scienza

Qualità dell’aerospace, forum al Politecnico di Torino

 

Sistemi spaziali, operazioni, sottosistemi, payload, lanciatori e minisatelliti alcuni degli argomenti al centro della due giorni organizzata  da Aicq Aerospace e Politecnico di Torino con Thales Alenia Space

 

Dal design alle aerostrutture, dalla propulsione ai satelliti, dalla metrologia al testing, la qualità è l’essenza stessa del comparto aerospaziale. Per il Piemonte e l’Italia la New Space economy rappresenta una grande opportunità. Per mantenere la leadership è però oggi un cambio di paradigma anche della qualità, con il passaggio dai grandi e medi sistemi spaziali, ai piccoli satelliti ai Cube Sat e ai servizi forniti.

Di tutti questi temi si discute oggi e domani alla seconda edizione del convegno d’interesse nazionale “Qualità dell’Aerospace” organizzato da Aicq Piemontese, Aicq Aerospace, Politecnico di Torino, Thales Alenia Space con il patrocinio di Confindustria Piemonte, Unione Industriali Torino e il sostegno e la partecipazione dei maggiori player italiani e internazionali quali: Esa, Asi, Iaass, Altec, Avio, Leonardo, Atla, Sitael, Rina, Sella, Lma, Protocube Reply, Premek, Aviotec, Italian Identity Group, Titan4, Sistel. Dopo la prima edizione del 2019, l’evento si conferma come un momento di riflessione e scambio di informazioni e idee su questi temi. L’evento, che si svolge al Politecnico di Torino fino a domani, farà inoltre il punto sulle sfide del prossimo futuro e i risultati raggiunti negli ultimi quattro anni dal comparto regionale e nazionali. Il forum affronta temi quali sicurezza, qualità, product assurance, tecnologie emergenti con relatori eccellenti di aziende aerospaziali, agenzie spaziali, associazioni internazionali e università.

Le sessioni riguarderanno i sistemi spaziali, operazioni, sottosistemi, payload, lanciatori, minisatelliti, cube sat. Il workshop indirizzato alle industrie coinvolge anche comunità scientifica e studenti. Ad organizzare l’evento l’Aicq che rappresenta un polo culturale in materia di qualità per le organizzazioni del Piemonte e della Val d’Aosta che si occupa dell’individuazione delle tendenze e la diffusione di metodologie innovative, insieme alla promozione dell’analisi e misura di coerenza tra i prodotti e servizi delle organizzazioni, e le aspettative dei clienti e altre parti.

SMaILE. Bilancio di un percorso durato due anni

Simple Methods of Artificial Intelligence for Learning and Education

Presentazione degli output finali sul progetto di ricerca che insegna alla Generazione Z
l’intelligenza artificiale (IA) attraverso la gamification e l’empowerment.
www.smaile.it

IL PROGETTO
SMAILE – Simple Methods for Artificial Intelligence Learning and Education – è un progetto di ricerca
diretto dal Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Università di Torino e la Royal
Holloway University of London che ha iniziato il suo percorso due anni fa.
Risultato vincitore della prima edizione del bando “Intelligenza Artificiale” promosso dalla
Fondazione Compagnia di San Paolo, SMAILE si avvicina alla conclusione e “si racconta”, dopo
due anni di intenso lavoro di ricerca applicata, ma anche con incontri, presentazioni e partecipazioni
attive a convegni, seminari e festival su scala nazionale*.

“La Fondazione Compagnia di San Paolo sostiene progetti di ricerca innovativi e finalizzati
all’avanzamento della conoscenza scientifica nell’ambito dell’intelligenza artificiale e con una ricaduta
concreta sul territorio in termini economici e sociali. Attraverso il “Bando Intelligenza Artificiale”,
giunto alla seconda edizione con la collaborazione di Fondazione CDP, promuoviamo progetti che
guardano verso il futuro, rivolti a chi, in questo futuro, sarà assoluto protagonista: i giovani” – ha
dichiarato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia – “Il progetto SMaILE
rappresenta la concreta dimostrazione dell’importanza di un dialogo costruttivo tra l’intelligenza
artificiale e l’ambito dell’educazione al fine di trovare soluzioni innovative per la formazione dei
cittadini di domani”.

Il target primario del progetto è stato la Generazione Z, ovvero i ragazzi nati tra il 1997 ed il 2010,
quelli che porteranno avanti il cambiamento iniziato con il “nuovo mondo” post-pandemia, che non
hanno mai conosciuto il mondo senza internet. Questi giovani, rispetto alle generazioni precedenti,
hanno una maggiore consapevolezza sulle questioni che incidono sul loro futuro come l’inquinamento,
le energie rinnovabili, la riduzione dei rifiuti, ecc. Il sovraccarico di informazioni li porta ad essere
pragmatici e ad identificare immediatamente le risposte, privilegiando la velocità all’analisi
approfondita. Il progetto si è rivolto anche ad altri target, a partire dai docenti delle scuole in cui sono
state realizzate le attività di training e di laboratorio.
GAMES 4 AI – Insegnare l’IA attraverso la Teoria dei Giochi e la Gamification
A cura del Professor Giacomo Como (Politecnico di Torino) e del suo Team
GAMES4AI di SMAILE utilizza concetti di Teoria dei Giochi insieme a tecniche di Gamification con
l’obiettivo di sviluppare una metodologia pedagogica innovativa per insegnare i principi dell’Intelligenza artificiale.

