Musicoterapia, una cura per l’anima e per la mente

Suoni, armonie, vibrazioni, echi della natura, rumori alternati a silenzi creano le nostre colonne sonore quotidiane. Ogni giorno della nostra vita è accompagnato dalla musica, o da altri effetti acustici, che scandiscono i nostri ritmi, stimolano le nostre emozioni e lavorano sul nostro sistema nervoso

Ogni suono ci ricollega ad una sensazione o ad un sentimento, ci rievoca una esperienza, ci riporta alla nostra infanzia, fa riemergere momenti che ci hanno segnato facendo di un ricordo una vera e propria emozione, forte e indimenticabile. Un cd di musica classica mentre lavoriamo, la nostra playlist preferita mentre facciamo ginnastica, il rumore della pioggia che cade o il ritmo del treno che viaggia, ogni suono può avere una influenza benefica su di noi, favorendo la calma e il buon umore. Questo effetto risanante e curativo della musica si può considerare una vera e propria terapia complementare, un trattamento efficace che, in sinergia con altre terapie mediche e psicoterapeutiche, può essere un valido rimedio a problematiche legate alla depressione, all’insonnia o un importante supporto nell’affrontare disabilità più complesse come l’autismo. La Federazione Mondiale di Musicoterapia ne parla come “un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive”, un autentico percorso di riabilitazione che agisce sulle attività neuronali stimolando la produzione di betaendorfine, potenti ormoni con importanti capacità analgesiche. Esistono vari modelli clinici relativi a questa terapia musicale che si ispirano ad approcci e teorie diverse, quello di Benezon, per esempio, è di stampo psicoanalitico e affronta maggiormente problemi legati alla comunicazione e alle relazioni. Abbiamo poi la Musicoterapia Creativa di Nordoff e Robbins, un metodo rivolto maggiormente a bambini affetti da disturbi lievi e gravi di apprendimento, autismo e disabilità psico-fisiche: durante una seduta di gruppo il ritmo musicale appreso aiuta la coordinazione dei movimenti del corpo. Sull’improvvisazione della parola e sulla musica simbolica è incentrata invece la Musicoterapia Analiticamente Orientata di Mary Priestley che, ricalcando l’analisi di Jung, mira alla crescita personale. Infine la Musicoterapia Comportamentale, teorizzata da Madsen, propone l’utilizzo della musica per modificare comportamenti adattivi o rimuovere comportamenti distorti mentre il metodo GIM, di Helen Bonny, mira ad esplorare la coscienza attraverso i suoni facilitando il dialogo con il mondo interiore.  Esprimersi, far emergere le emozioni, saperle riconoscere e percepire, vincere le proprie paure o lenire le ansie che ci condizionano l’esistenza sono solo alcune straordinarie capacità che la musicoterapia possiede. Aprire nuovi canali di comunicazione, affrontando così la chiusura provocata da una depressione o da patologie croniche, è la facoltà che si riconosce a questa “cura” che sempre di più viene utilizzata per affrontare disturbi di diversa natura, per comunicare con pazienti in coma o per alleviare i disagi della vecchiaia come la demenza senile. Gli strumenti utilizzati non sono solo quelli canonici, ma anche il proprio corpo o i rumori ambientali, dispositivi elettronici o invenzioni vere e proprie create per il paziente in base al disagio da trattare. Attraverso ritmo, melodia e armonia e un programma specifico si dà voce alle emozioni, a dinamiche psichiche e si cerca, per quanto possibile in relazione alla patologia e alle possibilità di questo specifico intervento, di riorganizzare la vita interiore dell’individuo o quantomeno di supportarlo e sostenerlo.

Maria La Barbera

A Torino elegante

di Fabio Strinati

.

Vallate alpine che si espandono

fino a rispecchiar nell’anima Taurasia,

della sua parte collinare e piana

e spesso soleggiata agli occhi del Po,

una goccia d’acqua che la bagna

di poetica rugiada!

 

Negli inverni asciutti e da contorno,

che vi si rivelano le geometrie

dei quattro fiumi e sul volto acceso di Torino,

il bacio fine della Dora Riparia, scendere,

sulle labbra di una strada

come “ da addolcimento “ una nevicata

lenta che vi si prepara solcando

in viso una nota d’arte del Teatro Regio,

come danzano le Alpi che sullo sfondo

cesellano una cartolina in quota,

una mano d’alba che lievita al giorno

come lattescente il vestito di una sposa.

