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FitHome: Fuori dagli schemi, dentro le persone

Informazione promozionale

“Fuori dagli schemi, dentro le persone”. Un percorso nato all’aperto, tra fatica e sorrisi, che oggi unisce corpi in movimento e relazioni vere. FitHome è il progetto di Giuseppe Leo diventato realtà condivisa: un luogo dove allenarsi significa sentirsi parte di qualcosa.

Torino – C’è chi costruisce il proprio futuro tra i muri di una palestra, e chi invece sceglie di partire da un parco.

È la storia di Giuseppe Leo, personal trainer e imprenditore torinese, che dopo anni di esperienza nel settore del fitness ha trasformato un’intuizione nata quasi per caso in un progetto solido, innovativo e umano: FitHome.Appena terminati gli studi universitari, Giuseppe sapeva già che avrebbe voluto creare qualcosa di suo. Ma c’era anche la consapevolezza di dover crescere. Così ha scelto di aspettare, lavorando per cinque anni in diverse palestre torinesi, osservando, ascoltando, imparando. Non solo l’aspetto tecnico, ma soprattutto quello umano: le reali esigenze delle persone, il bisogno di sentirsi seguite, comprese, motivate.

Intervista a Giuseppe Leo – Fondatore di FitHome

1. Com’è nato il progetto FitHomeless?
Tutto è iniziato in un modo che non avrei mai potuto pianificare. Era l’estate del 2016, stavo lavorando in palestra da diversi anni e coltivavo il sogno di creare un progetto mio. Un giorno, una ragazza mi chiese: “Mi alleni al parco?”.
Accettai, senza immaginare che quel semplice incontro avrebbe cambiato tutto. Iniziammo ad allenarci due, tre volte a settimana, anche in pieno inverno. Neve, pioggia, fango: niente ci fermava. Ma soprattutto, mi resi conto che quel modo di allenarsi – libero, essenziale, umano – aveva qualcosa di unico.
Poi arrivò un viaggio in California. Lì vidi gruppi ovunque: sulle spiagge, nei parchi, sotto il sole. Fitness all’aperto vissuto con energia e spontaneità. In quel momento tutto si è acceso: avevo in mano un’idea autentica, diversa, e volevo portarla a Torino.
Prima ancora di rientrare ho iniziato a pensare al nome, al format, al sito. Così nel 2017 è nato FitHomeless: non solo un progetto di allenamento outdoor, ma una vera e propria comunità senza muri, dove le persone si incontrano, si allenano e stanno bene insieme.
Da lì è nato tutto il resto: nel 2019 ho aperto FitHome Studio, uno spazio dedicato al personal training e ai percorsi individuali; e poi, nel 2024, è arrivato FitHome Crew, dedicato all’energia del gruppo e alle attività collettive.
Tutte queste realtà sono diverse, ma hanno un’anima comune: rimettere al centro la persona, creare relazione, e far vivere il movimento come qualcosa che arricchisce, dentro e fuori.

 

2. Quali sono i valori guida del progetto?
Il valore principale è mettere la persona al centro, sempre. Che si tratti di un allenamento individuale o di gruppo, l’idea è costruire percorsi su misura, rispettando i tempi, i limiti e gli obiettivi di ognuno.
Poi c’è l’inclusività: chiunque può avvicinarsi al nostro mondo, indipendentemente dall’età, dal livello di preparazione o dal punto di partenza. E naturalmente la relazione: crediamo molto nel creare un ambiente in cui ci si senta accolti, ascoltati, parte di qualcosa.
Infine, la libertà. Il movimento non deve essere una costrizione, ma un piacere: che tu lo faccia in un parco, in una sala attrezzata o in una lezione collettiva, l’importante è che ti faccia stare bene.

3. A chi è rivolto?
A tutti. Davvero. Non ci rivolgiamo solo a chi ha già un’esperienza sportiva, ma anche – e forse soprattutto – a chi ha voglia di iniziare, ma non si è mai sentito a proprio agio nei contesti classici.
Ogni persona trova il suo spazio: chi cerca una guida personale, chi preferisce l’energia del gruppo, chi ha bisogno di recuperare dopo un infortunio o semplicemente vuole rimettersi in movimento. Abbiamo costruito FitHome proprio per rispondere a queste esigenze diverse, ma tutte reali.