Nel corso dei due anni, tra le attività di GAMES 4AI di SMaILE si evidenzia lo sviluppo di una survey
gamificata (Survey Game). Attraverso un percorso interattivo di 10 domande, questo strumento ha
permesso agli utenti di accostarsi ad alcuni dei temi fondamentali dell’IA e di scoprire il proprio profilo
all’interno di questo ambito, stimolando così la loro curiosità e aumentando la consapevolezza sulle
enormi opportunità e i rischi connessi a questa nuova tecnologia.
Parallelamente, in collaborazione con la Royal Holloway University di Londra, i ricercatori di GAMES4AI
hanno ideato e progettato la SMaILE-App, un’applicazione che è composta da dieci sotto-giochi,
ciascuno dei quali si concentra su un argomento fondante della Teoria dei Giochi e dell’Intelligenza
Artificiale. Ognuno dei temi associati a questi sotto-giochi è stato poi approfondito in brevi video
animati, visibili anche nella SMaILE-App.
Attualmente, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler di Trento, i ricercatori di GAMES 4
AI stanno conducendo una valutazione d’impatto della SMaILE-App attraverso uno studio controllato
randomizzato che coinvolge più di 1.000 ragazzi e ragazze di seconda media, 60 classi di 20
scuole distribuite su tutto il territorio piemontese. Al termine della sperimentazione, in accordo con
l’Ufficio Scolastico Regionale, verrà offerta a tutti gli insegnanti coinvolti una formazione specifica
sui temi affrontati nel progetto al fine di promuovere un utilizzo efficace degli strumenti proposti.

SMaILE App
A cura della Professoressa Sara Bernardini dell’Università Royal Holloway di Londra e del suo Team

Nel contesto del progetto SMaILE, questo gruppo di lavoro ha creato un’applicazione per dispositivi
mobili, la SMaILE App, che per permette agli studenti di imparare l’intelligenza artificiale (IA)
giocando. L’applicazione è stata realizzata in collaborazione con il Politecnico di Torino, gli enti
territoriali AIACE e il Convitto Nazionale Umberto I e l’azienda MelaZeta, specializzata in grafica di
applicazioni di gioco.

La SMaILE App scompone concetti complessi di IA in nozioni più semplici, rendendoli accessibili ad un
ampio spettro di giovani utenti. L’applicazione si rivolge in particolare agli studenti delle scuole
secondarie inferiori e superiori, ma può essere fruibile anche da ragazzi di età diversa. Attraverso
l’interazione con la SMAILE App, gli studenti possono comprendere i concetti principali dell’IA in modo
approfondito. Questa conoscenza profonda permette loro non solo di diventare utenti responsabili della
tecnologia IA, ma anche e soprattutto di creare strumenti IA ed applicarli per risolvere problemi in
diversi campi.

L’applicazione si presenta come un macro-gioco educativo che contiene micro-giochi, ciascuno dei
quali si incentra su un argomento specifico di IA, per esempio l’apprendimento automatico, la
pianificazione, l’ottimizzazione etc. Nel suo insieme, l’applicazione affronta un ampio spettro di
argomenti di IA e permette agli studenti di comprenderne i concetti fondamentali in modo approfondito
grazie al metodo interattivo e ludico che adotta.

La modalità principale del gioco è il city building. Lo studente è chiamato a costruire la sua città, di
cui è il sindaco, attraverso un gioco di posizionamento di tessere. Lo scopo è quello di rendere la città il
più sostenibile possibile, costruendo parchi, scuole, ospedali e altre strutture in modo razionale,
gestendo il traffico e così via. Una volta che la città è stata costruita ed è popolata dai cittadini, essa
deve essere manutenuta per garantire un alto livello di sostenibilità. Il sindaco si impegna in questo
istruendo i vari assessori, che sono i motori di IA che lo assistono.

La SMAILE App presenta anche uno spazio di approfondimento in cui gli studenti possono vedere
video che spiegano i vari argomenti in modo dettagliato, sempre nel contesto del gioco in cui sono
stati introdotti, e uno spazio “cinema” in cui gli studenti capiscono come l’IA possa essere sfruttata in
campo artistico come strumento creativo.

La SMAILE App sarà scaricabile da App Store e Google Play per mobile e tablet appena terminata la
fase di sperimentazione.

EmpAI di SMaILE
A cura del Professor Matteo Baldoni e della Professoressa Monica Bucciarelli dell’Università di Torino e del loro Team
I Dipartimenti di Informatica e di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino hanno
sviluppato una piattaforma educativa, con attività ludiche di training, per stimolare nei ragazzi alcune
abilità cognitive “innate” che possano facilitarli nella comprensione dei sistemi di Intelligenza
Artificiale (IA).
L’idea alla base del progetto è stata quella di preparare i giovani a comprendere un mondo sempre più
digitalizzato, potenziando le capacità che già possiedono, fondamentali per lo sviluppo del pensiero e
del ragionamento e per affrontare situazioni complesse della vita quotidiana.
Per fare questo EmpAI ha condotto una sperimentazione biennale che ha coinvolto più di 500
bambini di 5° primaria e di 1° secondaria di primo grado, al fine di valutare l’efficacia di un
programma di intervento volto a potenziare tutte quelle abilità cognitive utili allo sviluppo delle capacità
di programmazione e di IA. I ricercatori hanno erogato a scuola un corso di coding strutturato e di IA
in cui sono state integrate una serie di attività ludico-esperienziali di tipo unplugged, ovvero che non
richiedono l’utilizzo del computer. Attività che hanno allenato in modo giocoso abilità cognitive dei
bambini come la capacità di differenziare la sintassi dalla semantica, di classificare dati, di monitorare
un obiettivo, di pianificare.
EmpAI mira a coinvolgere in modo attivo e proficuo tutto il mondo della scuola: a tal fine è stato creato
il sito web http://empai.di.unito.it/ per guidare insegnanti naïve rispetto ai temi di IA all’utilizzo di
un curriculum educativo di base in IA. Il sito offre la possibilità di prendere visione e scaricare tutto il
materiale utile per erogare le lezioni di coding e le attività di potenziamento delle abilità. Resta incluso
anche uno spazio di discussione e confronto tra insegnanti e ricercatori e lezioni mirate ad una
formazione specifica degli insegnanti.
I Partner territoriali attivi sul progetto SMaILE sono sei:
1. Convitto Nazionale Umberto I con il quale sono stati organizzati vari workshop all’interno
della scuola per facilitare la progettazione dell’applicazione SMaILE App;
2. AIACE che ha organizzato svariati laboratori con le scuole e ha dato ampio spazio al
progetto durante il Festival del cinema Sottodiciotto;3. La fabbrica dei giocattoli Quercetti che ha lavorato concretamente sul gioco Enigma;
4. Pop Ai che si è occupata di organizzare tutto l’evento finale (presentato in data odierna);
5. Ente Valutatore Fondazione Bruno Kessler IRVAPP (Trento) che ha lavorato su vere e
proprie sperimentazioni sul campo;
6. Giffoni Innovation Hub che si è preso cura della divulgazione del progetto anche a livello
nazionale, grazie alla Community di Giffoni e al Giffoni Next Generation.

