TRIBUNA- Pagina 117

La Regione: “Il Piemonte non ha ‘ambasciate’ in Nicaragua”

regione giuntaAttualmente la sola presenza istituzionale all’estero è la sede di Bruxelles

 

In riferimento all’articolo dal titolo “Banche e interessi canaglia, regioni sedi e spese pazze” a firma di Stefano Feltri e Carlo Tecce pubblicato su “Il Fatto Quotidiano” del 13 luglio 2014 si specifica che la Regione Piemonte non ha mai avuto e non ha alcun ufficio proprio ne’ a Buenos Aires ne’ in Nicaragua, dove invece sono stati attivati degli accordi di collaborazione con le locali camere di commercio per favorire le attività estere degli imprenditori piemontesi o monitorare progetti in corso. 

 

Attualmente la sola presenza istituzionale della Regione Piemonte all’estero è la sede di Bruxelles, risultato di un investimento immobiliare il cui bilancio è complessivamente in pareggio. Si precisa inoltre che il monitoraggio del ministero degli Esteri cui fa riferimento l’articolo, datato 2010, era già allora superato e imperfetto.

 

Alessandra Perera

Portavoce del Presidente dellaRegione Piemonte

Monica Cerutti: “Coniugare coesione sociale e produttività”

CERUTTIL’assessore regionale ha partecipato all’Assemblea di Alleanza Cooperative

 

L’assessore Monica Cerutti è intervenuta alla seconda assemblea di Alleanza delle Cooperative italiane Piemonte per sostenere che “coniugare la coesione sociale con la produttività e la competizione è un tema quotidiano per un territorio che più di altri sta vivendo una congiuntura economica negativa e che però trova nella forza delle cooperative un argine in grado di mitigare gli effetti della crisi. Non posso che accogliere l’appello lanciato nei giorni scorsi da Guido Geninatti, portavoce dell’alleanza per il Piemonte per il sociale, che ha chiesto a Regione Piemonte e Comune di Torino di evitare tagli lineari che mettano in discussione i servizi alla persona. Apriamo un confronto su questi temi perché servizi sanitari, socio-assistenziali, educativi e di inserimento lavorativo devono essere preservati per mantenere alto il livello della giustizia sociale”.

 

Inoltre ha sottolineato “il peso che la cooperazione ha avuto in questi anni nell’integrazione sociale e nell’innovazione culturale prima ancora che economica. Non possono infatti sfuggire i contributi fattivi a favorire parità di accesso al mercato del lavoro per le donne così come ad agevolare l’inserimento nella società italiana dei migranti: mi piace considerare questa come la realtà più avanzata dell’integrazione economica e sociale nel nostro Paese”.

 

 

F. Scanderebech: “Di scena il clone dell’Holi Fusion Festival”

 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

 

“Sabato in scena il falso festival:  i veri titolari del marchio e i veri leaders di mercato del settore sono tre ragazzi di Berlino”

 

scanderebechSi è svolta in Comune una Commissione Controllo di Gestione richiesta dal Capogruppo Federica Scanderebech in merito ad approfondimenti sui criteri e modalità di assegnazione degli spazi pubblici per manifestazioni, in particolare si è posto l’accento sulle manifestazioni, oggetto di precedenti interpellanze, quali: Color Run, Cena in Bianco e Holi Fusion Festival.

Dichiara Scanderebech: “Sono riuscita a sollevare, grazie all’aiuto di colleghi e commissione, diverse criticità: la Cena in Bianco aveva visive sponsorizzazioni non pagate e non autorizzate (due vetture: una BMW e una Mini entrambe bianche e posteggiate accanto sul suolo della piazza) e la Color Run non ha rispettato i canoni di pulizia a posteriori della manifestazione (a distanza di giorni l’area adiacente la gara podistica risultava ancora colorata). In entrambi i casi, garantiscono gli Assessori, verrà applicata una penale e verranno sanzionate le organizzazioni. È già una piccola conquista ottenuta contro il danno che la Città ha ricevuto”.

 

Continua Scanderebech: “Su 13mila dipendenti comunali non ne abbiamo uno che controlli le autorizzazioni e le finalità, le modalità e i criteri che vengono perseguiti nelle manifestazioni della Città?”.
Incalza Scanderebech: “Sabato verrà messo in scena al Parco Dora il clone dei poveri dell’Holi Fusion Festival Internazionale anche detto Festival dei Colori. Infatti, i veri titolari dell’Holi Fusion Festival, del marchio e i veri leaders di mercato del settore sono tre ragazzi di Berlino che hanno la licenza ad organizzare questo evento in Europa, persone che si dissociano totalmente dagli organizzatori torinesi dell’evento clone. Visitando il sito internazionale della manifestazione risulta che nessuna tappa italiana vi sia nell’imminente. Jasper Hellmann, Max Riedel e Maxim Derenko, organizzatori del vero  Holi Fusion Festival internazionale, hanno mandato ieri in serata una mail di diffida al Sindaco per proteggere l’immagine, non solo, ma nella missiva in inglese si legge che vogliono discostarsi da questo evento e evidenziano i pericoli che si potrebbero verificare con l’evento “concorrente””.

