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Il re e la regina

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Sacra di San Michele e Monviso, simboli “sovrani” del Piemonte. Qui li vediamo allineati grazie all’emozionante scatto fotografico di Stefano Zanarello

Il bollettino Covid di lunedì 19 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 687 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 41 dopo test antigenico), pari al 6,1% di 11.253tamponi eseguiti, di cui 4.966 antigenici. Dei 687 nuovi casi, gli asintomatici sono 326 (47,5%).

I casi sono così ripartiti: 129 screening, 405 contatti di caso, 153 con indagine in corso; per ambito: 7 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 65 scolastico, 615 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 338.503 così suddivisi su base provinciale: 27.356 Alessandria, 16.411 Asti, 10.378 Biella, 48.451 Cuneo, 26.147 Novara, 181.231 Torino, 12.606 Vercelli, 12.038 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.421 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2464 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 283 (-5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3045 ( –55 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 18.256.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.146.144 (+11.253 rispetto a ieri), di cui 1.442.245 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.960

Sono 33 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 verificatisioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.960 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.515 Alessandria, 677 Asti, 406 Biella, 1.340 Cuneo, 903 Novara, 5.190 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

305.959 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 305.959 (+ 1.666 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.613 Alessandria, 14.835 Asti,9.309Biella, 43.261 Cuneo, 23.871 Novara, 163.834 Torino, 11.458 Vercelli, 11.251 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.317 extraregione e 2.210 in fase di definizione.

Lettera aperta delle Associazioni Ambientaliste sulle linee ferroviarie sospese

Al Ministro Giovannini: «Sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni. Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».

 

Mentre prosegue l’articolata campagna virale sui social network di #futurosospeso, le associazioni e i comitati che sollecitano la riattivazione di tutte le tratte ferroviarie sospese del Piemonte avviano un dialogo con il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. In una lettera trasmessa nei giorni scorsi, le organizzazioni piemontesi hanno sintetizzato al Ministro la situazione esistente dopo la sospensione di molte linee, dal 2012, e pari a circa un terzo dell’intera rete ferroviaria regionale.

Partendo dai casi emblematici della linea elettrificata Pinerolo-Torre Pellice (sospesa nel 2012 e la cui riattivazione, prevista per il 2019, non ha avuto seguito), della Asti – Castagnole delle Lanze – Alba (che la Regione Piemonte vorrebbe sopprimere definitivamente trasformando i binari in una anacronistica pista ciclabile artificiale) e della Cuneo-Ventimiglia/Nizza (premiata come “Luogo del cuore” dal FAI per la sua particolare bellezza che ancora una volta ha dimostrato le sue potenzialità come collegamento internazionale che meriterebbe un servizio adeguato e di tipo universale anzichè il disinteresse dell’amministrazione regionale), le organizzazioni della campagna hanno evidenziato al Ministro le incongruenze attuali rispetto agli orientamenti strategici proposti dall’Unione Europea, che vedono centrali proprio i temi connessi alla sostenibilità ambientale e dei trasporti.

«Le linee ferroviarie sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni che causano i gravi problemi di inquinamento atmosferico che affliggono questa parte della pianura Padana e le sue città, provocando il conseguente rischio sanitario per la popolazione e l’aggravamento della crisi climatica – affermano nel documento le organizzazioni – Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne, migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».

Primi Firmatari:

Co.M.I.S. – Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile

Associazione Ferrovie Piemontesi

Associazione Pendolari e Trasporti Biellesi

Associazione Pendolari Novesi

Associazione Utenti del Trasporto Pubblico.

Comitato per la valorizzazione delle ferro-tramvie in Val Tanaro e Ponente Ligure

Comitato strade ferrate “Bartolomeo Bona” Nizza Monferrato

Comitato Trenovivo Val Pellice

Gruppo Pendolari Cuneo-Torino

AMODO – Alleanza Mobilità Dolce

AmicinBici – bik&motion

ARCI Piemonte – Associazione ricreativa e culturale italiana

Associazione Asti Cambia

Associazione Italiana Greenways

CIPRA Italia – Commissione internazionale per la protezione delle Alpi

Comitato Torino Respira

Coordinamento dei comitati piemontesi del Forum Salviamo il Paesaggio

FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – Coordinamento Nord-ovest

FIFTM – Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali

Fridays For Future – Piemonte

Greenpeace Italia

Italia Nostra

Kyoto club

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta

Pro Natura – Piemonte

UISP – Unione italiana sport per tutti – Piemonte

WWF Oasi e aree protette piemontesi

Covid, in calo contagi e ricoveri in Piemonte

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 751 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 28 dopo test antigenico), pari al 6,7% di 11.177 tamponi eseguiti, di cui 4.790 antigenici. Dei 751 nuovi casi, gli asintomatici sono 323 (43%).

