Aprile 2018- Pagina 40

Siamo con Afrin

Il 18 marzo, tre giorni prima del Newroz, l’inizio del nuovo anno per il popolo kurdo caratterizzato da grandi festeggiamenti e dalla speranza di un mondo migliore, le milizie di quello che si definisce Esercito Libero Siriano insieme alle forze armate Turche sono entrate ed hanno conquistato la città di Afrin, capoluogo della Federazione Democratica della Siria del Nord in cui era reale la pace e la convivenza tra i diversi popoli, uccidendo nel corso della loro “gloriosa” avanzata migliaia di combattenti e civili, uomini, donne e bambini, bombardando ospedali e convogli di persone in fuga dalla guerra e dalla violenza. Un paese della NATO, che l’Unione Europea finanzia per “gestire l’emergenza umanitaria” dei migranti provenienti dalle guerre orientali e mediorientali, che pretenderebbe di far parte dell’Unione Europea, ha intrapreso una guerra fuori dai propri confini e senza alcuna necessità di difendere il proprio territorio da attacchi di nazioni nemiche, contro una comunità autonoma, esempio di gestione laica, democratica e partecipativa, più unico che raro da quelle parti, che ha saputo preservare una parte della popolazione siriana dall’invasione di DAESH (l’Isis), colpevole solo di vivere in una zona di confine che il governo turco vuole far propria con il motivo di creare un cuscinetto di sicurezza per il proprio paese.

***

Come persone, donne e uomini che hanno a cuore la pace nel mondo e l’eliminazione dei conflitti armati di ogni genere non possiamo accettare in silenzio questo fatto e ci dichiariamo solidali con la popolazione e le autorità di Afrin e della Federazione Democratica della Siria del Nord condannando senza riserve le autorità e l’esercito turco per le morti, la violenza e la distruzione prodotte dalla loro condotta scellerata. Per questo invitiamo tutte le istituzioni locali, nazionali e internazionali a condannare questi atti, ricorrendo a quei provvedimenti che si riterranno più opportuni per indurre la Turchia ed il suo presidente Erdogan, che ogni giorno rivela la sua natura reazionaria e dittatoriale sia nella politica estera che con la repressione ed eliminazione di ogni opposizione interna, al ritiro delle sue truppe da Afrin ed al rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale. Per sostenere questa condanna e manifestare la solidarietà con Afrin e la sua popolazione invitiamo la cittadinanza a partecipare al scendiamo tutti in piazza il prossimo 5 aprile associandoci e dando continuità a tutte le iniziative torinesi, italiane e mondiali in difesa del popolo e delle istituzioni democratiche di AFRIN e di tutta la Federazione Democratica della Siria del Nord. Presidio che si svolgerà giovedì 5 aprile dalle 18 alle 19 in piazza Castello (di fronte a palazzo Madama) a Torino.

 

Coordinamento di cittadine/i, associazioni, istituzioni ed Enti locali
contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi.
Paolo Candelari
Giampiero Leo

A 80 anni, dopo 25 di procedimento penale, gli viene restituito il posto di lavoro

DALLA SICILIA

Ha compiuto 80 anni ma rientra nel proprio posto di lavoro il funzionario della Motorizzazione civile di Messina, Eduardo Saija, che è stato riassunto con sentenza della Corte d’appello di Messina, in applicazione della  “Legge Carnevale”. L’uomo era dirigente alla Motorizzazione civile di Messina, ma  nel 1993 era stato sospeso a causa di un procedimento penale per presunti reati legati alla sua attività lavorativa. 25 anni dopo arriva  la sentenza della Corte d’appello penale di Messina del 20 febbraio 2009:  assolto per insussistenza del fatto.

40 anni di Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi

La Pubblica Assistenza Anpas, Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi apre l’anno dei festeggiamenti per il 40° anniversario di fondazione con lo spettacolo “Due volte Natale”, in programma il 6 aprile, alle ore 21, all’Auditorium di via Roma a Vinovo

La commedia sarà messa in scena dalla Compagnia teatrale “Un attore per amico”, gruppo composto da volontari e amici della Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi.

