politica- Pagina 192

Ambrogio (Fdi): “Sciopero benzinai irrazionale, ma ascoltare Faib”

“Il presidio di Faib-Confesercenti davanti alla prefettura di Torino, all’interno di uno sciopero nazionale che, di converso, continuo a considerare irrazionale e immotivato, offre un pacato e condivisibile punto di partenza per un confronto costruttivo in materia”.
“Non comprendo lo sciopero, perché il dl carburanti non accusa nessuno e tenta, semplicemente, di individuare strumenti per combattere la speculazione, ma comprendo benissimo la necessità di instaurare e sostenere un’azione di ristrutturazione, ammodernamento e riqualificazione della rete, rispondente alle nuove dinamiche legate all’elettrificazione del parco auto circolante”.
“I fatti recenti, con i prezzi che, nelle ore antecedenti lo sciopero, sono schizzati verso l’alto, confermano la bontà di un provvedimento che farà emergere le poche realtà torbide e tutelerà la stragrande maggioranza di gestori, rispettosi delle regole e delle normali dinamiche di mercato. E, chiaramente, gli automobilisti”. Ad affermarlo Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere comunale di Torino.

Strategia sul tessile, Tovaglieri (Lega): “più controlli su importazioni extra UE”

Negli emendamenti alla Strategia europea sul tessile annunciati più controlli sulle importazioni extra UE, maggiori informazioni ai consumatori e difesa dell’occupazione femminile.

«Occorre che l’Europa sostenga e rafforzi il proprio settore tessile, non solo perché strategico per la crescita economica, ma anche perché, in un mercato globale caratterizzato da una competizione sempre più aggressiva e senza regole, rappresenta un modello di rispetto dell’ambiente nelle fasi produttive e un esempio di come sia possibile coniugare la sostenibilità con la qualità».

Così l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), membro della Commissione Industria del Parlamento europeo, intervenendo  alla sessione dedicata alla “Strategia UE sulla sostenibilità del tessile”, che segue come “relatrice ombra” per il gruppo Identità e Democrazia. 

Tovaglieri, che proprio di recente ha visitato le più importanti industrie tessili del Biellese e incontrato i rappresentanti del settore, durante il suo intervento ha annunciato che presenterà emendamenti alla Strategia sul tessile «che si focalizzeranno sulla tracciabilità e accessibilità delle informazioni per il consumatore e sulla sensibilizzazione ai costi ambientali e umani della fast fashion di bassa qualità. Insisteremo anche sulla necessità di effettuare maggiori controlli sulle importazioni extra-UE, di riportare in Europa le produzioni e di non gravare le piccole e medie imprese con nuove normative comunitarie, che aumentino oneri e burocrazia». 

Infine, come membro della Commissione Parità di genere, l’eurodeputata lombarda ha ricordato la preponderanza del lavoro femminile nel settore tessile e moda. «Tutelare il tessile europeo – ha concluso Tovaglieri – significa quindi sostenere le donne che lavorano a tutti i livelli della filiera come imprenditrici, dirigenti, tecniche e operaie». 

Ernesto Schiaparelli, Fissolo: la storia che dobbiamo tutelare

Figura decisiva per gli studi egittologici, a Ernesto Schiaparelli è intitolato un giardino la cui manutenzione scarseggia da anni; il risultato è un luogo degradato che merita più attenzione e interventi.

Quindi, una mia interpellanza per chiedere una maggiore attenzione al nome di un personaggio che ha dato, sul piano culturale e filantropico, un contributo di grande valore alla Città di Torino e allo Stato Italiano.

