ilTorinese

“Di Freisa in Freisa” … ma esageruma nen

Va in scena a Chieri la XV edizione della rassegna dedicata a uno dei “vitigni” simbolo del Piemonte

Sabato 10 maggio

Chieri (Torino)

Sapori. Arte. Cultura. Con l’aggiunta di una mirata attenzione verso il “sociale” e un “sostegno concreto” alle realtà benefiche del territorio. Nasce sotto il segno di questa importante premessa, a Chieri, la XV edizione di “Di Freisa in Freisa” che si articolerà, a partire dalle ore 12, nell’intera giornata di sabato 10 maggio. Organizzato, insieme al “Comune di Chieri”, dal “Consorzio di Tutela e Valorizzazione delle DOC Freisa di Chieri e Collina Torinese”, il programma si presenta davvero ricco di iniziative, studiate per agevolare l’incontro fra la locale “enogastronomia”  e il mondo della “cultura” (musica, arte, letteratura e storia) non meno che con il “gioco” e la voglia (che non guasta mai!) di “solidarietà”.

Sottolinea Matteo Rossotto, presidente del “Consorzio”“Oltre ad essere uno dei vini storici del Piemonte, conosciuto e apprezzato per la sua grande varietà e qualità, la ‘Freisa’ riveste un fondamentale ruolo di ambasciatore del proprio territorio. E ‘Di Freisa in Freisa’ da sempre, attraverso la festa di questo ‘vino simbolo”, vuole far conoscere la città di Chieri e i suoi dintorni, le sue bellezze architettoniche così come la sua storia e il tessuto produttivo, culturale e artistico”.

Cuore nevralgico della manifestazione sarà la centralissima Piazza Cavour che, a partire dalle 12, aprirà i battenti con “Note e calici di Freisa”Oltre 20 le cantine presenti e degustazioni guidate in modalità “walk around tasting”, sotto il segno di un  viaggio nel cuore enologico del Torinese reso ancora più straordinario e autentico dalla presenza dell’“Enoteca Regionale dei Vini della Provincia di Torino”, che con il suo banco degustazione dedicato inviterà all’assaggio dei vini “ospiti” della provincia di Torino. Il tutto accompagnato, ovviamente, da un insieme di cucine di strada provenienti dal Chierese e dall’Astigiano, che non mancheranno di allietare i palati più fini con proposte felicemente sbilanciate fra il tradizionale (il “Galucho d’cher”) e l’innovativo più curioso e allettante, accompagnato da proposta di birre artigianali, con due “Maestri del Gusto”: il chierese “Filodilana” e il “Birrificio Pinerolese”. Colonna sonora di questo grande spazio dedicato alla cultura enogastronomica saranno le note del “djset”, che animeranno l’intera giornata da una postazione scenografica sul sagrato della chiesa di “San Bernardino”, grazie anche alla presenza del “dj vignaiolo” Francesco Quarna direttamente da “Radio Deejay”.

Momento chiave della giornata sarà sicuramente la “Cena di Gala sotto le stelle”a partire dalle 20 in Piazza Umberto I, sotto il celebre “Arco Trionfale” simbolo della città. A guidare i partecipanti in questo magico itinerario all’insegna dei sapori, sarà il chierese Eddy Vara“Head Chef” della cucina italiana in eventi internazionali. A lui il compito di abbinare la tradizione delle antiche ricette con l’estro innovativo dell’arte culinaria contemporanea. Ad accogliere gli ospiti e a servire la cena saranno gli studenti dell’“Istituto Alberghiero Bobbio” di Carignano e dell’“Istituto Alberghiero Colombatto” di Torino, che avranno così l’opportunità di testare direttamente “sul campo” le teorie apprese durante il loro percorso formativo. Anche in quest’occasione, farà curiosamente capolino la musica. Tra una portata e l’altra, infatti, andrà in scena lo spettacolo “Note di Vino”, un’esperienza di “degustazione eno-musicale” unica nel suo genere, ideata e diretta da Francesco Quarna e Maurizio Rossato di “Radio Deejay”. Ogni etichetta durante la cena sarà infatti abbinata a un brano musicale che rispecchia il carattere, il ritmo, il mood, i profumi del vino stesso. E non solo. La “Cena di Gala sotto le stelle” sarà anche una grande “occasione di solidarietà”: parte del ricavato sarà infatti devoluto per sostenere il Progetto “Aiuta CRI aiuta” della “Croce Rossa Italiana” sostenendo la raccolta fondi per la riqualificazione artistica dei locali del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Chieri.