«Per celebrare i 40 anni di attività – spiegano i responsabili della Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi – abbiamo in calendario una serie di eventi, a cominciare dallo spettacolo a cura della nostra Compagnia teatrale. Durante l’anno parteciperemo a manifestazioni e organizzeremo open day per far conoscere la nostra realtà di volontariato e dare, allo stesso tempo, riconoscimento ai volontari e a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a questa storia fatta di quotidiano impegno, di valori sociali e di solidarietà umana». La Croce Verde Vinovo Candiolo Piobesi, associata Anpas, grazie ai suoi 162 volontari, di cui 62 donne, effettua annualmente circa 12mila servizi divisi fra prestazioni convenzionate con le Aziende sanitarie locali, servizi d’istituto, servizi di emergenza 118. Il parco automezzi è composto da otto autoambulanze, due mezzi attrezzati per trasporto disabili e due autoveicoli per servizi socio sanitari e di protezione civile. La percorrenza annua per i servizi resi alla cittadinanza è di circa 360mila chilometri. L’Anpas Comitato Regionale Piemonte rappresenta 78 associazioni di volontariato con 9 sezioni distaccate, 9.471 volontari (di cui 3.430 donne), 6.635 soci sostenitori e 377 dipendenti. Nel corso dell’ultimo anno le associate Anpas del Piemonte hanno svolto 432mila servizi con una percorrenza complessiva di circa 14 milioni di chilometri utilizzando 382 autoambulanze, 172 automezzi per il trasporto disabili, 223 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile.

Fallimenti in calo a Nord Ovest e Nord Est

Nel 2017 sono fallite in Italia 12.009 imprese, l’11,3% in meno dell’anno precedente. La regione con  la maggiore diminuzione è il Friuli Venezia Giulia (-25,8%), seguito da Basilicata (-19%), Sardegna (-17,3%), Trentino Alto Adige (-16,9%), Piemonte (-16,2%). Maglia nera invece Lazio, Calabria e Puglia

È il Nord Ovest, con il 12,4% in meno di imprese fallite nel 2017 rispetto al 2016, a trainare la riduzione dei fallimenti in Italia, ma il Nord Est insegue a un’incollatura appena, con -12,2%. È la tendenza registrata dall’Osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure d’imprese 2017 realizzato da Cerved, la data-driven company italiana che fornisce, tra l’altro, servizi per analizzare il rischio di credito e l’affidabilità commerciale di clienti, fornitori e partner, come la piattaforma Cerved Credit Suite. È dunque il Nord Italia a fare la parte del leone nella ripresa, ma stando all’indagine Cerved aggiornata a fine 2017, il trend sui fallimenti si è dimostrato particolarmente incoraggiante in tutta la Penisola: lo scorso anno sono fallite in tutto 12.009 aziende contro le 13.532 del 2016, con un calo dell’11,3% e un rafforzamento delle dinamiche positive osservate già nel 2016 (-8,2%) e nel 2015 (-6,1%). Il numero di imprese che hanno portato i libri in Tribunale è ormai tornato dunque ai livelli dei primi anni Duemila; la flessione si osserva in tutte le aree geografiche.

***

Nel dettaglio, ecco i dati regione per regione.

Nel Nord Ovest nel 2017 sono fallite 3.504 imprese (-12,4% rispetto al 2016): il Piemonte è passato da 863 fallimenti a 723 (-16,2%), seguito da Liguria, scesa da 275 a 241 (-12,4%) e Lombardia, da 2842 a 2518 (-11,4%). La Valle d’Aosta aumenta le procedure del 22,2%, ma si tratta di numeri esigui, da 18 a 22 fallimenti.

Nel Nord Est si contano 2.264 procedure (-12,2%), con cali più marcati in Friuli Venezia Giulia (da 221 a 164, -25,8%) e Trentino Alto Adige (da 195 a 162, -16,9%), rispetto a Veneto (da 1173 a 1026, -12,5%) ed Emilia Romagna (da 991 a 912, -8%).

Al Centro sono fallite 3.068 aziende, in calo dell’8,9%: diminuiscono con tassi a doppia cifra le procedure in Umbria (-17,2%, da 238 a 197) e nelle Marche (-14,4%, da 417 a 357), a ritmi più contenuti in Toscana (-8,9%, da 1060 a 966) e Lazio (-6,3%, da 1652 a 1548).

