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Caat, fondi Pnrr: sinergia con Italmercati

Sinergia da parte del CAAT all’interno di Italmercati anche per l’utilizzo dei fondi previsti dal PNRR

 

Digitalizzazione, aggregazione e valorizzazione della struttura. Sono questi gli obiettivi sui quali vertici del CAAT, Centro Agroalimentare di Torino, sta da tempo lavorando e in direzione dei quali prosegue il suo impegno per l’anno 2022.

“I mercati all’ingrosso stanno sempre più  dimostrando – afferma il Presidente del CAAT Marco Lazzarino (nella foto) – un’enorme potenzialità e hanno assicurato una preziosa continuità lavorativa e negli approvvigionamenti agroalimentari anche nei tempi di lockdown,durante il primo anno di pandemia. Il CAAT ha dimostrato questa capacità  e sta ora perseguendo un obiettivo di aggregazione nell’ambito dell’associazione che riunisce tutti i mercati all’ingrosso italiani, Italmercati, nella convinzione dell’importanza di unificare le diverse strategie di sviluppo”.

“Alla luce di questo principio – precisa il presidente Marco Lazzarino – CAAT si sta muovendo nell’alveo di Italmercati anche per quanto riguarda i fondi del PNRR. Abbiamo tenuto costanti interlocuzioni con i ministeri che si occupano del nostro settore, ne sia dimostrazione il fatto che i mercati all’ingrosso e la logistica del settore ortofrutticolo sono esplicitamente citati nel PNRR con una indicazione di stanziamento complessivo di 800 milioni. Per approcciare al meglio questo importante capitolo abbiamo deciso di lavorare sinergicamente e di incaricare una società di consulenza con l’obiettivo di elaborare e presentare  progetti che abbiano una coerenza tra di loro, in modo da incrementare le probabilità di ottenere i fondi Pnrr. Gli ambiti dei progetti su cui stiamo lavorando sono digitalizzazione, energie rinnovabili, contrasto allo spreco alimentare ed economia circolare. Sono fermamente convinto che solo proponendo dei progetti di alto livello e che abbiano un respiro nazionale, sia possibile intercettare i fondi per potenziare la rete dei poli logistici del settore agroalimentare, che rappresentano infrastrutture strategiche al pari dei porti e degli interporti”

 

Comparto agricolo, è allarme prezzi e bollette

“Gli agricoltori subiscono l’aumento dei prezzi: oggi preoccupano soprattutto quelli energetici.

Per quanto riguarda le nocciole soffriamo l’impatto della Turchia, dove non vengono rispettati i diritti dei raccoglitori, mentre l’Asti Spumante patisce soprattutto la concorrenza sleale in loco, visto che ci sono aziende che importano mosti da altre regioni e anche dall’estero, poi li spumantizzano in Piemonte. Serve poi un Servizio fitosanitario sempre più forte” ha spiegato l’attenzione Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti Piemonte.

L’occasione per fare il punto sul comparto e sull’allarme bollette, è stata l’audizione in Consiglio regionale, in Terza commissione (presidente Claudio Leone), delle principali associazioni agricole per approfondire la tematica relativa al sistema della produzione e del commercio del comparto ortofrutta, come richiesto da Monica Canalis (Pd).

Per il vicepresidente di Confagricoltura Piemonte Paolo Bertolotto, ci vuole sempre più sensibilità nel favorire aggregazione, promozione e innovazione tecnologica. Ci vuole una seria politica rivolta ai fondi assicurativi e le Enoteche regionali devono essere maggiormente valorizzate.

“L’ortofrutta è a un bivio e necessita di una specifica politica regionale. Il fallimento del Gruppo T18 dimostra che c’è una forte evoluzione” ha sottolineato Gino Anchisi, presidente dell’Associazione produttori di asparagi di Santena e delle terre del Pianalto.

Per la Fondazione Agrion, nata per la ricerca, l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’agricoltura piemontese, è importante interpretare i bisogni delle diverse filiere produttive e fare ricerca al loro servizio. Sì alla lotta ai cambiamenti climatici e alla riduzione dei pesticidi. Anche per l’Accademia di Agricoltura di Torino, intervenuta con Enrico Gennaro e Silvana Nicola, si deve continuare a puntare sulla ricerca.

