Aprile 2018- Pagina 42

La fragilità della bellezza

FINO AL 16 SETTEMBRE

Venaria Reale (Torino)

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e organizzata in collaborazione con il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, va di scena nelle Sale delle Arti alla Reggia di Venaria, l’esposizione conclusiva della diciottesima edizione (la più ricca a oggi) di “Restituzioni”, il progetto avviato nel 1989 dall’allora Banca Cattolica del Veneto, confluita poi in Intesa Sanpaolo, e che negli anni, avvalorandosi della curatela scientifica di Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti, ha “restituito” alla collettività – attraverso una provvidenziale opera di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico del Paese – oltre 1300 opere. Opere “fragili”, come vuole appunto ricordarci il titolo della rassegna. Che nel sottotitolo (“Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati”) vuole anche, fin da subito, metterci al corrente del lungo e variegato cammino (fra dipinti, affreschi, mosaici, sculture, manufatti tessili e quant’altro) di un’esposizione che presenta 80 nuclei di opere, per un totale di 212 manufatti restaurati da Intesa Sanpaolo nel biennio 2016-2017, appartenenti a 17 regioni italiane più un dipinto del Canaletto proveniente da Dresda. E i numeri proseguono, con i 44 enti di tutela e i 63 enti proprietari con i quali Intesa Sanpaolo ha collaborato per questa edizione e per un imponente lavoro di recupero che ha coinvolto ben 205 professionisti del restauro, in tutt’Italia senza escludere il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” con cui s’è stabilita da tempo una collaborazione continuativa.

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Dall’antichità al contemporaneo, la mostra della “Venaria” copre un arco cronologico di quasi 40 secoli: dagli affreschi della “Tomba di Henib” (1976 – 1794 a. C.) dal Museo Egizio di Torino, ai Fiori” di Giorgio Morandi (1918) dalla Pinacoteca di Brera di Milano fino al “Nero Bianco Nero” (1955) di Alberto Burri dalla Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e al “Senza titolo” (1961) di Cy Twombly dalla GAM di Torino. E nel bel mezzo opere (solo per citarne alcune) come il “Ritratto di Caterina Balbi Durazzo”(1624) di Anton Van Dick dal Palazzo Reale di Genova, il “San Girolamo Penitente” (1556-1561) di Tiziano dalla Pinacoteca di Brera fino a “La Trasfigurazione” (1478-1479 ca.) di Giovanni Bellini dal Museo di Capodimonte di Napoli. Oggetti particolari: il “Mantello Tupinamba” realizzato con penne e fibre di cotone, approdato fra il XVI e il XVII secolo in Italia dal Brasile e oggi conservato alla Pinacoteca Ambrosiana o il secentesco “Clavicembalo dipinto” proveniente dal Museo Nazionale degli Strumenti Musicali di Roma. A chiudere, significativamente, il percorso espositivo una sala dedicata alle opere danneggiate dagli eventi sismici. In occasione della mostra sono previsti anche un ciclo di incontri divulgativi sul “restauro” ed una serie di laboratori didattici a cura dei Servizi Educativi de La Venaria Reale e del Centro Conservazione e Restauro. Inoltre, sempre nell’ambito di “Restituzioni”, Intesa Sanpaolo sosterrà il simposio internazionale “Anche le statue muoiono. Distruzione e conservazione nei tempi antichi e moderni” che si terrà il 28 e il 29 maggio prossimi a Torino, per affrontare il tema della “fragilità” del patrimonio culturale (“la cui perdita – sottolinea Giovanni Bazoli, presidente emerito di Intesa – sarebbe un vulnus della nostra identità nazionale”) con studiosi provenienti da tutto il mondo. Il Simposio è organizzato dal Museo Egizio di Torino, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e Musei Reali, in collaborazione con il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino.

