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Auguri di buona Pasqua all’Unità di crisi

Auguri di buona Pasqua a chi, come medici, infermieri e forze dell’ordine non si ferma mai durante l’emergenza

In dono Spumante e nocciole: un binomio della tradizione piemontese che quest’anno andrà ad allietare le tante persone che da settimane sono impegnate nell’Unità di Crisi. Il Consorzio dell’Asti Docg ha infatti donato all’Unità di Crisi della Protezione Civile a Torino i suoi vini Asti secco, Asti spumante e Moscato tappo raso, da aprire per un brindisi a Pasqua e Pasquetta. Con i vini sono arrivate anche le nocciole tonde del Piemonte offerte da Nocciole Marchisio, che ben si abbinano ai vini spumanti e dolci.

«Dal 22 febbraio, 24 ore su 24 – sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi – si avvicendano in corso Marche il personale, i tecnici, le forze dell’ordine e i volontari, che accanto alla Giunta regionale e ai rappresentanti di quanti sono in prima linea, combattono senza sosta la battaglia contro l’epidemia. Per Pasqua riceveranno la benedizione di don Davide della parrocchia di Sant’Alfonso e si fermeranno per pochi minuti per brindare con lo spumante e gustare le nocciole del nostro territorio. Da parte mia e di tutta l’Unità di Crisi un ringraziamento al Presidente del Consorzio Romano Dogliotti e a Marchisio per aver pensato a noi in questo periodo: il vostro gesto, insieme a quelli di altri che ogni giorno pensano a noi, come il supermercato Gigante che stamane ci ha recapitato le brioches per la colazione, è importantissimo per chi ogni giorno dedica tutte le sue energie alla lotta contro il Covid 19».

 

(foto archivio)

Striscione e totem in Regione: #iorestoacasa

#IORESTOACASA. L’emergenza non è finita, purtroppo. La maggior parte dei piemontesi ha tenuto comportamenti di grande rispetto per le regole sanitarie legate al contagio Covid-19 ma non è assolutamente il momento di abbassare la guardia

E per dare un ulteriore segnale di cautela e attenzione, oggi il messaggio a tutti i cittadini è anche visibile in piazza Castello, sede della Regione Piemonte. Un messaggio chiaro e inequivocabile che Giunta e Consiglio regionale hanno voluto rimarcare con uno striscione di sei metri, sulla facciata del Palazzo istituzionale.
Inoltre, un totem con tre messaggi, per giovani, anziani e cittadinanza tutta, su quanto sia importante essere responsabili in questo momento di emergenza, è stato posizionato davanti Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale del Piemonte. “Con queste campagne vogliamo sensibilizzare chi vive in Piemonte a compiere quei gesti di buonsenso che possono fare la differenza – sottolinea Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale (nella foto)- Stare a casa non deve essere considerata una restrizione, ma un’azione concreta per vincere una battaglia che richiede necessariamente la collaborazione da parte di ognuno di noi. Solo se continuiamo ad agire tutti insieme con responsabilità, possiamo finalmente sconfiggere questa pandemia”. #Iorestoacasa è l’invito che la  Giunta e i Consiglieri regionali fanno a tutti i piemontesi. Sarà una Pasqua diversa per tutti noi. Pasqua e pasquetta a casa questo è l’appello che vi facciamo – dichiara il vicepresidente della Regione Fabio Carosso – Rispettiamo le ordinanze, siamo responsabili.Solo così riusciremo a far ripartire al più presto  il nostro Piemonte e a ritornare  al nostro lavoro e alle nostre abitudini”.

Sostenere il comparto agroalimentare piemontese

L’Assessore regionale all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa lancia un appello ai rappresentati della GDO per sensibilizzare alla promozione dei prodotti delle piccole e medie aziende agricole piemontesi all’interno dei supermarket: “Come Assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte vogliamo evidenziare la grande emergenza di molte aziende piemontesi con i loro prodotti agro-alimentari a breve scadenza   che a causa soprattutto della chiusura dei mercati si ritrovano impossibilitati a collocarli e commercializzarli.

