Musica- Pagina 3

“Valentina questa notte sarai mia”

Music Tales, la rubrica musicale / Stiamo parlando dei 5Hundred, Rock ‘n Roll Pop Funk, e per la precisione di:

Gianluca Donnarumma – chitarra
Riccardo Ceccarelli – voce e chitarra
Erik Brienza – batteria
Federico Currà – basso

Primo singolo estratto dall’album “Dolci Ispirazioni” in uscita.

Dolci ispirazioni è il primo album di inediti della band. Valentina è la traccia che inaugura l’album.

I 5Hundred sono 4 ragazzi di una semplicità imbarazzante e, quello che rende il loro gruppo “speciale e prezioso”, a parer mio, è proprio l’avvertire ogni volta che li osservo sul palco, quella cosa che dice: “siamo qui, per servire la musica, niente altro”.

In un momento storico/musicale dove l’apparenza pare valere quasi più della sostanza, loro arrivano con brani diretti, facili da comprendere, e li riproducono in modo egregio, pulito, almeno quanto le loro facce.

Valentina lascia un po’ l’amaro in bocca.

Parla dell’amore non corrisposto; di una Valentina che lascia il suo uomo ad aspettare un ritorno che non arriverà mai.

Ma Riccardo Ceccarelli, voce del gruppo, rende questa attesa “scanzonata” perchè interpreta il brano con una leggerezza vocale e visiva che la fanno sembrare, questa attesa inutile, quasi “sopportabile”… mi ricorda un Cremonini nazionale che nel brano “I love You” lascia andare la donna della quale è innamorato, con la serenità di chi sa che, soffre adesso, ma poi tutto passerà, (perchè tutto passa, si sa) e mentre la lascia all’altare ad un altro uomo, si allontana su un motoscafo quasi a voler dire:”ok, non mi hai voluto, ma io vado libero come il vento e pure col sorriso; giusto per farti capire che, forse, chi ha avuto la peggio sei proprio tu (n.d.r.)”

Ecco dove mi riportano le sonorità di Valentina, e questo mi piace al punto da invitarvi ad ascoltarla, perchè non sempre i pezzi migliori sono quelli alla radio, anzi, spesso, stanno nel sottobosco, e nemmeno lo meriterebbero!

Fai di me un prato. Con tanta luce.

E poi aggiungici un cielo, come vuoi tu.

E’ lì che io ti aspetterò.”

Mi piace Valentina, eccovela: fatela girare, lo merita.

Chiara De Carlo

https://www.youtube.com/watch?v=VGNY8jMcY4Y

 

Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

Festa di paese di Rivalba

Sabato 01 Agosto 2020

ore 21.00 …Omaggio a Battisti in acustico con Chiara e Mr. Sil!

Scrivete a musictales@libero.it se volete segnalare eventi o notizie musicali!

Finalmente musica! Estate con il Regio

26 concerti, di cui 8 per orchestra d’archi, 5 corali e 13 per piccole formazioni fra la sala del Teatro Regio, il Cortile di Combo e il Sermig. 6 concerti nei comuni del torinese e interventi musicali a sorpresa  con la Filarmonica TRT

 

Estate con il Regio: ripartiamo con la grande musica dal vivo. Dopo mesi di sospensione, il Teatro Regio, rafforzando la sua vocazione di motore culturale della città, torna per animare l’estate torinese, insieme alla Filarmonica Teatro Regio Torino, dal 15 luglio al 7 agosto.