E non finisce qui. “Di Freisa in Freisa” proporrà anche in Chieri iniziative e percorsi culturali e ludici atti a promuovere le eccellenze del territorio. Ad iniziare dal “Museo del Tessile” (via Santa Chiara, 6) che, per l’occasione prorogherà l’orario di apertura dalle 14 alle 19 (stessa cosa per “Start Gallery”dalle 15 alle 18, con ingresso gratuito) permettendo l’accesso ai propri atelier e la partecipazione ad alcune attività; in via Vittorio Emanuele II, l’Associazione di Promozione Sociale “CioCheVale” presenterà “Arte in Freisala fotografia incontra il vino”. Una mostra di fotografie realizzate da Giancarlo Volpi, stampate utilizzando il “Freisa di Chieri” come “reagente naturale”, senza l’uso di chimica di sintesi. Nientedimeno! E accanto all’arte, il “Gioco”, con il “Laboratorio di Centurazione” per i bambini dai 5 ai 12 anni e il “Ludichieri” a tema enogastronomico per il pubblico più adulto. Da non perdere, infine, alle 17, in piazza Cavour “L’aperitivo con gli autori”: faccia a faccia fra la scrittrice brianzola Paola Cereda – suo ultimo libro “L’unico finale possibile” – ed il noto libraio torinese Rocco Pinto, autore di “Viaggi di carta”.

Per info e programma: www.freisadichieri.com

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio e Matteo Rossotto

Tutti conoscono tutti: un giallo torinese dove nessuno è davvero innocente

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TORINO TRA LE RIGHE
Per Torino tra le righe oggi vi porto tra le atmosfere sospese e ambigue di un giallo tutto torinese: Tutti conoscono tutti, il nuovo romanzo di Francesca Mautino, edito da Longanesi nel 2025.
L’autrice, nata a Ivrea e laureata in Storia del Cinema, ha lavorato per la televisione prima di approdare alla narrativa con Qualcuno che conoscevo (2024). Ora torna a far parlare di sé e della sua città con una nuova protagonista: Valentina Bronti, podcaster investigativa e mamma alle prese con la sua caotica quotidianità.
Torino, in questa storia, è più di uno sfondo: è un personaggio vivo, contraddittorio, pieno di magia e segreti. In una città dove davvero “tutti conoscono tutti”, Valentina si muove tra l’incertezza lavorativa e relazionale, con l’unica certezza delle telefonate dalla scuola per qualche nuovo guaio delle sue pestifere gemelline. Ma sarà un Capodanno in una villa sulla collina a riaprire una ferita mai del tutto chiusa.
Tra gli invitati, Valentina riconosce una donna elegante che le rivolge frasi sibilline prima di sparire nella notte. È Cristiana Landorni, coinquilina ai tempi dell’università e amica di Mattia, un ragazzo che all’epoca faceva parte della compagnia e che è morto anni prima in circostanze mai del tutto chiarite.
Ma se non fosse stata una fatalità? Se quelle parole fossero un indizio? Inizia così un’indagine personale e arbitraria, che spinge Valentina a rivivere amicizie sbagliate, tradimenti, crudeltà adolescenziali e silenzi pesanti come pietre.
Francesca Mautino ci racconta una Torino che conosce profondamente: la città dei salotti borghesi e delle periferie dimenticate, dei ricordi universitari e delle solitudini metropolitane. Il romanzo è scritto con stile fluido e tagliente, capace di scavare tra le pieghe dell’animo umano con precisione e autenticità.
Per chi ha amato il romanzo d’esordio dell’autrice, questo secondo libro è una conferma del suo talento. Non mancano i rimandi al precedente caso, ma Tutti conoscono tutti si può leggere anche in totale autonomia.
Un cold case che diventa occasione di riscatto, riflessione e rivelazione. Un giallo tutto torinese da leggere e divorare in un battibaleno.
MARZIA ESTINI
Nino the mischievous elf an incredible Christmas adventure of friendship and magic
linktr.ee