Gabriele Carenini, presidente regionale della Confederazione italiana agricoltori (Cia) ha auspicato che “la stesura del nuovo Piano di sviluppo rurale (Psr) e dei nuovi obiettivi della Politica agricola comune (Pac) dovrà coinvolgere tutto il settore, in quanto trattasi di strumenti vitali per la nostra agricoltura”. Ha poi posto l’attenzione sull’utilizzo dell’acqua per le irrigazioni.

Sono intervenuti nell’ordine, per delucidazioni e approfondimenti i consiglieri Gianluca Gavazza (Lega), CanalisAlberto Avetta (Pd), Matteo Gagliasso (Lega) e Paolo Demarchi (Lega).

L’ortofrutta in Piemonte può contare sul distretto del pomodoro da industria nell’Alessandrino e sul fresco, in cui è soprattutto il Braiedese con le sue serre a giocare un ruolo fondamentale. Il commercio viene gestito soprattutto dalla grande distribuzione e dal mercato di Torino, che incide per oltre il cinquanta per cento. C’è poi grande interesse per le produzioni tipiche e biologiche, in Piemonte si contano 51 varietà orticole. La frutticoltura è sviluppata essenzialmente nel Saluzzese e nell’area di Cavour con indotti specifici. Forte è la concorrenza dell’Emilia Romagna e della Spagna. Le aree in cui si pratica la coltivazione delle piante di nocciolo sono passate da 12 mila a 26 mila ettari. La viticoltura continua ad essere comparto più importante, capace di penetrare con successo i mercati esteri.

Obbligo vaccinale over 50, Confagricoltura: misura importante ma…

 “Bene per contrastare il Covid, ma occorre un inquadramento a livello europeo”

“L’introduzione dell’obbligo vaccinale per i lavoratori ultracinquantenni è un provvedimento importante per arginare il Covid, ma deve essere analizzato in un contesto più ampio per garantire gli equilibri utili all’avvio della prossima stagione dei raccolti”. Il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli, interviene così sulle misure che riguardano il mondo del lavoro, approvate il 5 gennaio da Palazzo Chigi.
In Italia, quasi il 35% della manodopera in agricoltura ha più di 50 anni. Stando ai dati Inps, l’obbligo vaccinale disposto dal Governo riguarda infatti 356.070 operai su un totale di 1.049.336.
Circa un terzo degli addetti (390mila) è straniero, di cui il 60% di provenienza extracomunitaria. Molti hanno ricevuto vaccini non riconosciuti dalle autorità sanitarie europee e altri non sono proprio vaccinati.
“Tra poche settimane si avvierà la stagione dei primi raccolti e le aziende agricole attendono l’arrivo di lavoratori extracomunitari, ma sono ancora molte le questioni aperte che, a nostro avviso, devono trovare un equilibrio in ambito internazionale. Il super green pass per gli over 50 è una di queste, così come il riconoscimento dei diversi vaccini somministrati extra UE. Bene ha fatto il Governo italiano a mettere in atto tutti i provvedimenti per contrastare la nuova ondata di Covid – precisa Brondelli – ma due anni di pandemia hanno palesato evidenti difficoltà nel trovare soluzioni condivise dagli Stati per garantire il flusso e la permanenza dei lavoratori stranieri nel settore primario”.
“Siamo inoltre in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Flussi 2021 appena approvato – aggiunge il Presidente di Confagricoltura Alessandria – e della conseguente circolare interministeriale per conoscere le date e i dettagli per avvalersi delle quote di lavoratori in agricoltura”.
Dopo la sperimentazione del 2020, nell’ambito dei 42mila addetti stagionali previsti dal Decreto nei settori agricolo e turistico-alberghiero – ricorda Confagricoltura Alessandria – è infatti prevista una quota di 14mila unità riservata alle istanze presentate dalle organizzazioni professionali agricole per conto dei datori di lavoro.
“Il nostro appello – conclude Brondelli – è di mettere in atto tutte le soluzioni possibili per risolvere i problemi pratici ed evitare che le giuste misure per contrastare l’emergenza sanitaria impattino con le necessità delle imprese agricole di garantire continuità produttiva e pertanto alimenti per tutta la popolazione”.

