AMBIENTE- Pagina 14

Gli studenti del Politecnico progettano “Wellness & Innovation Program”

Costruire e abitare in modo sostenibile con la collaborazione del Gruppo Building

 

Misurare per ridurre gli sprechi in ambito costruttivo e abitativo: presentata l’innovativa tesi di laurea di un gruppo di studenti del corso di Laurea magistrale in Design Sistemico.

 

Un gruppo di studenti della Laurea Magistrale in Design Sistemico del Politecnico di Torino, composto da Fabrizio Mariani, Davide Montaquila, Davide Nonis, Juri Sanni e Davide Sito, ha sviluppato un nuovo modello che mira a raggiungere la sostenibilità del “Sistema Casa” nel processo di costruzione e di abitazione degli edifici. Il progetto di tesi, che vede come relatrice e correlatori la Prof.ssa Silvia Barbero, Alessandro Campanella e Martina Spinelli, si fonda sull’approccio e sulla metodologia del Design Sistemico sviluppati dal Centro di Ricerca Sys – Systemic Design Lab.

Per lo sviluppo dello studio, intitolato WIP: Wellness & Innovation Program, i laureandi hanno adottato un approccio di co-design con il Gruppo Building, che ha fornito il supporto tecnico e l’accesso a tutta la documentazione relativa ai progetti realizzati a partire dal 2015. La collaborazione nasce nell’ambito di un progetto tra Politecnico di Torino ed Exclusive Brands Torino, la rete delle eccellenze piemontesi pensata per integrare il tessuto accademico con le realtà imprenditoriali virtuose del territorio.

Nella costruzione degli edifici, in ambiente di cantiere, in Italia vengono smaltite ogni anno circa 5,4 milioni di tonnellate di rifiuti misti. Una quantità di scorie difficili da recuperare e che richiede una maggiore attenzione da parte delle aziende. Altrettanto considerevole è il volume di risorse che vengono sprecate in contesto abitativo, a causa di inadeguati livelli di efficientamento energetico delle residenze e a causa di cattive abitudini degli inquilini. Lo studio, fortemente innovativo, analizza e propone soluzioni di intervento che impattano su entrambi gli aspetti: il processo e l’abitare.

Il Gruppo Building ha permesso al gruppo di designers sistemici di applicare il modello elaborato su casi reali, misurandone l’efficacia e l’applicabilità in diversi contesti abitativi. Gli studenti hanno avuto modo di fare dei sopralluoghi nel cantiere di Gate Central a Milano e UpTown Torino, confrontandosi ripetutamente con figure quali il responsabile dell’ufficio tecnico e il capo cantiere.

UN SISTEMA PER LA GESTIONE EFFICIENTE DEI RIFIUTI IN EDILIZIA

Il modello WIP applicato al Gruppo Building parte dall’aggregazione di normative, linee guida, strategie e casi studio in materia di gestione del rifiuto per un efficiente riutilizzo in una prospettiva di economia circolare, a partire dagli anni 2000, quando si è iniziato a teorizzare il tema dei CDW (construction and demolition waste)Questi documenti, interconnessi tra loro, hanno generato uno strumento di tassonomia navigabile che rende intuitiva e immediata la consultazione per i progettisti. La ricerca ha successivamente integrato circa 1500 documenti contenuti negli archivi del Gruppo Building, acquisendo tutte le note di trasporto (FIR) dei materiali in uscita dai cantieri. Sono state compilate manualmente 20 mila celle di excel, in modo da alimentare un database che ha restituito oltre 3 milioni di risultati.

Incrociando questi dati con i modelli e le normative studiate è stato quindi possibile mettere a punto uno strumento di monitoraggio completo dei cantieri, attraverso un applicativo interattivo che tiene conto della quantità e della tipologia dei materiali, fornendo in tempo reale infografiche e statistiche utili per intervenire tempestivamente e ottimizzare la gestione dei rifiuti. Per fare questo, gli studenti hanno progettato un prototipo di app che consente di acquisire e processare da smartphone le bolle di trasporto.

