RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 77

106 anni dalla nascita di Hubbard

Il 13 marzo 2017 la Chiesa di Scientology di Torino ricorda il 106° anniversario della nascita del fondatore della religione L. Ron Hubbard (1911-1986).

 

 “A L. Ron Hubbard e a quanti continuano la sua opera – ha scritto il Professor Luigi Berzano, Direttore dell’Osservatorio sul Pluralismo Religioso in una targa commemorativa realizzata per l’occasione –  va il riconoscimento e l’augurio di questo Osservatorio affinché tale missione sappia ancora ispirare in uomini e donne di tutte le tradizioni e religioni la volontà di costruire progetti e azioni per la pace e la fraterna convivenza dei popoli”. Sabato 18 marzo, presso la sala di via Villar 2, verrà proiettata la celebrazione internazionale con un ampio panorama biografico e filantropico dedicati ad una delle figure più innovatrici della fine del XX secolo.

GIANNA GANCIA (LEGA): «GLI IMMOBILI NON SONO IL BANCOMAT DELLO STATO»

Ordine del giorno della presidente leghista in Consiglio regionale, perchè il Piemonte pretenda dal Governo la detassazione degli immobili: «In sei anni, il carico fiscale sulla proprietà immobiliare è passato da 9 a 25 miliardi di euro, a cui si aggiungono 20 miliardi di imposta reddituale» 

 

Il Piemonte si faccia carico di pretendere dal Governo la detassazione degli immobili.E’ quanto chiede la presidente leghista in Consiglio regionale, Gianna Gancia, che ha depositato un ordine del giorno affinché si arrivi “non solo ad escludere ogni ulteriore inasprimento dell’imposizione fiscale sugli immobili, ma anche a una progressiva detassazione, che comprenda l’eliminazione della quota Irpef per tutti gli immobili che non producono reddito”.

«Dal 2011 a oggi – osserva Gianna Gancia – il carico fiscale di natura patrimoniale che grava sulla proprietà immobiliare è passato da 9 a 25 miliardi di euro, a cui vanno aggiunti 20 miliardi di euro di imposta reddituale. La Tasi, in aggiunta all’Imu, ha determinato un aumento esponenziale della pressione fiscale, che diventa insostenibile nel caso in cui una proprietà non produca reddito».

Da qui, l’accorata istanza alla Regione perché intervenga “a garanzia di una fiscalità equa”.RICEVIAMO

«Gli immobili – argomenta la presidente leghista -, non sono il bancomat dello Stato. Oggi il numero di abitazioni vuote in Italia, secondo i dati diffusi dall’Ansa nel 2016, ammonta a più di 7 milioni di unità (il 22,5% del totale), con 525.699 immobili disabitati nel solo Piemonte pari al 21,46% del patrimonio immobiliare regionale complessivo. E la perdita di fiducia nel mattone come forma di investimento (la produzione edilizia, secondo i dati Istat di luglio 2016, è in calo dell’1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), testimonia il perdurare della crisi nel settore dell’edilizia, da sempre considerato un volano per l’economia, in virtù anche delle ricadute occupazionali sull’indotto. In questa situazione, il minimo che lo Stato possa fare è rivedere la tassazione degli immobili a beneficio di chi ne è legittimamente proprietario».

L’iniziativa di Gianna Gancia mira, in particolare, a introdurre ulteriori provvedimenti di compensazione fiscale a ristoro delle perdite subite dai locatori privati, in termini di pagamento di oneri di esclusiva pertinenza del conduttore (come ad esempio riscaldamento, luce, acqua e altre spese condominiali), e a prevedere agevolazioni fiscali per gli interventi di manutenzione sugli immobili collabenti, vale a dire caratterizzati da gravi carenze manutentive per l’impossibilità dei proprietari di farvi fronte, anche a causa dell’eccessiva fiscalità gravante sugli stessi e pur in assenza di reddito da locazione.

«Viviamo il paradosso – rileva Gianna Gancia – che gli immobili disabitati non solo sono tassati, ma corrono il rischio di essere requisiti per soddisfare la domanda dei cittadini in emergenza abitativa e degli immigrati, come nelle intenzioni del Comune di Livorno, alla faccia della tutela del diritto di proprietà».

Lavoratori TIM, Grimaldi (SEL-SI): “l’azienda torni indietro sui trasferimenti a Roma”

La Giunta regionale ha risposto in aula all’interrogazione urgente del Capogruppo di SEL Marco Grimaldi sull’annunciato trasferimento dei dipendenti Telecom da Torino a Roma

 

Nel mese di gennaio 2017 l’amministratore delegato del gruppo Telecom Italia ha annunciato un nuovo piano industriale che prevede la confluenza di alcune funzioni verso la sede centrale di Roma. Il 15 febbraio il Consiglio Comunale di Torino ha incontrato i dirigenti Tim, che hanno riferito che l’applicazione del piano industriale comporterebbe la mobilità interna di 265 dipendenti, 105 dalla sede di Torino e 160 da quella di Milano, che dovrebbero quindi spostarsi su Roma.

