nelle famiglie, soprattutto in un contesto in cui la cremazione è sempre più diffusa. Con questo emendamento si garantisce continuità, rispetto per la volontà del defunto e si riconosce anche il valore affettivo e familiare di chi subentra”.

In assenza di soggetti idonei o disponibili, l’urna verrà destinata alla tumulazione in cimitero, nel rispetto della legge e delle eventuali volontà del defunto.

Il provvedimento, che non comporta spese per la Regione, ha l’obiettivo di semplificare e aggiornare la normativa a fronte dei cambiamenti nella struttura familiare e nelle pratiche funerarie.

Uomo in scooter muore investito da un’auto

È avvenuto un incidente mortale martedì sulla provinciale 228 a Piverone. La vittima  era un uomo di  77 anni che è deceduto dopo un giorno di agonia al Cto di Torino. Era residente a Viverone.  È morto mentre viaggiava su una Vespa Piaggio che per cause in fase di accertamento si è scontrata con una vettura guidata da un ragazzo residente in zona.

I trent’anni di Ritmika

Ritorna Ritmika dal 5 al 7 settembre 2025 al PalaExpo di Moncalieri.  Tre giorni di musica gratuita per i trent’anni del Festival. “Oltre a questa importante ricorrenza, sarà un momento importante per festeggiare e sostenere, la candidatura di Moncalieri a Capitale Italiana della cultura 2028”, ci tiene a sottolineare il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna presente alla conferenza stampa di presentazione del Festival, oltre al vice sindaco Davide Guida e ad Alessio e Fabio Boasi di Fondazione Reverse. Si comincia il 5 settembre con Clara. Vittoriosa a Sanremo Giovani e la sua partecipazione alla serie “Mare Fuori”. Il 6 settembre si esibiranno i The Kolors, band napoletana guidata da Stash che con “Italdisco” ha monopolizzato l’estate italiana. Il Festival si chiuderà il 7 settembre con protagonista Chiamamifaro, giovane cantautrice torinese.

Pier Luigi Fuggetta 

Molesta clienti del bar e ferisce poliziotti

Nei giorni scorsi, una pattuglia della  Squadra Volante della Questura di Vercelli ha arrestato in flagranza un uomo di origine ecuadoregna.

Nella zona di Piazza Cavour, veniva segnalata la presenza di un uomo con in mano un oggetto non meglio definito, che molestava clienti e passanti, Gli agenti  hanno rintracciato il soggetto che ha iniziato a dare in escandescenza, aggredendo violentemente i poliziotti. Gli agenti dopo averlo bloccato a fatica, hanno riportato lesioni personali guaribili in 5 giorni.

Ha ragione il cardinale Repole: a Torino si investe poco

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

Sono abbastanza anziano per ricordare che l’industriale e deputato Renato Altissimo, re dei fari e vicepresidente di Confindustria, decise di chiudere con l’imprenditoria per passare alla finanza. E visse felice e contento tra serate in locali notturni e rendite finanziarie. Forse il primo a fare questa scelta fu lui, con esibita disinvoltura. Alla faccia del liberismo imprenditoriale  e del rischio industriale. Non so che fine fecero i  suoi fari. Altissimo aveva anche finanziato in precedenza Zanone  per conquistare il partito liberale di Malagodi, riducendolo ad un  mini partito filogovernativo  in cui  la sua parola fosse egemone e il posto da ministro perenne fino a tangentopoli.  Si dimise dalla segreteria anche per non pagare i debiti accumulati dal partito.  Una storia molto brutta. Ciò detto, ha ragione il Cardinale nel dire che i torinesi non investono e tengono i soldi in banca,  malgrado gli interessi ridicoli. Le rendite finanziarie sono però un’altra cosa.  La finanza  ha sedotto anche la Fiat che non solo delocalizza tutto, ma non investe più a Torino e in Italia. Ha ragione anche Giuseppe Russo nel dire che “fare impresa non conviene“. Va detto che la burocrazia frena l’impresa  e rende complicato investire. L’altruismo sollecitato dal Cardinale è soprattutto una virtù cristiana  che cozza con il cinismo di Romiti che diceva che l’etica è il profitto. Al di là di Romiti un investimento deve dare un  reddito,  altrimenti l’azienda è destinata a chiudere come è capitato e capita non solo a Torino. Si è posto il problema il sindaco e il presidente della Regione, cercando di porre rimedio a una città e a una regione in decrescita  “infelice”. Poi certo la situazione internazionale e i dazi non facilitano le imprese. Il clima di guerra blocca gli investimenti. Ma il Cardinale ha posto un problema etico importante che potrebbe avere un precedente anche in Luigi Einaudi che non volle mai separare economia ed etica.
Nella foto di copertina il cardinale con John Elkann in visita a Mirafiori