 

ABITARE LE CASE IN MODO CONSAPEVOLE

La seconda parte del progetto ha inteso analizzare l’impatto dei residenti sul “Sistema Casa”, in modo da valutare il volume di consumi e suggerire comportamenti virtuosi che favoriscano la riduzione degli sprechi, coerentemente al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green Deal dell’Unione Europea. Torino rientra tra le 9 città italiane che fanno parte del progetto Net Zero Cities, un progetto pilota della UE che impone interventi e percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Questa sfida non può prescindere da una maggiore consapevolezza degli sprechi. In questo senso, il modello WIP non intende fornire un modello comportamentale univoco ma gli strumenti utili per agire consapevolmente e compiere azioni responsabili.

L’Italia, pur essendo tra i paesi europei maggiormente interessati dalla siccità, registra un consumo di acqua giornaliero pro-capite di 236 litri, quasi il doppio della media continentale di 123 litri. Il settore residenziale produce il 36% della CO2 emessa nell’ambiente, dato fortemente influenzato da un utilizzo poco attento delle risorse. Inoltre, gli edifici soffrono un grave ritardo in termini tecnologici: in Piemonte quasi la metà delle case sono in classe energetica G (24,1%) e F (23,8%); solo il 9,4% è in classe energetica A. Quest’ultima, pur essendo decisamente più efficiente delle prime due, può registrare un consumo effettivo che può arrivare fino a 3 volte il previsto a causa di un utilizzo poco consapevole delle tecnologie presenti in esse.

Analogamente a quanto previsto per la raccolta dei dati di cantiere, il gruppo di laureandi ha ideato una piattaforma capace di misurare i consumi delle utenze domestiche dei residenti, sfruttando le potenzialità della domotica. La ricerca sul campo è stata condotta analizzando le abitudini degli abitanti del condominio The Number 6, a Torino. Questa analitica consente di identificare sprechi e anomalie nei consumi e suggerisce all’utente comportamenti virtuosi e promemoria. Una maggiore consapevolezza potrà indurre l’utente a scoraggiare le vecchie abitudini in favore di un’azione più efficace e sostenibile, attraverso una strategia informativa che prevede la definizione di obiettivi chiari e legati alle performance.

 

Predisposto il piano di contenimento del rumore

La Città metropolitana di Torino ha predisposto e messo in consultazione i piani d’azione 2024-2028 per il contenimento del rumore ambientale nell’agglomerato urbano di Torino e nella rete viaria di propria competenza.
La pubblicazione è un adempimento previsto dal Decreto legislativo 194 del 2005, che a sua volta attua i principi della Direttiva 49 del 2002 dell’Unione Europea.
Il piano d’azione per le infrastrutture viarie di competenza della Città metropolitana è ancora in fase di proposta e le eventuali osservazioni possono essere inviate via email, allo Sportello Ambiente della Città Metropolitana di Torino, scrivendo a sportamb@cittametropolitana.torino.it

Per consultare il piano http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/rumore/progetti-corso-rumore

Le scuole conoscono gli alberi con Ipla

Due classi della scuola media di Carmagnola hanno potuto seguire un percorso didattico a Pralormo, attorno al Lago della Spina, per conoscere gli alberi e i tanti segreti e servizi dei boschi. Il tutto nell’ambito di un progetto del Settore Foreste e grazie all’impegno di una impresa forestale del posto e a un tecnico forestale  collaboratore di Iola. Un’altra bella giornata che i ragazzi e le ragazze ricorderanno. Piantare un albero lascia il segno. (Facebook)

G7, da Venaria Reale verso lo stop al carbone e lo sblocco ai finanziamenti per il clima

I Paesi del G7, nel documento finale del vertice su Ambiente, Energia e Clima, tenutosi alla Reggia di Venaria hanno confermato le anticipazioni delle scorse ore. I ministri presenti nella residenza sabauda alla porte di Torino si impegnano quindi a “eliminare progressivamente la generazione di energia a carbone durante la prima metà degli anni 2030 o in un periodo coerente con il mantenimento dell’aumento della temperatura entro un grado e mezzo”.

