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Sanità, Domenico Ravetti (Pd): “Il Piemonte viene sempre classificato al primo posto"

“LN e M5S mantengono un silenzio assordante per non riconoscere i risultati ottenuti dalla Giunta Chiamparino”

 “Alcuni consigliano di non parlare del tema della sanità durante la campagna elettorale perché, spiegano, è un settore sul quale i cittadini hanno maturato, in generale, un giudizio non completamente positivo. Consigliano, inoltre, di lasciar perdere perché non viene mai percepito, pienamente, il senso della riorganizzazione e del salvataggio della sanità pubblica, ma si colgono soltanto i “tagli”. Ne prendo atto con amarezza e, tuttavia, intendo affrontare questo argomento scomodo che i miei interlocutori politici tendono ad evitare e sul quale mi sembra rifuggano il confronto” ha affermato il Presidente del Gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale Domenico Ravetti

“Dopo che la Regione Piemonte, proprio sul tema della qualità delle prestazioni sanitarie, era stata classificata al primo posto in Italia, è arrivata recentemente la notizia che il Ministero a guida pentastellata ha assegnato alla nostra Regione il primo posto come “benchmark” davanti a Umbria, Emilia Romagna, Marche e Veneto. Tre di queste Regioni saranno selezionate per fare da riferimento per “i costi standard” da utilizzare nel riparto del Fondo sanitario 2019. La Lombardia è classificata al sesto posto!” ha proseguito Ravetti

“In sanità, le tecniche di benchmarking hanno lo scopo di raggiungere uno standard di eccellenza, valutando il corretto impiego delle risorse e, considerate le performance raggiunte, di correggere opportunamente le politiche sanitarie. Nella scelta il Ministero della Salute tiene conto di una serie specifica di parametri, dal punteggio della cosiddetta “Griglia Lea” alla spesa farmaceutica, oltre all’efficienza della tenuta dei conti economici” ha proseguito Domenico Ravetti.

“Essere al primo posto nella graduatoria delle Regioni “Benchmark” è una novità assoluta per il Piemonte” ha concluso il Presidente Ravetti “e l’indicazione del Ministero della Salute rappresenta l’ennesimo riconoscimento del lavoro svolto in questi anni. Può non piacere, può dar fastidio, ma la verità è nei fatti: con il risanamento dei conti e l’uscita dal Piano di rientro, il Piemonte diventa sempre più un punto di riferimento per la sanità nazionale.  È un motivo di orgoglio e un ulteriore stimolo a continuare o stavamo meglio nei bassi fondi della classifica alle prese con i debiti accumulati nel tempo? Attendiamo una risposta da Lega Nord e M5S che, di fronte ai risultati positivi ottenuti dalla Giunta Chiamparino, mantengono un silenzio assordante”.

SUPERCOPPA IN ARABIA SAUDITA: LIMITAZIONE ALLE DONNE

+EUROPA CHIEDE A LEGA CALCIO, JUVENTUS E MILAN UN SUSSULTO DI DIGNITÀ
In seguito alla conferma dell’impossibilità per le donne di accedere liberamente allo stadio di Gedda in Arabia Saudita e delle imposizioni sugli abiti da indossare interviene il Gruppo +EUROPA Torino
“Comprare a suon di milioni di euro la realizzazione di uno dei maggiori appuntamenti calcistici italiani e il silenzio sui diritti civili violati in Arabia Saudita non è ammissibile. Il comportamento di accondiscendenza della Lega calcio e dei due club interessati è da stigmatizzare profondamente. Chiediamo che in zona cesarini ci sia un sussulto dignità e la richiesta ufficiale che non si ponga alcuna limitazione alla partecipazione delle spettatrici donne. Nessuno sconto a uno dei Paesi che si distingue per le violazioni dei diritti (quelli delle donne in particolare), per la pena di morte contro gli oppositori, responsabile dell’omicidio del giornalista Khashoggi. Anche Lo sport deve essere veicolo dei diritti!
 Igor Boni (coordinatore) e Andrea Maccagno (membro del Direttivo)

Docenti dei Diritti Umani: a proposito di mobilità

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti dei Diritti Umani, in occasione della mobilità 2019/2020, propone al Governo e ai Parlamentari di modificare le aliquote inerenti ai trasferimenti; attualmente, ricordiamo, è previsto il 60% delle disponibilità accantonato per le immissioni in ruolo determinate al termine dei trasferimenti provinciali; i trasferimenti interprovinciali del personale docente si effettuano dopo quelli provinciali nel limite del 30%. Sarebbe ora opportuno consentire alle famiglie smembrate dalla legge 107 del 2015 di ritornare ad una qualità di vita decorosa. Per i docenti in servizio fuori sede non sono previste indennità di alcun genere, e diventa chiaro quanto sia utopistico sognare un rientro a casa per i lavoratori appartenenti a determinate classi di concorso (es. A046 – discipline giuridiche ed economiche), se non ci sarà un impegno immediato da parte del Governo, che pure, attraverso i suoi rappresentanti più eminenti, aveva fatto sperare tutto il contrario. Ci rivolgiamo in maniera particolare a quei parlamentari, che, spesso appartenenti al mondo della scuola, avevano durante la campagna elettorale incontrato tanti insegnanti e ne avevano condiviso pubblicamente le istanze, affinché mediante un emendamento alla legge di bilancio 2019 possano inserire novità importanti per il ritorno a casa dei numerosi docenti in attesa.

