L’aggressione avvenuta a Rivoli ai danni di due attivisti della Lega, di cui un minorenne, mentre svolgevano attività di volantinaggio è preoccupante e inaccettabile. A loro e a tutta la comunità della Lega la mia totale solidarietà”. Così su X la premier Giorgia Meloni.
La campagna elettorale di Europa Verde Verdi e dei suoi candidati nell’Alleanza Verdi Sinistra, entra nel vivo e nel corso di questa settimana affronta i propri temi ricordando due figure storiche della storia dell’ambientalismo italiano e Piemontese, organizzando due eventi dedicati ad Alex Langer e Pasquale Cavaliere
Di Alex Langer ed il suo messaggio ancora attuale ne parleranno Lunedi 20 alle ore 20.30, due giovani ambientalisti come Benedetta Scuderi, co-portavoce dei Gev (giovani verdi Europei) e candidata alle prossime elezioni Europee e Giorgio Brizio noto esponente dei Friday For Future, che ha appena pubblicato il suo terzo libro “Per Anni domani”
Per Pasquale Cavaliere, ne parleranno Roberto Tricarico, il giornalista Antonello Micali, e Nicola De Simone Presidente della Associazione Pasquale Cavaliere, a Ciriè Sabato 25 alle 18.00
Purtroppo gli episodi di intolleranza politica stanno aumentando: due sostenitori della Lega di Rivoli, tra cui un minorenne, sono stati ricoverati in ospedale a seguito di una violenta aggressione durante un volantinaggio. Con grande preoccupazione, per l’ennesima volta, esorto a un abbassamento dei toni, anche alla luce di quanto accaduto al primo ministro slovacco Fico per mano di un fanatico europeista. Purtroppo, chi non ha argomenti ricorre alla violenza. Ma noi andiamo avanti, più determinati che mai – così in una nota l’europarlamentare della Lega Alessandro Panza.
Elezioni: sfida a tre per Rivoli
Sono tre i candidati alla poltrona di Sindaco di Rivoli alle elezioni comunali dell’8 e 9 giugno 2024.
Il primo cittadino uscente Andrea Tragaioli, 1977, in passato sindaco di Rosta, per la coalizione di centrodestra con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Udc e le civiche “Dalla parte dei Cittadini” e “Rivoli nel cuore”.
Di Alessandro Errigo, 41 anni, di Cascine Vica, commerciante, per il Centrosinistra, abbiamo già parlato in altro articolo in occasione della recente presentazione del suo programma.
Il Movimento 5 Stelle candida Michele Boulanger, classe 1955, ingegnere chimico ambientale in pensione, impegnato nelle attività sociali e civiche. Ha già detto che se diventerà sindaco rinuncerà all’indennità di funzione.
Aboliamo la par condicio
Lunedì 20 maggio alle ore 15.00 presso la sede di Confartigianato Piemonte (via Andrea Doria, 15)
L’8 e il 9 giugno 2024 i cittadini italiani sono chiamati a eleggere il nuovo Parlamento europeo. Un appuntamento importante anche per il futuro dei 23,3 milioni di artigiani, micro, piccole e medie imprese che rappresentano il 99,8% del totale delle aziende europee, generano il 64,4% dei posti di lavoro e creano il 52,4% del valore aggiunto nell’Ue.
La Confederazione ha quindi predisposto il documento: “Le proposte di Confartigianato ai candidati alle elezioni Ue” che saranno illustrate da Carlo Napoli, Segretario di Confartigianato Imprese Piemonte, ad alcuni candidati al Parlamento Europeo della circoscrizione Nord-Ovest, in occasione dell’incontro che si svolgerà lunedì 20 maggio alle ore 15.00 presso la sede di Confartigianato Imprese Piemonte. Segue un intervento di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte e di Claudio Varisellaz, Presidente di Confartigianato Imprese Valle d’Aosta.
“Queste elezioni europee rappresentano l’occasione per una svolta, per un cambio di marcia – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato imprese Piemonte – che ponga i 4,4 milioni di piccole imprese italiane al centro dell’agenda politica ed economica europea e consenta loro di affrontare le grandi trasformazioni del mercato, di cogliere le opportunità delle transizioni ecologica e digitale, di contribuire alla costruzione di uno sviluppo sostenibile. Bisogna uscire dalla stucchevole retorica dell’Europa “Casa comune”, perché da decenni non lo è, presentandosi piuttosto come un’entità burocratica che appiattisce le differenze e le peculiarità locali all’insegna di un’omologazione funzionale ai grandi capitali e ai Paesi più forti. Un’Europa delle banche, più che un’Europa dei territori. Un’Europa sempre più “allargata”, facendo però pagare a noi il biglietto di ingresso degli altri. Di fronte ai drammatici scenari internazionali, abbiamo la necessità di un’Ue capace di un’azione di stabilizzazione sia in politica estera sia sui mercati finanziari, ma soprattutto di un’Europa del “buon senso”, che non scarichi i costi della transizione ecologica su piccole imprese e cittadini. Dall’auto elettrica alle case “green” servono politiche di accompagnamento, altrimenti saranno solo pochi Paesi e poche classi di benestanti a trarne vantaggio e come nel treno di Snowpiercer, nei vagoni di testa si banchetterà con vivande gourmet mentre nei vagoni di coda verranno servite barrette di insetti.”