4. Quali sono i servizi di FitHome Studio?
FitHome Studio è il nostro spazio dedicato al personal training. Qui seguiamo le persone in modo mirato, sia individualmente sia in mini-gruppi, ma sempre con un programma personalizzato.
Chi si allena con noi può scegliere quando allenarsi, senza vincoli rigidi di orario, e viene seguito passo dopo passo.
Un grande valore aggiunto è la presenza di Edoardo, fisioterapista e personal trainer, che lavora fianco a fianco con i clienti, integrando il lavoro posturale, il recupero e la prevenzione.
Questo ci permette di offrire un approccio completo, attento e sostenibile nel tempo.

5. Quali sono le attività di FitHome Crew?
FitHome Crew è il nostro spazio dedicato alle lezioni di gruppo, nato nel 2024 per offrire ancora più varietà e coinvolgimento. L’idea era creare un luogo dove le persone potessero allenarsi insieme, condividendo fatica, motivazione ed energia.
Le attività sono suddivise tra due sale e comprendono calisthenics, hyrox, HIIT, yoga e pilates. Ogni lezione è pensata per gruppi di circa 15 persone, con livelli adattabili e un approccio inclusivo.
A guidarle ci sono professionisti appassionati e preparati: come Marco, il nostro istruttore specializzato in calisthenics, che porta una grande competenza tecnica e un’energia contagiosa nelle sue classi. E poi c’è Rossella, la nostra insegnante di yoga, che lavora con noi tutto l’anno e cura anche le pratiche outdoor nei mesi estivi. FitHome Crew è un ambiente dinamico, stimolante e accogliente, dove ognuno può trovare la disciplina giusta per sé e sentirsi parte di un gruppo che si muove, cresce e si sostiene insieme.

6. Cosa significa entrare a far parte della community?

Significa non sentirsi un numero. Significa allenarsi in un luogo dove vieni riconosciuto, dove ti salutano per nome, dove i tuoi progressi contano.
Che tu sia in studio, in una classe o su un prato, sei parte di qualcosa.
C’è uno scambio continuo: tra clienti e trainer, tra i membri del team, tra chi ha appena iniziato e chi è con noi da anni. Questo spirito è nato nei parchi e non ci ha mai abbandonati.
È questo che rende FitHome speciale: non solo il modo in cui ci si allena, ma le relazioni che nascono e crescono lungo il percorso.

Reale Mutua Torino 81 Iren, successo ai playoff della Serie A2 maschile

Una serata intensa e carica di emozioni quella di sabato 17 maggio al Palazzo del Nuoto di Torino, dove è andata in scena Gara 1 dei playoff della Serie A2 maschile. Davanti al proprio pubblico, la Reale Mutua Torino 81 Iren ha superato la S.S. Lazio Nuoto per 14 a 12.

Il commento a caldo del tecnico gialloblù Simone Aversa: “Vinciamo una partita complicata. Siamo partiti molto bene, nonostante la tensione che genera una partita del genere, abbiamo preso un buon vantaggio. Poi ci siamo incartati sulla loro difesa a zona, siamo andati un po’ in confusione attaccando con lentezza e poco movimento. Questa ottima difesa ha permesso alla Lazio di rientrare in partita e ricucire il margine con tante controfughe. La partita si è riaperta, come immaginavo, però siamo riusciti a mantenere sempre quel gol di vantaggio e a rimanere lucidi nelle ultime situazioni per portare a casa la prima sfida della serie. Ringrazio tutti i tifosi presenti in piscina, hanno dato una carica importante alla squadra. Ora studieremo questa partita per preparare gara due.”

L’appuntamento con Gara 2 è per mercoledì 21 maggio alle ore 20:00 al Centro Sportivo “Le Cupole” di Acilia (RM), con diretta streaming sul canale YouTube “VideoSSLazioNuoto”.

La serie A2 femminile in trasferta, la squadra dell’Aquatica Torino ha conquistato una vittoria importantissima, imponendosi per 17 a 16 sull’ASD Volturno Sporting Club in una sfida al cardiopalma. Gara 2 si giocherà giovedì 22 maggio alle ore 15:00 presso la Piscina Galileo Ferraris di Torino.