Le bambole e le donne di Antonella Castrignano

S’intitola Girl Power for Christmas la mostra di Antonella Castrignano presentata nei soli giorni di sabato 22 e domenica 23 dicembre presso i locali della galleria “Arte per Voi” di Avigliana (piazza Conte Rosso 3) e organizzata dall’Associazione “Officina Mondi d’Arte” di Almese in collaborazione con l’Associazione Culturale “Arte per Voi”. L’evento si inserisce nella rassegna “Girl Power!” organizzata dall’associazione di Almese e dedicata alla figura femminile attraverso l’arte. I dipinti della Castrignano approfondiscono il concetto di femminilità, attraverso la rappresentazione di mazzi floreali, di bambole a reinventare un infantile mondo di giochi e soprattutto di personaggi, racchiusi in certi angoli di panorama, avvolti nelle loro solitudini e nei loro pensieri più intimi, con una intrigante personalità e una decisa sicurezza di tratto. Orari: sabato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23 (partecipazione alle ore 21 del duo cameristico “L’aura angelica”, con Laura La Vecchia alla chitarra e Angelica Pianegonda al clarinetto), domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

 

(e. rb.)

 

 

 

 

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“La sabbia nella mente” di Antonio Migliorisi

“La sabbia nella mente” è un thriller con un particolarissimo filo conduttore che sfocia, man mano che ci si addentra nella lettura,  in una serie di considerazioni che spingono il lettore ad interrogarsi su temi di assoluta attualità. Non è un libro, però, che vuole trasmettere un messaggio, da condividere o rifiutare, ma contiene molti spunti che ognuno può raccogliere per una riflessione. L’intreccio è originale e si snoda intorno a un tema di fantasia sulle capacità di manipolare la mente al fine di affermare la supremazia di un sapere elitario. Il romanzo racconta una storia surreale, dove un’inspiegabile e sconosciuta anomalia al cervello è motivo per imporre con protervia una dottrina assoluta e contorta. E un interrogativo inquietante sorge quando la lesione cerebrale colpisce, stranamente e in maniera improvvisa, soltanto personalità illustri, che vedono aggredite le loro menti e le facoltà cognitive fatalmente compromesse: può una disfunzione cerebrale invalidare la mente fino al punto di condizionare un’intera società e costringerla a una regressione? Il professor Murray, un accademico molto noto e considerato uno dei massimi esperti in neurologia, viene incaricato di scoprirne le cause e trovare i possibili rimedi, prima che il fenomeno possa espandersi. Il tentativo di Murray di cercare una terapia efficace si incrocia con un omicidio, che ben presto si rivela un caso equivoco per le modalità di esecuzione e per una serie di stranezze riscontrate nella vittima. Un cocciuto e scorbutico capitano di polizia si ritrova a districare, tra mille avversità, un complesso groviglio che lo porterà ad una verità sconvolgente. L’autore, fin dalle prime pagine, accompagna il lettore nell’impervio cammino verso la ricerca di una verità, dove la mente diventa il vero teatro di conflitti. La realtà dei personaggi è un’identità di cui dubitano essi stessi, incapaci di determinare cosa sia reale o frutto della loro mente: ragione, emozione, memoria e intelletto. Ma davvero nessuno può cambiare ciò che gli accade intorno? Con uno stile raffinato ed un linguaggio appropriato, l’autore regala una lettura carica di tensione e trepidazione. Con “La sabbia nella mente” Antonio Migliorisi è al suo primo romanzo ed è risultato tra i finalisti nella sezione narrativa “Il mio esordio” edizione 2018. Disponibile nelle librerie e su Ibs, La Feltrinelli, Amazon e nella pagina dedicata de “Il mio libro”.

