L’Assessore comunale alla Viabilità e Trasporti fa il punto con il “Torinese” sulle nuove tendenze dei torinesi nei trasporti e i progetti nella città della Sindone
“A Torino da un po’ di tempo assistiamo a un’inversione di tendenza nelle scelte da parte dei cittadini tra il trasporto pubblico e quello privato. Il potenziamento del car sharing nella nostra città – spiega l’assessore comunale alla Viabilità e Trasporti, Claudio Lubatti – è una dimostrazione di come anche a Torino si stai perdendo la percezione dell’auto di proprietà. A Milano da tempo sono già diminuiti i possessori della seconda auto. Su 10 persone solo 4 la possiedono ancora. Per capire quanto possa costare usare un’auto di questo tipo in città, basta fare una simulazione del costo del car sharing sul sito di Car City Club”. Il car sharing torinese si è, inoltre, dallo scorso aprile arricchito di due nuove sigle, Enjoy, di Eni, con le 500 Rosse, e Car 2go, con le Smart.
“Risponde allo stesso principio – aggiunge l’assessore – vale a dire quello di una sempre maggiore richiesta da parte dei cittadini di trasporti alternativi a quello
privato, la scelta da parte del Comune di estendere le strisce blu. Il caro sosta a 2 euro e 50 vuole, infatti, scoraggiare i torinesi a venire in centro in auto. Le aree che sono state oggetto dell’estensione delle strisce blu sono quelle che, in passato,
erano oggetto di una notevole rigidità”.
“In alcune aree che saranno interessate dalle strisce blu – aggiunge Lubatti – in prossimità degli ospedali abbiamo riscontrato una notevole difficoltà nel troveranno un posto auto, dovuta a una rotazione molto scarsa. Abbiamo deciso, data la delicatezza della materia, di avviare un tavolo di trattative congiunte con il presidente della Circoscrizione 9, Rizzuto, per concertare l’emissione di un pass speciale per quei pazienti obbligati a recarsi in ospedale per lunghi periodi, per terapie chemioterapiche, per i lungodegenti e i loro parenti”.
“Un aspetto del trasporto pubblico che auspichiamo possa migliorare – afferma Lubatti – è quello del parco mezzi, che vorremmo rinnovare con l’acquisizione di tram nuovi, capaci di consentire di modificare la percezione nei confronti dei mezzi stessi da parte degli utenti, migliorandone la qualità. Nei nuovi tram, per l’acquisto dei quali abbiamo richiesto, come altre città metropolitane, un finanziamento a Roma, saranno migliorati i sistemi di climatizzazione e di accesso ai disabili. I tram 13 sono stati sostituiti dai bus, dopo l’uscita di alcuni tram dal servizio e il successivo calcolo costi-benefici”.
“Un’altra innovazione strategica per il Comune di Torino – aggiunge l’assessore Lubatti – è stata l’istituzione di una Ztl, coincidente con i confini della citta amministrativa, per i bus turistici, cui è stata imposta una ecotassa. Torino si è dimostrata all’altezza dal punto di vista della gestione della viabilità in occasione della Ostensione della Sindone e del ruolo assunto quest’anno di Capitale Europea dello Sport, dando prova di una vocazione poliedrica che supera i limiti esclusivamente industriali. L’inserimento della ecotassa per i bus turistici è per tutto il 2015 di carattere sperimentale e ci consente di mettere in campo importanti risorse per i trasporti”.
“Alcuni di questi investimenti – precisa Lubatti- sono stati destinati al rifacimento del manto stradale, per risolvere il problema delle buche, che ci ha indotto a monte a attuare un monitoraggio da parte della Divisione, in collaborazione con il Corpo della Polizia Municipale, sullo stato delle strade, via per via, in vista dei lavori di manutenzione. Sono stati stanziati 15 milioni di euro per i lavori di rifacimento. In piazza Castello sono stati attuati già sui lati del palazzo della Giunta regionale e della Prefettura. I lavori verranno ripresi dopo l’Ostensione della Sindone, essendo pericoloso lasciare aperti cantieri con la presenza contemporanea di turisti e pellegrini”.
“Due progetti infine – conclude Lubatti – su cui stiamo lavorando sono quello dell’arredo urbano e delle piste ciclabili. L’attuale arredo di via Roma pedonale, infatti, è provvisorio e prevediamo che quello definitivo, allo studio attraverso una serie di progetti proposti dal nostro Settore di Arredo Urbano, non interrompa la visuale tra le due piazze, San Carlo e Castello. Nello stesso tempo abbiamo operato la scelta di spegnere i semafori in piazza San Carlo, in corrispondenza di via Santa Teresa e via Maria Vittoria, per dare la precedenza alle strisce pedonali e rendere, così, meno pericoloso l’attraversamento per i pedoni provenienti dalla nuova area pedonale di via Roma. Il secondo progetto che mi sta particolarmente a cuore e che il Settore Viabilità ha messo a punto insieme all’assessore all’Ambiente, Enzo La Volta, si chiama “Bici Plan”, e è stato redatto a inizio anno dal Consiglio comunale. Per realizzare nuove piste ciclabili, secondo questo piano, sarà necessario seguire una pianificazione preordinata. In questo modo si eviterà, come avvenuto in passato che in una città come Torino, che vanta il il numero maggiore di piste ciclabili rispetto alla sua superficie, le piste nuove nascano perdendosi nel vuoto”.
Mara Martellotta