regione piemonte- Pagina 7

Ravetti (Pd): “Collaborazione medica per disturbi psicologici”

 Nel suo intervento al Senato il Premier Mario Draghi, esponendo il proprio programma, ha insistito sull’importanza di “rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale, realizzando una forte rete di servizi di base (case della comunità, ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria), proposta che ha avuto il consenso pieno e totale della Società Italiana di Psichiatria che ha sottolineato l’importanza di rendere possibile la risposta alle gravi minacce del Covid-19 alla salute mentale degli italiani.

“Proprio in questa direzione va l’ordine del giorno da me presentato e che auspico venga approvato nella seduta di domani, che impegna la Giunta regionale, nell’ambito dello sviluppo delle forme di medicina di gruppo e di medicina in rete, a promuovere progetti di collaborazione fra i medici di medicina generale e gli psicologi della salute. Soprattutto in un periodo in cui la pandemia ha inciso, profondamente, sulla vita delle persone, causando e intensificando patologie psicologiche e psicosomatiche, la figura dello psicologo deve essere opportunamente rivalutata, inserendola in una progettualità di prevenzione e intervento nell’ambito della tutela della salute” spiega il Consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti.

“I medici di medicina generale – prosegue Ravetti – sono, infatti, chiamati a intervenire sui sintomi più diversi e il 35% delle richieste di visita nasce proprio da problemi di natura psicologica. Secondo l’Ocse sarebbero oltre 84 milioni i cittadini europei che soffrono di disturbi della salute mentale, attacchi d’ansia, stati di depressione e disturbi bipolari o che sono dipendenti da droghe e alcol. La crisi, inoltre, ha aumentato l’ingiustizia sociale e l’ineguaglianza che sono spesso sfociate in atti di violenza e in episodi di emarginazione sociale”.

“In un contesto tanto allarmante è urgente che la figura dello psicologo venga rivalutata – conclude Domenico Ravetti – e si deve fare in modo che interagisca con i medici di medicina generale per supportare i pazienti, dando loro un’adeguata assistenza psicologica. Sono molti infatti i campi nei quali risultano importanti un aiuto e un sostegno e da numerosi studi è emerso che la cooperazione tra medici e psicologi, nell’ambito delle cure primarie, comporterebbe per i servizi sanitari una significativa riduzione della spesa pubblica”.

Il voucher vacanza prorogato al 30 giugno Ecco come funziona

L’ASSESSORE AL TURISMO, VITTORIA POGGIO: «RICADUTE SUL TERRITORIO DI 48 MILIONI CHE SUPERANO L’INVESTIMENTO DI 5 MILIONI DELLA REGIONE»

Il presidente della Federazione dei Consorzi Turistici Piemonte Incoming, Andrea Cerrato: «Operazione diventata un caso studio a livello nazionale, ed è stata l’unica concreta iniziativa tra pubblico e privato che permette la sopravvivenza di molte aziende della filiera turistica»

Torino 15 febbraio 2021

Da oggi 15 febbraio fino al 30 giugno 2021, sarà di nuovo possibile acquistare un voucher per trascorre una vacanza di tre giorni in Piemonte con una 1 notte pagata dal cliente, 1 notte pagata dalla Regione Piemonte e la terza omaggiata dall’albergatore: grazie a questa formula, nel 2020 sono stati venduti oltre 32.000 voucher.

«Con una ricaduta in termini economici di 48 milioni di euro – ha sottolineato l’assessore al Turismo, Vittoria Poggioil gettito di questa operazione soltanto in termini di Iva, supera i 5 milioni investiti dalla Regione e secondo i nostri calcoli si stima che nell’arco dei prossimi due mesi saranno venduti oltre 10.000 voucher vacanza, in attesa di un rifinanziamento della legge sul Riparti Turismo Piemonte. L’operazione – ha aggiunto l’assessore – ha anche una valenza culturale per aver consentito di far conoscere il Piemonte ai Piemontesi che hanno scoperto le infinite “storie di bellezza” delle nostre colline, montagne, laghi, ma anche borghi e città».

