redazione il torinese

CELEBRAZIONE DI SAN SEBASTIANO PATRONO DELLA POLIZIA MUNICIPALE

Lunedì 21 gennaio, alle 9.45, nella Chiesa Parrocchiale San Giovanni Bosco di via Sarpi 117 (la Chiesa dell’Istituto Agnelli), sarà celebrato San Sebastiano patrono della Polizia Municipale.

 

Nella Messa l’Arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia ricorderà anche, nel trentennale dalla sua scomparsa, l’Agente Roberto Bussi proprio nella parrocchia che lo ha visto crescere e ancora oggi frequentata dai suoi genitori.

 

Da quest’anno la celebrazione di San Sebastiano non si svolgerà più soltanto in Duomo, da sempre punto vitale e centrale della religiosità cittadina, ma, per incontrare le tante realtà circoscrizionali, anche presso le diverse Parrocchie di Torino.

 

(foto: il Torinese)

“Miracolo” al pronto soccorso del Mauriziano

Alcuni giorni fa un uomo, 69 anni, giunge al Pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino, proveniente dall’ospedale San Luigi di Orbassano, con una terribile diagnosi: “ematoma di parete dell’aorta ascendente”, con elevatissime probabilità di rottura e pochissime chances di sopravvivenza se il cardiochirurgo non arriva in tempo a sostituire il vaso incriminato

È una lotta contro il tempo … tempo che sembra essere finito quando improvvisamente il cuore dell’uomo smette di battere. Immediata la reazione di tutto il personale medico ed infermieristico del Pronto Soccorso diretto dal dottor Domenico Vallino. Il medico di guardia, dottor Andrea Landi, coadiuvato dalla sua équipe, comincia le manovre cardio-rianimatorie secondo protocollo. Il dottor Edoardo Zingarelli, della Cardiochirurgia diretta dal dottor Paolo Centofanti, consapevole che il sangue fuoriuscito dall’aorta ha riempito il pericardio ed impedisce al cuore di contrarsi, esegue immediatamente una pericardiocentesi (aspirazione del sangue dal pericardio con un lungo ago), aspirando mezzo litro di versamento. Nonostante l’ecocardiogramma dimostri la scomparsa della parte liquida del versamento, il cuore non vuole saperne di ripartire. A questo punto, appare evidente, che il paziente non ha alcuna possibilità di arrivare vivo nella sala operatoria di cardiochirurgia, dove il personale é già pronto ad accoglierlo. I cardiochirurghi, Zingarelli e Roberto Flocco, non si perdono d’animo e decidono di non mollare nonostante siano già trascorsi 30 minuti dall’inizio delle manovre rianimatorie ed il paziente non dia ancora segni di ripresa. Se il paziente non può andare in sala operatoria, la sala operatoria può andare dal paziente. Vengono avvertiti i cardioanestesisti Arianna Abascià e Luca Amendolia della Anestesia e Rianimazione Cardiovascolare diretta dalla dr.ssa Gabriella Buono, che si precipitano nella “shock room” dell’Area rossa, contemporaneamente viene detto all’équipe infermieristica ed alla tecnica di perfusione di andare in PS.  Si procede alla sternotomia in emergenza, tra un massaggio cardiaco e l’altro, si rimuovono i coaguli dal pericardio ed il cuore ricomincia a battere. Solo a quel punto, dopo aver messo il paziente in sicurezza, viene portato nelle sale operatorie del blocco cardiovascolare per completare il lavoro cominciato. Il paziente esce dalla sala operatoria in buone condizioni emodinamiche, ma con il grosso dubbio sulle funzioni neurologiche per il prolungato arresto cardiaco. Il giorno dopo si sveglia senza alcun deficit e dopo 3 giorni di cure presso la cardiorianimazione viene trasferito presso il reparto di Cardiochirurgia ed attualmente è, in buone condizioni generali, presso il reparto di Medicina Interna diretta dal dottor Claudio Norbiato per completare l’iter diagnostico-terapeutico. Una storia complicata a lieto fine. 

