Open house Torino: siamo stati nelle case più belle della città

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Quello appena passato è stato per Torino un weekend all’insegna della scoperta delle più belle case , ville oltre che di luoghi abitualmente non accessibili al pubblico, grazie ai tour organizzati dal team di Open HouseArrivato alla quinta edizione, l’evento vuole avvicinare il pubblico al grande patrimonio architettonico della città alla riflessione sul ruolo dei luoghi in cui viviamo, mostrandone la loro unicità. Con più di 100 siti aperti in città, Open House si riconferma, così, una delle iniziative urbane più in voga dell’anno, raggiungendo– presumibilmente- le 60.000 visite già sfiorate nel 2019.

Moltissimi gli stili e gusti delle abitazioni visitabili, passando dal liberty di Casa Crescent alla bioarchitettura ecosostenibile di 25 Verde. I siti accessibili sono stati distribuiti in tutta la rete urbana, toccando anche alcuni paesi limitrofi alla città. Interessante anche la valorizzazione dquartieri meno noti, come borgata Mirafiori, nascosta fra i palazzi della periferia sud, Barriera di Milano.

Il nostro tour, invece, è andato alla scoperta di alcuni appartamenti siti nella parta centrale della città, in particolare in zona Crocetta, San Salverio e centro.

Via Cassini, 34- Palazzo Cassini- Garrone Architetti

Nel cuore del quartiere residenziale Crocetta, proprio dietro la storica chiesa dai mattoni rossi, sorge Palazzo Cassini, esempio di “retrofitting” urbano. La simmetrica facciata esterna ha subito un profondo rinnovamento nel 2019 grazie all’utilizzo dell’ innovativo acciaio corten, in grado di autoproteggersi dalla corrosione elettrochimica. La visita allo stabile comprende la visione dell’appartamento al quinto piano e dello studio professionale al primo piano, dove lavorano le due giovani architette Garrone. Colpisce subito la linearità degli interni, la cura del dettaglio ed il sapiente uso degli spazi che rendono questo complesso modernissimo ma, al contempo, accogliente. Lo studio Garrone è insonorizzato dai rumori della strada grazie al sistema di piante visibili anche dall’estero, in grado di trasformarlo in un ambiente insonorizzato e di gran classe. La vera particolarità dello studio è il suo spettacolare giardino interno: un angolo di paradiso in piena città. Questa zona, oltre ad accogliere i clienti, è diventato un luogo di incontro per Vernissage ed eventi culturali. Le proprietarie, infatti, hanno un particolare attenzione all’arte come dimostrano gli ambienti interni, che ospitano quadri e opere d’arte.

Via Saluzzo, 49 (interno cortile)– La casa tra gli alberi- Studioata

Un bosco nel bel mezzo del quartiere San Salvario: questa è la perfetta descrizione della Casa tra gli alberi, un’abitazione sorprendente nascosta in un cortile interno del multietnico quartiere di San Salvario. Interamente realizzata da Studioata, l’edificio ha vinto nel 2013 il premio “Architetture rivelate” per la capacità, da parte dei progettisti, di effettuare un intervento trasformativo esemplare di un basso fabbricato artigianale in un uso abitativo. Colpiscono le idee progettuali, l’attenzione alla luminosità degli interni e la vivibilità degli spazi. Notevole anche l’idea dell’inserimento dello spazio verde interno all’abitazione, che riprende il concetto di giardino zen e crea un ambiente rilassante e in linea con lo stile dell’intera struttura.

Via Mazzini, 50– Loft M50- Zona Centro- Paola Maré

Un ex carrozzeria trasformato in un loft avveniristico ricco di luce grazie alle cosiddette “capannine” ad andamento a sega in grado di illuminare intensamente l’intera abitazione. L’appartamento è caratterizzato da un design minimal dove prevalgono i toni bianchi e neri. Il soppalco ospita due stanze da letto dalle quali è visibile l’intero loft. Fra le caratteristiche più singolari vi è il piccolo cortile interno, ricavato eliminando una porzione del tetto, che crea luminosità e amplia l’interno dell’ ambiente.

Via Mazzini, 40- Creative Shop- Zona Centro

Il nostro tour si conclude con la visita al collettivo creativo 515 in Via Mazzini 40. Lo spazio espositivo, nato con l’intento di divenire un luogo di coworking per professionisti di vari settori, è ampio e ben illuminato grazie alle larghe vetrate. Lo stesso mescola al suo interno stili e gusti differenti. Questo luogo, che prima ospitavano una fabbrica di flipper e poi di una galleria d’arte, guarda ad un interno cortile alberato. A dominare l’intero spazio è una rampa da skateboard interamente in legno, oltre che una libreria circolare dello stesso materiale. Le stanze ospitano varie postazioni dove poter lavorare e rilassarsi, in un ambiente che stimola la creatività e aiuta l’incontro tra diverse professionalità.

Valeria Rombolà

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