* Nel corso di questi due anni il progetto SMAILE ha partecipato a diversi eventi di divulgazione su scala
nazionale, tra gli altri si citano:
• una Masterclass e un Workshop al Giffoni Film Festival, edizioni 2021 e 2022;
• numerosi workshop di co-progettazione della SMaILE-App presso il Convitto Nazionale Umberto
I di Torino;
• Vari laboratori didattici al XXXIV Salone Internazionale del Libro di Torino, al convegno “A
scuola di futuro” organizzato da Avanguardie Educative e alla Biennale di Tecnologia 2022;
• Tavole rotonde al Festival delle Scienze di Roma 2022 e al Convegno Internazionale
School4Thinking&Judging;

• Festival Sottodiciotto (AIACE), edizioni 2021 e 2022.
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La prevenzione dell’osteoporosi, incontro pubblico

La Fondazione per l’Osteoporosi, in collaborazione con l’ Associazione Prevenzione Anoressia Torino (Pr.A.To.) e con il patrocinio dell’Accademia di Medicina di Torino, dell’Associazione “Così come sei” e della Fondazione Medicina a Misura di Donna, in connessione con la “Giornata nazionale contro i disturbi del comportamento alimentare (DCA)”, terrà un Incontro di informazione aperto al pubblico su:

LA PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI

Giovedì 16 marzo, ore 10,30-12,30 Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino, via Po 18

Interverranno, con la moderazione della Prof.ssa Chiara Benedetto, il Prof. Giancarlo Isaia, Presidente della Fondazione Osteoporosi e il Prof. Carlo Campagnoli, Presidente dell’Associazione Pr.A.To., che illusteranno quanto sia cruciale attivare la Prevenzione primaria dell’Osteoporosi nell’adolescenza e nella prima giovinezza, quando cioè le ossa raggiungono il culmine del loro rafforzamento (picco di massa ossea), per effetto dei “fattori di crescita” che  ne stimolano la formazione, e degli ormoni prodotti dalle gonadi, che ne frenano il riassorbimento. In particolare, è stato ampiamente documentato che la sottonutrizione e/o il relativo eccesso di attività fisica (spesso conseguenza della forte spinta all’eccessiva magrezza presente nel mondo occidentale), causando una carenza energetica, interferiscono con la funzione delle gonadi (in modo più evidente nelle ragazze, con blocco delle mestruazioni), e soprattutto inibiscono i “fattori di crescita”, determinando in tal modo una perdita ossea che predispone all’Osteoporosi non solo nelle età più avanzate, ma anche, con rischio di fratture, già in età giovanile.

Nelle decadi successive è inoltre molto importante la Prevenzione secondaria che consiste nell’intercettare la malattia nelle sue fasi iniziali, per un tempestivo intervento terapeutico tramite l’esecuzione della Densitometria Ossea e la valutazione del rischio fratturativo con l’utilizzazione degli appositi algoritmi validati.

www.fondazioneosteoporosi.it e www.prevenzioneanoressia.org .

Cultura, turismo e rigenerazione urbana. Aziende e soluzioni per le città del futuro

SOLUZIONI URBANE INNOVATIVE. AL VIA A TORINO LA SECONDA CALL4TESTING “FUTURE CITY”
SU CULTURA, TURISMO E RIGENERAZIONE URBANA, SMART SERVICES, GESTIONE DEL
TERRITORIO E SOSTENIBILITÀ

Una dotazione di circa 500 mila euro per la sperimentazione di nuove tecnologie utili alla città del
futuro focalizzate sui temi Cultura, turismo e rigenerazione urbana; Smart services; Gestione del
territorio e sostenibilità

Da lunedì 6 marzo, fino al 28 aprile la seconda edizione di Call4Testing a tema Future
Cities, per lo sviluppo di stili di vita urbana intelligenti, lanciata dal Comune di Torino nell’ambito di
CTE NEXT, la Casa delle Tecnologie Emergenti torinese. Un progetto quadriennale finanziato dal
Ministero per le Imprese e il Made in Italy e realizzata in collaborazione con tutti i partner e gli
stakeholder della Casa.