Siamo in una situazione drammatica per molti comparti agricoli piemontesi ed il nostro impegno è rivolto alla sensibilizzazione della promozione dei prodotti delle piccole e medie aziende agricole piemontesi anche all’interno dei punti vendita della GDO.

Particolari criticità sono ad ora state segnalate dal comparto caprino, da quello ortofrutticolo e da quello dei prodotti ittici di acquacoltura mentre un forte appello di aiuto arriva anche dall’intero comparto florovivaistico piemontese.

Il nostro è un intervento di sensibilizzazione per questo particolare momento ma anche l’inizio di un progetto futuro che vuole premiare i nostri prodotti e le nostre aziende piemontesi e quindi  speriamo di ricevere una vostra disponibilità considerando che al fine di poter rafforzare la sponsorizzazione, anche i vari consorzi si sono resi disponibili per opportune campagne promozionali”. “Siamo in un momento dove la difesa del nostro territorio è essenziale per il futuro economico di tutta la popolazione piemontese e riteniamo che anche la GDO in questo momento debba fare la sua parte”, conclude l’assessore Protopapa.

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Rischio incendi, la Regione dichiara lo stato di massimo pericolo

La Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile Trasporti e Logistica, ha dichiarato lo stato di massima pericolosità incendi boschivi su tutto il territorio piemontese a partire dall’8 aprile 2020, sulla base del livello di pericolo e dei prodotti forniti dal Centro funzionale regionale Arpa Piemonte.

Fondamentale per la prevenzione degli incendi prestare la dovuta attenzione e il rispetto delle regole richiamate nel provvedimento.

Nei periodi di massima pericolosità sono infatti vietate, entro una distanza di cento metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, le azioni determinanti anche solo potenzialmente l’innesco di incendio, quali: accendere fuochi, accendere fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile o compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio; è vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio.

Le violazioni dei divieti e l’inosservanza delle prescrizioni comportano l’applicazione di sanzioni amministrative da un minimo di euro 200 a un massimo di euro 2.000, oltre alle sanzioni penali.

Tutti i cittadini, inoltre, possono difendere il territorio in caso di incendio segnalando tempestivamente al numero unico di emergenza 112 anche le prime avvisaglie di un possibile incendio boschivo. Fornendo informazioni il più possibile precise si contribuisce in modo determinante nel limitare i danni all’ambiente, consentendo a chi dovrà operare sul fuoco di intervenire con tempestività, prima che l’incendio aumenti di forza e di capacità distruttiva.

Il Sistema antincendi boschivi della Regione Piemonte è attualmente pienamente operativo e la cessazione dello stato di massima pericolosità sarà stabilita dalla Direzione Opere Difesa del suolo, Protezione civile, Trasporti e Logistica al cessare delle condizioni meteorologiche di rischio.

Info:https://www.regione.piemonte.it/web/temi/protezione-civile-difesa-suolo-opere-pubbliche/protezione-civile/incendi-boschivi/stato-massima-pericolosita-per-incendi-boschivi

(foto archivio)

Guariti 506 pazienti, 93 nuove vittime in Piemonte

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di lunedì 6 aprile

506 PAZIENTI GUARITI  E 659 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 506 (72 in più di ieri): 37 in provincia di Alessandria, 28 in provincia di Asti, 28 in provincia di Biella, 51 in provincia di Cuneo,  22 in provincia di Novara, 278 in provincia di Torino, 29 in provincia di Vercelli, 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni.

Altri 659 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.

93 DECESSI OGGI, COMPLESSIVAMENTE 1.284

Sono 93 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 16 in provincia di Alessandria, 4 in provincia di Asti, 5 in provincia di Biella, 8 in provincia di Cuneo, 4 in provincia di Novara, 43 in provincia di Torino, 6 in provincia di Vercelli  5 nel Verbano-Cusio-Ossola,  2 provenienti da altra regione.

