HPc4ai, ovvero High Performance Computing for Artificial Intelligence, è una piattaforma che collega Università e Politecnico di Torino con le imprese locali. Il Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino gestisce questo Centro di Competenza sul Calcolo ad Alte Prestazioni per l’Intelligenza Artificiale, sostenuto dalla Regione con 4,5 milioni di
euro di fondi europei per le infrastrutture. I due atenei torinesi collaborano per creare una nuova struttura in grado di collaborare con le aziende del accelerando la loro capacità di innovazione su tutti i temi legati all’Intelligenza Artificiale e all’analisi dei Big Data, all’Industria 4.0 e al processing dei dati. Lo scopo è creare innovazione, trasformando la ricerca in prodotti e servizi.
Fca annuncia: “500 elettrica a Mirafiori”
Fca ha annunciato la produzione a Mirafiori della 500 elettrica. L’amministratore delegato Mike Manley e il responsabile delle attività europee, il torinese, Pietro Gorlier lo hanno annunciato ai sindacati. Torino si proporrà sempre più come Polo del lusso, poiché l’auto è un modello Premium: ” non sarà super economico”, dicono i vertici aziendali. A Mirafiori sarà attiva anche la produzione della
Maserati nelle versioni elettriche e ibride. Dice Gorlier: “Con la 500 elettrica il restyling dei modelli, Levante, Quattroporte e Ghibli, l’obiettivo della piena occupazione nel polo torinese si otterrà nel 2020”. La 500 è un modello storico, produrlo a Torino, nello stabilimento di Mirafiori, ha un significato simbolico.
(foto: il Torinese)
I carabinieri hanno sgominato una baby gang protagonista di furti e atti vandalici a Torino. I sette adolescenti, denunciati, tutti in età compresa tra i 15 e i 17 anni, di origine marocchina. Le accuse sono per rapina aggravata in concorso e danneggiamento. Due erano già stati arrestati nei mesi scorsi per rapina. Sei tra loro sarebbero i vandali che hanno devastato nella notte tra il 1° e il 2 maggio la piscina Cecchi, in borgo Aurora, dove avevano gettato nella vasca teloni e materassini, spaccato i mobili degli uffici e degli spogliatoi, sporcato i pavimenti e rubato un defibrillatore. Sono inoltre accusati di sei rapine ai danni di 11 coetanei minacciati con cocci di vetro, al Valentino e ai Murazzi.
Dalla Liguria il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, lancia una proposta di coordinamento tra le Regioni del Nord-ovest sul fronte delle infrastrutture. Il governatore è intervenuto ieri all’assemblea di Confindustria a Genova, dove ha sostenuto che “avendo realtà economiche e interessi comuni, queste Regioni costituiscano su progetti infrastrutturali delle strutture di governance leggere, non parlo di consigli di amministrazione o nuovi enti, che ci consentano di elaborare piani strategici e, su questa base, di dialogare con le nostre comunità e di negoziare con il Governo nazionale e l’Europa per far procedere le nostre strategie” Secondo Chiamparino queste governance leggere “non vanno limitate a Tav e Terzo valico, che sono opere imprescindibili se vogliamo costruire un futuro all’insegna dello sviluppo, della sicurezza e del miglioramento ambientale, o alle piattaforme logistiche, ma possono essere allargate ad altri temi come i collegamenti aeroportuali, ad esempio, o il turismo. Se poi riuscissimo a implementare questo disegno con una maggiore acquisizione di autonomia, attraverso l’utilizzo delle opportunità che ci consente l’articolo 116 della Costituzione, questo servirebbe alle nostre comunità e al nostro Paese”.
Quale futuro per Fca a Torino?
