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Crocca, nuovo format di pizzerie raddoppia a Torino

 

Il brand del Gruppo  PIZZIUM apre il secondo punto vendita in città

Crocca, nuovo format di pizzerie parte del Gruppo PIZZIUM, prosegue la sua espansione con l’inaugurazione del secondo punto vendita a Torino.

Aperta in Via Po 14 la nuova pizzeria accoglie, con i suoi 74 coperti e 30 posti nel dehor, gli amanti della pizza sottile e leggera, creata con materie prime eccellenti e lavorazioni accurate, per garantire ai clienti un’esperienza indimenticabile.

Caratterizzate dal bordo basso e croccante, un impasto di base altamente digeribile, le pizze tonde di Crocca vengono proposte con abbinamenti e farciture diverse per palati esigenti. Dalla classica Margherita alla Bufalina, disponibile anche in versione senza lattosio, ai best seller con Mortadella con Pistacchio e Grana Padano, fino alle proposte più in linea con la stagione estiva.

Nel menu estivo, disponibile in tutte le pizzerie, è prevista una vasta scelta di pizze leggere e croccanti, dalla classica e intramontabile Prosciutto Cotto e Funghi alla Bresaola e Rucola, fresca e decisa perfetta per l’estate. Per gli amanti dei sapori audaci la Salsiccia, Patate e ‘Nduja è un tripudio di sapori intensi e speziati, mentre la Fiori di Zucca e Alici è un’esplosione di sapori mediterranei che si fondono insieme in modo armonioso. Altra novità prevista per la stagione più calda sono le scrocchiarelle, un particolare tipo di pizza tipica della tradizione romana super croccante, proposte con ripieno in due nuove varianti: con cicoria ripassata oppure con prosciutto crudo San Daniele, fior di latte d’Agerola, pomodoro ramato e olio EVO.

L’ambiente, informale e accogliente che richiama gli anni ’70/’80, è caratterizzato da ampie sale interne, arredamento semplice in legno e poster dell’epoca alle pareti per un mood dal sapore vintage e contemporaneo al tempo stesso.

La nuova apertura di Torino è la quinta per il brand presente nel nord Italia; entro la fine di giugno è già prevista l’inaugurazione di un nuovo punto vendita a Verona.

CROCCA

Crocca è un nuovo format di pizzerie nato nel 2020 da un’idea di Stefano Saturnino e Nanni Arbellini che ha come obiettivo offrire ai propri clienti un’esperienza indimenticabile attraverso il cibo. Il piatto forte è la pizza tonda, sottile e croccante creata con materie prime eccellenti e lavorazioni accurate per palati esigenti, con un menu che ricorda quello delle classiche pizzerie degli anni ’70 e ’80. L’ambiente dei locali informale e accogliente, richiama gli anni ’70/’80 con un ampie sale interne, arredamento semplice in legno e un mood dal sapore vintage e contemporaneo al tempo stesso. Crocca è presente con un punto vendita a Milano, Brescia, Gallarate e due locali a Torino.

 

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SITO WEB: https://crocca.it/

INSTAGRAM: https://www.instagram.com/crocca__/

FACEBOOK: https://www.facebook.com/croccapizza

A Superga riaprirà lo storico ristorante della Posta

Riaprirà il “Ristorante della Posta”. In strada comunale di Superga 323 – nel tratto finale della strada che porta alla Basilica – il piano terra di un edificio di fine Ottocento ha ospitato per decenni un luogo di ristoro per i contadini locali, i viaggiatori e i pellegrini nel contesto di una piazzetta del borgo caratterizzata da una trattoria e un tabaccaio.

L’attività è proseguita sino ai primi anni Settanta del Novecento, poi la chiusura e il cambio di destinazione d’uso a residenziale. Da alcuni anni il locale dell’ex ristorante è sfitto e inutilizzato; un elemento di degrado edilizio che si riflette sul fabbricato e il contesto circostante.

Con il cambio di destinazione d’uso alla funzione originaria approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale – Legge 106/2011 in materia di costruzione in deroga al piano regolatore generale – i circa cento metri quadri del piano terreno potranno tornare a ospitare il ristoro; un’occasione per riqualificare l’edificio ampliando l’offerta commerciale del borgo in virtù della sua vocazione turistica.

