RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 72

Lega Nord, analisi del voto in Piemonte

All’indomani della vittoria in Alessandria, la Lega Nord Piemont riflette sulle ragioni del voto. Molinari: “Con la caratterizzazione sul sociale, in Piemonte la Lega Nord è sulla linea giusta”. Cuttica di Revigliasco: “Prioritario togliere Alessandria dall’isolamento. “Canelli: “Reti territoriali e collaborazione per farcela insieme”. E si punta alla Regione

“Riflettere sulle sconfitte è giusto, ma confrontarsi sulle vittorie non è meno importante”. Con queste parole Riccardo Molinari, segretario nazionale Lega Nord Piemont, ha introdotto la conferenza stampa che si è tenuta giovedì 29 giugno ad Alessandria, per commentare l’esito delle recenti elezioni amministrative che hanno visto Gianfranco Cuttica di Revigliasco, candidato proprio dalla Lega Nord, trionfare come nuovo sindaco del capoluogo piemontese. Presente in sala, accanto a Molinari e Cuttica di Revigliasco, anche Alessandro Canelli, primo cittadino di Novara. “La condizione da cui un anno fa siamo partiti non era delle migliori – spiega Molinari – ma trovarci oggi come il primo partito del centro destra e probabilmente il partito più adatto a guidare, in futuro, la Regione Piemonte, ci riempie d’orgoglio. La scommessa è stata vinta grazie all’impegno dei militanti, fedeli alla causa e forti di quelle che da sempre sono le caratteristiche che ci contraddistinguono: umiltà e determinazione. Con queste due doti ci siamo rimboccati le maniche, riconoscendo i problemi e riflettendo sulle difficoltà sociali che le città, le regioni, affrontano da troppo tempo. Abbiamo caratterizzato la Lega Nord sul sociale, analizzando la realtà, i problemi e le ragioni di questo profondo malessere condiviso, spiegando ai cittadini quali e quante siano le colpe per i disagi che vivono quotidianamente. Siamo convinti sia la linea giusta” . Disoccupazione, emergenza sociale, immigrazione: tutte realtà che toccano da vicino gli italiani, e che sono frutto di decisioni ben precise da parte del Governo Centrale e Regionale. “Prendiamo la questione relativa ai migranti – prosegue Molinari – non è per razzismo, che ci diciamo contrari a certe logiche. Il motivo è tutt’altro, e va nella direzione opposta: ci pare disgustoso che ci sia chi lucra sulla pelle della povera gente, facendoli entrare in una società già in crisi, con il preciso scopo di una sostituzione etnica – come dimostra il vincolo regionale voluto da Chiamparino tra il bando alla Legge 18 e lo Sprar -e provocando un’ulteriore tensione sociale, data dalla creazione di un esercito di manodopera a basso costo in concorrenza coi tanti disoccupati italiani. Del resto, poi, la Regione sembra molto più interessata all’area metropolitana che non agli altri territori, e questa assenza si ripercuote sui suoi abitanti. Il voto delle amministrative ci dimostra che i territori abbandonati dalla Regione hanno voglia di riscatto e nostro dovere, dopo aver raccolto questi risultati elettorali, è quello di costruire un’alternativa al governo regionale Chiamparino”. “Una riflessione che abbiamo sempre fatto – ha dichiarato Gianfranco Cuttica di Revigliasco – è quella di togliere Alessandria dallo stato di isolamento. Non è una frase a sé stante ma richiede delle specifiche considerazioni. Lo stato di isolamento, infatti, porta a uno stato di regressione, anche per i modelli economici, modelli di non sviluppo che, inevitabilmente diventano terreno facile per un certo tipo di economia molto avvilente. È chiaro che occorre fare un lavoro di rete, collaborare con città diverse che rappresentano elementi propulsori. La volontà di riscatto è fondamentale. Proviamo a prendere spunto dal tipo di governo della città di Novara. Proviamo a mettere in campo iniziative culturali che non siano solo di tipo culinarie, ma che possano andare oltre e rappresentare, a livello internazionale, Alessandria. Questo è un tema che la comunità si deve porre, non solo il sindaco, dobbiamo guardare velocemente a un processo di internazionalizzazione”. “Citando, poi, il ponte Meier – prosegue – dobbiamo renderci conto che è un elemento di architettura contemporanea che può intercettare turismo ed economia per la città Altro punto focale è l’università. I processi modificativi dell’università sono molto importanti e sono legati a ciò che capita in Lombardia. Se il polo universitario viene spostato, per esempio, nella zona dell’Expo, automaticamente questa azione determinare contraccolpi sull’Università del Piemonte orientale. Questi fenomeni, quindi, o si governano e si gestiscono tra sindaci e rettori, oppure ci travolgeranno. Lo stesso discorso vale per il tema della logistica. Dobbiamo dialogare e non farci la guerra e pensare di muovere un trasporto merci su linee che non siano di alta capacità, ma normali e che coinvolga anche il nostro polo ferroviario e quello dell’asse ligure”. “Diversi territori, simili sensazioni”, commenta Alessandro Canelli, sindaco di Novara, che individua nella creazione di reti territoriali la soluzione più adatta per uscire dalla crisi. “Se un territorio vuole crescere – spiega – è necessario che si superi la logica della città, per aprirsi verso realtà più ampie. Tra sindaci che parlano la stessa lingua, ovviamente, è più facile, ma il dialogo, per il bene del territorio, è importante in ogni caso. Lavorare insieme, del resto, è importante, come ci ha ben dimostrato l’esempio virtuoso dell’Università del Piemonte Orientale, in cui la tripartizione si è rivelata strategica e volta al rafforzamento di legami e competenze. E poi ancora, la necessità di lavorare sulle infrastrutture, sui trasporti e la logistica, creando migliori connessioni tra Alessandria e Milano, proponendosi come punto di riferimento importante, creando opportunità per lo sviluppo locale. A fare da guida, un Coordinamento di Sindaci del centrodestra, capace di dare un segno distintivo e univoco, soddisfacendo il desiderio di riscatto che, le urne parlano chiaro, la popolazione piemontese desidera”.