Il totale complessivo è ora di 1.284 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 239 ad Alessandria, 61 ad Asti, 92 a Biella, 86 a Cuneo,  143 a Novara,  507 a Torino,  66 a Vercelli, 66 nel Verbano-Cusio-Ossola, 24 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 13.046 le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 1.930 in provincia di Alessandria, 617 in provincia di Asti, 585 in provincia di Biella, 1.143 in provincia di Cuneo, 1.015 in provincia di Novara, 6.246 in provincia di Torino, 650 in provincia di Vercelli, 620 nel Verbano-Cusio-Ossola, 181 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 59 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 440

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 43.306 , di cui 25.140 risultati negativi.

Mascherine, lotta contro la burocrazia

“La Regione ha parzialmente superato l’emergenza legata ai dispositivi di protezione. Come Unità di crisi abbiamo acquistato 2.010.000 mascherine e ne abbiamo ottenute 2.267.000 in donazione e 3.200.000 dalla Protezione civile. Abbiamo ricevute 57.000 mascherine Fp3 dalla Protezione civile e 1.195.000 di mascherine Fp2 dalla Protezione civile e 280.000 dall’Unità di crisi” Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi che, con l’assessore al Welfare Chiara Caucino, è intervenuto alla seduta odierna della Commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Stecco.

“I dispositivi – ha precisato l’assessore – sono distribuiti dall’Unità di crisi in tutte le province. Le criticità ancora presenti riguardano le mascherine Fp3 e i camici, dovuti in gran parte al blocco delle frontiere e alle giacenze del materiale nelle dogane. Restano difficoltà di approvvigionamento, anche perché la burocrazia non aiuta: Miroglio, per esempio, potrebbe triplicare la produzione, lavorando anche in uno stabilimento estero, ma tale possibilità al momento è preclusa. Ci auguriamo sia superata”.

L’assessore Caucino ha affermato che “dei circa 40.000 tamponi a oggi complessivamente effettuati in Piemonte, circa 3.000 hanno coinvolto le Rsa e di questi circa un terzo dei pazienti è risultato sospetto positivo” e ha sottolineato l’imponente lavoro di mappatura per aggiornare la situazione in tempo reale e coordinare gli interventi.

I consiglieri di minoranza e di maggioranza intervenuti – Marco Grimaldi (Luv), Francesca FredianiSean Sacco (M5s), Domenico RossiDomenico RavettiDiego Sarno (Pd), Silvio Magliano (Moderati), Mario Giaccone (Monviso) e Valter Marin (Lega) – hanno sottolineato, con sfumature diverse, la complessità della situazione e la necessità di soluzioni volte ad arginarla al più presto. In tema di Rsa, dall’opposizione è arrivata la richiesta di maggiore tempestività nelle analisi e negli interventi.

In generale, diversi commissari hanno sottolineato la necessità di eseguire un numero maggiore di tamponi, per individuare gli asintomatici e comunque per prevenire il decorso della malattia. “Sul fronte dei tamponi – ha risposto Icardi – siamo passati da 2 a 18 laboratori di analisi e siamo in grado di processare fino a 4.000 tamponi al giorno. Grazie alla sinergia con l’Università di Torino, inoltre, il Piemonte, sarà in grado di produrre in proprio i reagenti per i test. Questo ci permetterà di agire sempre più efficacemente anche nelle Rsa”.

 

(dall’ufficio stampa di Palazzo Lascaris)

La Regione soccorre turismo e cultura settori a rischio

“Nuove opportunità a sostegno del sistema turistico piemontese: la Regione ha già dato corso e sta mettendo a punto misure di credito e finanziarie per potenziare quanto previsto dal decreto Cura Italia”: lo ha riferito nella seduta congiunta della terza e della sesta commissione consiliare di questa mattina, presieduta da Paolo Bongioanni, l’assessore al Turismo e alla Cultura Vittoria Poggio.