Realizzata da Teatro Regio Torino e Filarmonica TRT in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino, grazie alla partnership con Iren e al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo, Estate con il Regio presenta 8 concerti nel Cortile di Combo inseriti nella rassegna Blu Oltremare – programma di iniziative estive realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale – e 16 concerti nella sala del Teatro Regio e 2 al Sermig Arsenale della Pace. Il cartellone rientra nell’ambito del progetto Torino a Cielo Aperto, organizzato da Città di Torino insieme alla Fondazione per la Cultura Torino.
Un ricco calendario pensato per incontrare pubblici e gusti differenti nel pieno rispetto delle norme di sicurezza legate all’emergenza sanitaria, che abbraccerà un arco temporale e stilistico esteso, dal barocco al sinfonismo classico, dai brani operistici alla musica sacra corale, con interessanti escursioni nel mondo del jazz e del musical. Nelle tre diverse sedi, in sala e all’aperto, si alterneranno l’Orchestra d’archi del Teatro Regio guidata dai maestri concertatori e violinisti Sergio Lamberto e Stefano Vagnarelli, gli Ensemble Ottoni e percussioni e Fiati e percussioni del Teatro Regio diretti rispettivamente dai maestri Giulio Laguzzi e Andrea Mauri, il Coro del Teatro Regio guidato dal maestro Andrea Secchi, con l’accompagnamento al pianoforte dei maestri Paolo Grosa e Marco Rimicci, e il Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretto e accompagnato al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio. Accanto agli ensemble del Teatro Regio, la Filarmonica TRT presenterà FuoriCentro dal 19 luglio al 7 agosto: 6 concerti nei comuni del torinese e altri interventi musicali a sorpresa in cortili e giardini di Torino.
Sebastian F. Schwarz, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro Regio dichiara: «Finalmente Musica! con il Regio. Tornare a fare musica dal vivo, tornare a casa è un sogno che si avvera. Lo abbiamo desiderato tutti in questi mesi. Sono anche emozionato di poter incontrare nuovamente il nostro amato pubblico, che ci ha dimostrato il suo affetto anche in modo tangibile rinunciando al rimborso dei biglietti già acquistati; potrò così finalmente ringraziarli di persona. Purtroppo, i protocolli sanitari in vigore non ci permettono ancora di essere al completo in palcoscenico, ma questa contingenza è stata una preziosa opportunità per presentare formazioni che in alcuni casi si sono create appositamente, dando la possibilità di mettere in luce i talenti dei nostri artisti».
«Estate con il Regio segna la ripresa dell’attività culturale del Teatro dopo il difficile periodo di chiusura imposto dall’emergenza sanitaria – sostiene Renato Boero, Presidente di Iren. È un momento importante, un segnale di ripartenza che Iren ha deciso di sostenere perché crede fortemente nel fondamentale ruolo dalla cultura quale volano di sviluppo economico per la rinascita post coronavirus della città e del suo territorio ».
«Con il sostegno a Estate con il Regio, la rassegna del Teatro Regio e della Filarmonica TRT – afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo – desideriamo contribuire a riportare la musica anche fuori dai luoghi convenzionali, nel tessuto cittadino, in quest’estate arrivata dopo un lungo periodo di distanziamento, certi che il linguaggio universale della musica giochi un ruolo importante nella ricostruzione delle relazioni tra i cittadini».
A inaugurare la rassegna, mercoledì 15 luglio alle 21 al Teatro Regio, è l’Orchestra d’archi del Regio diretta dal maestro concertatore e violinista Sergio Lamberto, con due amabili pagine per archi come la Serenata n. 6 in re maggiore K 239 di Wolfgang Amadeus Mozart e la Serenata in do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il concerto è replicato sabato 25 luglio alle 21 sempre al Teatro Regio. Per la serata d’apertura di Blu Oltremare, mercoledì 15 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo, il direttore Giulio Laguzzi affronta sul podio dell’Ensemble ottoni e percussioni del Teatro Regio una selezione di brani a cavallo fra Otto e Novecento, che unisce il colore iberico delle danze di Georges Bizet, Isaac Albéniz, Federico Chueca e Joaquín Valverde Durán alla sontuosità dei balli russi di Čajkovskij e alle fresche suggestioni americane di Scott Joplin e George Gershwin. Il programma è replicato giovedì 16, martedì 21 e mercoledì 22 luglio alle 21.30 sempre nel Cortile di Combo.
Protagonista di altri sette concerti nella sala del Teatro, l’Orchestra d’archi del Teatro Regio esegue giovedì 16 luglio alle 21 e domenica 26 luglio alle 18 due brani giovanili di Benjamin Britten e Felix Mendelssohn-Bartholdy accanto alla St. Paul’s Suite di Gustav Holst, nuovamente sotto la guida di Sergio Lamberto. Diretta dal maestro concertatore e violinista Stefano Vagnarelli, la formazione torna venerdì 17 e martedì 21 luglio alle 21 con altre due celebri serenate di Mozart e Dvořák, e ancora sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21 con un affascinante viaggio che va dalle romantiche terre boeme di Josef Suk e Gustav Mahler allo struggente Intermezzo da Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni, fino alla suadente scrittura melodica di Edward Elgar.
