politica- Pagina 191

Draghi e il nuovo Giggino

Stavolta Giggino ci ha decisamente stupito. Raggiante ha comunicato: esco dai cinquestelle con altri 60 parlamentari e facciamo un gruppo autonomo. Ora i cinquestelle non sono più il partito con più parlamentari.  Disperato Beppe Grillo: la sua creatura si sta sciogliendo come neve al sole. Alla fine i dilettanti allo sbaraglio sono sbaragliati. Un altro disperato è Travaglio, lui giovane liberale ora icona dell’ estremismo di sinistra. Draghi vuole intraprendere una strada?  Lui ne vuole imboccare sicuramente un’altra. Altro dato da non sottovalutare: Giggino da oggi non si può e non si deve chiamare più Giggino.  Luigi di Maio  da tre anni Ministro degli Esteri. Chi l’avrebbe detto?  Non è ancora avvezzo alle lingue straniere ma sulla guerra in Ucraina, ammettiamolo, ha tenuto il punto. Ma le novità sul piano nazionale non finiscono qui. Sergio Mattarella non gradirebbe la Meloni presidente del Consiglio. Troppo chiassosa.  Unico rimedio: modificare l’ attuale legge elettorale passando al proporzionale con qualche sbarramento.  Sbarramento al 3 % . Ci sarebbe posto per tutti.  Successivamente il Caos e dunque di nuovo Mario Draghi, attualmente sempre più defilato sulle questioni interne e sempre più proiettato sulle questioni internazionali. Mi sembra fantapolitica ma ci può stare.  Comunque la vedo dura che questo Parlamento faccia qualcosa. Una cosa è certa: Luigi di Maio  uscendo dai cinquestelle con 60 fedelissimi ha messo in salvaguardia il governo. Questo governo finirà la legislatura. Forse era raggiante per questo. Come era raggiante dopo il reddito di cittadinanza.  Abbiamo sconfitto la povertà! Non è avvenuto.  Ma tutto fa buon brodo.
Patrizio Tosetto

Nuovo Comitato per la Buona Destra a Chieri

In un momento di notevole incertezza politica e di grande fermento nel campo liberale, prosegue la crescita della Buona Destra Piemontese che tra nuove adesioni di amministratori locali ed un crescente interesse da parte dei cittadini, continua il proprio percorso di radicamento territoriale attraverso l’apertura di nuovi comitati locali.

“Annunciamo oggi l’apertura del nuovo Comitato per la Buona Destra di Chieri, affidando ad Alexandro Berra il ruolo di Referente Locale”, così Claudio Desirò, Segretario Regionale della Buona Destra del Piemonte.

“Conosco Alex da tempo e sono sicuro che, insieme al Delegato di zona, Avv. Alberto Del Noce, farà un grande lavoro, sviluppando il nostro progetto in funzione delle Elezioni Amministrative del 2024”, continua Desirò.

“Il nostro obiettivo è quello di proseguire nella creazione di un’alternativa concreta al bipopulismo attuale, ridando fiato e rappresentanza ai valori liberali, moderati, europeisti ed a tutti coloro che in questi si riconoscono”, conclude Desirò, “in queste settimane stiamo registrando l’adesione di amministratori locali, membri di progetti civici, politici in cerca di una casa liberale in grado di poter gettare le basi di un percorso credibile e concreto. Questi sono i risultati che ci confortano e chi confermano di essere sulla strada giusta”.

Secondo Berra, “l’obbiettivo della Buona Destra di Chieri, sarà quello principalmente di riportare la Città al centro delle proposte, lasciando da parte gli individualismi che hanno portato in questi anni ad avere una destra ormai frazionata e inesistente. 

Si cercherà anche di dare finalmente una casa a quelle persone che ormai non si riconoscono più negli slogan che puntano alla pancia delle persone: il motto principale non devi essere w il partito ma w Chieri e i Chieresi.”