“In particolare abbiamo approvato l’adesione agli interventi di moratoria dei prestiti bancari concessi con il concorso di risorse regionali alle imprese piemontesi da parte degli intermediari finanziari, un’azione che riguarda circa 110 milioni di euro di finanziamenti agevolati e 150 milioni di euro di operazioni sostenute da garanzie regionali – ha spiegato l’assessore – e abbiamo impegnato 54 milioni di euro per costituire una Sezione speciale all’interno del Fondo Centrale di Garanzia per le piccole e medie imprese per potenziare l’intervento dello strumento nazionale su scala regionale, prevedendo interventi sia in garanzia diretta da parte delle banche, che in controgaranzia attraverso il sistema dei Confidi”.

Sul fronte cultura, la proposta è su due interventi: da una parte ampie deroghe in tema di rendicontazione dei contributi regionali per i progetti beneficiari di contributi nel 2019, dall’altra rivedere per il 2020 in via eccezionale il sistema dei bandi e dei contributi, spostando l’attenzione di progetti ai soggetti e dando priorità alla tenuta delle strutture culturali e dei lavoratori del comparto : “Nelle more dell’approvazione del Programma Triennale della Cultura – ha concluso Poggio – stiamo pensando ad una legge speciale che tenga conto dello stato di particolare sofferenza dell’intero comparto culturale”.

Tornando al Turismo, è stato previsto uno stanziamento iniziale di 4 milioni di euro di contributi a fondo perduto per sostenere l’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese piemontesi che hanno esigenze di liquidità per far fronte agli oneri connessi al credito e per sostenere l’attivazione di tali operazioni da parte delle banche e dei Confidi. Uno stanziamento che consentirà di fornire velocemente ed in forma anticipata contributi compresi tra i 3 mila e i 7,5 mila euro per impresa, a seconda dell’importo dell’operazione finanziaria di riferimento.

Previste anche modifiche temporanee alla legge 34/04 “Sostegno al sistema di garanzie in favore delle PMI piemontesi attraverso l’integrazione dei fondi rischi dei Confidi”, per consentire ai Confidi selezionati di utilizzare i fondi trasferiti anche per l’erogazione veloce e snella di credito diretto ai propri associati su importi di piccolo taglio e per esigenze di liquidità.

L’assessore ha sottolineato che si stanno valutando modifiche alle misure specifiche sul turismo già previste prima della crisi sanitaria, a sostegno degli investimenti per l’offerta turistica e ricettiva, delle iniziative di promozione e promo commercializzazione. “Vogliamo rendere più coerente all’attuale scenario il fondo rotativo a favore delle micro piccole e medie imprese che al momento ha una dotazione di oltre 5 milioni – ha detto – e mettere in campo misure di contributi a fondo perduto attuate con bando, a favore di enti pubblici e associazioni senza scopo di lucro, ATL e Consorzi di operatori turistici.  Stiamo anche definendo le modifiche ai contenuti tecnici dei bandi, rispetto alle precedenti annualità, e si è provveduto a differire le date di rendicontazione dei bandi 2019 per venire incontro ai beneficiari.

La Regione metterà anche a punto un programma straordinario di promozione e promo-commercializzazione per il rilancio turistico, in collaborazione con VisitPiemonte e il sistema delle Aziende turistiche locali, in raccordo con i Consorzi degli operatori e in coordinamento con l’Enit: l’8 aprile è stato convocato un tavolo di lavoro con Regione e Atl.

Le risorse disponibili sono quelle del bilancio regionale a sostegno della promozione turistica, gestite direttamente dalla Regione, circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono, almeno in quota parte,  quelle assegnate  alle attività di Visit Piemonte (circa altri 2 milioni).