 

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L’amore per Torino di Nietzsche

nietzsche-1Friedrich Nietzsche soggiornò a Torino in due periodi, tra la primavera del 1888 e il gennaio del 1889. Meno di sei mesi che furono sufficienti perché il filosofo tedesco s’innamorasse della città e della sua gente. La sua dimora fu un appartamento ammobiliato al quarto piano di via Carlo Alberto 6 e gli costò la cifra di 30 lire al mese. La stanza dava sulla piazza, proprio sopra l’ingresso della galleria Sulbalpina. Questo suo entusiasmo per la capitale sabauda Nietzsche lo consegnò a diverse lettere: “Trovo che qui valga la pena di vivere sotto tutti gli aspetti…La mia camera è in centro.. sole dalla mattina al pomeriggio, vista su Palazzo Carignano, sulla piazza Carlo Alberto e in lontananza sulle verdi montagne..Torino è una scoperta capitale..sono di nietzsxhe-2buon umore e lavoro dal mattino alla sera. Riesco a dormire nonostante il rumore delle carrozze che passano di notte. E l’aria è secca, energizzante, allegra”. Di Torino il filosofo amò la severità e l’eleganza dei portici, gli specchi, le tappezzerie e le decorazioni dei plafonds degli antichi caffè rococò. Come ricorda la lapide di via Carlo Alberto, preparata dallo scrittore Rubino per il centenario della sua nascita, Nietzsche “conobbe la pienezza dello spirito che nietzsche-3tenta l’ignoto, la volontà di dominio che suscita l’eroe“. Fu proprio in questa casa torinese che il filosofo scrisse il libro della sua vita, “Ecce homo”. Ma il suo soggiorno, com’è risaputo, culminò nella follia. Il 3 gennaio del 1889, nel centro di Torino, Nietzsche, uscendo di casa, vide un cocchiere frustare a prendere a calci il suo cavallo. “Tu, disumano massacratore di questo destriero!”, inveì il filosofo furibondo, abbracciando e baciando sconvolto il cavallo. Qualche giorno dopo fu portato via dalla città dall’amico Overbeck per essere curato a Basilea. Ci fù chi giurò  che, abbandonando Torino, intonò  canzoni napoletane nei pressi di Porta Nuova, convinto di essere il re d’Italia.

Marco Travaglini

Le grandi virtù delle spezie

Tutti i ricordi hanno un dolce profumo

Le spezie sono sostanze aromatiche di origine vegetale, usarle nella vita di tutti giorni aiutano per  la protezione della salute e delle malattie. Queste “droghe”, hanno dei veri e propri segreti. Arrivano da tutto il mondo, Africa, Asia, Europa,  India, medio oriente… Accattivanti, irrinunciabili, preziose e molto ricercate, ogni profumo appartiene alla sua terra.  In ogni parte del mondo la cultura delle spezie cambia, chi le studia sa che sono un ottimo elisir di  lunga vita. Per chi ama una sana alimentazione e vuole un sostituto che insaporisca il cibo e  ridurre il consumo di sale, le spezie sono un valido alleato, inoltre contengono pochissime calorie.  Le spezie servono per digerire meglio, favoriscono la sazietà e depurano il nostro organismo. Ci  sono spezie più adatte a cibi salati come, peperoncino, cumino, coriandolo, pepe, maggiorana e  altre adatte a cibi dolci come cannella, zenzero ecc.

