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A Torino nasce QuBì Garden

Uno spazio verde, inclusivo e culturale aperto a tutti

Per realizzare il progetto è stata lanciata una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, che in meno di un mese ha raccolto più di 6.500 euro. Se si riuscirà a raggiungere il 90% del budget previsto in crowdfunding, Etica Sgr erogherà un cofinanziamento per il rimanente 10%

Torino, 22 Giugno 2022 – Si può sostenere tramite una donazione su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, la campagna di raccolta fondi dedicata a QuBì Garden, un innovativo progetto per riqualificare un’area dismessa del Lungo Dora Firenze e trasformarla in uno spazio verde, inclusivo e culturale aperto a tutti.

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Culturale QuBì e si inserisce nell’ambito del progetto “Con la natura, per la Città”, della durata di due anni, che prevede di curare, abbellire e riqualificare le aree verdi di Torino.

In meno di un mese, la campagna attiva su Produzioni dal Basso ha raccolto oltre 6.500 euro dei 30.000 previsti. Se si riuscirà a raggiungere grazie alle donazioni il 90% dell’obiettivo economico, Etica Sgr cofinanzierà il progetto per il restante 10%.

QuBì Garden sarà un luogo di aggregazione per grandi e bambini, dove si svolgeranno diverse attività, dai percorsi educativi per i più piccoli agli eventi culturali, fino alle proiezioni cinematografiche e alle presentazioni di libri. Previsto anche uno spazio studio per gli universitari. 

QuBì Garden sarà anche un luogo accessibile a tutti: la cucina sociale dello spazio organizzerà infatti laboratori dedicati alle categorie più vulnerabili, come disabili, anziani e persone fragili, con l’obiettivo di creare un punto di riferimento per l’inclusività nel cuore di Torino.

Lo spazio si propone anche come un modello per la conoscenza del territorio, grazie alla valorizzazione della tradizione enogastronomica piemontese.

Per maggiori informazioni:

https://www.produzionidalbasso.com/project/qubi-garden-lo-spazio-rigenerato-per-una-cultura-sostenibile-verde-e-circolare/

Il Piemonte con “Via Francigena For All” rimette a nuovo il percorso

Il Piemonte vince il bando “Via Francigena For All” ottenendo 1,6 milioni di euro di fondi statali per rimettere a nuovo strutture e percorsi della millenaria porta d’ingresso dei viandanti verso la Pianura Padana. Il progetto studiato per rendere il sentiero accessibile anche alle persone con disabilità, si è laureato a pieni voti ottenendo il massimo del finanziamento dopo l’esame della Commissione ministeriale.

E si entra subito nella fase operativa con l’apertura dei cantieri lungo i 250 chilometri piemontesi (sui 650 complessivi dell’itinerario) che attraversano 4 parchi naturali e 47 Comuni.

Un risultato che rende particolarmente orgogliosi perché non era facile da otenere, hanno commentato il presidente della Regione e l’assessore alla Cultura, Turismo e Commercio, aggiungendo che con queste risorse si sarà in grado di riportare alla piena efficienza un percorso straordinario, tra i più apprezzati in Europa per la varietà del paesaggio e per la storia che lo ha accompagnato nei secoli. I fondi europei e ministeriali bisogna saperli conquistare e anche spendere bene, e il Piemonte può contare su una macchina organizzativa ben rodata e su una squadra capace di vincere anche le sfide più impegnative.

In particolare, le risorse serviranno a migliorare l’accessibilità dei servizi turistici e dei beni culturali e religiosi su 36 chilometri di tracciato. Il tutto affiancato anche da un’indagine esplorativa sul grado di raggiungibilità delle strutture ricettive da parte delle persone con disabilità lungo il cammino.

Verrà anche effettuata la mappatura completa del percorso come, ad esempio, nei due tratti Canavesano e Valsusino, operazione che servirà a restituire alla comunità 20 luoghi culturali per 365 giorni l’anno. Quest’ultima azione ricalca l’iniziativa “Chiese a porte aperte”, un sistema unico in Italia di prenotazione, apertura e narrazione automatizzata tramite smartphone del patrimonio culturale ecclesiastico, che può essere esteso ad altri beni culturali presenti lungo il tracciato della Via Francigena.

Saranno pure attivati tirocini lavorativi rivolti ai soggetti portatori di disabilità presso le strutture di accoglienza (ricettive, della ristorazione, ecc) e presso gli uffici d’informazione lungo l’itinerario della Via Francigena, che si calcola potranno coinvolgere almeno 30 persone.

Infine, campagne stampa e social, creazione di pagine web dedicate al progetto e alle esperienze costruite sul tema, inserimento nelle campagne di co-marketing, promozione dedicata in occasione di fiere, eventi speciali, presentazioni e campagne tv.

Il Mediterraneo, una casa comune

Gli squilibri ambientali, non che quelli sociali aggravatisi a causa dell’epidemia e delle ripercussioni del conflitto in Ucraina, richiedono una risposta collettiva.

Pensato per far crescere il benessere e salvare l’ambiente del nostro pianeta, è stato firmato nella Cittadella delle Imprese di Taranto, sede della Camera di Commercio, il Manifesto per l’ecologia integrale – Carta di Taranto, al culmine di un lungo ed intenso lavoro partenariale avviato nel 2018, stilato per definire un nuovo paradigma di sviluppo.