«Il voucher vacanza – ha rimarcato il presidente della Federazione dei Consorzi Turistici Piemonte Incoming, Andrea Cerratoè diventato un caso studio a livello nazionale: è stata, infatti, l’unica concreta iniziativa tra pubblico e privato che servirà a permettere la sopravvivenza di molte aziende della filiera turistica, in particolare per quanto riguarda la montagna, ma anche per promuovere la stagione primaverile di colline, laghi e città».

Impianti di sci, la Regione: “Draghi intervenga per ristori immediati al settore”

IL PREMIER DIMOSTRI CHE LA MUSICA È CAMBIATA, I RISTORI IMMEDIATI SIANO IL PRIMO ATTO DEL NUOVO GOVERNO”

La Giunta regionale del Piemonte si è riunita questa mattina in seduta straordinaria per affrontare il tema della mancata ripartenza dell’attività degli impianti di sci, decisa ieri sera dal Governo a meno di 12 ore dall’apertura delle stazioni sciistiche.

Presenti in videocollegamento anche Giampiero Orleoni e Nicola Bosticco, presidente e vicepresidente di Arpiet, l’associazione che rappresenta i gestori degli impianti di risalita piemontesi.

In giornata la Regione scriverà al Governo per risollecitare l’attivazione immediata dei ristori che gli operatori del settore attendono da mesi (parametrati sul modello francese, che prevede un ristoro di circa il 50% dei ricavi annuali), ma anche un ulteriore indennizzo per le cinque false partenze subite dal comparto fin dall’avvio della stagione invernale (la prima per il ponte dell’Immacolata, poi ancora il 20 dicembre, il 7 e 18 gennaio e adesso il 15 febbraio), che hanno causato un aumento dei costi fissi del 20%.

Nel pomeriggio l’assessore agli Affari Legali Maurizio Marrone verificherà con l’avvocatura della Regione la possibilità di costituirsi parte civile, al fianco dei gestori degli impianti, per chiedere indennizzi proporzionati alla quantificazione dei danni, mentre gli assessori allo Sport Fabrizio Ricca e al Turismo e Commercio Vittoria Poggio incontreranno il neo-ministro del Turismo Massimo Garavaglia.

Stamattina invece il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, insieme al vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso, si è confrontato con il ministro agli Affari regionali Mariastella Gelmini per chiedere una immediata convocazione delle Regioni che hanno nel sistema invernale uno dei comparti economici strategici per il proprio territorio. Un settore che dà da vivere a migliaia di famiglie e che oggi rischia il collasso. Sempre in giornata, il presidente Cirio trasmetterà anche al presidente del Consiglio Draghi una memoria con le istanze urgenti che la Regione chiede al governo per sostenere il sistema della neve.

“La Regione Piemonte ha previsto di stanziare immediatamente 5,3 milioni di euro come ristori per gli impianti sciistici nuovamente penalizzati da una politica di chiusura intempestiva e annunciata con nessun anticipo – sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Ricca -. Una dinamica, questa, che ha reso impossibile una politica di pianificazione delle aperture per la stagione sciistica e ha causato ulteriori danni a quelli già ingenti che la pandemia ha provocato anche a questo comparto. La Giunta delibererà venerdì queste risorse che sappiamo non essere sufficienti, ma che sono un modo immediato per dare ossigeno a un settore che per il Piemonte è strategico. Ci aspettiamo che Roma si attivi subito per fare la sua parte. Draghi dimostri che la musica è cambiata e che il nuovo governo conosce e capisce i problemi della vita reale, come primo atto avvi immediatamente i ristori per lo sci”.