In via Garibaldi apre OkSigma

Inaugurazione nuovo supermercato OkSigma – Marel Società Benefit

Venerdì 9 maggio 2025 – ore 10:30, Via Garibaldi 44, Torino
Venerdì nel cuore di Torino avverrà l’inaugurazione del nuovo punto vendita OkSigma in Via Garibaldi 44, tra Piazza Statuto e Corso Palestro. Si tratta del terzo supermercato aperto sul territorio da Marel Srl – Società Benefit, realtà in forte crescita che unisce convenienza, qualità e attenzione al sociale. L’inaugurazione sarà l’occasione per presentare il progetto Marel, i suoi valori e gli impegni concreti verso la comunità. In vista della Festa della Mamma, Marel offrirà uno sconto di 5 euro su una spesa minima di 15 euro, valido il 9 e 10 maggio, a chi presenterà il volantino distribuito dalle hostess (sconto non cumulabile). Per ogni volantino che ritornerà in negozio, in linea con la sua missione di impatto positivo, Marel annuncia inoltre che donerà 1 euro in:
• pacchi alimentari a famiglie in difficoltà, in collaborazione con associazioni locali del terzo settore
• il sostegno a canili e gattili torinesi con forniture alimentari per animali abbandonati o in difficoltà

Il ricordo dei deportati e degli internati militari nei campi nazisti

Nella Giornata della Memoria della deportazione e dell’Internamento militare, giorno in cui si celebra anche l’80esimo anniversario della liberazione del Campo di Mauthausen, la Città di Torino, con l’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti e l’Associazione Nazionale ex Internati, ha ricordato  ieri i deportati nei campi di concentramento e sterminio e i militari internati durante il regime nazifascista con due cerimonie di commemorazione, al Cimitero Monumentale e nella Sala Rossa di Palazzo Civico.

“Oggi ci troviamo insieme a rinnovare un impegno che non può e non deve esaurirsi nel solo ricordo – ha dichiarato l’assessora della Città di Torino Chiara Foglietta -. In un mondo scosso da nuove guerre, da profonde diseguaglianze sociali, da crisi ambientali e da ondate di odio, dobbiamo ribadire che ciò che è successo in passato può ancora ripetersi. Il pericolo si annida ogni volta che “gli uomini si armano, non solo di fucili, ma di odio”. Mauthausen è stato l’ultimo campo nazista ad essere liberato: i prigionieri che vi erano internati erano destinati a non fare più ritorno. Vi furono deportati oppositori politici, ebrei, rom, omosessuali, persone di diverse nazionalità e religioni. 190mila persone passarono da Mauthausen, circa 90mila vi trovarono la morte. La memoria è un’azione, un atto civile, un modo per scegliere, ogni giorno, da che parte stare. La lotta per la libertà e la democrazia non è mai finita e il nostro compito è proseguire, anche quando è difficile. Lo dobbiamo a chi è stato internato e deportato, a chi ha resistito, a noi stessi e alle generazioni che verranno”.

Al Cimitero monumentale si è tenuto l’omaggio ai caduti al cippo dei Deportati e degli Internati Militari, al Campo della Gloria e alla lapide degli Ebrei deportati. Alla cerimonia in Sala Rossa sono intervenuti, oltre all’assessora Foglietta, il capogruppo del Partito Democratico Claudio Cerrato e la presidente dell’Associazione Nazionale ex Deportati Susanna Maruffi.

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World Lupus Day a Torino

9 – 10 maggio: GIORNATA MONDIALE DEL LUPUS – La facciata dell’ospedale Molinette di Torino e la Mole Antonelliana si illumineranno di viola

Sabato 10 maggio si svolgerà il WORLD LUPUS DAY, la Giornata mondiale del Lupus.
Si tratta di un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, per la quale ancora molto c’è da fare in termini di assistenza e di ricerca.