Si registra anche, a proposito della cooperazione con altri Paesi, l’impegno a promuovere lo stop all’approvazione di nuove centrali elettriche a carbone su scala globale nel più breve tempo possibile.

E’ stata poi riconosciuta la necessità di sbloccare finanziamenti per il clima nella misura di “migliaia di miliardi”, riconoscendo le sfide che i Paesi vulnerabili stanno affrontando a proposito degli impatti climatici. Questo messaggio verrà lanciato  al prossimo G7 Finanze che si terrà a Stresa. Nel frattempo vengono sottolineati dai ministri del G7  le sfide, gli oneri del debito, gli spazi fiscali dei  Paesi per accrescere gli investimenti, ed un incoraggiamento alle banche multilaterali di sviluppo affinché accrescano i loro obiettivi di finanziamento per il clima coordinandosi con un “approccio armonico”.

Soddisfazione per l’esito del vertice è stata espressa da Wopke Hoekstra, commissario europeo al clima: “questa è la prima volta che facciamo il punto dopo la Cop 28, – ha detto – quindi il focus è stato soprattutto su come implementare gli obiettivi ambiziosi che abbiamo stabilito, noi paesi del G7 e l’Unione Europea, ma anche con il resto del mondo. Dobbiamo assicurarci di essere all’altezza della situazione e coinvolgere risorse del settore pubblico e del privato, una cosa su cui dobbiamo continuare a lavorare”.

G7 Ambiente. I ragazzi scrivono ai ministri riuniti a Venaria: “Più concretezza e decisione”

Rispondere   alla crisi climatica. “Nessuno va lasciato indietro a partire dai migranti climatici”

 

Presentato il documento riassuntivo dei lavori degli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani. Energia, economia circolare, acqua e azione climatica le priorità su cui i ragazzi pungolano i ministri delle principali economie mondiali. 

 

Presentato nelle mani di Mario Antonio Scino – Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – e Francesco Corvaro – Inviato speciale del Governo per il Cambiamento climatico – l’appello dei ragazzi e ragazze che nella scorsa Giornata Mondiale della Terra si sono riuniti negli Stati Generali dell’Ambiente per Giovani.

L’iniziativa, organizzata da Earth Day Italia in collaborazione con la Regione Piemonte ed Environment Park, ha coinvolto 500 giovani che tra Roma, presso il Villaggio per la Terra, e Torino, ospitati dall’Environment Park, si sono confrontati su Energia, Economia circolare, Acqua e Azione climatica.

Il documento è stato consegnato da una delegazione – che ha raggiunto la Reggia di Venaria a bordo di un’auto a idrogeno dell’Environment Park – composta da Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia, Stefania Crotta, Direttore Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte, Matteo Beccuti, AD Environment Park, Pietro Salussoglia studente del Politecnico di Torino

I ragazzi chiedono ai paesi impegnati nel G7, e in particolare all’Italia che lo guida, di imprimere una svolta alle politiche per il clima, una svolta che coinvolga attivamente tutte le componenti sociali in quella che è l’unica battaglia che valga la pena combattere insieme.

Ci aspettiamo – spiegano i ragazzi – che al G7 e nei successivi incontri internazionali, l’Italia si impegni a promuovere una visione olistica della tutela ambientale, riconoscendo la sua interconnessione con altri aspetti cruciali della società e della politica globale.

Se esiste una battaglia comune, in cui siamo tutti responsabili e tutti dobbiamo unirci, èquella per il clima. L’individuo non può più essere solo destinatario delle politiche ambientali, ma deve diventare un co-attore per il cambiamento.