Un impegno ambizioso ed epocale che intende condurre all’applicazione dei principi dell’ecologia integrale nel governo delle città e nel modello di economia e d’impresa, con un respiro mediterraneo di rilievo storico, è stato sottoscritto dalla Pontificia Università Antonianum, Grande Moschea di Roma, Camera di commercio di Taranto, Ufficio GPIC dei Frati Minori dItalia e Albania, Costellazione Apulia, Askesis, Happy Network e Centro di cultura Lazzati.

Un Manifesto del confronto e dell’operatività, un Oikos (famiglia o casa) del Mediterraneo, già attivato per diversi segmenti progettuali, che ha messo in rete le istituzioni, l’università, la società civile, le imprese.

Un sogno di dialogo e connessione che, a Taranto, è diventatorealtà.

È il Mediterraneo, il cuore dell’incontro fra i popoli che vi si affacciano, fra le diverse religioni, le culture, le prospettive e le concrete progettualità finalizzate al bene comune.

All’incontro, oltre all’Ente camerale di Taranto, ha partecipato il prof. Giuseppe Buffon, direttore del Centro ricerca della Pontificia Università Antonianum di Roma, il prof. Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Roma, insieme a S.e. dr. Abdellah Redouane, Segretario Generale Centro Islamico Culturale d’Italia  –  Grande Moschea di Roma, Fr. Francesco Zecca Responsabile Progetto Oikos e Coordinatore Ufficio Gpic – Compi di Taranto, il  prof. Wissam Abou Nasser, Presidente del Centro Mariano per il Dialogo Interreligioso del Libano, il prof. Salah Ramadan Elsayed Università Al-Azhar dell’Egitto, prof. Stefano Vinci, Dipartimento Jonico – Università di Bari ed il prof. Josep Cañabate Pérez, Università Autonoma di Barcellona.

“L’impegno della Camera di Commercio di Taranto su questi temi parte da lontano. Lavoriamo da molti anni sullo sviluppo sostenibile, sulleconomia civile. Oggi è un momento davvero storico per la Camera di Commercio di Taranto, per la Cittadella delle Imprese, la casa delleconomia, la casa delle imprese, la casa delleconomia civile, allinterno della quale si incontrano oggi paesi del Mediterraneo per firmare questo manifesto per l’ecologia integrale che è una vera e propria carta di Taranto, che parte da qui per mettere insieme le diplomazie, le università, le città, le camere di commercio di tutto il Mediterraneo” ha riferito Francesca Sanesi della Camera di Commercio.

“E si parte delle relazioni umane – ha aggiunto il prof. Nader Akkad Imam della Grande Moschea di Romaper questo viene rilanciato il dialogo con la rete francescana per il Mediterraneo che diventa una rete musulmana francescana del Mediterraneo. Ecco che il dialogo fra le sponde, al sud e al nord, cresce e cresce in modo molto proficuo”.

“È un manifesto interessante fatto di parole soprattutto perché le parole pensiamo che generino una sorta di dinamica, le parole non bloccano non fanno sistema, il sistema in genere blocca la realtà. Quindi una serie di parole per descrivere che cosè l’ecologia integrale a partire proprio dalle parole come integrità, onestà,giustizia e poi soprattutto cura, la cura è quella che fa da collante”ha sottolineato il prof. Giuseppe Buffon, direttore del Centro ricerca della Pontificia Università Antonianum di Roma.

E Fr. Francesco Zecca Responsabile Progetto Oikos e Coordinatore Ufficio Gpic – Compi di Taranto, ha così concluso: Il manifesto è stato firmato da tutti i partner che hanno collaborato per lelaborazione, Camera di Commercio, Pontificia Università Antonianum, Ufficio Giustizia Pace e Integrità del Creato dei Frati Minori dItalia e Albania, Askesis, Costellazione Apuliae, Happy Network. Nella seconda parte ho presentato il progetto Oikos, il Centro per lecologia integrale del Mediterraneo. Partiamo da Taranto per immaginare e sognare un nuovo futuro del Mediterraneo.

Il partenariato sarà impegnato nelle prossime settimane sul doppio livello delle relazioni istituzionali/diplomatiche e della strutturazione dei processi attuativi.

È indispensabile indirizzare l’agire imprenditoriale, quello di governo, nella direzione della sostenibilità e del benessere integrale, questo il messaggio che parte dalla carta di Taranto al Mediterraneo e al pianeta.

Vito Piepoli

Segue il testo della Carta di Taranto

 

IL TESTO DEL MANIFESTO PER L’ECOLOGIA INTEGRALE – CARTA DI TARANTO

 

Convocati dallo stupore per la Bellezza della Casa comune, Terra, Madre che nutre e governa la fraternità umana.

 

Inquieti per il suo grido che si fonde con il gemito delle Vittime di ogni discriminazione, della nostra e della Futura generazione.

 

Pronti a denunciare il dramma degli sconvolgimenti climatici, della riduzione della biodiversità, dell’emergenza rifiuti, del degrado.

 

Abitiamo, custodendo con responsabilità creativa, una consegna da restituire arricchita alle Generazioni future.

 

E riconoscenti verso la Bellezza del Vero e del Bene, avvertiamo il limite delle nostre professionalità e competenze e l’impellenza di un impegno per la cura della vita, vero traguardo dell’esercizio transdisciplinare della conoscenza e dell’azione.

 

Vediamo l’intelligenza della correlazione insieme alla ricerca dei perché, convinti che non esiste verità senza condivisione, né “unità del sapere”, senza la giusta autonomia epistemologica di ciascuna disciplina, né l’inclusività senza l’integrazione di prospettive scomode o non organiche con la propria visione, preferendo ciò che conferma e rassicura, né l’interconnessione senza l’individuazione di forme di comunicazione che consentano lo scambio, il confronto, fino alla realizzazione della fraternità universale.