Presidente Romano Pesavento

Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani

 

Capodanno, “botti selvaggi” nonostante i divieti

Bello lo spettacolo dei maghi in Piazza Castello ma a pochi passi regna l’illegalità. Anche quest’anno era in vigore il divieto di esplodere petardi ecc. come cita il Regolamento per la tutela ed il benessere degli animali in città all’articolo 9 comma 23,oltre al divieto del Regolamento N.221 di Polizia Municipale il Regolamento di Polizia Municipale all’art.48 ter.Ma nonostante il divieto i botti si sono visti e sentiti in tutta Torino, nella Circoscrizione 7 a Porta Palazzo erano diversi i banchetti che li vendevano nei giorni precedenti il Capodanno e nelle strade nella notte del 31 c’era una distesa di rimasugli di petardi. In Borgo Aurora (giardini Alimonda, corso Giulio Cesare e vie limitrofe, Sponde Dora, Lavazza sui chicchi di caffè, Porta Palazzo ecc) non è andata meglio per diverse ore i botti sono stati forti e continuativi. Sembrava ci fosse la guerra, altro che i festeggiamenti per l’arrivo dell’anno nuovo. Gli animali erano spaventatissimi, compresi i miei gatti. Anche quest’anno presenterò un’interpellanza per avere chiarimenti alla Città. A cosa serve scrivere i Regolamenti se poi non si attuano?
Torino, 1 gennaio 2019
Patrizia Alessi Capogruppo FDI Circoscrizione 7

La Giornata Mondiale della Pace

Rosina (Ordine Assistenti sociali del Piemonte): “Le azioni professionali rischiano di essere inefficaci se le politiche non tutelano i diritti umani e la giustizia sociale”

 

1° gennaio 2019, Torino. Oggi si celebra la 52ma Giornata Mondiale della Pace.

Secondo l’ultima edizione dell’Atlante mondiale delle guerre e dei conflitti, la situazione in Medio Oriente è già quella di una vera e propria guerra. E il conflitto israelo-palestinese è solo una delle 36 guerre che si stanno svolgendo. E dalle guerre sono toccate in particolare le persone comuni. Al mondo, quasi il tredici per cento della popolazione mondiale vive con meno di 1,90 dollari al giorno: in valori assoluti, in condizione di povertà estrema, vivono 902 milioni di persone (circa quindici volte la popolazione italiana).

 

L’Ordine Assistenti sociali del Piemonte ha preso posizione perché, per quanto le guerre tradizionali ed i conflitti possano sembrare realtà lontane e apparentemente distaccate, la violenza e l’offesa ai diritti umani rappresentano i veri avversari contro cui lottano i professionisti dell’aiuto nelle comunità locali.

 

Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine regionale) afferma: «La Giornata mondiale della Pace è un’occasione importante per manifestare i nostri interrogativi, divulgarli, con la speranza che diventino quelli di tutti. In tempi in cui gli episodi di razzismo, intolleranza, discriminazione e disuguaglianza sono ritornati ad essere prepotentemente al centro della narrazione quotidiana, ci domandiamo cosa si possa fare per realizzare una società più giusta, equa, inclusiva e solidale. Il Codice Deontologico dell’assistente sociale, costituito dai principi e dalle regole che devono essere osservate e fatte osservare nello svolgimento dell’attività professionale, ci orienta. Ripartire da questa cornice è necessario, ma non basta. Se, infatti, non vi è un assetto normativo nazionale e regionale che garantisce e tutela la libertà, l’uguaglianza, la socialità, la partecipazione, la giustizia sociale, le azioni professionali rischiano di essere inefficaci».

 

«Poiché siamo al servizio delle persone, – ribadisce Alessandro Andretta (consigliere dell’Ordine e assistente sociale presso l’Ufficio Pio della Compagnia San Paolo a Torino) – la disciplina del Servizio Sociale dovrà diventare voce sempre più autorevole nel combattere quelle politiche che disprezzano l’uomo e la società in cui vive».