 

Continua la Consigliera Scanderebech: “Come dichiarato da chi ha la licenza ad organizzare l’Holi Fusion Festival, in Germania le polveri che verranno usate sono assolutamente proibite perché presentano, come dichiarato dal test pervenuto alla nostra Città, presenza di talco congiuntamente ad amidi vari. Negli ultimi 30 anni gli scienziati hanno esaminato le particelle di talco e hanno trovato somiglianze molto pericolose con l’amianto, che è considerato una sostanza ovviamente cancerogena. È stato dimostrato, che le particelle di talco possono causare tumori nelle ovaie e nei polmoni. Il Talco è un elemento principale di pesticidi in polvere che vengono utilizzati in nei giardini e intorno alle case per sconfiggere pulci e scarafaggi. Varie denunce mediche allertano contro la respirazione di talco o sull’esposizione costante”.

 

Conclude Scanderebech: “Credo che la Città abbia l’obbligo di tutelare la salute dei cittadini, a maggior ragione quando si tratta di eventi a detta della delibera: culturali con intrattenimento e socializzazione, che perseguono la promozione di idealità di pace, tolleranza, uguaglianza, integrazione, inter cultura rappresentando il continente indiano in un festival di musica i cui dj tutto hanno tranne una valenza internazionale e in cui bambini e ragazzi si divertiranno a gettarsi colori addosso”. Replica Scanderebech agli Assessori: “E’ vergognoso che si sia data l’autorizzazione a questa manifestazione truffa e nessuno dell’Amministrazione si occuperà di verificare l’idoneità delle polveri che verranno utilizzate. Mi auguro che il Sindaco risponda quanto prima alla diffida da parte di chi ha la licenza del vero evento e ci rassicuri”.

 

Federica Scanderebech

 

Gilberto Pichetto: “Lasciamo un Piemonte con dignità”

“Chiedo al presidente Chiamparino che il Piemonte non si isoli e anzi faccia partecipare il Consiglio, tutto il Consiglio, all’attività di riforma nazionale”
 
 
pichetto“Abbiamo consegnato un Piemonte con una sua dignità, perché la dignità non ha colore politico. Auspichiamo che si continui su questa strada”. Così Gilberto Pichetto, capogruppo di Forza Italia, apre il suo intervento durante la seduta d’insediamento rispondendo ad un attacco che il neo presidente Chiamparino aveva più volte pronunciato in campagna elettorale.
 
 
“Ho ascoltato tanti buoni propositi – commenta il consigliere azzurro – ora però bisogna superare gli annunci. Siamo la più grande azienda del Piemonte con 65mila dipendenti e producendo il 10% del nostro prodotto interno lordo locale. Noi faremo una opposizione leale, concreta, critica e vigile. Ma nel merito, partendo dai dati reali. Uno fra tutti che siamo la Regione più vecchia d’Italia e che quindi deve puntare sugli anziani come risorsa”.
 
 
“Nel suo discorso – chiosa Pichetto – ha riconosciuto il lavoro fatto da me e dall’ex assessore Porchietto sulla programmazione dei fondi europei e delle politiche del lavoro. Questo mi porta solo a dire che la precedente Giunta di centrodestra ha fatto bene pur partendo da una eredità pesantissima che ha ipotecato il futuro dei nostri figli”.
 
 
“E’ un momento di riforme per il Paese – conclude -. Chiedo al presidente Chiamparino che il Piemonte non si isoli e anzi faccia partecipare il Consiglio, tutto il Consiglio, all’attività di riforma nazionale”.
 
 
 
(foto: il Torinese)

 

Maurizio Marrone: “Bilancio comunale, che caos!”