 

Il giorno seguente i lavoratori Tim hanno scioperato nelle ultime due ore di turno per protestare contro gli annunciati trasferimenti. In quell’occasione le rappresentanze sindacali hanno incontro l’Assessore al lavoro, che insieme agli Assessori del Comune di Torino e del Comune di Grugliasco, ha diffuso una nota chiedendo a TIM di sospendere il trasferimento di questi dipendenti e di rivedere la propria decisione.

 

A quanto risulta, il 10 marzo l’azienda incontrerà i sindacati di categoria per presentare loro il nuovo piano industriale. Il confronto sarà anche l’occasione per fare il punto dopo la disdetta del contratto di II livello annunciata a ottobre scorso, e sul successivo regolamento aziendale.

 

Per questo nell’interrogazione si chiede alla Giunta se abbia avuto riscontri dal Ministero dello Sviluppo e quali azioni intenda intraprendere per scongiurare i trasferimenti e la mobilità dei dipendenti.

 

L’Assessore Ferrero (che ha risposto per conto dell’Assessora Pentenero) ha confermato questi dati e queste informazioni, aggiungendo che la scelta unilaterale di TIM è apparsa priva di una opportuna concertazione con i sindacati. Le istituzioni tuttavia si sono mosse presso i vertici di TIM per capire la situazione e lo stesso Presidente Chiamparino avrebbe avuto un colloquio informale con il Presidente della società, dal quale sarebbe emerso un quadro diverso. D’altra parte, a quanto riportano gli organi di stampa, i vertici auditi dal Comune di Torino hanno ridimensionato i trasferimenti a Roma a 36 e garantito che saranno valutate tutte le possibilità occupazionali per coloro che non accetteranno il trasferimento. Gli Assessorati di Piemonte e Lombardia hanno sollecitato l’apertura di un tavolo nazionale presso il Ministero dello Sviluppo e domani i vertici dell’azienda saranno ascoltati alla Camera.

 

“La decisione del trasferimento, se confermata, potrebbe in molti casi compromettere il mantenimento del posto di lavoro data la distanza tra l’attuale e la nuova sede. Non vorrei che si scrivesse ‘trasferimenti’ ma si leggesse ‘esuberi’” – dichiara l’esponente di Sinistra Italiana Grimaldi. – “Domani, mi auguro, i vertici di TIM chiariranno una volta per tutte le loro intenzioni. Tuttavia i trasferimenti non paiono giustificati dalle esigenze organizzative dell’azienda, e quindi sono da rimandare al mittente”.

Rifondazione: presidio al Maria Vittoria

Rifondazione Comunista esprime tutta la sua solidarietà e la sua vicinanza al dott. Domenico Martelli che, dopo aver denunciato in una puntata Rai le disfunzioni della sanità piemontese, è stato sanzionato da parte della dirigenza Asl. Un caso vergognoso di intimidazione e di censura nei confronti di un medico stimato da tutti, delegato sindacale Usb all’Ospedale Maria Vittoria. Invece che porre rimedio alle disfunzioni denunciate dal medico – medici e infermieri costretti a ritmi frenetici, pazienti ammassati nelle corsie del pronto soccorso del capoluogo piemontese – l’Asl ha preannunciato l’apertura di un provvedimento disciplinare nei confronti del medico. Provvedimento talmente assurdo che alla fine, stante le proteste sollevate da più parti, dovrebbe venire meno nelle intenzioni delle autorità sanitarie.  E’ vergognoso che i governi nazionale e regionale taglino posti letto, servizi e personale a tutto vantaggio della  sanità privata per poi arrivare a censurare e intimidire quanti denunciano casi di malsanità. Rifondazione Comunista parteciperà al presidio di protesta sindacale indetto davanti all’Ospedale Maria Vittoria a difesa del diritto di parola e di salute.   

MAINARDI, BRAMBILLA: “CI HA INSEGNATO A NON RINCHIUDERCI ENTRO I CONFINI DELL’UMANO”

“Con Danilo Mainardi scompare non soltanto un grande studioso e divulgatore, ma un vero amico e difensore degli animali, una figura amata dal pubblico dei lettori e dei telespettatori, per la sua scienza e per il suo stile. Ci ha insegnato a guardare il mondo della natura da una prospettiva più ampia, a non rinchiuderci entro i confini dell’umano, a rispettare i nostri compagni di viaggio sulla Terra proprio perché appartengono ad una specie diversa. Gliene sono profondamente grata e come me, credo, milioni di italiani che l’hanno seguito per tanti anni”. Così l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega Italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, ricorda il celebre etologo scomparso questa mattina.