I casi sono così ripartiti: 60 screening, 498 contatti di caso, 193 con indagine in corso; per ambito: 5 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 49 scolastico, 697 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 337.816 così suddivisi su base provinciale: 27.331 Alessandria, 16.394 Asti, 10.320 Biella, 48.360 Cuneo, 26.087 Novara, 180.849 Torino, 12.594 Vercelli, 12.009 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.419 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2453 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 288 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3100 (-25 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 19.208.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.134.981 (+11.177rispetto a ieri), di cui 1. 441.194 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.927

Sono 3 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.927 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.512 Alessandria, 675 Asti, 406 Biella, 1.338 Cuneo, 896 Novara, 5.171 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

304.923 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 304.923 (+ 555 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.503 Alessandria, 14.746 Asti,9.269 Biella, 42.995 Cuneo, 23.717 Novara, 162.927 Torino, 11.420 Vercelli, 11.206 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.309 extraregione e 2.201 in fase di definizione.

Oltre 30 mila vaccinati ieri in Piemonte

30.443 VACCINATI CONTRO IL COVID COMUNICATI SABATO  IN PIEMONTE, COMPRESI 5.136 OVER80, 9.950 SETTANTENNI E 10.573 VULNERABILI.
IL TOTALE È 1.1
98.263, L’88% DI 1.360.920 DOSI COMPLESSIVE RICEVUTE


Sono 30.443 le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate ieri all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 18.30). A 3.343 è stata somministrata la seconda dose.

Tra i vaccinati in particolare sono 5.136 gli over80, 9.950 i settantenni (di cui 4.089 vaccinati dai propri medici di famiglia) e 10.573 le persone estremamente vulnerabili.

“Ci eravamo dati la metà di aprile come obiettivo per arrivare al traguardo di 30 mila vaccini al giorno e lo abbiamo raggiunto – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Di questo dobbiamo ringraziare veramente tutti, perché l’esercito del vaccino in Piemonte ha visto scendere in campo tutte le anime della nostra comunità, unite per dare il massimo. Medici, infermieri, ospedali, sindaci, farmacie, università, aziende, tutti stanno facendo la loro parte. E questo ci dà una forza enorme e la grande speranza di poter finalmente vedere la fine. Abbiamo solo bisogno di tanti vaccini. Ora siamo pronti a puntare ai 40 mila vaccini al giorno per maggio”

Dall’inizio della campagna si è proceduto all’inoculazione di 1.198.263 dosi (di cui 374.888 come seconde), corrispondenti all’88% di 1.360.920 finora disponibili per il Piemonte.

Il bollettino Covid di sabato 17 aprile, ricoveri in calo

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 865 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 76 dopo test antigenico), pari al 3,7dei 23.456 tamponi eseguiti, di cui 15.952 antigenici. Tra gli 865 nuovi casi gli asintomatici sono 345 (39,9%).

I casi sono così ripartiti: 111 screening, 554 contatti di caso, 200 con indagine in corso; per ambito: 6 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 81 scolastico, 778 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 337.065 così suddivisi su base provinciale: 27.256 Alessandria, 16.361 Asti, 10.316 Biella, 48.228 Cuneo, 26.062 Novara, 180.430 Torino, 12.584 Vercelli, 11.966 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.417 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.445 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 29(rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.125 (68 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 18.988.

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.123.714 (+23.456 rispetto a ieri), di cui 1.439.086 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.924

Sono 25 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.924 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.512 Alessandria, 675 Asti, 406 Biella, 1.338 Cuneo, 896 Novara, 5.168 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

303.738 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 303.738 (+1.809 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.458 Alessandria, 14.695 Asti, 9.260 Biella, 42.899 Cuneo, 23.683 Novara, 162.639 Torino, 11.415 Vercelli, 11.180 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.309 extraregione e 2.200 in fase di definizione.

Rinasce l’“Orto” del Castello di Miradolo

Prezioso gioiello paesistico progettato dall’architetto Paolo Pejrone, sarà aperto al pubblico dalla “Fondazione Cosso”

San Secondo di Pinerolo (Torino) – Non appena l’emergenza sanitaria lo permetterà, sarà riaperto ai visitatori il grandioso (l’estensione è di oltre sei ettari) Parco storico del settecentesco Castello di Miradolo, sede dal 2008 della “Fondazione Cosso”, guidata da Maria Luisa Cosso e dalla figlia Paola Eynard.