Gianni Milani

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“La fragilità della bellezza. Tiziano, Van Dyck, Twombly e altri 200 capolavori restaurati”

Reggia di Venaria, Sala delle Arti, piazza della Repubblica 4, Venaria Reale (Torino); tel. 011/4992333 – www.restituzioni.comwww.lavenaria.it

Fino al 16 settembre – Orari: mart. – ven. 9/17; sab. dom. e festivi 9/18,30; lun. giorno di chiusura, tranne eventuali giorni festivi.

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Nelle foto:

– Maestro di Staffolo: “Stendardo bifacciale”, 1450, Museo Nazionale Palazzo Venezia, Roma
– Anton Van Dick: “Ritratto di Caterina Balbi Durazzo”, olio su tela, 1624, Palazzo Reale di Genova
– “Mosaico con raffigurazione di Nereide”, seconda metà I sec. a. C. – inizio I sec. d. C., Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (Udine)

Arriva la primavera, il mondo si risveglia

Boccioli in fiore, temperatura mite e gradevole, tripudio di colori e natura in festa, questa è la primavera, una rinascita dopo un lungo periodo freddo fatto di giornate brevi e buie, un letargo profondo e inattivo

Le ore diurne e notturne saranno le stesse, dal latino aequinoctium, l’atmosfera calda e positiva favorisce la positività, la voglia di stare fuori e di godere della meritata bella stagione caratterizzata da profumi dolci e rinascita. La primavera cambia il nostro stile di vita, le nostre abitudini, ci dona vitalità ed energia lasciando alle spalle la pigrizia invernale. Forse in principio, a causa dell’ora legale, che quest’anno entrerà in vigore il 25 marzo, potremo soffrire un po’ di sonnolenza ma l’ormone della felicità, la serotonina, grazie alla maggiore esposizione alla luce solare aumenterà insieme al nostro buon umore e alla voglia di fare. Tantissime le attività che in primavera ci ispirano, la maggior parte di queste a contatto con la natura avvolti da tinte radiose, toni raggianti, dove tutto ci parla di risveglio. Andare in bicicletta è meraviglioso per esempio, perdersi nel ritrovato verde degli alberi, in mezzo ai campi fioriti multicolori o magari ammirare la città sotto una nuova luce, splendente sotto il cielo azzurro.

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Camminare a lungo, alleggeriti dai pesanti vestiti invernali, facendo il pieno di ossigeno e di vitamina D, stimolando la creatività e praticando meditazione. Prendere un caffè all’aperto in compagnia di un libro o di ritrovati amici con la stessa voglia di rilassarsi. Comprare fiori e piante per dare alla nostra casa colori e allegria, portarsi un po’ della natura rigogliosa nel nostro spazio, occuparsi di una attività, il giardinaggio, fantasiosa e distensiva. Dedicarsi al detox alimentare, verdura e frutta di stagione per favorire la produzione delle vitamine, disintossicarsi dai pasti calorici tipici della stagione fredda e prepararci al caldo. I banchi dei mercati si riempiono di prodotti meravigliosi e gustosi, bellezza e sapori freschi ed esuberanti. Fare gite fuori porta: zaino, pranzo al sacco e macchina fotografica per immortalare paesaggi meravigliosi e paradisi riemersi. Laghi, riserve naturali, città risvegliate dal torpore, le mete sono infinite e tanta la voglia di esplorare. Partire senza guardare il meteo o preoccuparsi del gelo è un ottimo stimolo per spingersi verso nuove mete. Praticare sport all’aperto, dal trekking all’hiking, tennis, pallavolo, yoga, corsa, golf, tutto quello che serve per stare in forma, stimolare il nostro sistema immunitario e divertirsi. Passeggiare con i nostri amici animali è un’altra gradevole attività a cui ci si può dedicare maggiormente in primavera, anche loro ne hanno bisogno, annoiati e stanchi dal freddo. Portiamoli con noi il più possibile, facciamogli godere il tepore, la luce, il verde dei prati, la compagnia dei loro simili, coccoliamoli di più.