Con il nuovo Avviso Pubblico “Future City”, la Casa delle Tecnologie rafforza il suo ruolo ormai
consolidato di centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G
stimolando lo sviluppo sperimentale e il testing in condizioni reali di soluzioni tecnologiche
innovative allo stadio pre-commerciale in grado di migliorare la qualità di vita in città, abilitate dal
5G e dalle tecnologie emergenti (AI, IoT, Blockchain), con un focus particolare su robot
collaborativi, Realtà Virtuale ed aumentata, Metaverso e software per simulazioni, anche in vista
di una loro successiva diffusione sul mercato. Questa seconda call intende promuovere
sperimentazioni in tre ambiti diversi:

● Gestione del territorio, sostenibilità e rigenerazione urbana, con l’obiettivo di promuovere
strumenti, strategie e soluzioni innovative per la riprogettazione di spazi ed edifici pubblici
secondo criteri anzitutto di sostenibilità – perseguendo l’obiettivo della neutralità climatica
al 2030 a cui la Città di Torino ha aderito nell’ambito della “Mission 100 Città
Climaticamente Neutrali” – nonché di sicurezza, accessibilità e vivibilità sociale.
● Smart services per innovare le modalità di erogazione di servizi pubblici o di interesse
pubblico, tramite le soluzioni digitali “Smart Services”, perseguendo obiettivi di efficacia,
efficienza, sostenibilità, usabilità e accessibilità per tutti.
● Cultura, turismo, eventi ed education, per incoraggiare la valorizzazione e la fruizione del
patrimonio culturale, naturalistico, industriale, urbano da parte dei city user. Il tutto con
l’obiettivo di promuovere la vocazione della Città di Torino quale hub culturale e sede di
grandi eventi artistici, musicali e sportivi, non dimenticandone le ricadute in termini di
rigenerazione urbana e di education.

Rispetto allo scorso anno, la call è stata anche arricchita da tre challenge messe a punto grazie alla
collaborazione con tre attori del comitato stakeholder di CTE Next. La Regione Piemonte – Azienda
Sanitaria ZERO, NUE 112 – propone la “challenge” di progettazione e realizzazione di un sistema
che consenta di automatizzare la traduzione nelle lingue dei segni del testo scritto proveniente
dall’operatore del 112 a favore dei cittadini interessati da situazioni di emergenza. Planet Smart
City ha segnalato il proprio interesse a osservare, fornire supporto e accompagnamento dedicato a
proposte di sperimentazione che ricadano nell’ambito “proptech”, ovvero tecnologie applicate al
mondo delle costruzioni e dell’immobiliare. Infine, la challenge di Iren che spinge per soluzioni
nell’ambito del monitoraggio e della gestione degli asset e delle infrastrutture urbane.

“La capacità di sperimentare e sviluppare soluzioni tecnologiche innovative è un fattore decisivo nel
percorso che la Città di Torino sta portando avanti, anche per il raggiungimento di un obiettivo
importante come quello della neutralità climatica, insieme ad altre 8 Città italiane nella missione
europea NetZeroCities. La seconda edizione della Call4Testing ‘Future Cities’ conferma la vocazione
della nostra città, pronta ad accompagnare e supportare la realtà urbana nelle sfide presenti e
future, collaborando con innovatori, imprese, partner pubblici e privati e stakeholder, nella ricerca
di soluzioni replicabili, capaci di coniugare la transizione digitale con una maggiore sostenibilità
ambientale e una migliore qualità di vita delle persone” dichiara l’Assessora all’Innovazione della
Città di Torino Chiara Foglietta.

Con circa 500.000 euro di fondi a disposizione, start-up e PMI lavoreranno per co-disegnare e
testare per un periodo di nove mesi, insieme alla Cittàdi Torino, ai partner e agli stakeholder di
CTE Next, i servizi e i prodotti abilitati dal 5G e dalle tecnologie emergenti per rendere Torino più
accessibile, sostenibile ed efficiente. I progetti proposti saranno vagliati da una commissione
rappresentativa dei 13 partner della Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino – Università degli
studi di Torino, Politecnico di Torino, I3P S – Incubatore del Politecnico di Torino, 2i3T – Incubatore
imprese Università di Torino, Competence Industry Manufacturing 4.0, 5T – Tecnologie
Telematiche Trasporti Traffico Torino, CSI Piemonte, Digital Magics, Fondazione Links, Talent
Garden, TIM e Fondazione Piemonte Innova – e saranno finanziati fino al 70% per un importo fino
a 70 mila euro ciascuno su un massimo di 100 mila euro. Una somma nettamente superiore alla
prima edizione, che prevedeva contributi fino a 25.000 euro per impresa a copertura di massimo il
50% delle spese di sperimentazione.

Possono partecipare alla call le Start up e le PMI italiane che abbiano un interesse economico e di
ricerca e sviluppo sul territorio torinese. I documenti per la candidatura sono scaricabili dal sito
istituzionale del Comune di Torino http://www.comune.torino.it/bandi/ e dal sito di progetto CTE
NEXT https://www.ctenext.it/. Il prossimo 22 marzo, inoltre, coloro che sono interessati a
partecipare avranno l’opportunità di conoscere i successi e gli utilizzi della precedente edizione
della call, nonché di scoprire le opportunità offerte dalla nuova edizione con un evento dedicato
alle OGR Torino.