A seguire, spazio all’Ensemble fiati e percussioni del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Mauri che, venerdì 17 e venerdì 24 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e martedì 28 luglio alle 21 al Teatro Regio, abbina due grandi classici del sinfonismo tedesco come le Variazioni su un tema di Haydn  di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 1 di Ludwig van Beethoven, di cui ricorre quest’anno il 250° anniversario della nascita. Nuovamente chiamato sabato 18 e sabato 25 luglio alle 21.30 nel Cortile di Combo e mercoledì 29 luglio alle 21 al Teatro Regio, l’ensemble diretto da Andrea Mauri esegue un programma che spazia fra il rigore compositivo di Johann Sebastian Bach, la bellezza armonica delle ouverture da La clemenza di Tito, Così fan tutte e Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart, e i chiaroscuri romantici del Franco cacciatore di Carl Maria von Weber.
Ospite della rassegna con tre concerti in serata unica nella sala del Teatro è il Coro del Teatro Regio diretto dal maestro Andrea Secchi. Si comincia domenica 19 luglio alle 18 con alcuni brani della produzione sacra e profana di Gioachino Rossini, composti quando, abbandonata l’opera teatrale, si dedicò a generi “minori” quali i Peccati di vecchiaia e la Petite messe solennelle. Il concerto vede impegnato al pianoforte il maestro Paolo Grosa. Maestro e allievo a confronto, giovedì 23 luglio alle 21, con pagine da cicli liederistici romantici di Schumann e Brahms. Chiude, giovedì 30 luglio alle 21: il programma è tutto dedicato al Brahms influenzato dal ritmo e dalle melodie zigane. Questi ultimi due concerti sono accompagnati al pianoforte dal maestro Marco Rimicci.
Si terranno, invece, al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara”, i concerti del Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi” diretti e accompagnati al pianoforte dal maestro Claudio Fenoglio, previsti lunedì 20 luglio e lunedì 27 luglio alle 21.15. Il doppio appuntamento, realizzato in collaborazione con il Laboratorio del Suono – Sermig Arsenale della Pace, presenta un repertorio ampio ed eclettico che include musiche di Georges Bizet, Mozart, Gabriel Fauré, Xabier Sarasola, Sergej Rachmaninoff, Jacques Offenbach, ma anche brani celebri del melodramma pucciniano e verdiano, nonché della tradizione corale inglese di Ralph Vaughan Williams e John Rutter.
La chiusura della stagione concertistica estiva al Teatro Regio è affidata all’Ensemble di ottoni e percussioni diretto dal maestro Giulio Laguzzi nelle serate di venerdì 24 luglio e sabato 1 agosto alle 21 e domenica 2 agosto alle 18. Al centro dei tre appuntamenti un itinerario di potente fantasia che da una Promenade all’altra fra i Quadri di un’esposizione di Modest Musorgskij si trasferisce alle atmosfere febbrili e caleidoscopiche della suite dal musical West Side Story di Leonard Bernstein.
I biglietti per i concerti di Estate con il Regio sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio (piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241/242); orario: da martedì a venerdì 10-13 e 14-17.45; sabato 10-14; un’ora prima dei concerti. I prezzi: posto unico numerato € 20 (under 18 e over 65: € 15); abbonamento a 5 concerti (utilizzabile anche da più persone per lo stesso concerto): € 80 (under 18 e over 65: € 60). Per i concerti del 28 e 29 luglio ore 21: posto unico numerato € 10 (under 18 e over 65: € 5). Vendita on line su www.vivaticket.it.
I biglietti per i concerti di Blu Oltremare sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Carignano (piazza Carignano 6 – Tel. 011.5169.555/484; numero verde: 800.235333; orario: da lunedì a domenica 13-19) e, la sera dei concerti dalle ore 20.30, alla Biglietteria di Combo (corso Regina Margherita 128). I prezzi: posto unico numerato € 10 (under 18, studenti universitari e over 65: € 5); abbonamento 4 – 6 – 8 ingressi (utilizzabile anche da più persone per lo stesso spettacolo): € 28 – 42 – 56. Vendita on line su www.teatrostabiletorino.it.
I concerti del 20 e 27 luglio ore 21.15 al Sermig – Arsenale della Pace, Auditorium “Helder Camara” (via Andreis 18/28) sono a ingresso libero fino a esaurimento posti, con offerta a favore delle attività del Sermig. Prenotazioni al numero 391.7715310; info: www.sermig.org.
I concerti della Filarmonica TRT sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. Informazioni su www.filarmonicatrt.it.
Ulteriori informazioni al numero 011.8815.557, su www.teatroregio.torino.it e www.torinoacieloaperto.it.