Radicali, Dj Fabo: da Torino appello per legge su fine vita

I Coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta Igor Boni, SIlvja Manzi e Laura Botti hanno dichiarato:

“Nel 2013 Torino ha dimostrato di nuovo di essere avanguardia dei diritti. Oltre 6.000 firme delle oltre 50.000 consegnate in Parlamento sono state raccolte proprio nel capoluogo piemontese, che è stata la città che ha tributato maggior consenso alla proposta di legge di iniziativa popolare che chiede la legalizzazione dell’eutanasia. L’Associazione Luca Coscioni, Radicali Italiani, UAAR ed EXIT sono stati insieme per mesi a raccogliere le sottoscrizioni dei cittadini che ordinatamente si mettevano in fila. Cittadini diversi per estrazione sociale, età, ceto, credo politico e religioso; uomini e donne che avevano compreso che è necessario smetterla con l’ipocrisia e affrontare questo tema, legiferando e legalizzando per meglio controllare. In questa giornata di lotta, nella quale Dj Fabo ha voluto consegnarci con generosità senza pari la sua forza e la sua determinazione, noi rivolgiamo un appello al Parlamento affinché discuta e si pronunci sul nostro testo di legge. Il silenzio della politica è complice del dolore insopportabile a cui costringiamo chi non ce la fa più e legittimamente vuole farla finita. ‘Io quantifico la vita in qualità e non in quantità’ ha detto Dj Fabo. Noi non vogliamo imporre niente a nessuno; vogliamo che per i cittadini italiani vi sia libertà di scegliere”

Reddito di autonomia in Piemonte:  consultazioni sulla proposta di Grimaldi (SEL)

selOrmai più di un anno fa il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi ha depositato la proposta di legge sull’istituzione di un reddito di autonomia in Piemonte, elaborata in forma aperta e partecipata a partire da Human Factor e da Precarissima, col contributo di tanti e tante, in particolare i giovani di ACT e della Rete della Conoscenza, Libera ed esponenti del mondo dell’accademia, della cultura e del sindacato.

Con una seduta della III Commissione per stabilire come procedere con audizioni e consultazioni, inizia finalmente l’iter della legge, che propone un assegno di 7.200 euro annuali per disoccupati, inoccupati e soggetti riconosciuti inabili al lavoro, o di 5.000 euro massimo per i lavoratori sottoccupati e precari. A poterne far richiesta sarebbero i residenti in Piemonte da almeno 36 mesi, iscritti ai Centri per l’impiego, con un imponibile personale non superiore agli 8.000 euro o un reddito famigliare inferiore a 15.000 euro o un Isee di 20.956 massimo.

 

con reg lascarisProssimamente saranno dunque consultati i rappresentanti sindacali, le associazioni, gli studiosi e in generale i soggetti interessati e competenti. Le consultazioni, che avverranno online e in forma aperta, partiranno fra qualche giorno ed entro l’8 marzo le osservazioni sulla legge potranno essere inviate all’indirizzo: terza.commissione@cr.piemonte.it.

 

Il disegno di legge è nato dall’esigenza di rispondere ai dati drammatici sulla povertà relativa, la povertà assoluta, le diseguaglianze, ma soprattutto la precarietà, la disoccupazione e la sottoccupazione in Italia e in Piemonte. La situazione stenta a migliorare. Secondo l’ultimo rapporto di Ires Piemonte (2016), rispetto al 2008 mancano all’appello 62.000 posti di lavoro e le persone in cerca di impiego sono più del doppio (205.000) di quante erano all’epoca. I giovani tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono in formazione (i cosiddetti NEET) rappresentano circa il 21% della popolazione di coetanei, leggermente al di sopra delle principali regioni del Nord-Italia.

 

L’ampio utilizzo da parte delle imprese di forme contrattuali precarie, l’aumento del “part time involontario” e il calo significativo della domanda di lavoro nei primi tre mesi del 2016 – le procedure di assunzione sono diminuite del 14% rispetto allo stesso periodo del 2015 – gettano un velo d’ombra anche sugli incrementi occupazionali registrati nel corso dell’ultimo anno.

 

“Mentre in Italia Renzi ha fatto del Jobs Act il suo cavallo di battaglia e demonizzato il reddito GRIMALDIminimo, per fortuna molto sta cambiando intorno a noi, culturalmente e non solo” – dichiara il Capogruppo di SEL Marco Grimaldi. – “Hamon in Francia introduce nel dibattito francese addirittura il tema del reddito universale, la Finlandia istituisce un reddito base per i disoccupati, e in tutto ciò l’Italia rimane fanalino di coda con la Grecia, senza nemmeno una forma di reddito minimo di dignità. Per questo da tempo le Regioni italiane si stanno muovendo in assenza del Governo. Dopo Friuli e Puglia, da ultima l’Emilia ha dato il via libera alla legge che istituisce il reddito di solidarietà. Adesso è il momento del Piemonte, non possiamo più aspettare. E la battaglia a livello nazionale non si ferma”.

