Nuovi paradigmi dell’Immunoncologia e rilevanza per i pazienti

WINTER SCHOOL 2023

 Nuovi paradigmi dell’Immunoncologia e la sua rilevanza per i pazienti  sotto diversi punti di vista, dai costi alla qualità della vita. Questo uno dei tanti temi che sono stati affrontati durante la Winter School 2023 di Motore Sanità a Pollenzo (CN), con il patrocinio dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

“L’immunoncologia ha cambiato la prospettiva di intervento nel trattamento del paziente oncologico, questa tipologia di terapia permette di gestire delle combinazioni efficaci per i pazienti sul lungo periodo, soprattutto nel trattamento precoce – spiega Valerio Biglione, Direzione scientifica Motore Sanità. – Le innumerevoli combinazioni permettono un trattamento efficace migliorando anche la qualità di vita dei pazienti. Oggi il 25% dei pazienti con diagnosi di tumore polmonare metastatico sono vivi a 5 anni e l’accesso di trattamento precoce consente di governare ancora meglio l’andamento della malattia”.

“Dal 2013 il SSN rimborsa i farmaci per immunoterapia oncologica. Queste terapie preventive utilizzate da sole o in combinata ad altri trattamenti, hanno dato grandi risultati a livello medico migliorando anche la qualità della vita dei pazienti. – spiega Carmine Pinto, Direttore di Struttura Complessa Oncologia Medica Provinciale AUSL di Reggio Emilia. – L’immunoncologia ha permesso grandi cambiamenti sull’opportunità di intervento soprattutto in modo precoce. Bisogna però ragionare sulla possibilità di poter riutilizzare questi trattamenti anche in caso di recidive, perché ad oggi non ci sono indicazioni sul riutilizzo dei farmaci con rimborso del SSN. È importante rivalutare questa possibilità di poter coadiuvare in caso di recidiva con altri trattamenti oltre all’immunoterapia”.

 

“L’impatto economico dei farmaci va valutato non solo attraverso i costi, ma anche i benefici che in questo caso sono molto promettenti e si manifestano in maniera evidente. –  spiega Francesco Saverio Mennini, Professore di Economia Sanitaria e Economia Politica, Research Director-Economic Evaluation and HTA, CEIS, Università degli Studi di Roma“Tor Vergata – È importante cambiare il paradigma e l’approccio che prevede allo stesso tempo un cambiamento di mentalità e di disegno anche del finanziamento. Si rischia di determinare un ritardo nell’accesso ai trattamenti e una disomogeneità territoriale, bisogna valutare una revisione dell’accesso a questo tipo di trattamento riconsiderando l’efficacia del farmaco. L’immunoncologia può migliorare gli standard di cura in termini di costi diretti e indiretti, è necessario dunque investire per curare meglio i pazienti e garantire cure più tempestive ed efficaci, ottenendo così un vantaggio a 360° tanto per il sistema che per il paziente, ma soprattutto per il sistema economico finanziario”. 

“La pandemia ha portato alla luce i problemi già esistenti e messo in evidenza sistemi dove le cose funzionavano bene, aumentando le differenze in termini di accesso alle cure. – spiega Annamaria Parente, Presidente Commissione Sanità XVIII Legislatura – In termini di salute, un investimento oggi rappresenta un risparmio domani, ritengo fondamentale in merito al regolamento HTA che sia necessario portare questa discussione al Parlamento Europeo per considerare le spese per la salute non un costo, ma un investimento, così come accade per i mezzi di difesa militari. Anche la salute è una difesa”.

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