GUSTO- Pagina 27

Prosegue la Stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato

Migliaia di visitatori alla 55° Fiera Nazionale del Tartufo Trifola d’Or di Murisengo

 

Va ad un tartufo di 323 grammi da Costigliole d’Asti il primo premio

Ancora grandi numeri per la seconda domenica di Trifola d’Or a Murisengo, a partire dalle migliaia di visitatori, giunti nell’arco dell’intera giornata, fino ai 5 chilogrammi di pepite in gara al banco di giuria.

Con un esemplare di 323 grammi, si è aggiudicato il primo premio della seconda domenica di Fiera Nazionale del Tartufo (500 euro in denaro offerti dai commercianti di Murisengo) Giovanni Ronzato di Costigliole d’Asti, mentre il secondo premio (350 euro offerti dai produttori locali) è andato al Tuber magnatum Pico di 378 trovato da Andrea Fantino di Montiglio Monferrato. Pochissimi i punti decimali di differenza tra il primo e il secondo premio.

Il terzo premio (100 euro offerti da La Bottega della Carne) è andato, ancora, a Ronzano e al suo tartufo di 198 grammi, mentre la prima migliore composizione è stata quella di 1012 grammi presentata da Alessandro Denaro di Torino (250 euro offerti da UnipolSai), seguita da quella di 510 grammi di Antonio Dalla Francesca di Settimo Torinese (150 euro offerti dal Ristorante San Candido).

Il miglior esemplare di un tartufo (93 grammi) raccolto da un trifolau locale è andato al murisenghese Alessio Gasparini (100 euro offerti dalla Pizzeria Lo Stivale). Infine, il miglior esemplare così come la migliore composizione di tartufo nero sono stati vinti nuovamente da Dalla Francesca; a lui, due piatti da collezione realizzati in serie limitata e firmati dal pittore Gigi Allovio.

Così, Giorgio Richiardi presidente di Giuria in rappresentanza del Centro Nazionale Studi del Tartufo di Alba: –  questa domenica è stato particolarmente difficile stabilire la classifica; più di un esemplare ha avuto i requisiti per conquistare il primo premio. Alla fine, sebbene di pochissimi punti, la qualità ha prevalso sul peso. Complessivamente è stata una giornata interessante con tanti tartufi eccellenti”.

La presenza del Centro Nazionale Studi del Tartufo torna, ogni anno, ad essere occasione di garanzia per il consumatore e di qualità per la Fiera, da più voci, anche autorevolissime, giudicata – la migliore dell’offerta piemontese -. Tutti i tartufi in esposizione e vendita, infatti, vengono preventivamente sottoposti al vaglio del CNST e solo quelli rispondenti ai requisiti di freschezza, consistenza e profumazione, possono venir esposti e venduti. Un lavoro serio e meticoloso che, domenica, ha visto sequestrati 12 esemplari, poi, riconsegnati ai proprietari a fine fiera.

La Fiera è finita ma la Stagione del Tartufo Bianco nel Monferrato continua i fine settimana fino al 18 dicembre prossimo.  

Tutti i sabati e le domeniche, infatti, sarà possibile acquistare, direttamente dal cercatore, Tuber Magnatum Pico o tartufi neri appena raccolti, presso l’Angolo del Trifolau allestito in piazza Boario (dalle ore 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 16).

Inoltre, presso l’adiacente Temporary Store TargatoMurisengo di via Asti 2, i produttori di Murisengo saranno presenti con la loro variegata proposta di vino, agroalimentari e trasformati artigianali a km0, quali: vini, mieli, zafferano, nocciole, formaggi caprini, salumi, ortofrutta, pasta fresca, confetture, torte di nocciole, pasta fresca, dolci, trasformati, salse, conserveria, fiori e tessuti (in orario 10,00-17,00).

Ad arricchire l’offerta, il circuito dalla ristorazione (elenco nella sezione Mangiare e Dormire del sito www.fieradeltartufo.net / prenotazione diretta) per scegliere il menu autunnale a base di tartufi.

Per gli amanti della natura del movimento e della cultura, infine, continuano gli appuntamenti Outdoor-Truffle, con: Nordic Walking e camminata libera nei luoghi del tartufo con tappe enogastronomiche (a cura di Cammini DiVini 339 4188277); E-bike tour con aperitivo in cantina e, facoltativa, la conviviale (Asd I Cinghiali; possibilità di noleggio e-bike 331 3640752).