 

“Neanche quest’anno la Corte dei Conti ci va leggera con l’Amministrazione Fassino e mette nero su bianco segnalazioni preoccupate che, partendo dall’esercizio 2012, confermano le inquietudini manifestate dal Collegio dei Revisori sui deficit strutturali del bilancio 2013”

 

marrone<<Caos sui residui attivi e passivi del Comune, che ingenera dubbi sulla consistenza effettiva dell’avanzo calcolato a rendiconto 2012 e dunque sull’applicazione dello stesso nel 2013 previsto per l’intero importo, confusione nei rapporti creditori e debitori della Città con le sue partecipate, il punto interrogativo sull’operazione di dismissione GTT sospesa, nessuna chiarezza sui giustificativi delle spese di rappresentanza: neanche quest’anno la Corte dei Conti ci va leggera con l’Amministrazione Fassino e mette nero su bianco segnalazioni preoccupate che, partendo dall’esercizio 2012, confermano le inquietudini manifestate dal Collegio dei Revisori sui deficit strutturali del bilancio 2013>> spiega Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale in Comune di Torino, che ha chiesto le comunicazioni urgenti del Sindaco Fassino nella seduta del Consiglio Comunale <<Nel dettaglio i punti più critici sollevati dal Giudice dei conti pubblico contro il Comune di Torino sono:

 

– Residui attivi tossici ancora per centinaia di milioni di cui la Corte dei Conti pretende un immediato accertamento contabile di inesigibilità e stralcio sui vecchi crediti, che parrebbero superare l’avanzo di esercizio, respingendo la gradualità attuata dall’Amministrazione comunale, che potrebbe nascondere disavanzi sostanziali a scapito dei vincoli di trasparenza e chiarezza dell’ordinamento contabile ex art. 193 Tuel.

 

– Ricorso all’anticipazione di tesoreria protratto nel tempo, operazione ormai rientrata nell’ordinaria attività gestionale, che denota persistenti squilibri nella gestione di cassa, portando ad un milione di euro gli interessi passivi per il suo utilizzo e costituendo un elemento di criticità nell’ambito di una sana gestione finanziaria.

 

– 22 milioni di euro di perdite imputabili a società in cui il Comune di Torino ha partecipazioni minime (es. FinPiemonte) o comunque non di controllo (15 milioni solo per la fallita CSEA), a fronte dei 3 milioni di euro di perdite imputabili a municipalizzate controllate dalla Città.

 

– Cartolarizzazioni immobiliari definite come finanziamenti occulti, doppiamente elusivi del patto di stabilità, che celerebbero dietro ad una formale alienazione un sostanziale indebitamento, attraverso la sua partecipata CCT, pari a mezzo milione di euro all’anno.

 

 

Gia’ il progetto di bilancio 2014 si preannuncia “tecnico”, ovvero provvisorio al buio del caos fiscale per cui dobbiamo ringraziare il PD di Renzi e delle dimissioni societarie sospese per cui dobbiamo ringraziare il PD di Fassino: se l’Assessore Passoni non farà chiarezza una volta per tutte sui numeri precisi di residui attivi inesigibili e di debito conglomerato delle municipalizzate e verso di loro, alla Corte dei Conti il bilancio preventivo lo portiamo noi in anticipo!>>.

 

Andrea Buquicchio: “Sull’immunità dei parlamentari”

buquicchio“Si vorrebbe un Senato non elettivo, cosa che mi vede assolutamente contrario e si manterrebbe comunque una sorta di bicameralismo. La tal cosa mi vede ancor più  contrario perché anziché ridurre il numero dei Parlamentari sia della Camera sia del Senato si intende partorire una piccola Camera delle regioni con funzioni molto ridotte”

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente intervento di Andrea Buquicchio, già presidente del Gruppo Italia dei Valori in Consiglio regionale


Sono stato sempre scettico sull’ opportunità di continuare ad attribuire ai parlamentari la così detta immunità, ed oggi più che mai alcune riflessioni sono necessarie.
Il “privilegio” sancito dai Costituenti e’ stato già di fatto molto ridimensionato dopo l’era mani pulite con tangentopoli. Infatti, da circa vent’anni, non si tratta più di un’immunità totale.

 

Gli inquirenti possono indagare ma non arrestare senza il via libera del Parlamento, così come non possono utilizzare intercettazioni o tabulati telefonici senza autorizzazione. Orbene, oggi si discute nell’ambito della riforma del Senato, se togliere o meno tale immunità residuale ai nuovi Senatori. Ma partiamo dalla riforma del Senato.

 

Si vorrebbe un Senato non elettivo, cosa che mi vede assolutamente contrario e si manterrebbe comunque una sorta di bicameralismo. La tal cosa mi vede ancor più  contrario perché anziché ridurre il numero dei Parlamentari sia della Camera sia del Senato si intende partorire una piccola Camera delle regioni con funzioni molto ridotte.