La prima stagione di Call4Testing ha ricevuto 27 proposte da altrettante start-up, di cui ne sono
state selezionate 9, sui temi della mobilità, dell’accessibilità e dell’innovazione nel mondo
sanitario. ALBA ROBOT ha sperimentato una tecnologia di guida assistita e rilevazione degli
ostacoli su mezzi esistenti per persone a mobilità ridotta in spazi indoor ed outdoor. HIPERT lavora
su un sistema di sicurezza per i pedoni che attraversano la strada. WATERVIEW potenzia le
telecamere esistenti come sensori per il meteo e per individuare condizioni di visibilità ridotta,
allagamenti o innevamenti della strada. DROPPER analizza i flussi di persone con grandissima
precisione per la gestione emergenza in caso di grandi affollamenti e profila i flussi turistici e la loro
provenienza. ABZERO sviluppa il trasporto di materiale sanitario con droni autonomi e abilitati da
algoritmi di intelligenza artificiale. MAVTECH utilizza droni ultraleggeri a basso costo per analizzare
il patrimonio verde urbano. CITYFRIEND sperimenta esperienze turistiche inclusive secondo il
modello del “museo diffuso”, sia indoor sia outdoor. ARES2T è focalizzata su una soluzione per la
raccolta dei dati di consumo energetico, la profilazione dei consumi a diversi livelli di aggregazione
e il controllo dinamico in tempo reale dei carichi energetici. ZERODIVISION opera su strumenti di
realtà aumentata abilitati dal 5G a supporto degli operatori tecnici impegnati nella manutenzione
degli apparati in un contesto industriale.

CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti di Torino, è un progetto con capofila il Comune di
Torino, formalmente inaugurato il 6 luglio 2021, con l’obiettivo di realizzare un centro di
trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti abilitate dal 5G, in stretta
collaborazione con gli atenei cittadini e gli altri partner strategici. A oggi sono 400 le imprese che
hanno aderito alla community di innovatori vicini alla Casa di cui oltre 160 coinvolte attivamente:
fra queste prevalgono le imprese digital e deep tech con una preponderanza in ambito Smart
Mobility e Smart City.

Sono inoltre 83 i servizi erogati, 71 le imprese servite e 82 i soggetti beneficiari di corsi di
formazione. 20 le sperimentazioni e 310.000 euro di contributi a rimborso dello sviluppo dei
modelli di business 5G e della dimostrazione in campo. Vasto anche il catalogo di servizi per
accompagnare le imprese dall’idea di business fino alla sperimentazione in campo, passando per
un continuum di opportunità ed eventi di community, networking e formazione. Da segnalare
l’ulteriore apporto del Comitato Stakeholder di CTE Next: ovvero un gruppo attivo di corporate e
antenne territoriali che ha ampliato le opportunità della Casa con numerose attività e servizi.
Il progetto ha un valore di oltre 13 milioni e mezzo di euro e si sviluppa in quattro anni, durante i
quali l’obiettivo è di lavorare in rete con start-up, imprese, cittadini e istituzioni.

CTE NEXT ha inoltre attivato un Comitato Stakeholder allargato che ha l’obiettivo di ampliare le
opportunità e le sinergie del progetto con altri attori pubblici e privati di rilievo per l’ecosistema
locale dell’innovazione.

Center for Artificial Intelligence, oltre i confini della ricerca

L’evento inaugurale 

Si è tenuto ieri alle Gallerie d’Italia di Torino, l’evento che alza il sipario sull’attività di CENTAI, il centro di ricerca avanzata nel campo dell’Intelligenza Artificiale, nato dalla partnership tra Intesa Sanpaolo e un team internazionale di ricercatori.

 

L’incontro è stato l’occasione per la prima proiezione di Vοῦς/Nous, la video installazione immersiva che intitola l’evento, pensata per raccontare la scienza e gli scienziati attraverso le interviste ai ricercatori di CENTAI: costruito a partire da un racconto anonimo, Vοῦς/Nous deve il suo titolo al termine greco che definisce l’intelletto, il νοῦς che, secondo Anassagora, rappresentava la ragione universale ordinatrice del mondo a partire dal caos, affiancato al pronome francese dalla stessa pronuncia, che determina il “noiinteso come comunità scientifica.

 

L’evento e la proiezione anticipano Navigating the Research Frontier of AI and Complexity, una due giorni di incontri che si terranno l’1 e 2 marzo all’Auditorium del Grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino: il programma prevede un ciclo di conferenze e dialoghi con i rappresentanti della comunità scientifica internazionale, riservati agli addetti ai lavori. La serie di incontri sarà l’occasione per un confronto tra i ricercatori e gli stakeholder, attuali e potenziali, per conoscere la mission dell’istituto, la sua visione e i progetti di ricerca in corso: declinato come un forum di voci delle diverse discipline in gioco, Navigating the Research Frontier of AI and Complexity intende aprire il dibattito su come far avanzare ulteriormente l’assunto di base di CENTAI, secondo cui i problemi più urgenti dell’umanità possono essere affrontati con il crescente patrimonio di metodi e strumenti concettuali della scienza, incarnati nei più rigorosi principi dell’etica, che consentiranno soluzioni innovative per alcune delle sfide sociali più urgenti di oggi.

 

Nato nel marzo 2022, CENTAI si occupa di sviluppare nuove metodologie per l’analisi dei dati e soluzioni avanzate nell’ambito dell’AI, di cui usa e progetta strumenti innovativi che permettono di spingere i confini della ricerca applicata e fondativa in domini legati alle scienze dei sistemi complessi: l’obiettivo è innovare queste discipline oltre lo stato dell’arte, perseguendo una scienza guidata dalla curiosità e sviluppando metodologie affidabili, etiche e sostenibili.

 

Mario Rasetti, Chair Comitato Scientifico di Centai: “L’accordo fra Intesa Sanpaolo e SoM, che ha dato vita a CENTAI, è un inedito abbraccio fra il sistema bancario e la scienza, per contribuire a creare quel mondo nuovo e diverso in cui l’uomo vivrà la sua vita di cittadino e la banca si trasformerà in un grande ecosistema di servizi che renderanno quella vita più equa, serena, ricca“.

