Marzo 2016- Pagina 34

Weekend al cinema. Le trame dei film

film cinemaPIANETA CINEMA

 

A cura di Elio Rabbione

 

1981: Un’indagine a New York – Thriller. Regia di J.C. Chandor, con Oscar Isaac e Jessica Chastain. Il regista dell’apprezzato “Margin Call” racconta la spirale di violenza che poco a poco avvolge Abel Morales, proprietario di una compagnia di trasporti petroliferi, che sta per firmare l’affare più importante di tanti anni d’attività. Mentre la concorrenza cerca in ogni modo di fermarlo, un detective indaga su presunte sue irregolarità fiscali. Mentre Abel continua ad avere una incrollabile fiducia nella giustizia, la moglie, da parte sua, vorrebbe che rinunciasse alla propria integrità morale. Durata 125 minuti. (Classico)

 

Anomalisa – Animazione. Regia di Charlie Kaufman con la collaborazione di Duke Johnson. Michael Stone ha scritto un best seller dal titolo “Come posso aiutarti ad aiutarli?” ed è a Cincinnati per una conferenza. E’ un uomo depresso, i contatti con la famiglia sono inesistenti, anche la sua immagine riflessa nello specchio gli è quasi sconosciuta. Ma nelle sale dell’albergo incontra Lisa, una ragazza diversa da tutte le persone che vede intorno a sé. Forse potrebbe essere la svolta della sua vita. Dall’autore di “Essere John Malkovich” e “Il ladro di orchidee”, animazione rigorosamente riservata al solo pubblico adulto. Durata 90 minuti. (Romano sala 3)

 

Attacco al potere 2 – Azione. Regia di Babak Najafi con Gerald Butler, Aaron Eckhart e Angela Bassett. Mentre il capo della sicurezza personale del Presidente americano decide di dare le proprie dimissioni visto che sta per diventare padre, il premier britannico muore all’improvviso. Con il convergere a Londra dei più importanti capi di stato, l’Internazionale Terroristica di radice islamica ha programmato un attentato. Durata 99 minuti. (Ideal, Lux, Massaua, The Space, Uci)

 

spotlight3Il caso Spotlight – Drammatico. Regia di Thomas McCarthy, con Mark Ruffalo, Rachel McAdams, Michael Keaton e Lev Schreiber. Una serie d’articoli, un’inchiesta e un premio Pulitzer per un gruppo di giornalisti del “Globe” di Boston – a seguito dell’arrivo di un nuovo direttore, Marty Baron, pronto ad affrontare tematiche importanti e certo non comode – che tra il 2001 e il 2002 misero allo scoperto, dopo i tanti tentativi di insabbiamento da parte del clero e in primis delle alte gerarchie ecclesiastiche, i casi di pedofilia consumatisi in quella città e non soltanto. Oscar per il miglior film. Assolutamente consigliato. Durata 128 minuti. (Centrale v.o., Eliseo rosso, F.lli Marx sala Groucho, Nazionale 1, Uci)

 

Il club – Drammatico. Regia di Pablo Larrain, con Alfredo Castro. In Cile, quattro sacerdoti vivono in una casa che s’affaccia sul mare, in solitudine e con la colpa di aver offeso il lato sacro della vita. A sconvolgere ulteriormente la loro esistenza sarà l’arrivo di padre Lazcano e di Sandokan che l’accompagna, vittima e testimone delle colpe commesse dall’uomo anni prima. Protagonista e regista dell’indimenticato “Tony Manero”. Durata 98 minuti. (Romano sala 1)

 

cinema salaDeadpool – Fantasy. Regia di Tim Miller, con Ryan Reynolds. Tratto dal fumetto della Marvel Comics. Niente a che fare con l’eroe tradizionale, l’opposto del politicamente corretto, umorismo e parolacce, il tutto condito da una buona dose di cinismo. Un B-Movie che negli States è un grande successo ai botteghini nonostante il suo divieto ai minori. Durata 107 minuti. (Greenwich sala 2, Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

Fuocoammare – Documentario. Regia di Gianfranco Rosi. Gli sbarchi di Lampedusa visti con gli occhi del dodicenne Samuele. Orso d’oro al FilmFest di Berlino. Durata 107 minuti. (F.lli Marx sala Chico, Massimo 1)

 

Gods of Egypt – Avventura. Regia di Alex Proyas con Gerald Butler. Le divinità dell’antico Egitto, Horus e Set, chiamate in feroce lotta tra loro dal giovane Bek che con la donna amata vuole difendere e salvare il mondo e una prossima catastrofe. Durata 100 minuti. (Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

Legend – Thriller. Regia di Brian Helgeland, con Tom Hardy, Emily Browning e Chazz Palminteri. Già sceneggiatore di “L.A. Confidential” e “Mystic River”, Halgeland porta oggi sullo schermo la storia vera dei due fratelli Reggie (elegante e con un grande senso degli affari) e Ronnie (sanguinario, istintivo, dichiaratamente omosessuale) Kray, a capo di un’organizzazione malavitosa nella Londra degli anni Cinquanta e Sessanta, proprietari di una rete di night in cui erano ospiti fissi Frank Sinatra, Judy Garland e Shirley Bassey. Tom Hardy, già in predicato agli Oscar quale miglior attore non protagonista, sfoggia tutta la sua bravura ricoprendo il doppio ruolo, un vero one man show che non potrà che aumentare il suo successo. Durata 131 minuti. (Greenwich sala 3, Ideal, Reposi, The Space, Uci)