Se da molto tempo Torino è fiore all’occhiello per l’egittologia, con il Museo Egizio che continua il suo eccellente percorso, non dobbiamo dimenticarci di chi, in passato, ha contribuito in maniera decisiva al patrimonio culturale dello stesso Museo, portando reperti per circa tre quarti della sua attuale collezione.
Ernesto Schiaparelli è stato uno dei massimi egittologi a livello internazionale e a lui, nel 2017, su richiesta dell’Accademia delle Scienze di Torino, la Città ha intitolato un giardino compreso tra le vie Macerata, Dronero, Caserta e Savigliano, nella circoscrizione 4.
Purtroppo le attuali condizioni di degrado e incuria in cui versa il giardino stridono con l’importanza di tale contributo e con il profilo di tale personaggio.
Il conteggio delle situazioni a cui porre attenzione, in così pochi metri quadri, è impietoso: elettrosaldature raffazzonate per accedere a dei box inutilizzati da anni, sporcizia accumulata sui vani scale, la statua centrale vandalizzata da scritte spray e mai ripulita, finti alberi pensati per essere strutture di sostegno per piante rampicanti, in modo da accogliere con la loro ombra chi avesse voluto sedersi sulle panchine, ma su cui nessuno si è mai preoccupato di aggiungere l’elemento primario, il verde.
Questa situazione di degrado riduce la fruibilità del giardino per tutta la cittadinanza ma in particolar modo per gli alunni e le alunne della Scuola di Infanzia “Bovetti” che potrebbero, invece, trascorrere qualche ora all’aperto in un giardino pubblico intitolato a una figura così prestigiosa.
Come Città di Torino possiamo e dobbiamo fare di più. Con la mia interpellanza ho chiesto se siano previsti interventi tali da riportare il giardino in condizioni adeguate al prestigio dello studioso e benefattore che si vuole ricordare e onorare e se sia prevista la calendarizzazione dell’inaugurazione di questa area verde.

Breve biografia di Ernesto Schiaparelli:
Laureatosi in Lettere a Torino e specializzatosi all’Ecole pratique des hautes études della Sorbona, dopo aver diretto la sezione egizia del Museo archeologico di Firenze dal 1881 al 1893, nel 1908 fu nominato soprintendente agli Scavi del Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Dal 1894 al 1928 fu direttore del Museo delle Antichità di Torino e diresse la Missione Archeologica Italiana (M.A.I.) per diciassette anni fino al 1920. Attraverso dodici campagne di scavo in Egitto ha permesso di portare a Torino oltre 20.000 reperti di eccezionale valore scientifico e museale, provenienti dai siti di Eliopoli, Giza, Ashmunein, Assiut, Hammamia, Quau el Khebir, Deir el Medina, Valle delle Regine e Assuan. In questo modo, furono colmate numerose lacune della collezione Drovetti, che costituiva, in precedenza, il più importante nucleo di reperti della collezione torinese. Tra le sue scoperte merita di essere segnalata la tomba dell’architetto Kha e della consorte Merit, il cui ricco corredo, conservato intatto, rappresenta una delle maggiori attrazioni del Museo Egizio. Un’altra scoperta di rilievo avvenne nel 1904 con il ritrovamento della tomba della regina Nefertari, moglie di Ramesses II, che conservava quasi intatta la decorazione interna. È stato anche presidente della Commissione archeologica italiana in Egitto. Fu autore di numerose pubblicazioni, tra le quali “Del sentimento religioso degli antichi egiziani secondo i monumenti” e “Il libro dei funerali degli antichi egiziani”. Dal 1924 al 1928 fu Senatore del Regno d’Italia. Nel 1886 fondò l’Associazione Nazionale per Soccorrere i Missionari Italiani (A.N.S.M.I.), ancora operante nel campo della gestione con personale religioso di case di riposo, orfanotrofi, scuole e ospedali in molte nazioni europee; Ernesto Schiaparelli diede, insieme a Giulio Farina che ne continuò il lavoro dopo la sua morte, un contributo essenziale al patrimonio culturale del Museo Egizio, portando reperti per circa tre quarti dell’attuale collezione del Museo.