Grattacielo: “Accelerare le bonifiche e attenzione ai subappalti”

“REGIONE: LO SPOSTAMENTO DEL TRASFERIMENTO DEI DIPENDENTI AL 2023 È DECISIONE GIUSTA ED OPPORTUNA”

 

Diciamolo: la decisione, annunciata dall’assessore regionale Andrea Tronzano, di rimandare il trasferimento dei dipendenti nel grattacielo della Regione a fine 2022 o nel 2023 è giusta ed opportuna.

Ricordo che all’interno del grattacielo gli spazi sono organizzati in “open space”, con moduli da 30/40 postazioni di lavoro una a fianco dell’altra, separate da un basso divisore. Solo quando ci saremo lasciati definitivamente alle spalle la pandemia da Covid-19 sarà possibile attuare tale organizzazione del lavoro, in cui i contatti fisici sono ravvicinati per forza di cose.

Si dovranno utilizzare al meglio questi due anni per completare sia il grattacielo sia le bonifiche ai terreni circostanti e alle acque di falda.  A questo proposito, chiedo all’amministrazione regionale di prestare la massima attenzione alle decine di subappalti assegnati in questi anni (scorrendo l’elenco delle determine pubblicato sulla pagina istituzionale dedicata al grattacielo, ho contato 50 ditte subappaltatrici solo dal giugno 2017 al settembre 2020).

Vedo il grosso rischio che i tanti subappalti portino a dare al grattacielo un “vestito di Arlecchino”, con interventi non coordinati fra loro, che renderanno difficoltosa la successiva gestione dell’opera. E, senza creare allarmismi, vedo anche il rischio di infiltrazioni da parte delle organizzazioni criminali/mafiose, che da sempre utilizzano lo strumento del subappalto per infiltrarsi nell’economia legale.

Io e Igor Boni siamo sempre in attesa di una risposta da parte degli assessori Marrone e Tronzano alla nostra lettera (inviata loro via PEC) del novembre scorso su “Bonifiche? Paga chi ha inquinato!”.

Infine, chiedo nuovamente all’Assessore Tronzano di rendere noto l’importo dell’ “accordo bonario” (fra costruttori e Regione), rifiutato dal direttore regionale Lepri nel 2019, dopo che lo stesso Lepri e il responsabile regionale alla Trasparenza hanno respinto il mio accesso civico.

https://www.regione.piemonte.it/web/amministrazione/organizzazione/nuovo-palazzo-della-regione-sede-unica/delibere-determine-documenti-sulla-sede-unica

https://www.associazioneaglietta.it/2020/11/30/chi-inquina-paga-deve-valere-anche-per-grattacielo-regione-e-parco-della-salute-lettera-aperta-radicali-boni-e-manfredi-ad-assessori-marrone-e-tronzano-nel-9-anniversario-iniz/

Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta):

 

Nuovi contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori

Psr Piemonte Misura 6.1.1: 6,2 milioni in più sul bando 2019 con 145 beneficiari

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, assegna ulteriori 6,2 milioni di euro di contributi per l’insediamento dei giovani agricoltori sul bando 2019 del Programma di sviluppo rurale. La dotazione finanziaria va ad integrazione dei 3.350.000 di euro originari del bando 2019 dell’operazione 6.1.1 del Psr del Piemonte 2014-2020, per un totale di 9,6 milioni di euro. In totale sono 227 i giovani agricoltori piemontesi beneficiari.

“Il rifinanziamento del bando 2019 relativo al premio di insediamento dei giovani agricoltori permette lo scorrimento della graduatoria del bando 2019 del Psr e andrà ad interessare ulteriori 145 beneficiari, un sostegno importante in tempo di crisi rivolto alle nostre aziende piemontesi”, precisa l’assessore Marco Protopapa.