Tutti aromi che renderanno la vostra cucina più salutare; la prima regola è di utilizzarle sempre  fresche, in quanto esalteranno i gusti dei cibi e sono più digeribili. Un mondo estremamente ricco, le loro proprietà spaziano in molti ambiti, culinario, terapeutico,  cosmetico ed aromatico ed aiutano inoltre la conservazione di cibi, creme e profumi. Voglio suggerirvi qualche modo un po’ diverso di utilizzare le spezie, sono ottime sul gelato, nelle  torte salate e sulla frutta, eviterete sale e zucchero!  Profumo di spezie, come zenzero, timo e basilico riescono a calmare  le nostre ansie . La primavera ci regala odori inconfondibili, ci risveglia inebriando la nostra mente. Fiori dai mille colori, la terra e’  pronta cosi a regalarci nuovi frutti. Lo zenzero è un ottimo immunostimolante, viene usato in cucina per aromatizzare piatti, ricorda di il gusto degli agrumi. Le sue proprietá sono molteplici, consumato fresco è un vero toccasana, il  suo sapore è pungente e piccante. Questa radice asiatica è un meraviglioso energizzante,   antiossidante e cicatrizzante; in cosmesi è utilizzato molto per la cura della pelle. Parliamo adesso del timo; in medicina naturale, viene usato nella cura del raffreddore, dolori  articolari e muscolari. Bello e buono, il timo è coltivato in tutta Italia, la sua fioritura va dalla primavera all’estate; nelle minestre è una vera esplosione primaverile, accompagnato da verdure e legumi. Utile contro asma e mal di testa, la tisana di timo quota a favorire la digestione, bastano 2 grammi di foglie di timo essiccate e 200 ml di acqua calda, ed il tuo infuso sarà pronto da sorseggiare. Il timo è una pianta utilizzata da secoli, gli antichi egizi imbalsamavano i corpi dei faraoni, preservandone la loro conservazione.Il basilico, si abbina con facilità a piatti mediterranei, il suo profumo si fa sentire ai primi raggi di sole. Questa pianta aromatica è tra le piú apprezzate in cucina; originaria dell’Asia, dalla foglia verde e larga, il suo aroma delicato, la sua coltivazione è semplice e dà grandi soddisfazioni. Vive in clima caldo e luminoso, ha numerose proprieta’ fitoterapiche, contiene molte vitamine e minerali, tra cui calcio, fosforo, potassio, magnesio, zinco, ferro e vitamine A,C,B,E. Ricco di triptofano, coinvolto nell’aumento della serotonina, (ormone della felicità), calma l’ansia e aiuta l’insonnia, utile per tosse e raffreddore. Sapevate che il profumo del basilico allontana le zanzare? Tenere qualche vaso vicino alle finestre della nostra casa risulta essere un rimedio molto efficace per disinfestare ambienti, in estate. Senza alcun dubbio, queste tre meravigliose spezie sono tra le piú amate, trionfo di sapore nei nostri piatti e potenti alleati per la nostra salute. Arricchisci anche tu la tua vita, con un tocco di spezia.

Ilaria Chionetti Pininfarina

ilanaturopatia@gmail.com

CAPODANNO 2019 all’Hotel de Charme

Capodanno 2019. Lunedì 31 Dicembre, a partire dalle ore 20, l’antica dimora Villa Bodo, ora Villa Marchesi di Moncrivello, ospiterà il veglione di capodanno. Aperitivo, cena e dopo cena con live music e Dj Set per una serata elegante immersa in una location affascinante che ricorda i galà di un tempo. Tutto è pronto e minuziosamente organizzato per festeggiare in grande stile!

L’antica dimora Villa Bodo, ora Villa Marchesi di Moncrivello, sorge nell’omonimo paese, delizioso borgo del Piemonte nord orientale, situato sulle colline moreniche che dividono il Vercellese dal Canavese e lambito dalle acque della Dora Baltea. Il paese di Moncrivello, grazie ad un glorioso passato di sedi signorili e di comunione con la Chiesa di Vercelli, gode di un’importante rilevanza storica. La stessa Villa Bodo, ora Villa Marchesi di Moncrivello, elegante e splendida proprietà della famiglia Bodo-Sommariva sin dal 1700, è un esempio di tale magnificenza. Immersa in un meraviglioso parco di 37 ettari con alberi plurisecolari, l’edificio si sviluppa intorno ad una tipica corte piemontese. La cucina, affidata allo Chef Paolo Lia, protagonista in passato del Ristorante stellato “La tavola di Melusinda” a Soverato, Calabria e vincitore di premi prestigiosi propone un menù con richiamo alla tradizione piemontese ed all’innovazione:

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Antipasti:
– Salmone Red Sockeye e burro di montagna erborinato con grissino croccante al Parmigiano Reggiano e miele millefiori delle nostre colline

– – Fagotto al cavolo verza con ripieno di fassone e fondutina di tometta d’Alpeggio
Pralina di Stocco con ridotto di San Marzano e cipollina alla brace
Primi:
– Carnaroli vercellese, zucca Mantovana e porro
– Cappellaccio al cuore d’anatra e ricotta di bufala con ratatouille di verdure e timo citroni
Secondi:
– Cappone con ripieno di guanciale di Norcia e balsamico “Giusti”, cipolline Borettane, zucca e topinambur.
Dolce:
– Bavarese al cioccolato su cialda croccante al mais.
Bevande:
V8 Vino spumante – Sior BertoBarbera d’Asti – Cantine Ferrero

