Venerdì 21 giugno 2019, si svolgerà a partire dalle ore 18 l’AperiCannabis in via San Dalmazzo 9/bis/b a Torino, presso la sede dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta.
Ai partecipanti saranno offerti prodotti a base di Cannabis per un rinfresco antiproibizionista, nell’ambito della campagna di Radicali Italiani WeeDo che vuole spingere il Parlamento a discutere il progetto di legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della Cannabis.
Si può aderire alla campagna al seguente link: https://www.radicali.it/campagne/weedo/
Saranno presenti tra gli altri:
Barbara Bonvicini – Presidente di Radicali Italiani
Igor Boni – Direzione nazionale Radicali Italiani
Daniele Degiorgis – Coordinatore Associazione radicale Adelaide Aglietta
Silvio Viale – Comitato nazionale Radicali Italiani
“QUARTIERE PULITO” PER BORGO VITTORIA
Ancora 18 mesi di sofferenza: i lavori non termineranno prima della fine del 2020. Se tutto andrà bene. Un’agonia iniziata nel 2012. Ancora oggi i negozi continuano a chiudere
Hanno patito anni di disagi. Neanche oggi intravvedono – è proprio il caso di dirlo – la luce in fondo al tunnel. Commercianti e residenti di via Nizza e dintorni avranno almeno il diritto di sapere con certezza quando i lavori per il prolungamento della Linea Metro 1 saranno terminati e quando si potrà tornare a tutti gli effetti a una situazione di normalità? Evidentemente no: è tutto un coro di “crediamo”, “contiamo” e “speriamo”, con un controcanto di “possibilmente entro”, “verosimilmente prima di” e “auspicabilmente non oltre”. Nel frattempo, le serrande che si abbassano quasi non si contano più.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Il Governo deve intervenire subito per bloccare gli aumenti dei pedaggi autostradali che scatterebbero dal 1° luglio 2019. Su molte tratte, l’incremento della tariffa era stato congelato a dicembre 2018, dopo la mobilitazione di Uncem e di moltissimi Sindaci
Amministratori locali che continuano a essere mobilitati. E arrabbiati. In Lazio, Abruzzo e in tutte le Regioni centrali, è forte l’impegno dei Sindaci dei Comuni montani nel respingere al concessionario l’aumento di Strada dei Parchi, A24 e A25, vicino al 20 per cento, il più alto previsto finora. Una cifra che Uncem considera gravissima in particolare visti i lavori non fatti per ammodernare i viadotti, il tunnel del Gran Sasso e considerato che quelle autostrade attraversano aree montane, comportando inquinamento e senza lasciare alcunché ai territori. Da tempo Uncem si batte e continuerà a farlo affinché le grandi direttrici autostradali, con i loro concessionari, compensino i territori: una parte del pedaggio deve essere reinvestita ad esempio per la manutenzione delle strade secondarie, mentre va riconosciuto pienamente agli Enti locali il servizio ecosistemico-ambientale svolto dalle foreste delle zone montane limitrofe alle lingue di asfalto nell’assorbire Co2 dei veicoli in transito sulle reti veloci.
Su A24 e su A25 in particolare Uncem si unisce i Sindaci che nei giorni scorsi hanno presentato un dossier alla Camera dei Deputati. Su quelle direttrici servono lavori urgenti, ma non è accettabile un aumento del biglietto del 20 per cento. Vicino all’1 per cento l’aumento di Autostrade per l’Italia. “E anche qui, il vero problema che Uncem denuncia da tempo – spiega il Presidente Marco Bussone – è che ormai da anni, da tanti anni, ogni anno si sale. Gli aumenti sono stabili. Lo abbiamo scritto innumerevoli volte al Ministro Toninelli negli ultimi 12 mesi senza mai ottenere risposta. Anomalo visto che nei nostri Comuni vivono migliaia di pendolari che potrebbero avere almeno sconti sui pedaggi, piuttosto che carnet. E comunque gli Enti locali sono ignorati dalle Società concessionarie. Apprendono degli aumenti attraverso i giornali. Fanno bene i Sindaci di Abruzzo e Lazio, con il Presidente Uncem Achille Bellucci, a scendere in piazza. Stiamo già pensando in diverse parti d’Italia a nuove forme di mobilitazione”.