ANARCHICI OCCUPANO CASE ATC, FDI: SGOMBERO IMMEDIATO PER ASSEGNARLE A FAMIGLIE ITALIANE BISOGNOSE

<<Due alloggi occupati e un quartiere che chiede aiuto. Alcuni ragazzi appartenenti all’area anarchica hanno occupato due appartamenti al primo piano,  all’interno del complesso Atc di via Aosta. A rivelare il fattaccio, verificatosi al civico 31 interno F, sono stati alcuni residenti, evidentemente poco contenti della situazione e molto proccupati.

Gli anarchici sono entrati forzando le serrature delle porte: dal momento che forzare la porta di un appartamento pubblico sfitto e occuparlo con la forza è un reato penale, speriamo che chi di dovere intervenga in tempi brevi>> a denunciare il caso sono Patrizia Alessi (Capogruppo FDI in Circoscrizione 7), Augusta Montaruli, (Esecutivo Nazionale FDI) e Maurizio Marrone (Consigliere Regionale FDI del Piemonte) , che aggiungono <<Mentre le famiglie davvero in emergenza abitativa aspettano la casa popolare – spiegano– ci sono persone che arrivano a prendere possesso illegalmente degli alloggi Atc per trasformarli in loro covi.

In via Aosta 31/f ci sono complessivamente nove appartamenti ancora non abitati: il Comune di Torino e la Regione Piemonte dovrebbero assegnarle subito in autorecupero a chi è in graduatoria, invece di consentirne l’occupazione abusiva da parte dei centri sociali, che le riempiono spesso di clandestini ignoti all’assistenza pubblica. La legge regionale sull’autorecupero c’è da anni, la applichino senza scuse!

Ci auguriamo che lo sgombero avvenga al più presto. Si tratta di garantire uguaglianza sociale: chi partecipa al bando e aspetta una regolare assegnazione non può e non deve vedersi superare da chi occupa abusivamente una casa: le famiglie che vivono una situazione di emergenza abitativa e hanno bisogno di un tetto devono presentare regolarmente la domanda. Ad ATC chiediamo di fare più controlli sulle loro case>>.