E in quell’occasione il pubblico potrà anche scoprire per la prima volta l’“Orto” del Castello di San Secondo di Pinerolo, suggestiva meraviglia naturale ideata e resa possibile dalla geniale “capacità visionaria” del grande architetto di giardini e “orti felici” che risponde al nome internazionalmente blasonato di Paolo Pejrone. “Da anni – spiega Paola Eynard, vicepresidente della Fondazione – nutrivo il sogno di recuperare la parte rustica del Castello. Per farlo occorreva gran garbo e trovare collaboratori capaci e sensibili per interpretare l’idea di un recupero delicato e rispettoso dei segni del tempo. Questo progetto ha l’obiettivo di tramandare la storia del luogo e, con essa, una vocazione e un sapere antico: ogni spazio nasconde una storia, bisogna solo saperlo ascoltare. Per l’orto, mio desiderio da tempo, ho chiesto aiuto a Paolo Pejrone perchè lui conosce perfettamente quel sapore di casa, di cascina e di agricolo che caratterizza luoghi come questo”. “Genius loci”, dunque, il celebre architetto torinese, alla cui passione e saggia, ma anche estrosa, creatività si devono alcuni dei più importanti e significativi giardini del mondo e a cui la “Fondazione Cosso” dedicherà dal 15 maggio prossimo (e per un anno intero) la mostra “Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone”. Evento artistico di notevole portata e occasione imperdibile proprio per il ripristino e la messa a nuovo dell’antico “Orto”, dalla forma circolare – armonioso, chiuso e protetto – del Castello di Miradolo.

Affacciato sulla corte rustica dell’antica dimora ne completa l’originaria vocazione agricola ( con stalla, fienile, forno, pollaio e lavatoio ) e si sviluppa intorno all’asse centrale che attraversa il portale d’accesso all’antica “cassina”, l’aia e il Palazzo, fino alla torre rotonda. “Visto dall’alto- prosegue Paola Eynard – appare perfettamente inserito nel disegno del luogo, ritracciato con pietre locali e antiche; lungo il perimetro sono stati inseriti pali di legno di castagno, montati su stele di pietra, come si usava un tempo nelle antiche campagne pinerolesi, con filari di uva bianca lungo la staccionata, e ai piedi fragoline di bosco, garofanini, mughetti, peonie, ellebori e altre delicate essenze”. All’interno, piante orticole e floreali, riproposte tra specie rare e antiche e camminamenti realizzati in “calatà”, la pavimentazione rustica nota come “acciottolato piemontese”. E al centro, una vasca quadrata di pietra, riproposta con vecchi lastroni ritrovati al Castello. “La riproposizione dell’orto – conclude Maria Luisa Cosso – si inserisce in un programma ampio che la Fondazione Cosso dedica per i prossimi mesi ad attività didattiche, incontri letterari e divulgativi per approfondire i temi del paesaggio, dell’ambiente e della biodiversità. Con l’occasione, per la prima volta, saranno visitabili gli edifici rustici, nucleo più antico della proprietà. Ricerche d’archivio rivelano che già nel Seicento esisteva una ‘cassina’, corredata da ampi terreni, vigne e frutteti, di proprietà della famiglia Macello, poi Massel di Caresana, intorno alla quale sarebbero poi sorti il ‘palazzo’ e il ‘giardino’ di Miradolo, tra il XVIII e il XIX secolo”. Nei prossimi mesi questi spazi torneranno a raccontarsi.

Per info: tel. 0121/502761 o www.fondazionecosso.it

g. m.

Nelle foto
– “Orto” del Castello con drone
– Paola Eynard e Maria Luisa Cosso
– Paolo Pejrone

Boom di vendite a marzo per il gruppo Stellantis: + 140%

Grande balzo nelle vendite di autovetture per il  gruppo Stellantis  che ha venduto a marzo in Europa più Paesi Efta e Regno Unito ben 292.149 auto, ovvero il 140,9% dello stesso mese del 2020.

La quota è pari al 21% rispetto al 14,2%. Nel primo trimestre si registrano 669.676 immatricolazioni, il 7,4% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso, con la quota che passa dal 20,4% al 21,7%.

Il trend del settore nel suo complesso è positivo in Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito. I  dati dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, dicono che  sono state vendute 1.387.924 auto, pari al 62,7% in più dello stesso periodo del 2020, il primo mese della pandemia.