“Chiudi gli occhi. Lascia entrare il ritmo in te”

Music Tales, la rubrica musicale. Racconti, curiosità ed eventi

 

Chiudi gli occhi

Lascia entrare il ritmo in te

non provare a contrastarlo

non c’è niente che tu possa fare

rilassa la tua mente

sdraiati e muoviti con me

Devi sentire quel calore

così possiamo cavalcare il boogie

condividere quel ritmo d’amore”

Rock with You è un singolo scritto da Rod Temperton ed interpretato dal cantante statunitense Michael Jackson, il secondo estratto dal suo quinto album in studio Off the Wall e pubblicato il 3 novembre 1979.

La canzone fu una delle ultime in stile “disco dance” della popstar. Conquistò la posizione numero uno in diverse classifiche ed è uno dei suoi brani più amati dal pubblico.

Il 27 febbraio 2006 Rock with You venne ripubblicato in formato DualDisc ed incluso anche

nel videoalbum Visionary: The Video Singles.

Il videoclip del brano ritrae Jackson in una stanza nera con un sfondo di luci colorate. Il video è stato trasmesso per la prima volta da MTV e compare spesso negli speciali anni Ottanta.

Un brano che fa ballare, anche il testo invita semplicemente a “rockeggiare” insieme fino all’alba, e che è stato riproposto da Brandy, ma, oggi, per augurarvi una settimana frizzante, ve ne propongo una versione che mi ha fatto scoprire un’ amica, più che amica, e di cui non ero affatto a conoscenz ma che mi ha colpita, e per la voce del buon Teddy Swims, e per la sua immagine…come dire….singolare.

Mi piace, eccovela:cotta e mangiata!

Cantate e danzate insieme e siate felici, ma fate in modo che ognuno di voi sia anche solo, come sono sole le corde di un liuto, sebbene vibrino alla stessa musica.”

Chiara De Carlo

https://www.youtube.com/watch?v=hTU6ib45t1U

 

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Chiara vi segnala i prossimi eventi …mancare sarebbe un sacrilegio!

Il Cap10100 riapre con una nuova proposta culturale

THIS MUST BE THE PLACE  Dopo quasi due mesi di lockdown, che ha piegato al silenzio un mondo intero, lentamente la città di Torino restituisce ai suoi luoghi quel sintomo di vita che il Covid-19 ha sottratto alla primavera.

A ripartire con una nuova proposta culturale è il Cap10100, che inaugura il suo foyer con il programma estivo This must be the place, un progetto che dal 18 giugno ha riaperto lo spazio al pubblico, con appuntamento fisso dal mercoledì al sabato, per tutto il mese di luglio.

Dall’orario di aperitivo, in occasione della bellezza di ogni sole che sulle rive del Po declina la sua luce, il Cap10100 decora le serate con spettacoli, musica live, cinema, cortometraggi, stand up comedy e degustazione di vini, un’opportunità per respirare ancora qualcosa di autentico. Ogni evento è a ingresso gratuito, rispetta i termini di sicurezza indicati dalla legge ed è accessibile solo su prenotazione.

Tutti i mercoledì l’incontro è con Dischi Brillantina, l’evento che a metà settimana offre deliziosi aperitivi accompagnati da sound jazz, soul, funky, disco, hip hop.

Dal giovedì al sabato, la compagnia Genovese Beltramo, in collaborazione con il centro nazionale del cortometraggio italianshort film center, propone dalle ore 22.30 Short on the water, unarassegna di cortometraggi guidata da Savino Genovese, regista, attore e drammaturgo italiano.

Questo giovedì, 16 luglio 2020, il Cap ospiterà la seconda serata dedicata al vino, inserita nel progetto This must be the wine. L’immersione nel gusto proposta da un ciclo di degustazioni è l’incipit di un racconto che coinvolge i sensi da più fronti, un percorso all’interno di una narrazione legata alla cultura e alla filosofia del terroir, che vede coinvolta l’azione di uomini che si relazionano alle terre del Barolo, Pistoia e della Vallupina. Per questo appuntamento gli outsiders saranno rispettivamente Giovanni Canonica, celebre il suo ‘guardate che quello che avete nel bicchiere non è mica acqua, è soltanto vino’, Marina Giancaglini e Giacomo Lippi, il cui progetto prende il nome di Val di Buri, e infine Marco Durante, aka Il Signor Kurtz.

Per proseguire il lungo week end di eventi proposti al Cap10100 e sfuggire alle superstizioni di un venerdì 17, protagonisti della serata saranno i Cacao Mental , che scalderanno l’ambiente a ritmo della cumbia. Il trio che lo compone si forma nel 2014, quando il cantante Kit Ramos e il produttore polistrumentista Stefano Iascone – in seguito si aggiungerà il chitarrista Marco Pampaluma – tentano di fondere acustica, elettronica, tradizione afroperuviana, psichedelia e cumbia, un genere che si è diffuso inColombia e in quasi tutti i paesi dell’America Latina.

Il loro brano Tingo Maria è stato selezionato per aprire la prima compilation dellIstituto

Italiano di Cumbia, di Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti), uscita a maggio 2017 e

pubblicata dalletichetta La Tempesta Sur. Attualmente il trio italo-peruviano è in un tour di oltre cinquanta date in tutta Italia.