Alessi continua dicendo che la scorsa settimana vi è stata una Commissione sulla situazione patrimoniale ATC in Circoscrizione 7 e in quell’occasione ha denunciato le problematiche del complesso di Via Aosta 31.

FIACCOLATA PER LA LIBERTA’ DI SCELTA SUI VACCINI

Centinaia di genitori per le strade per difendere il diritto di scegliere

Venerdi 30 Giugno 2017, a partire dalle 21.00, a Torino è indetta una fiaccolata con partenza da Via Rossini e fine percorso in Piazza Carignano. L’evento e’ organizzato dal CLiSVaP ( Comitato per la libertà di Scelta Vaccinale del Piemonte), dall’ Associazione RIP Riprendimoci il Pianeta e dal Movimento Giovanile del Risveglio. Verranno coinvolte centinaia di famiglie provenienti da tutto il Piemonte. Cosa proponiamo: . Libertà di scelta vaccinale come elemento della più ampia scelta terapeutica; . Tutela del diritto all’istruzione; . Tutela della famiglia e della responsabilità genitoriale; . Garanzia dell’autonomia professionale del medico, che è legittimo che agisca in scienza e coscienza; . Istituzione e aggiornamento continuo di protocolli per l’anamnesi pre-vaccinale mirata all’individuazione di particolari controindicazioni alla vaccinazione dei soggetti esposti al rischio di reazioni avverse. Formazione continua degli operatori; . Pubblicazione dei dati AIFA sulla vaccinovigilanza con regolarità e trasparenza; . Trasparenza nei meccanismi della farmacovigilanza e della vaccinovigilanza, attraverso l’istituzione di commissioni permanenti di controllo con la partecipazione attiva dei cittadini; . Aggiornamento continuo della valutazione del rischio per le somministrazioni vaccinali, sulla base dei risultati periodici della vaccinovigilanza; . Istituzione di una vaccinovigilanza attiva e agevolazione dei processi di notifica delle reazioni avverse, anche attraverso una corretta informazione condotta capillarmente nelle aziende sanitarie territoriali. Formazione continua degli operatori; . Istituzione di un sistema di ricerca pubblico e indipendente da conflitti d’interesse che indaghi sulla sicurezza e l’efficacia delle vaccinazioni, sui bilanci di salute nel medio-lungo periodo, evidenziando tutti i profili epidemiologici dell’età evolutiva

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Link evento facebook della manifestazione: https://www.facebook.com/events/478554759143690/

MORRI (PD): “APPENDINO COME SCHETTINO”

“LA CITTÀ SI INABISSA E LE COLPE SI SCARICANO SU ALTRI”

“Abbiamo alla guida di Torino non una Sindaca ma una sorta di comandante Schettino che sta portando la città a inabissarsi, scaricando le colpe su altri pur di salvare se stessa.  Leggo sui giornali dell’avviso di garanzia a Maurizio Montagnese con l’ipotesi di reato di ‘omicidio colposo’ e c’è da restare esterrefatti. Conosciamo l’uomo, la sua esperienza e competenza e pur nel rispetto dovuto all’operato della magistratura, ci chiediamo come sia possibile attribuire responsabilità così gravi ad un ente strumentale come “Turismo Torino” che certamente ha svolto compiti organizzativi il 3 giugno ma al quale non risulta spettasse garantire la sicurezza, comandare i vigili urbani, contrastare chi vendeva abusivamente contenitori in vetro. A distanza di quasi un mese non si è ancora riusciti fare chiarezza sulle cause del disastro e su cosa non abbia funzionato in piazza San Carlo. Non c’è nulla da contestare ai vertici della catena di comando, cominciando dalla Sindaca Chiara Appendino? Si ha invece l’impressione sgradevole che la politica dello scaricabarile perseguita dalla ‘Sindaca Schettino’ paghi, e che a Torino non esista la serenità necessaria per perseguire la verità e la giustizia”.