PREVENZIONE ALLA DROGA A TORINO CENTRO E NEL RIVAROLESE

DROGA NONella mattinata di giovedì 16 febbraio, a Torino e nel Rivarolese, alcuni volontari della Fondazione per un Mondo Libero dalla Droga distribuiranno libretti informativi sulla prevenzione all’abuso di alcolici, basati sulle ricerche di L. Ron Hubbard in merito agli effetti che possono avere sulla personalità. Droghe e alcol infatti, sono un fattore determinante di numerose alterazioni che portano violenza, incidenti e atteggiamenti distruttivi.  L’iniziativa di si prefigge lo scopo di contribuire ad innalzare attraverso la conoscenza e l’informazione, il senso personale di responsabilità e di invitare a condurre un’esistenza libera da queste sostanze.

FDI: “Revoca spostamento Mercato libero scambio Area Ponte Mosca. Benvenuta!”

suk dora 2Con la Deliberazione di questa mattina di revoca dello spostamento del Suk al Ponte Mosca la Giunta Appendino  ha dimostrato con umiltà di avere sbagliato e di avere provveduto a rimediare anche se in extremis.

 

Una differenza tra la Giunta Fassino e la Giunta Appendino. Quando la Giunta Fassino aveva deciso lo spostamento del Suk nell’Area ex OGM non aveva ascoltato nessuno (opposizione politica e residenti) e solo il dott. Guariniello dopo un Esposto, di FDI  con i residenti, aveva bloccato lo spostamento in quanto il terreno era da bonificare.

 

Speriamo ora ci sia una scelta più ponderata su una nuova area.C’è chi ha gridato, chi ha manifestato e chi con le circa 2000 Firme raccolte nel Quartiere contro il Degrado e l’Illegalità ha portato nei luoghi suk dora1Istituzionali la contrarietà della scelta dell’Area Ponte Mosca.

 

Il vero problema è che il Mercato di libero scambio non è mai stato gestito seriamente negli ultimi 10 anni e forse più, è stato cioè lasciato all’anarchia totale senza Regole portando degrado e illegalità.

Le regole generali, la cui necessità i grillini scoprono solo ora, sono contenute in una proposta di legge regionale che noi Fratelli d’Italia abbiamo presentato già tre anni fa e ora programmata all’esame della Commissione Commercio.suk nuovo1

Poi ci aspettiamo che il Regolamento 316 rivisto venga applicato in toto all’interno dell’Area gestita e che ogni venditore abusivo fuori dall’area venga mandato via.

 

Senza un segnale di cambiamento rimane la contrarietà al Mercato di libero scambio a prescindere dall’Area scelta, non si vuole  più vedere degrado e illegalità. 

 

Patrizia Alessi

Consigliere Circoscrizione 7

 

Maurizio Marrone

Consigliere Regione Piemonte 

 

 

Ezio Locatelli (Prc): “900 morti per inquinamento atmosferico a Torino gridano vendetta”

traffico“Mancanza di qualsiasi piano di prevenzione”

Il dato è talmente drammatico che non sono più ammesse prese in giro. Per chi vive a Torino, stando agli ultimi dati Arpa, l’inquinamento atmosferico è causa di novecento morti all’anno, “morti evitabili” se solo si rispettassero i limiti di inquinamento fissati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Questi limiti sono ampiamente superati a Torino il cui primato è di essere la città con i maggiori indici di inquinamento atmosferico d’Europa. Una situazione non più tollerabile al pari di tante chiacchiere a vuoto o peggio ancora di interventi o provvedimenti che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione. In tutta evidenza il problema delle emissioni inquinanti è principalmente un problema di crescita abnorme del traffico su gomma e dell’incenerimento dei rifiuti a fronte del quale a nulla valgono gli interventi all’insegna dell’emergenzialismo. Tanto meno lo stato di degrado ambientale può diventare l’occasione, così come adombrato dall’amministrazione comunale a guida M5S, per elargire in maniera selettiva incentivi a favore del rinnovo del parco automezzi dei piccoli imprenditori. Una vera e propria presa in giro! C’è un’unica possibilità per migliorare lo stato di salute ambientale: incentivare e potenziare tutte le forme di trasporto collettivo e pubblico, varare un piano per il recupero dei rifiuti che metta fino alla politica dell’incenerimento e dell’inquinamento atmosferico, maggiori controlli sulle diverse forme di inquinamento industriale, una politica di risparmio e di efficientamento energetico a cominciare dagli edifici pubblici. Finora non è stato fatto pressoché nulla in questo senso.

 

Ezio Locatelli

segretario provinciale Prc