Via Padova 5, l’inizio di tutto in Barriera di Milano tra fuliggine e profumo di biscotti

Sono nato in via Padova 5, alloggio in affitto.

Correva l’ anno 1957. Mia madre raccontava che era talmente piccola che incinta all’ottavo mese non riuscì più a rialzarsi perché incastrata tra il letto e l‘armadio. Stava facendo le pulizie. Non si perse d’animo e piano piano si rialzò. Abituata nel cavarsela da sola. A 10 anni andò a lavorare alla Marus che sarebbe diventata Facis in corso Emilia a due passi da Porta Palazzo.  Orfana. Mio nonno per soli tre mesi non aveva compiuto 40 anni. Non arrivo’ mai al fronte perché morì prima di pleurite. Faceva il decoratore. Raccontatomi da tutti come uomo mite. Vivevano in via Bra ed erano nati in via Cuneo.

Precisamente non  in piena barriera di Milano. Ma tant’è che , almeno in quegli anni  faceva un tutt’uno oltre piazza Crispi ed il Dazio.  Metà case e metà officine meccaniche ed artigianali.  Grandi Motori da un lato e Ceat gomme dall’ altra parte. La Wamar il corso Mortara. Sicuramente il ricordo è anche il misto d’odore tra fuliggine , colate di gomma ed il profumo dolciastro dei biscotti. Il mio primo ricordo in assoluto è all’eta di tre anni. Ci eravamo trasferiti in via Cherubini 64. Avevo un febbrone da cavallo e chiedevo ai miei di comprare il televisore. Lo fecero gli zii paterni. Ero unico erede della famiglia. Scuola materna in via Monterosa e elementari alla Gabelli. Li’ organizzai un esercizio. Proprio così. Facevo la colletta per contrattare tutta la farinata di Giacu che si presentava sempre alle 12, 30. In questo modo anche chi non aveva soldi poteva mangiare. Egualitarismo  ante-litteram. Poi qualcuno fece la spia e cazziatone prima della maestra e poi dei genitori.  Un mese senza televisione. Poi le medie alla Baretti. Tre anni di puro divertimento e di pochissimo studio. Nonostante ciò uscii con ottimo. Erano  ancora i tempi in cui bastava stare attento alle lezioni. In quegli anni il mio incontro con lo sport.

Ginnastica artistica alla Palestra Sempione e pallacanestro all’oratorio Michele Rua. Poi un po’ di atletica, che non guasta mai. Dove  trovassi le risorse è ancora un mistero. Mi sono sempre piaciuti gli inizi.  Debbo confessare : deboluccio sulla lunga distanza.  Del resto non si puo’ avere tutto dalla vita. Sono gli anni in cui la frase più ricorrente era: non abbiamo dubbi sull’intelligenza di suo figlio, ma non si applica.