È solo attraverso la collaborazione e l’azione congiunta che possiamo costruire un futuro sostenibile per tutti. È dunque l’ora di un’azione decisa e pacifica per il clima e il nostro Pianeta.” Un pensiero particolare i giovani lo hanno rivolto ai migranti climatici, sempre più numerosi ma ancora scarsamente riconosciuti dal diritto internazionale

Le migrazioni climatiche sono il risultato di una complessa interazione tra cambiamenti ambientali, conflitti armati, povertà e violazioni dei diritti umani. Mentre i cambiamenti climatici non sono generalmente accettati come motivo valido per richiedere asilo, esiste una chiara correlazione tra crisi climatica e movimenti forzati di popolazione. La crescente frequenza di disastri naturali, come tempeste, inondazioni e siccità, sta spingendo sempre più persone a migrare in cerca di condizioni di vita più sicure e sostenibili.

Questi rifugiati climatici si trovano spesso in situazioni di estrema vulnerabilità, affrontando non solo l’insicurezza ambientale ma anche problemi legati all’accesso ai servizi essenziali, alla protezione legale e alla discriminazione.”

 

Il documento integrale, riporta nel dettaglio le considerazioni e le richieste dei ragazzi:

 

Crisi idrica globale. Diritti, Conflitti e Sfide Ambientali

Il tema dell’acqua è fortemente connesso con quello dei cambiamenti climatici e la sua gestione ha forti implicazioni sociali, ambientali ed economiche. Per questo i giovani hanno chiesto di agire con un approccio integrato che comprenda un miglioramento dei sistemi di approvvigionamento, trattamento e distribuzione, investimenti per il potenziamento e la costruzione di infrastrutture idriche soprattutto nelle aree marginali e rurali. Si chiede inoltre di investire nella protezione degli ecosistemi idrici, come fiumi, laghi e zone umide. Ma soprattutto i ragazzi chiedono di considerare l’acqua un diritto umano fondamentale, un bene comune e non una merce soggetta a logiche di mercato.

 

Energie Rinnovabili. Politiche Globali e Coinvolgimento Comunitario per una Transizione Energetica Equa e Resiliente

Si chiede una rapida transizione verso un sistema energetico basato sulle energie rinnovabili, ma accanto agli investimenti in nuovi impianti si rileva la necessità di investire nella ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie per l’accumulo dell’energia e l’ottimizzazione dell’efficienza energetica.

Ampliando la prospettiva si ritiene cruciale promuovere a livello europeo una normativa chiara e uniforme per creare un ambiente favorevole agli investimenti nel settore delle energie pulite. Importante anche la riformulazione della carbon tax in modo da colpire le multinazionali che non adottano pratiche sostenibili.

Infine si chiede di coinvolgere maggiormente i cittadini con programmi che non solo informino sui vantaggi delle energie rinnovabili, ma che li aiutino a comprendere e monitorare il consumo energetico e l’impronta ecologica personale.

 

Economia Circolare. Alleanza pubblico-privato per vincere la sfida

La richiesta è quella di promuovere una cultura del consumo consapevole e responsabile, autonoma e collettiva allo stesso tempo, investendo contemporaneamente nella ricerca e sviluppo di nuove tecnologie, nell’aggiornamento delle infrastrutture esistenti e nella formazione del personale per l’adozione di pratiche circolari.

Utile l’uso di piattaforme digitali e nuove tecnologie per migliorare la trasparenza e la tracciabilità lungo tutta la catena del valore, consentendo una migliore gestione delle risorse, una maggiore responsabilità e un migliore scambio tra le imprese.

Un focus per quanto riguarda la sostenibilità alimentare. La richiesta ai governi è di prevedere normative più rigide per la gestione del suolo, la promozione di pratiche agricole sostenibili come l’agricoltura verticale e la promozione di filiere corte più sostenibili e prezzi più accessibili.

 

Azione Climatica. Sfida Globale per un Futuro Sostenibile

Occorre a livello internazionale promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra le diverse parti interessate, creando spazi di discussione e collaborazione in cui le differenze ideologiche possano essere superate a favore di obiettivi comuni.

