CRONACA- Pagina 1182

Covid, il bollettino di giovedì 17 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16,30


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.059 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2.458 a test antigenico), pari al 6,8% di 44.662 tamponi eseguiti, di cui 38.267 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 959.967, così suddivisi su base provinciale: 78.677 Alessandria, 43.997 Asti, 37.207 Biella, 129.421 Cuneo, 73.066 Novara, 509.726 Torino, 34.091 Vercelli, 34.178 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.689 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.915 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 56 (-10 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.414 (-63 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 57.675

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.265.634 (+ 44.662 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.920

Sono 17, tra i quali 2 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 12.920 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.722 Alessandria, 777 Asti, 493 Biella, 1.584 Cuneo, 1.039 Novara, 6.161 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

887.902 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 887.902 (+4.859 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 73.038 Alessandria, 41.313 Asti, 34.449 Biella, 121.437 Cuneo, 69.446 Novara, 473.233 Torino, 31.592 Vercelli, 31.949 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.496 extraregione e 7.949 in fase di definizione.

Auto finisce contro due camion, muore una donna

Un tragico incidente è avvenuto questa sera ad Albiano di Ivrea, sulla bretella di collegamento tra l’A4 e l’A5.  È morta una donna di  80 anni, di Ivrea, che viaggiava in auto  con il marito, rimasto ferito lievemente. La vettura si è scontrata con due mezzi pesanti. La polizia stradale sta verificando la dinamica dell’incidente.

Il bollettino Covid di mercoledì 16 febbraio

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17


LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.142 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2.522 a test antigenico), pari al 7,6% di 41.268 tamponi eseguiti, di cui 34.557 antigenici.

Il totale dei casi positivi diventa 956.908, così suddivisi su base provinciale: 78.438 Alessandria, 43.865 Asti, 37.056 Biella, 129.148 Cuneo, 72.856 Novara, 507.974 Torino, 33.976 Vercelli, 34.047 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 4.669 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 14.879 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 66 (-8 rispetto a ieri)

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.477 (-89 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 59.419

I tamponi diagnostici finora processati sono 15.220.972 (+ 41.268 rispetto a ieri).

I DECESSI DIVENTANO 12.903

Sono 27, tra i quali 3 di oggi, i decessi di persone con diagnosi di Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti).
Il totale diventa quindi 12.903 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.719 Alessandria, 776 Asti, 493 Biella, 1.583 Cuneo, 1.039 Novara, 6.149 Torino, 598 Vercelli, 420 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 126 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

883.043 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 883.043 (+5.242 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 72.663 Alessandria, 41.130 Asti, 34.172 Biella, 120.886 Cuneo, 69.149 Novara, 470.476 Torino, 31.444 Vercelli, 31.792 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 3.465 extraregione e 7.866 in fase di definizione.

Auto si ribalta, uomo muore affogato in un metro d’acqua

DAL PIEMONTE / E’ morto in canale a Novara, dove la sua vettura, una Matiz Daewoo è stata recuperata dai vigili del fuoco. L’incidente e’ avvenuto in un canale in frazione Torrione Quartara. L’uomo morto a bordo dell’auto aveva 48 anni. Sulla dinamica dell’incidente sta indagando la polizia locale. L’auto è caduta ribaltandosi in circa un metro d’acqua.

Gli mostra un video sul cellulare per strappargli la catenina d’oro

arrestato dopo il furto con strappo all’interno di un locale

I fatti accaduti in zona Vanchiglietta

 

Nella notte di sabato scorso gli agenti del commissariato Barriera Nizza hanno arrestato un cittadino marocchino di 21 anni per tentata rapina.

L’uomo inizialmente discute con un gruppo di persone all’esterno di un locale in via Vanchiglia poi, una volta all’interno, si avvicina ad un soggetto della stessa comitiva e gli mostra un video sul proprio cellulare. Così, approfittando della momentanea distrazione di quest’ultimo, lo colpisce, strappandogli la collanina dal collo, che cade a terra, recuperata in seguito dalla stessa vittima. Nel frattempo un’altra persona prende le difese dell’amico ma viene aggredito con un pugno al volto. La segnalazione effettuata al 112 NUE permette l’arrivo degli agenti del commissariato sul posto ed il fermo del soggetto che, nel mentre, all’esterno del locale, aveva iniziato a lanciare oggetti sui passanti.