Il sabato è, invece, all’insegna di This must be the radio, e questo 18 luglio avrà come ospiti gli Urban the best, un progetto volto alla comunicazione della nuova musica italiana, un format con interviste e musica live, con lo scopo di fornire un supporto concreto ai musicisti emergenti. Nato nel 2008, UTB è genesi di molteplici sviluppi che si diramano sul web e live: dalle sale prova ai club ad aree concerto, centinaia di interviste web-radiofoniche, conduzione di eventi dal vivo e in diretta streaming.

Alessi Savoini

 

TUTTI I GIORNI DAL MERCOLEDI AL SABATO 

Aperitivo 18:30 – 21 
Spettacolo 21:00 – 22:00
Cortometraggio 22.30 – 23.30 

2 luglio – Leandro unplugged
3 luglio – Raccontando i giganti – Faber | Sirianni
4 luglio – This must be the radio | Hotblockradio
8 luglio – Maledetta primavera | Massimiliano Loizzi  
9 luglio – We Reading | Spinoza.it
11 luglio – This Must Be The Radio | Radio Zainet
16 luglio – This Must Be The Wine 
17 luglio – Cacao Mental | serata Pura Vida
18 luglio – This Must Be The Radio | Urban the best
23 luglio – Francesco Di Bella unplugged
24 luglio – Raccontando i giganti – Songwriters | Sirianni

Prenotazione:
Basta un DM sulla pagina Instagram https://www.instagram.com/cap10100/
oppure un messaggio whatsapp al numero 338 477 4391

“Abbiamo un amore senza casa”

Music tales, la rubrica musicale

ma noi questo lo sappiamo, abbiamo un amore senza casa;

Quando sei con lui, chiami il suo nome

come fai quando sei con me?”

Quando cerchi di trattenere una persona, la cosa più complicata è capire la differenza tra difficile, impossibile e inutile, ed il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l’avrai mai.

Lady Gaga lo descrive bene in questo brano nuovo nuovo. Non sembra nemmeno lei, ha una voce cosi eclettica, cosi meravigliosa in ogni sua interpretazione da sembrare mille donne differenti, un po’ come molte donne: un volto mille personalità.

I ricordi veramente belli continuano a vivere e a splendere per sempre, pulsando dolorosamente insieme al tempo che passa.

Non resta molto da dire su questo brano, se non decantarne la bellezza e ascoltarlo lasciandosi spezzare il cuore, ammesso ci sia ancora un pezzo di cuore da rompere.

https://www.youtube.com/watch?v=WpU6cENFlMo

Chiara De Carlo

La musica torna in Duomo dopo il lockdown

Hanno ripreso a risuonare le note nel Duomo di Torino dopo la forzata sosta per l’emergenza sanitaria, con l’esecuzione del concerto affidato ai Cameristi dell’Orchestra dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni,  il 4 luglio scorso

Appuntamento di vivo interesse culturale e alto livello artistico sabato 4 luglio scorso, organizzato dal Rotary Club Torino Duomo in collaborazione con l’Accademia della Cattedrale di San Giovanni, per festeggiare l’inaugurazione del nuovo anno rotariano del distretto 2031 con il neo Governatore, l’ingegner Michelangelo De Biasio, uomo di profonda cultura, amante dell’arte in ogni sua forma e lui stesso fotografo d’indubbio valore.

Arte e cultura costituiscono il binomio indissolubile che contraddistingue anche questo Club,  la cui sede morale è situata all’interno del Museo Diocesano. Difatti i  service di questo Club rotariano sono prevalentemente indirizzati a opere di ripristino inerenti al patrimonio artistico della Cattedrale e, come nel caso del recente restauro conservativo de “l’Ultima Cena” del Gagna, lo stesso Club ne segnalava la necessità all’allora governatore Giovanna Mastrotisi (titolare essa stessa d’una impresa di restauri) la quale, colto al volo il notevole impatto mediatico e filantropico del recupero che avrebbe impreziosito il suo mandato, ha provveduto al restauro del maestoso dipinto, lavorandoci anche in prima persona.

Il programma previsto per la serata, dal curioso titolo “Musica a sorpresa”, è stato suonato in maniera eccellente da “I Cameristi dell’Accademia”, ensemble sorto all’interno de “I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni”, orchestra in residence del Duomo, e composto dai violinisti Marcello Iaconetti ed Helga Ovale, dal violista Enzo Salzano e Dario Destefano al violoncello. Tutti i brani proposti, che spaziavano da Bach e Puccini per approdare addirittura a Gino Paoli e The Queen, sono stati introdotti da brevi e toccanti commenti di don Carlo Franco, parroco del Duomo e socio onorario da sempre del Club rotariano, che ha organizzato la piacevolissima serata, che ha anche testimoniato – e possiamo credere che non sia mai accaduto prima d’ora – la pubblica accettazione da parte del Governatore De Biasio di un nuovo socio del Torino Duomo, l’irlandese Paul Kearney, direttore del Castello di Casalborgone. Questo nuovo componente è stato proposto da una socia dello stesso Club, la dottoressa Emanuela Siani, restauratrice d’arte, pittrice e gallerista, che ha provveduto a tutti i restauri di questa splendida location, riportandola ad un nuovo splendore.