 

cinema salaMarie Heurtin – Dal buio alla luce – Drammatico. Regia di Jean-Pierre Ameris con Isabelle Carré. Ambientata nel XIX secolo, è la storia di Marie, una ragazza sorda e cieca, esclusa dal mondo, che, accolta in un monastero di Poitiers, viene amorevolmente seguita da Suor Margherita: con lei apprenderà il linguaggio dei segni, acquistando fiducia in sé e dimostrando a chi con scetticismo l’aveva avversata le proprie doti di umana sensibilità. Durata 95 minuti. (Classico)

 

Lo chiamavano Jeeg Robot – Fantasy. Regia di Gabriele Mainetti, con Claudio Santamaria, Luca Marinelli e Ilenia Pastorelli. Enzo è un ladruncolo romano che vive di espedienti. Una sera, inseguito dalla polizia, nelle acque del Tevere viene a contatto con un materiale radioattivo che gli conferisce sconosciuti ultrapoteri. Ad Alessia, appassionata di fumetti, piacerà considerarlo come un eroe dei suoi prediletti Manga nella lotta al male sempre in agguato, che questa volta ha le sembianze allucinate dello Zingaro. Opera prima. Durata 112 minuti. (Massimo 2, Reposi, The Space, Uci)

 

Pedro galletto coraggioso – Animazione. Regia di Gabriel Riva Palacio Alatriste. Il sogno di Pedro, sin da quando era pulcino, è quello di battersi con un grande campione, Sylvester Pollone. Ma bisogna anche salvare la fattoria in cui vive dal disastro economico. Durata 98 minuti. (Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

BATTISTON FILMPerfetti sconosciuti – Commedia. Regia di Paolo Genovese, con Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Giuseppe Battiston, Kasia Smutniak, Alba Rohrwacher. Una cena tra amici, l’appuntamento è per un’eclisse di luna, la padrona di casa decide di mettere tutti i cellulari sul tavolo e di rispondere a telefonate e sms senza che nessuno nasconda qualcosa a nessuno. Un gioco pericoloso, di inevitabili confessioni, che verrebbe a sconquassare le vite che ognuno di noi possiede, quella pubblica, quella privata e, soprattutto, quella segreta. Alla fine della serata, torneranno ancora i conti come quando ci siamo messi a tavola? Durata 97 minuti. (Classico, Eliseo sala grande, F.lli Marx sala Chico, Ideal, Lux 3, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

REGALI FILMRegali da uno sconosciuto – The Gift – Thriller psicologico. Diretto e interpretato da Joel Edgerton con Rebecca Hall e Jason Bateman. Simon e Robyn incontrano un giorno per caso un vecchio amico di lui, Gordon, un invito a cena, visite sempre più frequenti, regali lasciati all’ingresso della loro nuova casa. Un susseguirsi di fatti improvvisi e inquietanti, i pesci morti nella vasca, la scomparsa del cane, Robin, assalita, che si scopre incinta. Film a piccolo budget, che s’insinua minaccioso a poco a poco nello sguarda dello spettatore, rimuovendo le certezza del buono e del cattivo, sino alla sorpresa finale. Durata 108 minuti. (Lux sala 1, Massaua, The Space, Uci)

Remember – Thriller. Regia di Atom Egoyan, con Christopher Plummer, Martin Landau e Bruno Ganz. Zev, vecchio ebreo ospite di una clinica e affetto da demenza senile, viene spinto da Max a ricercare e ad uccidere il nazista, arrivato anni prima negli States, che nel campo di Auschwitz ha trucidato le loro famiglie. Il vecchio condurrà a termine il proprio compito: ma non mancheranno sconvolgenti quanto dolorose sorprese. Grande successo all’ultima Mostra di Venezia. Durata 95 minuti. (Romano sala 3)

 

Revenant – Avventuroso/drammatico. Regia di Alejandro Gonzales Iňàrritu, con Leonardo Di Caprio e Tom Hardy. Tratto da una storia vera. L’America dei grandi paesaggi e delle pianure sterminate, i pionieri alla ricerca di nuovi confini e delle pelli degli orsi. Uno di questi, Hugh Glass, nel 1823, viene attaccato da un grizzly mentre i suoi compagni lo abbandonano senza armi né cibo: il perfido Fitzgerald (Tom Hardy) gli uccide il figlio che ha avuto da una donna indiana. Di qui la sete di vendetta del protagonista, le imboscate, le uccisioni, gli stenti superati. Di Caprio, finalmente, in odore di Oscar, dopo essersi di recente già assicurato il Globe. Durata 156 minuti. (Greenwich sala 1, Massaua, Massimo 3 v.o.)

