Ottobre 2017- Pagina 43

Piemonte Autonomo, comitato per il referendum

Nasce PIEMONTE AUTONOMO, il comitato promotore per il referendum dell’autonomia del Piemonte. Molinari: “Vogliamo che siano i Piemontesi a poter decidere del loro futuro e per farlo serve l’approvazione in tempi rapidi di una legge che permetta il referendum!”

È stato presentato ufficialmente questa mattina, a Chivasso, a pochi metri dalla sede di sottoscrizione della Carta di Chivasso del 1943, che prevedeva la realizzazione di un sistema politico federale e repubblicano su base regionale e cantonale, il Comitato Promotore per il Referendum sull’Autonomia del Piemonte. Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni regionali in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria terra.

“Dal 2001, data dell’entrata in vigore del nuovo Titolo V della Costituzione, nessuna regione è riuscita a ottenere nulla dalle trattative previste dall’articolo 116 nei confronti dello Stato centrale, anche il Piemonte ci aveva provato nel 2004, ma si è arrivati ad un nulla di fatto” prosegue Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont abbiamo chiesto alla maggioranza in Regione del PD di calendarizzare una proposta di legge che disciplini il referendum consultivo, indispensabile per poter indire il Referendum sull’autonomia. Soltanto con la forte legittimazione data dal voto popolare il governo regionale potrà pretendere da Roma la più ampia autonomia legislativa e fiscale prevista dalla Costituzione, seguendo Lombardia e Veneto che hanno già indetto un referendum in merito per il 22 di Ottobre.

Serve mobilitare l’opinione pubblica fuori dal palazzo per pungolare il presidente Chiamparino e garantirci il diritto al voto, per poter così trattenere parte dei 10 MLD di euro di tasse che il Piemonte regala allo Stato centrale ogni anno. Solo così queste risorse potranno rimanere sul nostro territorio per creare sviluppo e favorire una maggior assistenza sociale e sanitaria nella Regione Piemonte.

Il comitato è libero apartitico e aperto a tutti i cittadini, associazioni ed enti locali.

Talpa Marsha verso il traguardo. A novembre riapre (un pezzo di) via Nizza

Dopo 1.043  metri totali percorsi e  un breve periodo di manutenzione, la talpa ripartirà  in direzione sud per gli ultimi 690 metri

La ‘talpa’ Marsha scavando la galleria per proseguire la linea 1 della metro di Torino, è giunta nella stazione Italia ’61-Regione Piemonte completando la galleria di  834 metri, che la collega con la futura stazione Bengasi. Dopo 1.043  metri totali percorsi e  un breve periodo di manutenzione, la talpa ripartirà  in direzione sud per gli ultimi 690 metri. Terminato  il tunnel, verrà riaperta la viabilità su via Nizza e verranno completate le opere civili delle stazioni, ma una prima parziale apertura della via sarà effettuata entro inizio novembre.

 

(foto: il Torinese)

Settimana Mondiale dell’Allattamento

Dal 2 all’8 ottobre tanti gli appuntamenti a Torino

 

È stata fissata dal 2 all’8 ottobre 2017 la SAM, Settimana Mondiale per l’Allattamento Materno, che ogni anno la WABA (World Alliance for Breastfeeding Action ossia Alleanza mondiale per interventi a favore dell’allattamento) coordina a livello internazionale in relazione alle raccomandazioni OMS per la promozione, la protezione ed il sostegno all’allattamento.

Ancora una volta Torino, insieme a Moncalieri, ha deciso di organizzare una serie di appuntamenti per il pubblico, per i professionisti e durante la settimana nei Nidi di infanzia che aderiscono al progetto #allattarealnidosipuò, con appuntamento per l’evento clou della manifestazione, il Flash Mob sabato 7 ottobre alle ore 10 in via Garibaldi angolo corso Valdocco.

 

Tema centrale della SAM 2017 è la collaborazione, come elemento strategico per raggiungere il bene comune: strumento che dà risultati sostenibili migliori della somma dei singoli sforzi: SOSTENERE ALLATTAMENTO – INSIEME, dunque è il titolo di questa edizione.