Visitabile tutti i giorni e con ingresso libero, anche, la nuova Tartufaia Didattica Tabui realizzata in zona San Pietro ai piedi dell’omonima torre romanica.

Programma completo su www.fieradeltartufo.net .

 

“Sua Maestà il Panettone” scende in gara a Torino

“UNA MOLE DI PANETTONI”

Hotel Principi di Piemonte – 26 e 27 novembre 2022

“UNA MOLE DI PANETTONI” torna con l’edizione più importante e completa; sarà come sempre organizzata da DETTAGLI EVENTI e si svolgerà a Torino, il 26 e 27 novembre 2022, presso il prestigioso hotel Principi di Piemonte, situato nel cuore della prima capitale d’Italia.

“UNA MOLE DI PANETTONI” è un evento nazionale dedicato al tradizionale dolce di Natale in cui trentacinque maestri fornai e pasticceri lievitisti provenienti da tutte le regioni italiane si sfideranno a colpi di panettoni creativi e tradizionali. Ciascuno di essi lavorerà con ingredienti e procedure esclusivamente artigianali, espressione della loro creatività e dei loro territori di provenienza, e le loro creazioni esalteranno l’estro, la cura e la meticolosità di ogni dettaglio produttivo.

Giunta alla sua undicesima edizione, “UNA MOLE DI PANETTONI” è una delle manifestazioni che apriranno il carosello di eventi italiani legati al popolare dolce natalizio. I visitatori potranno compiere un “viaggio gourmet” attraverso l’Italia apprezzando gusto, forme e profumi del dolce considerato, giustamente, il “Re del Natale”; nello stesso tempo, potranno acquistare i panettoni e scoprire i segreti dei protagonisti del concorso che si racconteranno con la loro presenza e con le loro creazioni di alta pasticceria.

Il Concorso

Oltre a rappresentare un raffinato tour dolciario unico nel suo genere, “UNA MOLE DI PANETTONI” è anche una gara tra alcuni dei migliori fornai e pasticceri lievitisti del Paese. Una giuria di esperti (tra essi sarà presente anche un “uditore lievitista” sorteggiato tra i 35 concorrenti) premierà i migliori panettoni tradizionali presenti in gara; saranno distinti in appartenenti alla scuola piemontese (bassi con la glassa) e milanese (alti senza glassa) cui si aggiungeranno i migliori panettoni creativi italiani.

Nel primo pomeriggio di domenica 27 novembre, la giuria proclamerà i dolci vincitori che si aggiudicheranno il premio “Una Mole di Panettoni”.

Il Panettone… oggi

L’elegante grande lievitato, che durante le feste di Natale è protagonista incontrastato nelle vetrine delle migliori pasticcerie e forni della penisola, sta vivendo una continua espansione, non solo tra i suoi affezionati consumatori, ma anche guadagnando quote di mercato tra le nuove generazioni. È in questo contesto che eventi come “UNA MOLE DI PANETTONI”, nascono e si diffondono con l’obiettivo di informare il pubblico su un mondo affascinante, ricco di grandi talenti e di professionalità di eccellenza. Ed è per questo motivo che DETTAGLI EVENTI, società organizzatrice della manifestazione (come di “UNA MOLE DI COLOMBE”) mira da sempre alla qualità gastronomica e a unire tradizione, innovazione e contemporaneità, garantendo alla propria platea coerenza e professionalità.

Il Panettone… ieri

Leggenda vuole che il nome del panettone derivi da quello di Toni, un umile uomo vissuto nella seconda metà del quindicesimo secolo al servizio di Ludovico il Moro. Toni, accortosi che il capocuoco aveva bruciato il dolce preparato per il banchetto degli Sforza, decise di utilizzare il panetto di lievito madre che aveva conservato per festeggiare il suo Natale in famiglia. Lo lavorò con farina, uova, zucchero e uvetta, e mettendoci più volte mano, arrivò a realizzare un dolce lievitato e morbido che raccolse il plauso generale. La soddisfazione della corte fu tale che Ludovico il Moro battezzò il dolce “Pan de Toni”, dal quale, secondo la leggenda, deriverebbe il nome tutt’ora in uso.