 

ROOM FILMRoom – Drammatico. Regia di Lenny Abrahamson con Brie Larson. Jacob Tremblay e William H. Macy. Tratto dal libro di Emma Donoghue (anche sceneggiatrice) incentrato sulla recente storia dell’austriaco Josef Fritzl, condannato al carcere a vita, è la storia di Ma’ e Jack, madre e figlio segregate per anni in una stanza, senza alcun contatto con il mondo esterno. Una vita sotterranea, che Ma’ ha cercato d’inventare giorno dopo giorno, tra affetti e protezione. Un giorno gli rivelerà che al di là di quelle pareti esiste la vita, quella vera. Premio Oscar alla Larson come migliore interprete femminile. Durata 118 minuti. (Eliseo blu, F.lli Marx sala Harpo, Nazionale 2, Uci)

 

Suffragette – Drammatico. Regia di Sarah Gavron con Carey Mulligan, Helena Bonham Carter esuffragette23 Meryl Streep. Nella Londra di inizio Novecento, sono gli anni della Women’s Social and Political Union, la giovane Maud, fin da bambina al lavoro in una lavanderia, vittima di maltrattamenti e abusi, trovandosi un giorno a perorare la giusta causa dinanzi a Lloyd George in persona, prende coscienza della reale situazione in cui versano le donne e partecipa a scioperi e boicottaggi. Manganellate e arresti, nonché l’allontanamento dalla figlia che un marito insensibile e prepotente darà in adozione ad una coppia, non la distolgono dalla certezza di essere sulla strada giusta. Durata 106 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Romano sala 2, Uci)

 

The Danish girl – Biografico. Regia di Tom Hooper, con Eddie Redmayne e Alicia Vikander. Einar Wegener fu un pittore paesaggista nella Copenhagen degli anni Venti, felicemente sposato a Gerda, pur essa pittrice. Un giorno posa per la moglie sostituendo la modella andando incontro a una seconda vita nelle vesti di Lili Elbe. L’amore di una coppia, una donna che guiderà il marito alla scoperta della sua autentica identità sessuale. Wegener sarà il primo uomo a tentare un’operazione per il cambio di sesso. Alla Wikander l’Oscar quale migliore attrice non protagonista. Durata 120 minuti. (Ambrosio sala 1, Centrale v.o., Due Giardini sala Ombrerosse, Reposi, The Space, Uci)

 

The hateful eight – Western. Regia di Quentin Tarantino, con Kurt Russell, Samuel L. Jackson, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth. All’indomani della Guerra di Secessione, tra le montagne del Wyoming, una tempesta di neve blocca in una stazione di posta una diligenza e nove persone, un cacciatore di taglie con la sua prigioniera da condurre alla forca ed un collega di colore un tempo arruolato a servire la causa dell’Unione, un generale sudista, un boia e un cowboy, un messicano e il conduttore della diligenza, il nuovo sceriffo di Red Rock. Tensioni claustrofobiche mentre qualcuno non è chi dice di essere, sino alla violenza finale. Musiche di Ennio Morricone, già vincitore del recente Globe e prossimo (?) a salire sul podio più alto degli Oscar. Durata 180 minuti. (Ambrosio sala 2)

 

Tiramisù – Commedia. Regia di Fabio De Luigi, con Vittoria Puccini, Fabio De Luigi e Angelo Duro. Antonio è un grigio informatore medico che giorno dopo giorno tenta di vendere i propri prodotti senza un minimo di verve e di immaginazione. Vicino a lui l’amico idealista, il cognato che non bada a nulla pur di far la bella vita e una moglie paziente e rassegnata (ma non troppo) che prepara ottimi tiramisù per le public relations del consorte. Opera prima. Durata 95 minuti. (Ideal, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

TRUMBO FILML’ultima parola – La vera storia di Dulton Trumbo – Drammatico. Regia di Jay Roach, con Bryan Cranston, Helen Mirren, Diane Lane. Negli anni della Hollywood colpita dalla “caccia alle streghe” del senatore McCarthy, lo sceneggiatore Dulton Trumbo è inserito nella “black list” che raggruppa famosi nomi della Mecca del cinema. Perderà il lavoro, vincerà due Oscar lavorando sotto falso nome, verrà riabilitato solo anni più tardi, anche grazie ad attori come Kirk Douglas e a registi come Otto Preminger. Un pezzo di storia americana da vedere e ripensare. Eccellente protagonista Bryan Cranston, candidato all’Oscar. Durata 124 minuti. (Ambrosio sala 3)

 

Zootropolis – Animazione. Regia di Byron Howard, Rich Moore e Jared Bush. Le avventure della coniglietta Judy nella capitale del mondo animale, nelle vesti di fresca poliziotta. Con la volpe Nick, fino a quel momento disposta a campare di espedienti, dovrà affrontare chi ha sequestrato i 14 animali che tutta la città sta cercando. Durata 108 minuti. (Ideal, Lux sala 1, Massaua, Reposi, The Space, Uci)

 

 

 
 
 
 

“LA VERITÀ SUL SISTEMA TORINO, CLIENTELE E VIZI DELLA SINISTRA E DELLA DESTRA IN CITTÀ”

ROSSO2Convegno promosso da Roberto Rosso

Mercoledì 2 marzo alle ore 18 presso il GOLDEN PALACE HOTEL,   in via dell’Arcivescovado 18, si terrà un convegno dal titolo “LA VERITÀ SUL SISTEMA TORINO, CLIENTELE E VIZI DELLA SINISTRA E DELLA DESTRA IN CITTÀ” promosso da Roberto Rosso,  candidato sindaco dell’area di  centro-destra, e la partecipazione di Chiara Appendino, candidata del Movimento 5 Stelle, e di Marco Rizzo, candidato del Partito Comunista.