Non è bastato un secondo tempo tutto cuore all’Aquatica Torino maschile di Serie B, che si è arresa per 12 a 11 al Firenze Dream Sport. Una partita dai due volti, come racconta Coach Luca De March: “Inizio partita da dimenticare, in cui i nostri avversari hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Dal terzo tempo in poi abbiamo finalmente iniziato a giocare come sappiamo e a mettere in pratica quanto preparato durante la settimana. A due minuti dal termine abbiamo acciuffato il pareggio, ma purtroppo la Dream Sport ha segnato ancora un goal nel finale di partita. Oggi credo che la differenza l’abbia fatta la poca abitudine a giocare partite di questo tipo: in alcuni frangenti ci siamo fatti travolgere dalle emozioni, ma ciò che stasera ci rimane in tasca è la consapevolezza di potercela giocare contro chiunque.
Mercoledì alle 19, in casa, avremo la partita di ritorno. Non vediamo l’ora di giocare una partita così importante davanti al nostro pubblico!”

Gara di ritorno dunque fissata per mercoledì 21 maggio alle ore 19:00, sempre alla Piscina Galileo Ferraris di Torino.

Prossimi appuntamenti:

SERIE A2 MASCHILE

 Gara 2 – S.S. Lazio Nuoto vs Reale Mutua Torino 81 Iren
Mercoledì 21 maggio, ore 20:00
Centro Sportivo “Le Cupole”, Acilia (RM)
Diretta YouTube: “VideoSSLazioNuoto”

SERIE A2 FEMMINILE

Gara 2 – Aquatica Torino vs Volturno SC
Giovedì 22 maggio, ore 15:00
Piscina Galileo Ferraris, Torino

SERIE B MASCHILE

Gara 2 – Aquatica Torino vs Firenze Dream Sport

Mercoledì 21 maggio, ore 19:00
Piscina Galileo Ferraris, Torin

Il Rafa Nadal academy padel tour fa tappa al Palavillage

 

23-25 maggio, Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (TO)

Dal 23 al 25 maggio, il Palavillage di Grugliasco (TO) sarà il cuore pulsante del padel italiano, ospitando una delle tappe del Rafa Nadal Academy Padel Tour by Heliocare. Un evento che porta nel torinese tre giorni di sport, passione e divertimento con il miglior padel a squadre.

Il torneo prevede categorie maschile e femminile, con un massimo di 16 squadre da 6 giocatori ciascuna, pronte a sfidarsi sui campi del Palavillage. Ogni partecipante riceverà un welcome pack esclusivo con maglietta ufficiale Nike RNA Padel Tour, accessori Babolat e prodotti Heliocare e NDL.

 

Oltre a essere sede di eventi di alto livello, Palavillage conferma il suo impegno concreto nella promozione del padel a tutte le età, a livello italiano e internazionale. Grazie alla sua scuola giovanile, la più grande d’Italia, e a programmi dedicati agli adulti di ogni livello, il centro sportivo torinese lavora ogni giorno per far crescere questo sport, creando occasioni di aggregazione, formazione e competizione per tutti.

 

Info e iscrizioni:
Palavillage — Viale Lucio Battisti 10, Grugliasco (TO). www.palavillage.com

Mail segreteria@palavillage.com | tel. 011 1947 5700
Prezzo: 30€/giocatore

 

Campionato Nazionale di nuoto CSI: ValleBelbo Sport nona

 Nella classifica di società con 27 medaglie

Lecce – Torino 1-0

Il Lecce vince per 1-0 nella partita della 37esima giornata contro il Toro. Il gol è di Ramadani. La squadra pugliese è a  31 punti, il Torino si ferma  a 44 punti.

Alexander Bublik completa una settimana da ricordare

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Al kazako la terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo

La premiazione della terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo. Da sinistra: il vincitore Alexander Bublik e il finalista Yunchaokete Bu (foto FITP)