È necessario rivedere e rafforzare le politiche incentivanti, garantendo che siano mirate, basate su dati concreti e adeguatamente finanziate. Inoltre, è essenziale coinvolgere attivamente la società civile e le comunità locali nei processi decisionali per garantire che le politiche siano realmente rispondenti ai bisogni e alle aspirazioni della popolazione. È essenziale creare spazi di discussione e di confronto basati su evidenze scientifiche al fine di contrastare la diffusione della disinformazione e delle fake news. Infine è fondamentale un approccio basato sulla solidarietà e sull’inclusione per garantire un futuro sostenibile e giusto per tutti e una cooperazione internazionale multidimensionale, trasversale e specifica che comprenda la protezione legale dei rifugiati climatici.

Al via nei saloni della  Reggia di Venaria il vertice ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima

Ha preso il via nei saloni della  Reggia di Venaria il vertice  ministeriale del G7 Ambiente, Energia e Clima, guidato dalla presidenza italiana, capofila il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

“La nostra è una grande responsabilità verso i  cittadini, verso i Paesi più vulnerabili e verso il Pianeta. Ci troviamo nel pieno di due conflitti che si innestano su crisi globali. La comunità internazionale attende un nostro messaggio”, ha detto il ministro italiano. “Il G7 è la sede giusta per  programmare azioni per una più efficace lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento e per una transizione energetica giusta, inclusiva e sostenibile. Il nostro ringraziamento va a tutti gli esperti dei gruppi tecnici che in questi mesi hanno lavorato per fare di questo G7 Clima, Energia e Ambiente un successo sul quale costruire traguardi futuri ancora più ambiziosi”, ha aggiunto Pichetto.

Il ministro riceve a Venaria i suoi omologhi per affrontare le sfide della sicurezza energetica, del cambiamento climatico e della tutela dell’ambiente. Le priorità per il governo sono: “concretezza, cooperazione in particolare con l’Africa, un approccio pragmatico e non ideologico secondo il principio di neutralità tecnologica”.

Sulla cooperazione con l’Africa, Pichetto ha sottolineato la necessità di “costruire, secondo lo spirito del Piano Mattei, partenariati di tipo non predatorio, sostenendo i più vulnerabili nell’adattamento agli effetti del cambiamento climatico e favorendo quell’accesso all’energia pulita e sostenibile che oggi è negato al 43% degli abitanti del continente”.

Al centro del G7 temi quali: rinnovabili, efficienza energetica, uscita progressiva dai fossili, biodiversità, ricerca per il nucleare di nuova generazione, fusione, economia circolare, materie prime critiche, biocarburanti. ieri alcune decine di manifestanti avevano bloccato la tangenziale di Torino e bruciato le effigi dei leader mondiali davanti alla Reggia blindata dalla polizia. Ma non si sono registrati incidenti con  danni a persone o cose.

(ilTorinese.it)

G7 blindato alla Reggia di Venaria. Sul tavolo i problemi di clima, energia e ambiente

29 – 30 aprile / La riunione dei Ministri Clima, Energia e Ambiente dal 29 al 30 nella Reggia di Venaria, guidata dalla presidenza italiana. Misure di sicurezza straordinarie per l’importante vertice internazionale. Nei giorni scorsi il ministro Gilberto Pichetto ha presentato il programma, il metodo di lavoro e gli obiettivi del vertice: “Vogliamo imprimere una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili e allargare gli orizzonti a tutte le fonti che, con il supporto scientifico, possano garantirci la sicurezza energetica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali”

A CURA DI LINEAITALIAPIEMONTE.IT – Si svolgerà a Venaria Reale, il 29 e 30 aprile, la riunione ministeriale G7 Clima, Energia e Ambiente, guidata dalla Presidenza italiana. Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha presentato  agli organi di informazione, nella sede romana dell’associazione Stampa estera, il programma, il metodo di lavoro e gli obiettivi del vertice.

