RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO- Pagina 67

Per la Giornata dell’insegnante

Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani vuole riflettere, insieme ai Colleghi tutti, sull’attuale significato della ricorrenza del 5 ottobre, Giornata Mondiale dell’Insegnante, vero ed autentico protagonista della scena in una scuola che si evolve per formare in maniera sempre più concreta i giovani al loro futuro.

L’Insegnante. Un Uomo o una Donna cui viene delegato dalla società un ruolo fondamentale. Una Uomo o una Donna che vivono con i propri alunni e per i propri alunni durante un lungo anno scolastico. Un Uomo o una Donna che, nello svolgimento del loro delicato compito, si trovano di fronte a nuove sfide ed a tante difficoltà, ma anche e soprattutto a tante, tantissime soddisfazioni per i traguardi raggiunti dai loro studenti, sensazioni indescrivibili che nessuna professione potrà mai regalare. Ogni giorno il suono della campanella che segna l’inizio delle lezioni, segna l’inizio di un’altra giornata che l’Insegnante trascorrerà con i propri alunni e nella quale profonderà tutto il suo impegno formativo mirato non soltanto a fornire gli strumenti per l’acquisizione del sapere e delle competenze utili e fondamentali per il loro futuro professionale o per le loro scelte universitarie, ma, anche e soprattutto, ad educarli al rispetto reciproco e alla solidarietà, al superamento dei pregiudizi e alla inclusione, all’accoglienza di culture diverse protese in un dialogo di crescita morale, spirituale e pacifica. In una società in continua evoluzione, infatti, la formazione delle giovani generazioni non potrebbe considerarsi completa se prescindesse dal profilo umano e solidaristico; solo così potremo sperare, un domani, di avere dei cittadini consapevoli, degli uomini e delle donne attenti e rispettosi dei propri e degli altrui diritti così come dei propri e degli altrui doveri, oltre che degli ottimi protagonisti dei vari settori economici, professionali e lavorativi in genere. E’ difficile la professione dell’Insegnante. E’ difficile quando ci si trova di fronte a dei giovani che hanno necessità di nuovi stimoli e nuove proposte in una società in cui si susseguono esempi non edificanti di prepotenza e malaffare; in cui al dialogo si preferisce la prevaricazione; in cui il “diverso” diviene facile preda del branco, un branco che non riesce proprio ad accettare la mancanza di omologazione agli stereotipi offerti da una pseudo cultura massificante e che tende a schiacciare tutti verso un livello sempre più infimo e più vuoto. Eppure con tenacia, con costanza, con amore, con abnegazione, migliaia di insegnanti ogni giorno svolgono pazientemente la loro Missione, perché è giusto chiamarla Missione anche a costo di apparire inguaribilmente romantici e sognatori, lavorando insieme ai loro alunni giorno dopo giorno; suscitandone la curiosità e rendendoli protagonisti dell’apprendimento; crescendo insieme a loro   in un osmotico scambio di esperienze e di saperi. Perché l’istruzione rende liberi e la libertà è il valore fondamentale in una società democratica e pluralista come la nostra. Il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti umani è vicino a tutti gli Insegnanti che ogni giorno svolgono con tanti sacrifici la loro Missione. E’ vicino, in particolare, a tutti quegli Insegnanti che si trovano lontano dalle loro regioni e non hanno, nelle sfide personali e professionali che quotidianamente affrontano, il sostegno delle loro Famiglie; è vicino a tutti gli Insegnanti che   credono nel loro lavoro e credono nel futuro. Un futuro migliore e più giusto per tutta l’Umanità e per questo continuano a lottare.

 

prof. Elisabetta Barbuto

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

MDP, Valter Ottria: “no alla liberalizzazione totale degli orari di apertura dei negozi”

Il capogruppo di Art. 1: “diamo ai Comuni il potere di decidere”

 

Con un emendamento al DDL 253 (cosiddetto Omnibus) in discussione in Consiglio Regionale in questi giorni, il capogruppo di Art. Uno MDP chiede alla Regione di non recepire quella parte della legge Monti sulle liberalizzazioni degli orari di apertura dei negozi. “Chiunque faccia un giro nei centri cittadini piemontesi, non può fare a meno di notare il numero incredibile di locali destinati al commercio, completamenti sfitti e  abbandonati. Questo è un problema per diversi ordini di motivi tra cui, da un lato il degrado e il senso di abbandono che una città restituisce a chi la abita, con l’aumento tra l’altro della percezione di insicurezza” – dichiara Ottria.