“Grano” vince i “Tre Pani” del Gambero Rosso

Fare il pane è un’arte e lo sa bene il Gambero Rosso, che ha selezionato 61 aziende per la guida del 2024 nella categoria “Tre Pani”, in cui vengono menzionate le migliori panetteria d’Italia.

A vincere il primo pieno, un’eccellenza torinese: l’azienda “Grano” di Santena (To), premiata con il massimo dei voti.

Il bakery chef del panificio, Sergio Scovazzo, ha sfidato maestri pasticceri e fornai lo scorso anno vincendo i concorsi nazionali “Una mole di colombe” e “Una mole di panettoni”.

Ogni traguardo dona consapevolezza e fissa un nuovo punto di partenza.
I successi che sembravano ‘roba per altri’ automaticamente diventano nuovi obiettivi.
Da oggi siamo entrati a far parte dei riferimenti della panificazione in Italia.
Tre anni fa eravamo un piccolo panificio in un paesino di provincia, ora sappiamo di non doverci porre dei limiti. Questo riconoscimento è simbolo di dedizione e sacrificio. Il sacrificio mio, della mia famiglia, di Piero, che da molteplici anni non distoglie lo sguardo dall’obbiettivo di creare qualcosa di diverso, della mia grande squadra che lavora instancabilmente, realizzando ogni cosa che passa nella mia mente e da tutta la super crew che quotidianamente rende la nostra azienda semplicemente, unicamente, imperfettamente GRANO!” 
(Sergio Scovazzo, bakery chef di Grano)

Grano nasce nel 2018 dall’idea dei fratelli Mosso, il cui principale desiderio e obiettivo era quello di proporre un concetto di panificazione antico in chiave moderna. Quello che differenzia l’approccio dei due fratelli rispetto al mercato del panificio tradizionale e che costituisce la colonna portante del laboratorio di panificazione è la scelta di utilizzare farine piemontesi macinate a pietra e lievito madre per costruire un prodotto nuovo, la cui artigianalità e unicità prevale sulla produzione massiva che ne penalizzerebbe la qualità.

Nel 2020, l’ingresso di Sergio Scovazzo nel laboratorio ha aperto la strada ai grandi lievitati.

IL PANE

Il pane di “Grano – fornai in fermento”, è rigorosamente tradizionale, prodotto in forme grandi. I loro prodotti garantiscono, grazie a un particolare tipo di confezionamento, una conservazione di 60 giorni.

Tra le tipologie, abbiamo il pane di montagna, il pane di campagna Toc ad bosc (pezzo di legno in dialetto), pani piemontesi, pani con grani siciliani, multicereali, Altamura.

Curiosi e simpatici i nomi dei pani, che derivano dal dialetto piemontese: Per fare alcuni esempi, Ancheuj e Fujot per l’integrale e Boia Fauss per il pane a nove cereali.

Speciali anche i grissini rubatà, le pizze, le focacce, i frollini, i pani dolci.

 

Sant’Ambrogio di Torino, si fa festa con la birra

Continua l’inarrestabile Sapori tour 23, che nel weekend del 16-17-18 Giugno approda in valsusa, un contesto meraviglioso e denso di spiritualità; ai piedi della Sacra di San Michele a Sant’Ambrogio di Torino avrà luogo il 1° Food & Beer di questo comune, nella città Metropolitana di Torino. 
La combriccola enogastronomica più golosa del momento vuole compiere la sua missione: “Non ci fermeremo, spiegano gli organizzatori, finché tutti non conosceranno la nostra tradizione: lungo il corso della storia la caratteristica fondamentale della birra made in Piemonte è stata la scuola artigianale che sta dietro alla sua produzione”. Un retaggio figlio della memoria passata di generazione in generazione fino ad arrivare a noi oggi, e preziosissimo background che vogliamo continuare a far vivere”.  