Insomma lasciamoci alle spalle l’inverno che ci ha tenuto fermi e oziosi, riscopriamo la vivacità e la dolcezza di questa stagione perché come diceva Cesare Pavese “È una gioia vedere tanti rami verdissimi nel vento e tanti fiori prepotenti, sboccianti, è una gran gioia perché nel sangue pure è primavera”.

 

Maria La Barbera

 

 

 

 

Il giallo della morte della giovane Jaden, caduta dal tetto

E’ giallo assoluto sulla morte della giovane canadese che lavorava in una famiglia di Torino come ragazza alla pari. Jaden Barnes, 21 enne,  è stata trovata senza vita nel cortile del condominio dove viveva da sola, in via Gropello. E’ morta precipitando dal tetto del palazzo, da un’altezza di alcuni metri. Addosso solo un paio di slip e una t-shirt.  La porta del suo alloggio era  chiusa da dentro e tutto era in ordine, si pensa quindi a un suicidio, seppur non sia stato trovato nessun messaggio e la ragazza sembrava agli amici tutt’altro che depressa, anzi felice dell’esperienza torinese.  alcun biglietto. Sono arrivati i genitori dal Canada per aiutare  gli investigatori e la procura a trovare risposte.

Allons enfants: per l’invasione di Bardonecchia aperto un fascicolo della procura

La procura di Torino ha aperto un fascicolo sui reati ipotizzati di abuso in atti di ufficio, violenza privata e violazione di domicilio, in relazione ai fatti di Bardonecchia. Come è noto la sera del 30 marzo una pattuglia di agenti francesi delle Dogane ha effettuato in territorio italiano  un controllo di tipo sanitario su un migrante, presso una sala di una Ong impiegata come centro di accoglienza. Al momento il procedimento  è a carico di ignoti, dato che  non si conoscono le generalità degli agenti francesi, ma si sta valutando il reato di perquisizione illegale. Il fascicolo, dopo le polemiche politiche e la protesta formale da parte della Farnesina, è stato aperto dopo l’invio di una annotazione da parte del commissariato della polizia di Stato italiana di Bardonecchia. La questura torinese invierà nei prossimi giorni al procuratore capo Armando Spataro un’informativa dettagliata, mentre sono  stati disposti alcuni atti di indagine, quali l’acquisizione di documenti e l’ascolto come testimoni di alcune persone.

Incendio doloso: a fuoco ristorante in San Salvario

Nella notte un incendio doloso ha distrutto un ristorante arabo / associazione culturale , il “Raid Aicha”  in San Salvario, via Saluzzo 6. Sul muro del locale è stata trovata la scritta spray “adesso siamo pari”, che conferma il dolo. Sessanta persone sono state evacuate dai vigili del fuoco  attorno alla mezzanotte. Danneggiato dal fumo anche un alloggio soprastante. Si tratta probabilmente di un regolamento di conti.

 

(foto archivio)

Incendio in chiesa, bruciano le ostie consacrate

DALLA TOSCANA

Diverse ostie consacrate sono andate in fiamme nel corso di un principio di incendio presso la chiesa di San Martino a Salviano, a Livorno. Forse un cero lasciato acceso sull’altare della deposizione ha dato il via al fuoco. Sono stati danneggiati solo il tabernacolo dell’altare laterale e alcuni arredi sacri. Ma sono state bruciate  le ostie consacrate nella pisside. Ora verranno  sottoposte al rito dello scioglimento nell’acqua, come succede quando l’eucarestia viene  contaminata da fattori esterni.

Allegri: “Il campionato è ancora lungo”

Juventus Milan 3-1

Massimiliano Allegri è soddisfatto per la vittoria sul Milan: ”Complimenti ragazzi, il Milan era in ottima condizione, non era facile. Hanno fatto una partita seria ed era importante tornare alla vittoria. Il campionato  è ancora lungo, ma siamo contenti dei quattro punti di vantaggio, incominciamo la fase finale della stagione e dobbiamo mantenere alta la concentrazione per arrivare in fondo in tutti gli obiettivi. Per farlo dovremo farci trovare pronti”.