 

“L’orario esteso dei centri commerciali ha dato un grosso contribuito alla chiusura dei piccoli negozi; una persona sola, come pure una famiglia, non può competere con i lunghi orari di apertura della grande distribuzione o con le loro settimane lunghe – prosegue – sapendo che si tratta di una posizione politica più che normativa e “senza chiedere di tornare indietro di 30 anni, rivendico un po’ di equilibrio!”

 

“Credo sia evidente a tutti che questo emendamento non rappresenta un mero affare tecnico ma tocca alcuni dei punti a fondamento di una politica progressista: l’attenzione ai piccoli capitali, ai piccoli lavoratori indipendenti, e quello dei dipendenti di grandi catene o della grande distribuzione.

In generale, il tema qui è lo squilibrio davvero molto marcato tra posizioni di forza imparagonabili: compito della politica è – come sempre – trovare il giusto equilibrio tra di esse” – chiosa il capogruppo Ottria in attesa del voto in aula nelle prossime sedute.

 

Ruffino: “Ecco come Gonin può rilanciare l’economia e il turismo”

Presentazione del Progetto Omaggio a Gonin. Nella foto: Daniela Ruffino, vicepresidente del consiglio regionale del piemonte

“La ricerca di soluzioni vincenti per rilanciare l’economia e l’occupazione parte dalla valorizzazione delle risorse e ricchezze, uniche e irripetibili delle nostre città e dei nostri territori. La politica deve essere protagonista nella promozione delle comunità locali dialogando e collaborando con le realtà culturali, imprenditoriali e sociali. In questo senso rendere omaggio alla figura di Gonin, che è per Giaveno patrimonio di cultura e di storia da far conoscere oltre i confini della città, è un’azione utile al rilancio territoriale”. Ne è fortemente convinta la vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte e già sindaco di Giaveno, Daniela Ruffino (FI), che sostiene e condivide le finalità del progetto “Omaggio a Gonin”.

 

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“In occasione della presentazione di questa iniziativa, nei mesi scorsi, in Consiglio regionale – commenta Ruffino – volli sottolineare un aspetto: lo stesso Francesco Gonin fu una sorta di turista ante litteram di Giaveno, gli piacque tanto la nostra città da farne la ‘sua’ città. Le realizzazioni artistiche murali che riproducono le litografie dell’artista tratte dall’edizione “quarantana” del 840 dei Promessi sposi di Alessandro Manzoni, rappresentano una nuova e originale attrattiva turistica per la nostra città. E per questo dobbiamo ringraziare l’intuizione dell’associazione Proprietari immobili Centro storico (Pics) Onlus di Giaveno”. “Le motivazioni per visitare il Piemonte non mancano certo, come dimostrano i dati delle presenze turistiche relativi a Torino e alla regione. Anche Giaveno, grazie alle attrattive locali, ha da proporre un’offerta davvero appetibile per i turisti italiani e stranieri. Il nostro – aggiunge la vicepresidente dell’Assemblea regionale – è un bagaglio culturale fatto di storia, tradizioni, paesaggio, arte ed enogastronomia. Giaveno, con le vallate e le montagne, la sua posizione geografica vicina al capoluogo regionale e, allo stesso tempo, alla Francia, può puntare allo sviluppo dei flussi turistici anche da oltralpe, mirati a questa specifica zona e messi in connessione con la proposta di turismo culturale di Torino”.