Da ulteriori accertamenti, emerge come l’uomo avesse diversi precedenti di Polizia in materia di stupefacenti, un divieto di accesso ai locali di pubblico intrattenimento della durata di 2 anni ancora in atto nonchè l’obbligo di presentazione alla firma in commissariato.

In evidente stato di ubriachezza, il ventunenne è stato poi trasportato in un nosocomio cittadino dove ha danneggiato un presidio antincendio, motivo per cui è stato anche denunciato

All’Anagrafe centrale di Torino aprirà uno Sportello “Priorità”

All’Anagrafe centrale in via della Consolata 23 a Torino aprirà presto uno Sportello “Priorità” per facilitare l’accesso ai servizi a persone con disabilità, a chi ha più di 75 anni, alle donne incinte dalla 25esima settimana e, in generale, a chi si trova in condizioni di particolare fragilità.

Lo prevede la mozione (primo firmatario: Angelo Catanzaro – PD) approvata il 14 febbraio 2022 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (34 voti favorevoli su 34 consiglieri presenti).

Per favorire la comunicazione con gli utenti sordi, il provvedimento prevede anche un servizio gratuito di traduzione nella lingua italiana dei segni (LIS) e la messa a disposizione di ausili per le persone con impianto cocleare.

La mozione chiede inoltre la creazione di percorstattili per le persone non vedenti l’affissione di pittogrammi con indicazioni utili per l’accesso ai servizi.

Il documento era stato presentato nella seduta del 10 febbraio 2022 delle Commissioni Diritti e Pari opportunità, Quarta e Prima.

È un passo importante che la Città intraprende per rendere la città più accessibile a tutti e tutte – ha dichiarato Angelo Catanzaro (PD), ringraziando gli assessori Francesco Tresso e Jacopo Rosatelli per la disponibilità e auspicando ulteriori interventi a favore delle persone fragili grazie ai fondi del Pnrr.

Nel dibattito in aulail consigliere Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha ringraziato Catanzaro per l’iniziativa, che fa onore alla Città di Torino per la sensibilità nei confronti delle persone più fragili, e ha proposto di prevedere successivamente anche servizi per far sentire le persone meno sole.

Tutti i servizi della città e anche gli eventi culturali devono essere resi accessibili – ha dichiarato Simone Fissolo (Moderati) – che ha chiesto di prestare particolare attenzione anche alle persone con disabilità cognitiva.

È un bel segnale che la Città di Torino dà in tempi di pandemia – ha affermato Elena Apollonio (Lista Civica per Torino). Ci sono spazi per migliorare ulteriormente i servizi nell’ambito della riorganizzazione complessiva dei servizi anagrafici – ha aggiunto Anna Maria Borasi (PD) e occorre sempre migliorare le co-progettualità – ha aggiunto Vincenzo Camarda (PD).

Anche Silvio Viale (Lista Civica per Torino) si è detto favorevole alla proposta, ma ha chiesto di monitorare le attività dello Sportello per verificare come garantire l’accesso alle tante persone che ne avranno diritto.

L’assessore ai Servizi demografici Francesco Tresso ha ringraziato il consigliere Catanzaro per la proposta, dal forte valore simbolico nell’ambito della riorganizzazione degli anagrafi: “È un progetto pilota che attiveremo su prenotazione – ha dichiarato – e che potrebbe essere esteso anche a sedi anagrafiche decentrate, dopo averne valutato l’impatto.

Torino, 14 febbraio 2022

E’ stato riaperto l’ufficio postale di Via Damiano Chiesa a Torino

 

Sono terminati i lavori di ripristino banconeria e sostituzione degli infissi che si erano resi necessari  per ripristinare le dovute condizioni lavorative nell’ufficio,  oggetto alla fine di ottobre di un evento criminoso.