 

Curiamo la visione di una nuova società civile, vocata a edificare la fraternità, cantata da Francesco di Assisi patrono dei cultori della casa comune.

 

Curiamo la difesa del diritto di ciascuno di essere fratello di tutti, rispettato nella propria ricerca della verità, secondo i principi della propria fede, fondamento della speranza di un oltre che sarà vera comunione.

 

Curiamo la fraternità tra le genti del Mediterraneo chiamate a edificare la casa della pace, mediante un nuovo paradigma del mercato e del lavoro, applicato da una impresa a servizio dell’essere umano, custode del giardino.

 

Puliamo Volpiano, appuntamento sabato nella Vauda


L’assessore Ferrero: “Abbiamo deciso di proporre l’evento ogni ultimo sabato del mese”


Sabato 25 giugno si svolge Puliamo Volpiano, l’appuntamento organizzato mensilmente dal Comune per rimuovere i rifiuti abbandonati dal territorio; il ritrovo è alle 8.30 nell’area di Madonna delle Vigne, nella Vauda, con guanti e mascherina.

Riprende così un’iniziativa interrotta a causa della pandemia e ripresa lo scorso sabato 28 maggio con una quindicina di persone (tra bambini, ragazzi e adulti) che hanno raccolto una dozzina di sacchi di spazzatura (pari a circa 1 metro cubo), lungo le sponde del canale irriguo della zona di san Grato, tra il cimitero e corso Europa, depositandoli in un’area dove sono stati successivamente prelevati da un mezzo di Seta, l’azienda di raccolta rifiuti.

Commenta Luca Ferrero, assessore all’Ecologia del Comune: «Abbiamo deciso di riproporre Puliamo Volpiano ogni ultimo sabato del mese. Dobbiamo impegnarci tutti ad avere maggiore rispetto per l’ambiente; ricordiamo che i rifiuti ingombranti possono essere conferiti all’ecocentro oppure ritirati a domicilio tramite il servizio Seta».

Siccità, le richieste del Piemonte al Governo: realizzare invasi per fronteggiare l’emergenza

Oggi pomeriggio la Conferenza delle Regioni incontra Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile. E all’incontro Regione Piemonte porterà sul tavolo richieste precise per fronteggiare, sia nell’immediato che nella prospettiva del medio – lungo periodo, la grave emergenza idrica che sta colpendo in modo particolare il territorio regionale.

Chiederemo al Governo, sottolinea il Presidente della Regione Alberto Cirio insieme all’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnati coordinatore delle attività del tavolo permanente del Piemonte per l’emergenza idrica, che si intervenga, nell’immediato, per trovare le migliori soluzioni possibili per poter dare subito sostegno all’agricoltura in un momento in cui le colture sono in una fase cruciale. L’acqua così come le misure straordinarie – sottolineano – servono ora.

Stiamo già lavorando da mesi, aggiungono ancora insieme all’Assessore alla Difesa del Suolo, ad una pianificazione di medio periodo che ci consenta la realizzazione di piccoli invasi in grado di poter rilasciare acqua in casi di emergenza come quello che stiamo attraversando, ma anche di mitigare le esondazioni nei periodi storicamente più soggetti ad alluvioni.
Gli ultimi eventi impongono di accelerare questa pianificazione e per tale motivo chiederemo che a questi specifici progetti e in generale a queste infrastrutture – in Italia ci sono 1000 richieste – vengano destinate ingenti risorse, a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, fino a 4 miliardi di euro (attualmente sono destinati 400 milioni).

Un successo la prima edizione della Giornata dei Giardini delle Essenze

Il 19 giugno scorso otto giardini di sei differenti comuni della provincia di Cuneo, hanno
accolto centinaia di visitatori grazie a laboratori, animazioni e visite guidate
Il caldo di questi giorni non ha scoraggiato i tanti curiosi e visitatori che lo scorso 19 giugno
hanno partecipato alla prima edizione della Giornata dei Giardini delle Essenze, promossa
dall’Associazione Le Terre dei Savoia in collaborazione con i Comuni di Bene Vagienna,
Cavallermaggiore, Cherasco, Lagnasco, Racconigi e Savigliano. Un importante momento di
valorizzazione territoriale che ha consentito l’apertura simultanea di ben otto giardini, tra i
quali l’Orto Tintorio di Cavallermaggiore, inaugurato proprio sabato 18 giugno alla presenza
di autorità locali e regionali.

«Abbiamo creduto fin da subito nella filosofia dell’Essenza del Territorio e abbiamo deciso
non a caso di riqualificare un’area posta a fianco delle scuole, della futura Biblioteca civica e
del Priorato di San Pietro che già ospitava il Giardino dei Semplici» il commento del sindaco
di Cavallermaggiore, Davide Sannazzaro. «Siamo contenti per le presenze registratesi nel
weekend grazie a “Iter in Hortis” promosso dal Progetto Cantoregi e ai laboratori di tintura
curati da Giulia Perin. Un sincero ringraziamento anche a Erbochiesa, alla Cooperativa
Laboratorio, alla Cascina Sant’Anna e alla Famiglia Genta Ternavasio per la collaborazione
offerta durante l’intera giornata. Una bella opportunità per riscoprire angoli reconditi del
nostro comune e per immergersi nel fascino introverso della bellezza. La speranza, ora, è che
la Rete dei Giardini delle Essenze possa allargarsi a poco a poco e che quest’evento a loro
dedicato cresca anno dopo anno».