 

Fabrizio MORRI

Segretario PD Torino

VIGNALE (MNS): “GRAZIE AL MOVIMENTO NAZIONALE PROROGATO IL PIANO CASA FINO A GIUGNO 2018”

TUTELATI CITTADINI, IMPRESE, PROFESSIONISTI E POSTI DI LAVORO

 

Il Consiglio regionale nella seduta di ieri ha prorogato la legge 20 del 2009 relativa al Piano Casa fino al 30 Giugno del 2018, grazie all’approvazione della proposta di legge n. 254 presentata dal gruppo consiliare del Movimento nazionale, Vignale primo firmatario.

Grazie all’approvazione di questa norma si è evitato di far decadere uno strumento che garantisce a imprese e cittadini una semplificazione burocratica e misure di sviluppo economico per un settore che ha vissuto e vive un momento di grave difficoltà, come quello dell’edilizia.

“Abbiamo sopperito con la nostra proposta di legge – dichiara Gian Luca Vignale Presidente del gruppo Movimento nazionale – alla mancanza della Giunta regionale che non aveva presentato alcuna legge di proroga. Senza il nostro intervento il Piano Casa in Piemonte sarebbe solo un ricordo”.

“Questa ennesima mancanza dimostra la distanza esistente fra chi governa, la regione e i cittadini piemontesi. Nonostante da mesi imprese, cittadini e professionisti richiedessero un intervento in tal senso, né la Giunta né la maggioranza di centrosinistra sono stati in grado di dare una risposta concreta”.

“È paradossale che in un momento di grave difficoltà per un intero settore la Giunta regionale si preoccupi di presentare Disegni di Legge sul consumo di suolo che ingesserebbero qualsiasi intervento paralizzando l’intero comparto dell’edilizia piemontese e dimentichi di intervenire su quei pochi strumenti utili a sostenere una parte dell’economia piemontese”.

“Senza i voti del centrodestra – conclude Vignale – in molti momenti della votazione sarebbe mancato il numero legale, a dimostrazione che la proroga non era una priorità di questa maggioranza”.

La gestione dei rifiuti a Torino, tra aspetti ambientali e sostenibilità economica

rifiuti22 Giugno 2017, ore 21.15 Cascina Roccafranca (salone delle feste), Via Rubino 45 La gestione dei rifiuti a Torino, tra aspetti ambientali e sostenibilità economica. Quale ruolo per la politica? A quattro anni dall’avvio dell’inceneritore del Gerbido, i dubbi che l’impianto potesse condizionare le scelte locali in materia di gestione del ciclo dei rifiuti si stanno trasformando in certezze. Alle criticità di gestione degli aspetti ambientali dell’impianto si affianca il tema, non meno rilevante, della sostenibilità economica dell’attuale sistema di gestione dei rifiuti metropolitano. E’ possibile immaginare un sistema virtuoso, che veda privilegiare la raccolta differenziata, il riciclaggio e la riduzione dei rifiuti, con un risparmio da parte dei cittadini? Come si può invertire la rotta attuale, facendo in modo che a Torino la gestione dei rifiuti urbani non diventi solo un’attività su cui fare business? Noi della Lista Civica La Piazza ne vogliamo parlare, numeri alla mano, con gli esperti di Pro Natura Torino, autori di una proposta di “piano metropolitano per una corretta gestione dei rifiuti” L’incontro sarà l’occasione per approfondire i contenuti del Piano, nella logica della massima condivisione e partecipazione dei cittadini che da sempre caratterizza l’azione della Lista Civica La Piazza. La serata è organizzata in collaborazione con Pro Natura Torino

Abbattiamo l’idolo del falso realismo. Uniamo le forze, costruiamo il cambiamento

FESTA IN ROSSO DI RIFONDAZIONE COMUNISTA Torino
DAL 29 GIUGNO AL 9 LUGLIO
PRESSO IL CIRCOLO ARCI “ANATRA ZOPPA”
VIA COURMAYEUR 5 – Torino
TUTTE LE SERE DALLE ORE 19

