redazione il torinese

UniTo e polizia contro i crimini informatici

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Lunedì 10 giugno nella Questura di Torino alla presenza del Questore Giuseppe De Matteis e del Rettore dell’Università degli Studi di Torino Gianmaria Ajani, è stato firmato da Fabiola Silvestri, Dirigente del Comparto di Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta” e da Angelo Saccà, Direttore dei Sistemi Informativi, Portale, E-Learning dell’ Università degli Studi di Torino un protocollo d’Intesa tra Università Torino e il Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni “Piemonte e Valle d’Aosta”.

L’intesa consentirà di adottare procedure di intervento e di scambio di informazioni utili a prevenire efficacemente i crimini informatici, l’indebita sottrazione di informazioni o qualsiasi ulteriore attività illecita conseguenti al tentativo di attacco informatico con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità. Il protocollo prevede altresì attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie idonee al contrasto dei crimini informatici.

La Polizia di Stato svolge già da tempo, tramite il C.N.A.I.P.I.C. (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, un’efficace azione di raccordo operativo con gli uffici territoriali di competenza poiché la tutela delle infrastrutture critiche informatiche è diventata un obiettivo primario per la prevenzione e repressione dei crimini informatici di matrice comune, organizzata e terroristica.

Massimo Iaretti

A MONTIGLIO MONFERRATO ARRIVA LA ‘CAMPANA DEI TRE COMUNI’

Dono del giornalista torinese Maurizio Scandurra, sarà inaugurata dal Sindaco Dimitri Tasso con Alessandro Meluzzi. Don Adriano Gennari presiederà la celebrazione eucaristica.

‘Una campana fa un popolo’, recita un antico adagio. In questo caso, tre. Nasceva infatti il 1° settembre 1998, dall’unione di Colcavagno, Montiglio e Scandeluzza, il nuovo e attuale municipio di Montiglio Monferrato, primo Comune piemontese a essersi fuso in attuazione alla Legge 8 Giugno n. 142 sulle Autonomie Locali.

A commemorare la storica ricorrenza, nell’anno dei festeggiamenti dedicati al ventennale di quella memorabile data, arriva un dono prezioso e unico: la ‘Campana dei Tre Comuni’.

Un sacro bronzo finemente decorato a mano secondo un’antica tecnica plurisecolare, opera della rinomata ‘Pontificia Fonderia Marinelli’, dall’anno 1000 a oggi la prima e più antica fabbrica di campane e arte sacra al mondo.

A omaggiare il manufatto al Comune, il giornalista cattolico, saggista e imprenditore Maurizio Scandurra: “Le campane, oltre che voce di Dio in terra, sono anche documenti di bronzo. Testimonianze vive e attive di momenti unici, che meritano di essere celebrati nel tempo, come in questo caso”, esordisce.

Per poi proseguire: “Considero il borgo di Montiglio Monferrato uno dei più belli da sempre in Italia, al punto da essermene letteralmente innamorato. E aver deciso, così, di offrire anch’io il mio contributo spontaneo in segno di amicizia e stima al Sindaco storico Dimitri Tasso, il Parroco Don Ottavio Sega, gli abitanti e la comunità tutta”.

La campana, opera del noto architetto e designer vercellese Maurizio Chiocchetti (anche stimato restauratore di antichi plessi religiosi) ha un diametro di 53 cm, pesa 115 kg e suona nota Fa.

Troverà collocazione definitiva – su di un’elegante incastellatura in ferro zincato lavorato a mano dedicata alla Divina Provvidenza’, devozione cara a Maurizio Scandurra – all’interno dell’aiuola comunale opportunamente fatta riallestire dal donatore (grazie al prezioso contributo della ‘Marco Gorreri Giardini’ di Vercelli), che per l’occasione verrà dedicata a San Giuseppe Benedetto Cottolengo, primo grande Santo Sociale piemontese le cui suore operarono attivamente per molti anni all’interno del mirabile Castello di Colcavagno.

