Tennis, Passaro si aggiudica il Challenger Atp 175 di Torino

Con una prestazione solida e convincente il giocatore umbro conquista il trofeo della seconda edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo 2024 battendo in finale Lorenzo Musetti. Molto pubblico durante l’intero evento, nonostante la pioggia iniziale che ha complicato lo svolgimento del torneo, che ha visto la presenza di ben 16 giocatori Top100 e quattro italiani in semifinale (Musetti, Sonego, Passaro e Darderi)

E’ stata la vittoria del tennis nazionale con ben quattro semifinalisti italiani. Francesco Passaro, tennista perugino del 2001, ha sconfitto nettamente Lorenzo Musetti, numero 1 del seeding del torneo “Challenger” subalpino, con un secco 6-3, 7-5, in poco più di 1 ora e trenta minuti di gioco. Non avrebbe neanche dovuto giocare, vista la concomitanza con il torneo capitolino, ma grazie a una Wild Card si è potuto regolarmente presentare al Circolo della Stampa Sporting per iniziare le qualificazioni.

E’ stata in generale una prestazione brillante, quella del giocatore umbro, che cavalca un’onda lunga di ottimi risultati dopo una difficile parentesi per infortuni, che l’ha visto approdare recentemente al terzo turno degli Internazionali BNL di Roma (perso contro Borges) e ora trionfare sotto la Mole Antonelliana contro il connazionale carrarino (dopo aver sconfitto Galan, Ruusuvuori, Nakashima e Sonego) con una vittoria che gli consente di entrare nei primi 100 giocatori del mondo (con il successo torinese è saltato dal 240° al 133° posto in classifica Atp) dopo aver già ricoperto la posizione 108 nel recente passato.

Dopo essersi sbarazzato piuttosto facilmente in semifinale del tennista torinese Sonego (6-3, 6-2), Passaro, per nulla intimorito o in soggezione di fronte all’altro Lorenzo (numero 30 al mondo), giocava il suo miglior tennis senza concedere alcuna possibilità di replica, se non in alcuni frangenti del secondo set, a Musetti, che è parso in buona forma, ancora lontano dai fasti di poco tempo fa, ma che è uscito sconfitto da due finali consecutive nell’arco di pochi giorni (qui a Torino e a Cagliari), non aiutandolo certamente a recuperare fiducia nei propri mezzi e possibilità in vista dello Slam parigino su terra rossa, rendendo probabilmente il lavoro del suo nuovo coach, Corrado Barazzutti, più complicato del previsto. Perché è pur vero, come diceva l’ex capitano della nazionale nel post partita, che Passaro in alcune situazioni aveva accarezzato amabilmente e forse con un pizzico di fortuna le righe del Campo Stadio, ma è parimenti vero che in tutto il match non si è mai visto un Musetti, in grado di ribaltare lo sfavorevole andamento della partita, sempre dominata dal tennista perugino che si è soltanto parzialmente irrigidito nel game conclusivo, tipico nervosismo e paura da Championship Point, portandolo persino a giocare una battuta da sotto (colpo che, dichiarerà in conferenza stampa, non aveva mai eseguito prima) che costringe Musetti, sempre troppo lontano dalla riga di fondo, all’errore.

Sono state due settimane incredibili – dichiara Francesco Passaro in conferenza stampa – che sicuramente non mi aspettavo, probabilmente speravo in un futuro un po’ più lontano, ma sono veramente contento di aver ritrovato il mio miglior tennis e di aver potuto anche giocare dieci partite di fila. Sono contento di stare bene fisicamente e soprattutto dell’atteggiamento che ho in campo. L’importante è aver vinto, perché ero veramente teso nell’ultimo game, sapevo di aver in mano la partita e se mi fosse scappata avrei avuto un grande rimpianto, però sono felice di essere riuscito a portarla fino in fondo e adesso cerco di godermi questa vittoria, nella speranza di entrare nel tabellone delle qualificazioni a Parigi, altrimenti tornerò a casa ad allenarmi per i prossimi impegni. Sicuramente posso ancora migliorare la risposta, il servizio e il primo colpo, che oggi sono fondamentali per giocare ad alto livello, poi anche come atteggiamento devo dare continuità a quello che sto facendo, cosa non semplice ma che sto provando a fare, il percorso è questo e stiamo lavorando molto bene, stimolati dai risultati che stiamo ottenendo. È importante lavorare nel quotidiano, giorno per giorno, senza pensare troppo alla classifica, che poi è una diretta conseguenza del lavoro svolto, magari essere un po’ più aggressivo e scendere di più a rete. L’obiettivo quest’anno è entrare nei primi cento, lavoreremo sodo per raggiungerlo, anche se lo scopo primario resta sempre quello di migliorare, essere più competitivo ad alto livello”.

Cala così il sipario su questo ennesimo importante evento sportivo subalpino, in verità piuttosto simile a un Atp250, vista la caratura degli iscritti, in attesa delle Atp Finals di novembre, la ciliegia sulla torta, per la gioia dei tantissimi e, in numero crescente, appassionati di tennis.

Patrizio Brusasco

Foto Francesco Panunzio

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