(Foto: il Torinese)

Tanto si perde. Anatomia dello psicodramma, dalla crisi del Lungo al suicidio del centrodestra

AVVISTAMENTI / di EffeVi

Poi ci sono i revenants e i grillini che leccano il gelato. Mentre i provvidi leghisti, che hanno appena eletto un giovane di occhio svelto come Riccardo Molinari, lasciano che a Torino scorra il sangue e si concentrano per vincere, da soli, nella città-simbolo di Novara

chiampafassino

Per capire qualcosa della incerta partita in corso a Torino, intanto conviene partire da lì, dal suicidio finale del centrodestra subalpino. “Tanto si perde”: non è lucida rassegnazione, quanto un imperativo morale, una dottrina strategica, uno specchio del principe per gli ultimi berlusconiani.

Intanto, va ricordato, non necessariamente si perde: ancora a dicembre tutti i sondaggi davano Fassino in testa, i grillini secondi a un’incollatura dal centrodestra, purché unito: ovvero, ballottaggio con esiti finali consegnati al riporto tra Torinesi non fassiniani, che restano maggioranza .

FASSINO BABBO NATALEPiero Fassino è un uomo che non si spaventa facilmente: giganteggia sulla mediocrità del PD locale e, con la sua squadra di inossidabili ex-Pci anni ’80 (incarnata plasticamente dall’onnipresente Giancarlo Quagliotti, storico ufficiale di collegamento tra il partito e mondi importanti come la Fiat e il gruppo Gavio), sta tenendo faticosamente sulle sue spalle un sistema al limite dell’implosione. Il modello dell’età aurea di Chiamparino ha il fiato corto: un modello, potremmo dire, “cosmetico”, fondato sul governo del consenso attraverso i circenses, sull’utilizzo sapiente dell’orgoglio provinciale dei Torinesi e sulla robusta penetrazione della politica nella società: oggi il sindaco di Torino, tra la macchina comunale, le 32 società partecipate e gli 86 enti e fondazioni controllate, è di gran lunga il principale datore di lavoro nell’area metropolitana; di qui discendono anche i rapporti necessariamente incestuosi intorno ad appalti e servizi pubblici, con una serie di infortuni e scandaletti che hanno fatto scrivere abbondantemente, appunto, di un “sistema Torino”gazebo forza italia

Un sistema che, con l’asciugarsi dei trasferimenti per grandi eventi, è oggi al collasso. Neanche la più brillante campagna di comunicazione potrebbe coprire ulteriormente i primati negativi di Torino: caduta del PIL, prima città in Italia per debito finanziario, seconda per sfratti, al primo posto nel Nord per disoccupazione giovanile, quarta in Italia per reati in generale, con una qualità della vita in discesa per criminalità, scarsa coesione sociale, depauperamento della forza lavoro.

mole rosa 2015La prossima fine del sistema Torino è avvertita in maniera molto chiara, visto che pezzi dell’establishment si stanno rapidamente distanziando o addirittura riposizionando, rendendo Fassino-Atlante (noto come “il Lungo”) sempre più ansioso di raccattare tutto il possibile per tentare di salvarsi senza ballottaggio.

E qui torna utile l’ultimo aiutino del centrodestra residuale, quello del “tanto si perde” – e perciò tanto vale aiutare l’amico Piero, ché con lui si ragiona. Certo, appare molto lontana l’età aurea della “concordia” come sistema di governo: i tempi delle Olimpiadi, in cui Enzo Ghigo per la Regione e Sergio Chiamparino dal capoluogo erano i dioscuri di un sistema che aveva anticipato il “partito della Nazione”, con la gestione in comune delle robuste commesse pubbliche, attraverso una rigida divisione delle sfere di influenza nell’economia e nella società piemontese. E dovranno riflettere gli adepti della dottrina, molto diffusa nell’ex-PdL, di leale opposizione di sua maestà, che per bon ton hanno evitato di ostacolare le manovre del PD sulle fondazioni bancarie, piuttosto che le varianti urbanistiche a scopo di cosmetica di bilancio. Allo stesso modo, dovranno reinventarsi professionalmente quegli esponenti politici che avevano fatto del “tanto si perde” un vero business, che comportava di solito andare a sbraitare in televisione o in piazza e poi salire in ufficio e trattare laicamente di nomine e appalti, a condizione di abbaiare molto e di non mordere mai.

napoli osvaldoLa tesi del complotto pro-Fassino ha preso quota quando i “tantosiperdisti” hanno provato a candidare contro Fassino proprio l’uomo che ne è il comprimario, ovvero il simpatico 71enne ex-deputato, ex-sindaco di un paese di valle, e mai attivo politicamente in città, come Osvaldo Napoli, tuttora presidente di una controllata di Anci. Va ricordato infatti che per questo incarico l’ex deputato Napoli riceve un compenso stabilito motu proprio – e in contrasto con il parere del CdA di Anci – dallo stesso Fassino.