Per questo motivo la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette (diretta dal dottor Enrico Fusaro), per venerdì 9 maggio ha organizzato un evento scientifico “VascuLES”, che tratterà degli ultimi aggiornamenti relativi al Lupus ed alle Vasculiti Sistemiche, patologie molto impegnative e che hanno un forte impatto sia sul singolo paziente sia dal punto di vista sanitario e sociale.

Nella serata sempre del 9 maggio, al termine del Convegno, per celebrare in modo simbolico questa giornata, in collaborazione con il Gruppo LES italiano ODV, la facciata dell’ospedale Molinette si illuminerà di viola, il colore simbolo del LES (Lupus Eritematoso Sistemico). Sarà un modo per “fare luce” su una patologia ancora poco nota, che necessita di essere maggiormente conosciuta per migliorarne l’assistenza e per svilupparne la ricerca.

Nella serata di sabato 10 maggio per le stesse finalità, si illuminerà di viola la Mole Antonelliana

Il Lupus Eritematoso Sistemico, questo è il nome completo della malattia, abbreviato in LES, è una malattia sistemica, ovvero che interessa tutto l’organismo, di cui non si conosce ancora la causa, sebbene se ne riconosca la natura autoimmune.

Il LES presenta una prevalenza intorno ai 50 casi ogni 100.000 abitanti, il che permette di stimare che ne siano affette circa 500 persone a Torino, 1100 nella città metropolitana e 2100 nella regione Piemonte.
Il LES è una patologia prevalentemente femminile con un rapporto 9:1 tra femmine e maschi. Colpisce in particolar modo le donne in età fertile tra i 18 ed i 45 anni, ma può essere riscontrato anche nell’età infantile. Il Lupus Eritematoso Sistemico è una patologia cronica e complessa, le cui manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo ed anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente. I principali bersagli sono rappresentati da cute, reni, articolazioni, sistema nervoso, cuore e dall’interessamento ematologico. La malattia si caratterizza per fasi di minore attività e fasi di riacutizzazione (i cosiddetti flares).

La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi, gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia nei controlli successivi per valutare l’attività della malattia.

Il trattamento del LES si pone più obiettivi:

   • evitare le riacutizzazioni tramite terapie di mantenimento;
• indurre la remissione dell’attività di malattia, nelle fasi di riattivazione;
• trattare le comorbidità e ridurre il rischio di effetti collaterali delle terapie (diabete, ipertensione, glaucoma, osteoporosi, etc);

    • migliorare la qualità della vita e consentire alla persona ammalata di realizzare tutti i progetti di vita al pari di una persona sana, tra cui il compimento regolare della gravidanza.

La terapia deve essere personalizzata su ogni paziente, anche se le raccomandazioni delle società scientifiche pongono dei punti fermi. La terapia farmacologica prevede la combinazione o l’uso sequenziale di cortisonici, farmaci immunosoppressori o immunomodulanti e dei farmaci cosiddetti antimalarici, in quanto quella fu la loro prima applicazione.

Per favorire l’approccio multidisciplinare nella cura del LES, è attiva presso la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, una Lupus Clinic, nata in collaborazione e con il sostegno del Gruppo LES Italiano ODV. La prima finalità della Lupus Clinic consiste in una precoce presa in carico del paziente sin dalle prime fasi di sospetto diagnostico e quindi in tutte le fasi successive di malattia, quindi favorendo la diagnosi precoce, la gestione multidisciplinare, la collaborazione con il medico di medicina generale, garantendo l’accesso a terapie innovative e sviluppando attività di ricerca, con possibilità di poter usufruire di terapie sperimentali.