Tanti i fruitori registratisi anche negli altri giardini, dall’Orto Romano di Bene Vagienna (con
visita agli scavi di Augusta Bagiennorum e attività di riconoscimento delle piante) all’Antico
Orto dei Padri Somaschi e al Giardino dei Semplici di Cherasco (con corsi di cucina, yoga,
custodia di piante aromatiche e animazione per bambini), dal Giardino delle Essenze di
Lagnasco (dove si sono svolti laboratori per creare dipinti con la polvere di erbe), al MuseoGiardino della Civiltà della seta “Mario Monasterolo” di Racconigi (con laboratori per la
trattura della seta) fino al Giardino dei Sensi del MÚSES di Savigliano, che ha invece
accompagnato i più piccoli nella creazione di un erbario, aprendo parimenti le porte
all’ESSICA LAB.

«Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato per la buona riuscita di
questa prima edizione» hanno dichiarato il presidente dell’Associazione Le Terre dei Savoia,
Valerio Oderda, e la direttrice, Elena Cerutti. «Siamo estremamente soddisfatti per il
riscontro avuto in termini di pubblico perché abbiamo constatato interesse, partecipazione e
coinvolgimento, sintomo che quest’intreccio tra natura, cultura e tradizione affascina e
appassiona. Siamo altrettanto compiaciuti, però, per la sinergia collaborativa venutasi a
creare con le singole Amministrazioni e con le diverse realtà associative e professionali che
hanno animato ciascun giardino. Essere riusciti a creare una rete così tangibile e vivace ci
gratifica e ci inorgoglisce. Grazie, infine, a Compagnia San Paolo di Torino che dal 2012 crede
nell’Essenza del Territorio e grazie alle altre Fondazioni Bancarie locali e alle istituzioni che ci
hanno supportato nella realizzazione e nella promozione di questa giornata, che speriamo
possa crescere ulteriormente nei prossimi anni in termini di Comuni coinvolti e attività
proposte».

Legambiente ha premiato a Chiaverano le Bandiere Verdi 2022 delle Alpi

 

Chiaverano (TO), 18 giugno 2022                                                                 Comunicato stampa

VI SUMMIT NAZIONALE

Assegnate 19 bandiere verdi nel 2022. Tra i premiati Rete Appia, la rete della Pastorizia Italiana

Omaggio ai coniugi Schneider tra i pionieri del turismo soft in Valle Maira (CN)

In vent’anni di campagna censiti 241 progetti meritevoli di bandiera verde, 218 quelli con la Bandiera Nera

Piemonte e Lombardia le regine dell’arco alpino con rispettivamente 61 e 47 vessilli green

Le Alpi sono sempre di più culla di esperienze virtuose capaci di puntare sulla sostenibilità ambientale. Quest’anno sono ben 19 le bandiere verdi che Legambiente ha assegnato all’arco alpino premiando realtà, comunità, imprese e start-up, amministrazioni locali, ma anche singoli cittadini che si danno fare per valorizzare il territorio montano rispettando l’ambiente. Sostenibilità ambientale, tutela e valorizzazione del paesaggio, agricoltura e filiera agroalimentare, innovazione e servizi smart, comunità locali che fanno rete, sono tra le parole chiave dei vessilli green 2022 che sventolano in Piemonte e Friuli Venezia Giulia con rispettivamente 4 bandiere verdi a testa, Lombardia e Trentino con 3 vessilli a testa, Liguria 1, Alto Adige 1, Veneto 2 e per finire una di rilevanza nazionale assegnata quest’anno ad Appia: la rete della Pastorizia Italiana per l’avvio del corso sperimentale formazione e accompagnamento per giovani pastori della Scuola Nazionale di Pastorizia, con l’obiettivo di sviluppare competenze in tema di pratiche agricole sostenibili e per la gestione del pascolo.

Stesso impegno e passione arriva anche dagli altri protagonisti delle storie e pratiche virtuose di quest’anno: c’è chi, ad esempio, ha risposto alle nuove esigenze legate al post pandemia come l’Associazione di promozione sociale NATworking che ha creato la prima rete di spazi dedicati allo studio e al lavoro in ambienti naturali, diffusa sul territorio di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Chi come i coniugi Schneider, (bandiera alla memoria), tra i pionieri del turismo soft, già una trentina di anni fa hanno saputo interpretare il bisogno di un turismo vicino alla naturalità dei luoghi e farne un’opportunità di sviluppo, facendo diventare la Valle Maira (CN) una terra ambita per le vacanze. In costante aumento anche i gruppi di giovani che si mettono in gioco: dalla Cooperativa di comunità Brigì – Mendatica (IM) formata da ragazzi che sono riusciti a tenere viva la valle creando nuovi posti di lavoro attraverso lo strumento della cooperativa di comunità; per passare a Dossena (BG), dove la Cooperativa di comunità I Rais sta rilanciando l’economia locale e contrastando l’abbandono del territorio montano attraverso l’offerta di servizi di carattere sociale, valorizzando i prodotti del territorio e promuovendo attività turistiche.

Le Bandiere Verdi 2022 sono state premiate  a Chiaverano (TO) in occasione del VI SUMMIT nazionale organizzato e promosso da Legambiente nell’ambito della campagna di informazione di Carovana delle Alpi che quest’anno compie vent’anni. Il SUMMIT, dal titolo “STRATEGIE IN COMUNE- Percorsi di progettazione condivisa su: comunità energetiche, turismo, agricoltura/foreste e green communities”, realizzato in collaborazione con Dislivelli e con il contributo del comune di Chiaverano e AEG cooperativa, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone provenienti da tutto l’arco alpino in rappresentanza delle bandiere verdi. Inoltre, il SUMMIT è stato l’occasione per confrontarsi sul tema insieme ad esperti del settore e realtà locali e per festeggiare insieme i vent’anni di Carovana delle Alpi, campagna ideata dall’associazione ambientalista nel 2002 per raccontare le Alpi, un ecosistema fondamentale per la conservazione della biodiversità in Europa, reso fragile dalla crisi climatica e da uno sfruttamento eccessivo delle risorse.