Abbattiamo l’idolo del falso realismo. Uniamo le forze, costruiamo il cambiamento

Che tipo di società può mai essere quella in cui, secondo il rapporto Oxfam: otto uomini, da soli, possiedono la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone al mondo? Una siffatta società è una delle più paradossali che la storia umana abbia mai conosciuto: una ricchezza straripante nelle mani di pochi e, come altra faccia della medaglia, una devastazione dell’esistenza per un’immensa quantità di persone fatta di diffusione della povertà, sradicamento di massa, nuove forme di discriminazione e schiavitù, distruzione dei processi democratici, costruzione di muri di separazione, repressione, violenza, uso generalizzato della forza da parte dei paesi occidentali. Tutto ciò avviene non più solo nelle periferie arretrate ma nei centri avanzati, nel cuore dell’Europa stessa, sempre più divisa dalle ineguaglianze, dalla xenofobia, dai nazionalismi.

Dobbiamo prestare molta attenzione all’operazione di depistaggio che sta venendo avanti. La politica dei confini fortificati, dei muri, dei fili spinati, dei respingimenti – una politica scellerata destinata a mietere migliaia di vite umane – vorrebbe far credere che l’origine della crisi sia l’esplosione dell’immigrazione, non delle disuguaglianze, non delle misure di austerità che tolgono reddito, servizi sociali, occupazione, sicurezza nel lavoro, dignità a milioni di persone. Una politica ispirata alla logica di una guerra di classe, dei ricchi contro i poveri. Contro questa politica è giusto ribellarsi unendo le forze su una chiara linea antiliberista e di attuazione della Costituzione nata dalla lotta di Liberazione: lavoro contro sfruttamento, eguaglianza contro disuguaglianza, pace contro guerra, democrazia e antifascismo contro le nuove forme del comando oligarchico.

Scriveva Gramsci: “uno degli idoli più comuni è quello di credere che tutto ciò che esiste è naturale esista”. Dobbiamo buttare a gambe all’aria tutti quegli idoli e discorsi che cercano di convincerci della nostra impotenza, i discorsi che parlano solo di crisi ma non della possibilità di liberarsene, discorsi che sono in ritardo rispetto a una realtà in ebollizione, discorsi che non agiscono le possibilità di costruire il cambiamento. Per questo abbiamo titolato la nostra festa con un vecchio motto: “Su la testa! Cambiare si può” Sta a ognuno e ognuna di noi consentire che un nuovo senso del possibile e del cambiamento si faccia strada.

Ezio Locatelli
segretario provinciale Prc Torino

Ramadan, FDI-AN: attese 30.000 persone, ma niente varchi di controllo per i musulmani?

“Alla preghiera per il Ramadan al Parco Dora erano attese almeno 30.000 persone, eppure per i musulmani torinesi quali controlli sono stati predisposti? 

Vogliamo che l’Appendino risponda a questa domanda e spieghi perché questa mattina, al contrario di ieri sera per la festa di San Giovanni, non abbiamo assistito a controlli massicci, limiti, orari e varchi d’ingresso” Dichiarano Augusta Montaruli, Esecutivo  Nazionale FDI-AN, e Maurizio Marrone, Consigliere Regionale FDI-AN del Piemonte. “Le regole valgono per tutti, ma per alcuni un po’ meno e se c’è qualcuno che deve aver timore di qualcosa sono proprio i torinesi che per la sua incompetenza ne hanno viste di tutti i colori” continuano i due esponenti di Fratelli d’Italia. “Torino non solo è vacillata, ma è caduta. Il Sindaco disegna una realtà che non esiste. Dire che non siamo caduti, mentre la città è ancora in lutto, è un’ipocrisia. Per un motivo o per un altro, Torino sta cadendo tutti i giorni”.