(Prezzo € 89 a persona)

*a richiesta possibilità di pernottamento

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L’eleganza delle strutture e degli arredamenti classici all’interno della villa si fondono con equilibrio alle linee morbide del giardino coperto e dell’Orangerie. Una vera e propria tenuta che è in attesa della bella stagione per sfoggiare le sue ricchezze: Suites, Ristorante Gourmet, Centro Congressi attrezzato, Eventi all’interno di una cornice immersa nella natura con scuderie annesse, campo da golf e piscina.Il progetto di riqualificazione della villa ha un forte legame con il territorio: la volontà di far rinascere gli antichi vigneti già noti negli archivi storici con annate di eccellenza dedicate all’Erbaluce e al Nebbiolo ne sono un esempio. La serata di capodanno è l’inizio di una realtà che farà parlare di se durante il 2019. Live Music e DJ SET sono assicurati! Per chi avesse piacere di passare ulteriori momenti indimenticabili in questo splendido angolo piemontese, è prevista una formula CENONE + SOGGIORNO in hotel ad €139,00. Navetta inclusa su richiesta.

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Contatti:

Ufficio Prenotazioni Villa Marchesi di Moncrivello

Tel. 3207587973

Email: info@marchesidimoncrivello.it

Sito: www.marchesidimoncrivello.it

 

 

Terme, una giornata di relax

Abbiamo parlato del caldo in inverno, di mete da sogno lontane ed esotiche che ci fanno dimenticare il freddo, fughe dalla città gelida, viaggi verso magnifiche spiagge di sabbia bianca, acqua trasparente e riposo totale abbandonati al sole. Tutto questo è bellissimo, una tentazione forte a cui sfortunatamente non tutti possono cedere, il lavoro infatti, gli impegni pressanti e la routine spesso non ci permettono di fare una pausa lunga abbastanza, di ricaricare sufficientemente le batterie e cominciare l’anno con energia. Non tutto è perduto però, esistono altre piccole evasioni che possono contribuire al nostro rilassamento, aiutarci a sostenere lo stress della vita quotidiana e renderlo più sopportabile come per esempio una giornata alle terme o in una “salus per aquam” meglio conosciuta come Spa, di certo una concessione possibile e più alla portata per cui non servono aerei né passaporti. Una pausa dolce anche se breve, un momento tutto per noi, un esercizio di rilassamento per mente e corpo. Torino e i dintorni offrono varie possibilità di fare un bagno in acqua calda, una sauna, massaggi rilassanti, aromaterapia, trattamenti ayurvedici, docce sensoriali, magari il tutto accompagnato da una tisana distensiva, sdraiati in accappatoio con un sottofondo musicale riposante.

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In pieno centro a Corso Vittorio Emanuele II, 77 troviamo le QC Terme, un piccolo paradiso dentro Palazzo Abbegg, edificio storico del 1875 elegante e sofisticato. Bagni di vapore, piscine, vasche sensoriali, massaggi, bio-saune, tutto quello che serve per fermare il tempo e vivere una mini vacanza.

La Spa del Golden Palace AllegroItalia – Via dell’Arcivescovado, 18 è un luogo dedicato al rilassamento e alla pigrizia. Tisaneria, zona relax con vasca idromassaggio di acqua salata, cromoterapia, cascate, docce emozionali, bagno turco, sauna, area trattamenti in una bellissima e ricercata struttura dove gli ambienti, le luci e l’atmosfera aiutano il relax.

 

Se ci spostiamo ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria troviamo la Spa Lago Delle Sorgenti, 3000 metri quadri con un il percorso olistico chiamato Bagno delle Sorgenti: 12 momenti di puro rilassamento con sauna, piscine, idromassaggio, cascate, bagni di vapore e infine per distendere corpo e mente la musico-terapia del Planet Gong.

Iside Spa, all’interno dell’Hotel Victoria a via Nino Costa 4 è vicino Museo Egizio e il suo stile ne ricorda e celebra le antiche glorie: Iside era la Regina degli Dei. Una bella piscina di acqua calda dove nuotare comodamente, trattamenti, una vasta gamma di massaggi, percorsi benessere. Una esperienza di relax immersi in una dimensione storica lontana e suggestiva.