Destino cinico e baro. Addirittura mia madre mi portò all’Onmi.  Istituita dal fascismo e non abrogata dalla Repubblica. Una specie di consultorio famigliare vecchia maniera. Tecnicamente ragazzino difficile. Test attitudinali con relativa diagnosi: instabile psicomotorio con evoluzione intellettiva di un anno avanti rispetto alla media. In altre parole birichino ma intelligente. Tutto ma proprio tutto in Barriera. Ero decisamente sbordante anche perché decisamente grosso. Alle medie ebbi la prima cotta.  Ricordo ancora il nome: Lucia.  Fatale la festicciola di fine anno. Il classico scantinato con il classico mangia dischi e patatine e popcorn e Coca- Cola.

Non l’avrei più rivista ma quelle ore restano  indelebili nella memoria. Gli ardori sessuali rinviati al Liceo scientifico Albert Einstein.  Via Pacini, ovviamente in Barriera.  Forse tra i primi licei in Barriera e due diverse compagnie di amici.

I  giardini di via Mercadante e il basket dell’oratorio Michele Rua alias Auxilium Basket Monterosa. Devo al gioco della Pallacanestro le prime incursioni fuori Barriera.  Domenica si giocava. Una partita in casa ed una partita fuori casa . Oratorio San Luigi in via Ormea o al Martinetto al fondo di via San Donato. Fino all’altra parte della città, all’Oratorio Giovanni Agnelli,  il tempio del Basket.  Impossibile non ricordare la Crocetta in via Piazzi.  All’Agnelli ci giocai per tre anni. Praticamente tutti i giorni sul tram 10 tra allenamenti e partite.

Anche qui mi vennero d‘aiuto gli zii regalandomi il vespino 5o. Brigavo in giro cercando di rimorchiare.  Faceva la differenza. Poi si bighellonava nelle panchine dei giardini o sulla scalinata della chiesa. Giusto per turar tardi per la cena. Si studiava anche, vi assicuro.  Chi più chi meno. Qualcosa però si studiava. Magari non eravamo secchioni ma sì, qualcosa si studiava. La summa erano i campionati studenteschi. Addirittura andai a Roma per le finali dei giochi della Gioventù. Potremmo dire : dalla Barriera con furore, sfiorando la felicità e la spensieratezza.  Quel profumo di libertà che oggi non sento più. Libertà di conquistare quello a cui si ambiva. Sicuramente non era tutto facile. Ma era tutto possibile. Possibile ciò che era lecito. Piccoli valori e piccole morali che si trasmettevano nei reciproci comportamenti.

Piccole felicità nel fare quel canestro vincendo la partita  e piccole felicità  con quella ragazzina che  al cinema appoggiava la resta sulla tua spalla facendoti sembrare adulto. Tutto questo crescendo, tutto questo in Barriera di Milano.

Patrizio Tosetto

Convegno sulla sanità digitale

Ecosistema Dati Sanitari – Il Fascicolo Sanitario Elettronico per modernizzare la sanità”, è il titolo del convegno organizzato dalla Regione Piemonte, in collaborazione con CSI Piemonte, tappa dell’evento nazionale “Il Fascicolo on the road” promosso in raccordo con il Ministero della Salute e dal Dipartimento per la trasformazione digitale.

Nella Sala Trasparenza del Grattacielo Piemonte, nella giornata di oggi, mercoledì 25 giugno, si è parlato di Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE): lo strumento digitale che raccoglie e organizza le informazioni cliniche del cittadino in un unico spazio sicuro e accessibile on line e permette agli operatori sanitari di avere una visione completa e aggiornata della storia clinica del paziente.

Durante il convegno, si sono susseguiti interventi di istituzioni, professionisti e stakeholder del settore, con un focus particolare sul nuovo Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS). L’obiettivo è promuovere un’adozione consapevole del FSE 2.0, potenziando l’integrazione dei dati strutturati per una sanità sempre più efficiente, e interoperabile.