La ‘Campana dei Tre Comuni’ reca i nomi di Alfonso Pescarmona, Francesco Mattioli e Angelo Lago – quest’ultimo, purtroppo, scomparso -, alias i tre primi cittadini lungimiranti che intuirono e attuarono la fusione tra le tre municipalità. Oltre alle immagini dei patroni San Lorenzo, San Rocco, San Vittore, dei Santi Giovanni Bosco e Giuseppe Benedetto Cottolengo, e quelle del Castello di Montiglio, di un grappolo d’uva e di una meridiana: tutti motivi per i quali Montiglio Monferrato è conosciuto e apprezzato nel mondo, e che ringrazio vivamente il caro Maurizio Scandurra di aver voluto immortalare per sempre con questo nobile gesto”, dichiara soddisfatto il Sindaco Dimitri Tasso.

Sulla campana, anche una dedica affettuosa ad alcuni amici fraterni prematuramente scomparsi: l’Avvocato Bruno Poy, un secondo padre per me, e Besim Sina, mio storico collaboratore, un grande albanese emigrato in Italia e timorato di Dio che tanto bene ha fatto a tantissime persone. Oltre a un pensiero affettuoso ad Annibale Fontanella ed Ervina Castaldi, storici e stimati imprenditori piemontesi che dell’amore nella vita e nel lavoro hanno fatto una bandiera esemplare. Incluso con particolar menzione l’indimenticato Guido Nicola, il piccolo, grande uomo di Aramengo, i cui familiari e artisti-restauratori della celeberrima ‘Nicola Restauri Srl’ altrettanto apprezzati nel mondo hanno per l’occasione generosamente riportato all’antico splendore lo stemma municipale sulla facciata di Palazzo Civico”, aggiunge entusiasta Scandurra.

L’evento di inaugurazione avrà luogo a partire dalle ore 16.00 nella Chiesa di Santa Maria della Pace in Via Roma 1 a Montiglio Monferrato con la Santa Messa presieduta da Don Adriano Gennari, Superiore della Comunità torinese dei Sacerdoti dell’Ordine di San Giuseppe Benedetto Cottolengo e Fondatore della Comunità di Preghiera ‘Cenacolo Eucaristico della Trasfigurazione’, che concelebrerà con Don Ottavio Sega, Parroco di Montiglio Monferrato, Mons. Francesco Mancinelli, Rettore del Santuario di Crea e Responsabile Ufficio Liturgico Diocesi di Casale Monferrato e Don Santo Cristoforo Decca, Arciprete e Parroco di Castenedolo (BS).

A seguire, un tempo di adorazione eucaristica con preghiere di intercessione per i malati, poveri e sofferenti, per poi passare, alle ore 17.30 alla benedizione della campana nella piazza del Municipio, al discorso inaugurale tenuto dal Sindaco, dal Presidente ANCI Piemonte Alberto Avetta, dal giornalista Maurizio Scandurra e dal noto psichiatra, saggista, accademico, criminologo e anchorman tv Alessandro Meluzzi, con il raffinato accompagnamento musicale del duo Griot Folà formato dal Maestro Marco Di Cianni e Marzia Grassi.

Alle ore 18.30, nella medesima Chiesa, avrà luogo il concerto jazz del ‘Luciano Bertolotti Quartet’ dal titolo ‘Le mie estati a Montiglio’.

A conclusione dell’evento, una grande brindisi beneaugurante generosamente offerto dalla Pro Loco di Montiglio Monferrato.

Sulla facciata del Palazzo Municipale, inoltre, verrà apposta permanentemente una grande targa commemorativa di pregiata fattura artigianale, gentilmente omaggiata dall’imprenditore Paolo Garrone, titolare dell’ ‘Holiday Resort Piccola Fonte’ di Cantoira (TO), nelle Valli di Lanzo.