 

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“Propongo pertanto alla Regione di individuare nuove misure e risorse per i privati che realizzano interventi di recupero e abbellimento delle facciate degli edifici dei centri storici, così come nuovi sgravi e agevolazioni a favore delle aziende che intervengono con proprie risorse a favore della ristrutturazione di edifici e spazi urbani. Tutto ciò – spiega Ruffino – mettendo ordine tra le diverse proposte presentate in Regione nel corso degli anni per la tutela e la valorizzazione delle attività storiche e dei prodotti tradizionali del commercio e dell’artigianato piemontese. Dobbiamo infatti puntare sull’alleanza tra pubblico e privato che rappresenta non solo un’opportunità ma una necessità per il rilancio economico e il contrasto al declino”. “La Regione aiuti i Comuni, le categorie produttive e il mondo dell’associazionismo per valorizzare il nostro patrimonio con una precisa consapevolezza: turismo e cultura rappresentano oggi la naturale diversificazione economica e produttiva, necessaria per far fronte all’indebolimento dell’industria, causa principale di disoccupazione. Ne è testimonianza il progetto “Omaggio a Gonin”, – conclude Ruffino –  che raggiunge infatti il duplice obiettivo di rendere più bello e quindi più attrattivo in senso turistico il centro storico, valorizzando l’economia locale”.

Piemonte Autonomo, comitato per il referendum

Nasce PIEMONTE AUTONOMO, il comitato promotore per il referendum dell’autonomia del Piemonte. Molinari: “Vogliamo che siano i Piemontesi a poter decidere del loro futuro e per farlo serve l’approvazione in tempi rapidi di una legge che permetta il referendum!”

È stato presentato ufficialmente questa mattina, a Chivasso, a pochi metri dalla sede di sottoscrizione della Carta di Chivasso del 1943, che prevedeva la realizzazione di un sistema politico federale e repubblicano su base regionale e cantonale, il Comitato Promotore per il Referendum sull’Autonomia del Piemonte. Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni regionali in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria terra.

“Dal 2001, data dell’entrata in vigore del nuovo Titolo V della Costituzione, nessuna regione è riuscita a ottenere nulla dalle trattative previste dall’articolo 116 nei confronti dello Stato centrale, anche il Piemonte ci aveva provato nel 2004, ma si è arrivati ad un nulla di fatto” prosegue Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont abbiamo chiesto alla maggioranza in Regione del PD di calendarizzare una proposta di legge che disciplini il referendum consultivo, indispensabile per poter indire il Referendum sull’autonomia. Soltanto con la forte legittimazione data dal voto popolare il governo regionale potrà pretendere da Roma la più ampia autonomia legislativa e fiscale prevista dalla Costituzione, seguendo Lombardia e Veneto che hanno già indetto un referendum in merito per il 22 di Ottobre.

Serve mobilitare l’opinione pubblica fuori dal palazzo per pungolare il presidente Chiamparino e garantirci il diritto al voto, per poter così trattenere parte dei 10 MLD di euro di tasse che il Piemonte regala allo Stato centrale ogni anno. Solo così queste risorse potranno rimanere sul nostro territorio per creare sviluppo e favorire una maggior assistenza sociale e sanitaria nella Regione Piemonte.

Il comitato è libero apartitico e aperto a tutti i cittadini, associazioni ed enti locali.

CS_CENTROSINISTRA, CAMPO PROGRESSISTA: QUATTRO EVENTI NAZIONALI PER IL MESE DELLE IDEE

Campo Progressista presenta il Mese delle Idee. Da quando Giuliano Pisapia ha lanciato il nostro movimento al teatro Brancaccio di Roma, per mesi le Officine delle idee hanno accolto proposte e commenti relativi a diverse tematiche e ora lavorano al progetto per una nuova Italia progressista.

ottobre le Officine torneranno a confrontarsi pubblicamente in quattro eventi di respiro nazionale per arricchire il dibattito pubblico e riavvicinare le persone alla buona politica: sabato 7 a Roma e Torinosabato 21 a Bari e Genova. Nel mezzo, sabato 14 ottobre, si terrà una manifestazione nazionale dell’intero movimento al teatro Ambra Jovinelli di Roma.