Simone Fissolo
Capogruppo dei Moderati
Comune di Torino

Ambrogio (Fdi): “Movida fuori controllo”

“Nell’augurare una pronta e completa guarigione allo studente universitario colpito da una bicicletta, gettata dalla balconata dei Murazzi, torniamo, con forza e crescente sdegno, a denunciare una situazione, quella legata alla movida torinese, ormai completamente fuori controllo”. Così Paola Ambrogio, Senatrice di Fratelli d’Italia e Consigliere Comunale di Torino, che aggiunge: “Il Sindaco Lo Russo, invece di presidiare il territorio con una massiccia e deterrente presenza di agenti della polizia locale, rimane a guardare e fantastica sul Sindaco della Notte, senza che nessuno ne abbia mai compreso funzioni e mezzi”.
“Lo Russo, eletto per fare il Sindaco h24 e non solo nelle ore diurne, affronti la ‘malamovida’ e potenzi le forze che ha a disposizione, controllando e presidiando le zone dei locali per garantire una civile convivenza e un divertimento sano e rispettoso”.

 

I parlamentari Verdi Sinistra hanno assunto la tutela politica di un attivista nelle carceri iraniane

On. Marco Grimaldi (Verdi Sinistra):

I crimini e la repressione violenta non ci possono lasciare indifferenti.

Insisteremo a chiedere un impegno chiaro per salvare esseri umani dal boia. 


“Sono migliaia i giovani e le donne che in Iran nel corso degli ultimi mesi sono scesi in piazza e si ritrovano ora nelle carceri.  Per alcuni di loro  incarcerati e a rischio di esecuzione,  Alleanza Verdi-Sinistra, così come per  altri  casi molti altri parlamentari italiani di ogni orientamento politico lo stanno facendo, ha assunto il patrocinio politico.
Tutti i deputati e senatori dei nostri gruppi parlamentari  in queste giorni hanno inviato o stanno inviando una lettera all’ambasciatore dell’Iran in Italia per chiedere notizie e assumere la tutela politica di un singolo attivista.”
Lo scrive su Facebook Marco Grimaldi dell’Alleanza Verdi Sinistra.
 

“Uccisioni illegali a seguito dell’uso ingiustificato della forza, arresti arbitrari di massa, sparizioni forzate, torture, condanne a lunghe pene detentive o a morte  – prosegue l’esponente rossoverde – a seguito di processi in cui gli “imputati” sono privati di avvocati di propria scelta, della presunzione di innocenza, del diritto al silenzio, di un processo pubblico: sono crimini che non possono lasciarci indifferenti.”

“Come parlamentari di Alleanza Verdi Sinistra faremo di tutto – conclude Grimaldi – per acquisire informazioni da Teheran e continueremo a chiedere all’Ambasciatore risposte precise e un impegno chiaro per salvare queste vite.”

Italia Lib Pop: vallate piemontesi volano per lo sviluppo

In un’epoca in cui, a causa del cambiamento climatico, l’economia basata sugli impianti di risalita risulta essere sempre più precaria, nelle vallate montane è necessario attingere a tutte quelle iniziative che ne possono riqualificare il territorio, facendolo crescere e rendendolo nuovamente attivo, attuale e vivibile.