 

Si intenderebbe così superare il bicameralismo perfetto, motivo per molti di ingovernabilità, e si intenderebbe dare un contentino agli eletti delle istituzioni più periferiche. Un mero contentino alle regioni molto penalizzate dall’ondata di anti regionalismo esplosa negli ultimi due anni ed in tal modo, secondo il governo, tacitate con l’attribuzione di funzioni parlamentari tramite loro eletti di secondo livello.  Anzichè  un passo avanti verso il federalismo ne faremmo molti indietro in modo centripeto! E la riforma del titolo V completerà l’opera.

 

Tornando quindi all’immunità, la stessa, nell’ambito di un assetto istituzionale non elettivo potrebbe essere eliminata. Ma allora sorge spontanea una domanda, perché non si pensa neanche lontanamente di mettere mano anche a quella dei signori deputati della Camera, per di più ad oggi nominati e non certo eletti nel senso concepito dai Padri Costituenti quando previdero le guarentigie? La risposta meno ipocrita, secondo me, e’ quella che attribuisce di fatto ai signori Onorevoli uno scarso senso di fiducia nei confronti del terzo potere dello Stato.

 

Si parla spesso di indagini ad orologeria, di due pesi e due misure, di Procure cromaticamente molto definite e così via e sembrerebbe una sorta di autotutela del potere legislativo che non tanto si fida di quello giudiziario. Bene ed allora perché non mettere mano attivamente alla riforma della giustizia, partendo a mio avviso da quella del CSM anziché trincerarsi passivamente dietro una  ridicola e anacronistica immunità? Occorre più coraggio nelle decisioni legislative essenziali per il miglioramento della nostra molto sofferente democrazia.

 

 Andrea Buquicchio Consigliere regionale IX Legislatura

Palazzo Civico: “Niente sanzioni entro il 16 per Imu e Tasi”

Per Imu e Tasi non scattano sanzioni e interessi di mora per chi paga in ritardo la rata di acconto, purché ciò avvenga entro mercoledì 16 luglio

tasiIl Comune di Torino – attraverso una delibera presentata dall’assessore al Bilancio e ai Tributi, Gianguido Passoni, e approvata dall’esecutivo di Palazzo Civico –  recepisce così le indicazioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze che, avendo ravvisato a livello nazionale condizioni di incertezza in merito a tempi e modalità di pagamento, con una risoluzione adottata lo scorso 23 giugno ha concesso la possibilità ai Comuni di stabilire un termine ragionevole (un mese dalla scadenza che la legge aveva fissato alla data del 16 giugno) entro il quale poter effettuare senza aggravi i versamenti relativi alle due imposte.

 

I contribuenti che hanno pagato l’acconto di Imu e Tasi tra il 17 giugno e oggi, con sanzioni e interessi, potranno compensare il maggior versamento quando pagheranno il saldo dell’imposta, la cui scadenza è fissata al 16 dicembre. La Giunta, deliberando la non applicabilità di sanzioni e interessi sui ritardati pagamenti di Imu e Tasi fino al 16 luglio, ha recepito anche un’indicazione espressa dal Consiglio comunale attraverso una mozione.

 

(mge – www.comune.torino.it)

Commissione Legalità: “Benvenuto procuratore Spataro”

Presentate nella seduta della Commissione Legalità di Palazzo Civico le attività promosse dal Corpo di Polizia Municipale per contrastare usura ed estorsione a danno degli operatori commerciali torinesi, che spesso – come ha dimostrato la recente indagine promossa dalla Commissione – non hanno conoscenza dei benefici di legge concessi alle vittime

 

polizia munA illustrare il lavoro avviato dalla Polizia Municipale, su impulso della Commissione, è intervenuto il dirigente del Corpo Marco Sgarbi. Un primo momento formativo, rivolto a una cinquantina di agenti di Polizia Municipale facenti parte dei Nuclei che lavorano a stretto contatto con i commercianti, si è svolto lo scorso 12 giugno. Tra i docenti: Antonio Rinaudo, Sostituto Procuratore DDA Procura di Torino; Filippo Sordi, dirigente Squadra Mobile Questura di Torino; Marco Bertoluzzo, criminologo e docente universitario.

 

Dall’incontro è stato sviluppato un Protocollo Operativo – in questi giorni al vaglio della magistratura – che prevede due percorsi: uno formale, che spiega all’agente quale iter seguire se la vittima denuncia un caso di usura o estorsione; un altro informale, che insegna come cogliere eventuali segnali dei fenomeni e quale atteggiamento tenere per creare un rapporto di fiducia con l’operatore commerciale. A settembre ci sarà un monitoraggio delle attività svolte dalla Polizia Municipale, a cui seguiranno altri momenti formativi e una relazione conclusiva a dicembre, che verrà presentata in Commissione Legalità.

