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“Risintonizza il Piemonte”. Il 4 luglio Grimaldi, Rosso, Filoni e Nasso a Mongrando

Sinistra Italiana

 

“La partita non è ancora chiusa e così continua il nostro percorso per ‘risintonizzare’ il Piemonte: il 4 luglio saremo a Mongrando per discutere di ciò che due anni di ‘Tele Cirio’ hanno significato e potrebbero ancora significare per quel territorio. Un’area già sfruttata da cave e discariche, che dovrebbe essere bonificata e rigenerata, ma anche valorizzata per le sue produzioni biologiche e i suoi bellissimi itinerari, mentre rischia di ospitare un nuovo termovalorizzatore. Che fine hanno fatto gli obiettivi di sostenibilità e transizione ecologica che ci dovremmo dare? Come sempre sono rimasti fermi agli annunci: sotto la comunicazione, il nulla” – dichiarano gli esponenti della sinistra piemontese, Marco Grimaldi (Capogruppo di LUV in Regione), Fiammetta Rosso (Segretaria regionale di Sinistra Italiana), Antonio Filoni (Sindaco di Mongrando) e Luisa Nasso (Assessora a Mongrando e consigliera provinciale a Biella), che lunedì 4 luglio alle 18,00 saranno insieme al dibattito presso il Centro Polivalente di Mongrando.

“Parleremo di questo come di tanti altri temi, per esempio degli effetti nefasti della nuova legge sul gioco d’azzardo, della disattenzione di questa Giunta per il fenomeno del vampirismo della criminalità organizzata sul tessuto sociale ed economico del Piemonte, ma anche dei tanti – troppi errori commessi nella gestione dell’emergenza Covid, che sta mostrando tutto il portato dei suoi effetti anche sociali e psicologici: si pensi per esempio al disagio psichico dilagante fra i giovanissimi e all’aumento dei casi di violenza di genere” – proseguono Grimaldi, Rosso, Filoni e Nasso. – “Vi aspettiamo in tanti e tante, a lunedì”.

Moderati: Troppi atti di indirizzo per le discussioni che riguardano il Governo e il suo legiferare

 

Nel frattempo, la Città di Torino ha problemi stringenti da affrontare.

Oggi, l’ennesimo Consiglio Comunale in cui la discussione prende una piega distante dai problemi precipui della Città di Torino_

Sono davvero convinto che le città – specialmente le città principali come Torino, che in sé hanno più fenomeni da governare – debbano indirizzare anche il discorso politico nazionale, dialogando col Governo.
Eppure non riesco a non pensare che in questo preciso momento la nostra città abbia bisogno di segnali precisamente territoriali. Noi siamo il Consiglio Comunale di Torino e abbiamo delle priorità stringenti, urgentissime: in questo momento si spendano il tempo e i soldi pubblici per affrontare la necessaria manutenzione stradale a fronte del milione e mezzo stanziato, per capire come aumentare gli interventi di Amiat nelle nostre aree verdi, per programmare azioni concrete, per far sapere al mondo della disabilità che ci stiamo occupando di chi è più fragile, per dire alle associazioni del territorio che abbiamo trovato una soluzione stabile per permettere loro di continuare la loro fondamentale attività di sostegno al welfare.
Il Consiglio Comunale non è cassa di risonanza per la propria agenda personale ma il luogo dove si affrontano, prima di tutto, le questioni cittadine.

Simone Fissolo

Capogruppo Moderati Città di Torino
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Fdi: “Lo Russo, vanno difesi anche i diritti dei bambini”

“Se il sindaco Lo Russo credesse davvero che riconoscere le coppie omogenitoriali significhi tutelare i diritti dei bambini sarebbe andato avanti nelle registrazioni anagrafiche. Invece ha dovuto sospendere perché aldilà dell’ideologia quel registro non li tutelava, ma ingannava tutti, lasciando in un limbo i minori che delle azioni sbagliate degli adulti e delle loro rivendicazioni non possono nulla” dichiarano la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’assessore regionale Maurizio Marrone, proseguendo: “Persino Lo Russo sa che si profilava una violazione ai loro danni e per questo le sue parole odierne sono l’ennesima presa in giro. Il Parlamento è l’unico che può legiferare in materia e l’unica norma possibile e comunque imprenscindibile è quella sull’utero in affitto reato universale proposta da Giorgia Meloni. La contrarietà a tale norma è un insulto alle donne, ai diritti fondamentali dei minori ma soprattutto un via libera a raggirare ciò che tutta la giurisprudenza ha confermato: usare una donna per la gestazione è reato. Non possiamo ammettere che l’aggirare tale principio diventi addirittura presupposto di qualunque tipo di rivendicazione e trovare l’avv allo di istituzioni peraltro nel merito e negli strumenti incompetenti”