Una Crema Reale celebra i 200 anni di Piazza Vittorio a Torino

Nuovo locale per la gelateria Nivà che dedica, alla piazza porticata più grande
d’Europa, un gusto speciale
La nobile piazza Vittorio di Torino, progettata dall’architetto ed urbanista Giuseppe Frizzi
nel 1825, compie 200 anni. Un genetliaco prestigioso per questo spazio architettonico che
collega la parte barocca del capoluogo piemontese con l’esedra del ‘600 a Borgo Po, il
quartiere oltre il fiume con la splendida chiesa della Gran Madre di Dio.
Per questa speciale occasione, la gelateria artigianale Nivà, di casa in piazza Vittorio, ha
spostato la sua storica gelateria al nr. 8, in un locale più grande e perfettamente in linea
con lo spirito del marchio, creativo ma al tempo stesso saldamente legato alla tradizione
sabauda.
Una passeggiata nel cuore aulico di Torino offrirà così l’occasione per scoprire la Crema
Reale 1825, il dolce tributo di Nivà alla nobile ed elegante piazza Vittorio Veneto.
Il gusto dedicato al bicentenario della piazza, nasce dopo un attento studio dei documenti
dell’epoca di cui vuole rievocare l’atmosfera regale attraverso una combinazione di sapori
intensi e raffinati. La Crema Reale 1825 unisce sapientemente tre ingredienti tra i più
amati dai torinesi dell’Ottocento, lo zabaione, la nocciola ed il cacao. Il risultato è un gusto
sontuoso, una crema dalla struttura ricca e dal profumo avvolgente.
Tra le altre golose novità per l’estate 2025 firmate Nivà, spiccano i Nivotti, originali
gianduiotti gelato che racchiudono un cuore cremoso di gelato artigianale, avvolto da un
sottile strato di cioccolato fondente.
Infine, per chi cerca leggerezza senza rinunciare al piacere, Nivà è tra le prime gelaterie in
Italia a proporre una vera linea di gusti artigianali senza zucchero.
Alessandro Sartore

Il seggio del peccato, l’ultimo libro di Travaglini, il 6 maggio alla Feltrinelli di piazza CLN a Torino

Martedì 6 maggio, alle 18.00, presso la libreria Feltrinelli di piazza CLN a Torino verrà presentato Il seggio del peccato, l’ultimo libro di Marco Travaglini. Con l’autore dialogherà l’archeologa e consigliera regionale del Piemonte, Laura Pompeo. “Non erano anni facili da nessuna parte e il Canavese non faceva differenza”, scrive Travaglini in uno dei racconti che compongono il  libro. “Erano persino aumentate, e di molto, le rivalità tra gli abitanti dei vari paesi. Per uno di Foglizzo, paese dei mangia rane (ij cagaverd) era dura andar d’accordo con quelli di San Giusto Canavese, che chiamavano, poco amichevolmente, ij singher, gli zingari. E ij biàuta-gambe, i dondola-gambe, cioe i fannulloni di Rivarolo, ironizzavano – ricambiati con gli interessi – sui gavasson di Ozegna, simulando i colli ingrossati dalla tiroide. Un certo rispetto se l’erano guadagnati quelli di Rivara, ij strassapapé, gli straccia carte. Parevano, agli occhi di molti, persone ben fornite degli attributi giusti grazie a una lontana leggenda secondo la quale nel ‘500, durante la stesura di un atto notarile, un cittadino strappò un documento dalle mani del notaio e lo distrusse davanti a una piccola folla. L’avido notaio aveva la pessima, e per lui redditizia, abitudine di riportare cifre maggiorate in favore dei suoi conti, ingannando i poveri contadini, spesso analfabeti e incapaci a far di conto. Una storia, come tante altre, che veniva raccontata e tramandata da quelli di Favria, ij tajastrass, quelli che ti tagliavano i vestiti addosso, facendosi allegramente i fatti altrui”. Il seggio del peccato. Vite e dicerie di strapaese tra laghi, monti e vigne  è un viaggio in lungo e in largo per il Piemonte, dalle valli al confine con la Svizzera ai laghi, dal Canavese fino a Torino, un caleidoscopio di mondi, tradizioni, ricette e rivalità tra paesi, come ad esempio abbiamo letto nel brano sopra riportato. Un volume al tempo stesso delicato e profondo che ci rimanda a quel mondo piccolo ma non minore col quale l’autore ha sempre voluto convivere, assimilandone i problemi, le speranze, le gioie e i dolori, con particolare attenzione alla storia passata, a tempi meno facili ma più ricchi di semplicità, di saggezza antica, di umanità.