Bilancio 20 anni di campagna: In questi vent’anni di Carovana delle Alpi, Legambiente ha censito 459 situazioni, 241 i progetti meritevoli della Bandiera Verde e 218 quelli destinatari della Bandiera Nera, quest’ultima assegnata per pratiche dannose che provocano lacerazioni nel territorio montano. Piemonte e Lombardia risultano le regioni indiscusse dell’arco alpino per vessilli green rispettivamente 61 e 47 bandiere verdi ricevute, ma sono anche quelle che hanno ricevuto anche più bandiere nere, la Lombardia ne conta 54 mentre il Piemonte 44. In questi anni altre bandiere verdi sono andate a: Liguria 7, Valle d’Aosta 22, Lombardia 47, Alto Adige 14, Trentino 27, Veneto 23, Friuli-Venezia Giulia 39, Nazionale 1. Per quanto riguarda le bandiere nere, conferite in questi vent’anni alla Liguria 7, Valle d’Aosta 20, Alto Adige 12, Trentino 22, Veneto 22, Friuli-Venezia Giulia 37.

“In questi vent’anni attraverso la nostra campagna di Carovana delle Alpi – dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – abbiamo raccontato l’arco alpino con le sue storie di sostenibilità ambientale che arrivano dal basso e che lasciano ben sperare, e al tempo stesso abbiamo anche puntato il dito contro quelle pratiche dannose che lacerano il territorio montano. Oggi la montagna può assumere nuovi significati e valori, non più come territorio disagiato, ma al contrario come spazio dinamico capace di fornire risposte concrete alla crisi ambientale a partire da stili di vita improntati sulla sostenibilità. Ma perché ciò accada, al pari della città, deve saper rispondere ai bisogni dei cittadini coraggiosi e caparbi che hanno scelto di fermarsi o di ritornare in questi luoghi. Da questo punto di vista, ci auguriamo che i fondi del PNRR in parte possano sopperire poiché non si può pensare ad una comunità senza servizi socio-sanitari, istruzione, trasporti, servizio postale o anche più semplicemente senza negozi di prossimità”.

“I tanti protagonisti delle Bandiere Verdi – spiega Vanda Bonardo Responsabile Alpi di Legambiente – ci hanno dimostrato e stanno dimostrando giorno per giorno che un modo diverso di vivere e di costruire sviluppo locale è possibile. Nei progetti premiati c’è una certa idea di futuro che non dimentica le difficoltà del momento e al contempo è proiettata con coraggio su una dimensione prossima di mitigazione e adattamento agli incombenti cambiamenti climatici. Molteplici i progetti innovativi nati negli anni, basati su modelli alternativi di sviluppo, sulla green economy e sulla soft economy. Nuove attività, allo stesso tempo sociali, economiche e di tutela dell’ambiente, per dare nuova vita alle comunità che abitano le aree interne. Peculiare è la diversità di soggetti premiati, vanno dai singoli, alle cooperative, alle imprese, ai gruppi culturali e del volontariato, alle start up, intrecciati con le istituzioni locali dove sono presenti in forza i piccoli comuni, ma anche i parchi e le unioni montane. Una simbiosi tra pubblico e privato che fa ben sperare per la montagna”.

“Il summit di quest’anno – dichiara Alice De Marco, direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – si svolge qui in Piemonte. Un segnale forte per un territorio che deve ancora crescere, vario, vasto, ricco di realtà che lavorano ogni giorno per mostrarci come è possibile costruire un mondo diverso, sostenibile e giusto.

Una rete, quelle delle Bandiere Verdi, che è segno dello sviluppo del territorio montano, patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare al di là del solo turismo invernale.

Le montagne piemontesi e valdostane sono una grande ricchezza, paesaggistica, ambientale e in termici di biodiversità. Una realtà meravigliosa ma molto fragile che in questo momento storico, attraversa un momento molto critico. La mancanza di neve, i 111 giorni senza pioggia, stanno compromettendo i segni particolari delle nostre montagne. Dobbiamo fare la nostra parte e ora”.

Bandiere verdi 2022: Tornando ai vessilli green, tra le realtà premiate c’è la Fondazione Castel Pergine – Pergine Valsugana (TN) che ha deciso di acquistare, con sottoscrizione popolare, il Castello di Pergine allo scopo di tutelarlo come bene comune, farne un centro di conoscenza e cultura e un modello di turismo sostenibile. C’è la Società “Sviluppo Turistico Grumes Srl” (TN) per l’impegno nel rivitalizzare un piccolo paese di mezza montagna, Grumes, che è diventata la più piccola Cittaslow del mondo. Vessillo verde anche per il Centro di vacanze e formazione di Salecina, nel Canton Grigioni (CH), che da quest’anno ha deciso che con il clima non si scherza. I visitatori lascino le auto a casa! A Rotzo, il comune dell’altopiano di Asiago (VI), è stato premiato per l’Ecomuseo Cimbro dei Sette Comuni (Comune di Rotzo – Provincia di Vicenza), legato alla valorizzazione ambientale e storica degli antichi percorsi e sentieri e per l’attenzione rivolta all’aspetto etnografico/culturale e delle sue radici Cimbre e preistoriche. L’attenzione per la montagna, cura e volontariato le parole chiave dell’ITIS Q. Sella di Biella e Gruppo Alpinistico Scolastico (GAS) delle scuole primarie e secondarie dell’IC di Valdilana (BI) che, insieme alle sezioni locali del CAI, hanno fatto un importante lavoro di manutenzione e segnalazione di oltre 150 km di sentieri delle valli Oropa, Elvo e Cervo dei sentieri, accompagnato da una costante sensibilizzazione sull’ambiente montano.