Ecco gli obiettivi definiti:

  • INFORMARE: Comprendere l’importanza di lavorare insieme tra i diversi ambiti a cui il sostegno all’allattamento fa riferimento;
  • RADICARE: Riconoscere il ruolo e il peso che ciascuna organizzazione può avere nella propria area di lavoro
  • STIMOLARE: Andare incontro agli altri per individuare aree di interesse comune
  • FARE RETE: Lavorare insieme per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile entro il 2030

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PROGRAMMA SAM 2017

a cura di:

Ass. Casa Maternità Prima Luce, Ass. Luna di Latte, Ass. MammaandtheCity, Ass. Palaver, Collegio Ostetriche Torino, Corso di Laurea in Ostetricia, IBFAN Italia, La Leche League, Opera Munifica Istruzione, Save The Children, Unicef comitato Regionale Piemonte, Servizio sovrazonale di Epidemiologia ASL TO 3, Nidi Comunali di via Assisi, via Beaumont, Piazza Cavour, Il nido della Musica, Il nido gli Amici di Pimpa, Nidi Comunali di Moncalieri Arcobaleno, il Piccolo Principe, Aquilone, Quadrifoglio

 

Martedì 3 Ottobre

ore 16.00 “Letture al sapore di Latte” letture ad alta voce, con le famiglie del nido e del quartiere

ore 16.45 Secondo gruppo di lettura

Nido Comunale Peter Pan via Beaumont 58, Torino

 

ore 17,00 “Perché allattare? Tutti i benefici di questo momento speciale” a cura di La Leche League

Nido Gli amici di Pimpa, via San Francesco da Paola 16, Torino

 

mercoledì 4 Ottobre

ore 17.00 “Nascita e Relazione: l’esperienza di una mamma ostetrica”

ore 18.00 “I benefici dell’allattamento sulla struttura ossea del bambino: l’esperienza di una mamma osteopata”

Nel corso dell’evento sarò presente il punto informativo della La Leche League

Nido Comunale di Piazza Cavour, Piazza Cavour 14, Torino

 

Giovedì 5 Ottobre

ore 17.00 “Allattiamo insieme” letture ad alta voce, con le famiglie del nido e del quartiere

ore 17.30 “Insieme per scambiarsi esperienze: Cerchio di mamme che allattano, hanno allattato, desiderano allattare”

Nido Comunale Arcobaleno Via Ponchielli 4, Moncalieri

Nido Comunale Aquilone Strada Mongina, 11 bis, Moncalieri

Nido Comunale Piccolo Principe Via Ungaretti 24, Moncalieri

Nido Comunale Quadrifoglio Via Galimberti 11, Moncalieri

 

ore 17.30 “Allattami mamma mentre ci raccontano una storia”.

Nido Comunale di via Assisi via Assisi 45, Torino

 

ore 18.00 “Elementi sul portare: l’uso della fascia al Nido di infanzia” – seminario per operatori a cura di Casa maternità Prima Luce

Nido della Musica, via delle Rosine 14, Torino

 

SABATO 7 OTTOBRE

 

10.00 – Ritrovo in via Garibaldi angolo corso Valdocco

10.15 – Saluto delle autorità

10.30 – Flash Mob “Allattiamo insieme”: indossare qualcosa di arancione

11.15 – I Cerchi delle Collaborazioni Necessarie

“Gli enti sostenitori dell’allattamento”: Unicef e gli ospedali e le comunità amiche dei bambini, Ibfan Italia, I Nidi di #Allattarealnidosipuò, Rete Fiocchi in Ospedale_ progetto promosso da Save The Children.

14.30 – I Cerchi delle Collaborazioni Necessarie

“Comunicare l’allattamento”: Bada a come parli e a come scrivi, a cura di La Leche League;

“Storie ed esperienze”: figure maschili a sostegno dell’allattamento;

“La mamma che non ti aspetti”. Storie di allattamento non convenzionale;

15.30 Saluto del Collegio delle Ostriche

16.00 – Il cerchio delle mamme (Ass. Palaver, Luna di Latte, La Leche Legue, MammaandtheCity,)

 

 

SABATO 28 OTTOBRE

9.00-13.00 _ OMI via San Massimo 21, Torino

Giornata di formazione per operatori

Nurturing the Future: #Allattarealnidosipuò!