 

 

Un open mic a Torino

Sbarca a Torino l’OPEN MIC di StorieDistillate, la pagina di Instagram tutta torinese che unisce poeti, scrittori ed artisti grafici emergenti

Al Bunker di Torino, ogni giovedì dal 13 giugno fino al 18 luglio avranno luogo delle serate all’insegna dell’arte a 360°. Ogni evento inizierà verso le 7 di sera con una mostra d’arte dedicata, ogni volta, ad un artista emergente di Torino. Chi avrà l’occasione di partecipare alla serata, subito dopo l’aperitivo, assisterà alle performances poetiche e musicali di artisti sempre diversi; il tutto presentato dal poeta Alessandro Burbank. A seguire un concerto live di un cantautore, anch’egli emergente, che condurrà il pubblico fino al dj set notturno che avrà inizio verso le 23.30. Insomma: qualcosa di nuovo.Il nome della serata? Più estivo di così: COCCO. Dove l’acronimo sta per ” Cantautori Originali Con Canzoni Originali”. Il fondatore della pagina: Francesco Tosco, intervistato dal nostro quotidiano, invita chiunque voglia esibirsi con scritti propri ad iscriversi all’OPEN MIC, che letteralmente significa ” Microfono Libero”, per provare, almeno un volta a trovarsi sul palco. In un clima di festa ed allegria le sorprese non finiscono qui: presenti alla serata ci saranno anche varie realtà artistiche come riviste letterarie, produzioni animate, ballerini, attori ed artisti di strada. Un’opportunità in più per assistere a qualcosa di diverso, nata sull’onda della riscoperta recente delle performance live che sembrano attrarre sempre più pubblico, sarà un’estate tutta da scoprire.

Roberta Barisone

 

 

Arriva Giacobbo

Torino, Piazza Castello, nei giorni scorsi. La troupe di Roberto Giacobbo (Freedom). Perché  sono a Torino?Scopriamolo insieme…… Ma tra un attimo, dopo la pubblicità! La foto è di Mario Alesina

Un libro dedicato all’artista Francesco Franco

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Alla GAM di Torino presentazione del volume dedicato al grande incisore e pittore piemontese

Fu artista raffinato, pittore “squisito” e incisore sicuramente fra i più grandi e prestigiosi nel panorama artistico internazionale del Novecento. A Francesco Franco (Mondovì, 4 ottobre 1924 – Torino, 30 gennaio 2018), la Società di Studi Storici Archeologici ed Artistici di Cuneo, fondata nel lontano 1929, ha dedicato – per celebrarne la memoria – l’intero volume del suo 159° prezioso Bollettino, affidandone la cura a Giovanna Galante Garrone, affiancata da Roberto Goffi e Alexandra Wetzel. Arricchito dalle suggestive testimonianze di allievi, colleghi, amici e studiosi, il volume verrà presentato martedì 11 giugno alle ore 18, nella Sala Uno della GAM-Galeria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea , in via Magenta 31, a Torino. Allievo in gioventù dei corsi di pittura tenuti da Felice Casorati e da Francesco Menzio all’Accademia Albertina, dove seguì anche le lezioni di incisione di Marcello Boglione e di Mario Calandri – cui subentrò come indimenticato docente di Tecniche incisorie – Franco è presente con le sue opere in numerosissime Istituzioni, pubbliche e private, nonché in alcuni dei Musei più importanti a livello nazionale e internazionale: a partire dalla stessa GAM di Torino fino al Gabinetto degli Uffizi a Firenze e alla Calcografica di Roma, per continuare (solo per citarne alcuni) con il Museo di Stato di Malbork (Polonia), con la Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Bucarest e con il Puskin Museum di Mosca. Alla presentazione del volume “A Francesco Franco”, interverranno: Riccardo Passoni (Direttore GAM), Rinaldo Comba (Presidente Bollettino della SSSAA di Cuneo), Giovanna Galante Garrone (già Direttore presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Piemonte), Franco Fanelli (Incisore, docente dell’Accademia Albertina e giornalista) e Piergiorgio Dragone (Storico e critico d’arte). Ingresso libero, fino ad esaurimento posti. Per info: tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it

g. m.