Una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili”

“In continuità con gli impegni assunti in ambito G7 e G20, la Presidenza italiana consoliderà le iniziative già in corso e si concentrerà su azioni mirate e congiunte, orientate alla concretezza”, ha spiegato il Ministro Pichetto. “Vogliamo imprimere – ha detto – una forte spinta allo sviluppo delle rinnovabili e allargare gli orizzonti a tutte le fonti che, con il supporto scientifico, possano garantirci la sicurezza energetica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi ambientali”. “Altrettanta forza – ha aggiunto il Ministro – vogliamo dare alle politiche di adattamento, cruciali per la tenuta e la resilienza dei sistemi naturali ed economici, anche nei Paesi africani”. “A Venaria l’Italia arriva con idee chiare e con la determinazione necessaria per rendere questo G7 portatore di risultati reali e ambiziosi”, ha concluso il Ministro.

Il vertice preceduto da gruppi di lavoro

I gruppi di lavoro a cui hanno preso parte i negoziatori dei rispettivi Paesi, hanno definito in questi mesi i temi al centro del Comunicato finale, che traccerà il percorso verso le prossime scadenze globali.

Focus su consumo e produzione sostenibili, economia circolare ed efficienza delle risorse

Per la parte Ambiente, il focus sarà su: consumo e produzione sostenibili, economia circolare ed efficienza delle risorse, con particolare riferimento al tema del riciclo delle materie prime critiche e della circolarità nell’industria tessile e nella moda. Verranno poi affrontati gli ambiti legati al contrasto dell’inquinamento per natura e persone, la biodiversità, gli ecosistemi, il mare e gli oceani. Centrale sarà il tema dell’uso sostenibile delle risorse idriche. Particolare rilievo avrà la collaborazione con Paesi terzi, in particolare con l’Africa su temi trasversali quali il contrasto al degrado del suolo e la lotta alla desertificazione, l’uso delle tecnologie avanzate per il monitoraggio e la prevenzione degli effetti dei cambiamenti climatici e la sostenibilità delle filiere produttive.

La ‘Net-zero’ agenda

Nella sessione Clima ed Energia, si affronterà il tema della ‘Net-zero’ agenda, con obiettivi volti a potenziare i sistemi di accumulo e flessibilità, in modo da gestire il forte apporto delle rinnovabili. Al centro anche il potenziamento dell’efficienza energetica e il rafforzamento della sicurezza, in particolare per la catena di approvvigionamento dei minerali critici necessari per lo sviluppo delle rinnovabili. E ancora, puntare su nuove tecnologie energetiche tra cui ricerca e sviluppo del nucleare sostenibile, ridurre le emissioni di metano e promuovere la collaborazione con i Paesi terzi, specie con quelli più vulnerabili e con gli Stati africani, sul fronte dello sviluppo di risorse energetiche, infrastrutture locali e adattamento.

Iniziative congiunte

Sarà obiettivo del Ministero dell’Ambiente e Sicurezza energetica lanciare, nel corso della ministeriale, iniziative congiunte come l’avvio di gruppi di lavoro, coalizioni, focus e specifiche collaborazioni sui temi di interesse.

Le sessioni di lavoro

Quattro le sessioni di lavoro. In particolare, dalle ore 10 del 29 aprile si aprirà la plenaria dei Ministri. Al termine (h.11.50) è prevista la “Foto di famiglia”, a cui seguirà (h.13.40) la sessione di lavoro dedicata a Clima ed Energia. Dopo le 16.30 si avvierà la sessione Ambiente, che concluderà la prima giornata.

Martedì 30, si terrà una nuova plenaria di tutti i Ministri del G7, con l’obiettivo di definire il comunicato conclusivo. È prevista alle 14.30 la conferenza stampa congiunta del Ministro Gilberto Pichetto con i Ministri del Giappone e del Canada, rispettivamente la precedente e la prossima Presidenza G7.