 

 

 

 

 

Per info:

samtorino.info@gmail.com

 

Più di 40 mila assunzioni in vista per le imprese torinesi, molti i giovani e le donne

Le figure più richieste sono cuochi, camerieri e operatori del turismo, tra le oltre 41mila assunzioni che le imprese torinesi prevedono di effettuare nel periodo settembre– novembre. Il 41% riguarderà giovani sotto i 29 anni, 16% donne.  I dati arrivano  da Excelsior, il sistema di Unioncamere che rileva le esigenze delle aziende. Si cercano molto  anche i commessi e il personale per i magazzini all’ingrosso (7,7% del totale), gli impiegati amministrativi e di segreteria (7,7%) e i tecnici in campo informatico e di ingegneria (7,2%). Molto difficili da reperire gli specialisti in informatica, fisica e chimica, gli ingegneri, gli operatori delle cure estetiche.  Intanto la Camera di Commercio di Torino lancia un bando che mette a disposizione voucher di 400mila euro per le imprese che ospitano studenti nella propria struttura, per incentivare l’accoglienza dei ragazzi e stimolare le imprese del territorio a iscriversi al Registro nazionale.

Laus: “Istituzioni per la Nonviolenza”

“Nonviolenza è una parola che non a caso si scrive unita, perché ha un significato più ampio del solo “no alla violenza”. Vuol dire tante cose. Politicamente nonviolenza vuol dire anteporre il rispetto della persona e della dignità umana ai personalismi e ai giochi di potere, vuol dire gestione costruttiva dei conflitti quotidiani, vuol dire strategia di lotta per rivendicare i propri diritti senza l’uso delle armi, vuol dire agire attraverso il consenso e la partecipazione”, così ha dichiarato Mauro Laus, presidente del Consiglio regionale. “Si tratta di un atteggiamento positivo a favore dell’eliminazione di ogni forma di violenza, un atteggiamento da adottare nell’affermazione dei diritti umani: l’educazione, la sanità, la democrazia reale, i diritti di tutti i discriminati per ragioni razziali, economiche, di genere, di preferenza sessuale, di credenza religiosa. Quello che mi auguro, come presidente del Comitato regionale per i Diritti umani, è che questo cammino venga abbracciato dal più alto numero di persone possibile, a partire dalle istituzioni che devono agire secondo l’etica e la giustizia della nonviolenza”.

Regio, Noseda inaugura con “Tristano e Isotta”

 

Martedì 10 ottobre, alle ore 19, il Regio inaugura la Stagione 2017-2018 con Tristano e Isotta di Richard Wagner. Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, interpreta per la prima volta la partitura simbolo di tutta la produzione wagneriana. L’allestimento, proveniente dalla Opernhaus Zürich, ha la regia di Claus Guth, celebre Theaterregisseur tedesco che porta per la prima volta il suo Tristano in Italia.Anche per questa Stagione Intesa Sanpaolo – Socio Fondatore del Teatro – conferma il proprio impegno con il Regio assicurando la partnership alla produzione inaugurale, l’appuntamento più atteso della Stagione. Il sostegno di Intesa Sanpaolo al Regio rientra in un più ampio rapporto di collaborazione che vede la Banca al fianco del Teatro nella realizzazione delle sue grandi produzioni.

Vittorio Meloni, Direttore Relazioni Esterne Intesa Sanpaolo, commenta: «In questi dieci anni di storia, Intesa Sanpaolo ha mantenuto forte e saldo il legame con Torino, di cui il Teatro Regio è uno dei simboli. Il rapporto con il Regio rientra in un progetto strategico di promozione della cultura e del patrimonio artistico che ci rende non un semplice sostenitore esterno, ma partner attivo e presente della città dove il Gruppo è nato e dove ha sede».