Le imprese spaziali hanno un futuro

 Il futuro delle imprese spaziali rappresenta un tema che desta sempre maggior interesse, anche presso un pubblico non necessariamente di addetti ai lavori

 

Lo ha dimostrato il successoottenuto dalla conferenza tenuta lunedì 3 giugno scorso, presso il Rotary Rivoli, dall’ingegner Enrico Bertuccio, sul tema Evoluzione dei sistemi di trasporto spaziale dall’Apollo al prossimo futuro.Questo è stato il nucleo centrale dell’incontro, capace di accentrarel’attenzione e anche la tensione del pubblico, durante la visione di alcuni filmati originali (chi non ricorda la celebre frase: “Houston, we have got a problem”, pronunciata dall’astronauta Neil Armstrong a bordo dell’Apollo 13?) veramente coinvolgenti.Apollo 13 è stata una missione spaziale statunitense, parte del programma Apollo, decollata l’11 aprile 1970 alle ore 13:13 CST dal Kennedy Space Center. Doveva essere la terza missione a sbarcare sulla Luna, dopo quelle di Apollo 11 e Apollo 12, ma è diventata celebre per il guasto che impedì l’allunaggio e rese difficoltoso il rientro sulla Terra. Un’esplosione nel modulo di servizio danneggiò, infatti, molti equipaggiamenti, riducendo notevolmente la disponibilità di energia elettrica e di ossigeno.L’ingegner Enrico Bertuccio, esperto e Responsabile Missioni ed Esplorazioni del Cosmo per Thales Alenia Space, ha portato ai soci ed agli amici intervenuti (perché il Rotary non è solo per i soci), una testimonianza effettivamente unica nel suo genere, aprendo ampi scenari non solo alla conoscenza dell’argomento, ma anche alla fantasia di ognuno, proponendo spunti di riflessioni (è proprio il caso di dirlo) letteralmentespaziali”.Una serata seguita con molta attenzione da tutti gli astanti, mentre a video scorrevano le immagini dei filmati commentate dall‘ingegnerBertuccio, il cui compito è stato anche quello di rispondere, nel poco tempo a disposizione (perché se lasciate parlare un ingegnere di argomento tecnico è impossibile, o quasi, da interrompere!!!), alle frequenti e provocatorie domande del Presidente del Club, l’ingegner Massimo RivaltaDavvero una bella sfida tra ingegneri, e non solo, nel Cosmo! Abbiamo scoperto le navicelle spaziali e la loro logica di funzionamento fino alla competizione delle scelte progettuali e tecnologiche, che hanno permesso lo sviluppo finora conosciuto.Si è trattato anche di un racconto sull’evoluzione della figura dei viaggiatori dello spazio, da principalmente piloti collaudatori a principalmente passeggeri.Ma forse l’argomento che più ha lasciato il segno è stato quello dell’Intelligenza Artificiale…ecco: qui possiamo affermare che in questa serata “…abbiamo visto cose che voi umani non immaginate nemmeno!…”.

E il dilemma rimane: chi avrà il sopravvento?

La concreta logicità del cervello umano, con tutte le sue sfumature,o la fredda, ambiziosa e calcolatrice Intelligenza Artificiale? Questo è un dubbio che, al momento, non ancora risolto, ci offre ampi spunti di riflessione e momenti di valutazione che prima, forse, non avevamo.Ma non lasciatevi ingannare dalla realtà odierna: oggi si pensa a ragionare per programmi spaziali che vedranno la luce tra dieci o vent’anni…come dire: il futuro è già vecchio!

Grazie Rotary Club Rivoli! Grazie ingegner Bertuccio per la Sua competenza e passione. E adesso…Proviamo a volare?