“Il grido dello sport”

DAL 14 AL 24 aprile. IN DIVERSI GIORNI, ORARI E PIAZZE DEL PIEMONTE

Parte da BRA il grido dello  sport”  per tutti …

È il grido di migliaia di ASSOCIAZIONI  che rischiano di chiudere definitivamente.

È il grido dei lavoratori senza un lavoro, dei bambini e delle bambine, dei giovani, degli anziani che senza queste ASSOCIAZIONI, non potranno più godere di tutti i benefici fisici e psichici che solo l’attività sportiva può dare.

L’anno scorso i primi ristori agli istruttori, distribuiti in modo ingiusto, poi le promesse sui ristori alle asd, arrivati in minima parte ad alcune asd dalla regione, nulla ancora dallo stato.

A cornice i DPCM, poco chiari, le aperture, le chiusure, le false partenze, le società che investono risorse per la sanificazione per poi richiudere, il blocco degli sport di contatto e adesso i nuovi ristori con procedure che non fanno ben sperare sui tempi di erogazione.

Poi l’agonismo che parte, ma poi per gli Enti di Promozione Sportiva si riferma mentre continua quello delle Federazioni.

UISP da marzo 2020 a oggi non si è mai fermata.

Dalle ultime riunioni che abbiamo organizzato con gli esponenti della politica, con le associazioni, con le SDA, con gli istruttori, è emersa la necessità di “farsi sentire” dalle ISTITUZIONI, come Ente di Promozione Sportiva in maniera ancora più eclatante e visibile.

Pare che non ci sia la volontà di ascoltarci, anche se sanno bene quanto valiamo. Forse hanno la certezza che quando tutto riaprirà noi ci saremo, come ci siamo sempre stati in questi anni, precari e senza riconoscimenti e sostegni.

Ma stavolta non ci stiamo e pare che dando ripetutamente “fastidio”, lo sport di base, quello dilettantistico, possa tornare ad essere considerato (semmai lo sia mai stato) e che solo scendendo in piazza ad urlare i nostri diritti potremmo ottenere la riapertura delle attività sportive.

Noi crediamo che a livello sportivo, sia tutto molto più rischioso.

Non fisicamente, ci mancherebbe, ma c’è un alto rischio che lo sport in piazza venga strumentalizzato dalla politica per i propri fini (non sempre lusinghieri) e che il nostro messaggio venga frainteso e manipolato.

Quindi quello che organizziamo è un cambio di registro, scendendo in piazza a fare quello che siamo capaci fare: SPORT.

Il nostro GRIDO DELLO SPORT sarà l’attività fisica proposta dalle Associazioni Uisp che scendendo nelle piazze, nei parchi, nelle strade pedonali dimostreremo, senza urlare, che la disciplina e il rispetto delle regole passano dal mondo sportivo.

Non oggi. Non ieri. Da sempre.

Hanno sbagliato a chiudere la nostra attività.

Naturalmente non cerchiamo la quantità in questo evento, non cerchiamo di portare il maggior numero di persone a fare ginnastica.

No!

Sarà un flashmob dedicato agli atleti Uisp che potranno allenarsi o fare attività sportiva dopo tanto tempo: bambini, ragazzi, adulti, anziani.

Sarà un flashmob IN REGOLA CONTRO LE REGOLE.

Il bollettino Covid di venerdì 16 aprile

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.200 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 93 dopo test antigenico), pari al 4,5% dei 26.544 tamponi eseguiti, di cui 15.665 antigenici. Dei 1.200 nuovi casi, gli asintomatici sono 495 (41,3%).

I casi sono così ripartiti: 170 screening, 683 contatti di caso, 347 con indagine in corso; per ambito: 11 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 87 scolastico, 1.102 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 336.200 così suddivisi su base provinciale: 27.067 Alessandria, 16.343 Asti, 10.312 Biella, 48.077 Cuneo, 26.002 Novara, 180.044 Torino, 12.555 Vercelli, 11.947 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.416 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.437 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono292 (19 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 3.193 (- 119 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 19.887

I tamponi diagnostici finora processati sono 4.100.258 (+ 26.544 rispetto a ieri), di cui 1.434.234 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 10.899

Sono 38 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 verificatosioggi(si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 10.899 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.511 Alessandria, 674 Asti, 406 Biella, 1.331 Cuneo, 896 Novara, 5.152 Torino, 485 Vercelli, 353 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 91 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

301.929 GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 301.929(+ 2.131 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 24.334 Alessandria, 14.615 Asti, 9.234 Biella, 42.592 Cuneo, 23.497 Novara, 161.694 Torino, 11.354 Vercelli, 11.117 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.302 extraregione e 2.190 in fase di definizione.