“Il lockdown provocato dal Covid ha portato alla riscoperta della montagna: una delle regioni climatiche più tipiche della nostra Regione. Una realtà che con il tempo ha cambiato la propria prospettiva economica a favore dell’urbanizzazione. Eppure la montagna può e deve ancora essere non solo un’alternativa, ma un sistema profit autoreferenziato e autonomo che crei sviluppo economico, occupazione, qualità della vita, oltre a proteggere e divulgare le tipicità dei territori”, così Alberto BuscaResponsabile Regionale Patrimonio Storico e Culturale di Italia Liberale e Popolare Piemonte, commenta la proposta dell’Associazione per la tutela e la riqualificazione dei territori montani.
Le località sciistiche, dove le alte temperature accorciano sempre più le stagioni e dove, spesso, diventa difficile usufruire anche dell’innevamento artificiale, possono trovare nuovi sbocchi economici tramite progetti territoriali che coinvolgano anche i comuni delle Valli, trovando valide alternative all’economia sempre più precaria legata ai soli impianti di risalita.
“Se lo sci non è praticabile, intervenga la cultura, si faccia avanti l’idea di un comprensorio sportivo innovativo, coinvolgente, al passo coi tempi. Ciaspole, maneggi, itinerari storici, strade enogastronomiche, alberghi diffusi, musei etnografici, sono tutte iniziative in grado di dare nuova linfa alle nostre vallate, ricche di peculiarità e storia che troppo spesso vengono banalizzate e non utilizzate come opportunità di crescita economica e sociale“, aggiunge Busca.
La montagna come attrattiva di investimenti  alternativi, profittevoli e sostenibili anche economicamente. Uno scenario non sono agropastorale che ripopoli le borgate, ma che le renda a loro volta attrattive: creazione di percorsi ecomuseali ed enogastronomici alla scoperta della storia e delle tipicità locali, creazione di Laboratori Universitari a partire da Agraria, Veterinaria ed Architettura per la riscoperta, la tutela e la divulgazione del patrimonio storico dei territori, infrastrutture turistiche che associno storia del territorio e servizi all’altezza del turismo contemporaneo, sponsorizzazione ed attività mediatica in grado di raggiungere turisti ed operatori su scala nazionale ed internazionale.
Burocrazia e cecità negli investimenti saranno i primi ostacoli da abbattere per velocizzare un processo che coinvolga produzione e turismo: Sindaci, Comunità Montane, Pro Loco, Associazioni Culturali e Imprenditori dovranno necessariamente creare un tavolo comune che analizzi nello specifico le possibilità di investimento, mantenendo prioritaria la salvaguardia dell’ecosistema e la sicurezza idrogeologica, sviluppando progetti che consentano un ripopolamento delle borgate ed una loro riqualificazione sociale ed economica”, conclude Busca.
Il Piemonte è ricco di attrattive e potenzialità territoriali ad oggi sotto utilizzate. Le possibilità per interi territori di trovare una nuova via economica e di miglioramento della qualità della vita sono notevoli: la riscoperta dei territori e delle loro peculiarità attraverso progetti di rete, può essere un importante volano per l’economia locale, anche su scala nazionale.
“La storia locale, le produzioni tipiche, la cultura del territorio, spesso non vengono utilizzate come potenzialità e valore aggiunto per progetti di sviluppo territoriale che possano creare una nuova economia locale, facendo da volano ad un processo di crescita dei territori. Un patrimonio che, se fruttato a dovere, potrebbe risultare il veicolo principe per territori che negli anni si sono desertificati dal punto di vista economico ed abitativo”, così Claudio DesiròSegretario di Italia Liberale e Popolare.
I Comuni delle Valli Piemontesi sono spesso di piccole dimensioni e solo facendo rete, sviluppando progetti che incidano su interi comprensori, possono trovare le condizioni necessarie allo sviluppo di nuovi sbocchi economici a partire dalle singole potenzialità e tipicità.
“La nostra Associazione, che mette i territori al primo posto come punto di partenza per la ripresa del nostro Paese, si sta attivando per essere il mezzo tramite il quale le diverse istituzioni locali, il mondo associativo e l’imprenditoria possano dialogare per sviluppare progetti locali specifici, in grado di dare una nuova vita a territori che riteniamo essere fondamentali per la storia ed il futuro di tutto il Piemonte“, conclude Desirò.

Merlo: “Olimpiadi 2026, dopo l’Oval risolviamo definitivamente il post olimpico di Pragelato e di Cesana”

“Finalmente inizia a farsi largo la tesi che anche per i grandi eventi, nello specifico le Olimpiadi di Milano/Cortina del 2026, non si possono più disperdere ingenti risorse pubbliche per la costruzione di nuovi impianti che poi rischiano di diventare, come si suol dire, ‘cattedrali nel deserto’. Se il pattinaggio di velocità sarà traferito a Torino non potrà che essere una notizia estremamente positiva ed incoraggiante per Torino e per l’intero Piemonte. Ma, al riguardo, si rende sempre più indispensabile risolvere anche e definitivamente il post olimpico. Cioè gli impianti del trampolino di Pragelato e il bob di Cesana. E non penso solo ed esclusivamente al recupero per le Olimpiadi del 2026 dei rispettivi impianti ma anche, e soprattutto, allo smantellamento e alla riconversione dei siti accogliendo i progetti delle rispettive Amministrazioni Comunali se quelle discipline sportive saranno svolte altrove.
Progetti, come ovvio, che vanno condivisi con la Regione Piemonte e la Città Metropolitana e che richiedono, però, adesso di essere affrontati seriamente.
E questo non solo per sciogliere definitivamente un nodo ormai endemico e frutto dell’eredità di Torino 2006 ma anche per rilanciare quei territori e la loro vocazione turistica, sportiva e paesaggistica”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci

Pro-gender, presidio di Azione studentesca al liceo Cavour di Torino


Riceviamo e pubblichiamo
Questa mattina i militanti di Azione Studentesca Torino, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, hanno organizzato un presidio per protestare contro l’implementazione dei bagni neutri e altre politiche pro-gender prese dall’istituto.
È stato esposto uno striscione con scritto: “Fuori il gender dalle scuole”. 
“Abbiamo voluto protestare contro l’implementazione dei bagni neutri, misura irrispettosa del decoro e dell’intelligenza degli studenti. Questa è solo l’ultima follia pro-gender promossa da questo istituto, un trend preoccupante che non può passare inosservato. Le teorie di genere non sono altro che un ulteriore strumento per sradicare l’identità e le radici dei giovani e distrarre gli studenti dai reali problemi che li affliggono. 
Queste iniziative ci troveranno sempre pronti a esprimere il nostro dissenso” Dichiarano i responsabili di Azione Studentesca Torino.

Paola Ambrogio – Senatore di Fratelli d’Italia – aggiunge: “Ritengo che si stia alzando eccessivamente il livello di confusione: i nostri ragazzi dovrebbero essere lasciati liberi di frequentare la scuola senza dover essere bersagliati da campagne di “sensibilizzazione” rispetto alle “identità di genere”.

L’emendamento “salva piccoli comuni” di Forza Italia

“Ho presentato l’emendamento ‘salva piccoli Comuni’ che prevede la possibilità di essere iscritti nel grado iniziale dell’albo dei Segretari Comunali e Provinciali coloro che abbiano svolto le funzioni di vicesegretario comunale presso Enti Locali per almeno tre anni”. Ad annunciarlo il senatore Roberto Rosso, estensore dell’emendamento al Decreto Milleproroghe.

“Si tratta di una norma essenziale per assicurare la continuità amministrativa all’interno soprattutto dei piccoli Comuni che lamentano da tempo la difficoltà a reperire segretari comunali. Una misura di sburocratizzazione e semplificazione che abbiamo fortemente voluto come Forza Italia su richiesta proprio dei Comuni piemontesi”. Concludono Rosso e il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte Paolo Ruzzola che si è fatto portavoce dell’istanza.

Merlo. Post olimpico, i progetti di Pragelato e di Cesana siano condivisi da Regione e Città Metropolitana

“Se la soluzione definitiva del post olimpico di Torino 2006 resta una delle priorità per la Città Metropolitana e la Regione Piemonte, l’unica strada realisticamente percorribile è quella di ridisegnare il futuro di quei siti – e cioè i trampolini di Pragelato e il bob di Cesana Torinese – di comune accordo. Al netto delle pregiudiziali dogmatiche e politiche che sono una costante su questo terreno e che, del resto, si sono già platealmente manifestate sul progetto presentato dal Comune di Cesana, è indubbio che se si vogliono evitare ostacoli e blocchi lungo il percorso autorizzativo, i rispettivi progetti avanzati dalle Amministrazioni Comunali non possono che essere condivisi. Appunto, da Città Metropolitana e dalla Regione Piemonte e di comune intesa, come ovvio, con le Amministrazioni locali di Pragelato e di Cesana.
E questo deve avvenire, ormai, a prescindere dalle scelte che verranno effettuate nelle prossime settimane su dove si svolgeranno alcune discipline sportive previste per le Olimpiadi di Milano/ Cortina del 2026. Serve, cioè, adesso una vera e convinta sinergia istituzionale tra i vari enti preposti. Il tutto per evitare che sorgano problemi insormontabili tra i progetti delle singole Amministrazioni Comunali e la loro effettiva realizzazione”.

Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci. 19 1 2023