Dopo il bis, la prima assoluta di un tempo delle “Varianti H” del celebre Gian Piero Reverberi (Rondò Veneziano, tanto per intenderci…) e da lui offertaci, applausi scroscianti, con tanto di standing ovation, hanno concluso la serata lasciando nei cuori d’ognuno la speranza di un futuro senza più lockdown…

Mara Martellotta

Cosa sarebbe dei film di Sergio Leone senza la musica di Ennio Morricone?

Omaggio al grande Maestro scomparso / Che cosa sarebbero oggi i film di Sergio Leone se non fossero stati accompagnati dalle musiche di Ennio Morricone? Sicuramente mancherebbero del loro spirito autentico, perché la musica di questo compositore, che ci ha lasciato ieri, era soprattutto visiva e completava perfettamente le inquadrature dei film che accompagnava.

Cresciuto alla scuola di Goffredo Petrassi, che è stato capace di trasmettergli l’insegnamento e la filosofia della “musica assoluta”, Ennio Morricone è scomparso a novantadue anni, lasciandoci un’eredità straordinaria.

“Morricone – spiega il maestro e direttore d’orchestra Antonmario Semolini – forse per una forma di soggezione-ossessione nei confronti del maestro Goffredo Petrassi, uno dei grandi compositori del Novecento, serbo’ per tutta la vita il desiderio di essere valutato anche per le composizioni scaturite da scelte autonome, anziché solo sulla base di quelle richiestegli dal “mercato”. Tuttavia il destino gli riservo’ un ruolo unico e irripetibile in quella categoria dei geniali “sarti” della musica, di quei grandi “couturier” che sanno vestire i personaggi con gli abiti più belli, abiti che sopravvivono alle mode e all’incedere del tempo, rendendo osmotica immortalità sia a chi li indossa sia all’ “artefice”. Credo che nessuno possa dimenticare musiche straordinarie quali quelle che hanno vestito di pura emozione film come “Mission”, “C’era una volta in America”, “Giù la testa”.

Morricone era un artista riservato e la sua riservatezza sfociava in un carattere quasi spigoloso;  forse la forma di esequie che ha richiesto può essere una dimostrazione di questo aspetto della sua personalità. Per la maggior parte degli amanti della musica questo compositore  rimane internazionalmente noto per la realizzazione delle partiture di straordinarie colonne sonore, che hanno reso ancora più celebri film già noti, quali “C’era una volta l’America ” di Sergio Leone, del 1984, “Mission”…

In realtà Ennio Morricone ha sempre distinto la sua produzione musicale in quella per il cinema ( che considerava funzionale al suo mantenimento) ed in quella che lui stesso definiva “assoluta”, traendo questo aggettivo, così denso di significato, dal suo stesso maestro Goffredo Petrassi. La musica per il cinema, secondo Morricone, risultava di più semplice scrittura rispetto  a quella “assoluta”, che incarnava per lui l’autentica elaborazione del pensiero, capace di richiedere fatica e meditazione.

Le prime colonne sonore le compose all’inizio degli anni Sessanta ( al ’62 risale quella per il film “La voglia matta”, per la regia di Luciano Salce). Nel ’63 realizzò la musica del film di Lina Wertmuller intitolato “I basilischi”, per poi comporre le straordinarie musiche del film “Uccellacci e uccellini”, per la regia dell’intellettuale friulano Pierpaolo Pasolini ( per il quale realizzò anche le musiche dell’episodio intitolato “La terra vista dalla Luna”, tratto da “Le streghe”). Come non ricordare poi le celebri colonne sonore composte per i film di Sergio Leone? In “C’era una volta l’America”, Morricone realizzò una musica onirica e struggente, capace di accompagnare sullo schermo le immagini del ricordo, con protagonista uno straordinario interprete quale Robert De Niro, che presto’ il volto al gangster di origini italiane.

Sono state composte sempre da Morricone le musiche del film di Tornatore “Nuovo cinema paradiso”, del 1988, che valse al regista l’Oscar come Miglior Film straniero. Si trattò di una colonna sonora indimenticabile, capace di accompagnare un racconto delicato e malinconico. Il maestro aggiunse al film, con la sua partitura, una grande delicatezza e seppe esprimere perfettamente l’antitesi tra il passato della fanciullezza e la consapevolezza dell’età adulta. Celebre anche la colonna sonora del film “Per un pugno di dollari “del 1964, in cui Morricone, senza orchestra, condenso’ in un fischio, in un’ombra, tutta l’intensità dell’epopea western.