In quella che è la valle più estesa e popolosa del Piemonte, la mescita dei birrifici, microbirrifici e beerfirm, sarà accompagnata dai piatti Street offerti dai migliori Food truck in un’occasione unica per il pubblico di deliziare le papille gustative con i golosi abbinamenti proposti dagli chef. 
 

Info utili 
• Dove: Piazza della Repubblica, Sant’Ambrogio di Torino (TO) 

• Quando: 16-17-18 Giugno 2023 
• Ingresso gratuito 
• Evento Facebook: https://fb.me/e/15W8R3JYN 
• telefono: 3519719096 • e-mail: saporidalmondo019@gmail.com 

Da Fuzion ritorna il Classico Brunch, per una domenica di gusto e cultura!

Il Classico Brunch durante la pandemia

Durante ii lockdown, la pandemia ha stravolto profondamente tutte le nostre abitudini, non ultima quella di mangiare al ristorante e uscire la sera. Il settore che più di ogni altro ha subito delle restrizioni è stato infatti quello della ristorazione.

Il servizio al tavolo ha quindi lasciato il posto a delivery e asporto che hanno rappresentato un’alternativa necessaria per provare ad affrontare le difficoltà economiche, organizzative e strutturali che hanno colpito il comparto enogastronomico.

Nel 2020, proprio in questo contesto così drammatico, lo Chef Domenico Volgare non si è perso d’animo e insieme all’amico Luigi Orfeo, artista poliedrico, regista teatrale e lirico, nonché deus ex machina di Casa Fools | Teatro Vanchiglia, ha ideato il Classico Brunch.

La colazione della domenica, con Luigi e Domenico, è diventata un’esperienza che riunisce arte, gusto e musica in un percorso tematico ispirato all’oriente dove i piatti dialogano con una selezione musicale guidata, ragionata e commentata.

Non un semplice brunch in delivery, ma una vera e propria divagazione gastronomica e culturale da vivere a casa, una reazione proattiva alla stasi che ha investito tutte le attività della città. Così, nonostante fossero chiusi i teatri e i ristoranti, non si è fermato il desiderio di diffondere e condividere la bellezza e la creatività.

Il Classico Brunch oggi

Domenica 18 giugno il Classico Brunch, dalle 11 alle 13, farà il suo trionfale ritorno…in sala.

Domenico ha voluto recuperare qualcosa di buono dei mesi dolorosi e difficili del lockdown riproponendo il suo brunch, questa volta senza utilizzare il delivery ma servendolo ai tavoli di Fuzion, in via Volta 4b a Torino.

Un’occasione unica per saziare il palato e la mente, grazie a cultura e gastronomia per una domenica stimolante. Due speciali menù di sette piatti (5 salati e 2 dolci): uno ispirato alle specialità servite a colazione in Oriente, l’altro creato per far rivivere le suggestioni della cucina napoletana reinterpretata in chiave fusion dallo Chef.

Un omaggio alla gastronomia campana con i suoi gusti forti e genuinamente saporiti che hanno conquistato le tavole di tutto il mondo.

Le due proposte si alterneranno ogni domenica: di settimana in settimana quindi gli avventori potranno, una volta esplorare i segreti dei sapori del sud-est asiatico e un’altra vivere le atmosfere della città partenopea.

I partecipanti, comodamente seduti a tavola, utilizzando le cuffie dei loro smartphone, accederanno a una playlist appositamente studiata per completare questa esperienza culinaria e culturale. Un percorso gustativo che ripropone, arricchito dalla musica, un format già noto ai clienti più affezionati.

I menù

Alla scoperta dell’Asia

KOREAN MISO SOUP

Zuppa di miso koreana con tofu fresco, funghi e verdure.

CREPE VIETNAMITA

Crepe croccante in stile vietnamita con pancetta, gamberi e insalatina orientale.

CURRY JAP

Curry giapponese con verdure e manzo accompagnato da riso al vapore.

CRISPY THAI TOAST

Toast croccanti con salame di turgia in stile thai e salsa spicy al mango e lime.

KIMCHI HOME MADE

Verdure fermentate alla coreana, porridge chai, crema di latte con tè chai indiano, riso sushi piemontese e mela.