Pierpaolo Berra

(foto: il Torinese)

"Miracolo" al pronto soccorso del Mauriziano

Alcuni giorni fa un uomo, 69 anni, giunge al Pronto soccorso dell’ospedale Mauriziano di Torino, proveniente dall’ospedale San Luigi di Orbassano, con una terribile diagnosi: “ematoma di parete dell’aorta ascendente”, con elevatissime probabilità di rottura e pochissime chances di sopravvivenza se il cardiochirurgo non arriva in tempo a sostituire il vaso incriminato

È una lotta contro il tempo … tempo che sembra essere finito quando improvvisamente il cuore dell’uomo smette di battere. Immediata la reazione di tutto il personale medico ed infermieristico del Pronto Soccorso diretto dal dottor Domenico Vallino. Il medico di guardia, dottor Andrea Landi, coadiuvato dalla sua équipe, comincia le manovre cardio-rianimatorie secondo protocollo. Il dottor Edoardo Zingarelli, della Cardiochirurgia diretta dal dottor Paolo Centofanti, consapevole che il sangue fuoriuscito dall’aorta ha riempito il pericardio ed impedisce al cuore di contrarsi, esegue immediatamente una pericardiocentesi (aspirazione del sangue dal pericardio con un lungo ago), aspirando mezzo litro di versamento. Nonostante l’ecocardiogramma dimostri la scomparsa della parte liquida del versamento, il cuore non vuole saperne di ripartire. A questo punto, appare evidente, che il paziente non ha alcuna possibilità di arrivare vivo nella sala operatoria di cardiochirurgia, dove il personale é già pronto ad accoglierlo. I cardiochirurghi, Zingarelli e Roberto Flocco, non si perdono d’animo e decidono di non mollare nonostante siano già trascorsi 30 minuti dall’inizio delle manovre rianimatorie ed il paziente non dia ancora segni di ripresa. Se il paziente non può andare in sala operatoria, la sala operatoria può andare dal paziente. Vengono avvertiti i cardioanestesisti Arianna Abascià e Luca Amendolia della Anestesia e Rianimazione Cardiovascolare diretta dalla dr.ssa Gabriella Buono, che si precipitano nella “shock room” dell’Area rossa, contemporaneamente viene detto all’équipe infermieristica ed alla tecnica di perfusione di andare in PS.  Si procede alla sternotomia in emergenza, tra un massaggio cardiaco e l’altro, si rimuovono i coaguli dal pericardio ed il cuore ricomincia a battere. Solo a quel punto, dopo aver messo il paziente in sicurezza, viene portato nelle sale operatorie del blocco cardiovascolare per completare il lavoro cominciato. Il paziente esce dalla sala operatoria in buone condizioni emodinamiche, ma con il grosso dubbio sulle funzioni neurologiche per il prolungato arresto cardiaco. Il giorno dopo si sveglia senza alcun deficit e dopo 3 giorni di cure presso la cardiorianimazione viene trasferito presso il reparto di Cardiochirurgia ed attualmente è, in buone condizioni generali, presso il reparto di Medicina Interna diretta dal dottor Claudio Norbiato per completare l’iter diagnostico-terapeutico. Una storia complicata a lieto fine. 

Pierpaolo Berra

(foto: il Torinese)

Gli artificieri della Taurinense fanno esplodere la bomba trovata nel Po

Gli artificieri del 32° reggimento genio guastatori della Brigata Alpina “Taurinense”, unità altamente specializzata dell’Esercito Italiano, hanno disinnescato domenica 20 gennaio la bomba d’aereo americana da 1000 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta nei giorni scorsi nell’alessandrino sotto il ponte tra Valenza e Lomellina. 

La bomba, di tipo AN-M65 e contenente circa 270 kg di esplosivo, al termine di delicate operazioni di “despolettamento” e di messa in sicurezza, è stata trasportata in un’area sicura a nord del ponte ferroviario, dove è stata fatta brillare senza danni per le infrastrutture circostanti. Particolare attenzione è stata posta – tramite l’adozione di particolari accorgimenti tecnici – alla salvaguardia dell’ambiente naturale, essendo l’area interessata insistente nel Parco fluviale del Po.

Gli artificieri del 32° hanno dapprima rimosso, tramite la cosiddetta “chiave a razzo”, la spoletta posteriore dell’ordigno, per poi procedere con il taglio meccanico della porzione anteriore della bomba contenente la spoletta inestraibile e trasportandone poi il troncone disinnescato nel sito individuato per il brillamento.