 

MR

 

(Foto Mario Alesina)

Produzione in calo, il Piemonte soffre

Il 2019 inizia all’insegna delle difficoltà  per le imprese. È infatti ancora in calo nei primi tre mesi  la produzione industriale (-0,4% rispetto allo stesso trimestre 2018)

In discesa anche gli ordinativi, il fatturato e il grado di utilizzo degli impianti. In positivo soltanto  l’industria alimentare in basso  Piemonte. In sofferenza  il comparto auto e la filiera tessile. Il bilancio non proprio esaltante emerge dalla 190a indagine congiunturale sull’industria manifatturiera curata da Unioncamere in collaborazione con Intesa Sanpaolo e Unicredit, che  ha coinvolto 1.732 imprese industriali piemontesi, con oltre 108.000 addetti e circa 62 miliardi di euro di fatturato.

De Cillis vice nazionale Corecom

Importante riconoscimento al Comitato Regionale per le Comunicazioni del Piemonte e al Consiglio regionale. Nel corso del coordinamento nazionale tenutosi a Torino, è stata rinnovata la carica di vice presidente del Coordinamento nazionale dei Corecom ad Alessandro De Cillis, presidente del Corecom Piemonte. La nomina, a firma del presidente del coordinamento nazionale dei Corecom (Corecom Italia), Filippo Lucci, durerà per i prossimi 18 mesi. Un incarico importante e strategico per il momento di transizione, che vedrà i Corecom protagonisti nella fase di transizione dovuta alla nomina del nuovo direttivo Agcom. Un risultato particolarmente significativo in virtù dei traguardi raggiunti in anteprima nazionale, tra i quali la sottoscrizione di un protocollo di intesa con il Garante per la Privacy che vede il Corecom Piemonte protagonista di una sperimentazione triennale per il contrasto al cyberbullismo. Inoltre la capacità di cooperare a favore dell’innovazione digitale, ha portato all’implementazione della piattaforma nazionale Conciliaweb. Alessandro De Cillis guiderà il Corecom verso il traguardo del raddoppio del numero delle controversie ricevute tra utenti e compagnie telefoniche e tv a pagamento che potrebbe salire a 12mila per anno.

Quinta coppa C

“cosa vuoi più di così? Quinta coppa C… vedrai ti faccio innamorareeeee”

Non la trovate su wikipedia, Scritta ed interpretata da un grande autore, Luca Sala, (Non è l’inferno –Emma Marrone vincitrice del Sessantaduesimo Festival della Canzone Italiana di Sanremo) e dalla mia voce, questa canzone è nata per gioco, vive per gioco e si nutre della vostra preferenza, della vostra voglia di ascoltarla e farla ascoltare ai vostri amici, fosse anche solo per ridere, o per dire “guarda che tette!” che, per quanto riduttivo, è oltremodo realistico; di tette si parla, ma in modo scherzoso, perchè a due giorni dai 47 anni è assolutamente impensabile, per me, uscire con qualcosa di troppo serio, nemmeno mi ha sfiorato la mente. Sarebbe come mettere sulla mia carta di identità il volto di una donna che non sono io. Una sera incontri un collega, ci lavori ad un progetto per Sanremo, e quando esci da lì, dopo poche ore, su whatsapp ti arriva una bozza di questo brano che, ci auguriamo non smetta in fretta di piacervi. Allora gli telefono e gli dico: “Luca, facciamola per bene, mettiamo su un video e vediamo che succede!!” E lui, tanto professionale quanto folle, come me lancia un SI che è una spada dritta al cuore di una come me che vive borderline, di sfide, in generale, figurarsi nella musica. Nasce cosi “Quinta coppa C” senza troppo rumore senza nemmeno troppa fretta, ma con una gran voglia di far sorridere in un momento storico cosi difficile. Nasce come un fiore tra le pietre più dure, viene pubblicato senza una etichetta che “spinga”, perchè il tuo livello di soddisfazione, dipende dal tuo livello di coraggio, che a me non è mai mancato; nasce in mezzo alle critiche di chi ti vede e non esita a dirti che sembri una battona che perde il suo sex appeal aspettando un cliente al pianoforte, ma si sa, quei bordelli li, dove si suonava anche (ed io li ho vissuti musicalmente n.d.r.) purtroppo non ci sono più, oggi le puttane le vedi anche travestite da suore , con le ballerine ai piedi e capaci di celarsi dietro brani tecnicamente fighi…ma non è necessario dare un senso a tutto, il bello è anche questo, che chi non ha occhi ed orecchi colmi di ironia, quell’ironia non la veda, magari non merita di vederla, chi può dirlo!? Non ci aspettavamo niente da questo brano e “toccare” certi numeri non ci porterà nulla, ma ci riempie il cuore, ci fa sorridere e avere ancora più voglia di fare questo mestiere!!!! Grazie a chi lo ha visualizzato, ascoltato, condiviso, amato, disprezzato…grazie a tutti voi…ascoltatelo se potete, magari vi strapperà un sorriso…o un pelo di rabbia.