“Parlaconme”: visitare le piantagioni per trasmettere valori

Questo il tema della puntata  di mercoledì 12 gennaio su Radiovidanetwork e condotta da Simona Riccio

 

La visita delle piantagioni come opportunità di trasmissione di valori sarà  la tematica al centro della puntata di PARLACONME di mercoledì  12 gennaio prossimo, in onda sulla Radio web Radiovidanetwork dalle ore 18 alle 19, e condotta da Simona Riccio,  Social media Manager del CAAT e Agrifood Specialist.

Ospiti della puntata saranno Cristina Bambini, Responsabile Marketing di Dole Italia, e Giusto Curti, amministratore delegato di Dole. Dopo la puntata che ha visto ospite l’atleta paralimpico Alessandro Ossola, appartenente alla Nazionale di Atletica Leggera, la trasmissione non poteva non proseguire sul filone della corsa e dello sport, andando a intervistare uno dei brand italiani che più si contraddistingue nel sostegno allo sport.

Dole Italia, la più grande azienda di distribuzione  di frutta fresca di alta qualità nel mondo, è  stata, infatti, Official Supplier dell’evento sportivo Sorrento-Positano, una kermesse che si è  svolta in uno più  affascinanti d’Italia.

La conduttrice Simona Riccio andrà  a ripercorrere alcune tappe dell’evoluzione commerciale di Dole e si confronterà sul percorso formativo e professionale che ha portato sia Cristina Bambini sia Giusti Curti in Dole. Cristina Bambini è  presente nell’azienda dall’agosto 2013 e parlerà  del nuovo concept comunicativo di Dole, che ha illustrato a Milano il 6 aprile 2017. All’epoca  eragiunto il momento di cambiare pagina, mantenendo comunque la linea della corretta alimentazione ricca di frutta e verdura  e, per questa ragione, nasceva il “100% Natural Snacking” e, sempre in quell’occasione, veniva presentato  il “Dole Snack Circle”. In questo contesto era stato mostrato uno dei 24 video della durata di 100 secondi ciascuno, dal titolo “Power shake alla banana”, un’idea decisamente brillante che voleva essere la risposta a chi desiderasse uno stile di vita sano, seguendo la formula della corretta alimentazione, in cui la frutta, abbinata a un altro elemento salutistico, la facesse da padrona.

Con l’amministratore delegato di Dole Italia, Giusto Curti, nel corso della trasmissione, emergerà  il ruolo fondamentale della passione nello svolgimento di questo lavoro. Giusto Curti opera nell’azienda dal 23 novembre del 2000 e parlerà dell’importanza di conoscere il prodotto per poterlo poi valorizzare al meglio, per fare anche comprendere il percorso che compie la banana prima di approdare sulle nostre tavole. Inoltre sottolineera’ l’importanza del fare squadra per trovare il giusto entusiasmo nel trasmettere il valore del prodotto, al fine di commercializzarlo e comunicarlo nel migliore dei modi.

Verrà inoltre spiegata la nuova campagna di comunicazione  dal titolo “Il sole anche quando non c’e”, uscita il 7 settembre del 2021 e presentata con successo al Mcfruit di Rimini. Si tratta di una campagna che è stata realizzata grazie alla collaborazione  degli studenti della laurea magistrale in Food marketing e strategie commerciali del Campus di Piacenza dell’Università Cattolica e dei Creativi di McCann WorldGroup Italia.

La puntata si concluderà parlando dell’importanza delle sponsorizzazioni da parte di Dole verso gli eventi sportivi.