Tra le altre Bandiere Verdi 2022, quella all’amministrazione comunale di S. Giovanni Bianco (BG) per le azioni concrete in materia di mobilità sostenibile e di economia circolare promosse per la riduzione dell’impatto sull’ambiente. Al comune di Malborghetto- Valbruna (UD) che, coinvolgendo le associazioni di volontariato e l’imprenditoria locali, ha favorito l’accoglienza di un turismo sostenibile. Al comune di Resia (UD) che ha realizzato un piano comunale partecipato coinvolgendo gli abitanti della valle nel disegno futuro della Valle. Premiata anche la Foresta – Accademia di Comunità di Rovereto (TN), per l’impegno profuso nella diffusione delle pratiche di sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica nella zona della Vallagarina. La cooperativa sociale CRAMARS (UD) che ha sperimentato ProXima, la prima vetrina digitale innovativa per l’acquisto di prodotti e servizi con i prodotti al banco che favorisce la permanenza dei piccoli negozi nella montagna interna. Nell’ambito della agro-zootecnia premiata l’azienda Friûl Cashmere (PN) che da un allevamento di capre nelle Dolomiti friulane ha fatto nascere una rete di microstalle che permette di aumentare il numero di capi e la produzione, senza diminuire il benessere animale e coinvolgendo il territorio. La filiera si chiude in una bottega artigianale di Udine.

L’Azienda agricola Damos di Pieve di Cadore (BL), per la scelta pionieristica di tornare a vivere in una montagna che continua a spopolarsi, ma soprattutto per la capacità di far rivivere con creatività un borgo dimenticato. Vessillo verde anche a Si parte dal bosco (To) nato dall’incontro di tre aziende leader nel settore e premiate per la capacità di ricostruire una filiera del legno che sappia tenere insieme molte aziende con l’obiettivo di gestire il bosco in quanto bene comune. A Heimatpflegeverband Südtirol (BZ), ossia la Federazione Provinciale per la tutela del paesaggio e per la storia e le tradizioni locali, per il sistema di irrigazione tradizionale ancora in uso sulla Landa di Malles/MalserHaide in Val Venosta. Un bell’esempio di utilizzo della risorsa idrica in armonia con i cicli naturali da studiare con attenzione e da valorizzare in un momento storico in cui gli eventi siccitosi saranno sempre più frequenti.

Le Bandiere Verdi in Piemonte: Associazione di promozione sociale NATworking per aver creato la prima rete di spazi dedicati allo studio e al lavoro in ambienti naturali, diffusa sul territorio di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta; In memoria di Maria e Andrea Schneider per lo sguardo lungimirante e il coraggio di andare in direzione opposta al conformismo dei tempi, a tal punto da riuscire a rendere evidenti e innegabili i valori più profondi e veri della naturalità e della vita di una valle; ITIS Q. Sella di Biella e Gruppo Alpinistico Scolastico (GAS) delle scuole primarie e secondarie dell’IC di Valdilana (BI) per l’importante lavoro di manutenzione e segnalazione dei sentieri, accompagnato da una costante sensibilizzazione sull’ambiente montano, che vede come protagoniste le scolaresche dell’ ITIS Q. Sella di Biella e del Gruppo Alpinistico Scolastico (GAS) delle scuole primarie e secondarie dell’IC di Valdilana, in collaborazione con il CAI Biella e il CAI sez. Valdilana; Si parte dal bosco Per la capacità di ricostruire una filiera del legno che sappia tenere insieme molte aziende con l’obiettivo di gestire il bosco in quanto bene comune.

Bandiere Nere 2022 – Infine un passaggio sulle Bandiere Nere: dieci quelle assegnate quest’anno e così distribuite: 3 in Piemonte, 1 in Valle d’Aosta, 1 in Lombardia, 1 in Alto Adige, 1 in Trentino, 1 in Veneto, 1 in Friuli-Venezia Giulia e 1 speciale nelle Marche.

Bandiere Nere In Piemonte: Regione Piemonte Per la scelta di investire 2 milioni e mezzo di euro in 4 piccole stazioni sciistiche del cuneese sotto i 2000 metri, quota considerata dagli esperti insostenibile con i cambiamenti climatici in atto; Comune di Camandona (BI) Per la cancellazione di sentieri con rilevante valore documentale e culturale (transumanza alpina) nel Comune di Camandona a causa della realizzazione di alcune strade carrabili di dubbia utilità; Società BASIKIDRO SRL di Milano per il mancato rilascio del deflusso minimo vitale (DMV) nella derivazione d’acqua ad uso idroelettrico dal fiume Sesia in Loc. Baraggiolo del Comune di Varallo Sesia (VC).

Il report completo su: www.legambiente.it

“Lost in Transition?”: Eduiren avvia un corso per docenti di tutta Italia

 Dedicato alla transizione ecologica

 


Il percorso formativo, organizzato dalla Fondazione Golinelli in collaborazione con La Lumaca per Eduiren, è aperto a 60 insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo grado e fornirà gli strumenti per fare della transizione ecologica un’opportunità didattica.