PORRIDGE CHAI

Crema di latte con te chai indiano, riso sushi piemontese e mela.

HONEYCOMB CAKE

Torta green vietnamita al cocco.

Napoli punto e a capo

MISO DI CUCOZZA

Vellutata di zucca napoletana con miso giapponese, semi di canapa di Carmagnola e crostini.

GYOZA DI BACCALA’ ALLA NAPOLETANA

Ravioli giapponesi in doppia cottura con ripieno di baccalà servito con sugo alle olive e capperi.

BIBIMWAH, POKE’ ALLA COREANA

Riso piemontese, zucchine alla scapece, salsiccia di bovino piemontese, verdure saltate al wok, sesamo tostato e uovo al “palet”. Servito con salsa coreana piccante.

PANUOZZO BANH MI

Panuozzo alla napoletana ripieno di porchetta di Ariccia IGP, carote e daikon allo zenzero in agrodolce e salsa di soia dolce.

SCAROLA ALLA NAPOLI-THAI

Scarola sbollentata e ripassata in padella con olive taggiasche e pasta chili al basilico thai.

DALGONA O’ PRUFESSORE

Cappuccino sottosopra” con latte caldo o freddo a scelta e crema di caffè vietnamita alla nocciola.

BABA’-JAP

Babà con “bagna” al sakè e yuzu giapponese.

La Playlist

I piatti dei menù saranno accompagnati dai brani selezionati da Luigi Orfeo che, pur non essendo presente in sala ma attraverso il suo podcast, racconterà dettagli, curiosità e aneddoti legati a ogni pezzo, per far scoprire i tesori “nascosti” della musica spaziando dalle sonorità della tradizione coreana ai cantautori italiani fino alle melodie di origine vietnamita.

Non mancheranno intermezzi lirici e famosi interludi estratti dalle colonne sonore dei grandi capolavori del cinema. Un sottofondo musicale creato attingendo dal repertorio classico fino a quello contemporaneo della musica italiana e di quella internazionale.

Il Classico Brunch”

  • 5 piatti salati e 2 piatti dolci

  • 29 a persona bevande escluse

  • Tutte le domeniche dalle 11 alle 13 presso Fuzion, via Volta 4b, Torino. Prenotazione obbligatoria entro le ore 20 del sabato chiamando il +39 346 2124341