Se poi aggiungiamo che esponenti storici di questo centrodestra “collaborativo”, come Michele Vietti ed Enzo Ghigo, sono passati dall’appoggio discreto al sostegno pubblico, con tanto di interviste e di candidature di amici e collaboratori nelle liste a sostegno di Fassino, diventa difficile non vedere il consolidarsi di un “partito della nazione” sotto la Mole.

Non a caso i provvidi leghisti, che hanno appena eletto un giovane di occhio svelto come Riccardo Molinari, lasciano che a Torino scorra il sangue e si concentrano per vincere, da soli, nella città-simbolo di Novara , contando di fare comunque un buon risultato (da soli o in coalizione con liste civiche) per il semplice fatto di essere i soli fuori dal gioco, guardando a destra.

rosso robertoOssia, non esattamente i soli: perché di fatto a destra si posiziona la curiosa candidatura del revenant Roberto Rosso: l’uomo che nel 2001 portò Forza Italia al 32%, arrivando vicino a sloggiare Chiamparino da Palazzo Civico, torna oggi alla guida di una strana combinazione di Udc e liste di appoggio che si collocano al centro, ma utilizzano slogan che farebbero impallidire Le Pen padre. Un’operazione che ricorda un po’ le rivolte contadine medievali: raccoglie gli esclusi, presenta rivendicazioni forti, e spera poi di essere ricevuto dal principe per ottenere concessioni ; non è infatti difficile vedere dietro Rosso l’ombra di Vito Bonsignore, che vuole a ogni costo sedere al tavolo di quelli che hanno fornito a Fassino l’aiuto indispensabile a salvarsi.

Resta da capire chi sia, in realtà, la vera novità della campagna, la candidata “sindaca” (come amanoappendino dire da quelle parti) Chiara Appendino del M5S. Già il compiacente trattamento che le riserva quotidianamente La Stampa fa pensare a Longanesi: lei la rivoluzione non la farà di sicuro, perché se non la conosciamo, conosciamo bene la famiglia e il mondo da cui proviene. Un mondo Unione Industriale e Fiat, biennio in Economia e Commercio con stage e tesi su “valutazione parco calciatori” presso la Juventus F.C. S.p.A., non proprio una multinazionale dove parentele e relazioni personali non pesino. La buona Chiara potrà esibire cappelli peruviani e targhette “no oil”, ma insomma, Torino è una città di provincia e non è difficile capire che per estrazione, censo e stile di vita, una volta scesa dal palcoscenico, la persona presenta un profilo differente da quello classico del grillino scappato di casa.

unita novelli jottiSarà per questo che un eventuale vittoria dei grillini a Palazzo Civico non spaventa più di tanto certo establishment: certo, c’è da temere un’infornata di consiglieri “analfabeti” e di assessori incompetenti (ma poi nulla che non si sia già visto). Ma la buona “sindaca”, in fondo, viene da quella Torino che, senza troppo clamore, comanda sempre e comunque; saprà tenere le redini, l’amministrazione è un fatto tecnico, avete visto a Parma. E quanto ne segue. I più vecchi ricorderanno il terrore del 1975, quando arrivò a Palazzo Civico un Diego Novelli con una maggioranza Pci dura e ferrigna. Si pensava a Cuba o al Cile di Allende: epurazioni, espropri, persecuzioni politiche e poliziesche, la gogna per i preti e i buoni borghesi. In pochi mesi si vide che erano timori infondati, che persino con i comunisti (figuriamoci con i radical-chic anni ’70 o 2.0) chi comanda davvero può ragionare. E che anzi con i comunisti è più facile intendersi perché hanno lo zelo del neofita: l’espressione, ferocemente torinese, fu: “hanno berliccato il gelato”. Per dire: sono pronti ad accomodarsi a tavola.

Ecco, l’impressione è che la candidata del M5S a Torino sia il grillismo dal volto umano, nata in un mondo dove il gelato è sempre in tavola. Forse, anche più interessante dello stesso vecchio Piero, tanto Lungo quanto logorato.

 

“Viaggio nella Sardegna del vino" con GoWine

Focus: i vini autoctoni dell’isola, le storie di uomini e donne del vino StarHotel Majestic Corso Vittorio Emanuele, 54  
GO-WINE

La Sardegna è la protagonista del secondo incontro dell’anno di Go Wine a Torino.Un focus sulla viticoltura dell’isola, ricca di vini autoctoni e di una storia antica legata alla coltura della vite. Una sorta di viaggio nelle principali aree di produzione dell’isola con la presenza di uomini e donne del vino in sala a raccontare vini e territorio.Grazie alla collaborazione con il Circolo Sardi Sant’Efisio di Torino, la serata si arricchisce con alcuni assaggi di prodotti tipici sardi. Accompagneranno la degustazione gli assaggi di spianata sarda, formaggio e salumi.