Il libro:
Titolo: Il seggio del peccato. Vite e dicerie di strapaese tra laghi, monti e vigne

Autore: Marco Travaglini

(€ 15,00 – pag. 144)

L’autore

Marco Travaglini, classe 1957, originario di Baveno, sul lago Maggiore, vive a Torino, dove ha lavorato al Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale del Piemonte. Giornalista pubblicista dal 1982, ha scritto per i quotidiani L’UnitàLa Prealpina e Il Riformista. Collabora con il settimanale Eco Risveglio, la rivista Le Rive e numerosi periodici e pubblicazioni online di associazioni e testate giornalistiche. Autore di narrativa e saggistica, fa parte del GISM, il gruppo italiano scrittori di montagna. Dal 2005 al 2010 ha ricoperto la carica di consigliere regionale del Piemonte. Con Infinito edizioni ha pubblicato Bosnia, l’Europa di mezzo (2015). 

Per informazioni:
Infinito edizioni: 059/573079 – 
331/2182322

Thomas Ometto, il campione di karting che sogna la Formula 1

Grandi sfide e sogni importanti per il pilota di Chieri

Il piccolo grande campione di kart di Chieri Thomas Ometto, dalla volonta’ di ferro e ammiratore di un idolo indiscusso come Charles Leclerk, continua a sorprenderci con le sue sfide.

Dieci anni, amante dei motori come i suoi genitori Daniela e Doriano, Thomas e’ un bambino determinato, allegro e molto attivo, oltre al karting, infatti, e’ un appassionato di calcio e ha tanti amici con cui condivide le sue attivita’. L’allenamento che pratica quotidianamente e’ molto impegnativo e prevede diversi appuntamenti sia nelle piste di kart che ha casa, dove fa le simulazioni. Il suo sogno e’ molto ambizioso, vuole arrivare in Formula 1, il suo sport e’ diventato la sua vita e insieme con i suoi genitori, che si adoperano moltissimo soprattutto nella ricerca degli sponsor, ogni giornata e’ dedicata a questo percorso che spesso lo porta a fare trasferte e saltare le celebrazioni festive come la Pasqua che quest’anno e’ stata alternativa per il pilota junior che ha sostenuto una “gara di allenamento campionato KSC” a Franciacorta in preparazione del 3° Round Rok Cup Italy  che lo ha visto trionfare. Tra i 24 piloti partenti delle categorie mini gr3 e mini gr3 under10, già dal turno di prove libere del sabato, Thomas ha fatto registrare ottimi tempi sul giro super veloce mentre durante le qualifiche della domenica mattina ha conquistato uno straordinario terzo tempo totale a soli 0,187 millesimi dal primo e a soli 0,019 millesimi dal secondo tempo. La gara e’ cominciata con un’ottima partenza dove Ometto (di nome e di fatto) ha preso da subito la testa della corsa tagliando il traguardo per primi assoluti  dando 1,029 secondi al secondo classificato (lo straniero Masepa Arkhp) e al terzo classificato lo svizzero Laurent Shihinaj. Nella gara il piccolo campione e’ partito in pole position  conducendola quasi sempre in testa e, nonostante gli avversari fossero molto agguerriti e non lasciassero respiro, e’ riuscito a portare a casa questa competizione arrivando primo a 0,064 millesimi dallo svizzero Laurent Shihinaj

Oltre alla tenacia di Thomas, doverosi sono i riconoscimenti a Mauro e Matteo Zanchi del team attenti e pronti a dare i consigli giusti. Il pilota e i suo genitori vogliono ringraziare anche a tutti gli sponsor che permettono di continuare questa fantastica avventura (Fuchs lubrificanti – SIDAT GROUP – TPRO di Tosco Silvio – SPARCO – CMC Antifurti – Gelateria Zoldana – SPARCO).

Un augurio a Thomas Ometto per il sogno che vuole condividere con tutti noi, per la determinazione e per i sacrifici che fa, insieme alla sua famiglia, che speriamo tutti lo portino dritto verso la sua amata F1.

