TEMPO DI CENONI

Ok, il pesce è giusto: col manuale occhio al cenone

Sul sito www.izsto.it dell’ Istituto Zooprofilattico di Torino la guida “Ok il pesce è giusto” per insegnare al consumatore a riconoscere le specie ittiche spesso oggetto di frode

 

cibo pesceTempo di cene e di cenoni e i piatti a base di pesce hanno spesso il posto d’ onore. Ma siamo sicuri di mettere in tavola ciò che paghiamo? L’Istituto Zooprofilattico di Torino, diretto da Maria Caramelli, corre in aiuto dei consumatori con il manuale “Ok! Il pesce è giusto”, per insegnare a riconoscere le specie ittiche spesso oggetto di frode.

 

Da un’indagine Eurobarometer gli Italiani risultano essere, in Europa, quelli che temono di più la frode alimentare: il dossier “Italia a tavola”, redatto ogni anno da Legambiente, afferma che, attraverso una media di  500 mila controlli, vengono sequestrate, ogni anno, migliaia di tonnellate di prodotti alimentari non in regola: nel 2012 sono state 28 mila per un valore economico di oltre mezzo miliardo di euro.

 

Numerosi sono gli illeciti nel settore ittico,  il 72% dei quali connessi all’etichettatura e alla tracciabilità. Accanto ai molti commercianti onesti vi sono i “furbi” che, non rispettando le norme sull’ etichettatura, spacciano un prodotto “allevato” per “pescato”,  una palamita per tonno, un filetto di brosme per il più pregiato filetto di merluzzo e così via. Il manuale, redatto dagli esperti dei laboratori di Genetica e di Istopatologia dell’Istituto, illustra, con testi e fotografie, come riconoscere, all’acquisto, alcuni fra  i pesci più commercializzati e più frequentemente oggetto di frode per sostituzione con specie di minor valore economico.

 

“Il consumatore informato può fare molto per difendersi da alcuni tipi di frodi commerciali – dice Maria Caramelli – sapere quali sono le caratteristiche peculiari da individuare per riconoscere una specie ittica prelibata rispetto ad una molto simile, ma di minor pregio, è indispensabile per un acquisto consapevole”.