Le Terme di Lurisia a Roccaforte Mondovì (Cuneo), conosciuta località sciistica ma anche importante centro di cure e benessere, sorgono proprio su una fonte d’acqua termale. Servizi beauty, trattamenti olistici e particolari come quello alla castagna o al profumo di agrumi, percorsi benessere, sauna finlandese ed a infrarossi, vasche termali. Rigenerarsi, rilassarsi e recuperare in un centro di eccellenza.

Maria La Barbera

 

 

 

 

 

Susanna Di Martino: “I sussurri segreti del vento”

Una storia d’amore. Di libera scelta. Di risveglio al proprio essere

Un incontro casuale. O forse no.

Con una donna donna misteriosa, che porta in sé il sussurro segreto del Vento.

Che riconduce a verità profonde.

Sepolte da strati di maschere, apparentemente necessarie.

Una storia d’amore. Di libera scelta. Di risveglio al proprio essere.

Di fuoriuscita, dalle paure potenti, che ci chiudono alla vita.

La vita vera col suo carico di straordinaria possibilità.

Un uomo. Una donna. Il mistero di ciò che non si vede, ma.

La storia di ciascuno di noi.

Se decidiamo di ascoltarli certi sussurri.

E di abbandonarci. Alla forza impetuosa del vento.

All’energia misteriosa e profonda che certi soffi interni sanno risvegliare in noi.

Se lasciamo che ritrovino la via del Cuore. L’unica possibile.

Un giorno ti capita un libro fra le mani. Ti sembra di sceglierlo, o forse è lui che sceglie te, chissà.

È qualcosa nel titolo, che tocca corde profonde. O nell’immagine di copertina. L’odore della carta.

O più semplicemente l’energia che emana. Non te lo sai spiegare, ma sai che è lui. Che donerà alla tua anima una piccola chiave preziosa. Che avrai la possibilità di utilizzare o meno. Per compiere un minuscolo passo. O per trasformare completamente te stesso in qualcos’altro. Non è questo, forse, l’importante. Ciò che conta è che arriva il momento in cui il misterioso richiamo, quel vento interiore che ha sempre abitato certe regioni profonde del tuo essere, emana un refolo di riconoscimento. Generato da una storia. E niente sarà più come prima.

***

Susanna Di Martino : Nata sotto il segno dei pesci, in una terra di giganti ed antichissima energia. Un isola di mare, straordinariamente e sfacciatamente bello, e di vento, perennemente intenso e libero. Vive, lavora, fotografa e scrive, a stretto contatto con questi elementi, fra i quali, in particolare, la forza e l’energia del mare sono compagne di viaggio amorevolmente indispensabili. Psicoterapeuta, formatrice e ricercatrice spirituale, si occupa da tempo di psicologia alchemica, di come cioè l’incontro tra la psicologia, la spiritualità, e la fisica quantistica, possa condurre, concretamente, alla creazione della realtà che desideriamo, finalmente svincolata da retaggi esterni, credenze limitanti e cortocircuiti mentali.

 

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“La porta socchiusa” di Valentina Morpurgo

Un invito ad imparare a guardare tutto ciò che ci capita da più prospettive
Il libro di Valentina Morpurgo racconta una storia di annullamento, un percorso doloroso incentrato soprattutto sulla riflessione, sulla crescita personale e sul libero arbitrio. Un racconto forte che parla di violenza subdola, verbale prima, protratta per lunghi anni da cui la protagonista non riesce a sottrarsi e fisica poi, quando tutto precipita e ciò che appare come triste tragedia annunciata, si rivela invece la strada giusta. Un romanzo che fa entrare dentro l’io più profondo. Un invito ad imparare a guardare tutto ciò che ci capita da più prospettive. Il titolo del romanzo non è a caso. La porta socchiusa non è altro che la convinzione di non avere una via d’uscita, la certezza che quella stanza, la stanza della nostra vita, sia chiusa a chiave.
Il libro è presente su Amazon, IBS e Feltrinelli per l’acquisto online e si può ordinare in ogni libreria. L’autrice ha una pagina dedicata al romanzo su Facebook e un profilo Instagram Valentina_Morpurgo
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