 

I nuovi disordini internazionali stanno coinvolgendo i paesi occidentali e, solo al momento, l’Italia ne risulta indenne. La vera minaccia emergente non è, però, tanto il terrorismo quanto l’inadeguatezza della leadership occidentale e della “comunità della sicurezza” ad affrontarlo. Ed anche su questo punto che si esprimono gli assistenti sociali piemontesi.

Rosina asserisce: «Come spiega Mini in “La guerra dopo la guerra. Soldati, burocrati e mercenari nell’epoca della pace virtuale”, per battere il terrorismo occorrerebbe prima di tutto battere la paura dentro di noi e agire per eliminarne le cause. Il terrore è il motore della “paranoia occidentale per la sicurezza”. Esso è, inoltre, diventato anche uno degli strumenti di cui dispongono i governi per influenzare decisioni e imporre un modello totale che in ogni caso sanno di non potere controllare pacificamente».

CAPODANNO, ON. BRAMBILLA AI SINDACI: “BANDIRE I BOTTI, PERICOLOSI PER PERSONE E ANIMALI”


“Anche quest’anno rinnoviamo l’appello alle amministrazioni comunali perché vietino botti e fuochi d’artificio la notte di san Silvestro”. Lo dice in un videomessaggio su internet l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.


“Gli artifici pirotecnici – prosegue l’ex ministro – rappresentano un grande pericolo sia per le persone che per gli animali. I selvatici possono anche morire per il terrore di eventi che non riescono a comprendere. Quelli domestici possono scappare, se sono malati possono subire conseguenze più gravi. La moda dei botti non è segno di civiltà. I botti sono costosi e pericolosi, per le persone e per gli animali. Banditeli!”

Se i botti non saranno vietati, o se non sarà rispettato il divieto, ecco alcuni consigli utili per gestire i quattrozampe: non tenere i propri animali in giardino, farli entrare in casa, chiudere bene porte e finestre, alzare il volume della televisione. “Fate in modo – conclude l’on. Brambilla – che gli animali non capiscano che cosa sta succedendo fuori. Soprattutto non risparmiate le coccole e le carezze. Rassicurateli, perché ciò che a qualcuno pare un divertimento incute loro un grande timore. Hanno bisogno del vostro affetto: fate che sia una festa anche per loro!”.

Il videomessaggio dell’on. Brambilla è visibile su YouTube all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=OFHWr9pDkqE o scaricabile all’indirizzo https://drive.google.com/file/d/1tVyOVSb28w_btWK3u5oHtEQonITU-Mcr/view.

PIEMONTE, FI A CHIAMPARINO: “CONFRONTO SU PROGRAMMI MA OGNUNO PER SÉ”

Il presidente Sergio Chiamparino è un politico di lungo corso per non sapere che mai potrà accadere quello che incautamente gli è stato suggerito dalla domanda di un cronista, e cioè che Forza Italia possa sostenere la sua ricandidatura alla guida del Piemonte. Forza Italia è saldamente insediata nel centrodestra e coltiva l’ambizione legittima di essere la guida moderata e liberale di una coalizione che punta a vincere le prossime elezioni regionali. Su questo terreno non ci sono mai stati né mai potranno esserci equivoci di sorta. Per quanto riguarda i programmi, è naturale che si sviluppi una competizione e un confronto fra tutte le forze politiche. Il centrodestra piemontese, quindi Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, sostiene con convinzione e senza ambiguità la TAV e la modernizzazione delle infrastrutture e il completamento di quelle di esse, penso alla Asti-Cuneo, ritenute indispensabili per restituire al Piemonte solide prospettive di crescita e di sviluppo. Sono temi sui quali le forze politiche hanno sviluppato nel tempo una strategia che avvicina le posizioni di schieramenti politici per il resto destinati a rimanere concorrenti. La battaglia per le regionali non deve trasformarsi in un duello da combattere sulla pelle dei piemontesi e a danno dei loro interessi. Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia faranno la loro parte per affermare gli interessi della nostra terra contro coloro il M5s che vorrebbe, in modo pretestuoso, penalizzare il Piemonte.

Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino

 

“Continue aggressioni alle forze dell’ordine”

Non accennano a diminuire i casi in cui le forze dell’ordine per fermare o anche solo controllare alcune persone soprattutto nomadi o stranieri, debbano affrontare e contrastare i rischi di aggressione di altri soggetti che vorrebbero sottrarre i prevenuti dai controlli di polizia. Continuiamo a ripetere, dichiara Eugenio Bravo, che servono pene esemplari e rieducative perché diversamente questi comportamenti aggressivi non si attenueranno e non verranno ridimensionati. Il caso in questione ha costretto l’operatore di polizia a sparare un colpo in aria intimidatorio per evitare che, dopo essere stati circondati, venissero anche aggrediti e perdessero il controllo dei fermati. Solo la grande professionalità dei poliziotti ha impedito che la situazione degenerasse in eventi più gravi. Per il Siulp, il decreto sicurezza, deve essere considerato l’inizio di un percorso che deve necessariamente portare a pene rieducative e che incidano su comportamenti gravi e intollerabile per uno Stato di diritto, che vedono le forze dell’ordine in difficoltà e privi degli strumenti legislativi, necessari, per essere meglio tutelati.