L’organizzazione di “UNA MOLE DI PANETTONI”

“La filosofia di DETTAGLI EVENTI – affermano le due fondatrici, Laura Severi e Matilde Sclopis di Salerano – ha come obiettivo la valorizzazione dei grandi lievitati di eccellenza artigianale. Siamo certe che “UNA MOLE DI PANETTONI, ancora una volta, coinvolgerà il nostro pubblico in una vera caccia al tesoro per scoprire il panettone preferito tra tutti quelli proposti”. 

Prima del Covid, dal 2012 al 2019, “Una Mole di…” ha registrato in ogni edizione un incremento di pubblico di circa il 30%. Nata nel 2012 con “UNA MOLE DI PANETTONI”, la manifestazione è oggi diventata un appuntamento fisso degli eventi enogastronomici torinesi e dal 2020 è sbarcata anche sul web.

Con l’acquisto online sul sito www.unamoledi.it, per esempio, sarà possibile acquistare i biglietti d’ingresso e riservare la fascia oraria desiderata (slot di 30 minuti) fino a esaurimento posti. Il biglietto è acquistabile anche presso la biglietteria dell’evento ma l’accesso alla manifestazione tramite l’acquisto online sarà comunque prioritario.

 

UNA MOLE DI PANETTONI

26 e 27 novembre 2022

Ore 10 -20

Hotel Principi di Piemonte – Via Piero Gobetti 15, 10123 Torino

Per info e biglietti: singolo 5 €, coppia 7 € acquistabili su www.unamoledi.it oppure nella biglietteria presso l’Hotel Principi di Piemonte.

Acquisto online consigliato e prioritario tramite il quale sarà possibile prenotare la fascia oraria di accesso desiderata (slot di 1 ora) fino a esaurimento posti.

 

L’intero evento si svolgerà nel rispetto delle norme anti-COVID-19.

Essendo una manifestazione gastronomica, non sarà consentito l’accesso ad animali.

La Prosciutteria: da Firenze a Torino il “porchetta drive”

IN PIAZZA VITTORIO VENETO 

Toscana – Piemonte, un viaggio gastronomico con un valigia carica di eccellenze gastronomiche buone da mangiare e famosi simboli del made in Tuscany.
La ” Prosciutteria di Firenze” , il ” non ristorante” più vintage d’Italia, sbarca a Torino, nel piccolo salotto di Torino – Piazza Vittorio Veneto – in una reunion storica e culturale, fra la prima e la seconda capitale d’Italia.
Il carattere vintage,  che nel capoluogo piemontese è quanto mai visibile in ogni espressione urbana del centro storico, caratterizza gli arredamenti della Prosciutteria, realizzati con materiali di riciclo proveniente da antiche ville, casali s fattorie, ricreando atmosfere di altri tempi.
Ecco che i torinesi avranno la possibilità di degustare taglieri a base di finocchiona, prosciutti toscani tagliati a mano sul momento insieme, ovviamente, agli altrettanti famosi formaggi e pecorini toscani, stagionati e aromatizzati; abbinati, non c’è nemmeno bisogno di dirlo, a un buon calice di Chianti.
La prosciutteria porta con sè anche un format divertente che permette di acquistare in maniera ” espressa” , davanti allo sportello del locale, la famosa porchetta toscana, il ” Porchetta drive” : si potrà cosi degustare, sul momento o da portare via la specialità toscana preparata secondo la ricetta tradizionale, cotta al forno o a legna.
Il connubio gastronomico giocoso, informale ma di eccellenza tra Firenze e Torino, ce lo racconta bene il fondatore di ” Prosciutterie Firenze , Dario Leoncini, in questa breve intervista:
Qual è stata l’esigenza o l’idea di fondo dalla quale è nato il format del ” porchetta drive” ?
Per coloro che sono di passaggio e vogliono gustarsi una delle nostre schiacciate passeggiando per il centro di Torino abbiamo riservato una finestra che a noi piace scherzosamente chiamare “porchetta drive”. Mangiare la schiacciata con la porchetta mentre si passeggia per le vie della città è un rito tipico che a noi fiorentini piace fare periodicamente perciò abbiamo deciso di voler condividere anche questo come parte delle nostre tradizioni toscane con i nostri amici torinesi.
Perché la scelta è ricaduta proprio su Torino, tra le città selezionate del nord Italia? 
 