Torino – C’è un motivo se il pubblico di tutto il mondo ha un debole per Alexander Bublik. Perché non solo gioca un tennis meraviglioso, proponendo un mix fra velocità e (tanta) fantasia che si vede davvero di rado, ma è anche un gran bel personaggio, di quelli capaci di divertire sempre e comunque. Uno che dopo il successo nella terza edizione del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, agguantato rifilando un doppio 6-3 in finale al cinese Yunchaokete Bu, prende il microfono ed esordisce con “buongiorno signore e signori”, in italiano perfetto, conquistando ancora di più la gente dopo aver conquistato poco prima un torneo di altissimo livello, il migliore mai vinto sulla terra battuta. Evidentemente, quella del Circolo della Stampa Sporting di Torino gli piace particolarmente e l’evento Premium della categoria ATP Challenger 175 l’ha stimolato a dare il cento per cento fin da quando ha messo piede in città. Si spiegano così i cinque incontri di alta qualità giocati e vinti in sei giorni dall’ex n.17 del mondo, capace in più frangenti di mostrare la sua miglior versione. L’ha fatto anche sul Campo Stadio in una finale da 73 minuti, condizionata dai problemi alla schiena del rivale (in difficoltà dall’inizio) e resa una formalità dal kazako classe ‘97, superiore dalla prima all’ultima palla e capace – sempre – di accelerare nel momento del bisogno. Come quando sul 5-2 del primo set ha perso per la prima volta il servizio, ma ha chiuso di lì a poco con un nuovo break; o quando sul 4-2 del secondo ha smarrito il vantaggio appena conquistato. Se l’è subito ripreso e poi ha chiuso l’ultimo game a zero, sigillando la vittoria con un ace di seconda.

“Da questo torneo non mi aspettavo nient’altro che una vittoria – ha detto Bublik, fedele al suo stile, dopo il successo numero 11 in carriera a livello ATP –, perché credo di essere un tennista migliore rispetto alla gran parte dei partecipanti. Ho giocato degli ottimi incontri, tenendo sempre alto il livello. Di solito il primo ringraziamento va sempre alla famiglia, mentre io lo voglio fare al mio fisioterapista (il francese Jeremy Kohler, ndr), determinante per l’intera settimana. Questa vittoria mi dà la consapevolezza di poter giocare alla grande su tutte le superfici, ed è solo un piccolo passo verso ciò che voglio raggiungere. Punto a tornare dove merito di stare, dove sono stato per la gran parte della mia carriera. Vorrei alzare ulteriormente il livello, per essere competitivo contro i grandi giocatori in eventi ancora più importanti”. Uno è alle porte, il Roland Garros al via fra sette giorni. “Questo torneo è stato la preparazione ideale: non vedo l’ora di andare a Parigi e scoprire cosa mi attende. L’obiettivo per il 2025? Stare bene, competere e divertirmi”. Proprio come ha fatto, in particolare grazie a lui, il pubblico di Torino, che ha assistito a un’altra edizione di altissimo livello del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, evento ormai entrato nel cuore della città. Nel tabellone di doppio successo dell’uruguaiano Ariel Behar e del belga Joran Vliegen, che in finale hanno superato per 6-2 6-4 il tedesco Hendrik Jebens e l’olandese Robin Haase. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.

RISULTATI
Singolare. Finale: Alexander Bublik (Kaz) b. Yunchaokete Bu (Chn) 6-3 6-3.
Doppio. Finale: Behar/Vliegen (Uru/Bel) b. Haase/Jebens (Ned/Ger) 6-2 6-4.

 Ugo Carabelli, l’argentino che tifa… Toro

L’argentino Camilo Ugo Carabelli: ha raggiunto la semifinale del Piemonte Open Intesa Sanpaolo (foto FITP)

Torino – Nella giornata che al Piemonte Open Intesa Sanpaolo ha segnato l’uscita di scena dal tabellone di singolare degli ultimi due azzurri, ecco la curiosità che non ti aspetti. Protagonista Camilo Ugo Carabelli, l’argentino numero 60 della classifica Atp che nel primo pomeriggio si è preso un posto in semifinale – battendo per 1-6 7-6 6-1 sul Campo Stadio il taiwanese Chun-Hsin Tseng – e per festeggiare si è concesso una breve passeggiata fino al Torino Store di Corso Giovanni Agnelli, a poche decine di metri dall’ingresso del Circolo della Stampa Sporting. Motivo? Semplice: acquistare una maglia della società granata, immediatamente sfoggiata al suo ritorno al tennis club. In realtà, il 25enne di Buenos Aires tifa per l’Atlético San Lorenzo de Almagro, squadra del cuore anche dall’ex pontefice Papa Francesco, ma è simpatizzante del Toro e così ha voluto celebrare la buona settimana in città con un particolare souvenir. Non si può dire che non se lo sia meritato, per la semifinale e per come l’ha raggiunta, vincendo contro Tseng una battaglia di tre ore che l’ha visto a un passo dal baratro quando ha concesso una palla-break sul 5-5 del secondo set. Ma l’ha cancellata con un pizzico di fortuna e lì la partita ha cambiato volto, prima di una parte finale dominata dal sudamericano. Sabato, per lui ci sarà il 23enne cinese Yunchaokete Bu, che ha approfittato del ritiro di Francesco Passaro. Solo la sfortuna poteva fermare il campione in carica, costretto a gettare la spugna sul 5-5 del primo set. A sorpresa, perché era perfettamente in partita e non aveva dato alcun segnale di difficoltà. A tradirlo un fastidio muscolare al gluteo della gamba destra, zona che gli ha già creato problemi nei mesi scorsi. Memore del passato, ha preferito fermarsi per non rischiare di aggravare la situazione.