 

“Nell’augurare buon lavoro al nuovo Procuratore Capo di Torino Armando Spataro – ha dichiarato Fosca Nomis , presidente della commissione – ci auguriamo di continuare la proficua collaborazione con la Procura e che il lavoro avviato con la Polizia Municipale continui a portare benefici concreti a commercianti e cittadini, anche dopo che saranno terminati i lavori della Commissione Legalità. Siamo contenti che l’attività svolta dalla Commissione abbia risvolti operativi all’interno dell’Amministrazione e che sia di reale utilità alla cittadinanza”.

 

(M.Q.) – Ufficio stampa Consiglio Comunale – www.comune.torino.it – Foto: il Torinese

Palazzo Civico: “Così l’apertura dei negozi in agosto”

Come è già avvenuto negli anni scorsi le aperture saranno definite su base volontaria, e gli esercenti comunicheranno attraverso le associazioni di categoria la loro disponibilità

 

benzinaLa Giunta Comunale ha definito come di consueto, i criteri per la programmazione dell’apertura dei negozi che vendono generi di prima necessità, di bar e ristoranti e dei distributori di carburante nelle due settimane centrali di agosto: l’approvazione della deliberazione è stata preceduta da un confronto con le associazioni di categoria.

 

Come è già avvenuto negli anni scorsi le aperture saranno definite su base volontaria, e gli esercenti comunicheranno attraverso le associazioni di categoria la loro disponibilità. Lo scorso anno nelle settimane centrali di agosto i negozi ed esercizi pubblici aperti furono circa il 25%, supportati anche dalla presenza dei 42 mercati rionali che sono regolarmente aperti nel periodo estivo.

 

Il periodo di apertura, che se verrà scelto sarà obbligatorio e se non rispettato potrà dare luogo a sanzioni, andrà quest’anno dall’11 al 23 agosto: gli esercenti potranno comunicare alla clientela anche le giornate di apertura nelle altre settimane di agosto, e saranno comunque fatte salve le giornate di chiusura festiva ed infrasettimanale.

 

Le comunicazioni di adesione dovranno essere fatte pervenire all’indirizzo di posta elettronica certificata SUAP@cert.comune.torino.it, che corrisponde allo Sportello Unico per le Attività Produttive.

 

(e.v – www.comune.torino.it)

Comitato Urban: “Cercansi manager per Barriera”

barriera milanoÈ aperto fino al 15 luglio il bando finalizzato a supportare le imprese nell’ideazione di azioni di promozione del quartiere

 

Promosso dal Comitato Urban Barriera di Milano, il bando “Manager d’area ‐ interventi di marketing territoriale” rientra nel percorso di Manager d’Area, il progetto sostenuto dalla Camera di Commercio di Torino e finalizzato a supportare le imprese nell’ideazione di azioni di marketing per la promozione del quartiere. I contributi erogati dal Bando serviranno infatti a cofinanziare I progetti di marketing territoriale proposti e sviluppati dai commercianti del territorio, anche grazie all’accompagnamento del team di Manager d’Area.

 

Un’opportunità e una possibilità di investimento sulla propria impresa e sul territorio che, nonostante il periodo di crisi, punta a costruire un nuovo futuro per l’economia del quartiere e un rinnovato clima di dialogo e cooperazione tra le attività locali.

 

Il bando vuole stimolare la progettazione e sostenere la realizzazione di azioni e interventi a favore dello sviluppo economico e commerciale del territorio e coinvolge le attività commerciali del quartiere nel proporre e sviluppare progetti che possano valorizzare l’attrattività economica del territorio. Possono infatti rispondere al bando tutte le Associazioni che svolgono attività – documentata da Statuto e/o Atto costitutivo – di promozione, valorizzazione e rilancio delle attività economiche ed che raccolgano l’adesione concreta al progetto proposto di almeno 10 membri/imprese, di cui l’80% ubicate nell’area Urban.

 

L’obiettivo è dar vita a servizi comuni per le piccole e medie imprese e per i loro clienti, quali ad esempio: realizzazione di spazi per la gestione di servizi comuni a favore dei consumatori, iniziative di fidelizzazione della clientela quali ad esempio realizzazione di carte fedeltà per sconti e benefit, servizi di animazione e assistenza ai bambini, servizi di post-vendita, servizi collettivi di gestione della clientela, iniziative promozionali.

 

L’ammontare delle risorse destinate ai progetti è di euro 65.000 e ciascun progetto potrà esser finanziato dal Comitato Urban per un massimo dell’80% del suo costo complessivo. C’è tempo fino al 15 luglio per la consegna dei progetti.

 

 (info: www.comune.torino.it)