Morricone ricevette, oltre all’Oscar onorario alla Carriera nel 2007, conferitogli “per i suoi magnifici contributi all’arte della musica da film”, anche la Medaglia d’Oro del Pontificato per il “suo straordinario impegno artistico, che ha avuto anche aspetti di natura religiosa”, nell’aprile 2019. L’appuntamento di un concerto sotto la sua direzione, in Aula Papa Paolo VI, in Vaticano, di fronte al Pontefice, fu differita dallo scorso anno a quest’anno e poi rimandata, questa primavera, a data da destinarsi, a causa del lockdown. Ora in Paradiso la sua musica risuonera’ in eterno, con note capaci di unire alle esatte caratteristiche formali una straordinaria forza emotiva.

Mara Martellotta

Il Museo nazionale del Cinema rende omaggio a Ennio Morricone

Il Museo Nazionale del Cinema rende omaggio al Maestro Ennio Morricone proponendo da oggi, dalle ore 18:30 alle ore 19:30 e fino al 20 luglio 2020, la diffusione delle sue musiche più famose nella zona pedonale antistante la Mole Antonelliana.

Premio Oscar alla carriera nel 2007, Morricone ha composto alcune delle colonne sonore più famose della storia del cinema mondiale di tutti i tempi, creando un legame indissolubile tra immagini e musica. Con la collaborazione di Iren.

L’iniziativa fa parte di ‘Torino Città del Cinema 2020’, un progetto di Città di Torino, Museo Nazionale del Cinema e Film Commission Torino Piemonte, con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, in collaborazione con Regione Piemonte, Fondazione per la Cultura Torino www.torinocittadelcinema2020.it

Concerto ad ingresso libero dei Cameristi dell’Accademia di San Giovanni

Il Rotary Torino Duomo offre la serata concertistica  in programma sabato 4 luglio in Duomo a alle 21. Ad ingresso libero su prenotazione

Da sempre la musica coniuga l’espressione artistica alla sua intrinseca capacità di veicolare valori come la speranza e lo spirito di rinascita. In questo solco si colloca il concerto promosso dal Rotary Torino Duomo sabato 4 luglio  alle 21, nella Cattedrale Metropolitana di San Giovanni Battista, che si affaccia sull’omonima piazza torinese. Il concerto, che vuole essere un segnale di ripresa dopo il lockdown ed un omaggio all’ingresso del district governor per l’anno rotariano 2020-2021 Michelangelo De Biasio, vedrà protagonisti i Cameristi dell’Accademia, formazione nata all’interno dell’Orchestra dei Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni a Torino. Questa, a sua volta, rappresenta un’emanazione dell’Accademia che ha sede nel Duomo torinese, nata sul finire del 2017 per rendere il Duomo stesso oltre che punto focale della religiosità piemontese, anche crocevia  di percorsi di pensiero, di cultura e filosofia pratica.

Il concerto vedrà  la partecipazione come interpreti di Marcello Iaconetti al violino, Enrico Salzano alla viola, Helga Ovale al violino e di Dario Destefano al violoncello.

Molto ricco il programma che verrà eseguito, che spaziera’ da autori classici quali Bach e Mozart alla musica lirica di Giacomo Puccini, per approdare a Scott Joplin e Glenn Miller, Gino Paoli ed alla musica dei Queen, ed altre musiche ancora. Il programma verrà illustrato dal presidente dell’Accademia di San Giovanni, don Carlo Franco, socio onorario del Rotary Torino Duomo. Il percorso musicale, che sarà oggetto della serata, spaziera’ attraverso quattro secoli, arricchito da brani capaci di toccare il cuore dell’ascoltatore con grande forza di penetrazione, unita ad una lucida chiarezza nell’esecuzione.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei 200 posti disponibili. Su prenotazione telefonando al numero 3936054884 O scrivendo via mail a: promoevents@accademiacattedralesangiovanni.it

Mara Martellotta

Macugnaga Piano Trial, un’edizione di qualità

Una settimana di concerti di alto livello artistico ha confermato la qualità del Macugnaga Piano Trail, edizione 2020

Si è conclusa con un ottimo consenso di pubblico anche l’edizione 2020 del Magugnaga Piano Trail, che si è svolta interamente online a causa delle restrizioni necessarie in seguito al contenimento della pandemia da Covid 19.

Hanno trovato conferma le caratteristiche distintive del festival, giunto alla sua terza edizione e nato ai piedi del monte Rosa per iniziativa del compianto musicista Marco Giovanetti e della pianista Serena Costa, direttore artistico dello stesso festival. Tra queste sono emerse un alto livello artistico degli interpreti, la varietà dei brani musicali eseguiti e degli strumenti proposti, l’afflato internazionale dato dai musicisti provenienti da diverse parti del mondo e l’attenzione alle giovani promesse in ambito pianistico.