Per riportare l’attenzione sull’automotive, sono in corso diverse iniziative a Torino e in Piemonte, che vedono protagonisti i sindacati. Una delegazione del sindacato Fiom-Cgil è stata ricevuta in Consiglio regionale dal presidente Nino Boeti, dal consigliere segretario Giorgio Bertola e dal presidente della terza Commissione Raffaele Gallo. Erano presenti numerosi consiglieri e consigliere. Il sindacato in questi giorni ha distribuito più di 20 mila volantini nei luoghi principali della città. Inoltre sabato 17 novembre si è svolto un presidio in piazza Castello per rimettere al “centro dell’attenzione” la situazione economica di Torino e in particolar modo quella del più grande e storico settore industriale. “Abbiamo chiesto un incontro con i gruppi consiliari presenti in Regione e in Comune in vista dei consigli congiunti aperti previsti il 13 dicembre per esprimere le nostre preoccupazioni e le nostre proposte, intanto continuiamo a parlare con i cittadini” hanno spiegato. “C’è bisogno di avere un’idea di sviluppo economico. Noi pensiamo che si debba partire dal non perdere e rilanciare ciò che già abbiamo. Vogliamo porre la questione economica e occupazionale come una priorità assoluta per Torino e il benessere economico della collettività” ha affermato Edi Lazzi, segretario provinciale della Fiom-Cgil. Nel suo intervento, il sindacalista ha più volte sottolineato come Torino stia attraversando un periodo di profonda crisi economica e di prospettiva sul suo futuro. Il settore industriale più importante, che è quello automobilistico, ha visto in questi anni calare drasticamente il numero delle auto prodotte e di conseguenza gli occupati.
Salone del Libro e non solo. Torino si sveglia?
Dopo il Sì tav , Sì al salone del libro. C’è qualcosa d nuovo, o forse d’antico a Torino, ma non sono tornate a fiorir le viole, bensì la società civile, quella vera. E’ un sogno? Forse. Certo è presto per dire se è realtà. Le 7 donne che hanno promosso il movimento ” Sì, Torino va avanti” hanno un grande merito: di aver risvegliato l’opinione pubblica di una città rassegnata al suo declino , una città dove (pur con lodevoli eccezioni che poi dirò, ma di cui dirò anche i limiti) piccole élite di “rentier” vivono di rendite economiche o politiche che difendono cercando ,come ogni classe che vive di rendite, di evitare troppi sussulti e cambiamenti. Un atteggiamento non volto a promuovere la rinascita, ma soltanto a rallentare il declino. E’ una bella cosa che i torinesi siano tornati così numerosi in piazza e non per dire dei no. La città ha visto, sì , gruppi scendere in piazza ,ma sempre per dire no : alla Tav, con contorno di facinorosi giunti da tutta Italia e poi , come sempre a ogni tentativo di riforma, studenti e qualche professore contro le annunciate periodiche riforme, per dire no a qualche inceneritore o discarica e così via. Ma quali sono gli sviluppi di questa cosa straordinaria che è avvenuta il 10 novembre ? Uno sicuramente positivo: dopo il sì alla Tav si è creato un altro movimento per tenere il Salone del libro a Torino, che è figlio del primo, nel senso che è stato promosso da chi aveva firmato il primo appello ed era sceso in piazza. No so se il tentativo di una
sottoscrizione popolare per comprare il marchio andrà a buon fine. E’ comunque un fatto positivo in una città che non ha battuto ciglio ( tranne qualche giornalista isolato) di fronte alla perdita di cose di straordinaria importanza , la cui sparizione è una delle principali cause del della mancata ripresa dopo la grande crisi del 2008. Ne cito 3 , e le chiamo con nome e cognome : sono 2 banche , la Cassa di Risparmio di Torino, che era la seconda cassa di Risparmio italiana, svaporata in Unicredit (a Milano) e il colosso San Paolo , incorporato in Intesa, che ha visto emigrare a Milano il 70% delle sue posizioni dirigenziali; la terza cosa è il Salone dell’auto, che nell’ultima edizione torinese (10-18 giugno 2000) , già penalizzata da chi ne aveva ottenuto il marchio e voleva unificarlo al motor show di Bologna ( Cazzola) , aveva avuto il doppio del pubblico di un Salone del libro o del gusto. Si approfittò allora della grave crisi Fiat, e della scarsa lungimiranza degli enti locali ( Regione , giunta Ghigo, comune, giunta Castellani, Provincia giunta Bresso) che non vollero né investire né trovare partner per continuare la manifestazione e la cedettero gratuitamente al suo principale concorrente , quel Cazzola che organizzava a Bologna il Motor show: fra spinte e complicità politiche e miopia totale.
