Proveniva dal Niger, dopo un breve transito a Roma, il quarantenne fermato all’Aeroporto di Caselle Torinese con occultata, all’interno del proprio bagaglio, una borsa di Varano, un rettile tra i più grandi in natura. L’uomo, non appena ritirato il bagaglio, è stato controllato dai Finanzieri e dai Funzionari Doganali in servizio presso lo scalo piemontese.
All’interno di un trolley, celata tra gli effetti personali, è stata appunto rinvenuta la borsa risultata, in seguito agli accertamenti tecnici eseguiti, essere composta da pellame, compresi testa e arti, di Varano, un rettile che ha il suo habitat naturale proprio nel continente Africano. La borsa, a detta dell’uomo, era un “ricordo” di un periodo di soggiorno trascorso in Niger. I Finanzieri della Compagnia di Caselle, già protagonisti in passato di vari sequestri di animali e piante minacciate di estinzione, hanno sequestrato la borsa in quanto ottenuta con pellame del citato animale riconosciuto, dalla convenzione di Washington, quale “specimen” protetta. Ora l’uomo, originario della Romania ma residente nel torinese, rischia una sanzione sino a 15.000 euro. L’intervento della Guardia di Finanza torinese è inquadrato in un più ampio dispositivo mirato al contrasto dell’importazione illegale di “specimen” protette che generano, annualmente, un giro d’affari di diversi milioni di euro.