 
Torino è per noi una grande capitale europea, capitale del food e della tecnica, capitale del turismo e dello sport, Torino da anni rappresenta  ormai nel panorama mondiale un “place to be” e noi non potevamo mancare. La location di piazza Vittorio ha tutte le caratteristiche di ricerca della convivialità tipiche de “La Prosciutteria” con un dehor davvero ampio che solo questa piazza può offrire e una frequentazione giovane che vive il luogo con lo spirito che a noi piace, fin dai primi sopralluoghi ci siamo sentiti subito a casa.
Nel locale torinese, a fianco al Chianti, quale vino piemontese non dovrebbe mai mancare, per creare un eno fil rouge Toscana – Piemonte? 
 
 
 Il Chianti rappresenta la nostra toscanità, con l’ uva sangiovese a fare da Re della viticoltura regionale. In Piemonte, l’ altro grande leader del vino italiano nel mondo, l’ uva nebbiolo la fa da padrone, dunque i nostri vini Barolo e Langhe Doc rappresentano la linea naturale tra Toscana e Piemonte.
CHIARA VANNINI

Un assaggio di Barolo, Barbaresco e Roero con Go Wine

Confagricoltura: eccellenze torinesi alle Nitto ATP Finals 2022

Confagricoltura Torino con il contributo della Camera di commercio di Torino, presenta “La merenda di una volta” con carni, formaggi, e vini del nostro territorio ai giornalisti a Palazzo Madama.

Le ATP Finals 2022 (ufficialmente Nitto ATP Finals 2022 ) sono un torneo di tennis disputato a Torino, dal 13 al 20 novembre 2022, per il secondo anno consecutivo, sul campo di cemento indoor del PalaAlpitur. È l’evento conclusivo dell’ATP Tour 2022 a cui hanno partecipato i primi otto giocatori della classifica ATP di singolare e le prime otto coppie della classifica di doppio. È stata la 53ª edizione del torneo di singolare e la 48ª del doppio.

Come per ogni evento nazionale e internazionale che coinvolge la capitale sabauda, l’occasione è propizia per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze produttive, ma non solo. Ai giornalisti e a coloro che frequentano Palazzo Madama nei giorni delle Nitto ATP Finals, Confagricoltura Torino, con il contributo della Camera di commercio di Torino e nell’ambito delle attività organizzate dall’Ente Camerale con le Associazioni di Categoria del Piemonte, presenta le “Eccellenze torinesi: carni, formaggi e vini del nostro territorio”.

La presentazione si è svolta lunedì 14 novembre e ha coinvolto alcune aziende agricole di Confagricoltura Torino e i vertici dell’Associazione per presentare prodotti e produttori nonché le attività della medesima, insieme al giornalista e critico enogastronomico Alessandro Felis. Il numeroso pubblico di comunicatori convenuto a Palazzo Madama e presente a Torino per l’evento sportivo ha così potuto assaggiare i formaggi dell’azienda Le Corbusier di Novalesa rappresentata da Camilla Bar, la salsiccia bovina dell’azienda Alessandro Moschietto di Coazze, il cui titolare è anche presidente ANGA Confagricoltura Torino, e il Freisa di Chieri Doc dell’azienda Emanuele Miglioretti di Pino Torinese, rappresentata dal titolare. Completavano la proposta enogastronomica i grissini alle nocciole e il pane con farina del territorio torinese di tipo 1 di Marcello Vidotto di Torino e i nocciolini della pasticceria Bonfante di Chivasso.

Dare visibilità al settore agricolo e al comparto agroalimentare nel contesto economico attuale è fondamentale per la sopravvivenza di alcune realtà produttive. Il settore carne, zootecnico in generale è particolarmente in sofferenza e la preoccupazione è grande dato l’aumento dei costi energetici per le imprese che a fronte dei rincari dei mangimi e dei foraggi e di un modesto aumento del valore delle produzioni di carne e latte non riescono più a far quadrare i conti. Il Piemonte vanta una solida tradizione casearia. Il latte raccolto nelle aziende agricole piemontesi, destinato alla caseificazione di prodotti freschi e stagionati, concorre alla produzione di 7 formaggi a DOP – denominazione d’origine protetta –  e più di 30 tipi di formaggi meno conosciuti.