Merlo e Zambon: e ora avanti con il Centro

Serve un coordinamento anche a livello piemontese

“I risultati elettorali delle ultime elezioni amministrative, a livello nazionale come a livello locale,
confermano la necessità e l’importanza di proseguire sulla strada del rafforzamento e del
consolidamento del Centro e di una ‘politica di centro’ nel nostro paese. La crisi irreversibile del
populismo e del qualunquismo grillino e la pesante flessione elettorale della Lega salviniana,
cambiano radicalmente la geografia politica nel nostro paese.
Ora è il momento di rilanciare una ricetta politica e di governo riformista, democratica e centrista.
Le due condizioni necessarie ed indispensabili per valorizzare, adesso, questo progetto sono
quelle però di saper riunire sotto lo stesso tetto i vari partiti, movimenti e reti civiche che non si
riconoscono più nel ‘bipolarismo selvaggio’ che attualmente caratterizza il sistema politico italiano
da un lato e, soprattutto, superare le ridicole e grottesche pregiudiziali personali o politiche nei
confronti di questo o quel leader centrista dall’altro. Due condizioni fondamentali e decisive per
far decollare un serio e credibile Centro nella politica nazionale e locale.
Per questo motivo si rende necessario, anche a livello piemontese – prima che si verifichi a livello
nazionale – dar vita ad un coordinamento politico ed organizzativo tra i vari partiti riconducibili alla
cultura e alla politica di centro. Quando si apre una nuova fase politica occorre attrezzarsi per non
perdersi nei rivoli del passato e delle sciocche contrapposizioni personali. La stagione del
populismo grillino e del tardo sovranismo sono ormai alle nostre spalle. Occorre guardare avanti.
Su questo versante noi siamo impegnati, soprattutto in vista delle ormai prossime elezioni
politiche, con forza e convinzione”.
Giorgio Merlo, Presidente Nazionale ‘Noi Di Centro-Mastella’
Renato Zambon, Segretario regionale ‘Noi Di Centro-Mastella’.

Costanzo, Italexit: Carrefour licenzia, sindacati e ministri dormivano?

Nel silenzio di sindacati ed istituzioni Carrefour licenzia oltre 700 persone in tutta Italia, con centinaia di esuberi solo nel torinese. Il noto ipermercato adotta la strategia del taglio prima e dell’esternalizzazione dei servizi alle cooperative esterne poi. I sindacati ad inizio anno, hanno firmato tranquilli la risoluzione dei rapporti di lavoro con il criterio della non opposizione al licenziamento, a cuor leggero, a tal punto che non risulta prevenuta né alla Regione Piemonte né al Mise nessuna richiesta di apertura del tavolo di crisi. In aggiunta un anno fa l’Ispettorato del lavoro ha accertato una interposizione illecita di manodopera e lavoro nero nel punto vendita torinese di via Tripoli.
Perché a Carrefour è concesso aggirare le norme nel silenzio dei sindacati maggiormente rappresentativi  della politica? Ho chiesto con una interrogazione la convocazione urgente dei responsabili di Carrefour Italia.

Italexit non accetterà mai passivamente l’imperversare di politiche speculative di profitto sulla pelle delle persone. È tempo di smascherare chiunque abbia avvallato questa operazione assumendosi tutte le responsabilità del caso. Così in una nota la parlamentare torinese di Italexit in commissione Lavoro Jessica Costanzo.

Piccole e grandi manovre dopo il voto

Cirio governatore e Lo Russo Sindaco sembrano proprio due gemelli. Oramai sempre insieme nel chiedere aiuti per la nostra disastrata città di Torino. Insieme a questo lavoro normalizzano la situazione della loro parte politica.  Cirio ha dolcemente commissariato l’Assessore alla Sanità e delle beghe tra leghisti e Fratelli D’Italia non ne vuole sapere.