“Ringrazio Claudio e l’Avvocato Del Noce per la fiducia che mi hanno dimostrato”, conclude Berra, “e sono pronto a far crescere la squadra della Buona Destra piemontese lavorando per il rilancio del nostro territorio”.

Attraverso in politica “altra ed alta”, fatta di proposte concrete ed in linea con i reali bisogni del Paese, distanti dagli slogan “mordi e fuggi” lanciati in cerca di facile consenso, la Buona Destra diventa sempre più realtà affermandosi come punto di riferimento del campo liberale.

Il Direttivo della Buona Destra del Piemonte ricorda di essere a disposizione per tutti coloro che, incuriositi dalla nuova realtà politica, volessero approfondire la proposta, sia attraverso i canali social sia attraverso i Comitati Locali ed i propri organi dirigenziali.

Buona Destra Piemonte

Di Maio, la conversione e la scelta politica

Vabbè, si potrebbe dire senza farla lunga, che la festa è finita, è stato bello, cala il sipario. Ciao 5 stelle.

Però, c’è un però. Certo, ascoltare uno che ha fatto la fortuna personale con un partito
ripetendo all’infinito slogan, accuse infamanti contro gli avversari politici, criminalizzare tutti quelli
che c’erano prima, sostenere teorie sulla superiorità morale nei confronti di tutti gli altri
interlocutori politici, esaltare l’incompetenza e l’improvvisazione al potere, ridicolizzare altri partiti
e le rispettive culture politiche e poi, una bella sera, rinnegare tutto ciò e liquidare la precedente
esperienza come se fosse tutte merce avariata… beh, fa ancora un certo effetto. Anche nella
società contemporanea, dove la politica, di fatto, è scomparsa.
Ora, tutti sappiamo che siamo in un contesto dominato dal trasformismo politico più spietato e
dall’opportunismo personale e parlamentare – e dove il capitolo del “terzo mandato”, come tutti
sanno, è centrale e determinante da quelle parti… – ma anche quando si rinnega radicalmente
tutto ciò che si è predicato per circa 15 anni anche i palati politici più addestrati e collaudati
provano tuttavia un certo brivido.
Detto questo, che effettivamente non si può negare come se nulla fosse, non possiamo non
cogliere anche un dato politico inequivocabile. E cioè, Di Maio dopo aver rinnegato e sconfessato
radicalmente tutto quello che ha teorizzato, detto e praticato per 5 lustri e sino a qualche
settimana fa, adesso ha scoperto che è arrivato il momento della “scelta”. Politica e forse anche
culturale, nonchè comportamentale, archiviando – almeno speriamo definitivamente – la sequela
di insulti, attacchi personali, contumelie e semi diffamazioni rivolte agli avversari/nemici politici in
tutti questi anni. E la “scelta” politica è quella, che personalmente condivido, di contribuire a
rafforzare e a consolidare un progetto politico di Centro nel nostro paese attraverso la
declinazione concreta di una “politica di centro”. Certo, non può essere Di Maio – per ragioni
persin troppo evidenti da spiegare – il perno attorno al quale si costruisce un simile progetto. Ma,
comunque sia, la presa di distanza di Di Maio e della sua corrente, seppur estemporanee e
dettata da evidenti ragioni legate alla tagliola del “secondo mandato”, aiuta ad isolare sempre di
più il populismo giustizialista, manettaro e demagogico di ciò che resta del partito dei 5 stelle. Un
segnale che non può non essere colto da tutti coloro che lavorano per dar vita a questo progetto
distinto e distante dal “bipolarismo selvaggio”che ha caratterizzato la politica italiana in questi
ultimi lustri e che si è ulteriormente rafforzato in questi ultimi tempi con l’assenza della politica e il
trionfo del trasformismo e della spregiudicatezza.
Ecco perchè il nostro compito politico e il nostro ruolo in questo progetto specifico, anche e
soprattutto dopo le scelte dell’ex pentastellato Di Maio, si rafforza sempre di più. Adesso si tratta
di consolidare questo soggetto plurale e di affinare, al contempo, un “pensiero” politico che sia in
grado di dare robustezza ideale e programmatica a questa sfida che sarà decisiva anche per
garantire la qualità e l’efficacia nell’azione di governo dopo le prossime elezioni politiche. Ognuno
con la propria storia, la propria cultura e la propria sensibilità politica.