 

(Dall’ufficio stampa di Palazzo lascaris)

Attenzione: in rete una falsa ordinanza della Regione

La Regione Piemonte comunica che sta circolando una falsa ordinanza denominata decreto n. 37 del 5 aprile 2020. Si prega di non diffonderla e di controllare sempre l’ufficialità delle notizie sul sito www.regione.piemonte.it e sui canali social ufficiali dell’Ente

La Regione Piemonte sta provvedendo a sporgere denuncia alla Polizia postale, affinché gli autori vengano perseguiti. Nelle prossime ore verrà diffusa una nuova ordinanza, di cui verrà data evidenza attraverso gli organi di comunicazione della Regione. Ogni altra notizia che non trova riscontro sulle piattaforme ufficiali dell’Ente è da considerarsi non attendibile.

Da mercoledì mascherine obbligatorie per gli addetti alla vendita. Raccomandate per chi fa la spesa

Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio integrerà, nelle prossime ore, con alcune nuove misure le disposizioni attive sul territorio piemontese per il contenimento del Coronavirus

Da mercoledì 8 aprile sarà obbligatorio per il personale addetto alla vendita l’uso di dispositivi di protezione quali mascherina e guanti.

Verrà invece raccomandato ai singoli cittadini che entreranno in un esercizio commerciale o accederanno ad aree mercatali di utilizzare la mascherina o qualsiasi altro indumento a copertura di naso e bocca.

Una seconda misura consentirà l’utilizzo di taxi e autonoleggi per la consegna a domicilio di beni, spesa e medicinali. Il servizio dovrà essere svolto nel rispetto di tutte le disposizioni anti-contagio. La tariffa per la consegna a domicilio avrà un tetto massimo di 7,50 euro per le consegne nel raggio di 2,5 km, di 10 euro al massimo nell’ambito del medesimo comune e di 15 euro al massimo nell’ambito di più comuni. Non saranno consentiti ulteriori indennizzi o sovrapprezzi.

Tra i chiarimenti invece si precisa la possibilità alle persone addette all’assistenza di minori, anziani, ammalati o diversamente abili (baby sitter e badanti) di poter svolgere la propria attività. Mentre chi svolge mansioni di collaborazione domestica (colf) potrà continuare solo in presenza di esigenze comprovate (per queste ultime si rimanda alla FAQ che verrà pubblicata domani 6 aprile sul sito e sui canali social della Regione).

In Piemonte 434 pazienti guariti, 47 nuove vittime. In totale 12.442 positivi

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 19 di domenica 5 aprile

434 PAZIENTI GUARITI E 618 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che il numero complessivo di pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, è di 434 (92 in più di ieri, dato in assoluto migliore dall’inizio), cosi suddiviso su base provinciale: 26 in provincia di Alessandria, 23 in provincia di Asti, 17 in provincia di Biella, 41 in provincia di Cuneo, 22 in provincia di Novara, 245 in provincia di Torino, 27 in provincia di Vercelli, 23 nel Verbano-Cusio-Ossola, 10 provenienti da altre regioni. Altri 618 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica dopo la malattia e in attesa ora dell’esito del secondo.

 

47 I DECESSI DI OGGI E COMPLESSIVAMENTE 1191

Sono 47 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi: 4 in provincia di Alessandria, 5 in provincia di Asti, 3 in provincia di Biella, 2 in provincia di Cuneo, 6 in provincia di Novara, 21 in provincia di Torino, 1 in provincia di Vercelli 3 nel Verbano-Cusio-Ossola, 2 provenienti da altra regione.

Il totale complessivo è ora di 1191 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 223 ad Alessandria, 57 ad Asti, 87 a Biella, 78 a Cuneo, 139 a Novara, 464 a Torino, 60 a Vercelli, 61 nel Verbano-Cusio-Ossola, 22 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 12.442 ( più 603 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al “Covid-19” in Piemonte: 1.778 in provincia di Alessandria, 598 in provincia di Asti, 574 in provincia di Biella, 1080 in provincia di Cuneo, 992 in provincia di Novara, 6018 in provincia di Torino, 606 in provincia di Vercelli, 566 nel Verbano-Cusio-Ossola, 178 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 442.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 40638 , di cui 24201 risultati negativi.