La trasmissione PARLACONME viene trasmessa in diretta web Radio da Radiovidanetwork sul sito www.vidanetwork.it  e tramite app Radio Vidanetwork

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MARA MARTELLOTTA

Peste suina africana: serve attenzione da parte dell’Europa

 UNA NUOVA LEGGE NAZIONALE PER IL CONTENIMENTO DELLA FAUNA SELVATICA”

Il presidente Cirio e l’assessore all’Agricoltura Protopapa:“Indispensabile una revisione normativa per garantire le produzioni zootecniche e l’economia delle nostre aziende”

Dalla giornata di venerdì è in atto con massima attenzione un monitoraggio puntuale delle zone probabilmente coinvolte da casi su cinghiali di PSA, Peste Suina Africana, individuati tra il basso Piemonte e la Liguria.

In attesa della definizione delle aree del territorio da sottoporre a restrizioni per gestire i rischi associati alla diffusione della malattia, l’Istituto Profilattico e l’assessorato alla Sanità, supportato dall’Assessorato all’Agricoltura, si sono subito attivati per la gestione di questa emergenza.

Sono in corso continui e costanti confronti con il Ministero, che sarà prossimo ad emanare i dati ufficiali che riguardano le zone coinvolte e definire le azioni che saranno da intraprendere coinvolgendo i Comuni, le Province e anche gli Ambiti territoriali di caccia e le Aziende venatorie.

“Come in più occasioni richiesto ai Ministeri competenti dal Piemonte, insieme a tutte le altre Regioni, è necessario che le istituzioni preposte riprendano definitivamente in mano la legge 157/92 per adeguarla alle esigenze attuali con una riforma radicale della legge sulla fauna selvatica – sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa -. Con le norme attuali e la carenza di personale per il controllo non si è più in grado di contrastare il fenomeno di proliferazione dei cinghiali”.

Nel limite delle possibilità concesse, a dicembre la Giunta regionale ha adottato per la prima volta una delibera che estende la possibilità per la stagione venatoria 2021-2022 di applicare dei piani di prelievo numerico-selettivi della specie cinghiale per il periodo compreso tra il 1° ed il 31 gennaio.

“L’intensificarsi dei casi di Peste Suina Africana (PSA) in tutta Europa – aggiungono il Presidente e l’Assessore – deve aumentare l’attenzione delle istituzioni ad ogni livello, anche UE, per tutelare le produzioni zootecniche e l’economia delle nostre aziende, attivando decisioni urgenti che mettano in condizione le Regioni di poter operare su questa annosa criticità”.

Patrimonio vegetale locale, i fondi regionali

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e cibo, Marco Protopapa, ha assegnato una dotazione finanziaria complessiva di 335 mila euro sulla misura 10 dell’agroambiente, nello specifico sull’operazione 10.2.1 “Sostegno alla conservazione e all’uso delle risorse genetiche vegetali in agricoltura” del Programma di sviluppo rurale per il periodo di estensione 2021-2022.

Il provvedimento permette infatti l’attivazione del bando rivolto ad organismi di ricerca, enti dell’UE, scuole e istituti agrari, orti botanici e organizzazioni non governative, impegnati in attività di recupero e conservazione delle risorse vegetali locali. Ai progetti presentati viene riconosciuto un sostegno contributivo pari al 100% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 65 mila euro. Il bando verrà aperto nel mese di gennaio 2022.

“Si tratta di un ulteriore bando della misura agroambiente del Psr Piemonte finalizzato alla salvaguardia e al miglioramento della biodiversità naturale e del paesaggio agrario. Le attività proposte infatti contribuiranno a mantenere e ad arricchire il patrimonio delle varietà vegetali tradizionali presenti sul nostro territorio regionale”, dichiara l’assessore regionale Marco Protopapa.

Start up e innovazione a “Parlaconme”

Sono stati i temi centrali della puntata di fine anno condotta da Simona Riccio, founder e Social Media Manager del CAAT

 