Dopo Passaro, il Challenger 175 di Torino ha smarrito anche il suo favorito numero uno Flavio Cobolli, incappato in una prestazione opaca e battuto dal tedesco Daniel Altmaier, numero 6 del seeding. È finita 6-3 7-5 e l’azzurro non ha troppo da recriminare, se non per le difficoltà a esprimersi. Fin dall’inizio non è parso al meglio e un giocatore esperto come il rivale è stato bravo ad approfittarne, in un duello che poteva anche terminare più rapidamente. Perché il 26enne di Kempen è arrivato a condurre per 4-1 e servizio nel secondo set, prima della reazione di Cobolli capace di riaprire il parziale e ridare fiducia al pubblico con un filotto di quattro game consecutivi. Ma è stata un’illusione, perché sul 5-5 il romano ha ceduto di nuovo la battuta e salutato il torneo di lì a poco. In assenza di italiani nelle semifinali del singolare, al Piemonte Open Intesa Sanpaolo ce ne sarà uno nel doppio ed è un nome di lusso, quello del torinese Andrea Vavassori, top-10 nella specialità per l’occasione in gara con l’argentino Andres Molteni. Ai quarti i due si sono fatti bastare 62 minuti per battere i sudamericani Barrientos/Hidalgo (6-3 6-1 il punteggio) e sabato se la vedranno con l’uruguaiano Ariel Behar e il belga Joran Vliegen, passati per 6-2 6-7 10/8 contro Fognini/Pellegrino. La loro sfida aprirà il programma sul Campo Stadio, alle 11, in contemporanea con l’altra semifinale di doppio (sul Campo 4) fra Kirkov/Stevens e Haase/Jebens. Dalle 13 le semifinali del singolare: prima Ugo Carabelli-Bu, a seguire l’impegno di Atlmaier contro il vincitore dell’ultimo quarto di finale, fra Tomas Martin Etcheverry e Alexander Bublik. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.

RISULTATI
Singolare. Quarti di finale: Camilo Ugo Carabelli (Arg) b. Chun-Hsin Tseng (Tpe) 1-6 7-6 6-1, Yunchaokete Bu (Chn) b. Francesco Passaro (Ita) 5-5 ritiro, Daniel Altmaier (Ger) b. Flavio Cobolli (Ita) 6-3 7-5.
Da completare: Tomas Martin Etcheverry (Arg) vs Alexander Bublik (Kaz).

Doppio. Quarti di finale: Molteni/Vavassori (Arg/Ita) b. Barrientos/Hidalgo (Col/Ecu) 6-3 6-1, Behar/Vliegen (Uru/Bel) b. Fognini/Pellegrino (Ita/Ita) 6-2 6-7 10/8, Kirkov/Stevens (Usa/Ned) b. Schnaitter/Wallner (Ger/Ger) 6-4 2-6 12/10, Haase/Jebens (Ned/Ger) b. Romboli/Smith (Bra/Aus) 6-4 7-6.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO DAL VIVO – È ancora possibile acquistare i biglietti per il Piemonte Open Intesa Sanpaolo sulla piattaforma TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo), con uno sconto sia sull’acquisto dei singoli tagliandi (20% tesserati atleta, 10% tesserati socio) sia sull’acquisto dell’abbonamento per la settimana (10% tesserati atleta, 5% tesserati socio). I biglietti sono disponibili anche al Circolo della Stampa Sporting, presso la biglietteria all’ingresso di corso Agnelli 67/a.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO IN TV – Gli incontri del Piemonte Open Intesa Sanpaolo saranno trasmessi in diretta e in esclusiva sul canale della FITP, SuperTennis Tv, su SuperTennis Plus (multichannel disponibile su digitale terrestre per i possessori di smart tv attraverso la tecnologia HbbTV) e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.