 

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo: “Contribuendo alla nascita di CENTAI, Intesa Sanpaolo ha l’ambizione di aprire nuove strade nel campo dell’Intelligenza Artificiale e di farlo partendo da Torino, città da sempre vocata all’innovazione, sede della nostra Banca e cuore della trasformazione digitale e tecnologica del nostro Gruppo. Con CENTAI avremo l’opportunità di approfondire le ricerche di frontiera sull’Artificial Intelligence e di anticipare i grandi cambiamenti che il suo utilizzo comporterà in tanti settori, investendo per tempo sulle migliori competenze e tecnologie“.

 

Nuovi paradigmi dell’Immunoncologia e rilevanza per i pazienti

WINTER SCHOOL 2023

 Nuovi paradigmi dell’Immunoncologia e la sua rilevanza per i pazienti  sotto diversi punti di vista, dai costi alla qualità della vita. Questo uno dei tanti temi che sono stati affrontati durante la Winter School 2023 di Motore Sanità a Pollenzo (CN), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

“L’immunoncologia ha cambiato la prospettiva di intervento nel trattamento del paziente oncologico, questa tipologia di terapia permette di gestire delle combinazioni efficaci per i pazienti sul lungo periodo, soprattutto nel trattamento precoce – spiega Valerio Biglione, Direzione scientifica Motore Sanità. – Le innumerevoli combinazioni permettono un trattamento efficace migliorando anche la qualità di vita dei pazienti. Oggi il 25% dei pazienti con diagnosi di tumore polmonare metastatico sono vivi a 5 anni e l’accesso di trattamento precoce consente di governare ancora meglio l’andamento della malattia”.

“Dal 2013 il SSN rimborsa i farmaci per immunoterapia oncologica. Queste terapie preventive utilizzate da sole o in combinata ad altri trattamenti, hanno dato grandi risultati a livello medico migliorando anche la qualità della vita dei pazienti. – spiega Carmine Pinto, Direttore di Struttura Complessa Oncologia Medica Provinciale AUSL di Reggio Emilia. – L’immunoncologia ha permesso grandi cambiamenti sull’opportunità di intervento soprattutto in modo precoce. Bisogna però ragionare sulla possibilità di poter riutilizzare questi trattamenti anche in caso di recidive, perché ad oggi non ci sono indicazioni sul riutilizzo dei farmaci con rimborso del SSN. È importante rivalutare questa possibilità di poter coadiuvare in caso di recidiva con altri trattamenti oltre all’immunoterapia”.

 

“L’impatto economico dei farmaci va valutato non solo attraverso i costi, ma anche i benefici che in questo caso sono molto promettenti e si manifestano in maniera evidente. –  spiega Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria e Economia Politica, Research Director-Economic Evaluation and HTA, CEIS, Università degli Studi di Roma“Tor Vergata – È importante cambiare il paradigma e l’approccio che prevede allo stesso tempo un cambiamento di mentalità e di disegno anche del finanziamento. Si rischia di determinare un ritardo nell’accesso ai trattamenti e una disomogeneità territoriale, bisogna valutare una revisione dell’accesso a questo tipo di trattamento riconsiderando l’efficacia del farmaco. L’immunoncologia può migliorare gli standard di cura in termini di costi diretti e indiretti, è necessario dunque investire per curare meglio i pazienti e garantire cure più tempestive ed efficaci, ottenendo così un vantaggio a 360° tanto per il sistema che per il paziente, ma soprattutto per il sistema economico finanziario”. 

“La pandemia ha portato alla luce i problemi già esistenti e messo in evidenza sistemi dove le cose funzionavano bene, aumentando le differenze in termini di accesso alle cure. – spiega Annamaria Parente, Presidente Commissione Sanità XVIII Legislatura – In termini di salute, un investimento oggi rappresenta un risparmio domani, ritengo fondamentale in merito al regolamento HTA che sia necessario portare questa discussione al Parlamento Europeo per considerare le spese per la salute non un costo, ma un investimento, così come accade per i mezzi di difesa militari. Anche la salute è una difesa”.

Tre Dipartimenti del Politecnico tra i 180 di Eccellenza Italiani

Con un finanziamento di quasi 27 milioni di euro, sono stati selezionati DISAT, DIATI e DENERG

Ancora una volta la valutazione di ANVUR premia il Politecnico di Torino assegnando a 3 dei suoi 11 Dipartimenti un finanziamento complessivo, per gli anni 2023-2027, di 26,7 milioni di euro.

I Dipartimenti di eccellenza che rientrano tra i 180 selezionati sono: Scienza Applicata e Tecnologia, Ingegneria dell’ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture ed Energia.

«Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto – afferma Guido Saracco, Rettore del Politecnico di Torino – a conferma l’ottima qualità della ricerca svolta nel nostro Ateneo e dei progetti di sviluppo dei Dipartimenti finanziati. I tre dipartimenti giudicati eccellenti sono tra l’altro sede principale delle discipline chiave per guidare la transizione ecologica. Questo predispone il nostro Ateneo ad assistere al meglio il nostro territorio e il nostro paese in questa imprescindibile trasformazione della nostra società.

Il risultato è anche frutto del lavoro svolto con competenza e generosità da tutto il personale coinvolto nell’elaborazione dei progetti, a cui va il mio ringraziamento. In linea con quanto previsto dal nostro Piano Strategico, questo ulteriore finanziamento contribuirà a migliorare la qualità della ricerca e l’impatto sul nostro territorio e consentirà un ulteriore ampliamento delle risorse di docenza da dedicare allo sviluppo del nostro Ateneo».