Start up e innovazione nel settore agroalimentare rappresentano i temi centrali della puntata di PARLACONME, andata in onda mercoledì 22 dicembre scorso, dalle 18 alle 19, sulla Radio web Radiovidanetwork, condotta da Simona Riccio, Founder e Social Media Manager del CAAT.
Questa tematica era stata già affrontata nell’edizione di PARLACONME dello Speciale di Carmagnola, proprio con lo stesso relatore Giorgio De Ponti, Product Strategy Manager di EPTA Group. Insieme a lui, in questa seconda puntata di PARLACONME, è intervenuta Emanuela Di Costa, Sales & Marketing di EPTA Group.
Nel corso della puntata sono state spiegate le necessità avvertite dalle start up, i preziosi contributi che possono apportare le giovani generazioni nel settore dell’agricoltura e il ruolo importante assunto dal marketing e dalla comunicazione, oltre che le modalità che la grande distribuzione deve seguire per adattarsi ad accogliere questa nuova generazione.
“Le start up – ha spiegato Giorgio De Ponti – saranno in grado di adattarsi alle nuove generazioni soltanto nel momento in cui sapranno cogliere i cambiamenti che esse richiedono. Si tratta, sicuramente, di rivisitare le superfici dei punti vendita e proporre sempre più prodotti di qualità a scaffale, con meno assortimento, ma maggior qualità, e con un prezzo accessibile a tutti, tenendo fermi il riconoscimento e il rispetto della filiera agroalimentare. Sarà anche necessario saper intrattenere il cliente in store con esperti del settore, valorizzando le informazioni sul prodotto e comunicandole attraverso i canali fisico e digitale. Soltanto in questo modo si riusciranno a fidelizzare le generazioni Zeta e Alfa”.
“La digital transformation – aggiunge Giorgio De Ponti – risulta fondamentale, ma è altrettanto indispensabile attuarla in modo corretto e coinvolgente. È necessario comprendere che chi è nato con uno smartphone in mano vuole ed esige questo tipo di servizio. Ci aspettiamo che nel futuro il prodotto fresco venga sempre più venduto nello store fisico, mentre quello secco sarà prettamente venduto online. Di certo bisogna essere in grado di creare e gestire sito, e commerce e canali social, mantenendo una filiera la più corretta possibile”.
“Non si può dimenticare neanche – sottolinea Giorgio De Ponti – il packaging, rivolgendo moltissima attenzione al pack sempre più sostenibile, identificabile a scaffale, utilizzato quale mezzo di comunicazione del brand, facendo emergere, soprattutto, l’importanza della qualità dello stesso pack e la sua utilità nel diminuire lo spreco alimentare spesso presente nelle mura domestiche. Per poter avere un prodotto a scaffale di un certo livello è necessario che sia affiancato da una comunicazione capace di non svalutare assolutamente il prodotto e di non svenderlo”.
La prossima puntata di PARLACONME, in onda mercoledì 5 gennaio prossimo, dalle 18 alle 19 su Radiovidanetwork, avrà come ospite Alessandro Ossola, Presidente di Bionic People e atleta Paraolimpico.

Mara Martellotta

A Torino c’è Agri Christmas. Fino all’Epifania

Una grande vetrina, a cura di Confagricoltura Torino con il contributo della Camera di commercio di Torino, per conoscere, degustare e acquistare i migliori prodotti del nostro territorio.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio dalle 10 alle 18 all’Hotel Roma Rocca Cavour in Piazza Carlo Felice 60 a Torino. Ingresso libero, degustazioni su prenotazione.  

 

Si inaugura domani mattina, martedì 7 dicembre alle 10 nei saloni dell’Hotel Roma – Rocca Cavour in Piazza Carlo Felice 60 a Torino la prima edizione di Agri Christmas, vetrina natalizia delle migliori eccellenze agroalimentari del territorio. L’ingresso alla rassegna è libero, nel rispetto delle disposizioni anti Covid.

 

L’iniziativa è di Confagricoltura Torino, con il contributo della Camera di commercio di Torino: dal 7 dicembre al 6 gennaio, tutti i giorni, dalle 10 alle 18 ad Agri Christmas sarà possibile degustare e acquistare formaggi d’alpeggio, composte e succhi di frutta biologici, riso, pasta all’uovo, gallette di mais, farina per polenta, vini a denominazione d’origine, salumi e tante altre specialità del territorio.

 

Per un mese intero, escluse le giornate di Natale, Santo Stefano e Capodanno, sono programmati appuntamenti speciali, con ingressi riservati su prenotazione, dedicati alla carne di razza Piemontese, ai formaggi dop piemontesi, alla tinca gobba dorata del Pianalto di Poirino, ai vini Caluso, Carema e Canavese; sono anche previsti incontri con il caffè, il cioccolato e il Vermouth di Torino.