Giornata contro il bullismo, la Regione investe nella formazione dei docenti

7 FEBBRAIO 2021 – GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO. L’ASSESSORE CHIORINO:  “PER CONTRASTARE UN’EMERGENZA EDUCATIVA, LA REGIONE INVESTE NELLA FORMAZIONE DEI DOCENTI”

Il 7 febbraio ricorre la Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo: quest’anno la Regione Piemonte, attraverso un bando per la progettazione di interventi contro il bullismo, ha messo a disposizione 100 mila euro per gli istituti polo della formazione, ovvero le scuole che sono dei riferimenti istituzionali rispetto alla formazione docenti di tutte le autonomie scolastiche dei loro territori: pertanto, le ricadute dei progetti formativi finanziati si estenderanno potenzialmente sull’intero territorio regionale. Potranno partecipare ai corsi di formazione tutti i docenti di scuole di ogni ordine e grado.

Bullismo e cyberbullismo sono diventati una vera e propria emergenza educativa – così l’assessore all’istruzione Elena Chiorino – bisogna avere la consapevolezza che questi problemi si possono risolvere, o almeno arginare, soltanto con una capillare azione di sensibilizzazione e di prevenzione. È importante che i docenti, non soltanto le famiglie, conoscano tutti i pericoli che si nascondono nel web: di fronte alla crescita inarrestabile della tecnologia, diventa necessario, pertanto, fornire alle figure predisposte all’educazione, tutti gli strumenti che possano aumentare una forma sana di relazionalità negli allievi, un’azione preventiva che mai come in questo momento storico per il mondo della scuola risulta essere tanto urgente quanto non rinviabile”.

33 sono stati i progetti selezionati e ammessi al contributo, presentati da 24 istituti di tutti gli ambiti territoriali: 15 da scuole dell’area metropolitana di Torino, 5 dall’Alessandrino, 2 dall’Astigiano, 2 dal Biellese, 5 dal Cuneese, 2 dal Novarese, 1 dal Vercellese, 1 dal Verbano (in allegato la graduatoria). L’impegno della Regione per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo trova il suo fondamento nella legge regionale 5 febbraio 2018 n. 2, che ha come riferimento la legge nazionale (71/2017). Il bando regionale “Percorsi di formazione per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyberbullismo” finanzia progetti di formazione per docenti sulle tematiche della prevenzione e del contrasto del bullismo e del cyberbullismo, per diffondere la cultura della legalità, il rispetto della dignità della persona, la valorizzazione delle diversità, il contrasto di ogni forma di discriminazione, la promozione dell’educazione civica digitale, la tutela dell’integrità psicofisica dei minori e l’utilizzo consapevole delle tecnologie informatiche e della rete internet. I progetti ammessi al contributo mirano a valorizzare la crescita educativa, psicologica e sociale dei minori, tutelando i più fragili e supportando i soggetti che, a vario titolo, ricoprono ruoli educativi.

La Regione ha concluso anche un altro bando, che stanzia 410 mila euro complessivi per progetti di formazione dei docenti in aree tematiche di particolare sensibilità e rilevanza nell’attuale emergenza dovuta alla pandemia Covid: la didattica digitale integrata e l’educazione civica (Costituzione, diritto, legalità e solidarietà, sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio, educazione alla salute, cittadinanza). 23 le scuole partecipanti, per un totale di 110 progetti ammessi al contributo. L’esito è pubblicato sul sito web della Regione Piemonte, nella sezione bandi e finanziamenti .

Il Piemonte punta sugli infermieri di comunità

La Regione Piemonte adotterà un Piano di assistenza territoriale “con la costituzione di servizi a gestione infermieristica nell’ambito distrettuale delle Asl e con il potenziamento della figura dell’Infermiere di famiglia e di comunità, al fine di implementare i servizi di assistenza territoriale e domiciliare”.

Lo prevede l’emendamento, presentato dalla prima firmataria Francesca Frediani (M4o), sottoscritto dai gruppi Luv, Pd e M5s e approvato all’unanimità dalla Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco.

L’emendamento è stato accolto dall’assessore alla Sanità Luigi Icardi nell’ambito della discussione sul Ddl 127, “Sviluppo delle forme associative della Medicina generale”, che ha sottolineato come in effetti la misura sia coerente con l’azione del governo regionale sul potenziamento territoriale.