 

Nuova vita per Anna, l’ucraina uscita dal coma, grazie alla neurotuta

Anna Melnychok, profuga ucraina di diciassette anni, nel mese di maggio è uscita da un coma di tre mesi presso lUSU dell’ospedale CTO di Torino. La neurotuta di ultima generazione Mollii l’ha aiutata nel suo percorso riabilitativo.

Torino, 2 dicembre 2022 Questa mattina si è tenuta la conferenza stampa presso lUnità Spinale Unipolare della Città della Salute di Torino dedicata al caso clinico di Anna Melnychok, diciassettenne ucraina arrivata al CTO di Torino il giorno di Pasqua. Quando è giunta in Italia, laragazza era affetta da una cerebrolesione post-traumatica a causa di un incidente stradale durante la fuga da Kiev. La paziente al suo ingresso in ospedale presentava gravi condizioni cliniche, nutrizionali e cognitivo-motorie legate al politrauma.

Affidata alle cure del dottor Maurizio Beatrici (Direttore di Neuroriabilitazione dell’USU – CTO), Anna è uscita dal coma a maggio, proprio mentre i medici le stavano facendo ascoltare un brano della sua band preferita, i Måneskin. Così per la giovane è iniziato un lungo e intenso percorso di riabilitazione fisica e psicologica. L’atteggiamento di Annamostrava inizialmente un fenomeno caratteristico dei pazienti con grave trauma cranio-encefalico: la dispercezione corporea, un disturbo percettivo che porta a vedere e percepire il proprio corpo in modo alterato rispetto alla realtà, il che ha impedito a medici e terapisti di lavorare sulla paziente e di toccarla.

Per facilitare il lavoro di riabilitazione con la giovane, léquipe medica si è avvalsa della Neurotuta Mollii, consegnata dallOfficina Ortopedica Maria Adelaide. Una tuta di ultima generazione dotata di una serie di elettrodi polidistrettuali che emettono elettrostimolazioni sottosogliadi contrazione muscolare, grazie ai quali è possibile ottenereun maggior controllo del tono dei vari muscoli. Attraverso una programmazione personalizzata e lutilizzo della Neurotuta per 1 ora ogni 48 ore, il quadro muscolare della ragazza è notevolmente migliorato.

Limportanza di Mollii per la ragazza e i grandi risultatiottenuti hanno spinto la Città della Salute di Torino, lorganizzazione no-profit Sermig Arsenale della Pace ela Onlus #tuttegiuperterra a fornire la Neurotuta ad Anna,grazie ad una donazione complessiva di circa 5.600,00 euro.

Dottor Giovanni La Valle, Direttore generale Città della Salute di Torino: “Una sanità all’avanguardia. La sanità del futuro, frutto della fattiva collaborazione tra i nostri specialisti e gli esperti dell’Officina Ortopedica Maria Adelaide. Questa Neurotuta esalta per l’ennesima volta le eccellenze della Città della Salute nell’ottica di migliorare le condizioni ed il percorso di cura e di riabilitazione di pazienti in gravi condizioni neurologiche e la qualità dellavita anche di coloro che li assistono.

Dottor Maurizio Beatrici, Direttore della S.C.Neuroriabilitazione Presidio CTO-USU: Al suo ingresso da noi Anna, 16 anni, a seguito del suo grave trauma cranio encefalico, mostrava un altrettanto grave stato di alterazione di coscienza. In seguito alle stimolazioni deglioperatori Anna riprendeva uno stato di vigilanza, primo passo indispensabile per una uscita dal coma. Ma alcuni segni come la flessione delle spalle e dei gomiti e delle gambe, la chiusura degli occhi quando si tentava ditoccarla, lo sguardo fuori campo, il grimaces (smorfie delvolto di angoscia e paura) ed un vero e proprio congelamento di postura richiamavano a quanto la lettura attribuisce al disturbo dell’immagine corporea. Al posizionamento della neurotuta Mollii, e con un lavoro farmacologico e di tipo rieducativo costante e intensivo questi sintomi di grave dispercezione corporea, si sono gradualmente attenuati e siamo riusciti ad intraprendere un programma di mobilizzazione. La Neurotuta Mollii prendeposto a pieno diritto tra gli strumenti possibili da usare per il contenimento del BID.

Dott. Roberto Ariagno, Direttore Officina Ortopedica Maria Adelaide: La Neurotuta Mollii viene utilizzata per ridurre la tensione di gruppi muscolari scelti ed è indicataper persone con problemi motori neurologici dovuti per esempio a trauma cranico, sclerosi multipla, esiti da ictus e paralisi cerebrale infantile. Mollii è in grado di migliorare notevolmente la qualità della vita non soltanto degli utenti diretti, ma anche della rete di prossimità che li circonda: famigliari, caregiver, parenti, amici, colleghi, operatori sanitari. Considerando la presenza di 133.000 casi di SM nel 2022, le persone coinvolte nella sclerosi multipla in Italia sono 1 milione (dati AISM 2022). Recentemente è cominciata una collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi con la valutazione di diversi casi e utenti.

Marco Maccarelli, Sermig Arsenale della Pace: Come Arsenale della Pace e Sermig siamo contenti di aver dato il nostro contributo. L’aiuto ad Anna è uno dei frutti di solidarietà del nostro progetto Uniti per l’Ucraina. Un movimento di bene che ha visto il coinvolgimento di centinaia di migliaia di persone che hanno aiutato. In questi mesi abbiamo consegnato personalmente oltre 1500 tonnellate di generi alimentari, farmaci, aiuti umanitari. Stiamo continuando a sostenere il popolo ucraino in uno dei momenti più difficili della loro storia. Tutto questo grazie alla sensibilità della gente che non finiremo mai di ringraziare”.