L’allestimento di Zurigo, che richiede una complessa realizzazione scenica, viene presentato per la prima volta in Italia. Per questa speciale occasione Lavazza ha contribuito alla realizzazione dello spettacolo finanziando il girevole per il palcoscenico, appositamente progettato e realizzato per il Regio; un importante elemento scenotecnico che entrerà a far parte del patrimonio del Teatro.

Giuseppe Lavazza – Vice Presidente del Gruppo – dichiara: «Lavazza è da sempre impegnata nel sostegno all’arte e allo stesso tempo fortemente radicata al proprio territorio d’origine. È per noi importante sostenere i luoghi in cui la cultura prende vita, oltre che un grande motivo di orgoglio poter accrescere il patrimonio del Teatro Regio di Torino con un nuovo elemento in grado di rendere gli spettacoli ancora più coinvolgenti ed espressivi».

 

L’Orchestra e il Coro del Teatro Regio sono diretti da Gianandrea Noseda, attento interprete del repertorio tardoromantico. La lettura del Direttore musicale del Regio sottolinea l’immensa ricchezza che il Tristano porta con sé, partitura cardine della Storia della Musica che illumina l’alba del Novecento musicale. Per Noseda, l’imponente capolavoro di Wagner è il poema della passione e della notte, dell’amore e dell’assoluto, è, in definitiva, la musica del desiderio.

La regia è affidata a Claus Guth che immerge i tre protagonisti – Tristano, Isotta e Marke – in un lungo piano sequenza cinematografico, metafora del continuo fluire della musica di Wagner e dell’incrocio dei destini dei personaggi. Guth propone, oltretutto, un interessante parallelismo che unisce arte e vita: immagina che Tristano, Isotta e Marke siano Wagner, la sua amante Mathilde Wesendonck e suo marito Otto, in un gioco di rimandi e riflessi che invita a riflettere sul confine tra realtà e finzione. Per realizzare appunto questo continuo piano sequenza, il Regio avrà a disposizione, per la prima volta, un apposito girevole, realizzato con il sostegno di Lavazza. Le scene riproducono gli interni di Villa Wesendonck, situata a Zurigo, luogo nel quale Wagner e Mathilde si legarono sentimentalmente durante la genesi del Tristano.

In questa produzione, Tristano è il tenore Peter Seiffert, celebrato artista dalla carriera internazionale, riconosciuto oggi quale uno dei migliori heldentenor del repertorio wagneriano, artista di casa al Festival di Bayreuth e protagonista di indimenticabili incisioni con Barenboim, Tate, Sinopoli, Mehta. Isotta è il soprano Ricarda Merbeth, artista richiesta in tutti i principali teatri del mondo, dedita al repertorio tedesco con una invidiabile carriera al Festival di Bayreuth che, da più di un decennio, le affida i principali ruoli drammatici delle produzioni di punta. Steven Humes è il basso che interpreta re Marke. Già al Regio per la produzione inaugurale de L’Olandese volante, torna nel nostro teatro con uno dei personaggi che più ha saputo scolpire con la sua interpretazione plasmata da un declamato di altissima intensità teatrale. Completano il cast il baritono Martin Gantner nel ruolo di Kurnewal, il mezzosoprano Michelle Breedt nel ruolo di Brangäne, il tenore Jan Vacík nei panni di Melot, il tenore Joshua Sanders (artista residente al Regio per la Stagione 2017-2018, scelto da The Opera Foundation per una borsa di studio nel nostro Teatro) interpreta un pastore, mentre il marinaio è interpretato da Patrick Reiter. Durante le sette recite, ai protagonisti già citati si alterneranno, nei giorni 11, 14 e 17 ottobre, nel ruolo di Tristano Stefan Vinke, tenore dalla carriera internazionale è stato Tristano a Bayreuth, Siegfried al Metropolitan di New York, alla Wiener Staatsoper e alla Bayerische Staatsoper. Isotta sarà Rachel Nicholls, soprano inglese con all’attivo collaborazioni con Valery Gergiev, John Eliot Gardiner e Colin Davis. Scene e costumi di questo allestimento sono di Christian Schmidt e le luci di Jürgen Hoffmann. Assistente di Claus Guth è Arturo Gama. Il Coro del Teatro Regio è istruito da Claudio Fenoglio. 