Siamo soldati, andiamo avanti.

“Questo è il vero segreto della vita – essere completamente impegnato con quello che si sta facendo qui e ora. E invece di chiamarlo lavoro, rendersi conto che è un gioco.”

(Alan W. Watts)

Buon ascolto

Chiara De Carlo

https://www.youtube.com/watch?v=_nRV92XG71s

Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

 

BAROMETRO SULL’AFFITTO DI CASE PER VACANZA IN ITALIA

CRESCE LA VOGLIA DI VIAGGIARE: L’87% DEGLI INTERVISTATI HA FATTO UNA VACANZA DI ALMENO 4 NOTTI, CON UN INCREMENTO DEL +12% RISPETTO AL 2018

 

In un mercato sempre più fluido, nascono precisi profili dei viaggiatori moderni – gli alternativi e gli esclusivisti – con diversi comportamenti e attitudini di spesa. Chi sceglie le case vacanza genera un impatto economico sul territorio pari a 2,9 miliardi di euro

  HomeAway®, esperto globale delle case per vacanza, e CISET, Centro Internazionale sull’Economia Turistica fondato da Università Ca’ Foscari di Venezia e Regione Veneto, presentano i dati della seconda edizione del barometro sull’affitto di case per vacanza in Italia*.

Emerge in generale un cauto ottimismo rispetto alla propensione di viaggio degli italiani che sembrano disposti a viaggiare di più. L’87% della popolazione – tra i 18 e i 65 anni – ha infatti potuto godere di una vacanza lunga, superiore alle 4 notti, in aumento rispetto a quanto registrato nel 2018 sul periodo aprile 2016-2018.

Ottimistiche anche le previsioni di vacanza per il 2019, anno in cui l’89% degli italiani ha in programma almeno un soggiorno fuori casa tra aprile e dicembre.  Di questi, il 43% opterà sicuramente per unalocalità dove sia garantita un’offerta di case vacanza, altrimenti cambierà destinazione.

In questo scenario generale, che sottende ad un mercato sempre più fluido in cui anche il turista si sente “residente temporaneo” del luogo scelto per le proprie vacanze, si inserisce l’indagine commissionata da HomeAway che, quest’anno, presenta un’importante novità. Sono stati infatti tracciati il profilo dell’utente italiano che sceglie la casa vacanza e il profilo di coloro che invece prediligono l’hotel, analizzandone per la prima volta i diversi comportamenti in termini di abitudini di viaggio e di spesa. L’analisi ha portato a delineare così precisi segmenti di viaggiatori: gli “alternativi” (chi utilizza sia case per vacanza che hotel) e gli “esclusivisti”, che includono sia coloro che utilizzano solo case per vacanza sia coloro che utilizzano solohotel.

“Gli alternativi”, chi sono?

I dati più interessanti di questo studio emergono proprio dal campione di indagine di chi sceglie sia case per vacanza che hotel. Questo segmento è composto per la maggior parte da giovani (il 40% ha < 34 anni) e adulti (il 23% ha 35-44 anni), risiede soprattutto al Nord (il 45%) o al Sud (24%) e ha uno status socioeconomico medio-alto, sia in termini di istruzione che di ceto sociale. Rispetto agli altri profili ha una maggiore propensione al viaggio: quasi l’80% di loro ha fatto almeno 2 vacanze lunghe e 2 short break negli ultimi due anni e, tra le due tipologie di alloggio (case per vacanza e hotel), il 56% di loro valuta e sceglie la prima.