“Grazie all’approvazione dell’emendamento al decreto Crescita per ampliare la platea dei beneficiari del Fondo per le vittime di mancati pagamenti anche ai fornitori di Mercatone Uno tuteliamo le imprese che sono state danneggiate dalla crisi dell’azienda. Circa 10.000 lavoratori dell’indotto che, come i lavoratori e le loro famiglie, pagano la scellerata gestione dell’ex Ministro dello Sviluppo Economico Calenda. I reati commessi dai debitori includeranno ora anche bancarotta, bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito: in questo modo tutte le aziende dell’indotto che erano in attesa di pagamenti potranno accedere ai fondi, che sono estesi anche ai professionisti, mentre i debitori potranno essere anche soggetti diversi dalle aziende. Il Mise, nella figura del ministro Di Maio e l’intero Governo continueranno a mantenere sempre alta l’attenzione sulla vicenda Mercatone Uno, per il quale oggi verranno anche estratti a sorte i Commissari straordinari”. Così in una nota la deputata Jessica Costanzo MoVimento 5 Stelle della commissione Lavoro della Camera.
Educazione civica a scuola
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, visto l’inizio dei lavori al Senato, del testo unificato delle proposte di legge A.C. 682 e abb. approvato il 2 maggio 2019 dall’Assemblea della Camera dei Deputati che comporta l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, ritiene fondamentale continuare a proporre suggerimenti per contribuire al miglioramento del testo in oggetto. A tal proposito, ricordiamo che in diversi occasioni e contesti abbiamo fornito una serie atti (Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati C. 682 ed abb. Insegnamento Educazione Civica – 04 aprile 2019) testimonianze e studi al fine di apportare il nostro contributo di docenti che respirano la realtà delle aule didattiche quotidianamente in un momento così dedicato e cruciale delle politiche scolastiche del nostro Paese. L’insegnamento della Legalità costituisce una delle frontiere educative su cui la guardia non può e non deve essere mai abbassata; soprattutto attraverso attività idonee, il cui scopo tenda a creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, specialmente in accordo con le amministrazioni locali, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività. Potenziare l’insegnamento dell’Educazione civica, soprattutto in aree critiche come periferie di grandi agglomerati urbani o centri ad alta densità malavitosa, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle generazioni venture. La scuola ha il compito di intervenire per tempo nella formazione delle giovani coscienze; fin dalla scuola primaria: la tempestività con cui si porgono contenuti educativi può diventare l’autentico discrimine tra l’insuccesso e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non esistono ostacoli, quando determinazione e competenze producono il cambiamento. Il Coordinamento auspica che la proposta di legge in itinere preveda una modifica inserendo nel testo l’insegnamento da parte di personale specializzato nel settore (A046) di elementi di legalità e cittadinanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Oggi si parla dell’importanza del diritto, della legalità e dei diritti umani. Tali concetti, la cui pregnanza è indiscutibile, non possono essere affidati ad azioni didattiche episodiche e provvisorie oggetto spesso di rinuncia a favore della materia del momento. E’ indubbio che la situazione storico – sociale del nostro paese sia fortemente problematica; diversi fenomeni, prima marginali, stanno diventando vere e proprie piaghe sociali: bullismo, cyberbullismo, femminicidi, aumento di micro e macro criminalità discriminazioni di vario genere. La risposta al disagio culturale, all’ “analfabetismo emotivo”, deve essere offerto dalla scuola. La legalità ha una sua funzione nel momento in cui si esplicita in conoscenze dei principi che regolano la convivenza tra aggregazioni di persone sempre più estese, complesse e interconnesse e comporta anche l’interiorizzazione di regole condivise, che non costituiscono un’imposizione, ma il cuore pulsante di una società garante della libertà e dignità del singolo individuo. Pertanto, è necessario fare accostare i giovani, fin dalla più tenera età, ai principi della legalità e dei diritti umani, in modo che possano sedimentarsi nella loro coscienza e divenire in modo del tutto naturale fonte di ispirazione e bussola per le future scelte di vita. Il Coordinamento seguirà con attenzione l’evoluzione dell’iter legislativo, auspicando che le nostre modifiche, presenti nella Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati, possano essere accolte e chiediamo che tutte le forze politiche e sindacali interessate al mondo della scuola e della società possano condividere il nostro impegno.
Prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
“SALVIAMO I MACACHI DI TORINO !”
Artisti uniti per dire NO alla sperimentazione. L’associazione “Artists United for Animals” promuove una Campagna contro la sperimentazione sui macachi
Gli artisti di “Artists United for Animals” dicono “NO” alla sperimentazione su sei macachi che per cinque anni verranno sottoposti ad interventi chirurgici di cui non si conoscono gli effetti, immobilizzati in gabbie e poi, come ringraziamento, verranno uccisi.
La sperimentazione è promossa dall’Università di Torino in collaborazione con l’ateneo di Parma ed è stata finanziata con 2 milioni di euro. L’obiettivo è ricreare un “modello animale” per lo studio delle persone che hanno perso la vista a causa di un danno cerebrale e non per problemi legati all’occhio.
L’intervento al cervello dei macachi è stimato dagli stessi ricercatori come “di grave sofferenza”, e potrebbe comprometterne seriamente anche la vista. L’intero ciclo di interventi durerà 5 anni durante i quali i macachi vivranno in piccole gabbie metalliche, con degli elettrodi nel cranio e nelle tempie, necessari per gli esperimenti di neuroscienze a cui sono sottoposti.
Passati i cinque anni della sperimentazione, i macachi verranno soppressi.
E’ ormai nota l’elevata percentuale di fallimento dei test sugli animali. Sono trascorsi cinquant’anni da quando la sperimentazione sugli animali è stata giudicata non attendibile per la innegabile diversità genetica fra uomo ed altri animali. Infatti la ricerca su nuove cure per persone ipovedenti ha compiuto ad oggi passi importanti grazie alle sperimentazioni su malati umani consapevoli.
Quello che si compirà sui macachi è un esperimento doloroso, inutile e senza ritorno, compiuto ai danni di creature senzienti che non potranno reagire e non capiranno cosa gli sta succedendo.
COME SI PUO’ MORALMENTE ACCETTARE CHE DEGLI ESSERI SENZIENTI VENGANO TORTURATI SENZA MOTIVO?
I macachi di Torino costituiranno un caso emblematico per protestare contro gli esperimenti sulle centinaia di migliaia di animali che vengono ogni anno torturati per una pratica medievale, eticamente inaccettabile, e inutile ai fini scientifici.
Gli artisti di Artists United for Animals hanno deciso di promuovere una campagna di sensibilizzazione che condanni queste atrocità. In questa azione sono stati aiutati dal disegnatore di fama mondiale Bruno Bozzetto, anch’egli membro dell’Albo degli Artisti animalisti dell’associazione, che partecipa alla campagna con un suo disegno espressamente creato per questa iniziativa.
Artists United for Animals è nata con l’intento di unire artisti di tutto il mondo allo scopo di creare un movimento che sensibilizzi sul problema della sofferenza degli animali.
Alla Campagna “SALVIAMO I MACACHI DI TORINO” partecipa anche l’associazione animalista SOS Gaia.