La discussione sul provvedimento, che prevede di stanziare 10 milioni di euro rispettivamente per il 2021 e il 2022 per riconoscere all’assistenza primaria il ruolo cardine dell’assistenza territoriale per garantire la continuità delle cure, la presa in carico della cronicità e una migliore accessibilità alle prestazioni, è giunta oggi all’articolo 4 bis, vedendo anche l’approvazione di due emendamenti all’articolo 3, proposti da Domenico Rossi (Pd), sugli obiettivi assegnati ai componenti delle forme associative.

La discussione in Commissione, che vede alcuni temi ancora aperti soprattutto in merito alla norma finanziaria, riprenderà domani.

Legge sul gioco d’azzardo, M5s e LeU contro il “far west”

Regione Piemonte: maggioranza presenta emendamento per cambiare la legge 

“E’ comparso un emendamento presentato alla chetichella dalla Giunta e che andrebbe a modificare la Legge sul Gioco d’Azzardo Patologico. Questo è un fatto gravissimo, perché la legge è in discussione in Commissione ed è stato messo lì senza dire nulla, magari pensando che nessuno se ne accorgesse.

Noi questo non lo permettiamo è una cosa veramente vergognosa. Da parte nostra ci organizzeremo, vedremo cosa fare se non ritirate questo emendamento. Questa è l’ulteriore dimostrazione della vostra incapacità di discutere e confrontarsi in Consiglio e nelle Commissioni”. E’ quanto afferma Giorgio Bertola, consigliere regionale del Piemonte del Movimento 5 Stelle durante il Consiglio Regionale, lamentando la presentazione alla Giunta da parte della maggioranza di un emendamento che chiede la modifica della legge sul gioco in Piemonte – come riporta l’Agenzia Agimeg. “Non ho nessuna traduzione per quello che avete fatto questa notte come dei ladri nel segreto delle minacce velate che ci avete fatto in Capigruppo – ha continuato Marco Grimaldi, consigliere di Liberi e Uguali -. Avete avuto la faccia tosta, dopo due ore di emendamenti ed illustrazioni di contingentare i tempi, di dirci di evitare di presentare altri emendamenti, non avendo accettato nessuna delle nostre richieste ed avendo violato il principio di rispetto che c’è tra noi. Il Consiglio Regionale avrebbe dovuto discutere della Commissione d’Inchiesta sul Covid, siete riusciti a prenderci in giro per due settimane e a richiamare in Aula un Omnibus che doveva parlare delle norme collegate alla finanziaria ed invece avete messo leggi e modifiche che solo nell’ultima legislatura abbiamo impiegato 4 anni per riformare. Non contenti dei 3.000 emendamenti presentati negli orari stabiliti, questa notte a firma della Giunta avete messo sul tavolo la modifica delle norme sul gioco d’azzardo. Volete il Far West sia nella caccia che nel gioco d’azzardo? In una norma legata alla finanziaria volete estendere le norme sulla caccia e il gioco d’azzardo, ritornando al Far West di prima. Noi ve lo impediremo. Spero che la maggioranza ritiri l’emendamento fatto questa notte. Dovete smetterla di ricattarci”.

cdn/AGIMEG

Il governatore Cirio: “Il Piemonte è in salute e pronto a riaprire i confini”

Il sistema del tracciamento interverrà per isolare eventuali focolai in modo immediato, nuovo laboratorio mobile in arrivo per i tamponi. BonusPiemonte: in una settimana già fatti 30.000 bonifici per 64.7 milioni di euro