L’Azienda coglie l’occasione per rinnovare l’invito a limitare al massimo gli assembramenti rivolgendosi agli uffici postali esclusivamente per operazioni essenziali e indifferibili e ad utilizzare, quando possibile, gli altri canali di accesso ai servizi messi a disposizione da Poste Italiane, come le app Ufficio Postale”, “BancoPosta”, “Postepay” e il sito www.poste.it.

 

La  sede si aggiunge all’offerta di servizi di Poste Italiane nella città metropolitana di Torino dove è capillarmente presente con  altre 70 sedi postali, sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 13.45, il sabato dalle 8.20 alle 12.45.

Il vaccino Novavax in arrivo nei prossimi giorni a Torino e in Piemonte

Come si sta organizzando la Regione Piemonte in vista dell’arrivo del nuovo vaccino Novavax? Questo l’interrogativo che il consigliere dei Moderati Silvio Magliano ha rivolto all’assessore alla Sanità Luigi Icardi, nell’ambito dei question time a Palazzo Lascaris nella seduta di ieri del Consiglio regionale 

“Il nuovo vaccino Novavax potrebbe arrivare in Piemonte entro il mese di febbraio, secondo quanto ci ha comunicato la struttura commissariale romana e potrebbe trovare il consenso anche da parte di coloro che non si sono ancora vaccinati – ha esordito l’assessore Icardi –  Le quantità non sono ancora state definite con esattezza, e neppure le fasce di popolazione destinataria. La somministrazione di tali vaccini avverrà presso i nostri hub vaccinali, istituiti nelle Aziende attualmente attive o in stand by e che sono attivabili in 24 ore, se necessario. Per quanto attiene alle modalità di accesso alla vaccinazione, quali preadesione o prenotazione  – conclude Icardi – saranno valutate in base al numero di dosi che saranno rese disponibili e ai soggetti destinatari”.

“Novavax è in arrivo tra nove giorni, ma la Giunta regionale non sa ancora quali saranno le disponibilità e i criteri di somministrazione del nuovo vaccino – replica Magliano – Nulla ha finora comunicato il Ministero all’Assessorato di Icardi, mentre la Regione Lombardia ha già annunciato quale criterio di erogazione utilizzerà. La gestione a macchia di leopardo con differenze tra le Regioni proprio non ci piace. Ci auguriamo che la Giunta faccia sentire la propria voce e che sia garantita ai cittadini la possibilità di scegliere con quale vaccino essere immunizzati: solo così si potrà convincere almeno una parte dei non ancora vaccinati”.

 Il Novavax è un vaccino a base di proteine ricombinanti anti-Covid, che contiene minuscole particelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina Spike, che si trova sulla superficie del virus Sars-CoV-2, la quale, mediante tecniche di ingegneria genetica, viene purificata. Le Spike vengono assemblate in nanoparticelle riproducendo la struttura del virus senza però la capacità di replicare o causare la malattia; il siero contiene anche un adiuvante, la saponina, una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie indotte dal prodotto.

Durante i question time è stata data risposta anche alle seguenti interrogazioni a risposta immediata di Raffaele Gallo (Pd) su Assunzioni di risorse qualificate tecniche e amministrative per l’attuazione e l’organizzazione dei progetti sanitari di PNRR e di edilizia sanitaria; di Marco Grimaldi (Luv) su Stato di applicazione della DCR 300 – 27935 Indirizzi e criteri per garantire l’effettivo accesso alle procedure per l’interruzione della gravidanza ai sensi dell’articolo 9, comma 4, della legge 22 maggio 1978, n. 194; di Diego Sarno (Pd) su Distribuzione diretta dei farmaci ASL TO5; di Paolo Bongioanni (FdI) su Immissione trota Fario e Iridea; di Ivano Martinetti (M5S) su Gravi ulteriori disservizi sulla linea Cuneo Limone_Segnalazioni associazioni dei pendolari; di Domenico Rossi (Pd) su reparto terapia del dolore dell’Ospedale della Carità di Novara; di Sarah Disabato (M5S) su Eurovision Song Contest ed eventi “Off”diffusi sul territorio

Sarta e imprenditrice, addio a una donna speciale

DAL PIEMONTE / È morta a 79 anni Eider Drocco, di Cigliano. Era titolare del laboratorio di sartoria e maglieria Fashion Time, che eseguiva molte  lavorazioni: tute, capi d’intimo e  maglieria in genere. Appassionata della vita del  suo paese fu anche Fagiolaia del carnevale. Molto conosciuta, la sua morte ha suscitato un vasto cordoglio, in particolare tra le tante sue dipendenti succedutesi negli anni.