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Il Salone dell’auto muoveva investimenti diretti e un indotto molte volte superiore a tutte le manifestazioni fieristiche torinesi di successo: si pensi che la sola Mercedes spendeva 10 miliardi di lire per il suo stand. La scusa più cretina fu che ” non si fanno i Saloni dell’auto nella città sede di una casa automobilistica”, peccato che quello Usa si tenga a Detroit. Per concludere, ho detto che ci sono ancora alcune eccellenze, ma con limiti che non provocano quella rinascita complessiva della città. Penso alla Lavazza ( che ha investito nella sua nuova sede) , alla Reale, alla Ersel ( finanza) dei Giubergia, a qualche grande studio professionale di livello internazionale. Ma nessuno si impegna veramente per la città ( anche se il loro successo è un bene per Torino) e non porta in Torino asset strategici differenziati come fece Berlusconi a Milano che passò dall’edilizia alla Tv , all’editoria alla finanza. Infine il grande assente è Exxor la finanziaria della famiglia Elkann-Agnelli. Non credo che basterà il turismo o il food per fermare il declino di un’area di un milione e mezzo di abitanti, né l’Università o il Politecnico. I Torinesi, quella borghesia apatica che ora si accorge dei delitti commessi contro la sua città dalle classi dirigenti, scendono in piazza. Come sempre è la prima volta in Italia che succede una cosa simile.
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I promotori del comitato “Pazzi per Torino – Salviamo il Salone del Libro” sono Roberto Tricarico, Franco Maria Botta, Irma Ciaramella, Pierluigi Balducci, Massimo Di Braccio.
Studenti no-Tav in “vetrina” dal presidente
Ha approfittato della vetrina straordinaria del teatro Carignano per dire che gli studenti stanno “con le comunità che ogni giorno lottano per i territori, come il movimento No Tav in Val di Susa, che ha una frontiera chiusa e invalicabile per chi migra, ma aperta a una grande opera inutile e dannosa” . Con queste parole Teresa Piergiovani, presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università di Torino è intervenuta all’inaugurazione dell’Anno Accademico, alla presenza di Sergio Mattarella. Brusio in sala da parte dei numerosi esponenti del mondo economico torinese. Tra le reazioni quelle del responsabile dei giovani di Forza Italia, Tommaso Varaldo: “non tutti gli studenti sono no-tav, anzi. La maggioranza sa che la Torino-Lione significa sviluppo e lavoro”.
Fascia tricolore nella piazza no-tav
In Consiglio Comunale il vice sindaco Guido Montanari ha risposto alla richiesta di comunicazioni sulla rappresentanza della Città alla manifestazione No Tav, dell’8 dicembre prossimo.Il vice sindaco ha affermato che in merito alla presenza istituzionale della Città, sarà egli stesso presente con la fascia tricolore. Non ci saranno invece simboli della Città come bandiera e gonfalone.
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Gli interventi in Sala Rossa
Domenico Carretta (PD) Nonostante i sotterfugi, l’8 dicembre la sindaca sarà comunque in piazza e non sarà l’assenza del Gonfalone, con sola presenza della fascia indossata dal vicesindaco, a salvarvi. Usate la fascia per prendere a schiaffi la città. Consiglio al vicesindaco, quel giorno, di portare in piazza anche la sindaca e tutti i suoi consiglieri e assessori, in testa al corteo. Metteteci la faccia, fateci capire la vostra posizione, dite cosa volete fare. Noi non useremo le parole di disprezzo da voi rivolte ai manifestanti di piazza Castello. Quando si indossa la fascia, si rappresentano tutti i cittadini, anche quelli che la pensano diversamente. Liberi di manifestare il dissenso verso l’opera ma senza fascia, non prendete in giro la città.