Nel Pd torinese non si muove foglia che Lo Russo non voglia.  Coadiuvato, si intende, dal  fido Daniele Valle e dall’Assessore di riferimento Mimmo Carretta con il senatore Mauro Laus molto ma molto contento. Mancava solo l’assegnazione dei posti in GTT.  In ritardo.  Si aspettava la risposta dei sindacati. Il sindaco aveva proposto : su 5 posti nel cda 2 posti ai sindacati.  Vane speranze. Rimandato indietro al mittente, i sindacati non ci stanno. Sperare era lecito. Illudersi stupido.  I sindacati, in particolare la Cgil, hanno scelto l’Aventino a vita. Ma ora, dopo i Referendum e le elezioni amministrative, si sta leggendo un altro libro. Persino l’equilibrato e simpatico Fabrizio Comba dice : qui , oramai comandiamo noi di Fratelli d Italia.  Non è detto che Cirio sarà ricandidato.  Ergo: o fai ciò che diciamo noi o sei “cotto”. È il loro momento? Pare e comunque si vedrà.  Un anno alle votazioni è un periodo considerevole in politica. Per ora alcune certezze.
Chi è cotto è, oramai ex capitano Matteo Salvini. Il ministro Giorgetti è disperato: Matteo sta mai zitto e soprattutto fermo. Viceversail  Pd  contento: siamo il primo partito. E poi ? I guai cominciano qui con la domanda: con chi ci alleiamo?  Mistero.  Con i cinque stelle in stato comatoso. Ed ecco la seconda certezza : degli oltre 300 deputati e senatori ne verranno rieletti 30, al massimo 40.  Altro disperato di lusso è Conte ( l’avvocato prestato alla politica, ovviamente). E Report non ha pietà.  Giù mazzate a Grillo inquisito.  Grillo inquisito?  Proprio così, ironia della vita. Era partito per essere il novello Savonarola e , mi sa , il rogo adesso aspetta lui. Con il padre della Boschi assolto. Siamo oltre alla disperazione per i pentastellati, ora ribattezzati 2 stelle, anzi proprio perché ci sono stati simpatici 1 stella e fa che “n’abbi “. Ma allora caro Pd  sterzata verso Calenda.  Fosse così facile.  La sinistra interna e meridionale non ci sta. Dunque?
Ad occhio è croce 5 anni di opposizione con Meloni Presidente del consiglio. Speriamo che Sergio Mattarella resista. Non tutti i mali vengono per nuocere. Dopo crisi pandemica e la guerra in Ucraina in corso, Torino e Piemonte aumentano le esportazioni. Addirittura a Biella più 37 % di produzione dello storico tessile. Eppure qualcosa non torna . Girando un po’ non mi sembra che la gente sia poi così tanto appagata. Godiamoci , comunque, questo momento di gloria sperando che non sia una gloria effimera e momentanea.
Patrizio Tosetto

Grimaldi (LUV): Nulla di nuovo nel contratto di servizio con Trenitalia

Trasporti. Solo tagli e nessuna innovazione

“Il ricorso è ancora in piedi, il contratto di servizio è scaduto e non si è colta l’occasione per produrre qualcosa di nuovo: nessuna innovazione e incentivazione sul tema del trasporto integrato, ossia sull’introduzione di un biglietto integrato a prezzo calmierato come c’è per esempio in Germania, così come non c’è traccia della proposta da noi chiesta e approvata sulla gratuità del biglietto per i bimbi fino ai 14 anni” – commenta il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in seguito all’informativa di Giunta sul prossimo contratto di servizio con Trenitalia.

“Il nuovo contratto è molto simile a quello precedente al Covid, di cui mantiene però solo il 99,2% e non solo: la percentuale è garantita dalla presenza di 72 km di linee in più che sono state in realtà sottrarre ad altri percorsi” – prosegue Grimaldi. “Di fatto si è tagliato sulle linee ferroviarie, con effetti che ricadranno sui pendolari, ma anche sulla qualità dell’aria. Il basso Piemonte non vede aumentare i suoi servizi e, nello specifico, le linee alessandrine verso Milano e Bologna ancora totalmente insufficienti. Abbiamo fatto domande precise su cui volevamo una risposta chiara che non c’è stata. I territori alessandrini, ad esempio, chiedono più collegamenti sulle linee Asti-Alessandria-Voghera, Alessandria-Ovada, Alessandria-Nizza, e da Alessandria verso appunto il centro Italia e l’adriatico; poi ancora l’Asti-Alba e la Casale-Vercelli, la Pinerolo-Torre Pellice e la tratta Bra-Savigliano-Saluzzo-Cuneo-Mondovì all’interno del sistema integrato. Scena muta dell’Assessore che ha evitato di rispondere nel merito; teme strumentalizzazioni politiche, i suoi tagli li annuncerà dopo le elezioni”.

