Il Rapporto Rota mette in evidenza la città di chi sta meglio e quella di chi sta peggio: Mirafiori è decisamente peggiorata, rispetto a tre decenni fa. I quartieri del centro, invece, registrano per le persone benestanti un miglioramento in termini di ricchezza
Una città “doppia”. E’ il quadro che emerge dal Rapporto “Giorgio Rota”, la ricerca sulla situazione economica di Torino. Esistono punti di eccellenza nella produzione ma permangono segnali negativi. Il tema che desta maggiore preoccupazione è il lavoro: il tasso di disoccupazione nel 2013 ha raggiunto l’11,4%, avvicinandosi ai livelli del Mezzogiorno italiano e superando tutte le città metropolitane del Centro e del Nord.
Molto critica la situazione della disoccupazione giovanile che il sindaco, Piero Fassino, ritiene essere il problerma principale, insieme con l’emergenza casa. Secondo il primo cittadino, però, “Torino ha saputo reagire e non si è fermata. Ma bisogna migliorare la coesione sociale, riducendo le differenze tra centro e periferia”.
La città di chi sta meglio e quella di chi sta peggio: Mirafiori è decisamente peggiorata, rispetto a tre decenni fa; i quartieri del centro, invece, registrano per le persone benestanti un miglioramento in termini di ricchezza. Insomma, il concetto è: poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi.
Il quadro di luci e ombre dipinto dallo studio mette in evidenza anche dati incoraggianti, come la crescita dell’export: quasi il 9%, o gli investimenti per la ricerca che, sul nostro territorio, sono i migliori a livello nazionale. E ancora, il processo di diversificazione economica che vede calare il peso della tradizionale grande industria dell’auto per puntare su nuove prospettive come il turismo, i servizi e la cultura.
Una città in difficoltà ma che, tutto sommato, sa reagire con determinazione.
(Foto: il Torinese)