 Iniziate alle ore 7.30 della mattina, le operazioni si sono protratte fino alle ore 18.00 circa, e grazie allo stretto coordinamento tra la Prefettura di Alessandria e il Comune di Valenza, è stato possibile intervenire limitando al massimo i disagi per la popolazione civile ed incidendo il meno possibile sul traffico ferroviario e aereo prospiciente l’area interessata. Già nella giornata di sabato 19, gli operatori del team EOD (Explosive Ordnance Disposal) unitamente al personale della compagnia di supporto allo schieramento del 32° reggimento guastatori, erano intervenuti implementando e finalizzando le opere di barricamento e di  predisposizione del sito di brillamento.

Gli specialisti del 32° reggimento  genio guastatori – che vantano una preziosa esperienza maturata anche nelle missioni all’estero – nel solo 2018 hanno effettuato 110 interventi, bonificando, tra le altre, le bombe d’aereo dello stesso tipo di quella di Valenza ritrovate a Casale Monferrato e presso il Lingotto di Torino, rendendo inoffensivi oltre 300 residuati bellici inesplosi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. A fianco della propria attività prettamente militare, il reggimento interviene, su richiesta delle Prefetture competenti, in attività a supporto della popolazione in caso di calamità, come in Liguria lo scorso novembre o in Abruzzo a seguito dei noti eventi sismici e climatici.  

Massimo Iaretti

***

ORE 13 – E’ in corso di svolgimento, da parte degli uomini del 32° Guastatori alpini della Taurinense, l’operazione per rendere inoffensivo l’ordigno da 1000 libre, frutto dei bombardamenti americani nella seconda guerra mondiale miranti a distruggere il ‘Ponte di ferro’ sul Po a Valenza, che collega il Piemonte con la Provincia di Pavia. Le operazioni, dopo che, come da decisione presa nel vertice della prefettura di Alessandria, la zona era stata ‘blindata’ nelle due aree di evacuazione e di rispetto, sono iniziate alle 9.50 e già alle 10,05 la spoletta posteriore è stata disinnescata. Poi si è iniziato l’intervento su quella anteriore, che si sta provvedendo a tagliare con un getto di acqua e sabbia. Una volta terminata questa fase l’ordigno verrà rimosso con una gru, spostato di

Tagliata la spoletta di testa prima di procedere al brillamento

600 – 700 metri sempre in territorio valenzano, ma al confine con il Comune di Bozzole, e qui di provvederà a rendere inoffensivo del tutto il tritolo o a farlo brillare. Intanto da stamattina presto è aperto il Com 4 – Centro operativo misto di Valenza, presso la sede del comando della polizia municipale in viale Santuario, con la presenza del vice prefetto Paolo Ponta, del sindaco di Valenza, Gianluca Barbero, degli assessori Marina Baiardi e Luca Ballerini, del sindaco di Frassineto Po, Gian Mario Argentero, del maggiore Elvio Pascale del 32° Guastatori Taurinense (che coordina le operazioni), di esponenti delle forze dell’ordine, della protezione civile, della questura di Alessandria.

Massimo Iaretti

 

“Una pizza con” ospita Giusy Versace

Il 21 Gennaio si terrà l’incontro del mese di gennaio del ciclo di appuntamenti “Una pizza con…” promossi da Forza Italia Giovani Torino Città Metropolitana, dal Coordinatore Tommaso Varaldo, dai suoi Vice Emanuele Cicconi e Luca Schiavone e da tutto il direttivo del movimento giovanile. Incontri che vedono esponenti del mondo della politica, del giornalismo e del lavoro approfondire insieme ai giovani tematiche di attualità.  Questo lunedì sarà ospite della serata Giusy Versace, atleta paralimpica, conduttrice televisiva e da marzo parlamentare tra le fila di Forza Italia.   “Sono molto contento che Giusy abbia accettato il mio invito – commenta Tommaso Varaldo, coordinatore del movimento giovanile – sarà una serata interessante e ricca di spunti. Ascoltare la storia della vita di una donna straordinaria  come Giusy Versace insegna molto e ci ricorda il valore della vita e la forza della speranza. Con Giusy parleremo di sport, affronteremo il delicato tema della disabilità e approfondiremo le sue proposte di legge che vanno nella giusta direzione della tutela dei diritti dei più deboli e nel lavorare per uno sport sempre più per tutti e sempre meno per i più fortunati” Durante la serata interverranno il Coordinatore Regionale di Forza Italia On. Paolo Zangrillo e il Coordinatore del Dipartimento Regionale Politiche Sociali On. Daniela Ruffino.  Oltre al responsabile del dipartimento Sport del movimento giovanile torinese Luigi Siciliano. 