Il sipario del festival si alzato sull’intensa interpretazione della pianista Serena Costa. Grazie alla sua performance capace di unire una grande passionalità a una notevole introspezione, è apparso splendido l’Intermezzo n.2 di Brahms, tratto dai Sei pezzi per piano; opera tarda dedicata a Clara Schumann, l’intermezzo, magistralmente eseguito da Serena Costa, mostra la sua carica di struggente dolcezza e una vena di intensa ma contenuta vitalità, che è stata valorizzata dai suoni pieni del pianoforte Bechstein, risalente agli anni stessi in cui Brahms componeva. La Costa, che si è esibita in un elegante ma semplice completo nero facendone risaltare la spontanea bellezza, ha poi concluso la sua performance eseguendo il sognante Preludio op. 45 di Chopin, dedicato dal compositore alla principessa E. Czernicheff, con un’interpretazione di grande passionalità, pur restando rispettosa della delicatezza del pezzo.

La seconda serata ha regalato la briosa Sonata per pianoforte a quattro mani K381 di Mozart. La coppia di pianisti Xin Wang e Florian Koltun ha elettrizzato il pubblico con una esecuzione fresca, viva e impeccabile, resa ancora più affascinante grazie al video che permetteva di vedere le quattro mani suonare in perfetta armonia sulla tastiera del pianoforte. Eleganti nel suono e negli abiti, i due pluripremiati musicisti hanno saputo restituire alla perfezione l’andamento scintillante di quest’opera giovanile del genio salisburghese che, tra l’altro, amava suonare a quattro mani con la sorella Nannerl.

Nella terza serata si è ritornati a Chopin con l’esecuzione dei due Scherzi n.1 e n.12 op.25 ad opera di Albertina Dalla Chiara. Questa pianista, docente e musicologa, ha incantato con la perfezione e pulizia dei suoni: le note di Chopin, intense e cariche di nostalgia, sono giunte nelle case degli spettatori, come una cascata preziosa e inarrestabile, che ha fatto toccare con mano la meravigliosa grazia della musica densa di romanticismo del compositore polacco. Inoltre, chi non avesse avuto l’opportunità di seguire le sue esibizioni nelle grandi sale da concerto, ha avuto l’occasione di ascoltare e vedere questa grande interprete in un contesto più intimo e raccolto.

Una scossa di vitalità e gioia è arrivata dalla quarta serata, con i primi due tempi della celeberrima Eine kleine Nachtmusik di Mozart. Nella solenne cornice del Duomo di San Giovanni Battista a Ciriè, nel Torinese, il duo composto da Massimo Bairo al violino e Anna Barbero al pianoforte ha regalato una pagina di meravigliosa leggerezza quanto mai felice in questo periodo. L’interpretazione è stata davvero eccelsa: la morbidezza e pienezza del suono, resa quasi palpabile dalla sintonia miracolosa dei due interpreti, ha potuto restituire la freschezza di una pagina che rischia di perdere il suo fascino per le eccessive riproduzioni.

La quinta serata è stata dedicata all’interpretazione della Sonata in si bemolle n.2 di Rachmaninov da parte di Marco Drufuca, diciassettenne promessa del panorama pianistico italiano. Già vincitore di numerosi premi, il giovane pianista ci ha fatto vivere una musica drammatica e potente, ma attraversata da squarci di improvvisa dolcezza. Del giovane ha impressionato la sicurezza dell’interpretazione, unita all’innata capacità di suonare con calore e partecipazione, colpendo al cuore lo spettatore.

Nel concerto di chiusura si è esibita l’orchestra I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni diretta da Antonmario Semolini il quale, insieme alla coppia Abrigo e Dähler rispettivamente al violino e alla viola, ha offerto un’esecuzione dell’Andante della Sinfonia concertante in mi bemolle maggiore K364 di Mozart di rara bellezza interpretativa ed è stata la splendida chiusura di questo ambizioso e ricco festival. Dal Duomo di Torino le nostre case sono state inondate dalla struggente melodia di quest’opera, scritta dal giovane Mozart in uno degli anni più penosi e difficili della sua vita. Sotto la carismatica e sicura conduzione del maestro Semolini, si sono espressi i talenti dei solisti Abrigo e Dähler, capaci di condurre il dialogo tra i loro strumenti e l’orchestra con una eleganza, pulizia e brillantezza dei suoni, che ha permesso agli spettatori di sentirsi trasportati sulle vette di quel Monte Rosa, che farà da cornice alla prossima edizione del festival.

MARA MARTELLOTTA