 

Eduiren, il settore educational del Gruppo Iren, avvia per la prima volta un corso on line gratuito di formazione per docenti dedicato ai temi della transizione ecologica.

“Lost in transition?”, questo il titolo dell’iniziativa, affronta i temi della transizione ecologica ed energetica con l’obiettivo di supportare i docenti della scuola primaria e secondaria di primo grado nello sviluppo di un’offerta didattica innovativa e legata alla sostenibilità ambientale, all’ecologia e all’Agenda 2030.

Con questo corso Eduiren ha inteso dare risposta alla necessità di introdurre nei programmi scolastici questi temi, di grande attualità e complessità, nonché alle nuove esigenze di formazione che ne derivano: in una settimana intensiva di lezioni e workshop, dal 20 al 28 giugno, ai partecipanti verranno forniti stimoli e idee replicabili con gli studenti, anche grazie a una formazione specifica su alcuni strumenti digitali (virtual lab, lavagne interattive, ecc).

L’iniziativa, tra le prime realizzate in Italia, traduce l’impegno di Iren nel diffondere una sempre maggiore consapevolezza e sensibilità sulla transizione ecologica, facendo dell’accessibilità dei propri impianti uno degli strumenti primari per avvicinare i cittadini a queste tematiche, con un’attenzione particolare alle nuove generazioni e un approccio educativo innovativo.

Brevi interventi teorici, sperimentazioni guidate, workshop tra pari e kit didattici consentiranno ai partecipanti al corso di affrontare i concetti chiave di energia e transizione energetica, con collegamenti ai temi del recupero e valorizzazione dei rifiuti, dell’acqua e dell’innovazione tecnologica, nell’ottica di favorire un approccio di cittadinanza attiva, che preveda un coinvolgimento diretto degli studenti.

Il corso, che si terrà in modalità online ed aperto a 60 docenti, è organizzato dalla Fondazione Golinelli per Eduiren, in collaborazione con La Lumaca, ed è disponibile anche sulla piattaforma di formazione del Ministero dell’Istruzione, con la possibilità di ricevere un attestato corrispondente a una unità formativa riconosciuta.

Per maggiori informazioni e iscrizioni: https://www.fondazionegolinelli.it/it/teacher-courses/lost-in-transition-una-bussola-per-fare-della-transizione-ecologica-unopportunita-didattica

Caldo da bollino rosso e rischio blackout a Torino E si lavora per scongiurare la crisi idrica

Crisi idrica, dal comparto idroelettrico massima disponibilità alla collaborazione

Mentre questa domenica su indicazione del Ministero della Salute è bollino rosso a Torino per le elevate temperature, l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo amaranto, coordinatore del tavolo per l’emergenza, ha incontrato gli operatori del settore idroelettrico e i presidenti delle Province

Nonostante la situazione in Piemonte indichi che gli invasi siano al minimo storico e mostrino una riduzione media del 40 o addirittura del 50% rispetto alla media storica, quel che è emerso dall’incontro con gli operatori del comparto idroelettrico, convocato a stretto giro dopo la conclusione dei lavori del tavolo permanente istituito dal Presidente della Regione e coordinato dall’Assessore all’Ambiente, è la massima disponibilità alla collaborazione e la volontà di cooperare con i consorzi irrigui.

I prossimi 15 giorni, sottolinea l’assessore all’Ambiente, saranno quelli cruciali per salvare le colture e proprio per questo è stata avanzata la richiesta di disponibilità a rilasciare la massima acqua possibile, al netto delle esigenze del settore idroelettrico altrettanto strategico; nei prossimi giorni si avrà contezza di tutte le iniziative locali che verranno messe in campo.

Agli operatori, aggiunge, va il ringraziamento della Giunta regionale per la sensibilità e la disponibilità dimostrata.

A seguito dell’approfondimento sull’emergenza è emersa anche l’esigenza di portare avanti la realizzazione degli invasi – in Italia risultano essere circa 1000 le richieste – motivo per il quale appare necessario accelerare e sul punto l’assessore annuncia la volontà di farsi portavoce presso il Governo per la costituzione di un tavolo dedicato.

Per quanto riguarda l’incontro con le Province è emerso che alcune hanno già messo in campo azioni per gestire l’emergenza; tuttavia, occorre costituire un coordinamento di supporto per definire linee guida e procedure armonizzate sul territorio. Coordinamento che viene assunto dalla Regione, che si rende disponibile a supportare le Province nella gestione dell’emergenza idrica

Si stanno infatti costruendo ulteriori linee di indirizzo, afferma l’assessore, per dare alle Province miglior supporto per rispondere all’aggravarsi di queste ore dell’emergenza.

RISCHIO BLACKOUT
Nei giorni scorsi alcuni quartieri di Torino sono rimasti al buio a causa di blackout che sono durati anche 3 ore e mezza, nella zona di Vanchiglietta. Il fenomeno è dovuto alle  alte temperature che causano stress ai cavi interrati, e alla maggiore richiesta di energia elettrica. Nell’ultima settimana a Torino si è registrato un aumento dei consumi dell’11 per cento circa rispetto alla settimana precedente. L’Iren sta lavorando per evitare nuovi blocchi.

 

I cento anni del Parco Nazionale del Gran Paradiso

Da giugno ad agosto escursioni, concerti, musica, eventi culturali e incontri

Da Cogne a Valsavarenche, da Aymavilles a Rhêmes-Notre-Dame e Rhêmes-Saint-Georges: tutti uniti per celebrare il centenario del primo Parco Nazionale italiano

 Tra i numerosi eventi dell’effervescente estate valdostana spicca il Centenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il primo Parco Nazionale italiano, istituito nel 1922.