 

Per partecipare scrivere a fig.torino@gmail.com

"Una pizza con" ospita Giusy Versace

Il 21 Gennaio si terrà l’incontro del mese di gennaio del ciclo di appuntamenti “Una pizza con…” promossi da Forza Italia Giovani Torino Città Metropolitana, dal Coordinatore Tommaso Varaldo, dai suoi Vice Emanuele Cicconi e Luca Schiavone e da tutto il direttivo del movimento giovanile. Incontri che vedono esponenti del mondo della politica, del giornalismo e del lavoro approfondire insieme ai giovani tematiche di attualità.  Questo lunedì sarà ospite della serata Giusy Versace, atleta paralimpica, conduttrice televisiva e da marzo parlamentare tra le fila di Forza Italia.   “Sono molto contento che Giusy abbia accettato il mio invito – commenta Tommaso Varaldo, coordinatore del movimento giovanile – sarà una serata interessante e ricca di spunti. Ascoltare la storia della vita di una donna straordinaria  come Giusy Versace insegna molto e ci ricorda il valore della vita e la forza della speranza. Con Giusy parleremo di sport, affronteremo il delicato tema della disabilità e approfondiremo le sue proposte di legge che vanno nella giusta direzione della tutela dei diritti dei più deboli e nel lavorare per uno sport sempre più per tutti e sempre meno per i più fortunati” Durante la serata interverranno il Coordinatore Regionale di Forza Italia On. Paolo Zangrillo e il Coordinatore del Dipartimento Regionale Politiche Sociali On. Daniela Ruffino.  Oltre al responsabile del dipartimento Sport del movimento giovanile torinese Luigi Siciliano. 

 

Per partecipare scrivere a fig.torino@gmail.com

Il pop dei Tiromancino e il progetto “Songs With Other Strangers”

Gli appuntamenti musicali della settimana

 

Lunedì. Al Milk suona il sassofonista Tino Tracanna mentre al Jazz Club è di scena la cantautrice Liana Marino supportata dal contrabbassista Stefano Risso.

Martedì. Al Le Roi canta Don Backy accompagnato dai Fuggiaschi.

Mercoledì. Al Jazz Club suona il trio di Dario Lombardo. Al cinema Massimo i cortometraggi muti di Joris Ivens vengono sonorizzati da Massimo Andrea Belfi e Stefano Pilia con la violoncellista Julia Kent. Al Caffè della Basilica i Rhytm and Bones rendono omaggio ai grandi dello swing : Duke Ellington, Benny Goodman e Count Basie.

Giovedì. Al Jazz Club si esibisce Linda Messerklinger mentre al Blah Blah suonano i kuTso.

Venerdì. I francesi Ultra Zook sono di scena a El Paso. I Baseball Gregg si esibiscono al magazzino sul Po. La cantante catanese Patrizia Laquidara di scena al Folk Club mentre al Diavolo Rosso di Asti si esibisce Postino.

Sabato. Per “Novara Jazz” all’Istituto Musicale Brera è di scena l’Ararat Ensemble Orchestra con Haruna Kuyateh. Al Jazz Club suona il trio della contrabbassista Sara Zarrinchang. Al Magazzino sul Po si esibiscono i Tons. Allo Spazio 211 è di scena Maru.

Domenica. Al teatro Colosseo si esibiscono i Tiromancino con l’Ensemble Symphony Orchestra. Per “Novara Jazz” al Piccolo Coccia, il trio della vocalist Sonia Spinello rende un tributo a Billie Holiday. Per la rassegna “Seeyousound” al cinema Massimo, il progetto “Songs With Other Strangers” con Steve Winn, John Parish, Stef Kamil Carlens e Manuel Agnelli e altri, in occasione del documentario di Vittorio Bongiorno in anteprima.