Esordio vincente per Falvio Cobolli al Piemonte Open

La testa di serie numero uno del Challenger 175 torinese, che ha goduto di un bye iniziale, passa il turno contro l’ostico argentino Collarini e approda così ai quarti di finale dove incontrerà il tedesco Altmaier, uscito vittorioso nello scontro con Cerundolo (fratello del più noto Francisco Cerundolo, recentemente sconfitto dal nostro Jannik Sinner agli Internaziionali BNL di Roma). Bene anche Passaro, il detentore del titolo, che batte nell’ennesimo derby italiano Darderi (7-6, 6-4), l’argentino Etcheverry, che si impone con due tie-break sull’ucraino Sachko, e il kazako Alexander Bublik che, alla fine e non senza qualche problema, ha la meglio sull’italiano Arnaboldi (0-6, 6-3, 6-3). Eliminati invece Luca Nardi, sconfitto piuttosto nettamente dall’argentino Carabelli per 6-2, 6-4, e Fabio Fognini (ancora in vita in doppio con Pellegrino), battuto dal cinese Bu con lo score di 7-5, 6-2.

Ma i riflettori oggi sono stati tutti puntati su Fabio Cobolli, attualmente numero 34 della classifica Atp e dunque testa di serie del torneo, e sul suo esordio contro l’albiceleste Collarini. Una partita dura, del resto gli argentini su terrarossa sono sempre pericolosi, ma convincente di Cobolli che, alla fine, ha mostrato la differenza di ranking e di misura (7-6, 7-6) si è aggiudicato il match.

Il tennista romano, da poco vincitore del suo primo torneo Atp (il 250 di Bucarest) e già finalista all’Atp 500 di Washington, nonché giunto al terzo turno dell’Australian Open e degli U.S. Open nel 2024, è salito a Torino dopo la delusione romana (eliminato al primo turno nel derby contro Luca Nardi) agli Internazionali d’Italia, dove ha giocato forse una delle sue peggiori partite per via delle forti emozioni e pressioni causate proprio dal giocare in casa. Come ha ricordato in conferenza stampa dopo il match contro Collarini, ha scelto il Challenger di Torino (e quindi, in un certo senso, un downgrade calcolato e ponderato, stesso percorso di Lorenzo Musetti lo scorso anno, che dimostra come talvolta un bagno d’umiltà sia necessario per ritrovarsi e ripartire col piede giusto), in vista dello Slam parigino, per prepararsi al meglio, ma senza troppe pressioni o aspettative, e dopo aver ascoltato vari pareri, tra cui quello del nostro numero uno al mondo Jannik Sinner. Il giovane e promettente talento capitolino ha poi ringraziato l’organizzazione del torneo per averlo aspettato e avergli concesso una Wild Card, ammettendo che la sua presenza è certamente utile a entrambi per raggiungere i loro obiettivi immediati e futuri.

Patrizio Brusasco

Avanti Fognini, domani sfida il cinese Bu

Fumata bianca per il tennista ligure che, al primo turno del Piemonte Open Intesa Sanpaolo, si sbarazza facilmente dell’ucraino Oleg Prihodko (n. 309 della classifica Atp), con lo score di 7-5, 6-4, e accede ai sedicesimi di finale dove incontrerà il cinese Yunchaokete Bu (n.65 al mondo, il 2 dicembre 2024, come miglior ranking Atp), che ha sconfitto l’italiano Fonio, giunto dalle qualificazioni col punteggio di 7-6, 6-3.