Tristano e Isotta è la tormentata storia di due giovani che, stregati da un potente filtro, si uniranno in un inscindibile amore. Durante un’appassionata notte, nei giardini del castello di re Marke, i due vengono sorpresi. Il fatto scatena una violenta colluttazione, provocata dalla gelosia del re, nella quale Tristano cade ferito gravemente. In preda al dolore, Tristano troverà un’ultima grande consolazione nel rivedere Isotta e, nel suo abbraccio, abbandonarsi alla morte. Nel canto supremo di Isotta, il celebre Liebestod, anche lei si congeda dal mondo unendosi in un amore eterno a Tristano che, inevitabilmente, deve passare attraverso la morte; proprio sulle note del leitmotiv della “felicità” Isotta cade esanime sul corpo di Tristano. Il libretto, scritto dallo stesso Wagner, è rivestito da un fluire pressoché ininterrotto di musica, un flusso perpetuo che preannuncia l’eternità, aspetto particolarmente valorizzato in questo allestimento. L’indeterminatezza temporale, oltretutto, è rafforzata da una dimensione spaziale indefinita. L’ascoltatore viene immerso simultaneamente in due dimensioni: quella umana, appartenente al re Marke, sorretto da un linguaggio armonico tradizionale, e quella trascendentale, appartenente a Tristano e Isotta, avvolti da una musica profondamente cromatica, che rasenta l’atonalità. L’opera, in tre atti, avrà una durata complessiva di circa quattro ore e quarantacinque minuti, con due intervalli di circa trenta minuti dopo l’Atto I e dopo l’Atto II.

Anche per la Stagione 2017-2018 è stato confermato l’accordo tra il Teatro Regio e Rai-Radio3 per la trasmissione in diretta delle opere in programma. La diretta radio del Tristano e Isotta, curata da Susanna Franchi, sarà martedì 10 ottobre alle 19.

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Biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Info – Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.

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In occasione del titolo inaugurale, è previsto un ricco programma di iniziative e incontri:

Intorno a Tristano e Isotta

Mercoledì 4 ottobre ore 17.30, Piccolo Regio Puccini

Conferenza: Tristano e Isotta. Un viaggio rivoluzionario verso la trasfigurazione

Mercoledì 11 ottobre ore 17.30, Piccolo Regio Puccini

Incontro: Opera e Dramma. Wagner e l’opera d’arte totale

Lunedì 16 ottobre ore 17.30, Goethe-Institut Turin, Piazza San Carlo 206

Conferenza: Richard Wagner e Franz Liszt. I rapporti fra due colossi della musica tedesca

Mercoledì 18 ottobre ore 17.30, Piccolo Regio Puccini

Conferenza-spettacolo: Intervista impossibile a Richard Wagner

Ingresso € 5

Giovedì 19 ottobre ore 14.30, Università degli Studi di Torino, Sala Laurea Scienze Umanistiche, Via Sant’Ottavio 20, Torino 

Convegno: Wagner e la passione

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5 domande a Gianandrea Noseda

di Susanna Franchi

www.sistemamusica.it

Maestro Noseda, è la prima volta che dirige Tristano e Isotta, ma si ricorda la prima volta che l’ha ascoltato in teatro?

«Me lo ricordo. A Bayreuth con Daniel Barenboim che dirigeva e le voci di Siegfried Jerusalem e Waltraud Meier: spettacolare! La magia di sentire il Tristano quando non vedi né direttore né orchestra e quindi il suono nasce dal niente… Quando ho iniziato a dirigere Preludio e morte di Isotta, inizio e fine dell’opera, in forma di concerto, continuavo a pensare a quell’immagine della sala che diventa buia, a quel suono che nasce dal nulla che mi ha stregato, perché non si può riprodurre».

Se Tristano e Isotta non esistesse, la storia della musica sarebbe diversa?