Osvaldo Napoli (FI) Il gruppo consiliare di maggioranza ha messo in difficoltà il proprio sindaco. Perché avete voluto la forzatura sulla TAV, che non è di competenza della Città? La maggior parte della piazza, in occasione della manifestazione di piazza castello, era presente anche in conseguenza del vostro “no” alle Olimpiadi. Sull’uso della fascia tricolore, ricordo che quella dell’8 dicembre non sarà una manifestazione istituzionale, e la Città non è contro la TAV. Concludo dicendo che Appendino è in minoranza nel M5S, la invito a dimettersi e cercare una nuova maggioranza, faccia come Pizzarotti a Parma.
Francesco Tresso (Lista Civica per Torino) La sindaca sarebbe in imbarazzo nel partecipare alla manifestazione NO TAV e manda il suo vice, con la fascia tricolore, Un gioco delle parti che ha fatto il suo tempo. La sindaca si esponga, dimostri coerenza e senso delle istituzioni. La TAV è rilevante per Torino e il suo territorio. La sindaca dopo il voto in Consiglio ha detto di avere aperto il dialogo ma vediamo che è ostaggio della sua stessa maggioranza. Non è questioni di opinioni politica ma di rispetto delle istituzioni e della gran parte di città che non ha votato per Appendino.
Roberto Rosso (Noi per l’Italia) Migliaia sono in piazza per dire Sì a Torino e allo sviluppo. Un’altra piazza dirà No tra pochi giorni. Alla manifestazione per il si c’era gente arrivata da tutta Torino, in bici, in bus, in taxi: l’8 dicembre arriveranno invece con i pullman i black block e i centri sociali. Possibile che gente che è stata eletta da una determinata città, Torino, rappresenti invece gli interessi di un altro territorio? La sindaca continua a sottrarsi al confronto in aula, si mostra senza coraggio, va a braccetto col “Sistema Torino” ma poi non prende una posizione netta. Spero in un ravvedimento, sarebbe giusto non sfilare con la fascia tricolore. Perché non fare un referendum consultivo sulla TAV, sentendo cosa vogliono i torinesi?
Fabrizio Ricca (Lega Nord) Non mi scandalizzo per l’utilizzo della fascia a una manifestazione politica, ma mi stupisce che il Movimento 5 stelle non si renda conto che il mondo è cambiato: i torinesi sono scesi in piazza per dire sì al Tav! Per la contromanifestazione invece arrivano persone dal resto dell’Italia… Il Tav è un’opera fondamentale per il nostro territorio.
Silvio Magliano (Moderati) La fascia tricolore ha la stessa valenza di un gonfalone e non può essere usata in modo improprio. Mi auguro la manifestazione sia pacifica e non ci siano scontri e atti vandalici. Spero poi che chi arriverà da fuori Torino almeno non usi i treni ad alta velocità…
Valentina Sganga (M5S) La Sindaca oggi non è in aula perché è con il presidente Mattarella. Noi abbiamo già approvato un atto per uscire dall’Osservatorio Torino-Lione e aderire alle manifestazioni contrarie all’opera, come avverrà il prossimo 8 dicembre. La nostra posizione è sempre stata chiara e i cittadini ci valuteranno sulle nostre scelte. È impossibile poi con la fascia tricolore rappresentare tutti i cittadini: solo i dittatori lo fanno.
Piero Fassino (PD) Il rispetto per Mattarella ci vorrebbe sempre… La fascia, comunque, rappresenta Torino, come il gonfalone. Vi state mettendo contro tutta la città: siete isolati e dovreste ascoltare i cittadini e capire cosa pensano! Vi state trasformando in un movimento di antagonismo sociale.
Giornata torinese per il presidente Mattarella
Un lungo applauso dei torinesi per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Teatro Carignano di Torino, dove il Capo dello Stato è arrivato per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università. Presenti la sindaca Appendino, il presidente della Regione Chiamparino e il rettore Ajani. Mattarella è stato accolto in piazza Carignano dai bambini della scuola elementare Niccolò Tommaseo. Il presidente continuerà la sua visita a Torino al Polo del ‘900, alla cappella del Guarini e con un incontro con i giovani del Sermig.