Dove, come, quando, perché e con chi viaggiano gli alternativi?

Dove? Le destinazioni preferite da questo segmento di viaggiatori sono in assoluto le località balneari, che registrano il 47% delle preferenze, seguite dalle città d’arte (22%) e dalla montagna (11%). L’appartamentoè la tipologia di alloggio più gettonata, scelta dal 52% degli intervistati, seguita dalla casa indipendente/villetta (25%). Le altre tipologie di alloggio legate alla vacanza scelta (ad es. bungalow per le vacanze al mare, baita per la montagna, etc.) contano per il 20%.

Quando? L’estate è senza dubbio la stagione prediletta, in particolare il periodo giugno-agosto è preferito dal 56%, con un picco ad agosto (25%). L’autunno, e in particolare settembre, è scelto dal 16%, seguito dalla primavera, in particolare maggio (15%) e infine dall’inverno (gennaio soprattutto), che chiude con il 13%.

Perché? Gli alternativi amano viaggiare soprattutto per rilassarsi ed evadere dallo stress quotidiano (voto 4 su 5), godersi il meritato riposodivertirsi con i compagni di viaggio (voto 3,8 su 5) e infine per conoscere nuovi luoghi (voto 3,7 su 5) e nella scelta della destinazione, danno importanza anche all’offerta della stessa (enogastronomia 3,6, risorse culturali 3,5, naturali 3,3).

Con chi? Il gruppo è formato in media da 3 persone, con la maggioranza che decide di viaggiare in famiglia(partner e figli) o in coppia (entrambi al 36%). A seguire troviamo i gruppi numerosi, formati da partner/famiglia e parenti o amici (12%), gruppi di amici (11%) e infine chi sceglie di viaggiare da solo (2%).

Dove prenotano e come scelgono una casa per vacanze?

Le piattaforme online specializzate in affitti turistici sono il principale canale di informazione e prenotazione (37%), seguito dalle OTA e dai portali delle destinazioni turistiche, che registrano il 32% e il 30% delle preferenze, rispettivamente. Il passaparola tradizionale è ancora scelto dal 29% degli intervistati, mentre il 13% è un repeater (sceglie, cioè, sempre lo stesso alloggio). Chiudono le agenzie di viaggi (8%) e le agenzie immobiliari (7%).

La prima caratteristica presa in considerazione in fase di valutazione dell’alloggio è la posizione e il prezzo(voto 4 su 5), seguito dall’ambiente e i dintorni della casa (voto 3,8 su 5) e infine le recensioni su internet e il contatto diretto con i proprietari e i gestori di case vengono valutati con un voto di 3,6 su 5.

“In Italia il mercato degli affitti ad uso turistico è in crescita costante ed è uno dei più attivi in Europa, sia dal lato dell’offerta che della domanda, grazie alla diffusione di piattaforme e siti web specializzati in affitti – ha sottolineato Valeria Minghetti, Chief Senior Researcher di CISET -Da qualche anno a questa parte la figura del viaggiatore si è evoluta: la vacanza di stampo tradizionale esiste sempre di meno e ormai è pensata come esperienza per vivere i luoghi. In un mercato sempre più fluido e mutevole, abbiamo individuato quindi una tipologia di turista ‘ibrido’, che cambia le sue scelte e i suoi comportamenti in base alle sue molteplici individualità”.

 

“Gli esclusivisti”, chi sono?

E gli altri due segmenti? La ricerca ha tracciato anche il profilo degli esclusivisti. Coloro che hanno scelto di soggiornare solo in case per vacanza sono per la maggior parte adulti o maturi (il 47% ha più di 45 anni) e risiedono in prevalenza nel Nord Italia (57%). La loro vacanza ideale è tradizionale, prevalentemente al mare (45%) e in montagna (14%). Amano viaggiare in famiglia (42%) o in gruppi numerosi (15%) e in gruppo di amici (13%) per la prenotazione utilizzano sia le piattaforme specializzate in affitti brevi (32%) sia le OTA e altri intermediari (30%).