«È difficile ragionare con i se e con i ma, ma sono convinto che sarebbe andata in un’altra direzione, anche se non so dire quale! È incredibile il cambio di marcia che Wagner compie con Tristano. Io adoro Lohengrin, penso che sia un’opera stupenda, poi arriva Tristano e pensi: ma il Lohengrin non faceva percepire il Tristano! Da dove salta fuori? Sì, è vero, Wagner aveva già iniziato il Ring e lo interrompe per scrivere Tristano, però… Nel Tristano c’è una facilita di mano, di scrittura incredibile per una pagina così nuova».

Quindi è più un’opera di amore o di morte?

«Di entrambe, perché l’amore non può esistere senza la morte. Tristano è il tentativo spasmodico di un essere umano, di Wagner, di creare, di ricreare una continua situazione di estasi. E ci riesce: dove tutto è bello, dove l’estasi si prolunga, dove il momento del godimento e dell’amore si può prolungare nel tempo. E quando arriva al suo acme tu muori, è una musica dove amore e morte si abbracciano e si baciano intensamente».

In quest’opera la notte quanto è importante?

«La notte ti permette di essere te stesso, di giorno devi assumere il tuo ruolo formale, quello che la società ti ha dato. Di giorno sei Il cavaliere al servizio del re, nella notte sei Tristano, sei il vero te stesso».

Quali sono le difficoltà per l’orchestra? La concentrazione? La tenuta?

«Sicuramente, perché è un’opera lunga, però la tenuta di per sé è una questione di resistenza. Quello che bisogna ottenere è di trattarla come se fosse una grande opera di musica da camera, cosa che ovviamente non è perché ci sono tante masse che suonano: ma tutto deve essere intelligibile».

 

 

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CS_CENTROSINISTRA, CAMPO PROGRESSISTA: QUATTRO EVENTI NAZIONALI PER IL MESE DELLE IDEE

Campo Progressista presenta il Mese delle Idee. Da quando Giuliano Pisapia ha lanciato il nostro movimento al teatro Brancaccio di Roma, per mesi le Officine delle idee hanno accolto proposte e commenti relativi a diverse tematiche e ora lavorano al progetto per una nuova Italia progressista.

ottobre le Officine torneranno a confrontarsi pubblicamente in quattro eventi di respiro nazionale per arricchire il dibattito pubblico e riavvicinare le persone alla buona politica: sabato 7 a Roma e Torinosabato 21 a Bari e Genova. Nel mezzo, sabato 14 ottobre, si terrà una manifestazione nazionale dell’intero movimento al teatro Ambra Jovinelli di Roma.

Più nel dettaglio, a Roma l’appuntamento dal titolo “Ambiente: un pilastro per l’Italia? sarà dedicato alla transizione ecologica come modello economico, sociale e territoriale, chiave per una crescita economica stabile e condivisa e per un Paese più sano per le prossime generazioni. In contemporanea, a Torino, si discuterà di “Partecipazione culturalevolano di sviluppo inclusivo?, ossia della cultura quale occasione di crescita personale e collettiva, cammino comune sul quale apprezzare il valore delle diversità culturali e al contempo riscoprire il senso di unità che deriva dal prendersi cura del patrimonio comune.

 

Circolo dei Lettori,Via Giambattista Bogino 9; ore 10-13

 

Sabato 21 sarà la volta di altri due temi caratterizzanti i valori del centrosinistra: lavoro e diritti. A Bari si confronteranno le Officine dedicate a “Sviluppo, lavoro e Innovazione?, con l’obiettivo di ripensare le politiche volte alla creazione di nuovi posti di lavoro, ad attrarre investimenti, a rafforzare la competitività delle nostre imprese e gettare le basi per lo sviluppo di una nuova fase di crescita economica e di equità sociale. Al contempo, Genova ospiterà l’evento “Diritti in cerca d’autore?, che affronterà la questione delle migrazioni e la difficile composizione delle problematiche sottese, senza tralasciare altre grandi battaglie, dalla parità dei diritti LGBTQI alla tutela di tutti quei diritti troppo spesso dimenticati.