Francesca Martinengo, Presidente di #tuttegiuperterra: La nostra ONLUS è nata per la ricerca contro le malattie rare. Inoltre, essendo io stessa affetta da una forma di disabilità motoria il cui problema principale è la spasticità degli arti, sono stata molto colpita dal caso di Anna e dalla possibilità di un suo netto miglioramento grazie alla neurotuta Mollii. Quella che abbiamo donato è una cifra pari a una goccia nell’oceano, ma crediamo che in questi tempi sia di fondamentale importanza dare segnali di condivisione. Soprattutto, momenti come questo danno occasione di creare una rete fra le persone, sanità pubblica e imprese del privato: il futuro sarà appunto saper fare rete supportando eccellenze come l’Officina Ortopedica Maria Adelaide, che rendono accessibili tecnologie in grado di ridare una qualità della vita sostenibile a quanti l’avevano persa.

Imprese e intelligenza artificiale

A Torino si terrà un convegno il primo dicembre alle 18:00 presso la SME di UniTo, dedicato all’intelligenza artificiale e alle imprese.

L’intelligenza artificiale, il mercato e le imprese saranno oggetto di una conferenza che si terrà giovedì primo dicembre prossimo, dalle 18:00 alle 19:30, presso la Sala Jona della SME School of Business & Economics UniTo dell’Università di Torino, in corso Unione Sovietica 218 bis.

Interverranno Domenico Arcidiacono, Presidente dell’Associazione “Amici dell’Università di Torino”; Antonio De Carolis, Vicepresidente della stessa Associazione; Andrea Bosso, Amministratore Delegato di “Domino”; Davide Borra, Amministratore Delegato di “No Real Interactive”; Andrea Peron, Regional Sales Manager di “Adobe”; Paola Pisano, ex Ministro e Professore di Gestione dell’Innovazione dell’Università di Torino. A moderare sarà Bruno Ruffilli, Innovation Editor de La Stampa.

Nel corso del convegno si discuterà sui laboratori di ricerca, sull’impatto che l’intelligenza artificiale ha a partire dai laboratori di ricerca fino al mercato globale. Si tratta di un impatto reale sulla costruzione del valore, sostituendo alcune fasi e creando nuove opportunità .

L’iscrizione avviene sulla piattaforma bit.ly/3f1l4wa

Mara Martellotta

AstroTalk – Conferenza Spettacolo al Planetario di Torino

Sabato 19 novembre 2022 ore 16.15

 

Appuntamento sabato 19 novembre ore 16.15 a Infini.to – Planetario di Torino, Museo dell’Astronomia e dello Spazio – con il secondo appuntamento autunnale degli AstroTalk, conferenze-spettacolo che uniscono le ultime ricerche in campo astronomico e scientifico alle spettacolari immagini del Planetario digitale.

Insieme al nostro planetarista Emanuele, ospiteremo Elisabetta Dotto, Ricercatrice presso l’Osservatorio Astronomico di Roma dell’INAF.

Il 26 settembre scorso la missione NASA DART ha effettuato il proprio impatto contro Dimorphos, il piccolo satellite dell’asteroide binario Didymos. Si è trattato della prima missione spaziale di difesa planetaria, primo test per dimostrare l’applicabilità della tecnica dell’impattatore cinetico per la deflessione di un asteroide.
Testimone di eccezione è stato LICIACube (Light Italian Cubesat for Imaging of Asteroids) il nanosatellite italiano che è stato lanciato insieme a DART il 24 novembre del 2021 e, dopo 9 mesi e mezzo di crociera, è stato rilasciato 10 giorni prima dell’impatto, con lo scopo di testimoniare l’evento e acquisire immagini scientifiche degli effetti prodotti.
LICIACube è un progetto ASI, costruito dalla società aerospaziale Argotec. Il team scientifico è guidato dall’INAF, con il supporto dell’IFAC-CNR e dell’Università Parthenope, e comprende l’Università di Bologna, per la determinazione dell’orbita e la navigazione satellitare, e il Politecnico di Milano, per l’analisi e l’ottimizzazione della missione.
LICIACube è la prima missione italiana nello spazio profondo a guida autonoma: l’intero progetto sarà presentato e discusso insieme alla strategia di osservazione in situ e alle prime immagini ottenute.

ELISABETTA DOTTO

Ricercatrice presso l’Osservatorio Astronomico di Roma dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, è una planetologa specializzata nello studio le proprietà fisiche dei piccoli corpi del sistema solare, in particolare degli asteroidi. E` responsabile del progetto NEOROCKS, finanziato dall’Unione Europea per lo studio dei cosiddetti NEO (Near-Earth Objects) gli oggetti che passano in prossimità della Terra ed è coordinatrice del team scientifico della missione ASI LICIACube.

INFORMAZIONI UTILI

L’evento si svolgerà secondo i seguenti orari:

Arrivo ore 16.00

AstroTalk alle ore 16.15

Spettacolo in Planetario ore 17.15

Visita libera al Museo interattivo dalle ore 17.45

COME PARTECIPARE ALL’EVENTO

Si consiglia l’acquisto del biglietto online, prima dell’evento. È possibile acquistarlo, fino ad esaurimento posti, anche sabato pomeriggio presso la cassa del museo (controllare prima online se ancora disponibili).

Intero: € 12.00

Ridotto: € 10.00 per ragazzi 6-18 anni, adulti over 60 anni, enti convenzionati, universitari fino a 25 anni con smartcard

Gratuito
per bambini sotto i 6 anni, disabile e accompagnatore, possessori di Abbonamento Musei o Torino+Piemonte Card, possessori del Passaporto Culturale, iscritti alla Membership di Infini.to, residenti a Pino Torinese. I giornalisti devono accreditarsi
qui.

Crediti immagine: ASI/NASA