Street food italiano e cucina latina si incontrano a Cuneo

A Giugno, da Venerdì 16 a Domenica 18, a Cuneo si incontrano la cucina tradizionale latina, le leccornie degli street fooder italiani e il sapore e la qualità dei birrifici artigianali.
Saranno presenti anche alcuni stand di artigianato tipico.
L’evento “AGRI FOOD & BEVERAGE FESTIVAL LATINO”, offre un cocktail vincente tra buona cucina, buon bere e tanti momenti di spettacolo dal ritmo sudamericano, un vero e proprio ‘ponte’ tra i due mondi, il tutto a cura di D&N Eventi e Associazione Chef dal Mondo.
La proposta è davvero varia e rivolta a tutti: si inizia il Venerdì, con le scuole di ballo Bachata Sensual con i maestri di ballo Francesca Cascavilla e Gabriele Giannuzzi, e Imperial Dance del territorio cuneese con l’ausilio di Elisa Dj, specializzata in eventi di spettacolo latini, seguiti da Dj set e Percussion live che intratterranno il pubblico a ritmo e danza con le più belle musiche latine di successo.
E ancora, il Sabato , nella mattinata e primo pomeriggio, esibizioni delle scuole di ballo del territorio accompagnate da Elisa Dj e, a seguire, serata con il rinomato gruppo musicale havano cubano” Familia Loca”.
La Familia Loca è composta da un nucleo di artisti nativi di Cuba che da anni girano il mondo portando le loro sonorità latine nelle piazze, nei club, nei teatri e nei locali. La Familia Loca è molto conosciuta tra i connazionali che vivono in Italia e alle loro esibizioni vantano sempre una ricca presenza anche sudamericana.
Un concerto dai toni cangianti, dove musica popolare cubana, le radici afrocubane, latinjazz contemporaneo e musica latino americana si mescolano in un affresco tipico di nostri giorni.
Infine la Domenica, per gran parte della giornata si ballerà ancora con gli artisti delle scuole di ballo ed Elisa Dj che ci accompagneranno fino a sera, passando la staffetta ai Dj set specializzati in danze e musiche caraibiche e sudamericane che riusciranno a ricreare le atmosfere calde appassionate e vivaci del mondo latino oltre ad Animatori e Taxi Dancer, concludendo con Show di Artisti Latini il tutto a cura dell’Agenzia di spettaccolo “I 2 e 20” per un Finale schioppettante.
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEGLI SPETTACOLI :
💥VENERDI 16 GIUGNO:
Ore 18:00
TWERK Y DEMBOW
Torino Twerk Dj Choco TV
Torino Dembow Elisa Dj
Ore 19:00
Esibizione IMPERIAL DANCE
Ore 20:30
TWERK Y DEMBOW
Torino Twerk Dj Choco TV
Torino Dembow Elisa Dj
Ore 22:00:
LATIN PARTY
Percussion Live EL FLACO
ELISA DJ
ESIBIZIONE BACHATA SENSUAL
Francesca Cascavillo e
Gabriele Giannuzzi
💥SABATO 17 GIUGNO:
Dalle 11:00 alle 18:00
TWERK Y DEMBOW
Torino Twerk Torino Dembow
Genova Dembow AL MAYI (MI)
PETERKING (Lago Maggiore)
BOSS GUERRERO (GE)
ONE MENOR (DV) Dj Choco TV
MAIKY PONS (MI) Elisa Dj
EL CHEN MELAO (TV)
Ore 18:00
RUEDA DE CASINO
Mauro Rosso Anna Ferrero
Ore 19:00
STAGE BACHATA SENSUAL
Franceca Cascavillo e Gabriele Giannuzzi
Ore 21:30
CONCERTO LIVE e DJ SET
LA FAMILIA LOCA
💥DOMENICA 18 GIUGNO:
Ore 15:30
PIZZA LIVE PROGET
Artisti Locali TORINO TWERK
TORINO DEMBOW
Dalle 16:30 alle 19:00
ESIBIZIONE e STAGE SALSA CUBANA
IMPERIAL DANCE
a seguire:
LATIN PARTY
PERCUSSIONI LIVE El Flaco
Dj Davide LATINO Elisa Dj
ANIMAZIONE REGGAETON
TAXI DANCER
ESIBIZIONE BACHATA SENSUAL
Francesca e Gabriele

C’è bolla e bolla: Eataly Lingotto dedica un mese alle migliori bollicine

E venerdì 16 giugno serata speciale in terrazza a tema vini d’estate.

Estate, tempo di fresche bollicine: dal oggi e fino al 16 luglio Eataly dedica più di un mese al racconto dei vini frizzanti, un universo che racchiude caratteristiche date dal territorio, dal vitigno e dai metodi produttivi. Per l’estate Eataly ha selezionato oltre 500 etichette di bollicine adatte per ogni occasione. Tra queste, uno spazio importante è riservato ai vitigni autoctoni, particolari varietà di vite utilizzata per la produzione di vino, coltivata e diffusa nella stessa zona geografica ritenuta di origine del vitigno stesso, specchio del territorio di provenienza. Le differenze geografico-climatiche del nostro paese, la grande superficie costiera, il lavoro dei piccoli ma tenaci vignaioli accanto a quello di cantine con storie dalla lunga tradizione fa sì che in Italia fioriscano bottiglie risultato di un lungo lavoro di selezione e difesa della nostra biodiversità.

Per raccontare questo patrimonio enologico, a Eataly Lingotto arriva il tavolo delle bolle autoctone: un banco di degustazione organizzato attraverso i tre metodi produttivi tipici delle bollicine: il Classico, il Martinotti (o Charmat) e il Rifermentato. Il tavolo delle bolle autoctone offre la possibilità di fare una degustazione guidata da un esperto di Eataly che, attraverso una selezione di etichette, può fare apprezzare le caratteristiche dei diversi prodotti. Un esempio? Tra i vinificati con metodo Classico si può assaggiare l’Erbaluce, il Carricante o il Bellone; tra i vinificati con metodo Charmat la Ribolla Gialla, il Vermentino nero o il Lambrusco Grasparossa; tra i Rifermentati la Falanghina, la Garganega o il Pignoletto.