Torino contro la violenza sulle donne
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999, la Città di Torino partecipa alle iniziative per l’eliminazione della violenza sulle donne e offre l’opportunità di organizzare momenti di riflessione di confronto, appuntamenti culturali, occasioni di visibilità e di denuncia. Torino aderisce all’iniziativa dell’Anci che ha proposto di esporre le bandiere a mezz’asta in occasione del 25 novembre in segno di lutto per le vittime del femminicidio, con l’obiettivo di valorizzare le esperienze realizzate a livello comunale per contrastare ogni fenomeno di violenza sulle donne e stimolare un profondo cambiamento culturale. Il Comune ha nuovamente aderito alla Campagna “Posto Occupato” posizionando, in luoghi ad alta frequentazione di pubblico, un cartello su una sedia per ricordare l’assenza di una donna vittima di femminicidio. È stata rinnovata la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere e gli stereotipi “E’ tutta un’altra storia” con cartoline, pieghevoli in varie lingue e locandine che saranno affisse in tutti i luoghi aperti al pubblico del Comune, come le biblioteche comunali e l’Urp. E’ stato dato anche il contributo al progetto di sensibilizzazione “Scelgo di non agire violenza” che si realizzerà in otto scuole superiori, una per ciascuna delle otto circoscrizioni torinesi, con la collaborazione di nove associazioni del CCVD (Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne): E.M.M.A., Amaryllis, L’Altra Riva ONLUS, Casa delle Donne, Cerchio degli Uomini, MigraGen – Associazione per l’Intercultura di Genere, ScambiaIdee, Tampep e Verba, nel periodo in concomitanza con la Giornata, tra il 22 novembre e il 10 dicembre.
La Città, informa una nota dell’ufficio stampa di Palazzo Civico, darà inoltre il patrocinio alle seguenti iniziative:
– attività di promozione e sensibilizzazione di una cultura del rispetto per la costruzione di una società inclusiva e di diritto a cura dell’associazione MAIS (Movimento Per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà)
– progetto SAFE (un progetto di fundraising per finanziare l’educazione contro la violenza di genere) a cura dell’associazione Centro Studi e Documentazione del Pensiero Femminile.
Nell’ambito invece del progetto AxTO è attiva l’azione 5.08 denominata “Mai più sole in Barriera”. Dal 15 novembre sono affissi 60 manifesti plurilingue della campagna di comunicazione sul territorio di Barriera di Milano, mentre nelle prossime settimane si terrà un’attività di formazione per gli studenti e le studentesse di quattro scuole secondarie di 2° grado di Barriera a cura della Diaconia Valdese.
L’ATS (che comprende le associazioni “Centri Antiviolenza E.M.M.A onlus, Cerchio degli uomini e la Società Cooperativa Sociale Orso) propone le seguenti attività :
– “Alla scoperta di Barriera-Io non corro da sola”
– mostra denominata “Colori in Movimento, superare paure e disagi attraverso il gioco delle forme e dei colori nell’arte pittorica”
– flash mob “Mai più sole in Barriera”
– La Tombola dei Diritti nella sede di un ente aderente al progetto
– l’Orange Food Day, un pranzo colorato di arancione, in spazi aderenti al progetto.
Sono inoltre previste attività di informazione-sensibilizzazione per i/le dipendenti dell’Amministrazione fra cui la campagna contro le molestie sessuali nei luoghi di lavoro, a cura del CUG (Comitato Unico di Garanzia), veicolata attraverso una nuova locandina che sarà affissa nelle circa 300 sedi di lavoro.
Tutte le iniziative sono pubblicate nell’opuscolo pubblicato nel sito istituzionale della Città e nel portale delle Pari Opportunità “I.R.M.A.” www.irma-torino.it. Nell’opuscolo sono presenti anche le numerose iniziative organizzate nelle Case del Quartiere della Città.