Più nel dettaglio, a Roma l’appuntamento dal titolo “Ambiente: un pilastro per l’Italia? sarà dedicato alla transizione ecologica come modello economico, sociale e territoriale, chiave per una crescita economica stabile e condivisa e per un Paese più sano per le prossime generazioni. In contemporanea, a Torino, si discuterà di “Partecipazione culturalevolano di sviluppo inclusivo?, ossia della cultura quale occasione di crescita personale e collettiva, cammino comune sul quale apprezzare il valore delle diversità culturali e al contempo riscoprire il senso di unità che deriva dal prendersi cura del patrimonio comune.

 

Circolo dei Lettori,Via Giambattista Bogino 9; ore 10-13

 

Sabato 21 sarà la volta di altri due temi caratterizzanti i valori del centrosinistra: lavoro e diritti. A Bari si confronteranno le Officine dedicate a “Sviluppo, lavoro e Innovazione?, con l’obiettivo di ripensare le politiche volte alla creazione di nuovi posti di lavoro, ad attrarre investimenti, a rafforzare la competitività delle nostre imprese e gettare le basi per lo sviluppo di una nuova fase di crescita economica e di equità sociale. Al contempo, Genova ospiterà l’evento “Diritti in cerca d’autore?, che affronterà la questione delle migrazioni e la difficile composizione delle problematiche sottese, senza tralasciare altre grandi battaglie, dalla parità dei diritti LGBTQI alla tutela di tutti quei diritti troppo spesso dimenticati.

Le proposte e gli spunti emersi dal lavoro delle Officine delle Idee saranno così messi a confronto con il contributo di chi, tutti i giorni, si occupa di questi temi nelle istituzioni, in politica, nell’associazionismo, nelle professioni e in accademia, per costruire insieme una proposta concreta e partecipata che guardi a una nuova Italia progressista.

PIANO ANTI-NUTRIE A TORINO, MOVIMENTO ANIMALISTA: “UN MASSACRO TARGATO 5S”

“Un massacro targato Cinque stelle”. Così, in una nota firmata dalla responsabile regionale Monica Fontana, il Movimento animalista definisce il piano di contenimento della nutria sul territorio della città metropolitana di Torino per il quinquennio 2017-2021, appena approvato dalla giunta Appendino.

“Deposta la maschera animalista indossata durante la campagna elettorale – prosegue la nota –  l’amministrazione pentastellata prima dice sì allo zoo e poi autorizza l’eradicazione cruenta delle nutrie presenti sul territorio. Il piano di abbattimento prevede l’uso delle armi da fuoco, delle trappole, delle armi ad aria compressa: contro questi incolpevoli animali va bene tutto. E I cacciatori ringraziano. Potranno perfino frequentare corsi di formazione per “eliminatori di nutrie”.

“In realtà – continua Fontana – il Regolamento UE 1143/2014 sul controllo delle specie esotiche invasive prevede l’eradicazione violenta solo come soluzione estrema e indica, quale via preferenziale, l’impiego di mezzi ecologici (recinzioni, sterilizzazione etc). Tutto ciò non è stato considerato e si è scelta la via più breve, quella della strage, senza tener conto, peraltro, che la caccia indiscriminata potrebbe innescare una “reazione di sopravvivenza” degli animali, moltiplicando le nascite”. Conclude il testo: “Questa campagna di sterminio, contro animali importati dal Sud America negli anni Trenta per fare le pellicce di “castorino” e poi sconsideratamente immessi sul territorio quando non servivano più, non è altro che una confessione di impotenza, lo specchio di una politica ambientale del tutto assente, fatta solo di promesse preelettorali poi completamente disattese. Come se la causa degli allagamenti fossero le nutrie invece che l’opera, o l’inerzia, dell’uomo che cementifica gli argini e “dimentica” la manutenzione. Noi del Movimento Animalista denunciamo il barbaro piano anti-nutrie. Giunta Appendino, non siete né animalisti né ambientalisti! Lo dicono, una volta per tutte, le vostre scelte scellerate”.