Nel 2017 i tribunali hanno aperto 3.173 procedure fallimentari a imprese con sede nel Mezzogiorno, l’11,5% in meno. Le tendenze sono positive in tutta l’area, con riduzioni maggiori in Sardegna (-17,3%, da 323 a 267) e Basilicata (-19%, da 58 a 47). Bene anche la Campania con -14,7% (da 1179 a 1006). L’Abruzzo è sceso da 273 fallimenti a 245 (-10,3%), il Molise da 54 a 48 (-11,1%). La Calabria invece ha visto una riduzione solo del 6,6% (da 272 a 254), la Puglia del 7,5% (da 610 a 564), la Sicilia del 9,3% (da 818 a 742).

***

“La fotografia che il nostro Osservatorio restituisce è certamente positiva, e lascia ben sperare –commenta Marco Nespolo, Amministratore Delegato di Cerved -. Il 2017 infatti ha visto la conferma e il consolidamento di alcune tendenze favorevoli in atto e ci aspettiamo dunque un ulteriore miglioramento nel 2018 grazie al rafforzamento dei profili di rischio delle imprese e alla congiuntura macroeconomica positiva. Va da sé, però, che le aziende devono tutelarsi attraverso una corretta gestione del portafoglio crediti, un   fattore di fondamentale importanza per assicurare all’imprenditoria una crescita solida e sostenibile. Esistono ottimi strumenti sul mercato per valutare l’affidabilità commerciale di clienti, fornitori e partner. Ad esempio, con la versione rinnovata e potenziata di Cerved Credit Suite offriamo ai nostri clienti la piattaforma di gestione del credito più avanzata sul mercato e, al tempo stesso, contribuiamo a migliorare lo stato di salute di una parte importante dell’economia reale del Paese”.

 

 

Regioni Fallimenti
  2016 2017 var. a/a
Abruzzo 273 245 -10,3%
Basilicata 58 47 -19,0%
Calabria 272 254 -6,6%
Campania 1.179 1.006 -14,7%
Emilia Romagna 991 912 -8,0%
Friuli 221 164 -25,8%
Lazio 1.652 1.548 -6,3%
Liguria 275 241 -12,4%
Lombardia 2.842 2.518 -11,4%
Marche 417 357 -14,4%
Molise 54 48 -11,1%
Piemonte 863 723 -16,2%
Puglia 610 564 -7,5%
Sardegna 323 267 -17,3%
Sicilia 818 742 -9,3%
Toscana 1.060 966 -8,9%
Trentino A.A. 195 162 -16,9%
Umbria 238 197 -17,2%
Valle D’Aosta 18 22 22,2%
Veneto 1.173 1.026 -12,5%
Totale 13.532 12.009 -11,3%
Fonte Cerved

 

Gutenberg e la rivoluzione dei “caratteri mobili”

 