Eugenio Bravo

segretario generale Siulp

Buone feste dai Docenti dei Diritti Umani

Il Coordinamento Nazionale dei Docenti dei Diritti Umani in occasione di queste festività natalizie augura a tutto il mondo scolastico un periodo di riposo e all’insegna della solidarietà sociale

A seguito delle notizie relative all’economia e in particolare con il diffondersi di deboli ma diffuse voci di un ritorno della crisi economica nei prossimi mesi sarà sempre più faticoso da parte delle famiglie mantenere gli studi dei propri figli.  Il problema principale riguarda il costo dei libri di testo che se, da un lato devono essere sempre aggiornati e multimediali, dall’altro costringono le case editrici a sostenere maggiori costi che determinano un aumento, fortunatamente, meno che proporzionale del prezzo di copertina. Pertanto è doveroso che lo Stato tuteli l’articolo 34 della Costituzione Italiana, il quale ai commi 3 e 4, afferma il diritto dei capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici, di raggiungere i livelli più alti degli studi e quindi il dovere della Repubblica di rendere effettivo questo diritto attraverso, borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze da attribuire mediante concorso. Dobbiamo precisare che il diritto allo studio riguarda il percorso scolastico successivo all’obbligo e quello universitario, che liberamente ciascuno può conseguire. Il dovere della Repubblica (l’insieme delle istituzioni pubbliche) è di garantire a coloro, che si dimostrano capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi economici, di raggiungere i gradi più elevati di istruzione, mettendo a loro disposizione ogni risorsa possibile, come per esempio le borse di studio.  A tal proposito il CNDDU vuole proporre un progetto di solidarietà concreta in prossimità di queste feste da intraprendere nei comuni italiani, luogo decentrato dello Stato centrale più vicino ai cittadini, per promuovere una “Banca del libro” dove tutti gli studenti delle medie inferiori e superiori meno abbienti possono recarsi per prendere in comodato d’uso gratuito i testi scolastici che spesso finiscono in scatole accatastate nei garage o nelle soffitte, perdendo la loro funzione principale di divulgazione della cultura e del sapere. Inoltre volevamo proporre questo servizio anche per i testi universitari, per agevolare gli studenti e le famiglie che spesso si trovano a dover far fronte ai costi di vitto ed alloggio al di fuori della città o della regione di residenza, non sempre a buon mercato, cercando di offrire un’alternativa più ampia ai testi a disposizione nelle biblioteche universitarie. Il modello che proponiamo è già attivo in qualche comune su iniziative di alcune regioni come per esempio il Friuli Venezia Giulia, la Puglia e la Toscana.Auspichiamo che questo progetto prenda campo in tutto il territorio nazionale e al contempo speriamo che ogni docente precario e non possa nel 2019 realizzare le proprie aspirazioni professionale, in particolare le nuove immissioni in ruolo e il trasferimento nelle proprie sedi di residenza.

Prof. Ronny Donzelli

Resp. Rapporti Istituzionali CNDDU

 

CONCERTO SOLIDALE PER CELEBRARE IL NATALE

Le associazioni della comunità della Chiesa di Scientology di Torino hanno realizzato un concerto solidale il cui ricavato sarà devoluto all’IIS Giuseppe Peano in collaborazione con enti, associazioni, cittadini ed artisti di diversa estrazione che hanno condiviso le finalità dell’iniziativa.
Gloria Perotto, responsabile della Chiesa di Scientology di Torino, ha ringraziato i comitati di quartiere, l’associazione di promozione sociale Impresa e Territorio della Spina Reale dove si è svolto il concerto, il pubblico e ovviamente gli artisti.Nei primi giorni del 2019 verrà comunicata la destinazione dei fondi raccolti, mentre già si progetta di replicare entro la metà del prossimo anno.
“Mi è stato chiesto come mai organizziamo in continuazione cose del genere, piccole o grandi che siano. Un fedele di Scientology – spiega Gloria Perotto – considera un dovere aiutare gli altri e assumere responsabilità per la società e per il mondo. In base agli insegnamenti del nostro fondatore L. Ron Hubbard il più grande diritto che c’è non è il diritto al voto, non è il diritto alla libertà di parola o di stampa o religione o nessun’altra cosa. Il più grande diritto che esiste nei diritti umani è il diritto di aiutare. E questo è completamente aderente al vero spirito del Natale.”