Diverse invece sono le abitudini di chi sceglie solo l’hotel; il target di riferimento ha un’età media più elevata (il 51% ha > 45 anni) e risiede un po’ in tutta Italia, ma con una maggiore concentrazione al Centro. Viaggia soprattutto in coppia (44%) o in famiglia (27%) e opta per una tipologia di vacanza più eterogenea: il 39% sceglie un soggiorno nelle città d’arte, mentre il 32% va al mare. Le cosiddette “bed banks” (i portali specializzati nella prenotazione di camere) sono il tool di riferimento per il 50% degli intervistati, seguiti dai portali delle località turistiche (27%).

 

Spese extra e impatto economico, i target a confronto

 

Ma veniamo alle spese extra: il barometro HomeAway/CISET indica che gli “alternativi” spendono in media € 573 per l’affitto e una cifra più che doppia in spese extra – € 1.165 Euro – per tutto il soggiorno, per un totale di € 1.738. Delle spese extra, la maggior parte è destinata alla ristorazione (40,4%).

Tra gli “esclusivisti”, sono i sostenitori delle case vacanza a spendere di più, non tanto in termini di affitto, quanto in attività da svolgere durante il proprio soggiorno, con un miglior indotto per il territorio (€ 766contro € 664 sostenuto da chi alloggia solo in hotel), dato un gruppo di viaggio più numeroso e una maggiore durata del soggiorno.

In generale, il fatturato generato da chi utilizza case per vacanza (esclusivisi e alternativi) si aggira intorno ai € 2,9 miliardi, di cui poco meno di € 1 Mld è dovuto alle spese di affitto e € 1,9 Mld sono le spese extra a destinazione.

A chiusura della presentazione dei risultati, Gualberto Scaletta, Country Manager Italy Vrbo, ha così commentato: “Siamo contenti di aver rinnovato anche quest’anno la nostra collaborazione con il CISET per la realizzazione di questo studio che quest’anno si è ulteriormente arricchito di importanti novità, Questa seconda edizione, infatti, fornendo diversi profili e comparandoli tra loro, ci offre molti dettagli interessanti per conoscere meglio, e per la prima volta, in maniera così dettagliata, quelli che abbiamo definito “Gli alternativi”, un profilo di turista, più fluido, consapevole e che sceglie sia l’hotel che la casa per vacanze, confermandoci ancora una volta quanto oramai siano due soluzioni di alloggio a tutti gli effetti complementari. In un contesto, anche se lieve, di ripresa economica – aggiunge il manager – in cui il viaggiatore diventa sempre più esigente e quindi più “fluido”, credo sia strategico ascoltarne più attentamente i bisogni e ad anticiparne le esigenze e per farlo è sempre più utile realizzare indagini come questa, che ci aiutano a tracciarne un profilo preciso, al passo con i tempi e non limitativo”.

* Definizione generica non corrispondente ad alcuna definizione legale

**Metodologia di analisi

  • Indagine CAWI condotta da SWG su un panel di 60.000 persone rappresentative della popolazione italiana
  • Intervistati Italiani 18 – 65 anni che hanno fatto almeno 1 vacanza/breve soggiorno (almeno 1 notte fuori casa) in Italia nel corso degli ultimi 2 anni (marzo 2017-aprile 2019)
  • Periodo: prima metà di aprile 2019
  • I campioni intervistati:

– Turisti in case per vacanza: 1.300 interviste a persone che negli ultimi 2 anni hanno trascorso almeno 1 notte in un alloggio in affitto e che hanno utilizzato anche altre tipologie di alloggio (hotel)

– Turisti in hotel, che NON utilizzano case per vacanza: 600 interviste a persone che negli ultimi 2 anni hanno trascorso almeno 1 notte in hotel, ma non in un alloggio in affitto