Il vino, nel 2022, con la siccità eccezionale perdurante, ha sofferto meno di quanto si potesse temere; le quantità di uve vendemmiate, salvo eccezioni regionali sono calate ma mai sprofondate. In alcune zone del Piemonte, seppur con minor produzione, la produzione si attesta su livelli qualitativi elevatissimi.

L’evento sportivo torinese vede gli occhi del mondo puntati sulla nostra città ed è fondamentale cogliere questo momento per promuovere il nostro territorio e le sue innumerevoli produzioni di alta qualità, cibo e vino in primis.

Atp, il dolce a tema di Fabrizio Racca

BATTUTA FINALE TRA BELLEZZA E GOLOSITÀ: REALIZZATO IN OCCASIONE DELLE ATP FINALS,  DAL PASTRY CHEF 

Il dessert rappresenta il tocco finale di un ottimo pasto, a completamento di ciò che si è mangiato in precedenza. È la sublimazione ( dolce)  del pensiero dello chef ( o del pastry chef) a esaltazione dell’idea del menù.
Quello progettato, perché si tratta di fine filosofia architettonica nella pasticceria, dal pastry chef Fabrizio Racca, rende omaggio per il secondo anno alle Atp Finals di tennis in corso a Torino.
È stato presentato in occasione della cena inaugurale per la manifestazione il 13 novembre, col nome di ” Match point”  a riecheggiare il colpo che nel gioco del tennis porta alla vittoria della partita.
La monoporzione, in vendita nell’omonimo negozio di Corso Vittorio Emanuele II 78, fino a domenica 20 novembre, è una bavarese al caffè realizzata con infusione in panna di chicchi di caffè Lavazza biologico La Reserva de Tierra Alteco ,cremoso di zabaione d’amaretto, cake di amaretto di Mombaruzzo, cialda di nocciola IGP Piemonte e cialda di cioccolato bianco. La sfera, che va invece a ricreare la forma di una pallina da tennis, è composta da un guscio di cioccolato bianco, che al suo interno racchiude un cremoso di zabaione d’amaretto.
Come lo stesso Racca afferma – “Poiché l’amaretto è uno dei prodotti dolciari più usati in Piemonte – come dimostrano il bònet e pesche ripiene – mi è sembrato naturale inserirlo, in un dolce dai sapori territoriali”. La versione utilizzata è quella tradizionale di Mombaruzzo, un prodotto dell’Arca del Gusto Slow Food, realizzato con mandorle, albume, zucchero e armelline, la parte tenera e amara del nocciolo dell’albicocca; il produttore scelto è invece quello più antico ancora all’attivo, Moriondo Virginio, parente del Giacinto che secondo la leggenda ereditò la ricetta da una fanciulla originaria della Sicilia di cui era innamorato. Se l’amaretto è molto conosciuto nella versione biscotto, si può dire altrettanto del liquore, che viene impiegato sotto forma di zabaione all’interno della pallina. Il dolce si consuma in due set, in un crescendo di sapori: prima il dessert, dove lo zabaione di amaretto è presente sotto forma di cremoso, poi la sfera, dove lo zabaione è presente in purezza”. La dolce composizione è stata impiattata su un piatto serigrafato con le linee del campo da tennis, dal caratteristico color blu delle Nitto ATP Finals.
Il dolce ” Match point” , proposto in negozio racchiuso in una box, viene abbinato al Cold Brew Caffè Calima 1895 infuso a freddo, anch’esso realizzato nel laboratorio di Fabrizio Racca e da degustare a conclusione degli assaggi. “Per custodire questi tre preziosi momenti ho realizzato una scatola che sapesse raccontare il progetto e l’importanza dell’evento che Torino, per il secondo anno consecutivo, e così sarà ancora per altri tre, si prepara ad ospitare”.
 
 
Chiara Vannini

Atp Tennis, da Gerla un cioccolatino speciale

Torino è in fermento per il ritorno del grande tennis delle Nitto ATP Finals, l’evento che anima la città accogliendo turisti e appassionati da tutto il mondo.