Quella che è stata definita “la più grande rivoluzione culturale della storia” ha una data: 23 febbraio 1455. Pare fosse un venerdì e a Magonza, città tedesca sulle rive del Reno, oggi capoluogo della Renania-Palatinato, vedeva la luce il primo libro stampato a caratteri mobili in Occidente, la Bibbia nella traduzione latina di San Gerolamo. Il merito fu di un ingegnoso orafo e tipografo tedesco, Johannes Gutenberg che mise a punto una lega di piombo e metallo da cui vennero ricavati dei singoli caratteri, riutilizzabili ogni volta. Per secoli la copia dei testi era stata affidata all’opera certosina degli amanuensi che redigevano con la loro abile scrittura dei veri e propri capolavori destinati ad un pubblico elitario. All’inizio del XV secolo era stata introdotta la tecnica della xilografia, con le matrici di stampa ricavate da un’unica lastra di legno che poteva essere impiegata solo per stampare sempre la stessa pagina. Ma il sistema si rivelò estremamente  scomodo, per niente economico e quanto mai laborioso. Così, grazie all’innovazione dei caratteri riutilizzabili, nel giro un triennio –  lo stesso tempo in cui veniva scritto un libro a mano –  furono stampate 180 Bibbie in due volumi di 1282 pagine complessive, una quarantina su preziosa pergamena e le altre su carta di canapa importata dall’Italia. I libri stampati con la nuova tecnica, nel periodo compreso tra il 1453 e il 1500, vennero chiamati incunaboli e nel caso della Bibbia (con le sue quarantadue righe di ciascuna pagina, disposte su due colonne) il carattere usato fu il gotico. I costi dell’impresa che segnò una rivoluzione nella diffusione del sapere e dell’istruzione si presentarono alquanto onerosi e Gutenberg, per finanziarla, dovette appoggiarsi all’orafo Johann Fust. Fu quest’ultimo, a fronte del successo, l’unico a trarne profitto. Infatti, prima che la produzione dei volumi  fosse terminata, citò in giudizio Gutenberg con la richiesta di 2.026 fiorini, ossia il danaro da lui prestato con gli interessi. Al processo, Peter Schöffer, incisore che lavorò nell’officina di Gutenberg, testimoniò a favore di Fust contro l’inventore dei caratteri mobili. Gutenberg, non disponendo del denaro per rimborsare il prestito, dovette cedergli i caratteri e l’attrezzatura per la stampa. Successivamente lo stesso Schöffer si mise in società con  Fust e la loro stamperia pubblicò nel 1457 il Libro dei Salmi, primo esempio di stampa a colori. Solo attraverso le testimonianze dell’epoca fu possibile successivamente riconoscere i meriti del geniale tipografo tedesco, al quale non poté essere scippata anche la giusta fama. Di quella Bibbia, libro dal valore inestimabile, ne sono rimaste ora solo 48 copie custodite nelle più importanti biblioteche del mondo.

Marco Travaglini

Librolandia, il Salone lancia il Grand Tour. Apre Culicchia

Il Grand Tour è una nuova iniziativa rivolta alla città di Torino, promossa dal Salone internazionale del Libro in collaborazione con le librerie indipendenti – che si sono recentemente consorziate in COLTI; le Biblioteche civiche torinesi e lo SBAM (Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana di Torino)

Il Grand Tour prevede incontri in 11 librerie e biblioteche torinesi (incluso un appuntamento a Moncalieri).

 

Questi 11 incontri sono le tappe di un viaggio durante il quale si illustreranno i temi più importantidella 31^ edizione del Salone; ci sarà l’occasione per rivelare alcune anticipazioni e verranno distribuite delle cartoline realizzate ad hoc che consentiranno di avere uno sconto di 2€ sul biglietto di ingresso. Ad animare ogni evento saranno il Direttore Nicola Lagioia e il Vicedirettore Marco Pautasso, di volta in volta accompagnati da ospiti a sorpresa.

 

Dopo tanti progetti condivisi – tra i quali “Portici di carta”; “Salone OFF”; “Salone OFF 365”; “Torino che legge”; “Regalibri” – il Grand Tour costituisce la naturale evoluzione delle collaborazioni e dei rapporti intessuti in questi anni con partner storici del Salone. L’iniziativa ha l’obiettivo di alimentare la coalizione virtuosa che si è costruita in questi anni a Torino tra i tanti soggetti che operano e lavorano nell’ambito della promozione del libro e della lettura.

 

Il Salone ha sentito e sente forte la vicinanza dei torinesi in ogni momento della sua storia: questa iniziativa vuole offrire l’occasione per restituire l’affetto e la passione del pubblico, che sono stati i veri motori del successo della passata edizione. 

 

Il primo incontro si terrà alla Biblioteca Italo Calvino – Lungo Dora Agrigento 94 – mercoledì 4 aprile, alle ore 18:30. Ospite della serata sarà Giuseppe Culicchia. Verrà lanciata, inoltre, la nuova edizione di “Regalibri”, l’iniziativa che si impegna a raccogliere volumi per le biblioteche scolastiche della Circoscrizione 7, e si anticiperanno anche i temi dell’imminente edizione di “Torino che legge”.