Le aziende al banco d’assaggio:Argiolas – Serdiana (Ca); Cantina del Giogantinu – Berchidda (Ot);Cantina di Dorgali – Dorgali (Nu); Cantina Trexenta – Senorbì (Ca);Carpante – Usini (Ss); Columbu – Bosa (Or);Deiana Ferruccio  Settimo San Pietro (Ca); Dettori – Sennori (Ss);Fradiles – Atzara (Nu); Gostolai – Oliena (Nu); Ledda Fele – Oliena (Nu);Mesa – Sant’Anna Arresi (Ci); Mora&Memo – Serdiana (Ca);Murales – Olbia (Ot); Pala – Serdiana (Ca); Quartomoro di Sardegna – Arborea (Or);Su ‘Entu – San Luri (Vs); Tenute Delogu – Alghero (Ss); Zarelli Vini – Magomadas (Or).

 www.gowinet.it

Programma e orari:Ore 17,00 – 19,00: Anteprima: degustazione riservata ad operatori professionali (titolari di Ristoranti, Enoteche e Wine Bar);Ore 19,00: breve conferenza di presentazione dell’evento;Ore 19,15 – 22,00: Apertura del banco d’assaggio al pubblico di enoappassionati. Il costo della degustazione per il pubblico è di € 17,00, Soci Go Wine € 12,00, riduzione soci associazioni di settore € 15,00Il costo della degustazione segna un piccolo aumento rispetto alle precedenti comunicazioni per l’assaggio di prodotti tipici sardi.


L’ingresso sarà gratuito per coloro che decideranno di associarsi a Go Wine direttamente al banco accredito della serata.  L’iscrizione sarà valevole fino al 31 dicembre 2016 (benefit non valevole per i soci familiari).

ATTENZIONE: Per una migliore accoglienza è consigliabile confermare la presenza alla serata all’Associazione Go Wine, telefonando al n°0173/364631 oppure inviando o un’e-mail a  stampa.eventi@gowinet.it entro le ore 12.00 di mercoledì 09/03 p.v..

Brucia tetto di un palazzo, sei famiglie evacuate

incendio vigili 2Durante le operazioni di spegnimento i vigili del fuoco hanno salvato dalle fiamme un operaio, che è  rimasto leggermente intossicato

Un grande incendio è scoppiato sul tetto di un condominio a Venaria Reale. Nell’edificio erano in corso lavori di manutenzione. Durante le operazioni di spegnimento i vigili del fuoco hanno salvato dalle fiamme un operaio, che è  rimasto leggermente intossicato. I carabinieri – informa l’Ansa – sono riusciti  a salvare due gattini rimasti imprigionati in un appartamento. In tutto sei famiglie, residenti all’ultimo piano, sono state evacuate fino allo spegnimento dell’incendio, causato probabilmente  per motivi legati ai lavori in corso sul tetto.

 
(Foto: archivio)

In cerca di impiego: aperte le iscrizioni on line a "IoLavoro"

iolavoro20.operai fabbrica lavoroLe offerte riguardano diversi settori: Ict e digital, elettronica, turistico alberghiero, ristorazione, distribuzione e commercio, tour operator, agroalimentare, automotive, metalmeccanico, assicurazioni e finanza, materie plastiche e vigilanza, facility management

Chi cerca un’occupazione può iscriversi su www.iolavoro.org e candidarsi per le opportunità di impiego che saranno offerte dalle aziende in cerca di personale, come Ikea, Lavazza, Club Med, I Grandi Viaggi, Food & Company, Monge, Bene Banca (Bcc) e Banca Sella, nel corso della sessione primaverile in programma al PalaAlpitour di Torino dal 6 all’8 aprile. Il termine è anticipato al 21 marzo per le aziende che effettueranno la preselezione.

Le offerte riguardano diversi settori: Ict e digital, elettronica, turistico alberghiero, ristorazione, distribuzione e commercio, tour operator, agroalimentare, automotive, metalmeccanico, assicurazioni e finanza, materie plastiche e vigilanza, facility management. A queste opportunità si aggiungono altre migliaia di proposte di lavoro in Europa grazie alla partecipazione dei Servizi per l’impiego francesi Pôle Emploi e dei referenti della rete Eures.

“La 20ma edizione di IoLavoro, manifestazione che negli anni ha dimostrato tutta la sua efficacia nel far incontrare domanda e offerta di occupazione – afferma Gianna Pentenero, assessore regionale al Lavoro e Formazione professionale – assume un significato particolare perché coincide con la recente riorganizzazione su base regionale dei servizi piemontesi per il lavoro. Per la prima volta, infatti, alla rassegna partecipano i Centri per l’impiego di tutto il Piemonte, il cui personale dal primo gennaio scorso è assegnato all’Agenzia Piemonte Lavoro, che diventa così la più grande azienda pubblica di servizi per il lavoro sul nostro territorio. Si tratta di un processo di riorganizzazione complesso, che consentirà di uniformare regole e modalità di gestione, spesso diverse da provincia a provincia e, al tempo stesso, di sfruttare la capillarità della rete per erogare le misure di politica attiva elaborate dalla Regione. IoLavoro sarà l’occasione per presentare compiutamente queste novità”.

gianni.gennaro@regione.piemonte.it

Mirafiori, inizia la nuova era? Finalmente parte la produzione del suv Maserati Levante

MIRAFIORI FACCIATAL’intesa con Fca  per un nuovo anno di cassa integrazione era stata siglata a gennaio seppur in un incontro separato, anche dalla Fiom

L’obiettivo era far ripartire Mirafiori. I “duri e puri” della Fiom avevano condotto trattative separate rispetto agli antri sindacati, ma poi l’accordo è stato raggiunto in Regione per il nuovo anno di cassa integrazione straordinaria alle Presse dello stabilimento di Mirafiori. L’intesa con Fca era stata siglata a gennaio seppur in un incontro separato, anche dalla Fiom. Le aspettative su Mirafiori sono notevoli: il rilancio della storica fabbrica, infatti, dovrebbe passare dalla produzione del nuovo suv Maserati Levante.