Gerla 1927, storica pasticceria di Torino, si unisce ai festeggiamenti con un dolce tributo in limited edition: una box di cioccolatini gourmet creati dall’Executive Pastry Chef Evi Polliotto.

Due diverse tipologie di cioccolatini dai sapori avvolgenti e i colori che richiamano quelli delle ATP:  cioccolato al latte con cuore di caramello a base di frutto della passione e cioccolato bianco con cuore di caramello a base di cassis (una varietà di ribes nero selvatico), due varianti originali e golose caratterizzate da una punta di acidità che le rende uniche e stuzzicanti.

Un dolce regalo o una coccola da concedersi che celebra lo sport e la tradizione dolciaria sabauda, i cioccolatini ATP Finals Limited Edition sono realizzati artigianalmente nei laboratori torinesi di Gerla 1927 e acquistabili in tutti i locali del gruppo.

www.gerla1927.com

 

E’ di scena il tartufo. Tutte le fiere di un autunno goloso

Autunno goloso nelle provincie di Alessandria e di Asti: tutte le Fiere e le Tavole del Tartufo 2022

Torna come ogni anno in Piemonte uno dei graditissimi protagonisti dell’autunno alessandrino, il tartufo. Un prodotto tra i più preziosi e apprezzati del mondo, che porta con sé una tradizione antichissima legata al territorio piemontese e che, insieme al vino, rappresenta un motore importantissimo di promozione turistica ed enogastronomica internazionale.

La Camera di Commercio di Alessandria-Asti ha deciso di promuovere le Fiere del Tartufo che si svolgono in provincia di Alessandria e Asti nel periodo ottobre-dicembre 2022. Nello stesso periodo, inoltre, promuoverà i ristoranti e gli agriturismo certificati con il Marchio Q Ospitalità Italiana che propongono pasti con il tartufo presso i rispettivi esercizi. “Intorno a questo prodotto si esprime un territorio dalle grandi potenzialità turistiche e culturali, esaltate dalleccellenza della gastronomia e dai suoi straordinari vini, conosciuti e apprezzati in tutto il mondo“, commenta la Camera di Commercio di Alessandria-Asti. “Per queste ragioni e per diffondere sempre più la conoscenza e le eccellenze delle due province, abbiamo ideato da alcuni anni l’iniziativa “Le tavole del tartufo” (tutte le informazioni su http://www.asperia.it)”.

Come nelle scorse edizioni, verrà data diffusione del calendario fieristico delle province di Alessandria e di Asti con protagonista il tartufo attraverso una apposita campagna di comunicazione. La Camera di Commercio di Alessandria-Asti sostiene il presidente Gian Paolo Coscia ben conosce il valore economico di questo gioiello del territorio e da anni è impegnata a sostenere un progetto di promozione delle terre e delle fiere del tartufo. Protagonisti fondamentali di questazione sono già oggi e sempre più devono diventare i ristoratori della provincia, perché è sulle loro tavole che il visitatore può godere con calma il piacere del profumo del prodotto autunnale per eccellenza. Questo progetto si rivolge direttamente al turista che si reca in provincia di Alessandria e di Asti affascinato dalle bellezze della campagna e dai dolci profili delle colline, dai vigneti che si estendono per chilometri, dalle sfumature dei colori autunnali, dai piccoli borghi e dagli antichi castelli, dove veramente il tempo sembra essersi fermato. È a questo visitatore che si vuole proporre il magico incontro con il profumo del tartufo, con lobiettivo di accoglierlo e di accompagnarlo alla scoperta di sapori unici ed irripetibili.

Appuntamenti fieristici 2022 da metà novembre

nell’Alessandrino e nell’Astigiano

Alessandria – 36° Fiera San Baudolino, 13 novembre

La Fiera si San Baudolino è l’evento dedicato alle eccellenze enogastronomiche e alle specialità locali. Su tutti, tartufi e vini saranno i protagonisti,ma non mancheranno pane, biscotti, focacce, salumi, bagna cauda e molto altro.