Giorgio Merlo

M5S: Ruffino “Danni provocati dai 5 Stelle al Paese hanno  superato livello di decenza”

“Non e’ possibile dare ogni giorno spazio ai litigi dei 5 Stelle e tralasciare le priorita’ degli italiani in questo periodo di crisi. Se Di Maio ha deciso di divorziare dai suoi compagni di partito lo faccia senza bloccare la maggioranza. I danni provocati al Paese dal M5S hanno davvero superato il livello di guardia e di decenza. Ora dobbiamo risolvere i problemi dell’Italia, tagliare le accise sui carburanti, il cuneo fiscale, aiutare le aziende e le famiglie a superare un periodo duro e non continuare a perdere tempo dietro i litigi dei grillini capricciosi”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino.

Festeggiamenti di San Giovanni: “parola d’ordine penalizzare i commercianti”

Venerdì 24 giugno  l’ordinanza n. 39 del Sindaco  obbliga i gestori e gli esercenti dei locali del centro di Torino a rimuovere dehors, piante, panchine, causa sospensione della concessione del suolo pubblico.

“Un’ordinanza intempestiva e mai vista nella nostra Città soprattutto relativamente all’estensione del territorio interessato – commenta il Vice Capogruppo di Torino Bellissima, Giuseppe Iannò – che obbligherà i locali del centro di Torino ad un’operazione contro il tempo ed alla riduzione della propria attività lavorativa durante il giorno di festa patronale della città”.

“Un’ordinanza già criticabile per le ripercussioni economiche sulle centinaia di attività interessate, ancor più inconcepibile perché emanata a 72 ore di distanza – prosegue Iannò”.

“In queste ore siamo stati contattati da diversi titolari delle attività di somministrazione del centro di Torino, allarmati per la scarsità di tempo a disposizione per ottemperare all’ordinanza, preoccupati per la necessità di ritrovare spazi in cui depositare i materiali da rimuovere, e legittimamente arrabbiati per la nuova occasione persa per risollevare un settore in forte crisi da tempo”.

Lo spettacolo pirotecnico in occasione della festa patronale è una tradizione consolidata, ma è la prima volta che ai locali ubicati al di fuori di piazza Vittorio Veneto o piazza Gran Madre, venga imposta un’operazione simile. Quasi tutto il centro di Torino viene sottoposto ad un’ordinanza emanata fuori tempo massimo.

Una richiesta assurda e tardiva, che mette in difficoltà le decine di attività della zona, costrette a rimuovere e sistemare velocemente tutto ciò che insiste sul suolo pubblico, con 72 ore di tempo a disposizione e dovendo rinunciare per l’ennesima volta ad un’occasione di rilancio.

L’ennesimo episodio che dimostra la scarsa attenzione, che la Giunta pone su questo settore, sul quale si spendono sempre belle parole in campagna elettorale ma nei fatti concreti, solo tanti bla bla.

Iveco bus: Ruffino “Contenti per scelta lungimirante azienda di produrre in Italia”

 
“La notizia che Iveco Bus tornera’ a produrre autobus in Italia e’ assolutamente positiva per il territorio in quanto uno dei siti interessati sara’ a Torino. E’ una mossa intelligente richiedere l’accesso ai Contratti di Sviluppo del ministero dello Sviluppo Economico nell’ambito delle opportunita’ fornite dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). In vista della messa la bando dei motori termici entro il 2035 l’azienda ha interpretato subito il futuro di un settore strategico per l’Italia e soprattutto per il Piemonte, proponendosi di sostenere la transizione energetica nel segmento del trasporto collettivo di persone in Italia sviluppando tecnologie avanzate di propulsione per autobus a zero emissioni. Non possiamo che essere contenti per questa scelta lungimirante che fa bene al Paese”. Dichiara in una nota la deputata di Azione, Daniela Ruffino.