Il calendario degli incontri:

Mercoledì 4 aprile – ore 18.30 – Biblioteca Italo Calvino, Lungo Dora Agrigento 94

Giovedì 5 aprile – ore 18.30 – Luna’s Torta, via Belfiore 50

Martedì 10 aprile – ore 18.30 – Libreria Belgravia, via Vicoforte 14/d

Giovedì 12 aprile – ore 18.30 – Libreria Gulliver, via Boston 30b

Lunedì 16 aprile – ore 18.30 – Libreria Comunardi, via Bogino, 2

Martedì 17 aprile – ore 18 – Libreria La Gang del Pensiero, Corso Telesio 99

Mercoledì 18 aprile – ore 18.30 – Libreria La Montagna, via Sacchi, 28 bis

Lunedì 23 aprile – ore 18.30 – La Casa delle Note c/o Bagni Pubblici, via Agliè 9

Giovedì 26 aprile – ore 18.30 – Biblioteca Civica A. Arduino, via Cavour 31, Moncalieri

Venerdì 27 aprile – ore 18.30 – Libreria Angolo Manzoni, via Cernaia 36/d

Venerdì 4 maggio – ore 18.30 – L’ibrida bottega, via Felice Romani 0/a

(foto: il Torinese)

Librolandia, dipendenti senza stipendio ma disposti a lavorare: “ultimatum” il 15 aprile

I dipendenti della Fondazione per il Libro, l’ente che promuove il Salone, sono senza stipendio, pur riconoscendo al liquidatore il massimo impegno per individuare una soluzione nei tempi più brevi e “confermano la totale disponibilità a lavorare per la migliore realizzazione del 31/esimo Salone del Libro” e prendono atto delle dichiarazioni delle istituzioni pubbliche volte a trovare una soluzione. E’ quanto  afferma la Filcams Cgil che sottolinea i problemi che il mancato pagamento degli stipendi comporta per i lavoratori e le loro famiglie. L’ “ultimatum” scade il 15 aprile: se entro tale data non si dovessero realizzare le condizioni di un accordo sindacale volto alle garanzie occupazionali e alla puntuale corresponsione degli stipendi, i sindacati dicono che si riservano  di utilizzare tutti gli strumenti legali e contrattuali a disposizione.

Inimitabile D’Annunzio

Venerdì 6 aprile alle ore 17,30 alla Biblioteca civica “Simonetta Comanedi”, Palazzo Oddo, via Roma 58 , Albenga, i professori Pier Franco Quaglieni storico e vicepresidente del Centro Pannunzio e Gianni Ballabio,docente e critico letterario, parleranno su “Gabriele D’Annunzio , un’eredità inimitabile“, ad 80 anni dalla morte del poeta-soldato. Dichiara il prof. Pier Franco Quaglieni ,spiegando il significato dell’evento :”La figura del Vate abruzzese ,protagonista della vita letteraria e mondana a cavallo tra due secoli,scrittore di successo in poesia e in prosa, ardente fautore dell’intervento dell’Italia nella Grande Guerra cui prese parte con imprese memorabili, merita una riflessione critica e storica .Emergeranno certo limiti innegabili, ma anche tratti inediti e seducenti della sua personalità di uomo di lettere e di azione .Soprattutto emergerà il vero poeta, non il semplice facitore di versi” .Verra’ esposto il volantino originale del celebre volo su Vienna, il cui testo venne scritto dal giornalista Ugo Ojetti. Leggera’ alcuni passi delle sue opere Simonetta Pozzi. Organizzano il Centro Pannunzio del Ponente Ligure e il DLF di Albenga con il patrocinio del Comune di Albenga. Introdurrà l’evento la prof. Roberta Delfino.

Scontro frontale, cinque feriti nel sottopasso

Questa mattina a Torino sono rimaste ferite cinque persone nello scontro frontale tra due auto nel sottopasso Donat-Cattin, che da Parco Dora finisce in corso Potenza, che è stato chiuso per alcune ore per permettere l’intervento dei mezzi di soccorso . La polizia municipale sostiene dopo le prime verifiche  che probabilmente lo scontro è stato provocato dall’errore di un automobilista marocchino: con  tre passeggeri  ha imboccato contromano il sottopasso, scontrandosi con l’auto guidata da un nigeriano. I feriti sono in ospedale ma non in pericolo di vita.