 

Pier Luigi Fuggetta

 

Ragazza rapinata, ma la storia era inventata

Aveva suscitato, a suo tempo una certa preoccupazione nella comunità del quartiere San Bernardino di Tortona, luogo del Santuario Basilica della Madonna della Guardia di San Luigi Orione, la notizia di una rapina commessa ai danni di una giovane donna italiana da parte di un soggetto straniero nel nebbioso pomeriggio di domenica 30 dicembre 2018 in una via adiacente la Chiesa. La donna aveva denunciato ai carabinieri che mentre stava per raggiungere la propria autovettura, un soggetto straniero le aveva dapprima chiesto un euro e poi, non avendo ottenuto quanto chiesto, l’aveva strattonata mentre cercava lei di chiudersi nell’abitacolo, rompendo poi il vetro e, dopo essersi impossessato della sua borsa, dandosi alla fuga a piedi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tortona si erano posti all’immediata ricerca del rapinatore, senza alcun esito. La donna aveva anche riferito di essersi procurata una lieve ferita nel tentativo di divincolarsi dall’aggressore. Nei giorni successivi le indagini si sono concentrate sui soggetti che abitualmente stazionano nei pressi del Santuario e sull’esame dei filmati delle telecamere di video sorveglianza presenti nella zona e, a fronte di alcune anomalie riscontrare nel racconto della vittima, gli accertamenti sono proseguiti nel riscontro di diverse dichiarazioni testimoniali. Tutti gli elementi raccolti portavano a ritenere inverosimile la versione fornita dalla vittima che, convocata nuovamente in Caserma e messa di fronte alle incongruenze del suo racconto, ha alfine ammesso, tra le lacrime, di essersi inventata tutto per giustificare ai propri genitori, che l’avrebbero rimproverata, la rottura del vetro ed il furto della propria borsa ad opera di ignoti, fatto realmente accaduto lo stesso giorno in cui ella aveva deciso di costruire il castello di bugie crollato di fronte al Maresciallo dei Carabinieri che la interrogava. La donna è stata quindi denunciata per simulazione di reato.

Massimo Iaretti

(foto: il Torinese)

Antagonisti in piazza a sostegno dei miliziani torinesi

I manifestanti lo hanno definito come  il primo corteo contro l’Isis che si sia mai tenuto  in Italia. Ieri erano presenti alcune centinaia di persone alla manifestazione contro l’iniziativa della procura di Torino di chiedere la sorveglianza speciale nei confronti di  cinque antagonisti unitisi alle milizie curde dell’Ypg in guerra contro lo Stato Islamico in Siria.  I manifestanti sostengono che tali milizie lottano “contro  un regime che ha compiuto  massacri e la nostra società è in debito nei loro confronti”.

(foto archivio – il Torinese)