Gli invitati a Venaria

A Venaria, oltre ai Ministri di Italia, Francia, Germania, Canada, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Commissione europea sono invitati: la Presidenza Cop 28 (Emirati Arabi Uniti) e quella Cop29 dell’Azerbaigian, il Brasile quale presidenza di turno del G20, l’Arabia Saudita e, nel quadro del focus sull’Africa, la Mauritania quale presidenza di turno dell’Unione Africana, il Kenya, l’Algeria e la Banca Africana di Sviluppo. I lavori prevedranno anche la presenza di organizzazioni internazionali: per la sessione Clima ed Energia la AIEA, IRENA, ODI e Conferenza sui cambiamenti climatici. Per la parte Ambiente prevista la presenza di UNDP, OCSE e UNEP.

Palazzo Madama partecipa alla Planet Week

Con l’iniziativa di illustrazione sul tema della sostenibilità ambientale e una mostra diffusa sul territorio.

 

Dal 20 al 28 aprile la Planet Week, promossa da Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con il programma Connect 4 Climate della Word Bank, propone a Torino e in Piemonte una riflessione sui temi di azione climatica, economia circolare, energie rinnovabili, acqua e giovani. La Planet Week anticipa il G7 Clima, Energia e Ambiente previsto dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria Reale.

Il cambiamento climatico, riscaldamento globale, l’aumento esponenziale delle emissioni di CO2, lo spreco e lo sfruttamento sconsiderato delle risorse, la cementificazione sfrenata, non sono concetti astratti, ma realtà che hanno ripercussioni economiche e sociali chiaramente visibili, che si traducono in un aumento delle disuguaglianze e in corse all’accaparramento delle risorse sempre più violente. La necessità di ripensare ai modelli produttivi e alle nostre scelte quotidiane si fa impellente. In quest’epoca di incertezza è urgente immaginare e dare vita a modelli economici sostenibili che prevedano l’utilizzo di energie rinnovabili, l’avvio di pratiche di economia circolare, la riduzione degli sprechi e il riciclo dei rifiuti, oltre a una maggiore attenzione per le aree verdi e la salute pubblica.

Palazzo Madama e i musei civici di Torino hanno strutturato un ampio progetto di sensibilizzazione rivolto alla comunità dei cittadini su questa sfida globale. Lo faranno per tutto il 2024 con una serie di mostre, progetti, incontri e progetti internazionali che hanno preso il via con la mostra “State of emergency” in corte medievale, e che proseguono durante la Planet Week, per raggiungere il culmine tra giugno 2024 e gennaio 2025, con un’importante serie di appuntamenti che ruoteranno intorno alla mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, allestita in Sala del Senato e strutturato insieme a primarie istituzioni nazionali, a cominciare dall’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po.

Per il G7 Clima, Energia e Ambiente e la Planet Week, Palazzo Madama, in partnership con Connect 4 Climate e Word Bank, ha commissionato a 20 illustratrici e illustratori italiani, riconosciuti a livello mondiale, di riflettere e lavorare su tematiche che riguardino la vita e la quotidianità di ognuno di noi, creando ciascuno una sorta di stazione illustrante, un’immagine originale capace di rendere visibile un concetto connesso alla crisi climatica con uno sguardo d’autore. Partendo dall’immaginario comune, l’illustrazione declina in una molteplicità di messaggi e connette riflessioni differenti tramite il potere di un linguaggio artistico e creativo in grado di dialogare con un pubblico che sia il più ampio possibile. Con la loro indipendenza narrativa, le illustrazioni si rivelano mediatori essenziali, favorendo scambi creativi tramite le suggestioni che il linguaggio non può evocare. Tramite linee, forme, colori e dinamiche di curve le immagini degli illustratori attivano nell’osservatore emozioni e sensazioni, inducendo un costante cortocircuito interpretativo. Le venti illustrazioni, a cui si uniranno i due lavori su Torino e il Piemonte, animeranno una mostra diffusa sul territorio che da piazza Castello, cuore della città, si spingerà da est a ovest collegando simbolicamente via Po a corso Francia. Come anticipato, il progetto introduce la mostra “Change! Ieri, oggi, domani. Il Po”, che sarà inaugurata a palazzo Madama nella Sala del Senato del Regno d’Italia il prossimo 27 giugno, e che rimarrà aperta fino al 13 gennaio 2025, con lo scopo di raccontare la crisi climatica in modo efficace, immediato e accessibile, trasportando i visitatori in un viaggio tra installazioni artistiche, capolavori pittorici e fotografici, video e documenti che approfondiranno i temi svolti in forma coinvolgente.