E, infatti, parte proprio in queste ore nello storico  nello stabilimento di quella che fu Fiat ed oggi è Fca la produzione del primo suv della casa del Tridente. Il nuovo veicolo sarà presentato ufficialmente domani al Salone di Ginevra. E’ il coronamento della gamma delle berline e delle sportive della casa automobilistica, che ha realizzato Quattroporte, Ghibli, GranTurismo e GranCabrio.

(Foto: il Torinese)

Sgominata la banda violenta della Audi bianca

carabinieri 332Recuperate 20 auto rubate

I carabinieri hanno catturato una banda di albanesi accusata di una venina di colpi. Tutti furti e rapine in abitazioni, avvenuti sul territorio piemontese. Quattro gli arrestati, i componenti del gruppo  che impiegavano un’Audi TT bianca. “Lavoravano”  con le vittime in casa, non disdegnando metodi violenti. La stessa operazione, iniziata sei mesi fa dai carabinieri di Torino, aveva consentito l’arresto di nove albanesi appartenenti ad altre tre bande specializzate rapine. Recuperate 20 auto rubate.

'Ndrangheta, nuovi arresti dopo "Big Bang"

carabinieri blocco

 Per due persone l’accusa è di tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, per le altre, invece, detenzione di stupefacenti per  spaccio

Massiccia operazione dei carabinieri contro la ‘ndrangheta nel Torinese e nell’Astigiano. Eseguiti 14 arresti su ordine di custodia cautelare da parte del gip di Torino. Per due persone l’accusa è di tentata estorsione in concorso, con l’aggravante del metodo mafioso, per le altre, invece, detenzione di stupefacenti per  spaccio. Gli arresti fanno seguito all’operazione ‘Big Bang’ che a gennaio aveva portato all’arresto di 22 persone, tra cui Adolfo e Cosimo Crea, ritenuti i capi del ‘Crimine’, ala dura dell’organizzazione mafiosa.

LA BEATA ENRICHETTA DOPO LA MOSTRA

salsasio2Materiale, fotografie e documenti sulla storia della Beata di Salsasio, sulla storia dei luoghi dove lei è vissuta e sulle opere che sono state compiute in suo onore in seguito alla sua Beatificazione

Nei giorni 12, 13 e 14 febbraio presso il Teatro di Borgo Salsasio si è tenuta una mostra dal titolo “Madre Enrichetta: la Santa della quotidianità” dedicata alla Beata Enrichetta Dominici che a Borgo Salsasio di Carmagnola ha avuto i natali.

Nella mostra è stato esposto materiale, fotografie e documenti sulla storia della Beata di Salsasio, sulla storia dei luoghi dove lei è vissuta e sulle opere che sono state compiute in suo onore in seguito alla sua Beatificazione.

Nella mostra inoltre sono state esposte le fotografie in ordine cronologico delle Successori della Beata Enrichetta e quindi delle Superiore Generali della Congregazione delle Suore di Sant’Anna.

All’interno di un’urna è stato esposto l’atto di Battesimo della Beata, la trascrizione e la traduzione e l’atto di Cresima di Madre Enrichetta, a fianco, inoltre erano presenti un quadro con la genealogia della famiglia Dominici della Beata e un manichino vestito con gli abiti che usava la Beata di Salsasio.

Era esposto nella mostra, anche il quadro realizzato da Mario Bergamo e donato alla Parrocchia di Salsasio che rappresenta la Beata Enrichetta di Salsasio, realizzato in occasione dello spettacolo La Santa del Lunedì, sulla vita della Beata e in occasione della Consacrazione della nuova chiesa Parrocchiale di Salsasio, dedicata a Madre Enrichetta.

salsasio4Inoltre è stato proiettato ai visitatori un video realizzato dalle Suore di Sant’Anna della Casa Generalizia di Roma che ha presentato il Processo di Beatificazione e la Beatificazione, con tanto di voce del Papa Paolo VI che ha proclamato Beata, Madre Enrichetta.

A fare da contorno alla mostra era la bancarella a cui si potevano acquistare a offerta libera, libri, oggetti religiosi, gadget e molto altro sulla Beata di Salsasio e un punto ristoro per ricordare che come la mamma della Beata preparava sempre la merenda a Madre Enrichetta quando era piccola, anche i visitatori della mostra potevano fermarsi un momento per uno “spuntino”.

salsasio1Da ricordare inoltre è la presenza nella mostra, della lettera alla popolazione di Salsasio e ai visitatori della mostra, della Madre Francesca Sarcià, Superiora Generale della Congregazione delle Suore di Sant’Anna, attuale successore della Beata Enrichetta. Ricordo anche che copie della lettera in occasione della Mostra e della Festa della Beata e dell’Anno Santo della Misericordia di Madre Francesca, come anche le cartoline ricordo della Beata di Salsasio, si possono trovare presso le due chiese e la Parrocchia del Borgo.