Le proposte e gli spunti emersi dal lavoro delle Officine delle Idee saranno così messi a confronto con il contributo di chi, tutti i giorni, si occupa di questi temi nelle istituzioni, in politica, nell’associazionismo, nelle professioni e in accademia, per costruire insieme una proposta concreta e partecipata che guardi a una nuova Italia progressista.

120 bulldog a Bardonecchia

Grande successo per il 15° #BulldogDay del CABI, il Club Amatori del Bulldog Inglese, che ieri nella splendida cornice della pineta di Bardonecchia ha raccolto ben 120 bulldog inglesi da ogni parte d’Italia. L’evento ha permesso inoltre di raccogliere oltre 600 euro devoluti in beneficenza all’associazione EBRI che si prende cura dei bulli meno fortunati. Protagonista anche Bruno Vanzan, celebre flair bartender de “La Prova del Cuoco”, che ha preso parte alla scenografica sfilata per le vie del centro.

Grande successo per il 15° #BulldogDay del CABI, il Club Amatori del Bulldog Inglese, che ieri nella soleggiata Bardonecchia ha attirato sulle alpi piemontesi oltre 120 bulldog inglesi da ogni parte della Penisola, accompagnati da oltre 250 appassionati della razza di tutte le età, partiti nei giorni precedenti o in mattinata anche da località lontane come ad esempio Palermo, Pisa, Venezia, Genova per raggiungere il mega evento cinofilo benefico organizzato nella pineta di viale San Francesco con il patrocinio del Comune. Nel corso della manifestazione la carovana dei bulli ha percorso le vie del centro di Bardonecchia, destando molta curiosità e simpatia tra le decine di cittadini accorsi per non perdersi lo spettacolo.

È davvero grande la soddisfazione degli organizzatori dell’evento: “Non possiamo che essere soddisfatti e orgogliosi della buona riuscita di questo bellissimo raduno – spiega Matteo Gavioli, fondatore del CABI – La soddisfazione più grande deriva dal fatto di conoscere tantissime persone che hanno percorso centinaia di chilometri per vivere una giornata all’aria aperta insieme, nonostante il tempo incerto. Tutti accomunati da un’unica passione: quella per il bulldog inglese, un cane magnifico che v’invitiamo a conoscere ai prossimi #BulldogDay che organizzeremo in giro per l’Italia. Iscrivetevi al nostro gruppo su Facebook che conta oltre 2000 iscritti per essere aggiornati sui nostri prossimi eventi”.

Alla manifestazione hanno preso parte anche i volontari di EBRI, l’English Bulldog Rescue Italia, che hanno raccolto fondi da utilizzare nelle importanti iniziative che portano avanti sul territorio nazionale a favore dei bulli meno fortunati, abbandonati o che necessitano di costose cure veterinarie: la generosità dei partecipanti ha permesso infatti all’associazione di raccogliere oltre 600 euro. Protagonista dell’evento è stato anche il celebre flair bartender Bruno Vanzan, volto noto della tv e protagonista de “La prova del Cuoco” con Antonella Clerici, che ha partecipato al raduno con il suo simpaticissimo bulldog Gennaro.

Alla fine della giornata si è tenuta la coinvolgente premiazioni dei bulldog che si sono maggiormente distinti negli esilaranti giochi di abilità organizzati dai responsabili del CABI, come i salti ad ostacoli, il balzo nell’hula hoop e la gara di obbedienza, che hanno allietato il pomeriggio delle centinaia di partecipanti al mega raduno.

Link Facebook: https://www.facebook.com/groups/clubamatoribulldoginglese/

Borgate montane. Appunti fotografici

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 15 settembre – 10 dicembre 2017  – Inaugurazione giovedì 14 settembre 2017 – ore 18.30

 

Per fotografare bisogna avere occhio. Quante volte lo si sente dire E verrebbe da pensare che non potrebbe essere altrimenti, utilizzando un dispositivo ottico come l’apparecchio fotografico. Ma anche oggi che il digitale ha facilitato e velocizzato il processo fotografico per fotografare gli occhi non bastano, seppur “digitali”. Questo lo dimostra bene l’associazione Oculus Digitale con il suo progetto Borgate montane che il Museo ha accolto con entusiasmo e messo in mostra nelle sue sale. Gli occhi, le mani, e le gambe per andare vicino o lontano che sia non sono sufficienti a fare una buona foto. L’interesse e la curiosità per il mondo prima di tutto, la cultura visiva dall’altra; che si tratti di digitale come di analogico è sempre la testa ad avere occhio!