Genesis, dal Kaos primordiale alla rappresentazione della materia

Il 22 marzo scorso a Torino negli spazi di Paola Meliga Art Gallery è stata inaugurata la personale dell’artista torinese Silvia della Rocca dal titolo “Genesis

La mostra, ricca di pathos, presenta una selezione di opere dell’artista torinese che richiamano alla mente il Kaos primordiale, luogo metafisico primigenio, il mito della creazione dell’universo ed il manifestarsi della materia, rappresentata e trattata in modi e forme diversi. Questo è il leitmotiv del percorso artistico di Silvia Della Rocca, giornalista, scrittrice, autrice e regista di format tv e documentari, che si propone di catturare nella forma materica la natura ancestrale del mondo e l’essenza simbolica dei suoi elementi, instaurando una comunicazione anche spirituale con il mondo antico ed indagando origini e miti fondativi delle civiltà. Silvia plasma le sue opere con pennelli, scalpelli e spesso solo usando le mani, lavorando materiali diversi come legno, gesso, schiuma poliuretanica, reti metalliche, sabbie, glitter, vetri ed assemblandoli con elementi della quotidianità come carta stagnola, pellicola, iuta, polistirolo. Il suo intervento trasforma la materia e la rende viva attraverso le forme, i colori e i riflessi del mondo in cui è immersa. “Sento la materia che si plasma tra le mie mani” così Silvia descrive il suo modo di dipingere e lavorare le sue opere “pensieri ed emozioni prendono forma tra tavolozze di legno e colori, sperimentando che l’arte, in ogni sua forma, è la manifestazione della nostra anima, della nostra “essenza””. Tra le opere in esposizione sino al 22 aprile risaltano tre grandi Lune – una rossa, una blu ed una color oro – che, suscitando nel visitatore metafore visuali, lo proiettano in quel mondo fantastico cui l’artista dà vita, le Cosmic Eggs, evocazione del mito cosmogonico della creazione dell’universo, e gli Skulls, i teschi che nelle civiltà antiche rappresentavano la trasmutazione interiore, una morte simbolica che conduce alla rinascita spirituale.

Paolo Barosso

 

 

 

 

Linea di confine. Spigolature di vita e storie torinesi

di Pier Franco Quaglieni

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Pasqua e gli agnelli – Terroristi e informazione – Castagno chiude

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Pasqua e gli agnelli

Un’amica,la scrittrice torinese Marina Rota, scambiandoci gli auguri di Pasqua, mi ha detto: “Ova, non oves, mi raccomando.” Uova, non agnelli. In effetti, se pensiamo a quanti tenerissimi agnelli vengono sgozzati per la Pasqua, abbiamo il segno di una certa barbarie. Non si usano nell’ucciderli i sistemi barbari praticati dagli Islamici,ma certo cibarsi di quella carne diventa abbastanza sconvolgente. E’ quasi sacrilego,perché riprendere l’idea dell’Agnus Dei che si è sacrificato in croce per la salvezza dell’umanità,per banchettare il giorno di Pasqua appare davvero fuori luogo. Pochi, forse, ci pensano,ma è così.