Data la numerosa e entusiasta partecipazione alla mostra, alcune parti della stessa mostra, per più di una settimana e durante la festa della Beata Enrichetta, sono state esposte presso la Chiesa Collegiata di Carmagnola, grazie anche alla collaborazione della Parrocchia Santi Pietro e Paolo e dell’Arciprete Monsignor Giancarlo Avataneo, oltre alla preziosa collaborazione di molti collaboratori della Collegiata.

Sono state molte, inoltre, le presenze alla mostra, tra cui l’Economa Generale della Congregazione delle Suore di Sant’Anna, una Consigliera Generale e anche il Parroco di Carmagnola, Don Giancarlo, quello di San Bernardo, Don Giovanni e quello di Salsasio, Don Mario.

A tagliare il nastro all’inaugurazione della mostra, avvenuta il 12 febbraio erano presenti, la Madre Generale Emerita delle Suore di Sant’Anna, Madre Franceschina, alcune suore, la Presidente dell’Associazione Giovanni Gallo, Amalia Panetto e Irene Canova della Pancalera, che hanno collaborato alla Mostra, oltre al realizzatore del quadro della Beata Mario Bergamo, allo storico di salsasio6Salsasio Francesco Carena e a molti partecipanti.

Numerose inoltre anche le persone presenti alle Celebrazioni della Festa della Beata Enrichetta, dove durante le Messe è stata letta anche la lettera della Madre Generale alla popolazione del borgo Salsasio.

Per la mostra “Madre Enrichetta: la Santa della Quotidianità” ringrazio l’Associazione Giovanni Gallo e la Presidente Amalia Panetto per aver offerto il Teatro di Salsasio al cui interno si è allestita la mostra e per la preziosa collaborazione nell’organizzazione della manifestazione.

Ringrazio la Congregazione delle Suore di Sant’Anna, in particolare ringrazio la Superiora Generale Madre Francesca e le Suore della Casa Generalizia di Roma per la preziosa collaborazione, le Suore di Sant’Anna Suor Sabrina Pollini, Economa Generale per la collaborazione e la partecipazione e Suor Anna Maria Gamba, Consigliera Generale, per la partecipazione e l’interessamento. Grazie anche alla Superiora Generale Emerita, Madre Franceschina Milanesio e alle Suore delle Comunità di San Grato, di San Bernardo, di Moncalieri e della Casa Madre di Torino, in particolare voglio ringraziare Suor Ada della Comunità di San Bernardo, Suor Josephine della Casa Madre e un grazie speciale alla Superiora di Moncalieri Suor Angela Riccardi, oltre alla Superiora Provinciale dell’Italia Suor Gabriella Profita per la collaborazione.

Grazie anche a Suor Renata Lazzari.

Un grande grazie va ai collaboratori della mostra, al giovane di Salsasio Loris Mondino e alla Memoria di Salsasio, il geometra Francesco Carena per la documentazione Storica, grazie anche per la collaborazione alla Parrocchia di Salsasio e in particolare al Parroco Reverendo Don Mario Berardo e alla Parrocchia di San Bernardo e al Parroco Don Giovanni Manella.

Un grazie anche ad Ettore Milanesio per le fotografie, la collaborazione tecnica e la costante presenza alla mostra. Un particolare ringraziamento va anche alla carissima Suor Rosa Maria Torres della Comunità di San Bernardo per la preziosissima collaborazione e per il grande interessamento e lavoro svolto nella mostra.salsasio3

Ringrazio ancora tutti coloro che hanno partecipato e che in vari modi hanno collaborato a titolo gratuito alla mostra, in particolare ringrazio Enrico Perotti, Pierpaolo Boschero, Morleo Pompeo e Rina Rosa per le fotografie, ringrazio Giuseppe Quattrocchio, Patrizia Giraudo, Massimiliano Pampaloni Giulia De Bartolomeo, Riccardo De Bartolomeo, Lorenzo Monterzino, Loredana Burzio, Francesca Bosco, Michelangelo Oglino e Gianfranco Botto per la collaborazione tecnica, grazie a Mauro Novaresio per la collaborazione e che recentemente ha anche trovato il luogo e la data di morte del papà della Beata Enrichetta, ritenuto scomparso. Grazie anche al Comune di Carmagnola.

Un particolare ringraziamento va anche ai commercianti di Salsasio, Lavanderia di Diego Albertino, Macelleria La Bottega del Buongustaio, Pizzeria Antico Borgo, Erboristeria La Luna, Cartoleria – edicola Il Papiro e Ortomattina del Murè per la preziosa collaborazione.

Ringrazio anche i giornali locali per la pubblicazione degli articoli sulla festa e sulla mostra della Beata di Salsasio, grazie a questi mezzi di informazione, infatti, si è potuto informare un numero molto più alto di persone interessate all’iniziativa.

Un grande e speciale ringraziamento va poi alla Pancalera e in particolare alla Direttrice Dottoressa Irene Canova per la preziosa e assidua collaborazione per la realizzazione della mostra.

Data la numerosa partecipazione e all’entusiasmo dei visitatori prossimamente sarà riproposta la Mostra su Madre Enrichetta insieme a molte altre inziative.

Grazie a tutti!

Ivan Quattrocchio

Realizzatore della Mostra

 (Foto: Ettore Milanesio / Piercarlo Nicola della Pancalera)