Thomas Vaniglie è un ragazzo che vive a Torino con i suoi genitori adottivi; fin da piccolo ha sempre conosciuto le condizioni che lo hanno portato lì. Tutti lo chiamano Thomas Time per via di una voglia a forma di doppia “t” che ha sulla gamba. È però un ragazzo “spezzato”, perché a causa della sua situazione non riesce a farsi amicizie e a scuola è costantemente preso di mira dai bulli in maniera molto pesante. Durante una vacanza estiva le cose cambiano, e Thomas scopre molte verità che lo conducono ad affrontare una meravigliosa avventura. Thomas all’inizio è riluttante, ma in seguito accetta la missione in quanto unico discendete di un ordine di guerrieri appartenenti a un mondo parallelo, chiamato Noth World. Thomas scopre così sentimenti ed emozioni che non conosceva e che lo trasformeranno in modo radicale. Imparerà ad avere fiducia in se stesso e nell’amicizia, scoprirà la storia della sua gente nativa e soprattutto potrà sentire i suoi genitori vicini per la prima volta.
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Mi chiamo Alessandro Casamatti, sono nato a Parma il diciassette luglio del 1999, vivo a Viarolo (PR) dove frequento il Liceo di Scienze Umane. Fin da piccolo il mio sogno è sempre stato quello di scrivere romanzi, perché la mia più grande passione è leggere grandi autori sia del passato: Franz Kafka o J.R.R. Tolkien che contemporanei: Khaled Hosseini e J.K. Rowling, mi immergo sempre nelle loro storie che sono diventate per me una vastissima fonte d’ispirazione. Grazie a questi grandi autori, ho deciso di voler diventare scrittore e l’anno scorso il desiderio di pubblicare un libro è diventato realtà quando la casa editrice BookSprint Edizioni ha pubblicato il mio primo romanzo: “Il Giocattolo Dei Ricordi”.
CAPITOLO 1- IL TROVATELLO
Nel 1986 i coniugi Lorenzo e Giovanna Vaniglie, venticinque anni lui e ventitré lei, erano appena andati a vivere insieme in una graziosa casa su 2 piani, in via Po a pochi passi dal giardino reale. Lorenzo lavorava come architetto presso il cantiere di una ditta chiamata Yard Ware, era specializzato nella costruzione di palazzi commerciali. Era un ragazzo alto quasi un metro 1e 90 cm, aveva le braccia piene di peli neri, come i capelli e gli occhi. Inoltre i capelli erano molto lunghi e neri, legati con una fascia. Giovanna invece era un po’ più bassa, con i capelli biondi e gli occhi azzurri, dovunque andasse teneva la mano attaccata alla tracolla della borsa, era un’ottima cuoca e anche una grande esperta di letteratura. Stava cercando di laurearsi in letteratura, perché voleva diventare una famosa scrittrice di romanzi fantasy e ne stava già buttando giù uno. Non avevano figli maschi, avevano solo una figlia di nome Alessia di 2 anni, molto vivace e iperattiva. Lorenzo aveva un fratello maggiore di nome Federico che faceva l’avvocato, il fratello però credeva nell’esistenza del soprannaturale e dei fantasmi, perché credeva di averne visto uno da piccolo ed è per questo che possiede una tavola Ouija e foto di persone defunte su tutte le pareti e ogni sera prima di addormentarsi cerca di parlare con i defunti e inoltre crede di poter vedere il futuro. Solo a casa è così al lavoro si comporta come se niente fosse. Lorenzo non voleva che la figlia passasse troppo tempo con suo fratello, per paura che venisse influenzata dalla sua strana abitudine. Solo una volta Alessia era rimasta sola con lo zio Federico, perché i genitori dovevano lavorare e non c’era nessuna babysitter disponibile, dopo solo quella volta Alessia aveva iniziato ad avere incubi ogni notte, cosi Lorenzo decise di tenere lontano la nipote dallo zio, il quale l’aveva influenzata con una fantomatica visione di lei insieme a qualcun altro più piccolo che lui denominò come il suo futuro fratello, dopo quella volta Alessia cominciò a svegliarsi nel cuore della notte piangendo, e Giovanna capì che era per colpa di quello che lo zio le aveva raccontato.
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