Un incontro che sulla carta lo vede ancora favorito, a patto che il nostro “Fogna”, come viene da tempo soprannominato, reduce dagli Internazionali BNL d’Italia, dove ha annunciato il suo ritiro a fine stagione, sappia esprimersi con una certa costanza e, soprattutto, con una sufficiente tenuta mentale. Perché, si sa, il nostro talento azzurro, che ci ha regalato momenti grandiosi e indimenticabili, come la vittoria del Master 1000 di Montecarlo, e persino epici in Coppa Davis, quando sconfisse a Napoli il britannico Murray, o agli U.S. Open, quando ebbe la meglio al quinto set contro lo spagnolo Rafa Nadal, tutto genio e sregolatezza e dotato di un braccio eccezionale, ha l’indiscussa capacità di farci levare, un attimo prima, le braccia al cielo per l’entusiasmo e parimenti, un attimo dopo, farcele cadere. Il taggiasco è così, prendere o lasciare. Suscita emozioni, passioni, mai indifferenza, ed è per questo che ci piace. Perché non si tiene tutto dentro ma esterna spesso e volentieri, forse continuamente, i propri sentimenti, le proprie reazioni durante lo svolgersi del match.

Anche oggi i cori da stadio non sono affatto mancati e lo hanno incalzato, sostenuto per tutta la durata della partita. Fanno parte del gioco e del suo gioco. Come se avesse costantemente bisogno di attenzioni e di conferme. Ma a noi piace così, al pubblico piace così. Certo, talvolta si rischia di sconfinare nello psicodramma, ma il suo codice dell’anima riverbera in una cacofonia di stati d’animo e gli appassionati sono pronti a percepire ogni sua subliminale richiesta e a porvi rimedio.

Due set fotocopia che lo hanno visto breakkare l’avversario e volare prima sul 3-1 e poi sul 4-2, quindi rallentare la sua convinzione ed efficacia e farsi in parte raggiungere, ma poi chiudere i due parziali col punteggio di 7-5 e 6-4.

Con il cinese Bu, prossimo avversario, se saprà rimanere concentrato per tutto il match, non dovrebbe avere particolari problemi per il passaggio agli ottavi di finale. Di sicuro il pubblico e i tifosi faranno la loro parte, anche perché è la sua ultima apparizione a Torino, con la stessa passione che lui stesso, come ha recentemente ricordato, ha messo in campo in tutta la sua longeva e brillante carriera.

Patrizio Brusasco

Passaro ritrova la “sua” Torino: disinnescato Gomez al Piemonte Open Intesa Sanpaolo

 Vince anche Fognini

Francesco Passaro, 24 anni da Perugia, è il campione in carica al Piemonte Open Intesa Sanpaolo. Ha esordito battendo l’argentino Gomez (foto FITP)

Torino – Nel 2024, il suo trionfo a Torino era stato grande sorpresa nonché una delle favole della stagione, perché in precedenza era capitato una sola volta che un tennista conquistasse un torneo di categoria ATP Challenger battendo cinque giocatori nei primi 100 del ranking mondiale. Dodici mesi più tardi, invece, Francesco Passaro è tornato al Piemonte Open Intesa Sanpaolo con ambizioni ancora più corpose e la chiara volontà di bissare il titolo. Un obiettivo giustificato dall’ottimo periodo di forma, che l’ha visto prima ripetere il terzo turno dello scorso anno agli Internazionali BNL d’Italia e poi esordire al Circolo della Stampa Sporting con un successo di personalità ai danni dell’argentino Federico Agustin Gomez, sconfitto per 7-6 6-7 6-3. Non era affatto un duello banale, perché – partendo da una prima palla di servizio costantemente sopra i 220 all’ora – il rivale gioca un tennis super aggressivo, a tratti difficile da contrastare. Ma nelle oltre due ore e mezza del Campo Stadio si è visto perché Passaro ha raggiunto la top-100 e lui no: il tennis dell’azzurro è meno appariscente, ma in quanto a sostanza non c’è paragone. Tanto che il 24enne umbro ha avuto buone chance di chiudere in due set, ma prima si è lasciato rimontare un break di vantaggio e poi ha mancato un match-point sul 6-5 del tie-break, cancellato dal rivale con un ace. Sul set-point per Gomez, invece, l’azzurro ha commesso un doppio fallo e il match si è allungato. Ma nel parziale decisivo Passaro ha subito raddrizzato la situazione, iniziando così col piede giusto un’operazione di difesa del titolo il cui coefficiente di difficoltà aumenterà parecchio già giovedì. Per il perugino classe 2001 ci sarà l’altro azzurro Luciano Darderi, numero 46 del mondo, seconda testa di serie e pertanto esentato dal primo round. Un derby che promette scintille ed equilibrio.