Nasce il Comitato Referendum Autonomia del Piemonte

“Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria regione”

Nasce il Comitato Promotore per il Referendum dell’Autonomia del Piemonte. Molinari: “Al silenzio delle istituzioni e di Chiamparino rispondiamo con uno strumento capace di far sentire la voce di tutti coloro che hanno a cuore il futuro e l’autonomia del Piemonte”

 

È stato firmato nella giornata di mercoledì 27 settembre, a Torino, l’atto che sancisce la nascita del Comitato Promotore per il Referendum dell’Autonomia del Piemonte. Uno strumento necessario per far fronte al continuo silenzio delle istituzioni in merito alla richiesta di un referendum che permetta ai cittadini piemontesi di decidere per l’autonomia della propria regione.

A promuovere la nascita di questo importante strumento sono amministratori locali e nomi importanti della politica piemontese, come Riccardo Molinari, Segretario Nazionale Lega Nord Piemont, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco di Alessandria, Alessandro Canelli, sindaco di Novara, Pietro Ragionieri, esperto della Commissione Cultura del Comune di Torino, Alessandro Benvenuto, consigliere regionale, Gianna Gancia, capogruppo in Regione Piemonte, Igor De Santis, sindaco di Ingria (TO), Alberto Preioni, sindaco di Borgomezzavalle (VCO), Paolo Tiramani, sindaco di Borgosesia (VC), Cristina Patelli, consigliere comunale di Zumaglia (BI) e Paolo Lanfranco, sindaco di Valfenera e vicepresidente della Provincia di Asti.

“Dalla Regione Piemonte e dal suo presidente, Sergio Chiamparino, non arrivano risposte spiega Molinari e non ci sono notizie in merito alla possibilità di indire un referendum che la popolazione vuole fortemente per seguire sulla strada dell’autonomia i nostri vicini Lombardia e Veneto. Questo comitato vuole essere uno strumento per fare pressione e per far sentire la voce di tutti partiti e movimenti politici, associazioni, singoli cittadini ed enti locali in merito ad una questione tanto importante quanto ignorata da chi, invece, dovrebbe avere a cuore il benessere e le richieste dei cittadini. Il Piemonte -conclude regala ogni anno 10 miliardi di tasse allo Stato centrale, mentre i nostri sindaci non hanno soldi per rispondere alle esigenze del territorio che sta morendo economicamente. Con l’autonomia riusciremo a trattenere qui i soldi dei piemontesi”.

Il Comitato Promotore per il Referendum dell’Autonomia del Piemonte verrà presentato ufficialmente nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì 2 ottobre, alle ore 11, presso l’Hotel Europa di Chivasso, via Lungo Piazza d’Armi 5.

Pd Torino, soluzione unitaria unica strada politica percorribile.

“La soluzione unitaria per il futuro del Pd torinese e’ l’unica strada politicamente percorribile per poter rilanciare un partito reduce da una gestione grigia ed inconcludente. E, soprattutto, che sara’ unicamente ricordata per aver consegnato la citta’ di Torino dopo oltre 20 anni di ininterrotto governo ai 5 stelle. Oltre alle sconfitte rimediate in numerosi ed importanti centri della provincia torinese. Ma oggi l’unita’, seppur con la convergenza di una pluralita’ di correnti e sotto correnti, resta la carta piu’ spendibile per invertire la rotta rispetto a quella perseguita sino ad oggi. E un candidato alla segreteria provinciale aggregante e rispettoso della pluralita’ che, bene o male, continua a caratterizzare l’esperienza del Pd, puo’ essere un elemento positivo ed incoraggiante in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”.

Giorgio Merlo

Direzione Nazionale Pd. Esponente di Sinistra Dem.

“CONTROLLO SOCIALE E PSICHIATRIA”: POSITIVO IL BILANCIO DELLA MOSTRA DEL CCDU

Una media di oltre 100 spettatori al giorno in cinque giorni ha visitato la mostra “Controllo Sociale e Psichiatria: Violazioni dei Diritti Umani a cura del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ONLUS

Nella splendida cornice del Salone Bianco del Palazzo della Luce di via Bertola 40, si è conclusa domenica 24 settembre l’unica esposizione itinerante al mondo dedicata alla ricostruzione storica degli abusi perpetrati ai danni del genere umano sotto le mentite spoglie della salute mentale.