“Il Piemonte è in salute e riapre al resto dell’Italia. La Festa della Repubblica assume quindi un duplice significato: festeggiamo i valori della democrazia e della libertà, quest’ultima compressa negli ultimi mesi a causa dell’emergenza sanitaria”: è quanto ha affermato il presidente della Regione Alberto Cirio in apertura di una video conferenza stampa diffusa questo pomeriggio dalla Sala della Giunta regionale e alla quale hanno partecipato il vicepresidente Fabio Carosso, gli assessori alla Sanità Luigi Icardi, alla Ricerca Covid Matteo Marnati, alla Protezione civile Marco Gabusi, insieme al presidente della Task Force Fase2 Sanità Ferruccio Fazio, al supervisore del monitoraggio epidemiologico in Piemonte Paolo Vineis, al commissario straordinario per il Coronavirus in Piemonte Vincenzo Coccolo, al presidente del Comitato tecnico-scientifico dell’Unità di Crisi Roberto Testi, alla responsabile del Seremi (Servizio regionale controllo malattie infettive) Chiara Pasqualini e al coordinatore del Piano di prevenzione regionale Bartolomeo Griglio.

“I parametri del monitoraggio di oggi sono estremamente buoni, confermano la fase discendente e sono la fotografia di un Piemonte in salute in grado di riaffrontare senza timori la riapertura dei confini regionali da mercoledì prossimo – ha evidenziato il presidente Cirio – Inoltre, testimoniano il grande lavoro svolto: oggi in tre giorni siamo in grado di isolare la persona dopo la manifestazione dei primi sintomi di infezione, l’indicatore Rt è a 0.5 quando la soglia è 1, i posti occupati in terapia intensiva sono il 12% quando il massimo è 30%, i contagiati sono il 23% quando non si deve superare il 40%. Anche sulla presenza di focolai siamo in discesa”.

“Risultati – ha riconosciuto il presidente – ottenuti anche perché il contratto con i medici di base ha consentito di posare la prima pietra della costruzione della medicina di territorio che mancava, e che è così importante, e di migliorare l’operazione di tracciamento dei contagi. Il sistema è ora in grado di monitorare a livello comunale l’evoluzione dell’infezione e ci consente un intervento immediato per contrastare eventuali focolai ed individuare subito le fonti di contagio intervenendo in modo precoce invece di inseguirle. Molto confortanti i primi risultati dei test sierologici effettuati dai privati: la percentuale dei positivi agli anticorpi va dal 3 al 7% e solo lo 0,1% è ancora positivo dopo il tampone”.

“Questo perché – ha sottolineato l’assessore Icardi – abbiamo un sistema di controllo che ci permette una presenza più forte sul territorio e si può affrontare con serenità lo sviluppo della situazione”.

Diversi i temi che sono stati affrontati dai presenti

Tamponi. L’assessore Marnati ha annunciato l’arrivo tra pochi giorni, grazie alla collaborazione con ESA (l’Agenzia Spaziale Europea), di un laboratorio mobile in grado di effettuare 25.000 test sierologici sui volontari che hanno lavorato durante l’emergenza e processare 6000 tamponi, e che il laboratorio Arpa di La Loggia assumerà il livello di sicurezza 3, tra i più alti in Italia, e potrà così analizzare le caratteristiche e l’evoluzione del virus.

Il presidente ha ringraziato l’ESA “per aver scelto il Piemonte per questo progetto, una decisione per noi è significativa e importante”.

Mascherine. Non sarà prorogata l’ordinanza, in vigore fino alla mezzanotte di domani, che obbliga a indossare le mascherine anche all’aperto nei centri abitati e nelle aree commerciali. “Dal 3 giugno – ha spiegato Cirio – torneranno a valere le nome del decreto del presidente Conte, ma siamo pronti però a nuovi interventi se si verificheranno delle storture. Ricordo a tutti che la regola è quella dell’obbligatorietà della mascherina ovunque non sia possibile garantire il rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro. La scelta specifica adottata in Piemonte per questo lungo ponte del 2 giugno è stata giusta, i controlli sono stati svolti in maniera intelligente e ci sono state, finora, poche contravvenzioni”.