Per maggiori informazioni: www.asperia.it

Murisengo (AL) – Fiera Nazionale del Tartufo Trifola dOr, 13 novembre

Una tradizione antica, quella della Fiera del tartufo di Murisengo, nata nel 1967 ma con radici nellantica tradizione agricola e commerciale risalente al 1530 con la Fiera di S. Martino. La Fiera di Murisengo (quest’anno alla 55° edizione)rappresenta una speciale occasione per gustare i sapori contadini, con un centinaio di stand enogastronomici e di artigianato piemontese che si snodano attraverso lantico borgo.

Per maggiori informazioni:https://www.fieradeltartufo.net

Asti – Fiera Nazionale del Tartufo, 19-20 novembre

Una grande e storica fiera, con la mostra mercato, show cooking, momenti di approfondimento e Wine tasting organizzati dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato e dal Consorzio dell’Asti DOCG.

Per maggiori informazioni: www.comune.asti.it

Canelli (AT) – Fiera Reginale del Tartufo, 20 novembre

Uno dei più importanti appuntamenti enogastronomici della zona con bancarelle di prodotti enogastronomici particolarmente rappresentativi. Allinterno del cortile dellEnoteca, contemporaneamente alla mostra mercato tartufo, verrà ricreato un momento di promozione eno-gastronomica comprendente piatti del territorio a base di tartufo bianco abbinati a vini dei produttori dellEnoteca Di Canelli, e allestimenti vari stand dedicati ai Consorzi del territorio. 

Per maggiori informazioni: www.comune.canelli.at.it

San Sebastiano Curone (AL) – Fiera Nazionale del Tartufo bianco e nero, 20 e 27 novembre

L’intento perseguito ormai da 39 anni è quello di una manifestazione volta a far conoscere la produzione di tartufi bianchi e neri delle Terre del Giarolo, tartufi di qualità sicuramente pari se non migliore di quelli di altre zone più “titolate”. In occasione di questa 39° edizione, inoltre, dal 20 al 27 novembre verrà inaugurata nei locali dellArchivio Pittor Giani la mostra Felice Giani 200 Anteprimache desidera proporre unanticipazione delle importanti manifestazioni che nel 2023 celebreranno lanniversario dei 200 anni dalla morte del pittore neoclassico nativo di San Sebastiano che fu protagonista assoluto della cultura di fine 700 ed inizi 800. Si potranno ammirare documenti ed opere originali di Giani, Appiani, Batoni, Camuccini, Dellera, Duranti, Galliari,  Migliara, Palagi,  Sabatelli ed altri ed un video che permetterà la visione in anteprima del prezioso Album da Faenza a Marradiin mostra nel 2023.

Per maggiori informazioni: https://www.comune.sansebastianocurone.al.it

Montegrosso d’Asti (AT) – Fiera Nazionale del Tartufo, 26-27 novembre  

Degustazioni guidate di vini locali, esposizione e premiazione dei migliori tartufi del territorio e il mercato dei prodotti tipici, con l’accompagnamento musicale.

Per maggiori informazioni:http://www.comune.montegrossodasti.at.it

Castelnuovo Don Bosco (AT) – Fiera Regionaledel Tartufo, 27 novembre

Insieme alla Fiera di Sant’Andrea, Castelnuovo Don Bosco festeggia il tartufo e i suoi cercatori, i trifulau, con la trentaduesima edizione della sua Fiera del Tartufo, con stand enogastronomici e spettacoli.

Per maggiori informazioni:www.comune.castelnuovodonbosco.at.it

Acqui Terme (AL) – Acqui e Sapori, 26 e 27 novembre

Ritorna ad Acqui Terme la Mostra Regionale del Tartufo, Acqui & Sapori, che quest’anno si svolgerà presso il Centro Congressi. La città termale si trasformerà in unimportante vetrina del gusto, dando il via alla storica manifestazione dedicata al tartufo e ai prodotti enogastronomici locali. Due giorni allinsegna dei sapori, in cui degustare un territorio unico e straordinario. Ingresso gratuito e tante attività che culmineranno domenica sera con la premiazione del tartufo più bello.

Per maggiori informazioni: https://comune.acquiterme.al.it

Cortazzone (AT) – Fiera del Tartufo Bianco del Monferrato, 4 dicembre

Una bella fiera che si svolge in questo piccolissimo borgo collinare dell’Alto Astigiano e che celebra con una mostra mercato i prodotti enogastronomici locali.