Il prof. Angelo D’Orsi a Torino

PER UNA COSTITUENTE DELLA SINISTRA
MERCOLEDÌ 22 GIUGNO ALLE 18 – Circolo Arci La Poderosa – Via Salerno 15a
 
Il prof. Angelo D’Orsi si confronterà con varie voci del mondo politico, culturale, associativo sulla sua proposta di COSTITUENTE DELLA SINISTRA.
 
Il tour per la “Rinascita della Sinistra” finalmente fa tappa a Torino, dove tutto ebbe inizio con la campagna elettorale del 2021 per le elezioni comunali.
Per poco non si riuscì ad entrare in Consiglio Comunale – dichiara il prof. D’Orsi – ma proprio dall’esperienza di quella pur onorevole sconfitta concepii il progetto di una rinascita della Sinistra. Da allora, quanta strada nei miei sandali!”.
E il percorso prosegue, anche davanti a difficoltà, dubbi, disillusioni. Proprio in queste ore dalla vicina Francia ci vengono, con il successo di Melenchon, segnali che dobbiamo cogliere.
A Torino, il 22 giugno, faremo il punto.
Grato fin d’ora – conclude Angelo D’Orsi – a chi vorrà essere presente.

Treni, Avetta (Pd): “Carrozze allagate e vagoni strapieni”

“CONDIZIONATORI MAL FUNZIONANTI: SUI TRENI REGIONALI NON C’È NULLA DI MAGICO”

Il consigliere regionale Alberto AVETTA ha presentato un’Interrogazione denunciando sulla Torino-Milano e sull’Aosta-Torino sovraffollamento e carrozze allagate causa mal funzionamento dei sistemi di condizionamento: “Rispetto ad ottobre nulla è cambiato.”

 

«Nelle ultime settimane sulle tratte Torino-Ivrea-Aosta e Torino-Milano si sono verificati diversi disservizi, soprattutto sovraffollamento e intollerabili problemi di natura tecnica con impianti di condizionamento copiosamente “gocciolanti” all’interno delle carrozze. In particolare, un video realizzato recentemente sul treno Torino-Aosta delle 16.25, in un giorno feriale, non lascia spazio a molta fantasia rispetto alla carenza di posti a sedere. Anzi, non si scorge capienza nemmeno per stare in piedi! Analoga situazione, secondo quanto testimoniato dai pendolari, si verifica spesso anche sull’Aosta-Torino che parte da Chivasso alle 7.10. Casi di carrozze allagate dal malfunzionamento dei sistemi di condizionamento si sono verificati pochi giorni fa sul Torino-Milano delle 18.54. In attesa di capire se il nuovo contratto di servizio con Trenitalia porterà con sé un’offerta rinnovata in quantità e qualità, ho presentato un’Interrogazione per sollecitare la Regione Piemonte ad intervenire su Trenitalia. Mentre nei vari spot sull’Alta Velocità, da Frecciarossa a Italo, è tutto “magico”, i pendolari che viaggiano sui treni regionali devono ricorrere agli incantesimi se vogliono arrivare puntuali al lavoro e viaggiare non in carrozze stipate e roventi». Lo afferma il vice Presidente della Commissione Trasporti e consigliere regionale del Pd Alberto AVETTA, che ha depositato un’Interrogazione nella quale si chiede alla Regione di intervenire per porre rimedio all’irrisolto problema della Torino-Ivrea-Aosta.