A menu nei Ristoranti arrivano inoltre alcuni piatti iconici dell’estate, perfetti per accompagnare la ricchissima carta di bollicine: dal Gran fritto di mare composto da gamberi rosa e totani del Mediterraneo, acciughe di Monte Rosso e verdure di stagione ai crudi; senza dimenticare le grigliate del pescatore con il pescato fresco di giornata e le paste di mare. Negli spazi all’interno ma anche nell’ampio dehors immerso nell’Orto Urbano di Torino Nizza Millefonti.

Anche la didattica questo mese è naturalmente a tema bollicine, con tanti appuntamenti. Qualche esempio? L’abc del vino, gli imperdibili appuntamenti del Wine Club, gli incontri con i produttori, le grandi bolle italiane.

E poi una serata speciale da segnare in agenda: Bollicine e vini d’estatevenerdì 16 giugno dalle ore 19 in Terrazza al primo piano di Eataly Lingotto. L’occasione perfetta per festeggiare l’avvicinarsi dell’estate con freschissime bollicine e i migliori vini d’estate! In degustazione ci saranno più di 50 etichette, con una ricca scelta di vini tutti da scoprire, raccontati da oltre 20 produttori, dal Piemonte a anche da tutta Italia. In abbinamento le proposte di tapas firmate da Patrik Lisa, Executive Chef di Eataly Lingotto. E in sottofondo il dj set di Famosini! L’evento è in collaborazione con Torino Wine Week. Per partecipare basta acquistare il carnet da 5 calici da 75ml al costo di 18 € su www.torino.eataly.it. Le tapas invece si possono scegliere e acquistare la sera stessa.

Le Cantine presenti:

  • Fontanafredda

Contessa Rosa Alta Langa DOCG Rosé Brut

Limited Edition Alta Langa DOCG

Marin Langhe bianco DOC Riesling

  • Brandini

Alta Langa DOCG Brut

Alta Langa DOCG Rosé

  • Serafini e Vidotto

Asolo Prosecco Superiore DOCG Brut

Bollicine Rosé

  • Le vigne di Zamò

Sauvignon Colli Orientali del Friuli DOC

  • Trullo di Noha

Rosato del Salento IGP

  • Fulvia Tombolini

Verdicchio Castelli di Jesi Doroverde

  • Poderi Marchesi Migliorati

Cerasuolo d’Abruzzo

  • Gancia

Alta Langa DOCG 36 mesi Brut

Alta Langa DOCG 36 mesi Rosé

Alta Langa DOCG 36 mesi Pas dosé

Alta Langa DOCG 60 mesi Brut

  • Contratto

Millesimato Alta Langa DOC Pas dosé

Blanc des blancs Alta Langa DOCG Pas dosé

For England Blanc des noirs Alta Langa DOCG Pas dosé

  • Roberto Mazzarello

Gavi DOCG

Vigna Le Zucche Gavi DOCG

  • OPERA 02

Opera Brut Lambrusco di Modena DOP

Opera Pura Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP

Opera Rosa Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOP

  • Dama del Rovere

Durlì Durello Spumante Brut

Durello 24 mesi Spumante Brut

Durello 36 mesi Spumante Extra Brut

Bortolo Vecchie VIgne Soave DOC classico

  • La contrada di Sorano

Favorita

Alchimia rosato

Dolcetto d’Alba

  • Camossi

Franciacorta DOCG Saten

Franciacorta Dosaggio Zero

Le Tapas di Patrik Lisa:

Taco con pomodoro, avocado, peperoncino, cipollotto ed erbette

Crocchè di patate alla ‘nduja con provola affumicata

Agnolotti del plin fatti a mano e fritti

Focaccia genovese, burro, acciughe e bagnetto verde

Polpettine di zucchine con menta, limone e salsa yogurt

6,50 € l’una / Provale tutte | 30 €

La stagione degli asparagi

La stagione degli asparagi sta finendo. La tradizione torinese degli asparagi di Santena  e di Poirino impone tra pochi giorni di andare a fare l’asparagiata dal mitico “Andrea” che non a caso si è da tempo trasferito da Santena a Poirino  perché Santena è stata letteralmente cementificata  anche sui terreni agricoli dedicati alla coltivazione del l’asparago.
La capitale dell’asparago piemontese e’ oggi Poirino che la sindaca Angelita Mollo  ha saputo promuovere insieme alle tinche, finalmente riabilitate  .  Peccato che i ristoranti torinesi non abbiano mai pensato all’asparagiata, salvo un ristorantino in località Lingotto che offre però  un menu deludente. Anche il “Cambio” ignora  o quasi l’asparago che era nel menu con il grande commendator Parandero. Io ricordo quando mio padre mi portava da Pinin a Santena e in un ristorante di un hotel  di Cambiano purtroppo chiuso da tempo. C’era  anche il “Cigno“ oggi soprattutto pizzeria che ha perso lo smalto antico . Pinin era un personaggio di altri tempi che faceva nella settimana il rappresentante di tessuti e nel fine settimana faceva il ristoratore. Ma i suoi asparagi erano solo alla parmigiana  o alla Bismarck con le uova. Solo Andrea invento’ il menu tutto asparagi. I miei amici maestri tipografi Janni per molti anni mi portavano in omaggio gli asparagi di Santena sempre molto grandi e buoni  e mi consigliarono la trattoria della Pace a Santena  dove si mangiava un’asparagiata eccezionale. Poi la troppa frequentazione ha guastato la trattoria .Anche ad Albenga in provincia di Savona  c’è la specialità degli asparagi violetti , una squisitezza prediletta dai Reali inglesi. Solo Luciano al “Pernambucco” cucina in modo squisito i violetti. E il presidente dell’Accademia italiana della cucina , il medico – umanista Roberto Pirino ha fatto un’opera benemerita per valorizzare il violetto . Petrini penso ‘ di tutelare l’asparago ingauno  quando ormai i migliori terreni erano stati cementificati con l’approvazione del sindaco comunista Viveri . Il presidio di Slow Food si rivelò una beffa affidata ad un anziano savonese, tal  Albertazzi, accusato successivamente di essere un fascistoide. Gli asparagi erano molto amati dal Conte di Cavour  sepolto a Santena.  Ma gli asparagi sono anche coltivati nel Trevigiano e dintorni; sono bianchi, ma meno buoni dei verdi e dei violetti. Io li comprai sulle rive del Piave , ma furono una delusione. La mia amica Luisa mi ha fatto conoscere gli asparagi pugliesi  che piacevano tantissimo al Duca delle Puglie  Amedeo, poi divenuto Duca d’Aosta, l’eroe dell’Amba Alagi. Il suo omonimo nipote che pretese di essere l’erede dei Savoia con il consenso  autorevolissimo di un preside di scuola  saluzzese, non sapeva neppure dell’esistenza  degli asparagi pugliesi. E, in verità, ignorava, poveretto, tante altre cose.
PIER FRANCO QUAGLIENI

Vino, Piemonte sotto i riflettori con Cascina delle rose

IL RITORNO DEI VINI NATURALI, 10 ANNI DOPO: 

Il Gambero Rosso di giugno rilancia a dieci anni di distanza la vecchia provocazione 
con una nuova storia copertina: a rispondere anche Vinicio Capossela. 
Tra i pionieri e 10 nuovi riferimenti da non perdere, con 22 bottiglie da mettere in cantina, 
la cantina del cuneese con i suoi barbaresco

 