Per maggiori informazioni:https://www.comune.cortazzone.at.it/it

Show cooking di Confagricoltura a Tuttomele

Confagricoltura Torino partecipa con

“MELE…CUCINO!” a TUTTOMELE 2022

 

 

TUTTOMELE è la grande manifestazione autunnale che giunge oggi alla sua 43^ edizione e che si svolge a Cavour dal 5 al 13 novembre. Richiama l’attenzione di oltre 300.000 visitatori offrendo una straordinaria mostra mercato regionale di frutticoltura, gastronomia ed artigianato. Una scommessa del territorio, per il suo sviluppo al fine di coinvolgere l’intero tessuto produttivo locale. Scommessa vinta e certificata da un successo crescente negli anni, che è culminato nel 2019 con il riconoscimento di Fiera Nazionale e la triplicazione delle aree allestite.

Puntare su Cavour, delizioso borgo in provincia di Torino, celeberrimo grazie al padre nobile dell’unificazione italiana, il conte Camillo Benso, nonché uno dei più fiorenti centri di coltivazione del frutto, è certamente la giusta occasione per stuzzicare il palato con menu golosi. Innumerevoli sono le qualità e le quantità di mele provenienti da tutto il mondo che vengono esposte durante la festa.

TUTTOMELE è dunque diventata una tradizione irrinunciabile, meta turistica, appuntamento enogastronomico e importante punto di riferimento per la frutticoltura, sviluppando radici solide e ben ancorate al territorio.

Come ormai da tradizione, Confagricoltura Torino sarà presente alla manifestazione nell’Area Fiere, organizzando sabato 12 novembre, due show cooking con cuochi del territorio che, pur essendo legati alle loro radici culinarie piemontesi, non disdegnano un po’ di fantasia nei loro piatti. Il primo appuntamento sarà alle ore 12.00 e verrà preparato un risotto alle mele dallo chef Mauro Agù de “‘L Ciabot” di Roletto. Alle ore 16 verrà invece proposta una gustosa merenda, sempre con protagoniste le mele della società agricola Terra della Rocca di Mattalia, dallo chef Franco Turaglio de “La Nicchia”. Accompagneranno le degustazioni i succhi di frutta dell’azienda agricola Bruno Steve.

Le degustazioni saranno condotte da Alessandro Felis, giornalista e critico enogastronomico e interverranno Tommaso Visca, Presidente di Confagricoltura Torino, Maria Luisa Cerale, direttore di Confagricoltura Torino, Roberto Ballario, responsabile zonale di Confagricoltura Torino con Elisa Bocco, tecnico frutticolo dell’Associazione e consigliere del comune di Cavour.  

Calamari ripieni in padella

/

Un secondo di pesce facile e ricco di gusto.

Ripieno realizzato con pochi ingredienti, ma ugualmente goloso. I calamari ripieni si possono preparare con largo anticipo e incontreranno il consenso di tutti i commensali.

Ingredienti

2 calamari di medie dimensioni
2 spicchi d’aglio
1 uovo intero
50gr di parmigiano grattugiato
100ml di vino bianco secco
1 ciuffetto di prezzemolo
6 filetti di acciuga sott’olio
4-5 grissini
Olio, sale, peperoncino

Lavare e pulire bene i calamari. Tritare finemente i tentacoli. Tritare il prezzemolo ed i grissini. Scaldare l’olio in una padella, aggiungere uno spicchio d’aglio leggermente schiacciato ed i filetti di acciuga. Lasciar sciogliere le acciughe,  aggiungere i tentacoli tritati, lasciare cuocere per qualche minuto, togliere l’aglio ed unire i grissini tritati, sfumare con 50ml di vino bianco e cuocere qualche minuto. Lasciar raffreddare, aggiungere al ripieno il parmigiano, metà prezzemolo, l’uovo leggermente sbattuto ed un pizzico di peperoncino. Riempire i calamari con il composto lasciando almeno 2 cm dal bordo, chiudere con uno stuzzicadenti.
Scaldare l’olio in padella, unire lo spicchio d’aglio rimasto, lasciar rosolare i calamari, aggiustare di sale e sfumare con il vino bianco. Cuocere coperto per 15/20 minuti. A cottura ultimata spolverizzare con il prezzemolo e servire.

Paperita Patty