«La trasformazione digitale – ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – risponde alle sfide di un sistema sanitario moderno, efficiente e sempre più vicino alle esigenze dei cittadini. In questo momento siamo chiamati a guardare oltre i confini regionali e nazionali, perché la sfida della digitalizzazione è condivisa a livello europeo. La strategia Digital Decade 2030 dell’Unione Europea, infatti, rappresenta un quadro di riferimento essenziale anche per la Regione Piemonte nel percorso di modernizzazione digitale della sanità: la nostra Regione è impegnata in prima linea in questo percorso e contribuisce attivamente a costruire un modello di sanità digitale innovativo».

«Oggi più che mai – ha invece ricordato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – la digitalizzazione rappresenta un elemento strategico e imprescindibile per il nostro sistema sanitario. La Sanità digitale non è solo un’opportunità tecnologica, ma un fondamentale strumento per migliorare la qualità, l’efficienza e l’accessibilità delle cure che offriamo ai nostri cittadini. E oggi affrontiamo due aspetti fondamentali: da un lato quello del come garantire che la Sanità digitale dia a ogni cittadino accesso agli stessi servizi di qualità, e dall’altro offrire ai professionisti della sanità una formazione costante e continua per una piena consapevolezza delle nuove tecnologie messe a loro disposizone».

A questo proposito la Regione Piemonte ha avviato, a partire da marzo 2025, un piano di formazione per la crescita delle competenze digitali degli operatori sanitari, nel contesto del PNRR e del programma “Risorse per le competenze digitali”. Realizzato in collaborazione con CSI Piemonte, DAIRI dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Alessandria e Azienda Zero, il percorso combina e-learning, seminari sul territorio piemontese e moduli specialistici per sviluppare competenze digitali avanzate e accompagnare l’adozione del FSE 2.0. Tra i temi trattati nei corsi: architettura del FSE, interoperabilità, consensi e diritti d’accesso dei cittadini e vantaggi per medici e pazienti.

Durante l’evento sono stati presentati anche i risultati che posizionano la Regione Piemonte tra i territori più avanzati sul fronte della sanità digitale. Già alla fine del 2024, per esempio, il Piemonte poteva contare su na copertura totale del Fascicolo Sanitario Elettronico, attivo per il 100% dei cittadini assistiti. Tutte le 18 Aziende Sanitarie Regionali risultano pienamente integrate nel sistema, garantendo un flusso continuo e coordinato di informazioni sanitarie.

Il FSE piemontese è inoltre interconnesso con i fascicoli delle altre Regioni grazie all’Infrastruttura Nazionale di Interoperabilità (INI), che permette la consultazione della documentazione clinica erogata sull’intero territorio nazionale.

A livello di contenuti digitalizzati, il patrimonio informativo è imponente: oltre 75 milioni di documenti clinici (escluse le ricette) già disponibili on line, più di 73 milioni di ricette dematerializzate gestite, e una digitalizzazione completa del sistema di pagamento dei ticket sanitari, con transazioni per un valore complessivo di 165 milioni di euro elaborate attraverso la piattaforma regionale nel corso del 2024.

Nei prossimi mesi, comunque, il FSE sarà ulteriormente arricchito con il conferimento dei documenti clinico sanitari da parte delle strutture sanitarie private, il patient summary prodotto dai Medici di Medicina Generale e dal Pediatri di Libera Scelta e le potenzialità che saranno rese disponibili con la realizzazione dell’EDS e servizi di telemedicina, per i quali la Regione Piemonte ha investito quasi 39 milioni di euro di fondi PNRR.

Il FSE, infine, garantisce massima sicurezza e tutela dei dati personali, nel rispetto delle normative sulla privacy. L’integrazione con strumenti digitali come SPID/CIE, infatti, consente un accesso semplice e protetto ai servizi digitali sanitari che nel 2024 hanno registrato numeri significativi: oltre 280.000 domande on line per il cambio medico, 1,5 milioni di referti scaricati senza recarsi allo sportello e più di 4,2 milioni di transazioni di pagamenti digitali effettuate.

Durante la giornata è stato anche proiettato il video “Il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 in Piemonte”: https://youtu.be/CJQ48M9cBow

cs