Maria La Barbera

Volpiano celebra i 15 anni di gemellaggio con Castries:

 Consegnata una targa alla delegazione francese

Nell’ambito della Fiera di Primavera, svoltasi domenica 4 maggio e organizzata dalla Pro Loco di Volpiano con il patrocinio del Comune e la partecipazione di numerose associazioni del territorio, si è tenuta una cerimonia ufficiale presso la Piazzetta dell’Amicizia, accanto al Municipio.

Il momento istituzionale ha celebrato i 15 anni di gemellaggio tra il Comune di Volpiano e il Comune francese di Castries. Il Sindaco Giovanni Panichelli ha consegnato una targa commemorativa alla Sindaca di Castries, Claudine Vassas Mejri, per rinnovare i legami di amicizia e collaborazione tra le due comunità.

«Oltre a momenti istituzionali come questo, c’è davvero un’amicizia piena, profonda e autentica: è questo il vero cuore del gemellaggio», ha dichiarato il Sindaco Panichelli durante il suo intervento. «Ringrazio gli amici di Castries per aver offerto alla nostra comunità la brazucade, un piatto tipico a base di cozze, gesto che testimonia lo spirito di condivisione che ci unisce. A settembre restituiremo la cortesia con una visita a Castries, portando con noi sapori italiani, grazie alla collaborazione della Pro Loco: prepareremo un piatto tipico piemontese».

Il Sindaco ha inoltre ringraziato le famiglie ospitanti, tutti i volontari coinvolti e in particolare l’Assessora Barbara Sapino per l’impegno e la disponibilità dimostrata nell’organizzazione.

«La Francia e l’Italia sono geograficamente vicine – hanno concluso il Sindaco Giovanni Panichelli e il presidente della Pro Loco Mauro Brunello – ma Volpiano e Castries lo sono ancora di più: la distanza non conta quando c’è un’amicizia sincera che ci lega».

Adelaide Aglietta: l’attualità del suo impegno 25 anni dopo

Leader radicale, giurata popolare, pioniera verde.

A cura di: Fondazione di studi storici Gaetano Salvemini

Date: martedì 13 maggio, 20 maggio, 27 maggio 2025 | h 17:30 – 20:00

Luogo: Auditorium – Polo del ‘900 (Piazzetta Franco Antonicelli – Torino)

 

In occasione del venticinquesimo anniversario della morte di Adelaide Aglietta un convegno intende approfondire vari aspetti della sua figura e il ruolo che da protagonista ebbe nella storia politica e sociale italiana, europea e internazionale. Si intende ricordare il suo impegno per le battaglie sui diritti civili, dal suo avvicinamento al Partito Radicale fino alla sua elezione a segretaria del partito stesso nel 1976, prima donna in Italia a ricoprire un ruolo ai vertici di un partito politico, in una società in cui l’emancipazione femminile era ancora assai problematica.

Deputata per quattro legislature, dalla VII alla X, si è poi seduta negli scranni del Parlamento Europeo per dieci anni, dal 1989 al 1999, con il Gruppo Verde, portando avanti pioneristicamente le battaglie ecologiste e concorrendo con perseveranza alle lotte per la federazione europea.

Vi è però un preciso e delicato momento della sua biografia che si è fissato nella mente dei testimoni del suo tempo: il primo processo alle Brigate Rosse. Infatti, fu sorteggiata, dopo il rifiuto di oltre un centinaio di cittadini, come giurata popolare nel processo di Torino, accettando con un coraggio non comune un ruolo tra i più difficili e pericolosi in quel momento. Il processo era ripreso nel marzo del 1978 dopo la sospensione dovuta all’assassinio dell’avvocato Fulvio Croce, presidente della Camera Penale, che aveva assunto su di sé la difesa dei brigatisti. Si viveva quindi in un clima di terrore determinato dalle minacce dei terroristi a chi avesse concorso alla regolarità del processo. Era una sfida allo Stato e alle sue istituzioni democratiche. Adelaide Aglietta ha documentato quanto successo in quei mesi cruciali in quello che diventerà il suo “Diario di una giurata popolare nel Processo alle Brigate Rosse”, che restituisce un memoriale fondamentale per la ricostruzione di quei momenti.