“E’ un argomento scomodo, duro, apparentemente di nicchia – spiega il dott. Renato Rolando, coordinatore piemontese del CCDU – ma questa mostra ha il pregio di creare un grande interesse, di sollevare il livello di attenzione su un problema enorme che diversamente rimane sotto traccia.”

Tra i visitatori molti addetti ai lavori, assistenti sanitari, infermieri, medici, avvocati, membri di associazioni, familiari, ex internati.

“Abbiamo raccolto decine e decine di testimonianze, attestati di stima, richieste di aiuto e di collaborazione. Ovviamente non mancano le critiche delle quali facciamo sempre tesoro ma se ci si aspetta che venga evidenziato ciò che c’è di buono in un sistema che nasce da un errore ideologico ed arriva fino ai giorni nostri, ci si sbaglia. La mostra – conclude Rolando – documenta fatti di un passato ed un presente incontrovertibili ed è chiaro che possa dar fastidio a qualcuno che da questo sistema trae profitto e potere danneggiando milioni di persone indifese.”

 

Proxima, il “contro- G7”

L’estate è finita, ma prima che tutti quanti ci si chiuda negli uffici, nelle case, nei cinema e in birreria, ci sarà ancora un’occasione di festa, di socialità, di pensiero all’aperto.

Proxima, come forse avrete letto sui giornali, è un festival politico, promosso da Sinistra Italiana e Possibile, che per una settimana sarà un laboratorio a cielo aperto sulle grandi trasformazioni che stiamo vivendo in questi anni e sulla ricerca di soluzioni per il futuro.

Sarà nel cuore di Torino, nei nostri Murazzi spenti che vogliamo riaccendere. Per sei giorni il festival tornerà a far parlare dei Murazzi, restituendoli alla gente, al divertimento e soprattutto al dibattito pubblico.

Il G7 si svolgerà nel chiuso della Reggia di Venaria, noi invece vogliamo stare all’aperto. Credo sia anche l’immagine plastica del contrasto fra la distanza di un’élite economica e finanziaria che cavalca una politica al servizio di pochi e l’apertura di un collettivo che vuole invece una politica al servizio di molti, della maggioranza della popolazione che in questi decenni ha visto peggiorate le proprie condizioni e sempre meno garantiti i propri diritti.

Si inizia martedì alle 18,30 con la presentazione di un’inchiesta sull’industria 4.0 e si chiude domenica alle 18 con un dibattito che mi vedrà protagonista dal titolo: “storie di ordinaria ricattabilità. Fra vecchi e nuovi lavori: economia della promessa, diritti negati e forme di resistenza”.

Avremo tanti ospiti a Proxima, da Susanna Camusso a Elly Schlein, da Yanis Varoufakis a Maurizio Landini, da Nicola Fratoianni a Pippo Civati e Sergio Cofferati. E molti altri fra intellettuali, studiosi, giornalisti. Inoltre ci saranno tanti workshop dedicati soprattutto ai più giovani (fatelo sapere, ci teniamo molto, venerdì inizia anche la scuola di formazione politica).

La musica e il teatro accompagneranno i giorni del festival: Bea Zanin, i Bud Spencer Blues ExplosionBienoise, la BandakadabraEugenio in Via di GioiaVito Miccolis alias Dott. Lo Sapio e molti altri. Per chi ha ancora le forze di fare l’alba, due after party animeranno i Murazzi.

Insomma, spero durante quelle sere di incontrare tutti voi, di bere una birra insieme e godere di una fine estate che potrebbe essere l’inizio di qualcosa di importante.

Buone notizie: non c’è allerta meteo, le perturbazioni sono nel Nord Europa! Ma: potrebbe fare freddo là sul fiume e chissà che ogni tanto non ci sia pure bisogno di un impermeabile (tocchiamo ferro). Copritevi, spargete la voce e non mancate!

 

Marco Grimaldi

Consigliere regionale SEL