L’isola del libro

Rubrica settimanale sulle novità in libreria

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Carmen Korn “Figlie di una nuova era” – Fazi editore- euro 17,50

 

E’ il primo capitolo di una trilogia scritta dalla giornalista e scrittrice tedesca Carmen Korn che racconta la sua città, Amburgo, attraversando la storia con la S maiuscola. Una saga al femminile che in Germania è diventata un vero e proprio caso editoriale. D’altra parte come non appassionarci all’amicizia tra quattro donne molto diverse tra loro, tutte nate nel 900 e travolte da due sanguinosissime guerre mondiali, il nazismo e l’antisemitismo. Incontriamo le protagoniste ad Amburgo intorno agli anni 20, nel pieno della loro giovinezza. Caratteri e classi sociali diversi. Henny proviene da una buona famiglia della borghesia, abbraccia con passione il suo lavoro di ostetrica e vive all’ombra della madre. Käthe è di famiglia modesta, comunista convinta, percorre l’impervia strada dell’emancipazione in quegli anni difficili. Poi c’è Ida che nasce ricca e viziata; per salvare il padre dal tracollo finanziario accetta di sposare l’intraprendente Friedrich Campmann, nonostante sia innamorata del cinese Tian. Sarà il classico matrimonio di convenienza, pieno zeppo di rancori e tradimenti. L’altra amica, Lina, ha avuto vita difficile ed è sopravvissuta grazie al sacrificio dei suoi genitori che sono letteralmente morti di fame per salvarla. Quattro personaggi che vediamo dibattersi per crescere e attraversare pagine di storia crudeli. Due sanguinose guerre mondiali, crisi economiche, lutti e battaglie politiche. E sullo sfondo, la Germania nazista in cui Hitler sale al potere e spazza via tutti quelli che gli si oppongono o non rientrano nella pura razza ariana. Ed ecco l’ostracismo degli ebrei da tutte le professioni, la loro persecuzione, i campi di sterminio e le tante vite scomparse dietro i reticolati elettrificati dei lager. Un libro che racconta con scrittura limpida stati d’animo e vicende storiche che appassionano. Non resta che aspettare il seguito.

 

Michelle Obama “Becoming. La mia storia” –Garzanti- euro 25,00

 

Dagli umili sobborghi di Chicago allo splendore della Casa Bianca come first lady. E’ questa la straordinaria traiettoria di vita di Michelle Obama che, in circa 500 pagine (scorrevoli come un romanzo), la racconta fin nei minimi particolari. Emerge il ritratto di una donna normalissima con tutte le ansie, gioie, paure e fatiche che l’esistenza mette in circolo per ognuno di noi. Solo che lei è andata decisamente più lontano. Studentessa modello, maniaca del controllo e dell’ordine, responsabile fin da piccola, la vediamo crescere e impegnarsi per diventare un avvocato di successo a soli 25 anni. Talmente brava che farà da tutor a uno studente brillante e geniale che arriva da Harvard. E’ l’incontro che finirà per cambiarle la vita. Lui è il giovanissimo Barack Obama, studente di legge eccezionale, stella nascente da tutti ritenuto oltremodo dotato, sempre un passo avanti gli altri, senza mai sbagliare un colpo. Le descrizioni che ne fa Michelle grondano amore e ammirazione per quest’uomo che è “…una strana miscela di qualità tanto diverse…”. Barack Hussein Obama, bianco e nero, africano e americano è un ragazzo modesto che modestamente vive: col denaro ha un rapporto complicato, come lei non è ricco, ma nemmeno aspira a diventarlo. I due convivono e si supportano a vicenda. Poi lui si appassiona alla politica, quella interessata a cambiare in meglio le cose. Inizia così la sua corsa da senatore fino ai due mandati alla Casa Bianca, come presidente e uomo più potente del mondo libero. Dietro c’è la grande donna. Michelle svela le difficoltà incontrate per creare una famiglia, un penoso aborto e poi la fecondazione assistita grazie alla quale vengono al mondo Malia e Sasha. Poi gli affanni del doppio ruolo di First Lady e mamma che cresce le sue bambine nel dorato e iper- protetto mondo della Casa Bianca, sotto il costante controllo dei bodyguard. Gli sforzi per dare a loro una vita il più possibile normale e con i piedi ancorati per terra. Con sensibilità, intelligenza e tenacia sembra ci sia riuscita. E in mezzo ci sono anche le sue battaglie per un’alimentazione più sana, la lotta all’obesità, le visite di Stato. Compresa quella a Buckingham Palace nel corso della quale lei e la Regina Elisabetta si confidano il reciproco mal di piedi per le scarpe che non vedono l’ora di togliersi. Insomma l’autoritratto di una donna normale con una vita eccezionale.

 

Matt Haig “Come fermare il tempo” –Edizioni e/o – euro 18,00

 

Vivere più di 400 anni e attraversare molte epoche storiche: dall’Inghilterra Elisabettiana alla Parigi dei ruggenti anni 20 del jazz, veleggiare nei mari del sud, passare per la New York in grande divenire di fine 1800. Privilegio o condanna? Chiedetelo al protagonista di questa visionaria e affascinante storia. Lui è Tom, anche se nei secoli cambierà più volte nome, è nato nel 1581 in un piccolo château francese e passa indenne da un luogo all’altro senza mai invecchiare. Ha una rara disfunzione, “l’anageria”, che si manifesta all’epoca della pubertà e ti cristallizza così come sei nel tempo a venire. Sono i longevi albatros, contrapposti alle comuni effimere. Gli altri incanutiscono e muoiono…mentre per lui il processo è molto più lento. Ha esattamente 436 anni, non è immortale ma avanza nel tempo secondo un rapporto di 1 anno ogni 15. Ha avuto il privilegio di vedere Shakespeare, Charlie Chaplin e la stella di Hollywood Lilian Gish, Gertrude Stein e Alice B, Toklas, ha stretto la mano a Francis Scott Fitzgerald (autore cult sull’onda del successo del “Grande Gatsby”) e a sua moglie Zelda. Certo esperienze incredibili…eppure c’è un rovescio della medaglia. Quando le persone intorno a lui avvertono l’inspiegabile anomalia si scatena di tutto, dalla caccia alle streghe, al demonio, alla persecuzione. L’unica salvezza sembra che sia far parte di un gruppo di altri anomali che ogni 8 anni, giusto per sicurezza, devono abbandonare la vita che stanno conducendo e ripresentarsi altrove sotto mentite spoglie, per un’altra missione. Solo così evitano di dare troppo nell’occhio e riescono a sfuggire da chi vuole catturarli per studiarli come cavie di laboratorio. Non è certo una vita facile, perché ogni volta ricominciare da capo è stancante. Gli albatros sono umani al 100%, amano e soffrono come tutti. Il grande e unico amore di Tom è stata Rose: l’ha sposata nella Londra del 1600, hanno avuto una figlia e poi per salvarle dai sospetti ha dovuto abbandonarle. La ritroverà morente per un’epidemia che strazia Londra. Tale è la sofferenza di perdere i loro cari che nelle vite successive cercano di non affezionarsi più ai temporanei compagni di viaggio….farebbe troppo male. Ma che esistenza è ?. Lo svela il protagonista che chiede solo di poter avere una vita normale, mentre vaga nei secoli alla ricerca della figlia Marion che nel Dna ha ereditato la sua stessa anomalia.

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