anziani

«Nelle RSA di abbandono si muore»

Il dolore di nonne e nonni che da 400 giorni non abbracciano figli e nipoti è una tragedia nella tragedia della pandemia: le drammatiche testimonianze di familiari di ospiti deceduti nelle strutture ci ricordano che anche la solitudine uccide. Faccio mio l’appello della Fondazione di Promozione Sociale Onlus: si riprendano presso le RSA le visite di figli e familiari.

«Non è morto di Covid, ma di solitudine, trascuratezza, abbandono»: parole che ricorrono in tante, troppe testimonianze di figli, nipoti, familiari di ospiti delle nostre RSA. Ospiti che da 400 giorni non vedono i propri cari nella propria stanza. Faccio mie le parole e le richieste espresse dalla Fondazione Promozione Sociale Onlus al Presidente Cirio e al Consiglio Regionale del Piemonte: riprendiamo le visite presso le strutture residenziali piemontesi.


Le visite possono essere organizzate in assoluta sicurezza, con stanze dedicate, plexiglass, guanti e camici. Non perdere i contatti con i propri affetti è fondamentale nella tutela della salute psicofisica, oltre che essere un diritto della persona. La maggior parte degli ospiti è oggi vaccinata contro il Covid-19, quale ulteriore e decisivo fattore di sicurezza. Chiediamo che il Presidente Cirio si pronunci ufficialmente con un’ordinanza e chiediamo alle stesse strutture e a chi le gestisce di permettere ai propri ospiti di vedere figli e nipoti.

Silvio Magliano – Presidente Gruppo Consiliare Moderati, Consiglio Regionale del Piemonte.

Torino Social Factory: con Prometeo un innovativo progetto di assistenza per gli over 65

 

Il progetto Prometeo, della Cooperativa sociale Zenith,  offre un servizio di assistenza personalizzato agli over 65 presenti sul territorio, con l’obiettivo di creare le condizioni per un loro  invecchiamento attivo creando una rete di supporto per contrastare il loro isolamento.

Dal 2019 il progetto ha dato assistenza a 100 anziani in modo individuale e differenziato e ha offerto supporto psicologico di gruppo a circa 30 familiari dei soggetti assistiti. Ha erogato più di 2500 ore di supporto a domicilio e organizzato più di 110 incontri di socializzazione per le persone anziane. Ha coinvolto 32 volontari e ragazzi delle scuole superiori dell’alternanza scuola lavoro.

Prometeo fa parte dei 15 progetti di welfare generativo supportati dal programma della Città di Torino Torino Social Factory, ed è stato co-finanziato dal Pon Metro, Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020. Terminato il periodo di finanziamento con i contributi Pon Metro il progetto continua ad essere attivo con nuove idee e attività per gli sviluppi futuri, sempre pensati a partire dalle richieste degli assistiti. Attualmente Prometeo sta aiutando a diffondere tramite la sua pagina Facebook tutte le informazioni sulle vaccinazioni COVID-19.

Fra i servizi erogati dal progetto, l’assistenza a domicilio per aiutare la persona anziana nella cura di sé e della propria casa, e la partecipazione attiva degli assistiti in attività ricreative di socializzazione. Fra queste la “Danzamovimentoterapia”, tecnica di mediazione corporea che vuole favorire uno stato di benessere “fisico, psichico e sociale”; gli “Internauti”, corsi di formazione informatica tenuti dagli allievi delle scuole superiori per favorire lo scambio di conoscenze a livello generazionale; “A spasso con Monica”, passeggiate nei luoghi storici e d’interesse torinesi guidati da Monica, guida esperta professionista; e infine “Meditarte” corsi per conciliare meditazione ed espressione artistica di se stessi.

Con l’arrivo dei COVID i servizi erogati sono stati ripensati di fronte a una richiesta di aiuto degli anziani, ancora più isolati. È stato attivato un supporto telefonico tramite educatori e psicologi, inoltrando le richieste di aiuto e supporto ai vari servizi del territorio. Le attività di socializzazione sono state ripensate in chiave digitale con webinar, videocall, condivisione di post quotidiani di sensibilizzazione. Fra le attività pensate per gli anziani in questo periodo anche “Un fiore per te” con cui era possibile regalare una piantina da accudire a un anziano solo in casa e ancora “Mio caro nipote del futuro“, una raccolta di lettere in cui alcuni assistiti hanno raccontato il lockdown e la vita stravolta al tempo del Covid-19 a un loro immaginario nipote del futuro.

 

“Io non ci casco!” contro le truffe agli anziani

Presentata oggi a Palazzo Civico la campagna di comunicazione e sensibilizzazione anti-truffe pensata per gli anziani “IO NON CI CASCO!

La Polizia Municipale di Torino ha registrato negli ultimi anni un incremento di episodi di truffe ai danni degli anziani. Spiacevoli episodi che si presentano sempre più frequenti e che colpiscono in particolare le persone più mature, spesso ancora “in gamba”, ma impreparate ad affrontare quelli che sono dei veri e propri professionisti del raggiro.

Da qui è partita l’idea della campagna di comunicazione “Io non ci casco!”, pensata per mettere in stato di allerta le persone più anziane contro le truffe di cui troppo spesso sono oggetto. Un contributo concreto per prevenire tali odiosi fenomeni e un supporto istantaneo a cui fare riferimento in caso di necessità.

Questa importante campagna di comunicazione – ha sottolineato il Comandante della Polizia Municipale di Torino, Emiliano Bezzon –  non è indirizzata solo ai più anziani e fragili ma a tutti, perché tutti abbiamo genitori, nonni, parenti o anche solo vicini di casa che possono cadere vittima di truffe e raggiri. Quindi tutti dobbiamo impegnarci perché questo non avvenga e, quando malauguratamente accada, perché chi ne è rimasto vittima sia adeguatamente sostenuto”  

 

Semplice, immediata e divertente, la campagna è stata commissionata dalla Polizia Municipale di Torino, con un finanziamento del Ministero dell’Interno, e ideata e realizzata da DAG Communication, agenzia di comunicazione attiva in tutta Italia. L’obiettivo è chiaro: far sì che le persone si ritrovino immediatamente nel caso presentato. Protagonisti due volti amati dai torinesi, Margherita Fumero e Bruno Gambarotta, artisti di grande esperienza e con una solida notorietà sul territorio e non solo. I video e i pdf della campagna possono essere scaricati al link:     http://bit.ly/DAG_CampagnaAntiTruffe

Alla presentazione erano presenti la Sindaca, Chiara Appendino, il Prefetto di Torino, Claudio Palomba, il Comandante della Polizia municipale, Emiliano Bezzon, Bruno Gambarotta e Margherita Fumero.

Nei tre spot video i due artisti si alternano alla porta di casa, a cui suonano finti tecnici del gas, sedicenti avvocati e insistenti poliziotti. Ma rimarranno tutti a bocca asciutta perché la matura coppia si rifiuta di aprire la porta e “non ci casca”.

La campagna toccherà il territorio torinese con spot video e radio, affissioni e una brochure informativa rivolta ai seniores e ai loro famigliari per aiutarli a comprendere gli atteggiamenti ambigui dei truffatori e aiutarli a stare all’erta.