Percorsi formativi a chi assiste carcerati psichiatrici

L’audizione della Commissione Sanità regionale  (presieduta da Alessandro Stecco) sulla sanità in carcere è stata dedicata  alla salute psichiatrica dei detenuti. Durante gli interventi tutti gli esperti intervenuti sono stati concordi sull’esigenza di costruire percorsi specifici di formazione professionale sia per i medici e gli infermieri che operano dentro il carcere, sia per gli agenti di polizia penitenziaria che si trovano a contatto con i detenuti psichiatrici.

Il garante regionale dei detenuti, Bruno Mellano, ha tracciato una panoramica della situazione generale che vede la Regione (responsabile della sanità anche in carcere) rapportarsi necessariamente con le istituzioni deputate alla sorveglianza dei detenuti: “Ci sono circa quattromila detenuti nelle tredici carceri piemontesi che vengono trattati in maniera differente perché le situazioni strutturali sono molto diverse nei vari istituti. Mancano i medici specialisti interni e quindi spesso è necessario trasferire i detenuti in ospedale per le visite, con notevole impiego di scorte. Dovremmo puntare su un adeguamento tecnologico che permetta per esempio la telemedicina”.
Il dottor Roberto Testi, medico legale responsabile della Sanità penitenziaria dell’Asl di Torino (a cui fa riferimento il carcere delle Vallette), ha parlato del SAI (struttura per l’assistenza intensiva) e del Sestante (reparto psichiatrico) all’interno del carcere di Torino. “Il Sai dovrebbe essere un piccolo ospedale all’interno del carcere ma non è così. Spesso si ricorre a ricoveri esterni perché non ci sono le strumentazioni necessarie per le diagnosi, inoltre i concorsi per i medici che servirebbero vanno deserti. Il Sestante – nato come progetto di eccellenza – adesso è chiuso perché deve essere ristrutturato”. Anche la dottoressa Patrizia Vaschetto ha parlato del Sestante (struttura di cui è la responsabile): “Alcuni detenuti-pazienti non hanno la diagnosi psichiatrica e il reparto dovrebbe servire proprio come punto di osservazione in vista della diagnosi, ma non si sono abbastanza medici disponibili”.
Nel suo intervento la dottoressa Adele Starita, magistrato del Tribunale di Sorveglianza di Vercelli, ha messo l’accento sulle difficoltà di comunicazione tra le Asl e le strutture della Giustizia, la necessità di aumentare le strutture specifiche che si occupano di psichiatria dentro il carcere e le ore di presenza dei medici specialisti: “La sola struttura del Sestante di Torino non basta per tutto il territorio piemontese, ce ne vorrebbe almeno un’altra. I detenuti psichiatrici stanno aumentando ma c’è una carenza cronica di strutture terapeutiche sul territorio per cui non si possono fare uscire dal carcere i detenuti psichiatrici che ne avrebbero bisogno. Non ci sono infatti strutture che possano seguirli con le dovute misure di sicurezza”. Infine, ha presentato una breve panoramica della situazione dei detenuti psichiatrici in Piemonte: “A Fossano non sono segnalate criticità. A Cuneo i soggetti psichiatrici sono gestiti da due medici ma mancano specialisti interni e quindi sono necessarie le visite esterne. Il carcere di Saluzzo (struttura di alta sicurezza) per lo stesso motivo ha bisogno di scorte aggiuntive: ci vogliono sei agenti per ogni scorta. Inoltre negli ospedali spesso non ci sono sale di attesa separate per i detenuti”.
Al termine dell’audizione sono intervenuti per chiedere chiarimenti i consiglieri: Sara Zambaia (Lega), Marco Grimaldi (Luv), Domenico Rossi (Pd), Francesca Frediani (M4o).