 

Affacciato sulle valli di Cogne, di Valsavaranche e di Rhêmes, con i suoi 70.000 ettari di territorio montano distribuito tra gli 800 metri del fondovalle e i 4.061 metri della vetta da cui prende il nome, il Parco Nazionale del Gran Paradiso è ricco di flora, fauna e biodiversità con 167 specie di animali (primo tra tutti lo stambecco, il suo simbolo) e le 968 specie floristiche. Il parco offre, inoltre, innumerevoli proposte di soggiorno: sportive, escursionistiche, ricreative e culturali, ma anche dedicate al benessere e al relax.

 

Per celebrare questo importante traguardo del Parco, la Valle d’Aosta organizza una serie di appuntamenti, che si svolgono durante tutta l’estate nelle diverse località del territorio.

 

Si parte con un week-end per vivere la montagna a 360° il 17-19 giugno Valsavarenche, località a 1.540 metri di altezza, frequentata principalmente dagli escursionisti, grazie ai numerosi sentieri all’interno dell’area protetta, dove è facile imbattersi in animali selvatici. Il programma prevede escursioni di livelli diversi, da semplici ad alpinistiche, e incontri con guide naturalistiche, una mostra sulle attrezzature alpinistiche storiche e approfondimenti sui temi dei ghiacciai, del cambiamento climatico e degli ecosistemi acquatici.

Nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, a Cogne, affacciata sull’ampio prato di Sant’Orso, che offre un’estesa rete di sentieri, venerdì 15 e venerdì 22 luglio sono in programma due giornate che intrecciano musica, cultura e storia.

Il 23 luglio, presso il fiabesco castello di Aymavilles – riaperto a metà maggio, dopo un importante intervento di recupero – sarà una giornata dedicata alla scoperta delle tipicità dei luoghi e della vita che gravitava intorno al castello. Sono previste due escursioni tematiche, una al mattino e l’altra al pomeriggio, con le Guide del Parco, incentrate sulla storia e la vita legata all’agricoltura tra i caratteristici vigneti e villaggi, con al termine visita del castello e degustazione di vini e prodotti locali.

Ad agosto gli appuntamenti sono molteplici, a iniziare da sabato e sabato 13 Rhêmes-Notre-Dame, luogo ideale per trascorrere una vacanza all’insegna della natura e del relax, dove è stata mantenuta inalterata la struttura architettonica tipicamente rurale, con case in legno e pietra. Per celebrare questo importante anniversario del Gran Paradiso, verrà proposta, il 6 agosto, una giornata incentrata sul tema della biodiversità, con escursioni guidate al mattino, uno spettacolo teatrale pomeridiano, un laboratorio per bambini, una conferenza e alla sera un concerto con musica dal vivo e proiezione narrata.

Sabato 13 agosto, a Rhêmes-Saint-Georges – piccolo comune a 1200 metri di altitudine, dove l’antica vocazione rurale è ancora molto forte e ideale per tour a piedi o in MTB – ci sarà la Festa della Segale, con la tradizionale e appassionante cottura del pane nel forno del villaggio. Per l’occasione saranno organizzate brevi escursioni guidate sui sentieri della segale e visite ai produttori locali di formaggio, miele e ortaggi. Nel pomeriggio conferenza sul tema del ruolo dei cereali nella nutrizione e per concludere, una degustazione con piatti a base di segale e prodotti locali a marchio di qualità.

Domenica 14 agosto, a Cogne, è in programma la VII Conferenza Mondiale sugli Ungulati di montagna, appuntamento internazionale di alto valore scientifico, che vedrà i massimi specialisti riunirsi per condividere i risultati delle loro ricerche, finalizzate anche a una sempre migliore conservazione delle diverse specie. La conferenza è organizzata dai Parchi Nazionali del Gran Paradiso e dell’Abruzzo, Lazio e Molise, in collaborazione con Fondation Grand Paradis e con il patrocinio di Ministero della Transizione Ecologica, IUCN SSC Caprinae Specialist Group, GSE-AIESG Alpine Ibex European Specialist Group, Regione Autonoma Valle d’Aosta e Comune di Cogne.

Sempre il 14 agosto, Villeneuve – a 665 metri sulla sponda destra della Dora Baltea, luogo ideale per vivere esperienze adrenaliniche in rafting, kayak o hydrospeed sulle acque del fiume – ospita il Festival del vino valdostano di montagna e dei prodotti gastronomici D.O.P. della Valle d’Aosta. Il programma prevede, a partire dalle ore 15, il mercatino di prodotti tipici con degustazioni, la possibilità di brevi escursioni guidate e, alle ore 18, uno spettacolo teatrale a tema. Al termine sarà possibile visitare alcuni dei famosi barmé, cantine private scavate nella roccia, all’interno dei quali sarà offerta una degustazione guidata; per concludere, serata in musica.

 

www.lovevda.it/it/natura/parco-nazionale-gran-paradiso

Per chiunque cerchi una sistemazione in Valle d’Aosta, anche in occasione degli eventi per il Centenario del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il portale Booking Valle d’Aosta – lo strumento per la prenotazione dei soggiorni gestito direttamente dall’Ufficio regionale del Turismo – offre l’elenco delle strutture ricettive delle singole località valdostane (alberghi, RTA, B&B, agriturismi e appartamenti), con la possibilità di prenotare direttamente online senza intermediari e senza alcun costo di prenotazione, scegliendo in base ai propri desiderata.