Cittadini estratti a sorte: Cellula Coscioni dice sì

“La democrazia è in affanno, i referendum non bastano più” dichiarano così in una nota Lorenzo Cabulliese, Miriam Abate e Maddalena Cavaglià, rispettivamente segretario, presidente e tesoriere della Cellula Coscioni Torino, ramificazione territoriale dell’Associazione Luca Coscioni, congiuntamente ai coordinatori dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta Daniele De Giorgis, Andrea Turi e Patrizia de Grazia. “Abbiamo visto come anche lo strumento referendario sia in crisi così come la partecipazione dei cittadini ai rituali di voto tradizionali, per questo motivo sposiamo l’idea di assemblee di cittadini estratti a sorte, sperimentata con successo in altri stati europei, promossa con proposta di legge dall’associazione Eumans. Concludono: “Ci ritroveremo domenica 19 giugno dalle ore 15 alle ore 17 in Via Garibaldi angolo Via San Dalmazzo ad invitare la cittadinanza a firmare la proposta di legge che istituisce in Italia le assemblee dei cittadini estratti a sorte con l’indicazione di affrontare il tema dell’emergenza clima come prioritario”.

DemoS commenta l’esito delle elezioni amministrative 

DemoS – Democrazia Solidale del Piemonte valuta con soddisfazione l’esito del primo turno delle elezioni amministrative.

Ottimo risultato per Erio Ambrosino, candidato DemoS a Cuneo, sicuramente eletto in Consiglio Comunale, che in caso di vittoria di Patrizia Manassero al ballottaggio potrebbe fare parte della sua squadra di governo.

Grande soddisfazione anche per l’ottimo risultato a Grugliasco della lista civica GruOn, sostenuta da Demos, che con il suo 13,21% di voti è la seconda forza di centro sinistra dopo il PD e porta in consiglio comunale Luciano Lopedote, Elisa Martino e Stefano Zuffellato.

A Alessandria, Paola Ferrari, candidata a sostegno di Giorgio Abonante, non riesce a ottenere voti sufficienti per l’elezione in consiglio comunale, così come Gianfranco Giromini, a capo della lista DemoS di Borgomanero .

«Anche laddove non riusciamo a avere eletti» dichiara Elena Apollonio, segretaria regionale, «in vista delle regionali ma non solo, è fondamentale l’importante lavoro di rete che è stato fatto e l’attenzione che è stata portata sulle condizioni degli ultimi, sul dialogo interreligioso, sulla pace. Ora sia a Cuneo e sia a Alessandria continueremo a lavorare a sostegno dei candidati sindaci del centro sinistra per il ballottaggio»

Anche a livello nazionale la rete degli eletti DemoS cresce con nuovi consiglieri a Genova, Verona, Taranto, Budrio (Bologna), Gaeta e Frosinone.

                                                                    DemoS – Democrazia Solidale Piemonte

Ruffino e Pampaloni (Azione): ora risistemare argini del Po

Sfruttare il periodo di “drammatica siccita’” per “risistemare gli argini del Po”. Lo chiedono due esponenti di Azione, la deputata Daniela Ruffino e Rodolfo Pampaloni, del direttivo cittadino torinese del partito. “Nonostante l’importanza del Po con i suoi 652 chilometri di lunghezza – osserva Daniela Ruffino – da decenni non e’ oggetto di un’attivita’, necessaria e costante, di pulizia e manutenzione e le conseguenze negative di una simile trascuratezza sono molteplici. Dobbiamo sfruttare la siccita’ per risistemare gli argini del fiume e bonificarlo. Ho presentato oggi in VIII Commissione alla Camera una risoluzione che impegna il governo ad adottare tutte le iniziative di competenza e in coordinamento con gli enti locali coinvolti. Bisogna garantire – conclude la deputata di Azione – l’attuazione delle opere di pulizia e riqualificazione del Po, valutando l’opportunita’ di nominare un apposito Commissario straordinario che affianchi l’autorita’ distrettuale e prevedendo fondi ulteriori per queste operazioni a tutela del fiume piu’ importante d’Italia”. Per Pampaloni “affrontare i problemi del Po a Torino non e’ cosa piu’ rinviabile. I danni all’ecosistema, i rischi idrogeologici e sanitari devono essere affrontati subito con tutti gli strumenti altrimenti saranno impedite tutte le attivita’ sul fiume, in caso di maltempo poi i danni saranno di gran lunga superiori. Dragare un fiume e tenerlo pulito costa molto ma molto meno che rifare case argini ponti e strade”, conclude il dirigente torinese di Azione.