 

Abbiamo deciso di allestire questa rassegna – dichiara Tommaso Visca, presidente di Confagricoltura Torinoper dar modo ai torinesi e ai numerosi turisti che scelgono la prima capitale d’Italia come meta per le loro vacanze natalizie di assaggiare e acquistare le specialità che prendono origine dalle nostre imprese agricole: per le feste di Natale e di fine anno portiamo le nostre cascine in città per presentare ciò che di bello e di buono facciamo ogni giorno”. Il programma aggiornato delle iniziative di Agri Christmas è su www.confagricolturatorino.it

La prima degustazione in programma, su prenotazione, sarà giovedì 9 dicembre alle 11:30 con le specialità del Coalvi, il Consorzio allevatori vitelli di razza Piemontese.

 

Per riservare gli appuntamenti con le degustazioni, gratuite e fino a esaurimento dei posti, si può mandare un messaggio (solo whatsapp) al numero 389 953 9191 indicando nome e cognome e attendendo la risposta di conferma.

Made in Italy, “Parlaconme” torna in onda

In onda su Radiovidanetwork mercoledì 15 dicembre la puntata di PARLACONME dedicata ai paladini e difensori del made in Italy. Ospiti Gian Giacomo Centinaio e Ettore Prandini

 


E’ andata in onda mercoledì 15 dicembre  sulla Radio web Radiovidanetwork, dalle 18 alle 19, la puntata registrata della trasmissione PARLACONME condotta da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, Social Media Marketing del CAAT, Centro agroalimentare di Torino.

Ospiti della trasmissione dedicata al tema ‘I paladini del “made in Italy” e della filiera agroalimentare’ Gian Giacomo Centinaio, Sottosegretario di Stato delle Politiche agricole, alimentari e forestali dal primo marzo 2021, già Ministro dell’Agricoltura negli anni 2018/-19, e Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti dal 2018.
Il primo giugno 2018 il senatore Gian Marco Centinaio veniva nominato Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali e giurava davanti al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La grossa novità relativa alla struttura del “nuovo governo del cambiamento” era rappresentata dal fatto che il Ministero dei Beni Culturali avrebbe preso in carico il Turismo, che sarebbe stato affiancato dal comparto dell’agroalimentare. Il Senatore aveva maturato una lunga e forte esperienza nel settore turistico e ha sempre sostenuto che: “Gli stranieri vengono in Italia sia per le sue bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche, sia per l’enogastronomia”.
Il suo mandato terminava l’anno successivo, ma il suo lavoro per il settore turistico e enogastronomico non si è mai fermato, anzi, si è sempre più concentrato e rivolto a dare valore ai prodotti che rappresentano le eccellenze italiane riconosciute in Italia e nel mondo, tanto che dal 1° marzo scorso è stato nominato Sottosegretario di Stato delle politiche agricole, alimentari e forestali. Con l’ospite Gian Marco Centinaio sono stati discussi alcuni temi inerenti il distretto del cibo, dato che da qualche giorno è stato sottoscritto lo Statuto della Consulta dei Distretti del Cibo, una realtà importante del nostro Paese, che ha il duplice scopo di valorizzazione dei territori e del settore agroalimentare italiano. Valorizzare un prodotto significa, infatti, anche valorizzare le aree interne, in quanto dietro ogni prodotto sono presenti storia, arte e cultura, che è necessario saper raccontare. Sono state discusse le possibili strategie vincenti e quali possano essere le aziende in grado di investire nelle attività di piccole realtà territoriali quali musei, botteghe, fabbriche storiche, squadre sportive.
Il secondo tema affrontato riguarda il nutriscore, rischi e difesa, alla base del confronto con Centinaio, che ha risposto ad alcune domande relative alla presenza o meno di una task force di professionisti individuati dal settore al fine di supportare il settore agroalimentare. Il nutriscore rappresenta il sistema di etichettatura a colori e talora rischia di essere fuorviante e tale da indurre i consumatori a esprimere valutazioni sbagliate sulla salubrità dei prodotti. Sono state anche espresse alcune riflessioni sulla tematica dei vini, che rappresentano il motore trainante del turismo enogastronomico italiano. Ultimo tema affrontato con Centinaio quello della comunicazione digitale, già in parte anticipato in occasione del Festival del Giornalismo Alimentare, tenutosi a Torino, in cui è emerso come questo tipo di comunicazione sia alla base della trasmissione dei valori del prodotto e dell’intera filiera agroalimentare.