Artists United for Animals – Piazza Statuto, 15 Torino tel. 011 530 846 – +39 338 7196 000
www.artistsunitedforanimals.org info@artistsunitedforanimals.org
Educazione civica a scuola
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, visto l’inizio dei lavori al Senato, del testo unificato delle proposte di legge A.C. 682 e abb. approvato il 2 maggio 2019 dall’Assemblea della Camera dei Deputati che comporta l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, ritiene fondamentale continuare a proporre suggerimenti per contribuire al miglioramento del testo in oggetto. A tal proposito, ricordiamo che in diversi occasioni e contesti abbiamo fornito una serie atti (Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati C. 682 ed abb. Insegnamento Educazione Civica – 04 aprile 2019) testimonianze e studi al fine di apportare il nostro contributo di docenti che respirano la realtà delle aule didattiche quotidianamente in un momento così dedicato e cruciale delle politiche scolastiche del nostro Paese. L’insegnamento della Legalità costituisce una delle frontiere educative su cui la guardia non può e non deve essere mai abbassata; soprattutto attraverso attività idonee, il cui scopo tenda a creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni, specialmente in accordo con le amministrazioni locali, per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività. Potenziare l’insegnamento dell’Educazione civica, soprattutto in aree critiche come periferie di grandi agglomerati urbani o centri ad alta densità malavitosa, portando i valori della legalità, del senso dello Stato e delle competenze civiche, significa trasformare profondamente la società, incidendo positivamente sul futuro delle generazioni venture. La scuola ha il compito di intervenire per tempo nella formazione delle giovani coscienze; fin dalla scuola primaria: la tempestività con cui si porgono contenuti educativi può diventare l’autentico discrimine tra l’insuccesso e il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non esistono ostacoli, quando determinazione e competenze producono il cambiamento. Il Coordinamento auspica che la proposta di legge in itinere preveda una modifica inserendo nel testo l’insegnamento da parte di personale specializzato nel settore (A046) di elementi di legalità e cittadinanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Oggi si parla dell’importanza del diritto, della legalità e dei diritti umani. Tali concetti, la cui pregnanza è indiscutibile, non possono essere affidati ad azioni didattiche episodiche e provvisorie oggetto spesso di rinuncia a favore della materia del momento. E’ indubbio che la situazione storico – sociale del nostro paese sia fortemente problematica; diversi fenomeni, prima marginali, stanno diventando vere e proprie piaghe sociali: bullismo, cyberbullismo, femminicidi, aumento di micro e macro criminalità discriminazioni di vario genere. La risposta al disagio culturale, all’ “analfabetismo emotivo”, deve essere offerto dalla scuola. La legalità ha una sua funzione nel momento in cui si esplicita in conoscenze dei principi che regolano la convivenza tra aggregazioni di persone sempre più estese, complesse e interconnesse e comporta anche l’interiorizzazione di regole condivise, che non costituiscono un’imposizione, ma il cuore pulsante di una società garante della libertà e dignità del singolo individuo. Pertanto, è necessario fare accostare i giovani, fin dalla più tenera età, ai principi della legalità e dei diritti umani, in modo che possano sedimentarsi nella loro coscienza e divenire in modo del tutto naturale fonte di ispirazione e bussola per le future scelte di vita. Il Coordinamento seguirà con attenzione l’evoluzione dell’iter legislativo, auspicando che le nostre modifiche, presenti nella Memoria depositata CNDDU – VII Commissione Cultura Camera dei Deputati, possano essere accolte e chiediamo che tutte le forze politiche e sindacali interessate al mondo della scuola e della società possano condividere il nostro impegno.
Prof. Romano Pesavento
presidente Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani
Rifondazione al Torino Pride
“Over the Borders” “ è lo slogan del Pride di quest’anno; abbattere i confini del pregiudizio, avere uno sguardo globale , buttare giù i muri che vengono alzati contro chi viene considerato “ non omologato”
La tutela dei diritti del lavoro, dei diritti sociali e dei diritti civili va garantita attraverso una grande rivendicazione comune. Uscire quindi dalla precarietà, dall’impoverimento sociale, dalla riduzione sempre più marcata di spazi di agibilità democratica, passa anche attraverso una nuova stagione dei diritti della persona. Diritti all’autodeterminazione, alla salute, alla genitorialità alla libertà di orientamento sessuale e di genere. Viviamo in una società segnata da molteplici manifestazioni di odio e di discriminazione dove si tende alla ricerca costante di un colpevole sociale. Omofobia, razzismo, transfobia, sessismo sono purtroppo forme di discriminazione quotidiane. Abbattiamo i muri che vengono alzati contro chi intende liberamente esprimere il proprio orientamento sessuale, contro i migranti che scappano dalla guerra e dalla fame, rivendichiamo la necessità del diritto per tutt* di disporre del proprio corpo e di realizzare la propria sessualità nel modo preferito. Noi ci saremo, e diamo appuntamento sabato 15 giugno alle ore 16,30 in Corso Eugenio
Segreteria Partito della Rifondazione Comunista Torino