“Competitività, competenze, credito sono gli ambiti di azione nei quali Confartigianato ha declinato le priorità – commenta Claudio Varisellaz, Presidente di Confartigianato Imprese Valle d’Aosta – sulle quali sollecita l’impegno dei candidati italiani alle elezioni europee. Tra i temi-chiave spiccano: la creazione di un ambiente favorevole ai piccoli imprenditori con regole chiare che consentano a tutte le aziende di competere alla pari; la qualificazione delle competenze necessarie a favorire l’occupabilità dei giovani, a fronteggiare le sfide dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità, a garantire la continuità aziendale; l’accesso alle risorse per investire nello sviluppo.”
Il programma di Errigo per Rivoli
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
La coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura a Sindaco per la città di Rivoli di Alessandro Errigo, era nei giardini del Parco Turati sabato 18 maggio, per la presentazione del programma elettorale avvenuta in un clima di condivisione e dialogo con i cittadini. Sul palco Errigo ha esposto i temi che condivide con la coalizione, sviluppati e studiati dopo il percorso StradaxStrada dei mesi scorsi, che ha toccato tutte le zone della città e permesso di comprendere criticità ed esigenze anche dalla viva voce degli abitanti.
Dalle 15,30 alle 18,00 parole e musica hanno consentito di ascoltare dalla voce di Errigo i punti del programma, introdotti anche dalle domande che persone presenti, hanno voluto porre per comprendere meglio alcune prospettive, con fluidità e partecipazione. È stato anche distribuito il foglio, fresco di stampa, “Rivoli, ora il futuro”, contenente il programma.
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Lo possiamo dire senza polemica e senza alcun secondo fine? Diventa sempre più stucchevole e singolare la continua e persistente esaltazione della classe dirigente democristiana da parte di giornalisti, intellettuali, politici, moralisti e predicatori vari che hanno trascorso la loro vita, e sono diventati famosi, anche alla contestazione e delegittimazione politica, culturale, morale e personale della Dc e dei suoi principali leader e statisti. Ovviamente parliamo di esponenti e di mondi che sono riconducibili genericamente alla sinistra, seppur nelle sue multiformi e variegate espressioni. Personaggi e mondi politici e culturali che si sono nel tempo specializzati nella ridicolizzazione della intera esperienza democristiana e dei suoi leader che adesso, misteriosamente, ne sottolineano la statura, la qualità, l’autorevolezza e lo spessore politico e culturale.
Per citare uno solo di questi grandi leader e statisti storici che ho potuto frequentare e conoscere “da vicino”, come si suol dire, e cioè Carlo Donat-Cattin, tonnellate di odio, di insulti e di ogni sorta di contumelie sono piovuti in quegli anni sulla testa del leader della ‘sinistra sociale’ democristiana da parte della sinistra comunista e il circo mediatico che le ruotava attorno. Per non parlare di Andreotti, Cossiga, Rumor, Emilio Colombo, Piccoli, De Mita e moltissimi altri statisti democratici e cristiani. Ora, alla luce di questa dubbia e discutibile rivisitazione storica e ricostruzione politica del “più grande partito italiano”, è indubbio che si tratta di affermazioni alquanto opinabili e discutibili. E questo per la semplice ragione che la Dc non può essere esaltata e valorizzata solo perchè c’è la quasi certezza scientifica che non esisterà mai più nel nostro paese un partito popolare, di massa, interclassista e ad ispirazione cristiana. Come, al contempo, non è affatto credibile la cosiddetta “riabilitazione” dei leader Dc perchè si ha la sistematica e granitica certezza che il profilo e la statura di quei leader e di quegli statisti non sono più riproponibili nella cittadella politica italiana.
In entrambe le situazioni si tratta di una operazione strumentale, ridicola, non credibile e anche ipocrita. E questo per la semplice ragione che questo popolo di predicatori e di moralisti d’accatto – che oggi sono diventati “martiri” e “vittime” della libertà di informazione che scorrazzano quotidianamente in quasi tutti i talk televisivi e in molte redazioni giornalistiche con contratti a sei zeri – non modificano affatto il giudizio politico e storico sulla straordinaria esperienza della Democrazia Cristiana e nè, tantomeno, dei leader principali di quel partito. Molto più semplicemente prendono atto, ipocritamente, che quella classe dirigente non tornerà mai più e quel partito è stato storicizzato e allora tanto vale esaltarne, adesso, le virtù e i pregi a costo zero.
La solita operazione propagandistica, salottiera ed aristocratica, di un gruppo di potere che continua a confondere le proprie ambizioni, la propria visione ideologica e la propria arroganza culturale con una realtà che è lontana anni luce dai loro desideri e dalla loro volontà. Forse è opportuno dire a tutti questi “martiri” e “vittime” milionari del “regime dispotico, illiberale e tirannico” che oggi c’è in Italia che il giudizio sulla Dc e il magistero civile e pubblico dei suoi leader è meglio lasciarlo a tutti coloro che quel partito lo hanno stimato, rispettato, considerato ed apprezzato. E non solo linciato, malmenato e profondamente insultato negli anni da una profonda convinzione politica.
Giorgio Merlo
Stati Uniti d’Europa, Magi a Torino
POLITICA
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