«Ad ottobre, insieme al Consigliere Mauro Salizzoni, avevamo documentato la stessa situazione. Prendiamo atto che, da allora, nulla è migliorato. Stiamo parlando di due linee molto utilizzate dai pendolari che, per ragioni di lavoro o di studio, non possono scegliere di spostarsi nelle ormai limitate fasce orarie in cui le carrozze non risultano congestionate all’inverosimile. Circa l’Aosta-Ivrea-Torino non basta chiamare in causa la Regione Valle d’Aosta in quanto titolare della linea, perché gran parte degli utenti di questa tratta vivono tra canavese e chivassese e non possono essere trattati alla stregua di “piemontesi di serie C”. Purtroppo, mentre altre Regioni hanno ripristinato il 100% dei servizi ferroviari, in Piemonte ad oggi sono ancora ridotti e l’attesa del nuovo contratto di servizio, che entrerà in vigore il 1 luglio, non lascia spazio all’ottimismo. Speriamo di venire smentiti, ma, nell’attesa, la Regione dovrebbe quanto meno chiedere delucidazioni a Trenitalia e pretendere il rispetto di standard dignitosi in quanto a capienza e corretto funzionamento del condizionamento».

Siccità: Fregolent (Iv), Piemonte paga ritardi e politiche errate su risparmio idrico

“Le criticità relative alla mancanza di acqua in Piemonte non sono soltanto causate dalla siccità ma da ritardi e scelte politiche errate sia a livello regionale che nazionale”: è quanto dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Iv In Commissione Ambiente della Camera.

“Per anni dighe ed invasi sono stati bloccati dai territori a causa della ‘sindrome Nimby’, manca ancora in Piemonte una legge per il risparmio idrico degli edifici, va promosso il riutilizzo delle acque reflue e va maggiormente incentivata l’agricoltura di precisione per quanto riguarda le irrigazioni. I fondi del Pnrr , pari ad un miliardo e 700 milioni di euro per il settore irriguo in Piemonte, rappresentano risorse fondamentali ma occorrono al tempo steso riforme strutturali capaci di salvaguardare a tutti i livelli la risorsa idrica”: conclude Silvia Fregolent.

“Risintonizza il Piemonte”. Il 4 luglio Grimaldi, Rosso, Filoni e Nasso a Mongrando

Sinistra Italiana

 

“La partita non è ancora chiusa e così continua il nostro percorso per ‘risintonizzare’ il Piemonte: il 4 luglio saremo a Mongrando per discutere di ciò che due anni di ‘Tele Cirio’ hanno significato e potrebbero ancora significare per quel territorio. Un’area già sfruttata da cave e discariche, che dovrebbe essere bonificata e rigenerata, ma anche valorizzata per le sue produzioni biologiche e i suoi bellissimi itinerari, mentre rischia di ospitare un nuovo termovalorizzatore. Che fine hanno fatto gli obiettivi di sostenibilità e transizione ecologica che ci dovremmo dare? Come sempre sono rimasti fermi agli annunci: sotto la comunicazione, il nulla” – dichiarano gli esponenti della sinistra piemontese, Marco Grimaldi (Capogruppo di LUV in Regione), Fiammetta Rosso (Segretaria regionale di Sinistra Italiana), Antonio Filoni (Sindaco di Mongrando) e Luisa Nasso (Assessora a Mongrando e consigliera provinciale a Biella), che lunedì 4 luglio alle 18,00 saranno insieme al dibattito presso il Centro Polivalente di Mongrando.

“Parleremo di questo come di tanti altri temi, per esempio degli effetti nefasti della nuova legge sul gioco d’azzardo, della disattenzione di questa Giunta per il fenomeno del vampirismo della criminalità organizzata sul tessuto sociale ed economico del Piemonte, ma anche dei tanti – troppi errori commessi nella gestione dell’emergenza Covid, che sta mostrando tutto il portato dei suoi effetti anche sociali e psicologici: si pensi per esempio al disagio psichico dilagante fra i giovanissimi e all’aumento dei casi di violenza di genere” – proseguono Grimaldi, Rosso, Filoni e Nasso. – “Vi aspettiamo in tanti e tante, a lunedì”.