Nel mercoledì di Torino, prima di Passaro si era guadagnato un posto al secondo turno anche Fabio Fognini, uno dei più attesi dal pubblico dello Sporting. Perché, a dispetto di una carriera in fase calante dopo anni e anni di gloria (ha da poco annunciato il ritiro a fine 2025), il tennis dell’ex top-10 ligure è sempre una gioia per gli occhi. La continuità non è quella dei tempi migliori ma i picchi di rendimento sì, come ha scoperto – suo malgrado – il qualificato ucraino Oleg Prihodko, sconfitto per 7-5 6-4 in una partita equilibrata nella quale Fognini ha però sempre dato l’impressione di avere la situazione sotto controllo. Unico brivido sul 4-5 del primo set, quando il sanremese si è trovato sotto per 0-30. Ma si è salvato e poi ha cambiato passo. “Come è stato il match? L’importante è vincere – ha risposto l’azzurro in pieno Fognini-style –, perciò sono contento di avercela fatta. Potrò giocare un altro incontro, qui dove nel 2008 vinsi il mio primo titolo Challenger. Sono passati tanti anni: all’epoca ero giovane, mentre ora sono verso la fine della mia carriera, ma giocare a Torino è sempre un piacere”. Al secondo turno per l’ex numero 9 del mondo ci sarà il cinese Yunchaokete Bu, che in mattinata ha spento in due set combattuti (7-6 6-4 lo score) le ambizioni del qualificato Giovanni Fonio. Giovedì al Circolo della Stampa Sporting tutte le sfide degli ottavi di finale. Si parte alle 11: sul Campo Stadio apre il debutto del favorito numero uno Flavio Cobolli (contro l’argentino Collarini), poi Fognini-Bu. Non prima delle 15 l’esordio in doppio di Andrea Vavassori, in coppia con l’argentino Molteni. Dalle 17 la sessione serale: prima Darderi-Passaro, poi – non prima delle 19 – il duello fra Federico Arnaboldi e il kazako Alexander Bublik. Ulteriori informazioni sul sito www.piemonteopen.com e sulla pagina Instagram @piemonteopen.

RISULTATI
Singolare. Primo turno: Yunchaokete Bu (Chn) b. Giovanni Fonio (Ita) 7-6 6-4, Vitaliy Sachko (Ukr) b. Eliot Spizzirri (Usa) 6-2 6-3, Daniel Altmaier (Ger) b. Andrea Pellegrino (Ita) 6-3 6-4, Fabio Fognini (Ita) b. Oleg Prihodko (Ukr) 7-5 6-4, Camilo Ugo Carabelli (Arg) b. Otto Virtanen (Fin) 6-3 6-2, Francesco Passaro (Ita) b. Federico Agustin Gomez (Arg) 7-6 6-7 6-3.
Da completare: Luca Nardi (Ita) vs Mariano Navone (Arg).

Doppio. Primo turno: Barrientos/Hidalgo (Col/Ecu) b. Gonzalez/Krajicek (Mex/Usa) 6-3 6-3, Haase/Jebens (Ned/Ger) b. Cornea/Drzewiecki (Rou/Pol) 4-6 7-6 10/7, Behar/Vliegen (Uru/Bel) b. Vasamì/Carboni (Ita/Ita) 6-4 6-2.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO DAL VIVO – È ancora possibile acquistare i biglietti per il Piemonte Open Intesa Sanpaolo sulla piattaforma TicketOne (https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo), con uno sconto sia sull’acquisto dei singoli tagliandi (20% tesserati atleta, 10% tesserati socio) sia sull’acquisto dell’abbonamento per la settimana (10% tesserati atleta, 5% tesserati socio). I biglietti sono disponibili anche al Circolo della Stampa Sporting, presso la biglietteria all’ingresso di corso Agnelli 67/a.

IL PIEMONTE OPEN INTESA SANPAOLO IN TV – Gli incontri del Piemonte Open Intesa Sanpaolo saranno trasmessi in diretta e in esclusiva sul canale della FITP, SuperTennis Tv, su SuperTennis Plus (multichannel disponibile su digitale terrestre per i possessori di smart tv attraverso la tecnologia HbbTV) e sulla piattaforma digitale SuperTenniX.