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Terroristi e informazione

I giornali hanno sicuramente il dovere di informare,ma devono anche saper dimostrare responsabilità. La ricerca dello scoop ad ogni costo è contro la stessa deontologia professionale dei giornalisti, ammesso che essa esista ancora e soprattutto venga rispettata. Nell’età del degrado del “Fatto quotidiano” tutto diventa lecito, ad esempio, pur di infangare l’avversario, anzi il nemico politico. In questi giorni dominano sui giornali notizie allarmanti sul pericolo terroristico in Italia,alimentato da una improvvida intervista del ministro Minniti in cui si afferma che l’Italia è in una situazione di grave rischio attentati. Io credo che il terrorismo vada combattuto in silenzio,così come si fece con le BR. Il Generale Dalla Chiesa non rilasciava interviste, agiva. Se pensiamo che certi titoli di giornali italiani sono già finiti su giornali stranieri,abbiamo anche chiaro il grave danno arrecato al turismo italiano. Minniti che aveva iniziato molto bene,sostituendo il peggior ministro degli interni della storia recente d’Italia, tal Alfano che permise l’invasione del Paese da parte di centinaia di migliaia di immigrati economici, finisce in modo inglorioso. Minniti è incaricato del disbrigo degli affari correnti. Il tempo delle interviste è finito. In ogni caso, va sottolineato che sta emergendo un legame tra terroristi e immigrati che era stato negato per anni, ma che, ad ogni persona di buon senso, appariva come una inevitabile conseguenza del lassismo e della confusione creati da un’accoglienza spropositata e incontrollata.

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Castagno chiude

Sembra che il celebre negozio specializzato nei formaggi ,unico rimasto dell’impero che fu del vecchio Castagno, in via Lagrange sia destinato a chiudere. Un’altra eccellenza torinese scompare. Castagno era anche gastronomia all’angolo di via Gramsci e anche pescheria in via Mazzini. Poi venne il sequestro del titolare del negozio e venne scritta una pagina non edificante. Castagno si ridusse all’attuale negozio,la bottega del formaggio,ma anche ricca di salumi di alta qualità. Dove potremo andare a comprare la salama da sugo di Ferrara? Dove i passatelli? Dove il vero Castelmagno ? Quando chiuse il grande Toja, principe dei formaggi,Mario Soldati quasi sembrò che si mettesse a piangere:era anche un grande attore. Ma ne fu sinceramente molto addolorato perché riteneva Toja il tempio torinese della qualità. La chiusura di Castagno è un fatto molto simile. Torino, alla faccia di Carlin Petrini che continua a pontificare a difesa del buon cibo, arretra , lasciando ad Oscar Farinetti un monopolio che non merita affatto.

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LETTERE  scrivere a quaglieni@gmail.com

 

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I danni del bullismo

Il bullismo nelle scuole sta facendo danni gravi e l’autorità scolastica si rivela impotente. C’è un numero sempre più alto di docenti picchiati e, quasi contemporaneamente, emergono casi di docenti che abusano di allieve/i. Cosa ne pensa?                                               Giovanna Bertolino

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Il bullismo è un fenomeno che va combattuto a partire dalle famiglie che rischiano di esserne le prime vittime. Viviamo in una società in disfacimento in cui l’imperversare della droga ha effetti davvero devastanti. La scuola riflette da decine d’anni una crisi profonda che risale al ’68 dovuta a mancanza di interventi adeguati e di fermezza nel far rispettare le leggi. Ricordavo di recente sul “Torinese” che dovette intervenire la Cassazione per riaffermare che il docente è un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. Poi c’è la vergogna del comportamento di docenti indegni che vanno condannati, anche se le mele marce non vanno confuse con il corpo docente nel suo insieme. Sicuramente è il prestigio stesso dell’insegnante che è scomparso. Il ruolo e la dignità del professore non ci sono più da decenni. E nella scuola di massa, senza concorsi selettivi, possono anche entrare i pazzi o personaggi incredibili. E’ una realtà dura da accettare, ma la scuola, così com’è, andrebbe rifatta totalmente,anche se qualche isola funzionante c’è. Sono stato di recente a parlare in un liceo torinese che funziona ed ho trovato docenti e studenti motivati, capitanati da una giovane preside entusiasta e capace

Autismo, Orbassano di tinge di blu

Anche quest’anno la Città di Orbassano aderisce alla Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo che si terrà lunedì 2 aprile. Per l’occasione, il Comune ha infatti deciso di illuminare di blu – colore simbolo di questa patologia – due monumenti di piazza Umberto I: la Chiesa della Confraternita e il Palazzo Comunale, sul quale è stata proiettata anche la scritta “Luci per l’Autismo”.