Da giugno 2021 la Regione pubblicherà la prima guida on line di strutture ricettive piemontesi dedicate alle persone disabili su una piattaforma pubblica.
«Si tratta di un’attenzione dovuta» ha spiegato questa mattina l’assessore regionale al Turismo, Vittoria Poggio, durante un incontro con i rappresentati della Consulta per le Persone in Difficoltà (CPD) nel corso del quale ha annunciato l’imminente istituzione di un Osservatorio permanente per monitorare il censimento delle strutture. L’operazione vede coinvolte le Atl, i Consorzi turistici e le Associazioni di categoria. La guida sarà pubblicata entro la fine di giugno.
L’assessorato ha concordato di chiedere agli operatori del settore di indicare nella scheda di offerta turistica le caratteristiche della struttura: misure degli ingressi delle stanze o dei servizi igienici o di accesso ai servizi esterni. L’operazione coinvolge Bed end Breakfast, Hotel, Casa per ferie, Rifugi, Agriturismi o campeggi che potranno segnalare le caratteristiche delle proprie «location» per rendere più comprensibile l’offerta destinate alle persone in difficoltà. «Questa operazione – ha aggiunto Poggio – servirà ad aiutare le persone in difficoltà a selezionare le strutture più confacenti alle proprie esigenze, senza trovarsi difronte a sorprese dell’ultimo momento».
I NUMERI
Gli alberghi piemontesi sono 1.380 a cui si aggiungono 6.689 strutture extra alberghiere (Ostelli, Campeggi, Agriturismi, Rifugi alpini, Case per ferie, Affittacamere ecc) per un totale di 8.069. Le persone disabili in Piemonte sono 217.820, ovvero il 5,1% che ricalca quello nazionale del 5%.
«Da anni lavoriamo sul turismo per tutti in Piemonte – dichiara Giovanni Ferrero, direttore della Consulta per le Persone in Difficoltà – il rinnovato sostegno della Regione è fondamentale per raggiungere risultati soddisfacenti. Il mercato del turismo sta velocemente evolvendo, ed è necessario che gli operatori della filiera turistica investano per ampliare l’offerta di Turismo per Tutti. Continueremo a lavorare in rete con la Regione per un territorio sempre più accogliente, e il Tavolo Regionale Permanente sul Turismo Accessibile, che avremo l’onore di coordinare con la Regione da gennaio in poi, va in quella direzione. Ringrazio l’assessore Poggio per aver da subito accolto e fatte sue le nuove linee programmatiche del progetto Turismabile».

In questi giorni di pandemia, in cui il numero dei contagi e dei decessi si è assestato in modo preoccupante, è rincuorante soffermarsi su persone che ci hanno lasciato con un’eredità positiva.
La scelta di organizzare in Internet un funerale così affollato, che altrimenti non sarebbe stato consentito a causa dell’emergenza sanitaria, è stata apprezzata dai figli Marco, Daniele e Paola, i quali hanno della mamma un indimenticabile ricordo risalente al tempo in cui, fin da giovanissimi, li conduceva con sé nell’opera di diffusione del messaggio biblico. Nessun rimpianto, se non quello di avere perso un punto di riferimento; lo stesso per tutti quelli che hanno conosciuto Tina, stimata e, soprattutto, amata.


Il 20% delle persone alle quali è diagnosticato il Covid-19 presenta disturbi psichiatrici dopo la diagnosi: è il preoccupante risultato che emerge da un’indagine condotta dal Dipartimento di Psichiatria della Oxford University (Mississippi, USA). Le terrificanti conseguenze economiche della crisi epidemiologica rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione: penso a commercianti e imprenditori, ai lavoratori che hanno perso il lavoro, a ristoratori e baristi e, in generale, a tutti i nostri concittadini che hanno vissuto sulla propria pelle queste conseguenze. Che cosa intende fare, sul tema, la Regione Piemonte? Al momento, mi pare che si stia muovendo piuttosto in direzione contraria all’esigenza di potenziare la capacità di risposta della nostra Sanità, vedi i dubbi sul futuro dei Servizi Psichiatrici al Mauriziano di Torino. Il report dell’ateneo statunitense fa emergere dati in preoccupante continuità con quanto già appurato dall’Ospedale San Raffaele di Milano lo scorso agosto: il 56% delle persone guarite dal Covid-19 ha manifestato disturbi quali disturbo post traumatico da stress, depressione o sintomatologia ossessivo-compulsiva, proporzionalmente alla gravità dell’infiammazione durante la malattia. Il nostro personale medico e sanitario ha a sua volta bisogno di essere tutelato, dopo mesi di sforzo senza precedenti, dal punto di vista psicologico. Di fronte a tutto questo, come intende rispondere la Regione Piemonte? Non si è ancora vista alcuna risposta. Tornerò a sollecitare la Giunta in Consiglio Regionale e presenterò al più presto un’interpellanza sul tema.