Roma, giugno 2023 – Rimanda a Giorgio Gaber la nuova provocazione lanciata da Vinicio Capossela sull’ultimo numero del Gambero Rosso, il primo sotto la nuova direzione di Marco Mensurati: i vini naturali sono di destra o sono di sinistra? La risposta per Capossela è chiara: sono di sinistra e sono talmente buoni da annebbiare le menti degli elettori, allontanandoli dalla politica come Calypso con Ulisse. In Vinicio veritas: “Amore e vino sono due forze che si alimentano” racconta Capossela. “L’amore come la vite ha bisogno di essere guidato, ha bisogno del sostegno per sollevarsi in alto, per arrivare alla luce e prendere forza dalla terra. L’intreccio degli amanti rimanda un po’ a quello della vite che produce frutto”. E a domanda se vino naturale o vino convenzionale risponde: “È un po’ come contrapporre il vinile alle piattaforme digitali. La grande massa del mercato è fatta dai vini convenzionali e non potrebbe essere altrimenti. Un vino naturale non può essere prodotto in grandi quantità e con costi competitivi. E di sicuro non può piacere a tutti. Il vino naturale richiede anche una capacità di accogliere il difetto che fa parte della natura. Il grande Gianni Mura mi disse una volta: ma sei matto a bere vini naturali? Non lo sai che il vino naturalmente diventa aceto? E in effetti spesso c’è una spunta acetosa in questi vini di “fiore e feccia”. Mi rendo conto che ci vuole una abitudine e forse anche una rieducazione al gusto, ma una volta che ci si è abituati non si riesce più a tornare indietro. O almeno a me non è riuscito più”.

 

A dieci anni da un editoriale che infiammò il settore, la bibbia dei tre bicchieri torna a rifare il punto su un movimento che ha avuto una forza dirompente, anticipando tempi e temi. Il vino naturale è ovunque, anche se per legge non esiste: per il sentire comune indica un vino prodotto da viticoltura biologica o biodinamica, fermentato con lieviti indigeni, vinificato nella maniera meno interventista possibile nel rispetto della sua unicità con una dose minima di solforosa in fase di imbottigliamento.  E la sua storia l’hanno fatta etichette coraggiose e visionarie come Radikon, Gravner, Cornelissen, Occhipinti, Rinaldi, Bellotti, Pepe, Maule, Morganti e Foradori. A loro, che hanno aperto una via maestra al naturale, si aggiungono oggi dieci nuove stelle emergenti, dove il Piemonte brilla con Cascina delle Rose, azienda che Gambero Rosso racconta così: ”Riccardo e Davide hanno dato un bel carico di energia a questa bella cantina, fortemente voluta e resa celebre da Giovanna Rizzolio, fautrice dell’estrema naturalità dei vini e da sempre ostile alla chimica in vigna. Le uve coltivate rappresentano le tre tipologie classiche della zona, con dolcetto e barbera a fare da spalla al preponderante nebbiolo, da cui nascono i due Barbaresco: Rio Sordo e Tre Stelle. La filosofia aziendale si richiama alla classicità della tradizione, interpretata con eleganza e fedeltà al territorio”.

 

Azienda famigliare nata nel 1948, Cascina delle Rose prende avvio nell’immediato dopoguerra quando i nonni di Giovanna, Beatrice e Ferdinando Rizzolio, si innamorano di una casa e della sua vista sullo spettacolo naturale delle colline fino alla cornice delle Alpi: siamo nella sottozona del Rio Sordo dove si trovano terreni a stratificazione fitta e diversificata: dalle marne blu tufacee a terreni calcarei dove la notevole componente minerale dona un risultato finale di grande carattere e finezza alle preziose etichette di una cantina amata e apprezzata in tutto il mondo per il suo fortissimo legame con il territorio.

 

Fiumi di birra in Canavese a Favria

Fiumi di birra scorreranno in Canavese questo weekend nei giorni 1-2-3-4 Giugno. Le celebrazioni della Festa della Repubblica 2023 si terranno a Favria con quattro giorni di cibo, manifestazioni, spettacoli e concerti Live.  

L’associazione Sapori dal Mondo promette di stupire ancora le migliaia di curiosi e appassionati di enogastronomia. Le degustazioni della birra saranno interamente offerte da Paulaner, il marchio brew tedesco più amato in Italia.  

Al Parco Martinotti saranno coinvolti tutti i palati, da quello più nativo al più esigente, grazie alla qualità della proposta e all’apprezzamento crescente da parte di un pubblico maturo che non accenna a volersi fermare.