 

Mara Martellotta

“Ogni azione fa la differenza, uniamoci per il clima” Conferenza a Torino

L’appuntamento, che rientra nelle iniziative della “Planet week”, è organizzato per sabato 27 aprile dalla Soka Gakkai italiana e da UNDP

 

Quale ruolo può svolgere ognuno di noi nell’affrontare la crisi climatica? Questo è il punto di partenza dell’evento dal titolo “Ogni azione fa la differenza, uniamoci per il clima” organizzato dalla campagna “Cambio io, cambia il mondo” dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai e UNDP (United Nations Development Programme) Centre of Rome in programma a Torino sabato 27 aprile alle ore 10:00 presso il Circolo della Stampa Sporting A.S.D. in corso Agnelli 45.

L’appuntamento rientra nel calendario di iniziative della “Planet Week“, promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica nella settimana che precede il G7 Clima, Energia e Ambiente che si svolgerà dal 28 al 30 aprile alla Reggia di Venaria.

L’obiettivo della tavola rotonda è mettere al centro del confronto le azioni che ciascuno può portare avanti nel quotidiano, agendo in prima persona con un focus sul coinvolgimento giovanile e la necessità di un cambiamento sistemico. Parteciperanno: Chiara Foglietta, Assessora per la trasformazione Ecologica e Digitale del Comune di Torino, la professoressa Patrizia Lombardi Prorettrice del Politecnico di Torino e Presidente della RUS (Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile), Clara Pogliani, portavoce del collettivo “Ci sarà un bel clima”Agostino Inguscio coordinatore UNDP Centre of Rome e una rappresentanza di “Fridays for future“.

 

Durante la mattinata si potrà visitare la mostra “L’eredità della vita – il clima è una scelta, salviamo il futuro“, realizzata nell’ambito della campagna “Cambio io, cambia il mondo: pensare globalmente, cambiare interiormente, agire localmente”, sostenuta dai fondi dell’8×1000 dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai. Dai cinque settori chiave su cui intervenire – energia, città, sistemi di produzione e consumo, alberi, sicurezza alimentare – si arriva a riflettere sulla transizione ecologica giusta, su un nuovo modello di sviluppo, sui diritti umani e sulla pace. Ognuno può fare la propria parte con azioni quotidiane e immediate anche per chiedere e sostenere le necessarie azioni di sistema a livello nazionale e globale.

 

Gli attivisti del clima occupano Gallerie d’Italia

Extinction Rebellion ha occupato questo pomeriggio il cortile delle Gallerie d’Italia, il museo di Intesa Sanpaolo, a Torino, per denunciare i “massicci finanziamenti della banca in progetti legati a petrolio e gas”.

La protesta si svolge nello stesso giorno dell’assemblea degli azionisti di Intesa e a pochi giorni dall’inizio del “G7 Clima, Energia e Ambiente” che si terrà proprio a Torino dal 28 al 30 aprile. L’obiettivo, dicono in una nota gli attivisti è “denunciare i massicci finanziamenti di Intesa Sanpaolo nei progetti di estrazione, esplorazione e commercio in petrolio e gas, su cui i governi del G7 – tra cui l’Italia – stanno investendo”.