 

Insieme al Sottosegretario, unito nella difesa del nostro Made in Italy e delle nostre eccellenze Italiane in Italia ed all’estero, e’ intervenuto il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini che, in realtà, è anche imprenditore agricolo e conosce molto bene la realtà di ciò che è presente dietro un prodotto. Solo pochi giorni fa egli ha ribadito che il valore economico che l’agricoltura muove oggi è pari a 570 mld di euro. Questo dato conferma che si tratta assolutamente di un settore strategico per il sistema Paese. Con il Presidente Prandini si è parlato dello stato del settore agroalimentare in tempi di pandemia; della consapevolezza che deve acquisire il consumatore nei confronti dei prodotti che acquista e dell’importanza della collaborazione e dell’introduzione di una sinergia tra distribuzione e agricoltura. Il secondo tema affrontato, quello delle pratiche sleali. Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 4 novembre scorso, ha finalmente approvato il decreto sulle pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese della filiera.
Fortemente voluta da Coldiretti, rappresenterà il nuovo punto di partenza per la formazione dei prezzi a garanzia del reddito degli agricoltori. Con questa norma si auspica che gli agricoltori possano essere giustamente retribuiti ed avere la giusta redditualita’, perché venga riconosciuto il lavoro svolto in modo adeguato. Esiste, infatti, purtroppo un caporalato che riguarda le imprese agricole: il non riconoscere il giusto prezzo. Così si sottopaga il lavoro.
Altro tema trattato quello dell’italian sounding e della lotta per contrastarlo. Da anni il Presidente Prandini e Coldiretti combattono a favore della difesa del nostro Made in Italy in Italia e nel mondo, evidenziando il fatto che sui mercati mondiali ci sono oltre 100 miliardi di falso Made in Italy, mentre sarebbe necessaria la presenza di 100 miliardi di vero prodotto italiano.
La trasmissione viene trasmessa in diretta web-radio da Radio Vida Network sul sito www.vidanetwork.it e tramite app Radio Vida Network.

Mara Martellotta

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Imprese agroindustriali, in arrivo 21 milioni

AGRICOLTURA PIEMONTE: DALLA REGIONE 21 MILIONI DI EURO SUL BANDO 2021 DEL PSR

La Giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa, ha assegnato una dotazione finanziaria di 21 milioni di euro sull’operazione 4.2.1 del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 del Piemonte “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli”.

Il provvedimento permette l’apertura del bando regionale 2021 del Psr che prevede aiuti alle imprese agroindustriali attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, che possono richiedere contributi per la realizzazione di opere edili, acquisto di macchinari, impianti e attrezzature. La spesa massima ammissibile per domanda è di 2 milioni di euro e la spesa minima di 300 mila euro.

Il bando verrà pubblicato  sul sito ufficiale della Regione Piemonte nella sezione Bandi https://bandi.regione.piemonte.it/ e avrà scadenza il 15 febbraio 2022.

“Con una dotazione finanziaria importante adiamo ad attivare il bando a sostegno dell’agroindustria molto atteso dal comparto per permettere investimenti in nuovi processi produttivi e in tecnologie innovative – sottolineano il presidente della Regione, Alberto Cirio e l’assessore regionale Marco Protopapa – Prosegue infatti in modo puntuale l’attività dell’Assessorato all’agricoltura per l’apertura di tutti i bandi previsti dal Programma di sviluppo rurale per i due anni di transizione 2021 e 2022, rivolti non solo alle aziende agricole ma anche a favore del settore dell’agroindustria rappresentato da numerose aziende