Il Paese del possibile dove boom e recessione coesistono

Nella politica italiana e torinese tutto si muove e tutto sta fermo. Gli stessi politici dicono ma non fanno, non fanno e dicono che hanno fatto. In un teatrino con tutti i comici del caso, da Fregoli (Salvini) agli epigoni del capocomico ( Beppe Grillo). Lui non ha studiato la Commedia dell’Arte come il grande Dario Fo con la riedizione del grammelot
Ha vinto il premio Nobel e passerà alla Storia come un grande: non si è presentato in politica. Un conto è far ridere e far pensare gli individui. Un conto é governare e fare delle scelte nel governare. Magari Il Beppe Nazuinale ha vinto con Casaleggio una scommessa. Ha messo il famoso cavallo di Caligola ed ora siamo non governati, tanto il cavallo è stato votato. Poi arriva la Tav e il sommo Toninelli. Fatti due calcoli, a spanne si spende di più nel non fare niente che completare l’opera. Ricapitolando: si spende di più senza avere niente. Si spende di meno avendo una linea funzionante. Miracoli grillini. Ed il presidente della fantomatica commissione Marco Ponti assurto a ruolo di scienziato grazie a Giggino, anche un po’ infastidito sostiene di aver poco tempo. Corre nel dare consigli agli inebetititi consiglieri dei Trasporti grillini che non sanno ribattere a Foietta. Sparano numeri a vanvera.  Come sparano date e poi regolarmente disattendono. Giovedì decreti attuativi. Tutto regolarmente rinviato. Mi sembrano il protagonista de La coscienza di Zeno di  Italo Svevo. Con le sue date dove avrebbe dovuto smettere di fare. Ed ora, anziano, le cita come incontrovertibili segni del suo fallimento esistenziale. E il Beppe Nazionale chiede agli psichiatri di interpretare la realtà. Altra cosa il nostro Fregoli (Salvini) che parla con tutti. A cena con i renziani . Significato? Mi sembra chiaro… tutto é possibile. Magari improbabile ma pur sempre possibile. Intanto per il Piemonte l’accordo è fatto con  Il centro destra unito. Candidato scelto da Forza Italia e per i sindaci man bassa leghista. I Fratelli d’ Italia frenano e chiedono in ginocchio a Crosetto di candidarsi. Ma Lui manda il suo sodale Alessandro Meluzzi psichiatria sovranista e diacono, quasi l’unto del Signore che prenota un assessorato per sé. Altre voci danno metà delle madamine pasionarie nella lista civica del Chiampa e  Bartolomeo Giachino che non si capacita. Lo chiamano. In fondo ( lui pensa ) è il migliore. Magari si accontenterà’ di un posto in lista.
***
Poi arriva la notizia : il consiglio dei Ministri ha deliberato. Quota 100 per le pensioni e il reddito di cittadinanza si farà, due  ore dopo disponibile sul sito il relativo testo e poi la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Leggo. Non sono esperto ma mi pare buono. C’ è l’ inghippo? Meglio fare alcune telefonate a chi sa più di me. Come si può suol dire scottato con l’acqua calda si ha paura anche dell’ acqua fredda. Funzionari Inps all unisono mi rispondono: aspettiamo l’ ufficialità. Tanto molto preparati non siamo. Caf sindacali: la stessa solfa. Le opposizioni sostengono una penalità del 30 % . Matteo Salvini dice: ma non esiste proprio, nessuna detrazione. Conclusioni, si vedrà poi alla fine cosa riusciranno a fare, quanto è quanti saranno soddisfatti. Mi sembra che la strada sia indicata ma ad oggi non tracciata. Più complicata la gestione del reddito di cittadinanza. Complicata se si parte dalle condizioni del nostro Paese e non solo per questioni di soldi. Ammettiamolo, noi italiani siamo un po’ debolucci sull’oraganizzazione. Spero che non me voglia chicchessia. In particolare al Sud dove… ma del resto si sa. E possiamo dirla in un altro modo, la teutonica idea dello Stato è un’ altra cosa. Per il resto mi pare scritto bene anche se non soprattutto per gli sbarramenti e i tempi prestabiliti. Sbarramenti di criteri e di tempo. Primi fra tutti i 18 mesi. Esattamente la metà di ciò che avevano detto i pentastellati. Secondo, decadenza del contributo in caso di rifiuto di un lavoro. Limite di generi di spesa. Vedremo come i Centri dell’ impiego lavoreranno. Taluni non hanno manco il computer. Come faranno la scrematura delle domande e soprattutto i controlli? La parte del leone probabilmente la faranno i caf. Una cosa ad oggi é certa: il paese è più indebitato. Per cui almeno ad oggi siamo tutti un p’ più poveri. Magari per una buona causa (ed è cosa buona e giusta) o magari per nulla, o per briciole che non accontenteranno pochi o tutti che sia. E ciò è veramente e solamente stupido e la stupidità è solo dannosa. Per ora Giggino parla di nuovo boom economico. Banca d’ Italia, invece,  di recessione. Mi sa che la maggioranza degli italiani  vede in Banckitalia più  credibile di Giggino. Personalmente mi colloco in questa maggioranza. Ed anche per questo continuo a vedere il bicchiere mezzo vuoto. Anzi con poca,  pochissima acqua.  Praticamente non ce n’è più.
Patrizio Tosetto