Al fine di far rivivere la memoria storica di Adelaide Aglietta e approfondire ulteriormente alcune questioni che negli anni della prima repubblica l’hanno resa protagonista, la Fondazione Salvemini si pone l’obiettivo di restituire, attraverso un convegno, un profilo storico-biografico della leader radicale, analizzando le dinamiche umane e politiche con cui si trovò ad interagire. Nel farlo, si sono coinvolti sia studiosi che testimoni in grado di ripercorrere i momenti salienti dell’esperienza di donna impegnata nella emancipazione dei ruoli femminili, di leader radicale in lotta per i diritti civili, di ecologista e di federalista europea.

Il convegno, che si svolgerà in tre sessioni, intende approfondire i seguenti aspetti:

I) UNA VITA PER LA POLITICA, UNA VITA PER I DIRITTI. Verrà approfondito il ruolo di Aglietta all’interno del Partito Radicale e il suo impegno per i diritti civili a partire dal referendum sul divorzio, con uno sguardo sulla sua elezione a segretaria e sui suoi mandati da deputata;

II) GIURATA POPOLARE AL PROCESSO ALLE BRIGATE ROSSE. Si tratterà del processo alle Brigate Rosse e dell’importanza che il suo diario ha avuto e ha come testimonianza storica per la ricostruzione di quell’avvenimento e quel momento storico;

III) EUROPARLAMENTARE, TRA AMBIENTE E STATO DI DIRITTO. Verrà approfondito il suo impegno all’interno del Parlamento Europeo per le battaglie ecologiste e quelle per i diritti umani nel mondo con una visione federalista europea, appartenente al neonato Gruppo Verde.

Per la Fondazione Salvemini ricordare Adelaide Aglietta è doveroso non solo per il legame che ha avuto con la nostra città, ma soprattutto per le battaglie di libertà di cui si è fatta promotrice che hanno riguardato milioni di persone in Italia e nel mondo. La nostra Fondazione, intitolata a Gaetano Salvemini, intende riunire una pluralità di valori e riferimenti, e proprio per tali motivi cerchiamo di valorizzare figure politiche che hanno contribuito a segnare una pagina della storia del nostro Paese. Una pagina, quella scritta da Aglietta, contraddistinta dal coraggio della sua azione politica, dall’elezione a segretaria di partito, prima donna in Italia, all’accettazione del ruolo di giurata popolare allo storico processo alle Brigate Rosse. Aglietta è stata un esempio e una personalità di avanguardia che merita di essere ricordata per valutare, 25 anni dopo, l’attualità dei suoi sforzi” – dichiara così Marco Brunazzi, presidente della Fondazione Salvemini.

Programma:

13 maggio 2025, h 17:30/20:00

UNA VITA PER LA POLITICA, UNA VITA PER I DIRITTI

Intervengono: Lorenzo Strik Lievers (storico e già senatore radicale), Lucia Bonfreschi (Ricercatrice UniRoma3), Igor Boni (politico e attivista).

Videosaluto di: Emma Bonino (già senatrice e Commissaria Europea).

Modera: Silvja Manzi (politica e attivista).

 

20 maggio 2025, h 17:30/20:00

GIURATA POPOLARE AL PROCESSO DELLE BRIGATE ROSSE

Intervengono: Adriano Sofri (giornalista), Alberto Mittone (avvocato), Paolo Chicco (avvocato e saggista)

Saluto di: Roberto Capra (Presidente Camera penale Vittorio Chiusano).

Modera: Silvja Manzi (politica e attivista).

 

27 maggio 2025, h 17:30/20:00

EUROPARLAMENTARE, TRA AMBIENTE E STATO DI DIRITTO

Intervengono: Olivia Ratti (già amministratrice per il Gruppo Verde al Parlamento europeo), Giorgio Grimaldi (professore in Storia delle relazioni internazionali UniLink), Valentino Castellani (già sindaco di Torino), Marco Boato (già senatore).

Videosaluto di: Francesco Rutelli (già vicepresidente del Consiglio dei Ministri).

Modera: Lorenzo Cabulliese (Fondazione Salvemini).