“Sul caso di Andrea Giuliano intervengano lo Stato Italiano e la Corte europea per i Diritti Umani”

CONFERENZA STAMPA

Città di Torino e Regione Piemonte: “Sul caso di Andrea Giuliano intervengano lo Stato Italiano e la Corte europea per i Diritti Umani”  

 

mercoledì 28 giugno 2017

ore 12,00

Sala Presidenti – Palazzo Lascaris

Via Alfieri 15, Torino

 

Andrea Giuliano presenterà assieme a rappresentanti di Comune e Regione il documentario che racconta la sua storia: giovane ligure attivista lgbti, residente per molti anni in Ungheria, è stato fatto oggetto di minacce di morte e di una taglia per la sua militanza contro l’omofobia e, in specie, per una parodia del logo di un gruppo neofascista ungherese. I consiglieri comunali Eleonora Artesio (Torino in Comune), Chiara Foglietta e Maria Grazia Grippo (PD), Viviana Ferrero (M5S, Presidente della Commissione comunale Diritti e Pari Opportunità), l’Assessore Marco Giusta e i consiglieri regionali Marco Grimaldi (SEL-SI), Silvana Accossato, Walter Ottria (Articolo 1), Paolo Allemano, Andrea Appiano, Enrica Baricco, Domenico Rossi, Daniele Valle (PD), Mario Giaccone (Chiamparino per il Piemonte) promuovono con Andrea Giuliano l’iniziativa e presenteranno un ordine del giorno per il Consiglio comunale e per il Consiglio regionale, con il quale si sollecita la Corte europea per i Diritti Umani all’assunzione di una procedura di condanna verso i responsabili ungheresi e a tutela del nostro connazionale.

COREA DEL NORD. RADICALI, ANCHE PER OTTO WARMBIER ADERIAMO ALLA MANIFESTAZIONE PER LA MESSA AL BANDO DELLE ARMI NUCLEARI

 

Dichiarazione di Silvja Manzi, Comitato Diritti Umani Regione Piemonte e direzione nazionale Radicali italiani, e Alexandre Pieri, Associazione radicale Adelaide Aglietta
 
«La Corea del Nord – insieme a Cina, Vietnam, Cuba e Laos, uno degli ultimi e più feroci regimi comunisti sopravvissuti – fa parte dei pochi paesi del mondo a possedere un sistema punitivo concentrazionario, con veri e propri campi di internamento dove i prigionieri politici sono condannati a lavorare in condizioni disumane.
Molti dei diritti umani fondamentali e delle libertà civili basilari non vengono rispettati e garantiti in Corea del Nord: è un Paese che pratica ancora la pena di morte per reati d’opinione o prese di posizioni politiche contrarie al regime; è un Paese che pratica le esecuzioni pubbliche; è Paese dove chi (per fortuna?) non viene condannato a morte viene imprigionato in condizioni di detenzione inumane.
Il 19 giugno 2017 è giunta la triste notizia della morte, a soli 22 anni, di Otto Warmbier, studente statunitense condannato nel gennaio 2016 a 15 anni di lavori forzati per aver derubato un manifesto di propaganda del regime. Otto Warmbier era arrivato in Corea del Nord con un viaggio, organizzato dall’agenzia cinese Young Pioneer Tours, per il capodanno. È stato arrestato mentre il gruppo doveva rientrare a Pechino il 2 gennaio. Liberato lo scorso 13 giugno era in coma da più di un anno. 
La sua tragica scomparsa si aggiunge alla lista, purtroppo sterminata, delle vittime innocenti di un regime sanguinario, in primis gli stessi cittadini della Corea del Nord. 
I recenti venti di guerra sollevati dalla scelleratezza del tiranno nord coreano e dall’incertezza che deriva dalla nuova amministrazione USA non possono che farci temere gli scenari più catastrofici, che mai avremmo creduto divenire così reali.
Anche per questo, come Associazione radicale Adelaide Aglietta, abbiamo convintamente aderito alla manifestazione a sostegno del bando delle armi atomiche, di mercoledì 28 giugno, alle ore 18.30 in piazza Castello a Torino, promossa dal Coordinamento cittadini e associazioni contro le atomiche, le guerre e i terrorismi, affinché l’Italia dia il suo voto favorevole alla Convenzione delle Nazioni Unite per la proibizione delle armi nucleari, i cui negoziati sono in corso e si concluderanno il 7 luglio.»