Ieri il Presidente nazionale del Movimento nazionale, Francesco Storace, e il Consigliere regionale Gian Luca Vignale hanno visitato l’Ospedale Oftalmico di Torino per significare, ancora una volta, la propria contrarietà rispetto alla chiusura e allo smembramento del Presidio e per esprimere la loro vicinanza agli operatori sanitari.
“Chiudere un’eccellenza italiana ed europea come l’ospedale oftalmico – dichiara Francesco Storace, già Ministro alla Salute- non è solo l’ennesimo taglio alla sanità piemontese che il centrosinistra assesta ai piemontesi, ma un vero errore di programmazione sanitaria e un significativo spreco di denaro pubblico”.
“Continuare a far cassa sulla Sanità –continua Storace- è un colpo durissimo portato ai cittadini più deboli che non possono permettersi assicurazioni o cure private, infatti anche in Piemonte il 10% dei cittadini rinuncia a cure per problemi economici.”
“Sono orgoglioso di poter dire –afferma Storace- che il massimo finanziamento alla Sanità è avvenuto quando ero Ministro, rammentando che la Sanità non è solo cura, ma anche la principale azienda del Piemonte”.
“Chi pensa di poter chiudere l’Oftalmico in silenzio con un progressivo svuotamento dell’Ospedale si sbaglia –denuncia Gian Luca Vignale, Presidente del gruppo consiliare in Regione del MNS. La nostra presenza, ancora una volta, oggi all’Oftalmico è utile a non far vincere la rassegnazione”.
“Se nel 2019 vinceremo le elezioni regionali –conclude Vignale- la prima delibera che voteremo sarà la riorganizzazione della Rete ospedaliera salvando i presidi che il centrosinistra vuole chiudere primo fra tutti l’Ospedale Oftalmico”.

limitate nelle ore notturne.

“La Lega vuole arrivare ad avere al più presto una legge regionale che disciplini il referendum consultivo, in modo da poter poi indire una consultazione sull’autonomia.
“Come sottolineato già dall’UNCEM e da molti comuni italiani, la previsione, inserita nel decreto legislativo 24 aprile 2017, numero 50, atta a vietare al detentore di cariche elettive comunali, qualsivoglia tipologia di incarico conferito da pubbliche amministrazioni della provincia o nell’area metropolitana di elezione, rappresenterebbe il configurarsi di una situazione insostenibile”.
occorre dimenticare, inoltre, come già esista una normativa puntuale e precisa sull’incompatibilità rispetto alle cariche elettive, per quelle fattispecie che potrebbero creare gravi conflitti di interesse o distorsioni del sistema. Soprattutto con riferimento ai comuni sotto i 10 mila e i 30 mila abitanti – continua il Presidente Marino – si tratta di realtà nelle quali la carica elettiva è esercitata per passione e per senso del bene pubblico e in cui l’indennità, quasi simbolica, non può permettere in alcun modo l’autosostentamento. Per tali motivi – conclude Marino – mi sono impegnato perché potesse essere presentato, al testo in esame alla Camera, un emendamento correttivo della situazione: è importante che il Parlamento sia consapevole della problematica e intervenga quanto prima per apportare i dovuti correttivi”.
Domenica 21 e lunedì 22 maggio il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, sarà in visita in Piemonte accompagnato dall’eurodeputato Alberto Cirio.
Oggi in Commissione Urbanistica è cominciata la discussione sulla proposta di legge a prima firma Vignale (FI) relativa alla realizzazione di nuovi edifici destinati all’esercizio del culto.
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