Situazione socio-economica. Il vicepresidente Carosso ha ricordato i dati del 3° rapporto che Ires Piemonte ha presentato al Gruppo di monitoraggio istituzionale della Fase2, dai quali si evince che la produzione economica ha raggiunto il 98% rispetto a quella registrata prima della crisi e che le imprese hanno fatto ampio ricorso al Fondo di garanzia, tanto che la percentuale di richieste inferiori a 25.000 euro si attesta attorno al 90% del totale.

Il presidente Cirio ha sottolineato che oggi sono stati effettuati 6839 bonifici del BonusPiemonte per oltre 11,7 milioni di euro e che in una settimana sono stati erogati 64,7 milioni e disposti 30.000 bonifici.

Riapertura della balneazione nei laghi. L’assessore Marnati ha poi reso noto che il Piemonte anticipa al 3 giugno la riapertura della balneazione di fiumi e laghi , ad oggi sospesa per le misure anti-contagio da Coronavirus e prevista per il 15 giugno. Le analisi di Arpa hanno infatti garantito l’eccellenza della qualità delle acque su 58 spiagge del territorio.

Potenza del virus. Ferruccio Fazio, rispetto a uno studio recentemente realizzato dall’ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato che “stiamo assistendo, grazie al distanziamento personale e all’uso dei dispositivi di protezione individuale, non solo ad una importante riduzione della diffusione e della gravità dei contagi rispetto a un mese fa, ma forse anche a una minore aggressività del virus stesso e questo potrebbe quindi rendere meno probabile, o comunque meno grave, una seconda ondata a ottobre”.

Rsa. L’assessore Icardi ha dichiarato che “tra pochi giorni verrà presentato un documento sulla riammissione degli ospiti in completa sicurezza per tutti” e il professor Fazio ha aggiunto che “si devono identificare percorsi sicuri per fare in modo che gli ospiti possano nuovamente incontrare i parenti, evitando il rischio di introduzione di un virus ora che gli ultimi tamponi dimostrano che è stato debellato”.

Il video integrale della conferenza stampa integrale è pubblicato su https://www.facebook.com/regione.piemonte.official/

Microcredito, la Regione: “Il Piemonte non lascia indietro nessuno”

Approvata una misura a sostegno anche dei soggetti «non bancabili», che non potrebbero accedere ad alcun tipo di credito. Gli assessori Chiorino e Tronzano: «La politica, soprattutto in questo particolare momento, ha il dovere di aiutare tutti, nella speranza che anche le imprese più in difficoltà possano trovare la forza di rialzarsi e ripartire».

E’ stata approvata nell’ultima seduta della Giunta regionale  una delibera dedicata alle micro imprese «non bancabili», ovvero a quelle realtà lavorative che devono poter accedere ai finanziamenti ma che non sono in grado di fornire le garanzie necessarie da parte degli Istituti di credito per poter ottenere i prestiti necessari per far ripartire le loro attività.

«Si tratta di un’operazione che si innesta in un disegno complessivo che vuole provare a coprire tutte le esigenze – spiegano gli assessori regionali al Lavoro, Elena Chiorino e alle Attività Produttive, Andrea Tronzano – La politica deve aiutare anche le imprese non bancabili che devono essere aiutate a superare la crisi poi sarà il mercato a determinare il loro successo o meno».

Il limite massimo di finanziamento è pari a 25mila euro ed il limite minimo è di 3mila euro e sarà garantito all’80 per cento dal fondo di garanzia a costo zero.

Il fondo opera come garanzia «sostitutiva», per cui gli Istituti di credito non potranno richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario; Il finanziamento deve essere rimborsato, a rate mensili, all’Istituto di credito nel termine massimo di 48 mesi (di cui 3 mesi di pre ammortamento) per i finanziamenti di importo pari o inferiore a 10mila euro e nel termine massimo di 72 mesi (di cui 6 mesi di pre ammortamento) per i finanziamenti di importo superiore e comunque entro il limite massimo 25mila euro. Il Fondo ha attualmente una dotazione di tre milioni e 200 mila euro.