Fin dalla sua nascita il Museo Nazionale della Montagna si è interessato alla fotografia come documentazione delle terre alte. Negli anni ha costituito un enorme archivio fotografico, organizzando mostre specifiche, missioni fotografiche sulle montagne del mondo e partecipando a progetti di diversa entità, come quello di Oculus Digitale. L’associazione, nata nel 2011 senza fini di lucro e con sede a Torino, riunisce appassionati di fotografia, realizza progetti fotografici di vario genere e ha già numerose mostre collettive al suo attivo. Oculus è spesso ispirata dal principio dei “chilometri zero”: una buona foto si può fare anche senza viaggiare in capo al mondo. Ne deriva che i suoi lavori sono sempre sviluppati sul territorio piemontese e prevalentemente a Torino.

Nel corso del 2015 è iniziato Borgate montane, lavoro collettivo che raccoglie le fotografie scattate nelle frazioni di bassa montagna, senza pretesa di offrire una documentazione scientifica e completa dei luoghi. Sono state pertanto selezionate otto borgate, in base alla posizione geografica: Balboutet, comune di Usseaux nel cuore dell’alta Valle Chisone; Campertogno, borgata della Valsesia; Indiritto una frazione di Coazze in una delle più belle vallate minori della Val Sangone; Ostana, piccolo comune della provincia di Cuneo, in Valle Po; Rochemolles frazione del comune di Bardonecchia; Rorà, in provincia di Torino in Val Luserna; Valdieri, in provincia di Cuneo, nel Parco delle Alpi Marittime; Vrù nel comune di Cantoira, in Val Grande di Lanzo.

Si temeva di trovare situazioni ricorrenti e ripetitive, ma ci si è invece resi conto dell’originalità e unicità di ciascun luogo e di conseguenza delle numerose possibilità di rappresentarli. Le riprese con fotocamere reflex digitali, la postproduzione e la stampa, con tecnologia inkjet su carta cotone, sono state effettuate in autonomia da ciascun socio.

Le stampe in mostra, che sono state tutte donate alla Fototeca – Centro Documentazione del Museomontagna, raccontano storie, come i testi che le accompagnano. Storie di luoghi vicini che sembrano lontani nel tempo, dei loro abitanti, e dei fotografi che li hanno visitati con occhi aperti ed entusiasti. Di borgate montane e appunti fotografici.

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BORGATE MONTANE

Appunti fotografici

Torino, Museo Nazionale della Montagna, 15 settembre – 10 dicembre 2017

Inaugurazione giovedì 14 settembre 2017 – ore 18.30

Una mostra del

Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi” – CAI-Torino

da un progetto di

OCULUS DIGITALE

Manifestazione Riconosciuta FIAF: A26/17

con

REGIONE PIEMONTE

e la collaborazione di

Città di Torino

Club Alpino Italiano

 

Fotografi (e autori dei testi dei paesi)

Santo Algieri

Enrico Barale

Daniela Berutti

Gino Casavecchia

Alberto Dagna

Alberto Dumassi

Aurora Intile

Andrea Maina

Michelangelo Mileto

Federico Moschietto

Alessandro Pereno

Maurizio Rosati

Giuliana Vittonetto

 

TORINO, MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, Piazzale Monte dei Cappuccini 7, 10131 Torino –Tel. 0116.604.104 / stampa.pr@museomontagna.org / www.museomontagna.org

Rifiuti in via Porporati

La lettrice Romina Greco ci invia questa immagine scattata nei pressi dei cassonetti in via Porporati. Al momento della pubblicazione non sappiamo se gli addetti alla raccolta rifiuti abbiano provveduto o meno a ripulire, nel caso non lo abbiano fatto ci auguriamo che ciò avvenga al più presto e che casi analoghi non si verifichino più.